﹟sempiternal メ

﹟𝗠𝗜𝗡𝗜𝗦𝗖𝗛𝗘𝗗𝗔
nome . Aramis Altair Avice
cognome . Le Noire
età . sedicenne
stato di sangue . purosangue
casata . serpeverde
patronus . lince
orientamento . pan

[ 7762 word ]

con un balzo scavalcò la ringhiera, atterrando sulla terrazza di marmo candido nel completo silenzio della notte, le tasche zeppe di dolciumi proibiti dai loro genitori. si muoveva come un gatto, dai piedi avvolti unicamente da calzini scuri non arrivava nessun suono che tradisse la sua presenza. nonostante fosse difficile da distinguere dalle ombre della notte avrebbe dovuto sbrigarsi, non sapeva quando i suoi genitori sarebbero tornati dalla festa. si sporse in avanti serrando le mani callose sulla grondaia e fissando i piedi al bordo del balcone per poi darsi una spinta per arrivare al cornicione. prese un respiro profondo e si impose di non guardare giù, era davvero fortunato a non soffrire di vertigini. iniziò a scalare la grondaia veloce e agile come un felino, la figura vestita di un pigiama scuro. non ci mise molto a raggiungere la finestra che la servitù aveva lasciato aperta su ordine della sorella maggiore, scivolando all'interno dell'edificio silenzioso. era dentro. non ricordava bene la via per trovare la sua camera da letto e di conseguenza quella delle sorelle , tornava a Villa Luce solo per capodanno , ma gli bastava seguire i mazzolini di  fiori che le bimbe lasciavano in giro per indicargli la via, e che lui raccoglieva in un unico grande mazzo colorato. i suoi passi venivano ulteriormente attutiti dai pesanti tappeti blu scuro che correvano per tutti i corridoi della grande villa , permettendogli di avanzare con una velocità maggiore. incontrò solo una giovane elfa domestica che si stava allungando dalla finestra per chiudere gli ultimi balconi, ma non fu faticoso per il ragazzo superarla silenziosamente mentre la poverina rischiava di perdere l'equilibrio e cadere di sotto per chiudere quelle dannate imposte. dopo neanche mezz'ora si trovava sul pavimento di una camera da letto dall'altro lato in linea d'aria dalla finestra da cui era entrato , con due bambine di sette anni identiche, tranne caratterialmente, che lo stritolavano in un abbraccio e una ormai giovane donna che ridacchiava della scena scompigliandogli i capelli corvini.

[ now playing ]
( Bones )

My patience is waning, is this entertaining?
Our patience is waning, is this entertaining?
I-I-I, got this feeling, yeah, you know
Where I'm losing all control
'Cause there's magic in my bones (in my bones)
I-I-I got this feeling in my soul
Go ahead and throw your stones
'Cause there's magic in my bones

# commento
sono particolarmente fiera di come è venuto questo oc e non vedo l'ora di ruolarlo. tuttavia la sua storia e quella del cognome non mi convincono pienamente, ditemi che ne pensate vi prego. scusate anche la grafica un po' penosa. la scheda dei genitori la pubblicherò in un'altro capitolo, oppure la aggiungerò qui appena l'avrò finita.

# tags role
RE1N3R-W1F3   Black_Riddle  Ciotella2009  -fxllen_angxl  -ammiraretutto  fantasizx
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nome: Aramis Altair Avice

da decine di anni ormai, ogni membro della famiglia Le Noire possiede dei nomi molto particolari. nella stragrande maggioranza dei casi , i nuovi nati in famiglia vengono chiamati con nomi di personaggio dei classici letterali .
il secondogenito del diciassettesimo erede dell'impero dei Le Noire , infatti , porta il nome di un personaggio letterario secondario , di una stella e di un augurio.

Aramis
è il nome di uno dei tre moschettieri , insieme ad Athos e Porthos , del Dumas dal notissimo romanzo storico ' I tre moschettieri '. probabilmente il nome è stato inventato dallo stesso Dumas. il personaggio immaginario Aramis è vagamente basato sulla figura storica del moschettiere Henri d'Aramitz . nel romanzo viene descritto come un amante delle donne e degli intrighi. è il ritratto di una persona ambiziosa, ma nello stesso tempo insoddisfatta: come moschettiere anela a diventare un abate, riscendoci poi in seguito, ma desiderando in segreto di nuovo la vita del moschettiere. nei libri si rivela che divenne moschettiere a causa di un oltraggio; da ragazzino , la cui ambizione era di diventare un abate, leggeva i suoi versi a una giovane dama, ma un rivale lo minacciò costringendolo a non farsi più vedere. da allora praticò per un anno la scherma con il miglior maestro della città, allo scopo di ottenere la sua vendetta. diventato un provetto spadaccino, tornò a confrontarsi con l'uomo che lo aveva maltrattato, uccidendolo in un paio di colpi. poiché i duelli erano proibiti per editto reale , Aramis dovette adottare un profilo falso, accettando l'arruolamento nel corpo dei moschettieri. qui incontrò Athos e Porthos, e in seguito d'Artagnan. dopo un paio di anni già lavoravano insieme per portare la pace al tribunale del re. Aramis sembra essere fortunato, ma è solo grazie al suo machiavellico pianoforte e la sua audacia che va avanti.

contrariamente, però, al personaggio di cui porta il nome , Aramis non è una persona eccessivamente ambiziosa, né tantomeno desidera diventare abate o moschettiere, così come non è per nulla propenso ad uccidere per una persona , neppure se quella gli è cara , è troppo codardo. invece è un amante degli intrighi e delle donne - e uomini - , dei litigi e suona il pianoforte , esattamente come il suo omonimo. i suoi genitori, veri appassionati della letteratura classica, erano soliti leggergli il romanzo prima di dormire sin dalla tenera età. farò anche io cose grandi come i moschettieri, affermava seduto sulle gambe del padre , con in mano il libro consunto, che se forzavi troppo il dito avresti potuto sgretolarne le pagine. uomo che trionfa: questo sarai tu gli rispondeva il padre aggiustandosi le lenti sul naso, dopo averle accuratamente ripulite con uno straccetto.

