𝐅𝐀𝐍𝐓𝐀𝐒𝐘 𝐀𝐂𝐂𝐀𝐃𝐄𝐌𝐘

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═══════𝐉𝐀𝐂𝐐𝐔𝐄𝐒═══════
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𝐍𝐎𝐌𝐄
Jacques
-Si tratta di un nome originatosi in periodo medievale, derivato da John (Giovanni) tramite il diminutivo medio inglese Jackin o Jankin; in inglese, "Jack" viene a tutt'oggi considerato quasi esclusivamente una versione informale di John, ma non è infrequente l'associazione a Jacob e Jacques (le forme inglese e francese di Giacomo/Giacobbe); alcune fonti ipotizzano in effetti una derivazione originale da Jacques, che però è ritenuta meno probabile, pur essendo attestata almeno in alcuni casi (ad esempio quello dell'Union Jack, che deve il suo nome a re Giacomo, solito firmarsi Jacques).
Reso celebre da diversi personaggi famosi (specialmente statunitensi), Jack viene utilizzato come soprannome anche in Italia e in altre nazioni, generalmente come ipocoristico di Giacomo (e delle sue varianti in altre lingue)[senza fonte], mentre tra gli anglofoni mantiene generalmente la derivazione da Giovanni (ma può anche risultare da un troncamento di Jackson); la situazione è mista anche per la variante Jake e per il femminile Jackie (correlato a Jacqueline); va peraltro notato che, spesso, Jack viene usato come nome indipendente, e non più come soprannome.
Nel Medioevo, il nome era così diffuso che jack, tramite un processo deonomastico, divenne un termine comune per indicare genericamente un "uomo"(specie gli appartenenti alle classi inferiori), similmente a quanto avvenuto con i nomi Jenny, Tizio e Godric. Da lì, esattamente come avvenne con jenny, l'uso si estese anche agli animali maschi e agli utensili meccanici (mano a mano che questi sostituivano i lavoratori umani). Il nome Jack è anche comunissimo nelle fiabe e nel folclore di origine medievale, con personaggi molto noti come Jack Sprat, Jack Frost, Jack-o'-lantern e numerosi altri.

𝐂𝐎𝐆𝐍𝐎𝐌𝐄
DuPont
-deriva dal nome Dupong che significa "abitante vicino al ponte", dal francese antico pont , derivato dal latino pons , che significa "ponte".
Dupont è il quinto cognome più comune in Francia .

𝐄𝐓𝐀̀
Jacques ha 15 anni ed è nato il 22 febbraio sotto il segno dell'acquario
-Le persone nate sotto il segno dei Pesci sono dotate di un animo nobile che facilmente le porta ad essere amate e ad amare in maniera molto emozionante a loro volta, ma bisogna fare attenzione a evitar di far loro del male, perché in quel caso non solo ripagheranno il partner con eguale moneta, ma il loro risentimento è così forte da continuare a screditarlo con freddezza e distacco, dimenticando ogni bene che hanno ricevuto da loro in passato.

𝐄̀ 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐎?
No, non è nuovo però è come se lo fosse, essendo una persona molto chiusa non parla con nessuno e in pochi lo conoscono.

𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐓𝐀̀
Francese

𝐀𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐎
Dane Dehaan

𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄
Jaques è una persona estremamente chiusa e poco socievole, non perché odi le persone in sé ma perché non ne ha sentito mai hai bisogno.
Anche con la sua famiglia non ho mai parlato molto nonostante sua madre e suo padre provassero in continuazione farlo interagire sia con loro che con altri bambini o ragazzi da più grande.
Socializzare per lui non è difficile, ma non è appunto una cosa che ama o di cui sente il bisogno. Gli unici con cui riesci a parlare sono i disegni o meglio parla attraverso i disegni, hanno spesso provato a portarlo da uno psicologo per capire il significato di questi disegni ma nessuno è mai riuscito a comprenderli come i comprendeva lui.
questo l'ha fatto ancora più allontanare dalle persone e dal parlare seriamente con qualcuno.
A volte lo si sente parlare da solo è in veramente pochi sanno perchè.
L'unica persona a cui sia mai legato è sua nonna avevano un legame molto forte e anche dopo la sua morte lui continua a parlarci, come se fosse lì con lui.

