𝐓𝐈𝐓𝐀𝐍𝐈𝐂 - 𝘋𝘢𝘯𝘪𝘦𝘭
.•♫•♬• My lovely Oc •♫•♬•
𝐍𝐨𝐦𝐞:
➸First name, Daniel.
Versione comune a tutte le principali lingue europee, Daniel corrisponde alla forma italiana Daniele, nome maschile che richiama uno dei profeti più noti dell'Antico Testamento. Derivante dall'ebraico 'dan' ovvero 'giudice' e 'i', cioè 'mio', prende il significato di 'Dio è il mio giudice'.
L'onomastico di Daniel si festeggia il 21 luglio, in ricordo di san Daniele, profeta.
➸Second name, Alexander.
Alexander è la versione inglese del nome Alessandro, il quale si origina dal latino ed è composto dal verbo Aléxein, 'proteggere, difendere', e dal sostantivo Andròs, 'uomo', ed è traducibile come 'difensore dei propri uomini o sudditi'.
Direi che questo è il nome che più rappresenta il giovane fanciullo.
È sempre protettivo rispetto alle persone che ama, difendendole e proteggendole, fino ad arrivare a tal punto di mettere a rischio la sua vita per loro.
Già: è un ragazzo che ci mette un po' a fidarsi di una persona, però, appena la sua fiducia viene conquistata, si confida completamente con essa, e quando la fiducia sarà reciproca, di certo non si dimenticherà più di te, e ti aiuterà sempre.
𝐂𝐨𝐠𝐧𝐨𝐦𝐞:
➸Burkler.
𝐄𝐭𝐚̀:
➸19 anni, quasi venti, nato il 30 Maggio del 1892, sotto il segno zodiacale Gemelli.
Beh, il segno zodiacale Gemelli sembra quasi fatto apposta per Daniel.
I gemelli sono sensibili, infatti pensano e ripensano di continuo a quello che gli succede, che sia importante o meno, e tengono alle persone più di quanto sembra.
I Gemelli cercano le persone a cui vogliono bene, ma se notano che non sono interessate, le lasceranno in pace, rispettando la loro decisione, anche se ci soffriranno, perché per loro l'importante è che l'altro sia felice.
I gemelli si innamorano prima di tutto della mente di una persona, perché, una persona può essere bella quanto vuole, ma se un non vedente incontrasse quella persona, che cosa lo affascinerebbe? Il carattere.
E così è Daniel.
𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀:
➸Britannico.
Leeds, England.
Leeds è un distretto metropolitano con titolo di città nella contea inglese del West Yorkshire.
Il distretto odierno fu creato con il Local Government Act 1972, il 1º aprile 1974 dalla fusione del county borough di Leeds con i distretti urbani di Aireborough, Horsforth, Morley, Otley, Pudsey, Rothwell, parte del distretto rurale di Tadcaster, il distretto rurale di Wetherby e il distretto rurale di Wharfedale. Dal 2005 la città ha creato un'agenzia di cooperazione coi distretti confinanti, la Leeds City Region.
Il primo riferimento storico al nome Leeds si trova nel libro Historia ecclesiastica gentis Anglorum scritto nel 731 dallo storico e teologo Beda il Venerabile che scrive: "...regione quae vocatur Loidis" ovvero "regione chiamata Loidis". Questa radice, riferita alla zona in cui sorge la città, sopravvive anche nei nomi delle vicine località di Ledston e Ledsham. L'insediamento viene menzionato con il nome di Ledes nel Domesday Book del 1086, successivamente il nome evolverà in Leedes e infine Leeds.
Piccolo villaggio ai tempi di Guglielmo il Conquistatore, Leeds crebbe lentamente ma in modo costante, favorita dalla posizione geografica che la pone in facile e rapida comunicazione con le coste orientali e occidentali inglesi e dall'industria laniera sviluppatasi a partire dal secolo XIV, ma con sviluppo particolare nei secoli XVI e XVII. Nel 1893 le fu accordato il titolo di città. La sua prima università fu fondata nel 1904.
𝐀𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨:
➸Dylan Jordan as Daniel Alexander Burkler.
