05

Quella volta alla partita di hokey.














Era un soleggiato venerdì pomeriggio ed Eunmi stava sorridendo mentre, a fatica, si stava facendo strada fra gli studenti. Era quasi fuori, quasi libera per il weekand, quando sentì una voce alle sue spalle che chiamava il suo nome.

Sopprimendo un sospiro, si fermò, voltandosi. Correndo davanti a lei, lunghi capelli biondi svolazzavano in aria, era Rebecca. Eunmi e quella ragazza si conoscevano da quando quella coreana era arrivata a Vancouver; Rebecca era stata l'unica, il primo giorno, a mostrarle la scuola. Nonostante loro non fossero così intime - a differenza di ciò che probabilmente avevate pensato all'inizio, di tanto in tanto decidevano di fare qualche uscita fra ragazze per andare a bere un caffè e studiare (generalmente un'idea di Eunmi) oppure a una festa (ovvero il passatempo preferito di Rebecca).

Ancora, come se non fosse abituata, fu strano vedere quel-tipo-di-ghigno sul volto della ragazza che in mano aveva due biglietti fatti di cartoncino plastificato rosso.

Finale del torneo Under 18
Venerdì 26 gennaio.
Entrata gratis.
Disponibili bevande.

"Il mio fidanzato giocherà e io andrò a supportarlo. Con me doveva venire anche sua sorella, ma all'ultimo minuto mi ha chiamato e mi ha detto che non viene più. Dice di essere stanca. Quindi ti ho visto adesso e ho pensato hey, mi chiedo se Eunmi voglia venire" Sipegò Rebecca.



Ad un certo punto, cominciarono a camminare nel parcheggio studentesco verso la macchina nera di Rebecca.

Eunmi stava pensando alle alternative per quella serata: prendere il pullman e raggiungere casa a piedi; guardare qualcosa su Netflix con sua madre; fare una videochiamata con sua sorella...

Eunmi aveva una vita molto tranquilla.

"Certo, perchè no? Dopo tutto abbiamo bisogno di divertirci."

Quindi salì in macchina al posto del passeggero della macchina di Rebecca, ascoltando per metà tutte le chiacchiere della sua amica riguardanti la festa per i suoi diciotto anni.



~*~




"Bro, sei pronto?"

Yoongi si girò - leggermente goffo all'interno della sua divisa di gioco - e sorrise a Joe, il capitano del suo team.

"Sono nato pronto."

Joe ridacchiò e scosse la testa.

"Lo dici ogni volta; sei così banale."

"Vero, ma non puoi negare sia vero." Rispose, prima di cominciare a camminare verso l'entrata del campo da hockey.

Non appena fu fuori, la prima cosa che sentì furono le grida generali della folla. Erano così fastidiosi. Cercò di ignorarli e cominciò a guardare la gente. Non troppo lontano dalla rete, Yoongi vide due ragazze sedute ai propri posti. Una delle due teneva nelle mani un cartello fluorescente con sopra scritto "ti amiamo Joe". Quest'ultima aveva appena detto qualcosa all'altra, la quale aveva risposto roteando gli occhi ma-

Porca puttana, quella è Eunmi.

Sbattè gli occhi un paio di volte ma lei continuava a rimanere seduta lì, non era frutto della sua malata immaginazione. (Una volta era successo. Stava aspettando in fila da Starbucks e aveva pensato di averla vista, ma quando aveva provato a parlarci e lei si era voltara avdva scoperto che fosse solamente una ragazza dalla pelle un po' più scura del normale e i capelli lunghi neri. Mai bella quanto Eunmi)

Ma adesso lei c'era, parlava con quella che doveva essere la ragazza di Joe. Non molto dopo, Joe mostrò a Yoongi la propria stecca e gli fece cenno di entrare in campo.

Yoongi pattinò verso la sua porta, continuando ad ascoltare i rumori che la folla produceva. A essere onesti, erano quasi tutti familiari ed amici, ma i sentimenti erano sempre gli stessi. Voglia di vedere una bella partita.

Era eccitante, proprio come quando sentiva le dita a contatto dei tasti bianchi del piano, oppure, più semplicemente, quando stava in compagnia di Eunmi.

Presto, il gioco cominciò e lui vi si perse dentro, quasi non ricordando più la presenza della bella ragazza a pochi metri da lui.



~*~



Eunmi non era una grande fan dell'hockey. In realtà, di nessuno sport. Quindi non ci si poteva arrabbiare se, durante tutta la durata della partita, di tanto in tanto aveva tirato fuori il telefono per controllare i messaggi. Nonostante ciò, con la coda dell'occhio aveva comunque seguito il gioco. I due team, vestiti uno di rosso e l'altro di blu, si stavano sfidando sul ghiaccio senza mai fermarsi un attimo.

I posti che aveva ottenuto Rebecca erano veramente buoni come aveva detto durante tutto il tragitto in macchina: era praticamente a un metro di distanza dal ragazzo in porta, il quale gli stava dando le spalle.

