π“πˆπ“π€ππˆπ‚ - π˜“π˜’π˜Άπ˜³π˜¦π˜―

❝ i put my π‘Žπ‘Ÿπ‘šπ‘œπ‘Ÿ on, show you how π‘ π‘‘π‘Ÿπ‘œπ‘›π‘” i am, i put my π‘Žπ‘Ÿπ‘šπ‘œπ‘Ÿ on, ill π‘ π’‰π‘œπ‘€ π‘¦π‘œπ‘’ that i am
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.‒♫‒♬‒ My lovely Oc ‒♫‒♬‒

❝ ππŽπŒπ„ ❞
π‘π‘’π‘Žπ‘’π‘‘π‘–π‘“π‘’π‘™: Lauren.
Costituisce una variante di Laurence, nome inglese derivato dal cognome latino Laurentius, che significa "originario di Laurentum" antica cittΓ  latina. Probabilmente il nome della cittΓ  ha a che vedere con il termine laurus, "alloro".
E, come si chiama l'alloro scientificamente?
Laurus Nobilis.
E... Devo dire che questa pianta rappresenta la giovane Lauren, poichΓ© nobilis, significa letteralmente "Notabile, conoscibile" ovverosia "degno di fama, illustre" proprio come la fanciulla, che non Γ¨ illustre e degna di fama per la sua grande (ma insensibile) famiglia, ma per il suo meraviglioso carattere, che la fa sempre andare avanti quando vorrebbe soltanto lasciare andare.

❝ π‚πŽπ†ππŽπŒπ„ ❞
π‘–π‘šπ‘π‘œπ‘Ÿπ‘‘π‘Žπ‘›π‘‘: D'Ambray.

❝ 𝐄𝐓𝐀̀ ❞
π‘¦π‘œπ‘’π‘›π‘”: 19 anni, nata il 30 aprile del 1893, sotto il segno zodiacale Toro.
Posso ufficialmente dire che la ragazza ha tutte le caratteristiche di un toro.
È fredda, sincera e realista con gli altri, e si apre soltanto davanti alle persone che davvero la meritano, e, anche se a volte sembra distaccata, lo fa perché sa che chiunque è in grado di ferirla, e allora si difende con un'armatura fatta di indifferenza e riservatezza.
Dentro di sΓ©, ha un mondo tutto suo che quasi nessuno conosce, e che tutti credono inesistente a causa del suo infinito realismo, che usa solo per sembrare la donna di classe che Γ¨ costretta ad essere.

❝ ππ€π™πˆπŽππ€π‹πˆπ“π€Μ€ ❞
π‘π‘Žπ‘Ÿπ‘‘π‘–π‘π‘’π‘™π‘Žπ‘Ÿ: Americana.
Detroit, Michigan.
Detroit Γ¨ una cittΓ  degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Wayne, principale centro dello Stato del Michigan.
Fondata nel 1701 da cacciatori di pellicce francesi, Γ¨ oggi piΓΉ nota come capitale dell'industria automobilistica statunitense. Nella bandiera di Detroit compaiono i gigli di Francia e i leoni d'Inghilterra, a simboleggiare il ruolo svolto dalle due potenze nella storia della cittΓ  situata al confine fra il Canada francese e i territori colonizzati dai britannici.
Situata lungo il fiume Detroit, di fronte alla cittΓ  canadese di Windsor, si trova nella regione dei grandi laghi americani, al centro di una vasta zona industriale.
Detroit Γ¨ la diciottesima cittΓ  degli Stati Uniti con una popolazione di 673.104 abitanti (4,3 milioni nell'area metropolitana) secondo i dati del U.S. Census Bureau del 2012: si tratta di meno della metΓ  della popolazione che la cittΓ  aveva al suo apice negli anni cinquanta. L'amministrazione cittadina ha subito, nel 2013, la bancarotta piΓΉ grande nella storia delle cittΓ  statunitensi, uscendo dall'amministrazione controllata nel dicembre 2014. Il centro cittadino sta tentando disperatamente un rilancio: malgrado i tagli ai servizi pubblici e finanziari, si Γ¨ costruita la sede della Compuware, sono stati aperti tre casinΓ², si Γ¨ rinnovato il complesso Renaissance Center, sede mondiale della General Motors, ed Γ¨ stata aperta una nuova arena dove giocano i Detroit Red Wings.
La cittΓ  Γ¨ un importante luogo di produzione musicale.

