Capitolo 28 - SGUARDO MAGNETICO


Anajise, si dispera non appena viene informata da Corinne, sullo stato di salute di Julièn.
Mossa dalla compassione, la giovane cameriera, con la complicità di Marcèl, decide di aiutare la duchessa a farla incontrare con il suo innamorato.

Escogitando un piano, fa in modo che possa allontanarsi dal palazzo ducale senza essere vista.
Dopo essere saltata sul retro del carretto, Anajise, attende ben nascosta e felice, tra la paglia.

Avvertendo degli scossoni e udendo il cigolio delle ruote, intuisce di essere partita e fra non molto sarà fuori da quella fortezza.
" Julièn, tra poco ti rivedrò! Ho il cuore che batte come un tamburo e il sangue nelle vene mi scorre veloce. Sono mesi che attendo un' occasione per poterti raggiungere e oggi il cielo me l' ha donata!"

Finalmente il carretto si arresta.
Marcèl, rovista tra i fili di fieno.
« Venite fuori!» esclama il giovane.
Anajise, credendo di essere stata scoperta, lo fissa impaurita e confusa, senza professare alcuna parola.
« Non abbiate timore madame, mi chiamo Marcèl, Corinne mi ha messo al corrente di tutto. Volevo solo farvi sapere che siamo arrivati. Venite vi aiuto a scendere» la informa l' uomo.

« Grazie, ma mi avete condotta in ospedale?» domanda la donna in apprensione.
« Certamente, ove mi è stato richiesto!
Vi accompagno fino alla porta secondaria, passando da là non sarete notata. Vi consiglio di nascondere i vostri capelli sotto la cuffia e di indossare lo scialle, così da passare inosservata» enuncia Marcèl.

Anajise, esegue quanto le viene proposto e insieme all' uomo, si avvia verso l' ingresso.
Quando sono giunti al luogo designato, Marcèl la lascia procedere da sola.
« Io vi attendo dove ho lasciato il carretto! Madame fate attenzione!» si raccomanda il giovane preoccupato e in ansia per non poterla seguire.

« Certamente, starò attenta!»
Detto questo, Anajise si allontana, procedendo a passo svelto, tenendo il viso coperto dallo scialle, scruta all' interno delle camere, in attesa di vedere il volto di Julièn. Rischiando di essere riconosciuta, ogni volta che sosta sulla soglia di quelle porte per osservare meglio il paziente allettato.

" Lo riconoscerò guardandolo? Temo che la prigione e il suo disperato gesto di togliersi la vita, lo abbiano provato tanto.
Non so se si nutre... se dorme... se...
Inutile pormi tutte queste domande senza avere risposte, adesso le saprò tutte queste cose e ogni dubbio svanirà.
Ma dove sei Julièn! Dove!"

La donna, avanza incalzando, le sembra di aver guardato in tutte le stanze dell' ospedale.
Demoralizzata, riesce a stento a trattenere le lacrime.
Celandosi dietro l' indumento, prosegue a camminare senza volersi arrendere.
Il pensiero di poter mettere nei guai Corinne, la fa agitare ulteriormente.
" Non c'è! Julièn, non è qui! Forse lo hanno dimesso!" pensa Anajise.

Ma proprio quando sembra aver perso la speranza di poterlo riabbracciare, e i piedi dirigono indietro, ecco giungere alle sue orecchie il nome dell' uomo, pronunciato da qualcuno.
Come sotto incantesimo, procede all' indirizzo della provenienza di quella voce.

Appena varca la soglia, avvista due uomini, uno a letto e l' altro che lo imbocca ridendo.
Uno dei due, lo riconosce.
« Ju-Julièn! S-Sei tu! Sei proprio tu... Ti ho trovato finalmente!» annuncia con gli occhi velati dal pianto.

Julièn, non appena la vede, salta giù dal letto, senza indugiare e senza curarsi di niente.
« Anajise... Anajise! Sei qui... Mi sembra di sognare! Amore mio!»
Geoffròy, l' amico di Julièn, uscito di prigione da qualche mese, lo è venuto a trovare, come ogni giorno, per rimanere a fargli compagnia per un paio d' ore.

Ma stavolta è diverso, quest' oggi dovrà allontanarsi prima del previsto.
Prima di superare l' uscio, si volta osservandoli con tenerezza.
Successivamente, lascia la coppia e la camera con discrezione.

" Potessi vivere anch' io un grande amore come il loro,e trovare una donna coraggiosa come Anajise! Ma forse, io non sono fatto per l' amore e l' amore non è fatto per me". Pensa logorandosi per non aver più incontrato la donna dai magnetici occhi viola.

Ma nel momento in cui discende le scale, la rivede, lei ascende i gradini dirigendosi verso l' ingresso.
Geoffròy, temendo che stia andando a trovare il suo ex fidanzato e che possa vederlo insieme ad Anajise, che essendo a conoscenza della sua attuale condizione, potrebbe sfuggirle o riferire direttamente al duca di averli visti insieme; le impedisce di entrare con un pretesto.

« Madelèine, mia cara! Siete incantevole, mi fareste l' onore di deliziarmi della vostra compagnia per una passeggiata?»
« Scusate monsieur, voi... chi siete?
Non mi sembra avervi mai visto!
Probabilmente mi state scambiando per un' altra Madelèine. E ora se volete scusarmi!» declama la donna stizzita.
Ma l' uomo non demorde.
« Sono certo di avere a fianco la persona giusta!»
« E io sono certa che vi state sbagliando!»
ribatte infastidita.

« Da quando vi ho vista, quel giorno che siete venuta alla prigione, a trovare il giovane marchese de Mercíer, i vostri magnifici occhi, mi hanno incantato; non ho fatto altro che pensare a voi!»
Geoffròy, approfittando della situazione, sta confessando a Madelèine, i suoi sentimenti d' amore.

Ma la donna, non apprezza questa dichiarazione con il cuore in mano.
« Ma come osate! Chi vi credete di essere a prendervi certe libertà con me!»
« Ho pregato il cielo di potervi rivedere, e oggi le mie preghiere sono state ascoltate. So di pretendere troppo, ma almeno concedetemi di passeggiare accanto a voi » replica insistente.

« Ma allora voi non mi ascoltate! Meglio che me ne vada!» afferma risoluta la donna.
Mentre spedita, raggiunge la carrozza per andare via.
Geoffròy, lentamente la insegue, proseguendo a parlare, per poi avvistare che sale in vettura, ordinando al cocchiere di allontanarsi.
Successivamente, al grido di incitamento per far muovere i cavalli al galoppo, la osserva mentre  va viavia a distanziarsi sempre di più; fino a divenire un puntino.
Con sguardo malinconico, asserisce con rammarico:
« Non ho ottenuto il dolce privilegio di passeggiare con te, ma almeno ti ho impedito di andare da Julièn.
Mia bellissima dama dallo sguardo magnetico, ti rivedrò ancora?»

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