Daniel, ragazzo dal delicato viso abbronzato dai bei lineamenti longilinei, possiede degli occhi dalle curiose (e misteriose) sfumature, che lo rendono irresistibile allo sguardo di tutti.
Ha degli occhi di un colore misto fra il verde e il grigio chiaro, ornati da una striscia color verde scuro alla fine dell'iride.
Di sicuro ve li siete immaginati, i suoi occhi, ma dal vivo... rimarrete stupiti.
Ma perché? Perché resterete così tanto affascinati da non riuscire più a pensare agli occhi a cui stavate pensando prima, talmente quello sguardo diverso e particolare vi occuperà la mente.
Già: più lì guarderete, più vi verrà voglia di guardarli, perché li troverete un completo enigma impossibile da risolvere.
Un enigma dove troverete segreti, sofferenze e momenti bui, ma dovrete faticare per venire a sapere il significato dietro a tutto ciò.
I suoi sono degli occhi strani, che quando sono colpiti dal sole, appaiono verdi, ma di un verde completamente diverso da quello che si nota alla luce normale: si tratta, invece, di un verde smeraldo, talmente tanto luminoso da sembrare che quegli occhi nascondano delle pietre preziose al suo interno... e queste pietre, rappresentano i momenti felici della sua vita: quando giocava con i suoi amici in mezzo ai campi, che, ogni due per tre, regalavano delle verdure da mettere sotto ai denti, o quando trovava lavoro e guadagnava qualche soldo per poi spostarsi in altri luoghi, e soprattutto, quando trovò, mentre spazzava le strade di una piccola città in Francia, un biglietto di terza classe per salire a bordo del Titanic, la nuovissima e lussuosissima nave della White Star Line.
Eh già: il sole, quando colpisce i suoi occhi, li rende color verde smeraldo, dimostrando tramite uno sguardo quanti momenti preziosi ha vissuto, anche se, non comprenderete mai quali sono questi momenti preziosi senza conoscerlo per bene.
In poche parole, per capire gli occhi di Daniel, dovrete conoscerlo veramente bene, e per farlo, dovrete conquistare la sua fiducia, e quando l'avrete conquistata, guardando i suoi occhi, capirete il significato celato dietro di essi:
Capirete che, quello sguardo gioioso e attraente, misterioso e incomprensibile, in realtà, non nasconde soltanto momenti felici.
Insomma, quando il giovane guarda il sole, i suoi occhi risplendono, ma quando abbassa lo sguardo, e il sole non lo raggiunge, come risultano i suoi occhi?
Grigi, spenti e... privi di emozioni.
Come tutte le persone del mondo, anche lui ha vissuto momenti da dimenticare e, anche se fosse riuscito a cancellarli dalla sua mente, il segno sarebbe restato.
E i suoi segni, si possono ancora vedere, se si osservano bene i suoi occhi.
Già: i suoi occhi, quando abbassa lo sguardo, risultano grigi, come quando le nuvole oscurano il cielo azzurro.
Come quando, dopo la quiete, arriva la tempesta.
E, la tempesta lui, l'aveva subita più di una volta nella sua vita:
Quando, per esempio, disse ai suoi genitori che voleva diventare un pilota, e nel loro sguardo lesse che mai sarebbe riuscito a realizzare il suo sogno, o quando, pur di raggiungere l'obbiettivo di volare, dovette salutare la sua famiglia per guadagnare soldi per partire verso l'America, ma soprattutto, quando dovette dire addio per l'ultima volta a sua madre, quando morì per infarto.
Questi sono i momenti tristi che si leggono nei suoi occhi, quando li abbassa e risultano grigi, ma potrete comprenderli solo conoscendolo.
Le sue labbra sono morbide e di un bellissimo color rosso tendente al rosa confetto, mentre gli splendidi capelli naturalmente disordinati di un color castano scuro son degni di dar del filo da torcere a tante ragazze.
Ora passiamo al corpo.
E che dire...
I mille lavori pesanti che faceva di certo non lo facevano ingrassare!
