18♥
«Scusami, ho fatto un po' tardi stasera» Taehyung era restato sotto la doccia di casa sua per quasi un'ora, con la fronte contro le piastrelle e l'acqua calda a scivolargli sul corpo. Imbambolato dai suoi stessi pensieri e da quel sogno che continuava a ripetersi nella sua testa ma perdendo pian piano dettagli. Sentiva un'angoscia opprimente nel petto, una di quelle difficili da debellare solo autoconvincendosi che fosse tutto a posto e che quello fosse un semplice ma strano incubo. Il tutto perché Taehyung dava peso ad ogni singolo sogno che facesse, anche al più insulso. Ed il sapere che la sua mente avesse partorito una cosa del genere, lo destabilizzava oltremodo.
E quel fastidio glielo si leggeva in faccia. Le sopracciglia appena increspate, lo sguardo appena socchiuso, i denti a mordicchiare ripetutamente le unghie. Jungkook aveva notato quel suo comportamento fin da subito, difficile che potesse passare inosservato ai suoi occhi. Stava imparando a conoscere Taehyung ed il vederlo agitato non era mai un buon segno «Ma tranquillo, non farti certi problemi. Piuttosto, sicuro di stare bene?»
Gli si avvicinò per sovrastare la musica e lo aiutò a riempire con un mix di superalcolici i bicchieri che un gruppo di ragazze aveva richiesto loro «Sì si, ho solo fatto un sogno strano, niente di ché» sospirò tirando su un leggero sorriso per evitare di farlo preoccupare «Me ne vuoi parlare?» ma a quella proposta Taehyung sventolò una mano in aria e negò «Fidati, meglio non ricordarlo» si guardò poi intorno, notando che anche quella sera l'appartamento fosse abbastanza pieno «Qui come procede?»
Jungkook aveva capito che l'altro volesse cambiare argomento, ed allora dopo avergli riservato un'occhiata colma di preoccupazione, si buttò lo strofinaccio sulla spalla «Tutto nella norma, ho lasciato il comando a Jimin per qualche minuto, noi due dobbiamo fare una cosa» marcò particolarmente le ultime due parole e sfoggiò un gran bel sorrisetto furbastro.
«Del genere?» Taehyung lo intuì fin da subito cosa l'altro volesse intendere ma fece il finto tonto, ogni tanto era bello giocare a fare la parte di quello prezioso «È arrivato un bel giocattolino» lo prese per mano, incominciando a trascinarlo tra la gente, facendo lo slalom tra di essa «Non pensi di essere un po' troppo cresciuto per giocare con le macchinine a 23 anni?» scherzò il castano facendo impalare di botto Jungkook davanti la sua camera da letto, che si girò per guardarlo divertito «E tu non pensi che dovresti smetterla di prendermi per il culo ogni tanto?»
E lì gli occhi di Taehyung si illuminarono, fece un passo avanti, ritrovandosi ad un centimetro dal volto del corvino «Mi è sembrato ti piacesse, basandomi sul tuo visino contratto dal piacere» scoccò quella frecciatina ed il secondo dopo venne tirato dentro la stanza. La porta chiusa alle sue spalle «Non virare argomento» la voce di Jungkook fu seguita da un "click" che si propagò tra le mura «Chiudi a chiave?»
Jungkook ridacchiò appena «Vuoi che qualcuno entri e ti veda nudo?» ma Taehyung non mancò un secondo dal ribattere «La vera domanda è perché adesso dovrei denudarmi» e lì il corvino poggiò una mano sul fianco del castano e si sporse verso il suo orecchio sussurrandogli un «Mettiti a novanta principessa»
«Perché non ti ci metti tu»
Jungkook sentì una scarica di piacere invadergli il corpo nel vedere tutta quella disobbedienza «Ti sei svegliato con lo spirito ribelle?» e per punirlo la sua mano si andò a schiantare contro una natica di Taehyung «E tu mi hai appena sculacciato??»