𝐂𝐇𝐄 𝐂𝐑𝐄𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀 𝐄̀
Demone
-Un dèmone (AFI: /ˈdɛmone/; dal greco antico δαίμων, trasl. dáimōn, «essere divino») è, nella cultura religiosa e nella filosofia greca, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è umano, con la funzione di intermediario tra queste due dimensioni.
Eros attico in una immagine del V secolo a.C. conservata nel Museo del Louvre. Eros è, nel Simposio di Platone, un demone intermediario tra gli uomini e gli dei. Dio primordiale, è raffigurato con le ali per la sua capacità di elevarsi dal mondo terreno alla sfera celeste.
Nel linguaggio poetico e letterario il termine demone è usato talvolta con il significato di "diavolo, demonio".
Secondo Welker, il termine daimon sarebbe uno dei principi più antichi della filosofia greca.
In Esiodo, vissuto tra i secoli VIII e VII a.C., il demone è lo stato post mortem che assumono gli esseri della prima generazione aurea:
«Poi, dopo che la terra questa stirpe ebbe coperto,
essi sono, per volere del grande Zeus, dèmoni
propizi, che stanno sulla terra, custodi dei mortali,
e osservando le sentenze della giustizia e le azioni scellerate,
vestiti di aria nebbiosa, ovunque aggirandosi sulla terra,
dispensatori di ricchezze: questo privilegio regale posseggono»
(Esiodo, Le opere e i giorni, tradotto dal greco da Cesare Cassanmagnago. Milano, Bompiani, 2009, pag. 185)
Quindi la prima generazione, quella aurea vivente al tempo di Crono, scomparve sopraffatta dal sonno, Zeus li trasformò quindi in dèmoni, "tutori dei mortali", protettori del genere umano.
Nella religione orfica il demone è l'essenza stessa dell'anima, imprigionata nel corpo per una colpa compiuta e da cui cerca di liberarsi.
Eraclito (V secolo a.C.) ne parla come di un destino legato all'indole: «Il carattere di un uomo è il suo daimon».
SocrateModifica
Socrate riferisce di un dàimon o "guida divina" che lo assiste spesso in ogni sua decisione. Si tratterebbe di una sorta di «coscienza morale» che si rivela progressivamente come forma di delirio e di ispirazione divini, una voce identificabile come l'autentica natura dell'anima umana, la sua ritrovata coscienza di sé. In base alla testimonianza di Platone, il daimon di cui parla Socrate consiste infatti in una presenza divina,simile a un genio tutelare, che si fa avvertire in lui tramite segni per stimolare la sua ragione a eseguire la scelta più adatta,ma non tanto per indurlo a compiere certe azioni, quanto piuttosto per distoglierlo:
«C'è dentro di me non so che spirito divino e demonico; quello appunto di cui anche Meleto, scherzandoci sopra, scrisse nell'atto di accusa. Ed è come una voce che io ho dentro sin da fanciullo; la quale, ogni volta che mi si fa sentire, sempre mi dissuade da qualcosa che sto per compiere, e non mi fa mai proposte.»
(Apologia di Socrate, 31 d)
Attraverso il daimon Socrate riesce così a esprimere il sommo grado della sua tipica ironia anche nella dimensione religiosa.
Platone e SenocrateModifica
In Platone il demone Eros, figlio di Penia e di Poro, è quella forza demonica che consente all'uomo di elevarsi verso il sovrasensibile.
