Tre.

Set fire to the Rain,
Adele.

«Dovrò sposare... Aegon?» domandò frastornata Maegelle mentre il vento le spostava i capelli e le onde del mare si infrangevano sulla battigia.

Aveva sempre saputo che prima o poi si sarebbe dovuta sposare per delle alleanze politiche: per aiutare sua madre a mantenere alta la sua pretesa sul trono di spade, in quanto Primogenita.

Anche se, non era lei l'erede di sua madre.

Suo nonno era sempre stato contrario, diceva che doveva essere Maegelle la sua erede in quanto prima ad essere nata, esattamente come aveva stabilito con Corlys Velaryon. La Principessa Rhaenyra era convinta invece, che un maschio avrebbe contribuito a rendere salda la pretesa, perciò scelse Jacaerys, il suo primogenito maschio.

Sua figlia non gliene fece una colpa, Jace avrebbe avuto il trono di spade e Luke il trono di legno. Pensò che sarebbe stato bellissimo vedere i suoi due fratelli da adulti spalleggiarsi sui due troni più importanti di Westeros. Il mare ed il fuoco.

Nonostante ciò, non avrebbe mai pensato di sposare suo zio Aegon.

«Proprio questo pomeriggio tua madre ha il concilio ristretto. E vuole proporre a tuo nonno e sua moglie questa alleanza. Tu cosa né pensi?» chiese Laenor alla figlia seduto accanto a lei sulla sabbia, con Ali d'Argento addormentata alla sinistra di Maegelle e Seasmoke che volava sopra di loro, ogni tanto si abbassava e prendeva un pesce o due dal mare e lo mangiava in un boccone.

«Non mi aspettavo di doverlo sposare. Credevo che la Regina Alicent avrebbe maritato Helaena ad Aegon.»

«È probabile, a meno che non accettino.»

«Comunque papà, con Aegon non mi trovo così male. scrollò le spalle accarezzando il muso di Silverwing
So cosa si dice su di lui. Conosco ogni parola... Come conosco ogni parola di ciò che dicono su di noi, ma credo ci possa essere dell'altro. Magari avremmo un matrimonio pacifico

Lui le baciò la testa portandola vicino a sé per stringerla come faceva quando era piccola ed aveva paura di qualcosa, solo che ad avere paura era lui.

Anche se il drago aprì un occhio infastidita, richiudendolo dopo l'ordine della sua cavalcatrice.

«Posso chiederti ancora una cosa mia piccola principessa?»

Leanor interruppe il silenzio creatosi e lei annuì accocolata tra le braccia di sul padre. Non importava quanti anni avesse, era il luogo in cui si sentiva più al sicuro.

«Hai detto di conoscere lo voci che girano su di te e sui tuoi fratelli...» iniziò e lei annuì.

«Tutti le sentono e tutti sanno che ami passare il tuo tempo con lo scudiero. Non ti biasimo papà, davvero. Sono felice che mamma ti abbia sposato, non riesco ad immaginare un mondo dove non voliamo insieme tutti e tre. Magari un giorno si aggiungeranno anche i miei fratelli. Sarebbe davvero bello.»

Laenor a quelle parole dolci di sua figlia lasciò cadere qualche lacrima. Erano volati fino a Driftmark per passare qualche ora con Rhaenys, che adorava regalare a sua nipote gioielli, senza dire nulla di Aegon, così che se fosse andata male non avrebbero tirato su un inutile polverone.

«Sai, ho scritto a Laena.» disse ad un certo punto suo padre e lei si posizionò meglio per ascoltare. Aveva visto poche volte la sorella di suo padre e suo marito, solo perché con suo padre erano andati da loro sui draghi.

Sua zia Laena era apparsa dolce e gentile così come le sue due figlie, mentre suo zio Daemon era stato più scostante e irriverente, oltre che irritante.

«Cosa dice Zia Laena?» domandò impaziente.

«Dice che presto darà alla luce un altro figlio, una volta nato potremmo andare a conoscerlo.» propose e lei parve entusiasta mentre correva a raccontarlo a Rhaenys che stava venendo loro incontro.

Silverwing si destò e la seguì con calma rimanendo sempre alle spalle della bambina.

Laenor la guardò con un sorriso dolce, stava già organizzando, sempre con la sua primogenita, di fare anche un salto a Pentos, da sua sorella. Ma era ancora una discussione da affrontare con Rhaenyra.