Velocemente il corvino passò alle spalle del castano, gli mise un braccio attorno alla vita e con l'altra mano lo spinse dalla schiena per farlo piegare a reggersi sul materasso. Immediatamente Taehyung percepì tutto il ben di Dio di Jungkook premuto contro il suo fondoschiena e si dovette leccare le labbra per non perdere troppo il senno «Familiarizza con quello che sarà il tuo migliore amico per le prossime tre ore»
Davanti ai suoi occhi comparve un piccolo giocattolino, di colore rosa, di forma ovale e con un piccolo cordoncino su di un lato. Taehyung capì subito cosa fosse, soprattutto quando intese le intenzioni dell'altro che gli abbassò velocemente i pantaloni e quando con la coda dell'occhio vide la telecamera a registrare «Tre?? Mi vuoi morto?»
«Parliamone mentre ti preparo» rispose Jungkook con un ghigno in volto carico di eccitazione «Un po' di clemenza?» si girò appena a guardarlo e non appena lo fece ricevette un'ulteriore sculacciata, che gli intimò di tenere lo sguardo davanti a sé «Fai il bravo e non aumenterò troppo le vibrazioni» abbassò anche i boxer, facendo scontrare l'aria fresca con la pelle bollente dell'altro «Certo che sei proprio stronz-Ah!» le parole di Taehyung vennero bloccate da un dito che si insinuò veloce in lui «E tu sei proprio bagnato» accarezzò nel mentre la sua schiena, poi la sua lunghezza, fino ad arrivare alle sue cosce. Voleva farlo rilassare il più possibile e ci stava riuscendo dati gli ansimi che si liberavano nella stanza «Delizioso aggiungerei»
«K-kook?» la voce interrotta a scatti da quelle piccole spinte maledette «Dimmi cucciolo»
«Ti prego» voleva di più, lo desiderava. L'astinenza ormai si era trasformata in dipendenza e purtroppo dalla droga di nome "Jeon Jungkook" non ci si poteva liberare «Lo vorrei anche io, ma adesso bisogna lavorare» mantenne un tono di voce basso e roco e ne approfittò quando Taehyung chiuse gli occhi per godersi quelle attenzioni, per recuperare quell'oggettino dal letto «Divertiti anche per me» sentenziò prima di fargli trovar posto dentro il castano che spalancò gli occhi e trattenne il fiato «Oh cazzo» fu l'unica cosa che riuscì a dire e si ancorò alle coperte, stringendole tra i pugni, stropicciandole tutte quando Jungkook avviò la vibrazione dal piccolo telecomando che si sarebbe portato dietro per tutta la serata.
Così come lo fece piegare, lo rialzò, facendo aderire il suo petto contro la schiena di Taehyung. Sembrava reggersi a mala pena all'in piedi ed erano solo all'inizio. Adorava tutto quello, adorava la sottomissione ribelle di Taehyung, ma lo amava anche quando si impuntava sul voler dominare «Ecco qui, sei una visione celestiale» strofinò il suo naso contro il collo del castano, percependo l'affanno nel respiro dell'altro che cercò di contenersi «Me la paghi»
Jungkook si liberò in una piccola risata prima di lasciargli un bacio sulla spalla «Prima però cerca di non venire troppe volte nelle mutande e soprattutto, non provare a toccarti o ti punirò» e dopo avergli strizzato una chiappa divertito, uscì dalla stanza «A lavoro!» gridò per farsi sentire e Taehyung dovette poggiare una mano contro il muro per sorreggersi, non sapeva minimamente come avrebbe sopportato tutto quello, ma il sapere che alla fine sarebbe stato benissimo, plasmato dalle mani del corvino, lo portava a vibrare di eccitazione.