Il suo corpo era - ed è - bello, anche se non ha mai lavorato con l'obbiettivo di aver un fisico da favola!
Già: ha un magnifico corpo scolpito da bellissimi addominali e pettorali, perfettamente adatti alla sua statura.
Beh, anche l'altezza non manca al giovane ragazzo!
Con la bellezza di un metro e ottantacinque, il giovane risulta un vero uomo, in grado di proteggere tutti da tutto.
(
l'ultima non c'entra nulla, ma era troppo caruccio ahhh)
𝐂𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞:
➸Un solo e unico aggettivo è in grado di rappresentarlo a pieno, senza escludere nessuna sua caratteristica, a partire dalla più importante alla più futile: unico.
Okay, è unico, ma cosa si intende con questo?
Insomma, molte cose vengono definite "uniche", ma "unico" è un parolone, e quando viene detto, va spiegato, altrimenti si potrebbe fraintendere.
Allora... da dove iniziamo?
Beh, Daniel è uno di quelli che rischia per ciò che vale.
E con ciò che vale, non intende gioielli preziosi o denaro a non finire, ma cose che ti rendono felice al solo pensiero, che ti fanno sentire più vivo ad ogni loro movimento, che ti fanno sognare veramente, le cose che ti tengono sveglio la notte.
È uno di quelli che non può fare un errore due volte, perché la seconda volta non è più un errore, ma una scelta.
E le scelte, vanno pensate per bene, tranne in un caso:
Quando c'è il cuore di mezzo.
E perché? Perché il cuore, alla fine, comanda tutto e tutti, perfino il cervello.
Sbaglio o il cervello pensa quello che prova il cuore? No, non erro, e quest'osservazione vi basta per capire il motivo di tutto ciò.
È uno di quelli che pensa che la diversità faccia la differenza.
I sorrisi inaspettati,
Le piccole attenzioni,
Tutte quelle cose strane, rare da vedere e da vivere, tutte quelle cose diverse, che però lasciano il segno, perché le provi una volta, e poi riesci a sentire solo il loro riecheggio nel cassetto dei ricordi.
È uno di quelli che pensa che se una cosa è destinata a te, troverà il modo di raggiungerti.
Come può capitare con tutto: i sogni, le persone, gli amori, la felicità, le esperienze, i momenti indimenticabili, e, in poche parole: le cose a cui tieni veramente.
È uno di quelli che diffida di chi cerca di farlo sentire in colpa, perche di solito è il colpevole.
È uno di quelli che con la forza vince la battaglia, ma con il carattere vince la guerra, perché chi ha carattere fa rumore, anche in silenzio.
È uno di quelli che dice quello che pensa, e se ne frega di ciò che diranno o penseranno di lui, perché se di mezzo c'è la sua felicità e il suo orgoglio, allora ciao ciao alle buone maniere.
È uno di quelli che non può cambiare il suo destino, ma solo decidere come viverlo.
Perché questo fanno i veri uomini.
Non si arrendono mai, e vanno comunque avanti.
È uno di quelli che ama.
Ma ama veramente, perché se non può avere una persona, se la porta dentro.
Perché non dimostra il suo amore tramite due parole, ma tramite gesti, sguardi, baci, abbracci e parole dolci, che marcano sulla pelle infiniti "ti amo" silenziosi e indelebili, e che urlano al, mondo "tu sei mia", anche senza parlare.
𝐁𝐚𝐜𝐤𝐬𝐭𝐨𝐫𝐲:
➸Daniel nacque a casa sua, perché partorire in ospedale, a quel tempo, era incredibilmente costoso, e la sua famiglia non ce l'avrebbe mai fatta a pagare.
Beh, che dire, la casa in cui venne alla luce sembrava una catapecchia abbandonata in mezzo ai campi coltivati, ed era proprio così.
Lui tecniacemte non poteva nemmeno abitarci lì, ma siccome quella struttura cadente era stata dimenticata dalla faccia della terra, ci viveva di nascosto, insieme alla sua famiglia, e, quando i campi si riempivano di freschi ortaggi maturi, lui andava a rubare qualcosa da mettere sotto ai denti, ed erano sempre gli stessi viveri, ma era comunque meglio di rimanere a digiuno.