❝ π€π’ππ„π“π“πŽ ❞
π‘’π‘›π‘–π‘žπ‘’π‘’: Magdalena Zalejska
Lauren, ragazza dal candido viso dal medio colore ereditato dalla madre brasiliana, possiede degli incantevoli occhi dalle curiose sfumature: vanno da un azzurro freddo, che tanto ricordano il ghiaccio e il cielo annuvolato, a un blu intenso, pieno di segreti, che tanto ricordano un profondo oceano, che tanti dubbi nasconde al suo interno.
Sembra che nei suoi occhi ci sia scritta la sua storia: occhi, che davanti a sguardi di sconosciuti sembrano giΓ  conosciuti: profondi, intensi, colmi di segreti che non si trovano neanche nei labirinti, ma che davanti a sguardi conosciuti, sembrano sconosciuti.
GiΓ : per capire gli occhi di Lauren, per leggere fra le sue sfumature, bisogna conoscerla un po': capire che la sua felicitΓ  prima non esisteva, e interpretare il suo sguardo nel verso giusto: occhi di un blu intenso che racchiudono segreti, talmente tanto profondi che potrebbero toccare il fondo della parte piΓΉ profonda dell'oceano, ma che nascondono anche altre mille cose al suo interno.
E il suo interno, Γ¨ la parte piΓΉ azzurra degli occhi, che non sono di un azzurro normale, ma di un azzurro freddo, ghiacciato, che racconta della sua perdita, e pensare a quella perdita fa ghiacciare il cuore alla fanciulla.
Proprio come l'interno dei suoi occhi: ghiacciati.
I suoi capelli, lisci come spaghetti e color biondo cenere, sono sempre curati.
Quando Γ¨ a casa, li tiene sciolti, proprio come piace tenerli a lei... Anche se, per colpa del suo stato sociale, spesso li raccoglie in meravigliose acconciature, che a lei non vanno molto a genio.
Beh, direi che possiamo passare alle sue labbra, e... che dire... sono le classiche labbra che tante ragazze desiderano avere: carnose, curate, dal bel colorito rosa confetto e terribilmente simili a quelle di una bellissima modella.
Delle labbra talmente tanto morbide da sembrare caramelle, talmente tanto belle da sembrare calamite per i baci, e talmente tanto sagge che... Quando si muovono, fanno tacere tutti.
GiΓ : dalle labbra di Lauren escono solo cose talmente tanto vere e corrette da non riuscire a trovare un modo per ribattere, seppur la giovane sia solo una diciannovenne: le poche cose che dice, le fa sentire e le fa entrare dentro, fino a quando non fa aprire gli occhi alle persone che fino a qualche secondo prima erano cieche, analfabete.
E ora Γ¨ il turno del suo corpo...
Eh già, sembra quasi detta con malinconia questa frase iniziale, e se la pensate così, bravi, siete riusciti ad interpretare bene anche solo due parole messe in croce.
Bhe, perchΓ© tutta questa tristezza?
Iniziamo col dire che il corpo della fanciulla Γ¨ talmente tanto invidiato che anche lei vorrebbe non averlo e darlo a qualche altra ragazza.
Esatto: altezza media per la sua etΓ , vita stretta - anzi, strettissima -, fianchi larghi, magrezza perfetta e seno e glutei ugualmente adatti alla sua statura, che la rendono longilinea ed equilibrata nel suo essere perfettamente imperfetta.
Ma perchΓ© non vorrebbe avere il suo corpo?
Non vorrebbe avere il suo corpo per il semplice motivo che preferisce nasconderlo a sguardi altrui, ma, a causa dei vestiti che lei deve indossare (che adora, ma non molto per questo motivo) non Γ¨ possibile