Non seppe come ma una prima oretta passò, tra il servire cocktail in cucina e l'accogliere i nuovi arrivati alla festa e timbrargli la pelle. Ma perdeva sempre più lucidità, lo sfregamento contro la stoffa della sua intimità, la vibrazione in lui, quel dannato sguardo di Jungkook che non lo lasciava neanche da lontano, lo stavano facendo impazzire. Ad un certo punto dovette tornare dietro il bancone della cucina, si appoggiò su di esso con le mani che strinse a pugno, abbassò la testa verso il basso, scoprendo il retro del collo.
Doveva trovar sollievo in qualche modo ma non sapeva come fare. Pensò solo che, se avesse allungato una mano verso il suo cavallo dei pantaloni in quel momento, forse Jungkook non lo avrebbe visto «Tutto bene qui?» eppure sentì la sua voce subito dopo e dovette alzare lo sguardo, quasi incazzato per quell'interruzione, vedendolo parlare con degli invitati «Festa magnifica come sempre!»
I loro sguardi si incrociarono ed il corvino si leccò le labbra nel vedere un Taehyung ansimante. Vedeva lo sforzo su quel viso delizioso per contenersi, vedeva la frustrazione nel non potersi toccare e vedeva del desiderio puro nel voler essere posseduto «E tu che mi dici, cuccioletto?» gli si avvicinò, poggiando il corpo contro il bancone e sorridendo all'insulto ricevuto «Vaffanculo»
«Risposta sbagliata» alzò in aria il piccolo telecomando facendo salire l'asticella al livello intermedio. Taehyung sussultò e strizzò gli occhi, i muscoli si contrassero mettendo in risalto le vene lungo le braccia e Jungkook quasi non gli saltò di sopra «Ma quante cazzo di velocità ha quest'aggeggio??» lo guardò malissimo e venne fatto rimettere dritto dal corvino che gli andò alle spalle, per giocare un po' con lui, lasciandogli tanti piccoli baci di seguito lungo il collo «Tre, tu sei al livello due»
Come previsto, Taehyung era un fascio di nervi e di piaceri in quel momento. Era così tanto carico e al limite che anche solo sfiorare una qualsiasi parte del suo corpo, lo avrebbe fatto sciogliere immediatamente. Buttò di fatti la testa all'in dietro, appoggiandosi contro la spalla del corvino «Penso di poter impazzire nei prossimi dieci minuti»
Jungkook sorrise malizioso e fece scivolare pian piano una mano lungo il corpo dell'altro, facendola finire nell'incavo della coscia «Dovrei aiutarti? Darti un po' di sollievo?» gli sussurrò all'orecchio mentre con le dita frizionava l'erezione dura di Taehyung, che gridava in qualsiasi modo possibile aiuto «Continua ti prego»
Ma quando gli ansimi, divennero propri e veri gemiti, stoppò qualsiasi movimento, lo fece girare verso di sé, ottenendo un piccolo lamento e si accanì sulla sua bocca, facendo scontrare le loro labbra in modo rude, passionale e fottutamente eccitante «Mi spiace, dovrai resistere ancora un po'»
Gli fece l'occhiolino e sgattaiolò via, di nuovo verso la console e Taehyung quasi non gridò per la frustrazione. Si portò le mani tra i capelli, non gli sembrava giusto, lui stava soffrendo ed intanto Jungkook si divertiva a vederlo soffrire. Ed allora, se ne fregò, tanto il corvino non se ne sarebbe mai accorto. Si piegò verso terra, abbassandosi, sapendo perfettamente che in quella posizione, quel piccolo ovetto vibrante sarebbe scivolato fuori e fu così. Buttò l'aria fuori dai polmoni, andava un po' meglio, poteva continuare a lavorare, ma le mani gli fremevano nel volere l'attenzioni di quel ragazzo.
Nel frattempo Jimin che si era goduto tutta la scena dall'inizio della serata, avvicinò Jungkook e con una risata divertita nella voce disse quello che pensava «Dovresti seriamente aiutarlo» in fondo sapeva cosa avesse escogitato il suo amico, ma diamine Taehyung sembrava stremato, sfinito, quasi gli faceva pena, ma dall'altro lato non gli dispiaceva assistere a tutto quel piacere mal trattenuto «Tu dici?»