All'inizio il gioco era stato interessante, occasionalmente aveva anche aiutato Rebecca a tenere in alto il cartello per il suo ragazzo, oppure aveva battuto le mani quando gli altri lo facevano. Ma alla fine si era ritrovata ad annoiarsi completamente.

Fino a quando il ragazzo della porta non si era voltato. Le sue labbra formarono una 'O' non appena lo vide in faccia. Nonostante l'elmetto, ne era sicura, era lui.

Apparentemente, anche Rebecca lo aveva notato.

"Il piccolino in porta."

Eunmi rise, anche se il cuore cominciò a batterle velocemente nella cassa toracica.

"Lo conosci?" Chiese, cercando di non mostrare quanto in realtà fosse in ansia.

"Hmmm, credo che sia abbastanza nuovo. Joe lo chiama Min, ma non so se questo sia il suo nome."

Yoongi. Pensò Eunmi. Min Yoongi, è questo il suo nome.

Era concentrato sul gioco, abilmente aveva fermato anche dei buon attacchi della scquadra avversaria. Eunmi continuava a guardarlo da dietro.

Certamente, giocava a hockey. Certamente. Era una sorta di genio musicale multitasking che adesso faceva parte anche di un team di hockey. Questa consapevolezza arrivò assieme anche a quella che lui doveva avere un bel fisico.

Ad essere onesti, questo ragazzo batteva qualsiasi attività extra che faceva Eunmi. C'era qualcosa, qualsiasi cosa, che lui non facesse?

Oh, sì: parlare.



~*~




Ci furono un paio di pause durante la partita dove le due squadre sparirono dal palazzetto e si rifugiarono negli spogliatoi. Nulla fu veramente interessante, eccetto per i minuti finali. Uno dei rossi era pronto a fare la punizione, Yoongi, vestito di blu, era pronto a pararla.

"Questo, adesso, è molto importante." Disse Rebecca a Eunmi. In realtà non aveva bisogno di quella spiegazione, sapeva le regole di quello sport, non era scema. "È un tiro di punizione. Se loro fanno goal perdiamo, ma se il piccolino lo para, vinciamo."

Quindi dipendeva tutto da Yoongi.

Mentre il ragazzo colpiva il dischetto per segnare il goal, Eunmi trattenne il respiro. Per un momento, tutti pensarono sarebbe finita. Che avrebbe segnato. Sembrava che Yoongi l'avesse mancata, e che quindi avesse fatto perdere la partita ai suoi compagni.
Fino a quando non lo parò, mandandolo fuori dal campo.

La folla, almeno sul lato dove si trovavano le ragazze, esplose dalla gioia. Nel mentre, il team blu saltava addosso a Yoongi, esultando.

"Si!" Urlò assieme a Rebecca. "VAI YOONGI!"

Quindi si voltò, e nonostante fosse impossibile capire per una persona normale chi avesse urlato, lui la vide. Si scambiarono un breve sguardo, sorridendosi l'un l'altro.

Erano bloccati, entrambi nel loro momento intimo che tanto agognavano. Le persone erano solo dei rumori di sottofondo, ovattate.

Eunmi battè le mani, il suo sorriso fu in grado di scaldare il cuore di Yoongi.

Quando fu il momento di uscire, il ragazzo abbandonò la sua stecca sul ghiaccio, portandosi via con se il sorriso che gli aveva appena dedicato.
Portandosi via un pezzetto di lei.



Non appena tutti i giocatori abbandonarono il campo, Rebecca afferrò il braccio di Eunmi.

"Dove stiamo andando?" Chiese la ragazza mentre veniva sbattuta contro la folla dalla stessa amica.

"Negli spogliatoi, mi sembra ovvio."

Eunmi non era mai stata in uno spogliatoio maschile, ma già si immaginava un'ambiente umidiccio, pieno di ragazzi mezzi nudi che dovevano fare una doccia. Dio mio...

"Ab-Abbiamo almeno il permesso di entrarci?" Chiese la ragazza non appena sulla parete malconcia lesse la frase "SPOGLIATOI SQUADRA OSPITANTE"

"Certamente, sono la fidanzata del capitano." Rispose Rebecca, aprendo la porta con molta poca delicatezza.

La prima cosa che colpì Eunmi fu la puzza. Quando aveva immaginato la stanza piena di adolescenti mezzi nudi aveva dimenticato l'odore che un corpo sudato poteva emettere.
Un corpo sudato, certo, ma pieno di muscoli.

Ancora, seguì Rebecca, la quale sembrava sapere dove andare. Probabilmente c'erano due docce che stavano andando, ma la maggior parte dei ragazzi erano lì che si stavano vestendo. Erano in sei, ma Eunmi parve non vedere né Joe né Yoongi.

Quando uno dei due getti d'acqua si fermò, Joe uscì dal bagno con solo un asciugamano in vita che lo copriva. Rebecca squittì, correndo da lui fregandosene delle sue condizioni.

"Ben fatto, amore!" Esclamò, non dandogli la possibilità di rispondere. Erano gia troppo impegnati a limonare per poter parlare come persone civili.

