❧ 𝐖𝐞𝐥𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐁𝐚𝐜𝐤!
Fresco...
Rigenerante...
Fatto con infuso di cocco, miele e disperazione...
E' il mono shampoo.
La sua azione rigenerante permetterà ai vostri capelli di tornare lisci e splendenti come un tempo...
La pubblicità si interruppe di colpo mentre lo schermo tornava a trasmettere le facce dei due orsetti che ora ritornavano a sorridere alle telecamere con i loro falsi sorrisi.
<Finalmente eccoci tornati appena in tempo per presentarvi i partecipanti della ventunesima edizione di Despair on TV! Gli Ultimate ci stanno raggiungendo e a breve ve li presenteremo>
MonoIncontrada intervenne
<Sicuramente vi starete chiedendo perché al contrario degli anni scorsi stiamo aspettando gli Ultimate qui in questo grosso salone e non ci troviamo nella sala d'inizio per annunciare le regole ai partecipanti come al solito... Beh, il fatto è che neanche loro sanno di dover partecipare al gioco una seconda volta, anzi credono di essere qua solo per fare un' intervista... upupupu poveri illusi! Oh, eccoli che arrivano>
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Hotoke Katsume/Rumiyoshi, Hiro oppure Hide per gli amici era chiuso dentro quell'ascensore da quasi mezz'ora con altre diciannove persone che conosceva bene visto che li aveva già riconosciuti tutti come i partecipanti degli altri killing game.
Erano persone che prima di partecipare anche lui stesso, ammirava davvero molto... o almeno questo era prima di diventare carne da macello durante la diciannovesima edizione di quel maledetto gioco della disperazione.
Non capiva cosa ci facessero lì anche gli altri, e si chiedeva anche per quale strano motivo li avessero fatti ritornare all'età che avevano quando avevano partecipato al gioco. Magari per far aumentare gli indici di ascolto?
Non voleva stare a scervellarsi per domande alle quali non sapeva rispondere, e allo stesso tempo non riusciva a concentrarsi a causa della persona che si trovava davanti a lui. Gli dava fastidio soprattutto non poterlo vedere in faccia e anche il fatto che continuasse a metterlo a disagio
<Quindi... il tuo nome è Hotoke?>
<Sì, ma se non ti dispiace preferirei se mi chiamassi Hiro>
<Ma ti chiami Hotoke>
<Lo so, ma non mi piace quando la gente mi chiama così okay?>
<Perché? Magari a causa del significato. E' quello vero? E' perché vuol dire corpo morto>
Hiro si passò una mano sulla faccia a causa del mal di testa che il tipo gli stava facendo venire.
La tipa bionda dietro di lui che continuava a parlare non aiutava. Non era forse il pantomimo? Allora perché non stava zitta?
Cercò di concentrarsi sulle altre persone che gli stavano accanto notando un ragazzo coi capelli bianchi e gli occhiali discutere animatamente con una ragazza dai capelli rossi riguardo ad una cartina che la più grande teneva in mano. Accanto a loro c'era un aliena che sorrideva compiaciuta.
L'ascensore si fermò bruscamente facendo perdere l'equilibrio al ragazzo che rischiò di cadere e picchiare la testa contro al suolo se non fosse stato per un tipo dai lunghi capelli lilla che lo prese per un braccio appena in tempo proprio mentre si aprivano le porte
<Padroncino Hiro stiate più attento la prossima volta. Avete per caso bisogno di una mano?>
prima che però potesse rispondere un ragazzo dai capelli multicolori gli diede una spallata dirigendosi verso l'uscita borbottando qualcosa come
<Siete tutti dei cattivoni insensibili>
Hiro decise d ignorarlo e voltarsi a ringraziare il ragazzo di prima, ma quando si voltò vide che anche quello era già uscito.
Davanti a loro c'erano quei due orsi da strapazzo che finivano di rivolgersi alla telecamera per poi voltarsi verso di loro
<...Oh, eccoli che arrivano>
qualcuno da dietro le quinte fece partire degli applausi registrati più una musica da suspense in sottofondo.