Così nel Simposio di Platone viene narrato l'insegnamento su Eros impartito da Diotima a Socrate:
«Eros è un gran demone, o Socrate: infatti tutto ciò che è demonico è intermedio fra Dio e mortale. Ha il potere di interpretare e di portare agli dèi le cose che vengono dagli uomini e agli uomini le cose che vengono dagli dèi: degli uomini le preghiere e i sacrifici, degli dèi, invece, i comandi e le ricompense dei sacrifici. E stando in mezzo fra gli uni e gli altri, opera un completamento, in modo che il tutto sia ben collegato con sé medesimo.»
(Platone, Simposio 202, D-E)
Con Senocrate viene analizzata la figura del demone ripresa dall'opera di Platone. I dèmoni per Senocrate sono sempre esseri intermediari tra gli uomini e gli dèi, sono più potenti degli uomini ma meno degli dèi. A differenza di questi ultimi che sono sempre buoni, tra i dèmoni ve ne sono anche di cattivi. Quando gli antichi miti narrano di divinità in lotta fra loro coinvolti in passioni umane essi, per Senocrate, parlano di dèmoni non di dèi. I dèmoni hanno un posto di rilievo sia negli atti cultuali sia negli oracoli. I dèmoni infine corrispondono ad anime umane liberate dai corpi dopo la morte, permanendo in loro il conflitto tra bene e male, essi lo trasferiscono dalla Terra al mondo celeste.
Le stesse tesi di Senocrate si possono ritrovare nel testo De deo Socratis di Apuleio.
StoicismoModifica
Anche gli Stoici sostengono l'esistenza dei dèmoni come di esseri che vigilano sugli uomini condividendone i sentimenti. Così Diogene Laerzio:
«Gli stoici dicono, poi, che esistono anche alcuni dèmoni che hanno simpatia per gli uomini, che vigilano sulle cose umane, e anche che esistono eroi, ossia le anime sopravvissute dei virtuosi.»
(Diogene Laerzio, Vite e dottrine dei filosofi illustri Libro VII, 151)
Marco Aurelio indica come demone l'anima intellettiva che va curata e privata di turbamenti:
«Inoltre rimane la cura di non insozzare il demone che ha preso dimora nel nostro petto, la cura di non turbarlo con impressioni confuse e molteplici; di mantenerlo sereno e benigno, tributandogli rituale e onore come a un Dio; e non dire nulla che sia contrario al vero; non fare nulla contro giustizia.»
(Marco Aurelio, Colloqui con sé stesso Libro III, 16)
Medio e neo-platonismoModifica
Con il medioplatonismo la figura del demone si connota in modo sempre più articolato e viene inserito come terzo aspetto della gerarchia del divino dopo il dio supremo e gli dèi secondari. Così Plutarco:
«Platone, Pitagora, Senocrate, Crisippo, seguaci dei primitivi scrittori di cose sacre, affermano che i Dèmoni sono dotati di forza sovrumana, anzi sorpassano di molto per estensione di potenza la nostra natura, ma non posseggono, per altro, l'elemento divino puro e incontaminato, bensì partecipe, a un tempo, di una duplice sorte, in quanto a una natura spirituale e sensazione corporea, onde accoglie piacere e travaglio; e tale elemento misto è appunto la sorgente del turbamento, maggiore in alcuni, minore in altri. Così è che anche tra i dèmoni, né più né meno che tra gli uomini, sorgono differenze nella gradazione del bene e del male.»