Altair
Altair è la stella più luminosa della costellazione dell'Aquila. questa impressionante creatura è stata un potente emblema nel corso della storia. tre grandi (o non così grandi) potenze la hanno usata come simbolo, il potente impero romano, il partito nazista e più recentemente gli Stati Uniti d'America. le aquile sono una scelta naturale per una superpotenza da mostrare come suo rappresentante. chi non vorrebbe essere paragonato a un animale noto per la sua lunga vita, il suo aspetto maestoso e la sua grande forza?

Avice
Avice è un nome di origine anglo-francese, portato negli Stati Uniti dai colonizzatori. in francese, il nome Avice è una variante di "ailes" ovvero "ali", e il nome significa appunto "ali" o "libertà". in inglese, il nome Avice significa "volatile" o "piuma". è un augurio, infatti la piuma è il simbolo che rappresenta l'emblema indiscusso di leggerezza, crescita spirituale e buon auspicio, capace di elevare e donare pace e spensieratezza . fu il padre a decidere questo nome, mentre la madre scelse il primo e la sorella maggiore il secondo.

cognome: Le Noire

la storia della famiglia Le Noire comincia con Maria Antonia Giuseppa Giovanna d'Asburgo Lorena. conosciuta in tutto il mondo semplicemente come Maria Antonietta, essa fu regina consorte di Francia e Navarra, e di fatto fu l'ultima vera regina francese. Maria Antonietta nacque il 2 novembre 1755 a Vienna. Ella fu penultima dei 16 figli concepiti da Maria Teresa d'Austria e di Francesco Stefano di Lorena. Nel 1766 venne promessa in sposa al francese Luigi XVI, al fine di cementare i rapporti fra la Francia e l'impero. Nel 1770, Maria Antonietta e Luigi XVI , all'età , rispettivamente, di 15 e 16 anni, si sposarono nonostante non si fossero mai visti prima di quell'evento tramite il volere dei genitori. I matrimoni combinati sono matrimoni in cui i membri della famiglia svolgono un ruolo significativo nel riunire una coppia. I parenti, in particolare i genitori, spesso prendono l'iniziativa di trovare, valutare e approvare potenziali coniugi per i loro figli. In alcuni casi, la coppia può sposarsi mentre sono ancora relativamente estranei nell'aspettativa che svilupperanno una relazione d'amore nel tempo. Questi matrimoni sono in contrasto con i cosiddetti "matrimoni d'amore", in cui una coppia è attratta dall'attrazione reciproca e prende la decisione di sposarsi da sola. Storicamente, le famiglie hanno spesso negoziato i matrimoni per rafforzare le alleanze politiche o per consolidare la ricchezza. La regalità e la nobiltà in genere organizzavano matrimoni tra i loro figli e quelli di altre case reali e nobili per motivi politici, come garantire la pace o consolidare gli accordi tra le nazioni. Una famiglia con ricchezza e proprietà significative potrebbe anche incoraggiare i propri figli a sposare altri con somme di denaro simili o maggiori per mantenere lo stesso livello di ricchezza. Quelle famiglie di alto ceto sociale ma con pochi soldi, invece, potrebbero combinare un matrimonio con una persona facoltosa di ceto sociale inferiore; un tale matrimonio potrebbe stabilizzare le finanze della famiglia nobile elevando lo status sociale della famiglia di rango inferiore. Sta di fatto che Maria Antonietta prese subito parte alla vita politica e sociale, partecipando inoltre alle lotte tra fazioni che le procurarono parecchi nemici tra i componenti dell'aristocrazia francese. Nel 1774 morì Luigi XV, e Maria Antonietta (diciannovenne) e il marito Luigi XVI (ventenne) ormai diventato re, erano piuttosto impreparati per ricoprire il ruolo di re e regina. Nel 1781 Maria Antonietta partorì il futuro erede al trono Luigi Giuseppe e un altro bambino, Antonio Philippe, che però fu nascosto e cresciuto in segreto per un motivo che vi racconterò tra poco. Comunque, quando Maria Antonietta morì, ovvero nel 16 ottobre 1793, ricordata come la giornata grigia di Parigi, ghigliottinata pubblicamente con l'accusa di alto tradimento - tutto sommato questa fine poteva rivelarsi alquanto peggiore se si fosse scoperta la vera identità della regina di francia: era una strega figlia di un babbano e una strega, che a sua volta era figlia di un'altra strega, e così via per dodici generazioni - l'ormai dodicenne Antonio fu mandato dalla tata con cui era ceesciuto - anche lei strega - a studiare alla scuola di magia e stegoneria di Beauxbâtons , in cui era stata anche la madre. La scuola fu fondata intorno al X secolo d.C. che si trova in Francia, sui Pirenei. ( "Beaux bâtons" in francese significa "bei bastoni", un chiaro riferimento alle bacchette.) Beauxbatons accoglierebbe studenti da Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Italia. L'Accademia si trova in uno scintillante castello, probabilmente più nuovo, brillante e luminoso rispetto a Hogwarts, la scuola magica d'Inghilterra. Beauxbatons è Irrintracciabile, così che Babbani ( i non magici) e maghi di scuole rivali non possano individuarla su una mappa. Qui conobbe una graziosa fanciulla dai boccoli scuri , Angélie Lacroix , di cui si innamorò perdutamente e che, finiti gli studi, sposò. Essi ebbero otto figli ma furono quasi tutti uccisi da una ondata di peste che decimò la città di Parigi, e alla fine ne rimase solo una , la più giovane , Odette.
Anche lei come i genitori frequentò Beauxbâtons , ed esattamente come i genitori , conobbe il suo principe e con lui ebbe dei figli. Questa storia continuò per decenni , un circolo di aria viziosa di amori a prima vista e finali perfetti che terminò solamente nel 1925 con l'arrogante e odioso venticinquenne Bernard de Bourbon che si fece coinvolgere in una tresca assai particolare con una donna babbana di circa ventisei anni in più di lui. L'amore non ha età, ma il giovanotto ha esagerato un tantino. Sta di fatto che si fece trovare con le mani nel sacco , o meglio , nella gonna dell'amante che protestava. Il marito di lei , furioso e convinto che l'unico colpevole fosse il giovane , con bastone alla mano si divertì a battere la pentolaccia che era diventato il nostro Bernard.
Ahimè , però, il marito era arrivato troppo tardi: il pesce era già entrato nella rete. Così nove mesi dopo, nel 1926, nacque un pargoletto, non proprio bellissimo, di nome Zacharie Laurent, figlio di un padre convintissimo che fosse proprio e una madre angosciata dai sensi di colpa. Esso era per metà mago e per metà babbano, tuttavia la sua vena magica non si fece mai viva - e lui non aveva idea di esserlo - : era un maganò. E lo furono i suoi figli , e così anche i loro figli. E di certo il fatto che ognuno sposò un non magico non aiutò la causa, ecco.
Inizialmente Le Noire era solo il soprannome, in molte forme tra cui Noir, Lenoir, Lenoire, Noire, e i diminutivi Noirel, e Noiret, di Antoine Doubas uno dei poveri sfortunati maghinò della famiglia. esso significa letteralmente buio o nero. era un soprannome per descrivere il suo aspetto swarthy, che probabilmente veniva dal sud della Francia. In secondo luogo potrebbe essere stato un aggettivo per il fatto che abitualmente indossava abbigliamento scuro forse come una qualche forma di uniforme, e in terzo luogo potrebbe aver descritto il lavoratore notturno, qualcuno che era associato con la notte.
Questo il caso di Antoine Dubois Le Noire, marito di Jeneviev Delacour dal 1928. Fu solo grazie a lei - ch'era un'antenata della famiglia Delacour - che nella famiglia riprese a scorrere sangue magico.