E dopotutto, era felice della sua vita.
Aveva cibo e amici, altrettanto poveri, che vivevano come lui in altre case malridotte, e ci giocava ogni volta che poteva.
Era un bravo ragazzo, sempre pronto ad aiutare e a seguire i propri sogni.
Questo gli avevano insegnato i suoi genitori: i sogni posso diventare realtà se vuoi veramente.
Proprio per questo motivo voleva diventare un grande pilota.
Sognava di esserlo da quando saltò fuori il gossip del momento: entro il 1910 sarebbe stato completato il primo vero aereo nella storia dell'uomo.
Desiderava moltissimo diventar il primo pilota di quell'areoplano, tanto che sognava che il suo desiderio di esaudisse quasi ogni notte.
Ma, in cuor suo, sapeva che non esisteva alcun modo per far sì che questo suo grande sogno di avverasse, ma lui non smetteva mai di crederci, di sperare, di pensare positivo sempre e comunque.
Quindi, un giorno decise cosa doveva fare per avere qualche possibilità di andare in America e diventare un pilota: trovarsi un lavoro.
E così fece.
Iniziò a girare per le città, in cerca di qualche piccolo lavoretto da fare, anche se, a quell'epoca, aveva solo 12 anni.
Per sua fortuna, qualche soldo lo ricavava, lavando le case o pulendo le scarpe, abbattendo alberi o cucinando qualcosa, e ormai poteva essere definito "la persona dai mille talenti" ma nonostante questo, non cambiava idea.
Era ostinato, voleva diventare un pilota.
Quindi, pian piano che raccimolava soldi, si spostava da un luogo all'altro con il suo migliore amico, che, era già maggiorenne, mentre lui aveva solo 15 anni.
Viaggiavano insieme, cercavano lavoro, fino a quando, per la prina volta, lo trovarono insieme: iniziarono a fare i muratori in Francia, per una ditta benestante, e con quei soldi riuscirono a ricavare abbastanza denaro per prendere qualche mezzo di trasporto per spostarsi più spesso.
Ma, per sfortuna, morì la madre di Daniel per infarto, e furono costretti a tornare a casa da lei per salutarla un'ultima volta.
E proprio in quel momento, quando dovette dirle addio, il ragazzo si sentì crollare il mondo addosso, ma invece che piangere, rimase lì, davanti al corpo della donna, a scrutarlo da capo a piedi.
Era brutto vederlo così, triste, malinconico, ma la cosa positiva era che era forte.
Infatti, l'unica cosa che fece, fu sedersi di fianco a lei, prenderle la mano e poggiarla sul suo cuore.
Perché questo? Perché un gesto vale più di mille parole, perché tutti, se vogliono, sanno dire addio, ma nessuno sa usare un gesto per dimostrare tutto.
E questo fece lui.
Voleva indicare che, se non avrebbe potuto portarla al suo fianco, l'avrebbe portata dentro, nel cuore, sempre e comunque.
Voleva indicare che lui, mai e poi mai l'avrebbe dimenticata, perché lei era sua madre, la persona più buona del mondo.
Voleva indicare che ogni notte le avrebbe augurato sogni d'oro tramite cuore, perché, si sa, i sentimenti non hanno confini.
E, dopodiché, continuò con la sua vita, per realizzare il suo sogno, e l'unica cosa che sperava era che sua madre, da lassù, da qualche parte in pace, lo sorvegliasse ed aiutasse.
E, stranamente, così fu.
Non potete immaginare che cosa gli successe, all'età di diciannove anni e mezzo:
Mentre spazzava lungo le strade della sua città, trovò un fogliettino un po' strano: aveva delle stampe qua e là, e siccome era tutto sporco, si faceva fatica a leggere cosa c'era scritto.
Lo raccolse da terra e, dopo averlo spolverato per bene, riuscì a distinguere le lettere, le parole, e, soprattutto: Titanic.
Boarding Pass, Third Class.