❝ 𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄 ❞

π‘’π‘›π‘ π‘‘π‘œπ‘π‘π‘Žπ‘π‘™π‘’: stare con Lauren Γ¨ difficile, lo sa e l'ha sempre saputo. È una di quelle che parte dall'alto, perchΓ© da lΓ¬ si vede tutto, ci si orienta, e le uniche cose che possono sfuggire sono i particolari, i dettagli, quello che si cela veramente sotto tutto.
Per questo, dopo essersi orientata dall'altro, inizia a scendere, per conoscere il lato interiore, quello piΓΉ nascosto da qualunque cosa: un sorriso, un abbraccio, una parola.
Lei Γ¨ anche una di quelle che da peso alle parole. A quali vengono scelte, a quali non vengono pensate, come vengono dette, al tono di voce. E le parole, quelle che segnano, devono venir dette bene, devono venir dimostrate bene, concretamente, senza il bisogno di dover scavare per scoprirle.
È una di quelle che non si accontenta mai. Gli altri dicano pure che lei una piccola viziata, non darà molto peso a quelle parole, perché solo lei sa cosa si nasconde dietro a questa sua caratteristica, e non lo spiega, lo dimostra direttamente, ma ogni santa volta sembra essere circondata solo da analfabeti.
Non si accontenta di un amore mediocre, di una relazione mediocre, di un uomo mediocre.
È una di quelle che ama la libertà, e se soltanto ne avesse un po', si rifiuterebbe di metterla da parte per il primo che le promettesse mamore eterno.
Che poi, si sa, le parole le porta via il vento, e lei Γ¨ del tutto capace di distinguere quelle vere, quelle dimostrate, da quelle passeggere, quelle mediocri.
È una di quelle che è capace di mettersi a ballare senza musica sotto la pioggia, solo per sentirsi un po' più viva, un po' più libera, un po' più selvaggia, ma non lo fa, perché il suo stato sociale non glielo permette.
È una di quelle che, se si ritrova davanti a una strada dritta, spianata e estesa, sceglie quella più tortuosa, più diroccata e insidiosa, ma che in un modo o nell'altro arriva alla meta.
È una di quelle che non se ne sta indifferente o zitta se una cosa non le sta bene.
No.
Lei Γ¨ una di quelle che tira pugni contro il cuscino, che ci urla con la testa immersa sopra, che strilla, piange e bestemmia contro il cielo per farsi sentire.
È una di quelle che non riesci tenere in un angolo, perché se vuole stare in disparte ci si mette da sola.
È una di quelle che non sceglie chi promette amore o chi ostenta affetto in pubblico, ma sceglie quelli con l'anima in fiamme, delusi e feriti, e che per strappargli uno sguardo amorevole devi pregare, perché se sceglie loro sa bene che la distruggeranno con la loro sincerità, ma sa bene anche che la ameranno davvero, con tutta la loro anima, e non con il cuore, perché quando si muore, il cuore non batte più, mentre l'anima continua a vivere eternamente.
È una di quelle che indossa un sorriso, un carattere temperato e un'amartura, e non la vedi crollare manco se ti impegni, anche se poi magari crolla da sola a casa.
È una di quelle che passa le nottate sveglia, perché la notte è per persone vere.
È una di quelle che vede e sente tutto, ma che non lo dà a vedere, per poi colpirti e farti male quando vuole.
È una di quelle che incassa colpi su colpi ma non cade, e se cade si rialza sempre una volta in più, e anche se non le è stato insegnato così, l'ha capito da sola: toccare il fondo per avere più spinta.
Lei Γ¨ una montagna russa, mentre gli altri giostre a cavallini.
Lei non Γ¨ "una di quelle ragazze", lei Γ¨ "la ragazza", che, quando sente la terra rompersi sotto ai suoi piedi, inizia a ballarci sopra.