età e anno: sedicenne , quinto anno

Aramis è nato il giorno di San Valentino del duemilacinque, il giorno degli innamorati, all'insegna dell'amore e dei sentimenti passionali. a causa della festa che ricorre lo stesso giorno della sua nascita, per il giovane il compleanno è sempre sembrato un giorno decisamente piacevole, aveva quasi l'impressione che la gente stesse festeggiando il suo compleanno anche se in realtà pochi lo sapevano. ma a lui non importava, vedere la gente felice in concomitanza con il giorno del suo compleanno lo faceva sentire in pace con se stesso, come se la felicità degli altri lo contagiasse.

stato di sangue: purosangue

Purosangue ( Pure-blood ) : è un termine usato da maghi e streghe per indicare un membro della comunità magica che non possiede antenati non magici.
per essere considerati Purosangue è necessario che tra i genitori e i nonni non ci siano Babbani o Nati Babbani.
i membri della famiglia Le Noire hanno evitato di sposare nati babbani e mezzosangue per circa un ventennio, perché credevano che una progenie generata con loro poteva non ereditare la magia come in passato. i bisnonni di Aramis si riferiscono ai Nati Babbani con il termine "sanguemarcio" dichiarando così che hanno sangue sporco e quindi non hanno il diritto di essere maghi o streghe. i genitori e i nonni di Aramis, invece, non condividono questi pregiudizi e, non proprio scherzosamente, sono chiamati "traditori del sangue"dai parenti più anziani. a differenza dei bisnonni ad Aramis non interessa poi molto lo
' stato di sangue ' , anche se non è che i nati babbani gli vadano molto a genio. forse perché alcuni a scuola si vantavano e sminuivano i maghi del fatto che loro, prima di scoprire i loro poteri , riuscivano a fare tutto senza l'uso della magia.

casata: serpeverde

" Le Noire, Aramis Altair Avice "
un mormorio si diffuse tra i ragazzi della sua età non ancora smistati, sentì qualche ' che nome lungo che ha, deve essere uno importante '.
un paio di occhi color topazio andarono a posarsi su quel famoso cappello, tanto decantato dalla sorella. tra poco avrebbe scoperto quale sarebbe stata la sua famiglia per i successivi sette anni, se avrebbe mandato avanti la stirpe dei Le Noire nella casa di Corvonero come la sorella , i genitori e i nonni. il ragazzino si incamminò verso lo sgabello posto davanti al tavolo degli insegnanti, un ghigno divertito ad increspare le rosee labbra. si sedette con molta tranquillità e subito si ritrovò il Cappello Parlante sul capo. il moro guardó davanti a sé con fare deciso, e fece l'occhiolino ad una ragazza bionda nelle prime file.
" SERPEVERDE " il cappello tuonò in un grido, facendo esplodere in un fragoroso applauso il tavolo di Serpeverde, mentre il mago undicenne, distolti gli occhi dalla ragazza, si faceva spazio tra gli studenti non ancora smistati. il sorriso divertito ancora stampato sulle labbra. il sorriso di chi sapeva già quale sarebbe stata la sua sorte.