Quello che Daniel aveva trovato, poteva significare il suo arrivo in America, finalmente, per un colpo di fortuna.
Inutile dire che, in quel momento, pensava che si fosse realizzato un miracolo, perché quel biglietto era autentico.
C'era un nome, un cognome, una data di nascita e il prezzo del biglietto, ma soprattutto, la vivida firma della "White Star Line".
E tutto questo, era capitato a lui.
Al poveraccio della sua città, quello "nomade", quello che mai riusciva a vivere una vita tranquilla quando trovava un lavoro stabile.
No.
Perché, dopotutto, che cos'è la vita senza qualche rischio?
Nulla.
Era questo il suo ragionamento, e ormai, era pronto ad avverare il suo sogno.
Con i soldi raccimolati dai suoi lavoretti e quelli del suo migliore amico Jacob, andarono a Southampton, luogo dove il Titanic sarebbe salpato, e con tutti i pochi soldi che avevano nelle tasche riuscirono a comprare un secondo biglietto per il suo amico (e per riuscirci, dovettero fare l'elemosina al venditore).
E, finalmente, salirono a bordo del gigantesco transatlantico.
In quel momento, Daniel si sentiva l'uomo più fortunato del mondo, soprattutto quando incontrò.... (To be continued)
𝐀𝐛𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨:
➸Daniel si vestiva così, perché era semplicemente un poveraccio in cerca di fortuna in America, con a malapena i soldi per comprarsi qualche cosa da mangiare. Non specava mica il suo denaro per dei vestiti eleganti e puliti!
𝐂𝐥𝐚𝐬𝐬𝐞:
➸Terza classe.
I passeggeri di terza classe erano perlopiù migranti, che avevano lasciato i loro paesi di origine in cerca di fortuna negli Stati Uniti o in Canada. I prezzi variavano dalle 3 sterline (300 euro), costo di una cabina di terza classe, alle 7,15 sterline (715 euro), costo di una buona cabina di terza classe. La maggior parte dei passeggeri di terza classe proveniva dall'Inghilterra e dalla Svezia, mentre gli altri provenivano principalmente dai paesi dell'Europa centrale e orientale (come Finlandia, Italia, Bulgaria, Belgio e Francia), da quelli del Medio Oriente (soprattutto Libano e Siria) e da Hong Kong. Alcuni passeggeri viaggiavano da soli, altri con la propria famiglia e altri ancora con degli amici o dei compaesani. C'erano, inoltre, diversi gruppi di madri che viaggiavano da sole con i figli per raggiungere il capofamiglia già immigrato in America.
𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞' 𝐬𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐓𝐢𝐭𝐚𝐧𝐢𝐜?:
➸Beh, a dirla tutta, non sapeva neanche dell'esistenza del Titanic prima di trovare quel fatidico biglietto per strada, e comunque, si riteneva più che fortunato ad avere quel fogliettino fra le mani.
Comunque, decise di salire veramente sul Titanic per andare in America, e diventare poi il pilota del primo aereo nella storia dell'uomo.
𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐞:
➸Il giovane Daniel, conosce una persona a bordo con lui sul Titanic:
Si tratta del suo migliore amico Jacob, ragazzo con cui ha un rapporto di amicizia fin dalla più tenera età.
Il giovane, però, non conosce soltanto lui, perché sa che anche un altro suo amico è a bordo del transatlantico: si chiama Alexander Haynes, un fanciullo in viaggio nella terza classe, conosciuto in uno dei tanti lavori da lui svolti.
Non lo vede da un po' di tempo, e non vede l'ora di rincontrarlo sulla gigantesca nave!
𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚':
➸Da qui iniziano ad esserci elencate delle curiosità sulla vita e sul carattere del fanciullo!
1.𝐑𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚:
➸Il suo rapporto con i suoi genitori - che erano gli unici parenti che aveva - era ottimo.
Seppur loro erano sempre stati una famiglia povera, senza lavoro né una casa di loro proprietà per legge, cercavano sempre di fare il possibile per vederlo sorridere una volta ogni tanto, anche se Daniel non aveva per forza bisogno di qualcosa per sorridere, gli bastava la loro presenza.