«Dai Kook, sei proprio un bastardo, fra un po' Taehyung si metterà a gemere qui davanti a tutti» osservò eppure aveva appena notato un piccolo cambiamento, sembrava più...Tranquillo «Voglio portarlo al limite, vediamo fin quando resisterà» scosse la testa, divertito da quel modo di fare «Che mi dici per quella questione? Gliene hai parlato?»
«Sì e ha pure accettato» disse seguito da un occhiolino. La questione Threesome era risolta, ve ne era un'altra da discutere, ma lo avrebbero fatto in seguito, non andava bene mettere troppa carne al fuoco «Dovrei andare a congratularmi allora» asserì Jimin mordendosi il labbro inferiore e Jungkook gli mise una mano sulla spalla, si avvicinò ad un suo orecchio e gli disse «Vai a dargli una controllata, vedi se sta rispettando le regole, magari prendete un po' di confidenza» e seppero entrambi a cosa quella "confidenza" fosse riferita.
E così il biondo andò velocemente dall'altro lato della stanza e si fermò esattamente davanti al bancone, dove si sedette, poggiò il gomito contro la superfice e si sostenne la testa con una mano. Squadrò il castano, impegnato in quel momento a recuperare altri bicchieri dalla dispensa. Non si era ancora accorto della sua presenza «Qualcosa non va Taehyung? Il tuo corpo sembra richiedere attenzioni»
Il nominato sobbalzò e si girò all'improvviso, leggermente rosso in viso «J-Jimin? Vedo che stasera sei sobrio» ribattè tornando di fronte a lui che lo osservò da capo a piedi, facendolo sentire nudo «Sì, solo per godermi questo spettacolo»
Taehyung annuì «Oh, te l'ha detto» riferendosi al video che stavano registrando. Avrebbero messo insieme vari spezzoni, presi anche dalle videocamere di sicurezza installate per tutta casa. Sarebbe uscito un video con i fiocchi «Già e tu mi sembri allo stremo»
«È perché lo sono veramente» sospirò vedendolo poi alzarsi e ricopiare perfettamente la posizione precedente di Jungkook. Taehyung si mise perfettamente dritto e si poggiò al bancone, sentendo una mano di Jimin posizionarsi sul suo addome e l'altra ad accarezzargli il fianco. Non capiva cosa stesse facendo ed allora alzò gli occhi verso Jungkook che li stava osservando da lontano ed annuì, facendo capire al castano che fosse tutto in programma quell'entrata in scena «Ma mi sembri anche più rilassato di prima» continuò Jimin, facendo scivolare le sue dita oltre il bordo dei pantaloni di Taehyung che si girò appena a guardarlo ritrovandosi sotto gli occhi un paio di labbra carnose.
«E tu spiegami il perché mi stai infilando una mano nelle mutande»
Il biondo rise appena «Il tuo amato Kook mi ha detto di controllarti e di migliorare la nostra conoscenza in previsione di ciò che accadrà in futuro»
«Solo per lavoro» sottolineò allora il castano. Gli andava benissimo collaborare per fare soldi, ma che l'altro si infilasse sotto le coperte di Jungkook con altri scopi lo faceva incazzare e Jimin lo sapeva perfettamente e voleva proprio trarre vantaggio da tutto quello «Ovvio, solo per quello, non ho intenzione di intromettermi tra voi due, l'unica cosa che mi interessa al momento sono i soldi e il divertimento» schioccò la lingua sul palato subito dopo, cambiando tono «Però non va bene Taehyung, questo, dovresti tenerlo dentro» e senza avvisarlo con l'indice lo rispinse di botto dentro il castano che sentì il respiro venir meno.