Serpeverde è una delle quattro Case della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, fondata da Salazar Serpeverde. quando istituì la casa, Salazar ordinò al Cappello Parlante di scegliere gli studenti che avevano alcune caratteristiche particolari che egli teneva più in considerazione. queste caratteristiche includono: astuzia, intraprendenza e ambizione.
le qualità che Salazar apprezzava negli studenti da lui scelti, e che Aramis possiede, includevano intelligenza, intraprendenza, determinazione e "un certo disprezzo per le regole". i Serpeverde tendono a prendere il controllo e possiedono forti capacità di comando. sono spesso sicuri di sé e fiduciosi della propria competenza e possono essere molto leali. un'altra caratteristica che accomuna Aramis con molti Serpeverde è la tendenza verso un amore profondo e non corrisposto. perchè, secondo la leggenda, si diceva che Merlino avesse una profonda passione non corrisposta per la Signora del Lago, e Severus Piton ed il Barone Sanguinario hanno mantenuto sentimenti duraturi ma non ricambiati rispettivamente per Lily Evans e Helena Corvonero. sebbene alcuni Serpeverde, come Tom Riddle, fossero incapaci di provare amore, quelli che lo fanno sono noti per amare in modo costante e incondizionato, anche se spesso tragicamente a causa dell'incapacità di agire in modo appropriato in base ai propri sentimenti. è interessante notare che Bellatrix Lestrange nutriva dei sentimenti per lo stesso Tom Riddle, il che era un fattore nella sua fanatica devozione ai Mangiamorte. anche se Merope Riddle probabilmente non ha mai frequentato Hogwarts e quindi non sarebbe stata affatto smistata in Serpeverde, era una discendente di Serpeverde stesso e si adattava allo schema di quelli smistati nella sua casa, poiché nutriva sentimenti profondi e non ricambiati per Tom Riddle Sr.

come già detto, praticamente tutta la sua famiglia è stata smistata in Corvonero, lui è ' l'eccezione ' a cui è imposto di vivere dai nonni per
' correggere ' ciò che ha combinato il Cappello Parlante - ovvero piazzarlo in Serpeverde - . il correggere starebbe nel schiacciare di studio e allenamento il nostro Aramis. nonostante ciò gli piace essere una serpe. insomma , chi non vorrebbe ritrovarsi coinvolto in una rissa con dei Grifondoro quasi ogni giorno ? e solamente perché hai posato lo sguardo troppo a lungo sulla ragazza del capitano di Quidditch per di più?
oppure chi non vorrebbe avere come Capo Casata un vecchio tricheco rincitrullito che regala punti come se fossero caramelle solo perché hai un bel taglio di capelli?
o magari , chi non vorrebbe non avere nessuno se non i membri della tua Casa a tifare per te sul campo da Quidditch? e avere costantemente la scuola contro perché ' i Serpeverde sono brutti cattivi mangiamorte ' ?
una meraviglia giusto ?
tornando seri, si , ad Aramis piace davvero essere Serpeverde, è orgoglioso di portarne i colori.

prestavolto: sono un fottuto gufo dagli occhi gialli

non esiste un singolo membro della famiglia Le Noire che sia sgradevole alla vista o che possa essere considerato brutto e lo stesso, chiaramente, non vale per il piccolo Aramis, una stranezza.
nonostante ciò è impossibile non rimanere pietrificati dal suo aspetto non appena lo si nota, distogliere lo sguardo pare un gesto impossibile, basta posare un attimo lo sguardo su di lui per rimanere bloccati a fissare i suoi innaturali occhi gialli, frutto di un incidente: sua sorella si stava esercitando nel trasfigurare una piuma in un gufo e, accidentalmente, l'incantrmesimo ha colpito in pieno gli occhi del ragazzino undicenne a solo una settimana di distanza dall'inizio della scuola. i suoi occhi non torneranno mai come un tempo, color del cielo notturno.
il volto dai lineamenti troppo dolci tipici di un giovane, gli zigomi medio-alti, quasi sempre violacei dalle risse, si pongono in contrasto con le lievi fossette che gli compaiono sulle guance non appena accenna un sorriso. l'attenzione dello spettatore viene immediatamente attirata dal particolare colore dei suoi occhi, l'unica cosa di cui va fiero, incorniciati da lunghe ciglia: una calda, luminosa tonalità di giallo, quasi ambrato ; lo sguardo penetrante viene intensificato dalle sue iridi poco comuni, divenendo la perfetta trappola per chiunque sia abbastanza audace da incontrare la sua veduta. le definite ed espressive sopracciglia scure, pongono ancor più in risalto l'intenso ed insolito guardo. segue poi il naso, dalla forma perfettamente adatta al suo volto, che dona equilibrio sul suo viso; Aramis tende a celare l'origine di tal brusco segno, la cicatrice che gli trancia la perfezione delle sue abusate labbra, sviando con abilità qualunque domanda riguardo essa. le rosee labbra, nel giusto mezzo fra il sottile e il carnoso, spesso incurvate in un furbo sorriso; soffici, seducenti, la cosa che immediatamente attira l'attenzione dopo i magnetici occhi. infine, ad incorniciare il volto assai particolare, ci pensano i morbidi e indomabili capelli corvini che il ragazzo non tenta neppure di sistemare.
non fa problemi a truccarsi, con la matita sotto gli occhi e un filo di eyeliner per far risaltare ulteriormente i suoi occhi. tutto ciò non ha nulla a che fare con l'orientamento sessuale, anche un uomo eterosessuale potrebbe tranquillamente truccarsi e ciò non lo renderebbe automaticamente gay o meno uomo di quello che è e che si sente. nel suo caso non riflette il suo orientamento sessuale come potrebbero pensare molte persone, lo fa solo per sentirsi più bello.
è alto ' solamente ' un metro e settantuno sebbene i suoi genitori non siano molto alti , e grazie agli allenamenti di Quidditch e quelli che il nonno gli impone compensa la sua non bellezza con dei muscoli sviluppati.