Uno dei ragazzi si lamentò per quel porno che si stava verificando, ed Eunmi poteva dargli solo che ragione. L'asciugamano di Joe era striminzito, sembrava poter cadere da un momento all'altro. Anzi, il culo era già mezzo fuori.

Quando Joe spostò la bocca sul collo dell'amante, fu impossibile per lui non vedere la ragazza dietro.

"Oh... hey... Eunmi..." la salutò in mezzo ai baci.

Eunmi e Joe si conoscevano giusto di sfuggita; non avevano mai parlato da soli, però era impossibile vedere uno dei fidanzati senza l'altro. Aveva scoperto, Eunmi, che quei due vivevano attaccati sin dall'inizio delle superiori.

"Prendetevi una stanza." Aveva risposto divertita, roteando gli occhi.

Joe ridacchiò, continuando il suo lavoro di fidanzato, ed Eumni roteò nuovamente gli occhi (si, era una cattiva abitudine).

Qualcos'altro catturò la sua attenzione.
Yoongi era nelle stesse condizioni di Joe, con un asciugamano e basta, (aveva ragione, il suo corpo era mozzafiato) e stava camminando verso di lei.

Il ragazzo si sorprese quando la vide, ma ormai era talmente vicino che Eunmi, senza alcuno sforzo, avrebbe potuto contare le goccioline che dai capelli gli cadevano sul viso. Probabilmente Min Yoongi non sarebbe mai stato più eccitante di quanto non fosse in quel momento.

"Hey."

"Hey."

Rebecca, che finalmente aveva smesso di limonarsi il suo fidanzato in modo che quest'ultimo potesse vestirsi, li raggiunse.

"Vi conoscete, qualcosa del genere?"

Eunmi scosse la testa, Yoongi annuì.

Il ragazzo cominciò ad arrossire visibilmente, mentre Eunmi spostò il suo sguardo da lui (e dal suo fisico niente male) verso l'amica.

"Circa." Rispose. "Diciamo che ci siamo incontrati diverse volte, ecco tutto."

Quel riassunto non era esatto, e poteva giurare dallo sguardo di Yoongi che anche lui pensasse lo stesso.

Siccome quello che le venne risposto non fu di suo gradimento, Rebecca si arrese e andò via. Il cuore di Eunmi correva, batteva all'impazzata; si chiese se anche per Yoongi osse la stessa cosa, se anche lui provasse quello che provava lei.

In effetti, lui stava pensando a qualsiasi cosa pur di cominciare una conversazione. Ma era difficile pensare quando la tua cotta (esatto, lo aveva ammesso, Eunmi era la ragazza che gli piaceva) era davanti a te, e tu a petto nudo.

Decise quindi di dire la cosa più ovvia che gli fosse venuta in mente, facendogli i complimenti per com'era vestita.

Dopo di che, si spostò nella zona meno in vista e si cambiò, lontano dallo sguardo della ragazza. Cercò di farlo velocemente, non accorgendosi minimamente che per la feetta non si era asciugato, e ora la maglietta gli aderiva perfettamente sul petto. Si scompigliò i capelli ancora umidi e poi raggiunse il luogo in cui Eunmi, la sua amica e Joe lo stavano aspettando.



"Stavamo pensando di andare a prendere qualcosa da mangiare, adesso ho una fame da lupi." Gli spiegò Joe, "tu vieni?"

Come se fosse un'azione collegata alla domanda fattagli dall'amico, Yoongi guardò Eunmi. Scoprì che lei lo stava gia fissando, e allora la situazione si fece quasi più 'confortevole'

"Ti va di venire con noi?"

Era fatta. A questo punto non poteva più tirarsi indietro. Se avesse risposto sì, avrebbe avuto una chance per provarci.

"Certo" rispose la ragazza, cercando in ogni modo di incrociare lo sguardo con Yoongi, anche se lui sembrava non voler fare altrettando, cambiando continuamente punto.

Non doveva esserne sorpreso, eppure era strano credere che lui le avesse appena chiesto di uscire per una cena. Era abbastanza sicuro che la Eunmi conosciuta in aereo, la quale non aveva fatto altro che roteare gli occhi, avrebbe risposto di no.
Qualcosa era cambiato.

Adesso, tutto il resto del team era lì presente. Uscirono, e una volta fuori, Joe chiese dove fossero diretti.

"Ci sarebbe un nuovo locale non troppo lontano da qua. Ci lavora Bri, conoscendola ci potrebbe fare uno sconto." Tutti annuirono, eccetto Eunmi.

"Bri." Sussurrò fra se e se, aveva appena collegato il nome alla faccia. Decise fosse il momento di tagliare la corda. Abbracciò la sua amica, per poi parlare, "Rebecca, è stato molto divertente, dovremmo rifarlo un'altra volta, che ne dici? Ora devo andare, mi sono appena ricordata che dovevo fare una cosa con mia madre."

Allora cominciò a camminare a passo svelto della direzione opposta alla loro, nemmeno una volta si girò per salutarlo.

Perchè questa ragazza continuava ad apparire e scomparire dalla vita di Yoongi senza una spiegazione? Ma soprattutto, perchè lui sperava ogni volta di incontrarla nuovamente?

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