MonoBisio venne loro incontro
<Ragazzi che piacere! Sedetevi pure qui sulle sedie>
Tutti, chi tranquillamente chi in modo più riluttante, quasi temesse che le sedie potessero esplodere da un momento all'altro fecero come richiesto.
<upupupu è bello vedervi ragazzi! Come ben saprete, siete stati convocati qua per tenere un intervista sul vostro Killing Game vi devo però annunciare con immenso piacere che non è così upupupu! Se siete qua oggi è perchè siete costretti a partecipare una seconda volta al gioco di uccisioni con i vincitori delle precedenti edizioni!>
Gli Ultimate si guardarono fra loro spaesati fino a quando un ragazzo dalla pelle pallida e la corporatura robusta con dei capelli neri scompigliati parlò
<Suvvia ragazzi, dev'essere sicuramente uno scherzo di cattivo gusto per farci spaventare... insomma pensiamo positivo... quante possibilità ci sono che stiano facendo sul serio>
<Più o meno del... cento per cento>
Intervenne MonoBisio tenendo in mano una calcolatrice
<Perché vi piaccia o no, voi parteciperete una seconda volta al gioco>
La prima ad intervenire fu una ragazza dai capelli rosa
<Un altro?! Non ne bastava uno?>
<Ovvio che no!>
intervenne un altro
<Woooooooow spero di trovare altra gente con dei bei capelli!>
Oltre a gente emozionata o spaventata c'era anche chi era piacevolmente divertito
<Oh allora volete fare una cosa del genere solo per divertirvi, no? Giochiamo, tanto sarò io a vincere>
Altra gente urlava spaventata
<...NO! NON E' POSSIBILE! DEV DEV'ESSERCI UN ER... ERRORE!>
MonoIncontrada mise il brocio
<Nessun errore. Ora, vi spiegheremo le regole>
Un ragazzo dai capelli grigi vestito con una camicia nera e pantaloni del medesimo colore incrociò le braccia al petto
<Le regole ormai le conosciamo tutti. Non vedo perché perdere tempo>
<BAKA! Le regole sono cambiate razza di idiota! E ora io e la mia collega ve le elencheremo>
L'orsetta arrivò portando con sé un tabellone con le ruote facendo versi ambigui a causa dello sforzo. MonoBisio iniziò a parlare, ma comunque le cose erano scritte:
1) La struttura sarà provvista di finestre invece che avere le stanze completamente chiuse, ma se mai un Ultimate cercasse di scappare, verrebbe elettrificato dal campo di forza che circonda l' area.
2) Questa volta a votare sarà il pubblico, il quale al contrario degli anni scorsi non potrà vedere l'omicidio in diretta.
3) Gli omicidi da compiere saranno tre e non uno come gli anni scorsi
Hiro si ingozzò con la sua stessa saliva
<Tre omicidi?>
<Esattamente! Ormai siete tutti assassini professionisti>
Molti storsero il naso a causa del soprannome
<Anche se alcuni>
E nel dire quella frase lanciò un' occhiata eloquente ad Eve
<Hanno vinto grazie ad un colpo di fortuna. Oramai però come ho già detto siete esperti, quindi commettere un omicidio e non farsi scoprire sarebbe troppo semplice. Quindi gli omicidi da fare per scappare sono tre. E alla fine di ognuno di essi, se non viene scoperto, l'assassino avrà sempre una ricompensa che scoprirete più tardi>
Tutti si sentirono gelare il sangue nelle vene ma andarono lo stesso avanti a leggere
4) Non sarà possibile uccidere più di due persone alla volta.
5) Non sarà possibile uccidere il proprio compagno di stanza. Pena: morte istantanea.
6) Non è possibile uccidere una persona se un assassino ha già iniziato il suo giro di vittime a meno che non sia per autodifesa contro quest'ultimo.