carattere:

nessuno che venga a contatto con Aramis conoscerà una persona uguale a quella che un altro ha incontrato: egli è mille uomini, la sua esistenza non è altro che un palco che ospita i più vari spettacoli, ogni volta un personaggio diverso, una personalità differente, che tra loro poco e nulla hanno in comune se non il volto e il nome. si potrebbe paragonare la sua identità a quella di un camaleonte che si adatta a ciò che ha attorno. il modo di porsi con gli altri viene del tutto influenzato da loro stessi: si può iniziar col dire che il ragazzo sia un gran osservatore. poche sono le caratteristiche, atteggiamenti o umori che possano sfuggire al suo attento occhio di falco, pochi gesti a cui egli non possa abbinare uno specifico stato d'animo o un determinato lato del carattere: trova che il saper osservare sia un'arte, una qualità differente dal guardare, che non è donata a chiunque; il "vedere" vuol dire notare, vuol dire analizzare, significa riuscire a carpire ogni sfumatura, esattamente come "ascoltare", che è ben differente da "sentire". tutti sentono, pochi ascoltano. ed è per questo, che nessuno dei suoi interlocutori potrà mai conoscere lo stesso Aramis incontrato da un altro: ognuno si ritrova ad interagire con un ragazzo diverso a seconda da che cosa gli passa per la testa; di conseguenza, non esiste personaggio che non possa interpretare: potrà essere il ragazzo forte, iracondo e deciso che si potrebbe trovare sul campo di una agguerrita partita di Quidditch, o il giovane timido, sensibile e risoluto che mai si potrebbe vedere senza un libro tra le mani e che praticamente vive in biblioteca, o ancora un freddo e cinico intellettuale che di nulla vive se non del suo sapere. ebbene, Aramis si può descrivere come controverso, privo di schemi, bello quanto le fiamme che scoppiettano nel camino della sala comune e dannato quanto il fuoco stesso, che imperterrito vive nella distruzione come unica forma di divertimento. se si dovesse partire da un tratto, per descrivere egli, si dovrebbe senz'altro parlare per prima cosa dalla sua passione per la provocazione: lo stuzzicare, il desiderio, l'ira... un'attività definita infinitamente divertente dal Le Noire. impossibile è non vederlo sfoggiare un sorrisetto provocatorio, notarlo lanciare qualche occhiata, solo nell'attesa di poter assistere alla perdita di pazienza dell'altro, che sa bene potrebbe portarli in due possibili direzioni: lo scontro, il più frequente, o la camera da letto. potrebbe difatti lanciare frecciatine velate, insolenti scommesse o improperi sgradevoli, col singolo intento di scatenare l'ira, per poi scamparsela poco prima di cader vittima di qualche atto di violenza; o ancora, sarebbe capace di svegliare i desideri carnali dell'altro, tramite fugaci tocchi, occhiate e commenti, e facendo divenire la pelle bollente, per poi... andarsene, lasciando insoddisfatto il malcapitato. ma come può non aver ancora imparato la lezione, dopo le innumerevoli ed irose reazioni delle povere vittime? ebbene, lo si potrebbe rincorrere, agguantare per il colletto, persino minacciarlo con qualche arma, ma... a proprio rischio e pericolo: al Le Noire non piace essere toccato senza permesso o preavviso, oppure sentirsi in qualsiasi modo non al sicuro; qualsiasi inaspettata azione porterà ad una reazione alquanto insidiosa.  è un testardo, indubbiamente, disposto ad ogni mezzo pur di non abbassare la testa davanti a qualcuno. è indomabile e cocciuto. e tenere la testa ed i pugni alti, quando ci si ritrova a dover fuggire da un dannato Grifondoro dell'ultimo anno , tronfio e arrogante, è terribilmente difficile, ed il ragazzo si ritrova sempre a dover lottare contro sé stesso e gli altri, sperando in una vittoria mai ottenuta.
Aramis , però, sotto questo strato di indifferenza nasconde un cuore d'oro , pronto ad aprirsi a chiunque gli dia un'attenzione particolare.

patronus: lince

L'Incanto Patronus , la cui formula è Expecto Patronum, è un incantesimo che evoca un Patronus , forza dall'energia positiva e per metà tangibile che catalizza alcuni ricordi felici del mago evocatore e funge generalmente da protezione da creature oscure, quali i Dissennatori e in rari casi dai Lethifold. I Patroni evocati hanno la forma di un animale se evocati correttamente, altrimenti si presentano sotto forma di una nebbiolina argentea. tuttavia può anche essere evocato volutamente in forma non corporea. Expecto Patronum è una formula interamente latina, che cela non poche interessanti particolarità. 
Patronum si traduce con l'italiano 'patrono' ma più correttamente con 'guardiano, protettore'. Queste due ultime accezioni chiariscono già in partenza il ruolo dell'incantesimo. In una forma arcaica del latino, patronus veniva adoperato anche per indicare, talvolta, il 'padre', interpretato come una figura che protegge i figli. il termine  Expecto  deriva da exspecto o in forma più nota expecto, un verbo latino traducibile con "sono in cerca di", "mi aspetto". Componendo le due traduzioni, Expecto Patronum  diverrebbe "Aspetto un protettore".