❝ ππ€π‚πŠπ’π“πŽπ‘π˜ ❞
π‘‘π‘œπ‘™π‘œπ‘Ÿπ‘œπ‘’π‘ : Lauren nacque da un padre americano e da una nobile donna Brasiliana nella stessa gigantesca cittΓ  dove il suo bis-bis-bis nonno fondΓ² la sua prima azienda di gioielli, che di giorno in giorno divenne piΓΉ famosa e importante, e suo padre, divenuto dopo due secoli l'erede della famosissima gioielleria, invece che passare il tempo con la sua prima, piccola figlia, stava lΓ¬, davanti alla cassa dell'azienda, ad incassare sempre un mucchio di soldi, a vantarsi e a fare la vita facile, e non gli dispiaceva affatto quella situazione.
E beh, Lauren non poteva trovare conforto neanche da sua madre, che passava tutto il suo tempo a rimirarsi davanti allo specchio con una marea di accessori preziosi fatti d'oro, argento, smeraldo e diamante sul corpo, invece che badare a lei, che, poverina, era costretta a seguire il suo esempio.
Così era cresciuta la ragazza, in mezzo ai soldi e alla ricchezza, in mezzo agli snob e ai viziati, e dopotutto, lo era anche lei.
Viziata da morire.
PerΓ², l'unica cosa che non poteva avere, ma che desiderava piΓΉ di ogni altra cosa, era l'amore di una famiglia, quello che solo un padre e una madre sanno darti, quel minimo che ogni ragazza dovrebbe avere per essere definita tale, quel minimo che serve per sopravvivere ai momenti bui quando si Γ¨ piccoli, perchΓ© solo un caloroso e affettuoso abbraccio, oppure un amoroso e dolce bacio da mamma o papΓ  possono tirarti su di morale.
Beh, lei si chiedeva cosa si provasse a riceverne uno, e non solo durante quei momenti, ma anche prima di andare a dormire, di andare a scuola o qualunque altra occasione.
A volte, si sentiva piΓΉ legata alla sua cameriera che ai suoi genitori.
Ma, si sa, la vita va avanti, avvicinandosi sempre di più a fatti piacevoli o spiacevoli, e il 30 aprile del 1901, il giorno in cui Lauren compì otto anni, non poteva di certo essere definito "piacevole", anzi, l'esatto contrario, se non peggio.
Si alzΓ² dal letto, e appena scese il primo gradino delle scale, un forte tuono la fece rotolare giΓΉ dallo spavento.
La persona che vide dopo quella terribile e dolorosa caduta, fu suo padre, quell'uomo difficile da trovare a casa, e inutile dire che le fece la predica, senza nominare il suo compleanno, senza guardarla in faccia e senza usare il minimo rispetto.
La giornata continuΓ², e dei regali non c'era traccia.
L'unica cosa che vedeva, erano accessori di tutti i colori e tipologie addosso a sua madre, che neanche osava regalarglieli per i suoi 8 anni.
Tutti si erano dimenticati di lei.
Non ce la faceva piΓΉ, quindi, arrabbiata, liberΓ² la sua collera tramite pianti, parole non dette e mille altre cose, che Γ¨ meglio non nominare.
Dopo di questo, i genitori, invece che scusarsi e coccolarla per essere da lei perdonati, la misero in punizione a causa del suo comportamento scorretto e, a lor parere, "inaccettabile".
E il loro?
In confronto a quello di Lauren, quello dei suoi genitori era anche peggiore.
Eppure lei ci provava.
Ci provava ad attirare la loro attenzione con i modi piΓΉ bizzarri e curiosi, ma i risultati non erano dei migliori, perchΓ© al posto di un sorriso o di una carezza, riceveva una smorfia infastidita o una mano davanti alla bocca, che le vietava di parlare.
Questa era la sua vita.
Semplicemente monotona.
Viaggiava raramente, perchΓ© quello, secondo suo padre, non era un compito da donzelle, ma piΓΉ da uomini; non poteva frequentare persone con un livello di ricchezza piΓΉ basso del suo, perchΓ© i suoi genitori li consideravano "inaffidabili" e non poteva mai fare quello che voleva, perchΓ© i suoi genitori avevano giΓ  programmato la sua vita fin dalla sua nascita, e non potevano permettere che qualcosa andasse storto...
Ma fu così, per lei e sua madre, a causa del padre.
Quello stupido, le aveva tradite, una maledettissima notte d'inverno, quando tutti insieme erano andati - stranamente - a trasferirsi a Londra, siccome il lavoro andava a gonfie vele e dovevano aprire altre gioiellerie.
L'uomo fece le valigie, e durante la notte, quando entrambe ormai erano addormentate, se ne andΓ² di casa, senza un motivo, senza una meta, senza un perchΓ©.
Le uniche cose che aveva lasciato erano le chiavi della loro casa in America, a Detroit, dove Lauren visse fino ai suoi 18 anni, e la cassaforte mezza piena.
E da quel giorno, le due donne si spensero.
Non sapevano cosa fare, dove andare, come sopravvivere e, sua madre, piΓΉ egoista che mai, non aveva intenzione di andare a lavorare, perchΓ© i lavori che le erano permessi di fare, erano da "poveracci" .
L'unica loro occasione era tornare a Detroit e tentare la fortuna, così comprarono due biglietti per il Titanic, e pagarono per risiedere nel più lussuoso appartamento di prima classe.
E da lì iniziò la sua prima vera storia d'amore... (to be continued)

