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In casa non vi era molto, perΓ², quindi mi sono dovuta rassegnare con dei semplici panini: a me un panino con Nutella e Burro d'Arachidi, mentre a lui solo del Ketchup. Una volta terminato, mi dirigo verso il salotto, sedendomi sul verde divano posizionato di fronte alla televisione. Killer mi raggiunge qualche minuto dopo, sedendosi pigramente di fianco a me e accendendo, infine, la televisione.
Β«Sai... Mi manca leggermente Ink. Non lo vedo da quando Γ¨ iniziato tutto, in fondo.Β»
Commento improvvisamente, non staccando gli occhi dallo schermo.
Lo scheletro di fianco a me non dice praticamente nulla. Che sia geloso?, penso, sorridendo leggermente. Comunque, ammetto, perΓ², che non conoscevo molto bene Ink, visto il poco tempo che avevamo passato insieme. Tuttavia, era stato davvero gentile con me, in quel lasso di tempo. Qualche istante dopo, un rumore improvviso di passi rompe l'imbarazzante silenzio, ormai palpabile nella stanza.
???: Β«Mi hai delusa, Killer.Β»
Con la coda dell'occhio noto lo scheletro irrigidirsi, ma non rispondendo nulla di rimando.
???: Β«Vedo che ti ricordi della tua vecchia amica Chara.Β»
Commenta una ragazza abbastanza alta, ormai di fronte alla televisione. Guardo prima lo scheletro e poi lei, sia confusa che incuriosita. Tuttavia, stava mettendo a disagio Killer, si vedeva benissimo.
Β«Cosa vuoi da lui?Β»
Chiedo infine, intromettendomi nel discorso.
I miei occhi, infine, si posizionano silenziosi su di lei. Ha degli occhi color rosso sangue, belli come dei rubini, e una carnagione molto chiara. Le sue guance hanno un colorito roseo, che, a contrasto con il colore della sua pelle, le da un'aura da bambola di porcellana. I capelli sono di un castano scuro e corti. Per ultimo, sposto lentamente gli occhi sul coltello nella sua mano. Sarebbe stato meglio stare in guardia.
K!Chara: Β«Niente di chΓ©. Ho solo un piccolo lavoretto per il tuo caro "amico".Β»
Lo scheletro si rilassa leggermente, al sentire quelle parole. Tuttavia, non mi faccio troppe domande al riguardo. Probabilmente, inizialmente temeva che centrasse con me. Quanto puΓ² essere tenero?, penso, cercando di trattenere un sorriso. Scuoto piano la testa, tornando seria. Non Γ¨ il momento per pensare a certe cose, aggiungo, guardando la ragazza negli occhi.
Β«No! Tu non lo userai pe-Β»
Killer: Β«Ok. Quale?Β»
Mi interrompe bruscamente, rispondendo in tono monotono e annoiato. Mi giro di scatto per guardarlo meglio. Non puΓ² aver parlato sul serio... Giusto?, penso, ormai letteralmente impanicata e scioccata da ciΓ². Una parte di me vuole seriamente sperare che stia solo facendo finta. Che lo stia facendo solo per togliersela di mezzo. Tuttavia, appena i miei occhi si posizionano sul suo volto, noto il suo sguardo. Quello sguardo. Il solito inespressivo e spento sguardo che tanto odiavo - e odio tutt'ora. Tuttavia, sul suo volto Γ¨ comparso un largo sorriso minaccioso e sadico, capace di farti venire i brividi. Mi alzo di scatto dal divano, indietreggiando pian piano dai due - ma soprattutto da lui. Non poteva... Star parlando seriamente... Non dopo quello che... Scuoto piano la testa al solo pensiero. Mi stava solo usando. Ora ne sono pienamente certa. Tuttavia, una parte di me desidera ardentemente sapere la veritΓ . Sapere che me lo stavo solo immaginando e che in realtΓ lui ci teneva davvero a me. Vuole sentirselo dire direttamente dal diretto interessato.
Β«Cosa?! Allora tu... Non sei cambiato per niente...Β»
La mia voce Γ¨ letteralmente un sussurro. Un piccolo e flebile sussurro a mal a pena udibile alle orecchie altrui. Sono completamente sconvolta da non riuscire a parlare normalmente. Da non riuscire a pensare. I miei occhi sono posizionati con forza sulla sua sagoma, ormai diventata quasi completamente sfocata. Solo in quel momento, mi sono accorta di star piangendo. Cerco di trattenere le lacrime, ormai copiose, indietreggiando ancora. Mi fermo solo una volta aver sentito il muro a contatto con la mia schiena. Sono in trappola.
Killer: Β«No. Davvero pensavi fossi cambiato e che provassi qualcosa per una come te?Β»
Mi risponde infine, con tono freddo e distaccato. Qualcosa dentro me si rompe al notare il modo in cui non si era nemmeno minimamente degnato di dirmelo guardandomi negli occhi. Sento sempre piΓΉ le lacrime cercare di sgorgare dai miei occhi ad ogni mio battito di ciglia. Lo guardo ancora incredula, facendo altri passi indietro - che fa si che mi spiaccico completamente contro il muro. Le sue parole mi hanno davvero ferita. PiΓΉ di quanto avessi immaginato.
Β«Beh... Sappi che il tuo giochino si Γ¨ appena rotto. Addio.Β»
Rispondo solamente, iniziando praticamente a piangere.
Esco immediatamente fuori di casa di corsa, non degnandomi nemmeno di guardarmi indietro. Una volta abbastanza lontana, prendo freneticamente il mini pennello, che Ink mi aveva dato il primo giorno, tra le mani. Esso diventa subito grande, al contatto con quest'ultime. Faccio comparire, senza indugiare ulteriormente, una piccola pozza colorata per terra, buttandomi subito al suo interno. Non sarei mai piΓΉ tornata in quel posto. Non fa per niente per me. Non dopo quello che Γ¨ appena accaduto.
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Β«Beh, sono piΓΉ che sicura che questo non ve l'aspettavate, vero? Spero, tuttavia, che abbia descritto la parte meglio che potevo, in quanto la versione originale era molto diversa e con molti buchi di trama - statene certi che erano molti piΓΉ di quanto pensiate. Spero soprattutto che vi stia piacendo uwu.Β»
Killer e K!Chara: Β«Bye piccoli pervy!Β»
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