Per evocare con successo l'incantesimo, è necessario concentrarsi su un unico ricordo felice (tanto più è intensa la sensazione di felicità su cui si fa leva, tanto più sarà efficace il Patronus) e unirlo alla formula Expecto Patronum.
Il ricordo felice su cui ci si deve concentrare non deve necessariamente consistere in un momento specifico del passato di una persona. A determinare la potenza e la riuscita dell'incantesimo non è tanto il contenuto quanto piuttosto la sensazione trasmessa da tale pensiero. E' molto logico pensare che il ricorso a una sensazione piacevole come quella della felicità serva per essere incanalata nella bacchetta ed evocata come Patronus. Talvolta, è sufficiente pensare alle persone cui si vuol bene per ottenere un Patronus di pari successo, oppure si può immaginare una scena, magari anche improbabile, che rallegri e che sia facile a tenersi in mente.

L'Incanto Patronus è considerato dalla maggior parte della comunità magica una magia potente e piuttosto complicata da evocare. La sua complessità sta nella sua natura: è un incantesimo soggettivo dal momento che bisogna far leva su ricordi felici o sensazioni positive che non sono certamente le stesse di mago in mago. Per tale motivo, neppure agli studenti del settimo anno a Hogwarts viene insegnato a praticarlo, sebbene a chi riesce ad evocare un Patronus venga riconosciuto il merito. Moltissimi maghi e streghe hanno difficoltà nell'evocare un Patronus di forma completa, ovvero un animale.

scommetto che pensavate fosse il camaleonte, poveri illusi, il suo Patronus non poteva certo essere una grossa lucertola dalla lingua lunga.

il Patronus di Aramis è quello della Lince, un grosso felino selvatico dal pelo grigio-biancastro a macchie scure, con zampe lunghe, muso da gatto, orecchie alte e appuntite che terminano in un ciuffetto di peli.
esso è un importantissimo patronus poiché è detentore di tutti i più antichi misteri dimenticati e di quelli tuttora esistenti. è un animale veloce, silenzioso e mistico. rappresenta, quindi, la capacità di vivere al di là dei paradigmi e di superare le barriere imposte dalla materia. chi possiede questo Patronus risulta indecifrabile ed ermetico. diviene impossibile, quindi, per chi gli sta intorno capire a cosa stia pensando o quale sia veramente la sua personalità. si tratta di persone in grado di elaborare importanti analisi introspettive e di comprendere pienamente verità al di fuori della portata dei più. tali persone riescono a vedere ciò che si nasconde dietro inganni e false personalità. Inoltre, sono dotate di uno spirito elevato che permette loro di sviluppare grandi doti come la veggenza. come già accennato, la Lince, dotata di una incredibile vista, nel corso dei secoli, ha dato luogo a diverse leggende. Molti popoli credevano, infatti, che essa potesse vedere oltre i monti e i mari. Oppure che il suo sguardo rappresentasse la incessante vigilanza di Dio sugli uomini. in alcuni casi la Lince è stata associata anche a entità demoniache. Questo a causa delle sue caratteristiche orecchie a punta. Tuttavia, nella gran parte della tradizione dei popoli antichi, è vista come uno spirito superiore, detentore della conoscenza.

è riuscito ad evocarlo solo una volta , nel Natale del suo quarto anno , e per colpa di un suo compagno. questi ed Aramis avevano scommesso su chi fosse riuscito a rimanere nella foresta proibita per mezz'ora, senza nascondersi. il Le Noire, per niente convinto di voler partecipare a questa sfida ad alto rischio , nei giorni precedenti aveva ricercato e studiato degli incantesimi a lui utili per superare la prova. e , arraffato un volume dalla Sezione Proibita , vi aveva scovato questo Incanto Patronus. non ne aveva mai sentito parlare, ma leggendo che anche Harry Potter al terzo anno ci era riuscito , pensò che se in passato ce l'avesse fatta Potter, poteva benissimo farcela anche lui. alla fine , perse la sfida per colpa di una piccola acrumantula che gli era improvvisamente sbucata davanti. spaventato , aveva gridato la formula del Patronus ed era uscita una graziosa lince dagli occhi dal riflesso giallino. si era aggrappato alla sensazione di felicità che provava quando tornava a Villa Luce dalle sorelle, e dalla gioia di vincere una partita di Quidditch. tuttavia, da quel giorno è terrorizzato dai ragni.

