17♥

Il vento freddo di quella sera gli faceva accapponare la pelle. Dalla sua bocca uscivano solamente nuvolette di aria condensata ed il naso appena rosso adornava il suo viso. Taehyung sentiva la testa girare. Non gli era mai piaciuta l'altezza ed il trovarsi sul tetto del suo condominio era alquanto destabilizzante per qualcuno che soffriva almeno un poco le vertigini. Si avvicinò piano al bordo ed allungò il collo buttando un'occhiata al di sotto, ma ritraendosi subito dopo spaventato da quell'immenso vuoto. Così fece molti passi indietro e si strinse in quella felpa leggera che indossava. Alzò lo sguardo al cielo, coperto da nuvole bianche, sembrava stesse per nevicare, si gelava quella sera «N-nam, cosa ci facciamo qui?» 

Taehyung guardò suo marito posto accanto a lui, non si era accorto della sua presenza fino a quel momento. Si sentì bruciare gli occhi dell'uomo sulla pelle, sembrava potesse punirlo anche solo fissandolo «Dobbiamo parlare» rispose secco ed un brivido di paura percorse la schiena del castano «Hai il suo profumo addosso e non usare la scusa del bagnoschiuma di nuovo, vi ho visti» asserì poi avanzando verso di lui «Vi ho visti baciarvi davanti casa, quando sei sceso a buttare la spazzatura» lo afferrò dai vestiti, strinse la stoffa in un pugno, avvicinandoselo a sé. 

Taehyung tremò dalla paura e non riuscì ad emettere un suono «Cosa significa, Taehyung?! Rispondimi...Da quanto, voglio sapere da quanto va avanti» abbassò per un attimo il tono, cosa che fece pensare all'altro che stesse ragionando che non gli avrebbe fatto del male, forse lo avrebbe potuto far calmare ulteriormente «N-non è come pensi, non lo è» scosse la testa e la presa venne rafforzata «Osi ancora controbattere? Li ho visti i video online! Cosa credi?!»

«I-io, ti giuro» non sapeva se battere i denti più per il freddo o per quella situazione angosciosa «Lo ammazzo quel Jungkook! Lo ammazzo se non parli!» trasalì all'improvviso, le lacrime gli inumidirono gli occhi «No! Lui no!» Non poteva permetterglielo, non avrebbe messo nei guai il corvino, aveva creato lui tutto quel casino e almeno Jungkook lo avrebbe tratto in salvo «Okay, ascolta» si batté una mano sul petto per quello che poté «io, è tutta colpa mia. Ci ho provato io, ma lui continua a rifiutarmi. È-è una cosa a senso unico, non hai motivo per prendertela con lui»

Namjoon rimase per un attimo in silenzio, come se stesse riflettendo sulle cose da dire e Taehyung giurò di aver sentito le rotelle del suo cervello stridere tra di loro «Oh lo so bene, l'ho sempre saputo. È sempre stata colpa tua Taehyung» mollò la presa ed il braccio gli ricadde lungo il corpo «Hai fatto andare il nostro matrimonio in pezzi, hai distrutto la nostra relazione» sapeva cosa suo marito stesse facendo, voleva puntare sul lato psicologico, così lo avrebbe distrutto più facilmente facendolo sentire in colpa «Mi fai schifo. Ti devi fare schifo. Cercare di buttarti tra le braccia di uno sconosciuto, ma cosa pensi? Che sarai felice?» e quasi Taehyung volle annuire, si sentiva veramente felice tra le braccia di Jungkook, non avrebbe desiderato di meglio «Ti illudi, continui a crearti fantasie inutili, come hai sempre fatto d'altronde» o forse aveva semplicemente ragione Namjoon. Il corvino lo voleva solo per quel tanto desiderato piacere carnale. Voleva il suo corpo, non lui come persona «Sei ridicolo, feccia, dovresti solo vergognarti»

Taehyung rimase a testa bassa, a guardare i suoi piedi e a tirare su col naso. Non sapeva cosa dire, detto sinceramente non sapeva neanche che pensare. La sua mente non voleva processare nessuna parola di più, desiderando solamente spegnersi. Eppure sussultò quando sentì nuovamente la presa sulla sua felpa ma adesso al di sopra della spalla. Namjoon prese a trascinarlo, con l'espressione più apatica del mondo «Io-io. C-cosa fai?» 

Taehyung si agitò oltremodo vedendo il cornicione del palazzo farsi sempre più vicino «Quello che si meritano quelli come te» provò a porre resistenza, ad impuntare i piedi a terra, ma non riusciva niente a fermarlo «N-no aspetta, io, ti prometto che sarò b-bravo» suo marito scosse la testa e lo portò a sporgersi oltre il confine massimo, facendolo restare sbilanciato. Se solo avesse mollato la presa, Taehyung non avrebbe avuto modo per tenersi su.

«Non ti credo più ormai»

Il cuore del castano batté freneticamene, l'adrenalina scorrergli nelle vene «No! Per favore! Ti scongiuro!!» ma la sua felpa venne lasciata e l'unica cosa che percepì fu il senso di vuoto stomachevole che sentiva solo andando sulle montagne russe. 

La vista di suo marito sembrava allontanarsi sempre di più, diventando solo un piccolo puntino sul tetto ed allora chiuse gli occhi, li strizzò forte, aspettando solo l'impatto.

Un impatto che non arrivò mai.

Si risvegliò, tutto sudato, dalla testa ai piedi, con il fiato corto ed il battito accelerato. Restò per qualche secondo disteso, si portò soltanto una mano sugli occhi, cercando di calmarsi «Hai finito di urlare come una ragazzina?» la voce pungente di suo marito lo raggiunse ed istintivamente scattò seduto, correndo a sedersi contro la testata del letto, per allontanarsi da lui il più possibile «Oh mio Dio» sussurrò tra sé e sé, non poteva crederci di aver sognato quella roba, gli aveva messo un'ansia incredibile.

L'unica cosa che riuscì a fare fu scrutare suo marito seduto ai piedi del letto, mentre si infilava una tuta più comoda per stare in casa. Si domandò solamente: non è in grado di fare veramente una cosa del genere, giusto? Non mi farebbe mai del male in questo modo.

«Sono le ventuno e mezza, non dovresti andare a lavoro?» 

Quella nuova domanda lo fece ridestare ed allora annuì, alzandosi. Doveva cercare di scacciare quei pensieri al più presto possibile. 

Quando finalmente la casa fu libera, Namjoon ripescò da sopra la dispensa della cucina una piccola scatolina, contenente quattro microspie, dei piccoli registratori vocali che piazzò in camera, in salone, in cucina ed in bagno. Qualsiasi cosa avessero detto, quei piccoli aggeggi avrebbero registrato tutto. A quel punto se veramente i suoi sospetti su Taehyung e Jungkook fossero fondati, non avrebbero avuto scampo e modo di nascondersi. Adesso doveva solo farli incontrare a casa sua.


ANGOLO AUTRICE

1k letture ad un solo mese dalla prima pubblicazione. VI AMO❤️

P.s. il prossimo capitolo sarà scintillante
ILY-Ely ❤️

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