❝ 𝐂𝐋𝐀𝐒𝐒𝐄 ❞
𝑙𝑒π‘₯π‘’π‘Ÿπ‘–π‘œπ‘’π‘ : prima classe.
In prima classe viaggiavano alcuni degli uomini piΓΉ in vista dell'epoca, membri di spicco dell'alta societΓ , come imprenditori, aristocratici, medici e uomini d'affari, molti dei quali accompagnati dalla servitΓΉ, che comprendeva cuochi, autisti, domestiche, valletti, bambinaie e cameriere personali. I prezzi variavano dalle 30 sterline dell'epoca (che equivalgono a 3.000 euro), costo di una normale cabina di prima classe, alle 870 sterline (87.000 euro), costo di una suite di prima classe con tanto di salotto e ponte di passeggiata privato[3][4]. I passeggeri di prima classe avevano a disposizione numerose attrezzature, come la piscina, il bagno turco, la palestra, il campo da squash, due ponti di passeggiata, uno aperto e uno chiuso, una propria biblioteca, un ristorante, una sala da pranzo, una sala fumatori e un bar.

βΒ π‘πˆπ‚π‚π‡π„π™π™π€ ❞
𝑒π‘₯π‘Žπ‘”π‘”π‘’π‘Ÿπ‘Žπ‘‘π‘’π‘‘: grazie all'importante discendenza della sua famiglia, Lauren vive in mezzo al denaro, ai gioielli e alla gloria, poichΓ© il padre Γ¨ il possessore di una azienda di gioielleria famosissima in quell'epoca.
È una giovane donna di elevata borghesia, sempre elegante ed educata, e anche se la sua famiglia le può comprare qualsiasi cosa lei vuole, lei non è mai veramente contenta, perché la cosa che davvero desidera non ce l'ha: l'amore di una famiglia.
Ha sempre voluto un bacio da sua madre, o un abbraccio da suo padre, ma invece riceveva indifferenza e rabbia da entrambi, fino ad arrivare a tal punto da non riuscire piΓΉ a immaginare nessuno dei due prestarle dolci attenzioni.

βΒ πˆππ“π„π‘π„π’π’πˆ ❞
π‘π‘Žπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘’π‘’π‘Ÿ: la ragazza si trova sul Titanic per ritornare in America e raggiungere Detroit, dove possiede la casa lasciata dal padre a lei e a sua madre, per poi cercare fortuna in un lavoro ricco che la faccia rimanere una donna di alta borghesia: punterΓ  verso una carriera da attrice.

βΒ π€πππˆπ†π‹πˆπ€πŒπ„ππ“πŽ ❞
π‘’π‘£π‘’π‘Ÿπ‘¦π‘‘π’‰π‘–π‘›π‘”: che dire...
La moda Γ¨ uno dei suoi punti forti!
Si veste elegantemente, e fa attenzione ai dettagli!
Insomma, la moda Γ¨ arte: saper abbinare un colore con un altro, creare stili sempre nuovi e adatti a corpi di diverse forme non Γ¨ di certo una cosa da tutti, proprio per questo Γ¨ speciale!

βΒ π€ππˆπ“πˆ π†πˆπŽπ‘ππ€π‹πˆπ„π‘πˆ ❞
π‘ π‘–π‘šπ‘π‘™π‘’: qui sotto ci sono dei vestiti che solitamente usa durante la giornata, quando si libera dai suoi soliti impegni quotidiani.