storia: tiè, io posso vedere i thestral

tutto cominciò quando Adrien Alexandre Le Noire, maghetto di sette anni, si trasferì a Londra dalla vicina Francia, nel cinquantanove, per vivere insieme al fratello Dean. quella decisione fu presa direttamente dall'allora piccolo Adrien, per la sua passione per la cultura anglosassone. suo fratello si era trasferito a Londra nel quarantasette, seguendo la ragazza con cui si era recentemente sposato: Lucy Thompson, una strega londinese che conobbe a Parigi, poiché era venuta lì per le cure di suo padre malato e i due giovani si innamorano. i due si sposarono subito nella cittadina natale di lui, Parigi appunto, ed ebbero assieme due figli: Lucille e Eric. Lucy era una venditrice di ingredienti per pozioni in un negozietto a Diagon Alley, che aveva ereditato dai suoi antenati; mentre Dean si limitò ad essere un commesso nello stesso negozio. Adrien, qualche anno dopo essere arrivato a Londra, iniziò la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, e divenne popolare per la sua bellezza ed ebbe sin da subito molte pretendenti, le quali non poterono che aumentare via via che cresceva. al suo settimo anno conobbe una delle ragazze più popolari della scuola: Colette Majesty Smith. i due si conobbero il primo giorno di scuola del sesto anno , di lei, e il settimo anno di lui, durante una partita di Quidditch dove una era cacciatrice e l'altro battitore. ben presto si innamorarono, tanto che solamente l'estate dopo essersi conosciuti, Colette rimase subito incinta e la notizia fece non poco scalpore. nel settantasei dunque, nacque il loro primogenito, Jonathan Malley Le Noire. infine, nel settantotto fu la volta di Dorian, la quale aveva preso in tutto e per tutto dal padre , con i suoi capelli neri come la pece e gli occhi scuri. quando Dorian iniziò la scuola di magia, conobbe una bambina appena trasferitasi lì dalla Francia. ebbene, si chiamava Annette e i due divennero, dopo tanto tempo, grandi amici. mentre gli anni passavano, sia Annette che Dorian ebbero altre relazioni, prima di arrivare a fidanzarsi loro stessi quando avevano diciassette anni. quasi come un nastro, la storia si ripeté, e anche Annette rimase incinta da adolescente dando alla luce nel novantacinque la loro prima figlia:
" Soleil " Cosette Le Noire. nel duemilacinque invece venne alla luce il loro secondo pargolo, Aramis che sin dalla nascita è sempre stato un bambino vispo e provocatore. infine, nel duemilaquattordici, nacquero le inaspettate gemelle Madeleine ed Esmeralda. subito dopo essersi diplomati, Annette incominciò a lavorare come cameriera ai ' Tre manici di scopa ', Dorian invece, incominciò a lavorare per il ministero, per iniziare a lavorare come Auror.

tornando ad Aramis, ha vissuto una vita piuttosto semplice, in una famiglia di nobili purosangue che non gli ha mai fatto mancare nulla. sin da piccolo i suoi genitori l'hanno incoraggiato a pensare con la propria mente, stimolandola e invitandola a guardare il mondo da una prospettiva diversa, e a trattare tutti con il rispetto che si meritavano. pensiero strano per la loro posizione di purosangue, e c'è da dire che per questa cosa Aramis si sentiva un po' a disagio, fuori posto, con i suoi coetanei dal ' sangue puro '. le uniche persone, relativamente giovani, con le quali non si è mai sentito fuori posto sono le sue tre sorelle e il suo giovane zio Pierre . Lui era il figlio di mezzo e l'unico maschio , ma non è mai stato emarginato per questo , i quattro erano inseparabili. aveva un fortissimo legame anche con suo padre, ma esso si è sempre più incrinato con il passare degli anni, dal momento che egli prese l'abitudine di separarlo dalle sorelle ogni qual volta era possibile, ignorando le ostinate proteste, solo perché non era finito nella casata in cui erano stati smistati tutti i parenti ed era convinto che avrebbe indirizzato sulla errata via le sorelline. al suo terzo era arrivato perfino a volerlo mandare tutte le estati a casa dei nonni , in Francia.
certo si vedevano ancora e passavano del tempo insieme soprattutto a capodanno , l'unico giorno durante l'anno scolastico in cui tornava a casa, ma non più come una volta. l'atmosfera sembrava essersi raffreddata, intristita, come a prevedere qualcosa di terribile.
quel qualcosa, purtroppo, avvenne poco tempo dopo, quando Aramis aveva quattordici anni. un membro di un'altra famiglia purosangue, probabilmente una a cui le ideologie della famiglia Le Noire non andavano bene oppure un familiare di un mago che suo padre aveva arrestato , era stato incaricato di assassinare Dorian ma non si sa come la vittima di quell'atroce evento fu un'altra, suo zio Jonathan, il fratello del pasre di Aramis. egli aveva assistito a tutta la scena, dopotutto i fratelli con lo zio si erano recati al boschetto dietro la villa per cercare degli asticelli, non avrebbero mai potuto immaginare che una cosa del genere potesse accadere. venne immobilizzato da un paio di braccia enormi e fu proprio lo zio a permettere a lui e alle sorelle di scappare, lanciando una maledizione agli aggressori. fu invano chiamare aiuto, Jonathan venne assassinato. Aramis ricorda benissimo quel giorno, nel profondo sa che non avrebbe potuto fare nulla, tuttavia continua a sentirsi in colpa per l'accaduto. ma in fondo, cosa avrebbe potuto fare un ragazzino di quattordici anni contro dei ceffi del genere? assolutamente nulla.

punti di forza:

poliglotta:  avendo due lingue madri e studiandone altre due, sicuramente è un grande punto di forza, specialmente quando non si può usare google traduttore. ribadendolo, le due lingue che parla sin dalla nascita, grazie ai suoi parenti, sono inglese e francese. le lingue che studia da quattro anni invece, sono il giapponese e lo spagnolo.

forza fisica:  da quando è stato mandato dal nonno, la sua forza fisica è aumentata. non è un più il ragazzino mingherlino che veniva spinto contro il muro, ma un ragazzo forte e muscoloso. all'apparenza non sembra, ma sotto la maglietta si nascondono dei fasci di muscoli ben allenati sotto lo sguardo del nonno.