Affondò con il dito un paio di volte, in modo da assicurarsi che non uscisse più «Merda Jimin» il fiato ridivenne corto e tanti brividi di piacere ricomparirono dentro di lui «Vuoi che gli altri ti scoprano?» il fiato del biondo si schiantò contro il suo orecchio «N-no»
«Allora vieni con me» lo prese per il polso e lo trascinò in camera da letto. Vedendo quei movimento Jungkook, non ci pensò due volte a seguirli e dopo essersi chiuso la porta alle spalle, aggrottò le sopracciglia «Cosa succede?»
«Si è comportato male» rispose in men che non si dica Jimin e gli sguardi finirono tutti su Taehyung che boccheggiò per un attimo «Ma dai, ti ci metti anche tu» lo guardò storto ricevendo però solo un rimprovero dal corvino «Taehyung, le sapevi le regole» asserì avvicinandosi a lui e sbottonandogli i pantaloni «Sì ma-»
«Spogliati, dai» Taehyung lo guardò stupito, ma con il respiro accelerato sempre a causa di quella continua vibrazione «Ma c'è Jimin» il nominato incrociò le braccia al petto e si leccò le labbra «Tanto ti vedrò tra qualche giorno, non c'è veramente bisogno di nascondersi» e nel mentre Jungkook gli passò il piccolo telecomando «Tieni qui Chim, ci penso io a lui» lo aiutò così a spogliarsi da ogni indumento, lasciando solo la maglietta a coprirlo.
Lo prese per mano e lo fece sedere nel letto, pian piano, gli alzò le gambe facendole puntare sulla superficie morbida, così da averlo completamente esposto davanti a lui. Imbarazzato più che mai Taehyung si portò una mano a coprire il volto rosso dalla vergogna, ma che venne presto scansato da Jungkook che eccitato all'inverosimile da quella visione lo volle ardentemente baciare.
Nel frattempo Jimin aveva riposto la sua attenzione su quel piccolo aggeggio che si stava rigirando tra le mani «Interessante. Come funziona?» mosse una levetta e un forte grido di piacere occupò tutta la stanza. Taehyung prese a contorcersi, buttò la testa all'indietro ed il pollice del corvino corse a posizionarsi davanti l'entrata dell'altro per evitare che l'ovetto, vista la posizione, sgusciasse via «Oh, capito, colpa mia, scusa» sorrise languido Jimin incominciando a divertirsi abbassando la velocità e rialzandola di colpo, portando la mente del castano a diventare sempre più poltiglia.
«Delizioso» Jungkook pensò che si sarebbe stampato quel momento per sempre nella mente e che fino a quando il suo cazzo fosse stato buono per potersi fare una sega, avrebbe pensato sempre a quel momento. Era il miglior porno mai visto in tutta la sua vita «K-kook, ti prego, non ce la faccio più, io-io...»
E sotto tutte quelle suppliche, decise finalmente di aiutarlo. Si sedette affianco a lui e prese a dargli attenzioni, stringendo la sua intimità tra le dita «Vieni per me cucciolo» ed aumentò sempre più i movimenti dal basso verso l'alto e viceversa, sentendo l'altro irrigidirsi, come se fosse al culmine «Così bravo. Non ti unisci Chim?»
Jimin andò semplicemente a sedersi sulla scrivania, gambe accavallate e dito a scorrere sulla levetta del telecomando «Sarà per la prossima volta, fammi gustare questo aperitivo» e fu proprio in quel momento che finalmente Taehyung si liberò, riversandosi nella mano di Jungkook che sorrise soddisfatto.
Il castano buttò la schiena all'indietro contro il materasso mentre l'altro si premurò di sfilargli l'ovetto «Giuro che vi sfondo ad entrambi» disse poi guardando male sia Jungkook che Jimin. Il primo gli strinse le guance con una mano lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra «Te ne lascio convinto» ed il secondo al contrario sorrise famelico, assetato di piacere «A me non dispiacerebbe. Sarà proprio divertente»
ANGOLO AUTRICE
Ma di preciso, che cosa ho appena scritto? :))))))))))))))
E vabbè, godiamoci questi momenti prima dell'angst.
ILY-Ely♥
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