I ragazzi finirono di leggere le nuove regole create per il loro gioco.
<Comunque, lasciate che vi spieghi come funzioneranno le ricompense: queste, varieranno di volta in volta. Per esempio per questo turno di omicidi dovrete procurarvi da soli le armi, e una volta che avrete ucciso una persona, noi vi forniremo un'arma sotto richiesta per commettere il prossimo omicidio. Per il prossimo turno -sempre che non moriate prima- ci sarà una nuova serie di ricompense. Tutto chiaro?>
Molti non annuirono troppo scioccati per fare alcunché finché un ragazzo che fino a quel momento era rimasto in disparte tenendo sul capo un cappuccio a nascondergli il volto intervenne
<P...perché avete fatto tutto ciò? Avevate detto che una volta usciti saremo stati liberi per sempre>
MonoIncontrada sorrise facendo brillare l'occhio rosso
<In realtà... è stato uno di voi a proporlo! Non è F.A.N.T.A.S.T.I.C.O?>
<Ma perché... perché mai qualcuno di noi avrebbe dovuto fare una cosa del genere?>
Chiese una ragazza dai capelli viola torcendosi le mani e guardando l'orsetta dritta negli occhi con aria di sfida
<E a noi che importa? L'unica cosa che conta è che la sua idea ha fatto aumentare gli indici di ascolto, e tra poco diventeremo così famosi che il programma smetterà di essere trasmesso solo in Giappone ed andrà in diretta su tutto il mondo diffondendo ovunque il seme della disperazione. Il Boss ci darà una bella ricompensa>
<Il Boss?>
Chiese un ragazzo dai capelli neri con addosso una felpa norme
MonoBisio guardò male la sua compagna prima di sorridere di nuovo ai ragazzi in modo fintamente cordiale
<Niente che vi riguardi, fate finta che lei non abbia detto assolutamente niente e pensate a sopravvivere e ad uccidere>
Una ragazza molto simile a quello che aveva incontrato prima in ascensore incrociò le braccia al petto
<E se noi ci rifiutassimo di stare al tuo gioco? >
<Ma sarai stupida? Vi ricatterò come gli anni scorsi no? Mi pare ovvio>
Nella sala calò il silenzio
<Comunque prima che ve ne andiate, vorremmo dirvi altre cose.
Come già saprete ad ogni omicidio si sblocca un nuovo piano, anche se si sbaglia ad accusare il colpevole. Il primo piano è diviso in tre parti: La parte ovest dove si trovano tre stanze per il dormitorio maschile, la parte est dove ci sono due stanze per il dormitorio femminile e infine la parte centrale dove c'è la sala da pranzo, una specie di soggiorno dotato di televisione con maxi schermo, angolo caffè e una sala registrazioni per fare video o registrare delle cassette come ricordi che verranno trasmessi alla fine della serie>
Tutti annuirono mentre MonoBisio riprendeva a parlare
<Ovviamente faremo anche i confessionali*, ma questo mi sembrava ovvio. Se entro una settimana non avremo il primo omicidio... vi avverto che patirete la fame finché non troveremo almeno un cadavere>
Tutti annuirono mentre l'orsetta bianca passava loro distribuendo le chiavi delle stanze ognuna con un colore diverso
- Camera Nera: Aoi. Y, Suzuki, Hotoke, Haru
-Camera Bianca: Himitsu, Taro, Fumiaki, Yukako
-Camera Grigia: Keita, Yusuke, Seitaro, Shinshi, Haruhiko
-Camera Viola: Kyori, Emiko, Eve, Natsumi
-Camera Rossa: Aoi. A, Ubasute, Hibiki
<Vedrete che i colori vi saranno utili>
Rispose enigmatico l'orso nero sorridendo ai ragazzi.
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Dentro agli armadi si trovavano tutti i suoi vestiti ed effetti personali identici a quelli che aveva a casa.
