15♥

«Che cazzo hai detto?!» l'acqua contenuta dentro la bocca venne immediatamente sputata nel lavandino di fianco dallo stupore e lo sconcerto. 

Jungkook storse il naso e sulla fronte gli si formarono tante piccole rughe dal fastidio che stava provando «Jimin, per Dio, la cucina allagata no, eh» prese uno strofinaccio, incominciando ad asciugare le piastrelle dietro il rubinetto, rigate dalle gocce «Ma fanculo la cucina! Piuttosto, ripeti un po'?» poggiò di forza il bicchiere, non credendo alle sue orecchie, gli serviva una seconda conferma assolutamente.

«Sto vendendo video porno online» ripeté allora sbuffando il corvino, come se fosse tutto nella norma. Ma Jimin alzò una mano in aria e creò dei movimenti circolari verso di sé «Quello dopo»

Jungkook piegò lo strofinaccio e lo appese nella maniglia di un cassetto «Che lo sto facendo con Taehyung» ma Jimin ripeté lo stesso gesto andandosi a sedere «Quello dopo ancora»

«Che stiamo guadagnando abbastanza» e sì, quella informazione era importante e gli faceva venire voglia di cimentarsi anche lui in quel business, ma in quel momento voleva sentire altro «Troppo avanti, torna leggermente indietro»

Jungkook alzò un sopracciglio perplesso, non capendo cosa intendesse ed allora la buttò lì a mo' di domanda «Che mi fa male il culo?»

«Ecco!» Jimin scattò all'in piedi, raggiungendolo velocemente e mettendogli due mani sulle spalle «Ora spiegami il perché» il corvino si scansò da quella presa e scosse la testa, camminando ed andandosi a buttare sul divano, si sedette pian piano, come se fosse un vecchietto col mal di schiena «Jiminie secondo te perché dovrebbe farmi male il culo?» domandò retorico ed il nominato si portò una mano sulla bocca teatralmente.

Fece il giro del salone e si posizionò in piedi davanti a lui «Dimmi che sei caduto e non che Taehyung ti abbia trapanato» Jungkook schioccò la lingua sul palato e roteò gli occhi al cielo «Allora ti dirò che sono caduto, ti lascio convinto»

E per quanto si mostrasse sicuro di quella scelta fatta, come se tutto fosse stato programmato, in realtà dentro di sé, non riusciva a capacitarsi di come fosse finito a fare il passivo «Ma come cazzo è possibile che Jeon Jungkook abbia dato il culo a qualcuno?» ed il primo Jimin, che era finito più di un paio di volte a letto con lui, era fortemente convinto che Jungkook sarebbe stato per sempre l'attivo della situazione.

«Senti, è stato improvviso anche per me» si tirò a sedere poggiando le braccia sulle ginocchia «Ma?» Jimin si inginocchiò davanti a lui per poterlo guardare meglio e per spronarlo a dargli una risposta. Jungkook deglutì pesantemente e poi rilasciò un lungo sospiro sorridendo al ricordo «È stato bellissimo, Taehyung è fantastico, il meglio del meglio, ci sa proprio fare e non lo avrei mai detto»

Jimin cadde col sedere a terra e spalancò la bocca sinceramente stupito «Ma pensa tu. Ed ora?» ed il corvino schioccò energicamente due dita in aria «Ed ora torno a fare l'attivo» 

«Certo come no»                                                                                                                   «Magari con qualche eccezione»                                                                                   «Ecco appunto»

Risero entrambi lievemente e poi Jungkook allungò una mano per giocare con le ciocche dei capelli di Jimin «Ascolta biondino» si piegò in avanti arrivando all'altezza dell'orecchio dell'altro «devo chiederti un favore, non sarà subito, devo parlarne ancora con Taehyung però tu tieniti pronto» Jimin sentì un brivido lungo la schiena e virò di poco il viso, il giusto che servì per poterlo guardare negli occhi «Per cosa, precisamente?»

E Jungkook si avvicinò al suo orecchio sussurrando quel piccolo grande piano che gli frullava per la testa già da un po'. 

Nel frattempo al piano di sotto Taehyung correva a destra e a manca, districandosi tra la padella nella quale stava saltando le zucchine per quella sera e il ferro da stiro acceso. Aveva una montagna di vestiti da stirare ed intanto suo marito era bello che stravaccato sul divano. Piedi sul tavolino, gomito sul bracciolo e telecomando in mano. Aveva appena cambiato canale decidendo di guardare una partita di calcio «Stasera non vai a lavoro?»