☆✷✧✷☆

Al concilio ristretto, Rhaenyra era annoiata ed innervosita, dal parto da quei inutili discorsi che si stavano scambiando come ad esempio il discorso delle Stepstones, oppure il problema della paternità e dal fatto che presto Harwin sarebbe partito. Ma sopra ogni cosa da Alicent, che voleva averla vinta su tutto.

Quando la Regina dichiarò che la riunione era finita, Rhaenyra chiese loro di aspettare per poter discutere anche un argomento, in matrimonio.

Suo padre, Re Viserys disse loro di sedersi, ma sua moglie rimase in piedi impettita a fissare Rhaenyra così ella si rivolse direttamente a lei.

«Ultimamente, ho percepito il... Conflitto tra le nostre famiglie, mia Regina. E per qualcosa offesa arrecata da parte mia, mi scuso. Ma noi siamo una sola casata.
E molto prima di questo, eravamo amiche. Per tanto, desidero proporre un matrimonio. Tra mia figlia Maegelle e vostro figlio, Aegon. Alleiamoci, una volta per tutte. Maegelle magari non erediterà il mio trono, ma se succedesse qualcosa a Jace spetterebbe senza ombra di dubbio alcuno a lei.»

Alicent alzò gli occhi al cielo, trovando quella proposta stupida ma il Re, non era d'accordo.

«Davvero assennata come proposta.» disse infatti orgoglioso.

«Inoltre, se Syrax o Silverwing dovessero deporre altre uova, tuo figlio Aemond potrebbe sceglierne una. Un segno della nostra buona volontà, mia figlia vuole bene a suo zio, sono certa che gli darebbe tutte le uova deposte dal suo drago se potesse.» continuò con un sorriso fiero la Principessa.

«Generosa proposta, certamente. Ma non credo possano essere adatti.» replicò Alicent adirata riferendosi chiaramente al matrimonio. Comprendendo quanto fosse disperata la sua ex amica.

Viserys invece decise di alzarsi e prendere parola non solo come padre, ma anche come Re.

«Forse no. Ma Helaena lo è ancora meno. Inoltre sappiamo tutti che Aegon beve e passa il tempo nei letti di altre donne. Magari, e ripeto magari, potrebbe essere utile il carattere docile e fermo di Maegelle. Senza togliere che da un paio di anni passano molto tempo insieme, dalle lezioni al volo, pertanto io sono d'accordo. Mettiamo la questione ai voti.»

☆✷✧✷☆

Laenor di ritorno da Driftmark attese insieme alla sua piccola principessa poco più in là della sala del concilio ristretto.

Quando vide uscire sua moglie ed avvicinarsi si incupì, visto lo sguardo tetro che possedeva.

Notò anche Alicent Hightower osservarli con sdegno, lanciando una lunga occhiata a Maegelle che si intimorì.

«Alloradomandò Laenor quando Rhaenyra fu abbastanza vicino, tenendo stretta a sé sua figlia.

«Come avevi detto? I marinai saggi fuggono dalla tempesta che si avvicinaquasi ringhiò Rhaenyra abbassò lo sguardo su Maegelle.  «Sposerai Aegon, ma non ho vinto niente. Alicent era in disaccordo e per tanto noi andremmo via. Sono stufa di combattere. Ho bisogno di riposo. Saremmo dovuti andare via quando ti abbiamo portato a reclamare un drago mormorò innervosita metà in lingua comune e metà in alto Valyriano.

Laenor sorrise e disse a sua figlia di fare preparare le sue valigie e quelle dei suoi fratelli.

«Veramente, desidero che tu rimanga figlia mia, desidero che tu ci aiuti a mantenere quel filo che ci tiene legati. Ti scriverò ed ogni volta che vorrai, potrai prendere Ali d'Argento e raggiungerci.»

Maegelle abbassò lo sguardo perdendo la luce che aveva negli occhi. Ma annuì.

☆✷✧✷☆

La Principessa d'Inverno giocava con suo fratello minore Luke. Sapeva che a breve sarebbero partiti e voleva passare ogni minuto che poteva con i suoi fratelli.

«Siate buoni con vostra madre, io verrò a trovarvi.» le parole di Ser Harwin furono come un peso, per la bambina.
Lo osservava piegato verso Lucerys e vi leggeva il dolore e la tristezza nei suoi occhi. «Anche se potrebbe volerci un po'.» 

Jace raggiunse sua madre mentre Harwin fece cenno di avvicinarsi al suo primo amore avuto da Rhaenyra, l'unica femmina da loro concepita.

«Maegelle. Sei la giovane donna più forte che io conosca.»

Lei lo abbracciò stretto con le lacrime agli occhi.