βΒ π€ππˆπ“πˆ 𝐃𝐀 𝐒𝐄𝐑𝐀 ❞
π‘’π‘™π‘’π‘”π‘Žπ‘›π‘‘: questi, invece, sono gli eleganti vestiti che la fanciulla indossa per andare a cena, e per piccoli balli organizzati dai suoi genitori la sera.

βΒ π€ππˆπ“πˆ 𝐃𝐀 ππ€π’π’π„π†π†πˆπŽ ❞

π‘šπ‘œπ‘‘π‘’π‘Ÿπ‘›: ahh, quanto piace passeggiare alla bella Lauren.
I

nfatti, ogni volta che ha l'ccasione di uscire fuori di casa e di respirare aria pura (rispetto a quella che dappertutto si sente in casa per colpa dei profumi forti della madre), indossa i piΓΉ prestigiosi abiti da passeggio in voga nel 1910.

βΒ π€ππˆπ“πˆ 𝐄𝐗𝐓𝐑𝐀 ❞
π‘‘π‘–π‘“π‘“π‘’π‘Ÿπ‘’π‘›π‘‘: si sa, che al mondo non esiste nessuno che rispetta sempre le regole, e Lauren, dal canto suo, non le rispetta proprio tutte!
Quando, per esempio, la giovane vuole scappare dalle mura di casa sua, si veste con abiti da lei non graditi, per sembrare un'altra persona con uno stile diverso.

βΒ π‚π”π‘πˆπŽπ’πˆπ“π€Μ€ ❞
π‘šπ‘¦π‘ π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘–π‘’π‘ : da qui in poi iniziano le curiositΓ  sulla vita e sul carattere della giovane

βΒ π‘π„π‹π€π™πˆπŽππ„ π‚πŽπ 𝐋𝐀 π…π€πŒπˆπ†π‹πˆπ€ ❞
π‘“π‘–π‘Ÿπ‘ π‘‘ π‘π‘’π‘Ÿπ‘–π‘œπ‘ π‘–π‘‘π‘¦: beh, siccome i due genitori erano uno peggio dell'altro nei suoi confronti, non poteva di certo essere felice con loro.
Quindi, in poche parole, il rapporto che aveva - e ha - con loro Γ¨ pessimo.

βΒ π‚πŽπ’π€ 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐀 𝐃𝐄𝐋 π“πˆπ“π€ππˆπ‚ ❞
π‘ π‘’π‘π‘œπ‘›π‘‘ π‘π‘’π‘Ÿπ‘–π‘œπ‘ π‘–π‘‘π‘¦: secondo Lauren, il Titanic Γ¨ una stupidissima nave che la riporterΓ  nella sua terra natale, l'America, dove aveva passato la maggior parte della sua vita, in mezzo alla ricchezza e agli snob, lΓ  ove era nata, e dove aveva passato la maggior parte dei momenti da dimenticare.
Ma, nonostante questo, si ritrova costretta a Salirci a bordo per trovare fortuna in America, magari lavorando come attrice.
Pensa anche che Γ¨ una nave robusta, gigantesca e Β«inaffondabileΒ», come da molti soprannominata.

βΒ π•πˆπ€π†π†πˆπ€ π’ππ„π’π’πŽ? ❞
π‘›π‘’π‘”π‘Žπ‘‘π‘–π‘£π‘’: no, siccome durante la sua infanzia, seppur suo padre viaggiava di continuo per aprire nuove gioiellerie, restava a casa con la madre (se puΓ² essere chiamata cosΓ¬), perchΓ©, secondo suo papΓ , viaggiare non era compito per donne.
Ma nonostante questo, lei ha sempre voluto viaggiare, volare all'orizzonte, scoprire nuove terre, vivere nuove esperienze, ma, a causa gei suoi genitori noiosi e testardi, non poteva.