Fu la voce di Namjoon che arrivata alle sue orecchie lo fece sussultare sul posto «N-no Jungkook non si sente molto bene e non farà alcuna festa» spiegò. In realtà avevano concordato di diminuire la frequenza di quelle feste e limitarle al solo weekend, così da potersi dedicare gli altri giorni alla registrazione dei video «Mhh...» ma la risposta poco convinta di suo marito non gli piacque per niente «P-preparo per cena?»

«Direi!» il tono severo e duro lo fece spaventare ed allora corse al frigo per estrarre le fette di carne che proprio quel giorno era andato a comprare dal macellaio. Le mise in padella a cucinare a fuoco lento e poi si dedicò a prendere la busta della spazzatura «Vado a buttarla» gli fece vedere ciò che aveva tra le mani «Potresti tenere d'occhio un attimo la carne? Torno subito»

Un piccolo mugolio d'assenso uscì dalla bocca di Namjoon, che come al solito si sarebbe fatto i cavoli suoi non badando a niente. Taehyung scosse la testa indispettito da quel comportamento e sperò solo che tornando non avrebbe trovato la casa in fiamme. Uscì di casa, scese una rampa di scale arrivando al piano terra e facendo leva con il gomito aprì la maniglia del portone principale «Ma guarda chi abbiamo qui»

Sussultò spaventato da quella voce alle sue spalle e si girò di scatto solo per ritrovarsi di fronte lui «Kook, ma sei deficiente! Mi sono preso un infarto dannazione» si concentrò cercando di far calmare i battiti del suo cuore e buttò i sacchi nel cassonetto «Scusa non volevo farti spaventare» e per farsi perdonare si sporse a lasciargli un bacio sulla guancia.

«Che ci fai qui?» domandò allora Taehyung, senza paura di essere visto. Il punto nel quale si trovavano non era illuminato dai lampioni stradali «Ho accompagnato Jimin a casa, gli si è rotta la macchina e non gli andava di prendere la circolare» annuì il castano pensieroso sentendo poi la sua vita essere afferrata, così che Jungkook potesse tirarselo contro «C-che fai?» arrossì appena Taehyung poggiando di riflesso le mani sulle sue spalle.

Sul viso del corvino si espanse un lungo sorriso, da lato a lato «Niente, solo...Mi era mancato baciarti» ed inclinò il volto di lato lasciando che le sue labbra sfiorassero appena quelle dell'altro e Taehyung sentì le farfalle nello stomaco e si rilassò in quella presa «Anche a me» e si sporse proprio lui per annullare le distanze. 

Le mani corsero veloci tra i capelli del corvino, cercando di averlo vicino il più possibile e ricaricarsi. Jungkook mordicchiò le sue labbra, tirandole appena a sé, per poi passare la punta della lingua su di esse «Domani, vieni?»

«Certo che vengo» e camminarono mano nella mano fino davanti l'appartamento di Taehyung, dove quest'ultimo venne spinto contro il muro, ritrovandosi avvolto dai baci incessanti di Jungkook, che richiedevano prepotenti attenzione ed il castano gliela stava dando tutta. Il fatto che suo marito fosse dietro quel muro, ignaro di tutto, lo eccitava da morire.

Dovettero staccarsi con un leggero fiatone e si sorrisero «Sarà meglio andare»

«Già» e così Jungkook si incamminò per le scale mentre Taehyung, dopo aver ricambiato un ultimo sguardo entrò in casa, ricordandosi solo in quel momento della carne sul fuoco. Andò nel panico e corse velocemente verso la cucina ma si bloccò di botto quando trovò Namjoon a servire le fettine nei piatti. Avanzò lentamente, quasi spaventato da quell'evento, suo marito non lo guardò neanche eppure parlò con una voce stranamente calma «Venti minuti per buttare due sacchetti?»

Gli venne la pelle d'oca e deglutì pesantemente, andando verso il frigo e prendendo una bottiglia d'acqua fresca «E-ecco io, ho incontrato Jungkook» in fondo era una mezza verità «E ci siamo messi a parlare del lavoro. Gli serve una nuova playlist e mi ha chiesto alcune canzoni che potessero andare bene» cercò di mantenersi il più calmo possibile e prese un profondo respiro, sorridendo appena.

«Perché hai le labbra rosse e gonfie?»

Si paralizzò sul posto e fece vagare gli occhi a scatti su tutto il pavimento, cercando di inventarsi qualcosa «T-tirava un po' di venticello freddo fuori, sarà stato per quello» 

Ma Namjoon non gli credette per niente. Nella sua mente si incominciò a delineare sempre più una malvoluta verità. Ma stette in silenzio, per prima cosa si sarebbe procurato le prove e poi se il tutto si fosse rivelato vero, l'avrebbe fatta pagare cara a Taehyung.

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