Poi, quando sua madre venne a mancare, suo padre divenne più triste, meno sorridente, ma comunque pronto a tutto per sostenere suo figlio in ogni suo piccolo traguardo e nuovo obbiettivo, anche se questo significasse doverlo lasciare andare.
2.𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐓𝐢𝐭𝐚𝐧𝐢𝐜:
➸Il Titanic, per Daniel, era ufficialmente la nave della fortuna.
Perché? Perché era riuscito a salirci a bordo trovando un biglietto di terza classe per strada, e finalmente sarebbe diventato un pilota d'aereo, e avrebbe realizzato il suo sogno.
Inoltre, quando vide per la prima volta il transatlantico pensò che era la nave più grande e inaffondabile del mondo, infatti, salì a bordo sicuro della sua scelta.
3.𝐕𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨?:
➸Beh, Daniel probabilmente viaggiò fin troppo spesso durante la sua vita.
Infatti, appariva un vero vagabondo agli occhi di tutti i suoi conoscenti.
Viaggiava da Nottingham a Londra, da Londra a Norwich, e da Norwich in Francia, e dalla Francia tornava a Nottingham, ma non finiva mai così, infatti visitava paesi sempre nuovi!
𝐎𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐬𝐞':
➸Mommy's first present.
Il primo regalo della mamma.
Di solito, quando si compiono gli anni, i genitori fanno sempre un regalo, che sia piccolo o che sia grande, al proprio figlio, ma, per il giovane Daniel, non era così.
Eh già, il fanciullo ha sempre festeggiato gli anni senza regali, poiché la sua famiglia non si sarebbe mai potuta permettere di comprargli un regalo vero e proprio, anche se a lui bastava un pranzetto migliore del solito: magari un piatto della sua pasta preferita oppure una focaccia cucinata con gli ingredienti base presenti in una cucina (che risultavano costosi nonostante il basso prezzo, alla famiglia Burkler).
Pensava che ogni suo compleanno si sarebbe festeggiato in questo modo: radunando degli amici aventi residenza in altre catapecchie come la sua, e mangiare insieme qualche vivero cucinato dalle madri di tutti i ragazzi presenti.
Però, il giorno in cui compì 10 anni, una sorpresa dall'imenso valore lo fece esplodere dalla gioia.
Quello che si trovò fra le mani, fu una collana fatta in legno rappresentante un'aereo, con allegata una frase, su un fogliettino a parte:
"Quando tutto sembra essere contro, ricorda che l'aereo decolla conto vento"
Non esisteva regalo che gli si potesse fare più azzeccato di quello, ma non c'era ombra di dubbio: glielo aveva fatto sua mamma, e sua mamma lo conosceva troppo bene per sbagliare!
Lei stessa rivelò di averci messo un anno per completarlo, e l'ha fatto perché era consapevole quanto fosse grande il desiderio di suo figlio di diventare il pilota di un aereo.
Era una semplice collana di legno pitturata, con due altri ciondoli rappresentanti un passaporto e un cuore, ma per Daniel avevano un valore enorme, tanto che indossava quella collana soltanto nei momenti più importanti per paura di rovinarla in altre occasioni.
Era importantissima per lui, quella collana, ma il giorno in cui partì per guadagnare soldi in altri paesi, lasciò la collana a sua madre e a suo padre, come per non far sentire loro la sua mancanza... ma quando dovette tornare a Leeds per salutare per l'ultima volta la sua preziosa madre, deceduta per infarto, vide la sua collana attorno al suo collo, e non poté fare a meno che trattenere le lacrime.
Ciò significava che sua madre aveva tenuto quella collana attorno al suo collo per tutti quegli anni, pur di sentire suo figlio vicino anche da lontano.
Da quel momento continua a portare quella magnifica, e per lui unica collana attorno al suo collo, e ogni volta che pensa a sua madre, sa che lo sta guardando, tramite quella collana con il ciondolo a forma di aereo: così si sentono vicini anche da lontano.
Ecco il mio secondo oc pronto!
Che ne dite, -lutetia e -blackhole?
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