«Grazie, papà.» sussurrò e lui si irrigidì staccandosi leggermente. «Non c'è bisogno di dirle certe cose.»

Harwin le baciò la fronte con affetto ed andò dal loro terzogenito, il più legato dei quattro fratelli a lui.

«Ritornerò.» promise con sicurezza. «Te lo prometto Jace.»

L'erede della principessa Rhaenyra annuì guardando in basso per non piangere per poi scambiare uno sguardo con sua sorella maggiore che lasciò un sorriso triste mettendosi a giocare di nuovo con Luke.

Vide Jace correre fuori dalla stanza e sua madre lo seguì con ancora Joffrey in braccio.
Quando ella guardò all'interno della camera spaventata che avessero sentito, capì che anche suo fratello minore lo sapeva, anche lui aveva capito.

☆✷✧✷☆

La nave era quasi pronta e la Principessa d'Inverno al porto, con Silverwing sempre vicina, stava dando un ultimo saluto alla sua famiglia.

«Mi mancherete molto.» disse Maegelle sistemando la mantella dei suoi fratelli minori. Luke l'abbracciò mentre Jace cercò di farsi forte.

«Sarai l'erede, ma rimani sempre il mio fratellino.» così anche l'altro fratello l'abbracciò. Laenor si avvicinò e le lasciò Joffrey tra le piccole braccia.

Il neonato strinse un dito di sua sorella con decisione, pronto a portarselo alla bocca affamato. Lei sorrise con affetto e gli baciò la fronte lasciando il bambino ad Elinda, che le sorrise e salì sulla nave con i tre Principi.

Dopodiché fu il turno di Rhaenyra ma nessuna delle due voleva lasciare l'altra andare.

«Pensate di farmi abbracciare mia figlia o vi devo buttare giù nel mare?» interruppe le due che risero con le lacrime agli occhi.

Rhaenyra lasciò ancora due baci sulla fronte di sua figlia e poi si allontanò, altrimenti sapeva che non l'avrebbe mai più lasciata andare.

Anche Laenor si abbassò per stringere Maegelle.

«Mi mancherai molto mia piccola principessa. Prometto che ogni tanto verrò a prenderti con Saesmoke e voleremo attraverso il mare stretto. Driftmark , Pentos ogni parte di Essos, il Nord! Ovunque vorrai andare io ti porterò.»

Quando tutti i loro draghi furono liberi di seguire i loro cavalieri, allora anche i suoi genitori salirono sull'imbarcazione.

La Velaryon si arrampicò sopra il suo drago e si librarono in volo. Diede un ultimo saluto sorvolando la nave, benché, ancora non sapendolo, li avrebbe rivisti in un paio di mesi.

☆✷✧✷☆

«Quindi sarai mia moglie.» disse Aegon appena ella atterrò a Fossa del Drago, pronto con Sunfyre a volare.

«A quanto sembra mormorò annuendo.

«Che ti succede Maegelle?»

«Che mi... Davvero Aegon? mormorò prima di alzare la voce. Dovrò sposarti, averti nel mio letto e partorire i tuoi figli. Mia madre se n'è appena andata via lasciandomi con persone che conosco così poco da non poter nemmeno definire famiglia per quanto effettivamente lo siano. Cosa credi che mi succeda?»

Lui abbassò lo sguardo prima di sorriderle con gli occhi spenti.

«So bene cosa vuol dire non essere amati, ma tu lo sei. Dovresti esserne felice, anche se lontana da loro hai sempre qualcuno che ti pensa

In quel momento Maegelle si pentì di essersi arrabbiata con lui.

«Hai ragione Aegon, mi dispiace.» disse avvicinandosi a lui e stringendogli una mano.

«Quindi ti toccherà passare il resto della tua vita con questo ragazzino sempre ubriaco e con qualche bastardo probabilmente prossimo a nascere in giro?»

«Nella vita si può anche cambiare e crescere, Aegon. Io credo che potremmo essere felici, in un qualche modo. Lo credo davvero perciò quando verrà ufficializzato il nostro fidanzamento, tu smetterai di bere ed andare con altre donne.»

Lui aprì la bocca per dire qualcosa ma tacque. Indeciso sul da farsi.

«Ci proverò

«Per ora me lo farò andar bene, ti consiglio di bere più che puoi fino ad allora.»

Aegon rise. Facendo passare il suo braccio attorno alle spalle della nipote.

«Potresti anche provarne un po' insieme a me

«No grazie, ma chissà. Quando saremmo sposati magari...»

«Ti farò sognare Nipote. Te lo assicurofu il turno di Maegelle ridere.

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