βΒ πŽπ†π†π„π“π“πŽ 𝐂𝐇𝐄 ππŽπ‘π“π€ π’π„πŒππ‘π„ π‚πŽπ 𝐒𝐄́ ❞
π‘”π‘œπ‘Ÿπ‘”π‘’π‘œπ‘’π‘ : grandma's earrings.
Gli orecchini della nonna.
Dietro agli orecchini che la giovane Lauren porta sempre con sΓ©, si cela un'importante storia che non posso non raccontarvi.
Sua nonna, la signora Edith D'Ambray,
A diciassette anni, dovette affrontare una grande malattia che si stava diffondendo in tutto il globo, nel 1820.
Si trattava del colera, virus che colpiva l'intestino tenue e portava alla morte, ma lei, grazie al suo stato sociale, riuscì a sopravvivere alla malattia, vedendo, però, persone a lei care morire.
Che si trattasse di parenti, conoscenti o persone di cui a malapena sapeva il nome, poveri, ricchi o perfino cattivi.
Vedeva tutti morire, e si sentiva male quando pensava di non poter aiutare la gente a sopravvivere, a sperare e a tornare a sorridere, soprattutto, quando, davanti ai suoi occhi, il corpo di sua madre giaceva dolorante e sofferente.
A malapena riusciva a parlare, la donna sul letto di morte a causa del colera, ma si sforzava a dire le sue ultime parole alla sua adorata figlia.
"Edith, figlia mia, prima di morire, ti devo fare un dono, di cui mai ti dovrai dimenticare."
Detto questo, la donna porse, tremando dal freddo che pian piano la stava portando alla fine del suo cammino, un paio di orecchini in oro bianco, decorati da diamanti puri e splendenti come il sole, a sua figlia, che piangeva, vedendo la madre a cui tanto teneva soffrire così tanto.
"Questi orecchini esistono da quando il tu bis-bis nonno ha aperto la gioielleria intestata, ora, a tuo padre, e li ha regalati a sua moglie, che, prima di morire, li aveva donati a sua figlia, e da quel giorno c'Γ¨ la tradizione di donare questi orecchini da madre in figlia, e adesso Γ¨ arrivato il mio turno di regalarli a te.
Non dimenticarteli mai, e portali sempre con te, e quando arriverà il tuo ultimo giorno, fa sì che tua figlia li riceva, e porti avanti questa tradizione."
Alla donna mancavano pochi minuti, e li viveva guardando il viso della sua dolce figlia annuire sconsolata, ma grata del dono della madre morente.
Prima, perΓ², di chiudere gli occhi eternamente, disse ad Edith:
"Figlia mia, voglio che tu mi prometta anche un'altra cosa, prima che me ne vada.
Voglio che tu prenda tutti i miei gioielli e che li venda per il piΓΉ alto prezzo, per poi aiutare tutte le persone ammalate come me a sopravvivere, pagando con quei soldi ricavati le loro cure.
Questo Γ¨ il mio ultimo desiderio, perchΓ© voglio insegnarti che essere ricchi, in questa famiglia, non significa pensare solo a sΓ© stessi, ma anche agli altri, aiutando chiunque ne abbia bisogno perchΓ©, si sa: finchΓ© c'Γ¨ vita, c'Γ¨ speranza.
Diventerai un esempio per tante persone, e tutte quelle persone non si dimenticheranno mai di te, e del tuo nobile gesto.
Ho espresso tutti i miei desideri adesso, figlia mia, e ti dico addio per l'ultima volta, perΓ², se mi cercherai, ti basterΓ  chiudere gli occhi e ascoltare la tua anima.
Sarò lì, eternamente."
Questo era quello che la madre di Edith le aveva raccontato, e questo fu quello che quest'ultima raccontΓ² alla giovane Lauren, sul letto di morte.
A lei, donΓ² gli orecchini, e a lei insegnΓ² la gentilezza e l'altruismo, non potendo insegnarglo al figlio, che era un maschio.
Da quel giorno, Lauren non si toglie gli orecchini, e non se li toglierΓ  prima della sua morte.
Ha fatto tesoro dell'insegnamento che sua nonna le ha dato, e lo insegnerΓ  anche alla sua futura figlia.

βΒ π’ππ€π™πˆπŽ π€π”π“π‘πˆπ‚π„ ❞
π’‰π‘Žπ‘π‘π‘¦: ecco qui il mio oc pronto!
Questo Γ¨ il primo oc, che tempo fa avevo giΓ  scritto, ma adesso, con delle modifiche e delle specificazioni aggiunte, Γ¨ perfetto.
Non vedo l' ora di ruolarlo!
Che ne dite? ^^
-lutetia -blackhole

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