Hiro sospirò chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritarsi tutto quello arrivando alla conclusione che qualcuno la sopra doveva odiarlo tanto, ma veramente tanto.
Si prese un attimo per osservare i propri compagni di stanza.
Il primo era il ragazzo che prima aveva vanamente cercato di rassicurare gli altri cercando di far credere che il Killing Game non fosse altro che uno scherzo, il quale ora leggendo un libro di psicologia che aveva trovato poggiato sopra il suo comodino.
Il secondo era il ragazzino col cappuccio che ora aveva tolto, e che ora si trovava rintanato in un angolino prendendo respiri profondi nel tentativo di calmarsi.
Purtroppo per lui però i tentativi si stavano rivelando vani a causa di un ragazzo dai capelli multicolori che continuava ad infastidirlo proponendogli di andare a buttarsi giù dalla finestra per provare ad essere colpiti dal campo di forza.
Hiro si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla
<Ci tieni davvero tanto a farti male?>
<No, ma adoro provare cose pericolose. Questo Killing Game per esempio, è una figata assurda! Mi sto già eccitando!>
<Wow, il tuo talento ti si addice veramente molto>
Intervenne Haru sorridendo alzando un attimo la testa dal libro
<Comunque, io sono Haru>
L'altro sorride
<Esattamente! Io adoro il mio talento. Il tuo quale è?>
Chiese guardando Hiro
<Io... Io sono L'ultimate Marine Biologist>
<Ohhhh ficoooooo. Oh beh, qualcuno che viene con me a provare a buttarsi giù dalla finestra?>
Haru ridacchiò leggermente
<Ehm... io credo che la situazione ti sia sfuggita di mano...>
Lo Stutman lo guardò malissimo
<Basta, Maria io esco>
Tutti lo guardarono perplessi prima che lo psicologo si alzasse massaggiandosi la testa
<Oh beh, meglio che vada anche io. Ho promesso a mia sorella che sarei andata a trovarla>
E detto questo uscì anche lui
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Kyori Seikan stava premeditando il suicidio.
Non avrebbe retto un altro giorno in compagnia di Emiko se si fosse dovuta sorbire di nuovo tutta quella valanga di chiacchiere.
Alla fine la pantomima aveva smesso quando Natsumi le aveva chiesto di mostrare loro una storia che alla fine le era anche piaciuta, ma la testa le doleva ancora.
Visto che non riusciva a dormire decise di alzarsi dal letto per andare verso il soggiorno a provare la televisione con maxi schermo e guardarsi qualche film visto che prima il ragazzo dai capelli lilla l'aveva occupata tutta per se mettendo a guardarsi soap opere con l'aliena e l'astronomo.
Grazie a quest'ultimo aveva scoperto un mucchio di cose, tra qui anche uno studio approfondito riguardante il pianeta di Aoi.
Essendo che erano le due del mattino e che era troppo stordita, la ragazza si dimenticò di accendere l'interruttore della luce andando così a calpestare un qualcosa di strano e viscido sul pavimento.
In fretta corse ad accendere la luce e quando vide cosa era quello che aveva calpestato rigettò la cena.
Spero che come primo capitolo vi sia piaciuto, e mi dispiace se non ho presentato o descritto tutti i vostri oc ma non vi preoccupate che alla fine li presenterò tutti per bene.
Se avete qualcosa da ridire su come ho presentato i vostri oc non esitate a dirmelo (in modo civile sia chiaro) accetto anche dritte e consigli.
Di solito aspetto tre capitoli per far avvenire un omicidio, ma per dei motivi che scoprirete in seguito l'ho fatto avvenire subito e scoprirete la vittima nel prossimo capitolo.
Vi avverto che avete altri due giorni per consegnare i privati o i vostri oc saranno i primi a lasciarci e che Dio li abbia in gloria.
* I confessionali sono i momenti in qui uno dei personaggi dei reality show si rivolge al pubblico esprimendo la sua opinione
Baciiiiii ♡♡♡
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