(Plutarco, Iside e Osiride, 25)
Alessandro d'Afrodisia sostiene che il daimon di ogni uomo consiste nella sua stessa natura.
Nel neoplatonismo Plotino affida al «daimon che ci è toccato in sorte» il compito di guidarci nell'ascesa al soprasensibile, tramite la forza dell'eros e della bellezza. Poiché il pensiero cosciente e puramente logico non è sufficiente, si tratta anche in questo caso di un'ispirazione mistica, della scintilla di uno spirito divino grazie a cui è possibile elevarsi dalla dimensione materiale a quella intellegibile. Secondo Porfirio lo stesso Plotino era assistito «da uno di questi demoni che sono prossimi agli dei».
Mutamento di significatoModifica
Successivamente l'uso anche negativo diede al vocabolario cristiano il termine per designare lo spirito maligno (diavolo),divenendo da allora in poi oggetto di studio della demonologia. In termini positivi, tuttavia, il significato di daimon può venire accostato per certi versi all'angelo custode, o alla nozione di guida o genio tutelare.

𝐀𝐁𝐈𝐋𝐈𝐓𝐀̀
Jacques sa parlare con i morti.
Con tutti? No.
Riesci a parlare con i morti che ha conosciuto, con questo termine si intende anche conosciuto solo a livello storico ho studiato da qualche parte.
se per esempio qualcuno gli chiedesse di parlare con un morto che lui non conosce non riuscirebbe a farlo ma se la stessa persona gli spiegasse e descrivesse come è fatta questa persona allora riuscirebbe a farlo

𝐀𝐁𝐁𝐈𝐆𝐋𝐈𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎

𝐂𝐔𝐑𝐈𝐎𝐒𝐈𝐓𝐀̀

☹︎Mentre disegna porta sempre le cuffie

☹︎non crede nell'amore a prima vista

☹︎ascolta sempre una canzone.

» [waste it on me-] «

⠀⠀✧ ⠀ ⠀ ⠀ 0:47 ─〇───── 3:18

𝐒𝐎 𝐈𝐅 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐈𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐇𝐈𝐍𝐆 𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐓𝐇𝐀𝐍 𝐉𝐔𝐒𝐓 𝐀 𝐖𝐀𝐒𝐓𝐄 𝐎𝐅 𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐓𝐈𝐌𝐄 𝐖𝐀𝐒𝐓𝐄 𝐈𝐓 𝐎𝐍 𝐌𝐄

⠀ ⠀ ⠀ ⠀ ⠀ ⠀ ⠀ ⇄   ◃◃   ⅠⅠ   ▹▹   ↻

𝐇𝐎𝐁𝐁𝐘
Il suo hobby è appunto il disegno e la musica ma soprattutto il disegno la musica solo come supporto quando disegna

𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀
Jacques è nato in Francia da due delle persone più ricche del paese.
Ha sempre avuto la possibilità di acere tutto qurllo che voleva ma non gli è mai interessato niente che non fosse l'arte.
Il rapporto più stretta che aveva a sé era la nonna, famosa artista del periodo chr gli aveva insegnato tutto.
Alla morta della nonna iniziò ad avere delle visioni, o così credevaz in realtà erano morti che gli apparivano.
Iniziò a fare varie sedute da psicologi per molto tempo fino anche ad adesso.
Ora cerca di stare più lontano possibile dalle persone perché l'unica persona a lui cara se n'è andata.

𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐒𝐈 𝐀𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐀 𝐃𝐀𝐋 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐎 𝐀𝐍𝐍𝐎
Sinceramente? Non si aspetta un emerito cazzo☺︎︎

𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐀𝐋𝐓𝐑𝐄 𝐂𝐑𝐄𝐀𝐓𝐔𝐑𝐄
In realtà non pensa a nessuno, quindi la sua "politica" sociale è "basta che non mi rompete i colioni"

𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐒𝐄𝐒𝐒𝐔𝐀𝐋𝐄
Pansessuale.
Si è pansessuale e in realtà si è innamorato parecchie volte ma non l'ha mai dato a vedete in nessuno modo, in ogni caso erano sempre amori a distanza, nel senso che gli piaceva qualcuno di non amico

𝐑𝐄𝐋𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈
Come già ripetuto più volte non è una persona molto aperta quindi sia in relazioni amorose che amicali è abbastanza difficile avvicinarlo

𝐓𝐀𝐆
-phvenix

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