invisibilità: non è uscito da un film di fantascienza, ma Aramis non è una persona che ama stare al centro dell'attenzione, la maggior parte del tempo preferisce starsene per fatti suoi, ma non si fa problemi a socializzare se gli si presenta qualcuno davanti. sa benissimo come passare inosservato, è inoltre una persona abbastanza silenziosa, i suoi passi non sono mai pesanti e si muove sempre con delicatezza ed eleganza, un po' come una pantera nera oserei dire.

pozioni: ad Aramis non è un alunno che spicca per la sua bravura, ma a lezione di pozioni fa faville. il problema è che non ha mai sfruttato il suo potenziale, ed anche se ha del talento, non l'ha mai messo davvero in pratica, ed è rimasto un po' indietro. e anche se dice di non saperlo fare, il suo talento magico migliore è realizzare pozioni curative e veleni. e in un modo o nell'altro, consapevolmente o non consapevolmente, lo realizza. non è fantastico? secondo Aramis è terribile. è come se non avesse  controllo su di sé quando si concentra troppo, quindi potenzialmente potrebbe anche produrre qualcosa di pericoloso. è per questo che cerca di sedersi sempre vicino a chi combina pasticci o a chi è particolarmente rumoroso.

› punti di debolezza:

pazienza:  non è molto paziente, anzi. ma si adegua perché se non l'avesse fatto non sarebbe mai riuscito a sopportare due bambine e continuare a vivere la sua vita allo stesso tempo. tuttavia ogni volta che Madeleine o Esmeralda combinano un guaio non si arrabbia troppo con loro, poiché infondo sa che forse non l'hanno fatto apposta e, anche se fosse, spiegherebbe semplicemente che sia una cosa sbagliata da fare. queata delicatezza la riserva solo alla famiglia, complice il fatto che a volte viene coinvolto in risse.

aracnofobia:  una paura agghiacciante, persistente quella dei ragni, tanto da diventare - talvolta -  responsabile di veri e propri attacchi di panico. ma il fatto più bizzarro, incompreso da Aramis, è sempre lo stesso: perché proprio i ragni? d'altronde, stiamo parlando "solo" di piccoli ragnetti innocui ( acrumantole, tarantole e ragni velenosi a parte). se di sintomatologia si può parlare, tra i sintomi più frequenti che capitano al giovane ci sono solamente respiro affannoso e nausea. Aramis non è il tipo di aracnofobico che strilla e incendia la casa alla vista del ragno, a lui fanno tanto tanto schifo, preferirebbe di gran lunga spalare sterco di ippogriffo che avere a che fare con quelle bestie a otto zampe.

erbologia: Aramis non è propriamente una mezza sega a scuola, non si applica è vero, ma se la cava benone. ma c'è qualcosa in cui è veramente negato, ed è  erbologia. dategli da fare una pozione e lui la eseguirà alla perfezione, piazzategli tra le mani un vaso di fiori e questi moriranno entro ventiquattro ore. il più delle volte a lezione si posiziona tra gli ultimi posti e si fa fare il lavoro in cambio di alcuni compiti per il professor Lumacorno.

famiglia: i sei nani e il gigante
 
 

nome: Adrien Alexandre Le Noire
età: 69
nonno di Aramis

Adrien è il nonno di Aramis, ma soprattutto è il suo ' allenatore '. ha attualmente sessantanove anni, ma sembra rimasto ai tempi della mezza età.  chiaramente, ha i capelli sale e pepe naturali, ma da qualche anno ormai li ha tinti di nero per nascondere la vecchiaia. è alto un metro e novanta, dunque Aramis e la sua famiglia non hanno sicuramente preso l' altezza da lui, piuttosto dalla  madre. in quanto orientamento sessuale è completamente asessuale, ha avuto dei figli solo per il volere della sua defunta moglie e dei suoi genitori. la sua relazione con il nipote e di amore e odio reciproco in quanto è abituato a regole ferree e severe.
 
 

nome: Dorian Aaron Le Noire
età: 43
padre di Aramis

Dorian è il padre di Aramis,  ha attualmente quarantatre anni, ma non li porta poi così bene ecco. ha i capelli color mogano e gli occhi scuri, ed è alto un metro e settantacinque. ha una relazione meravigliosa con le figlie, in particolare con Soleil, mentre con Aramis ha avuto parecchie discussioni per la sua appartenenza ai serpeverde in quanto temeva che potesse 'intaccare 'la dolcezza delle gemelle.

nome: Annette Demón
età: 43
madre di Aramis

Annette è la madre di Aramis, ha  quarantatre anni, come il marito; ha i capelli mori castani, ma da qualche anno ormai li tinge di nero. è alta un metro e sessantacinque. ha una relazione meravigliosa con le figlie, in particolare con le gemelle, con Aramis è un po' diverso, il rapporto è fatto per di più da sensi di colpa e rimorso


nome: ' Soleil ' Cosette Le Noire

• età: 26
• sorella di Aramis

Cosette è la sorella maggiore di Aramis, la quale attualmente ha ventisei anni e in attesa di un bambino da circa tre mesi, avuto con il suo futuro marito. tra i Le Noire non è molto comune la pratica dei matrimoni combinati, sebbene il nonno vorrebbe poter scegliere qualcuno di 'adatto 'per le nipoti. è stata soprannominata ' Soleil ' in quanto ha una voglia che ricorda un sole dietro il collo, e le piace tutto ciò che riguarda la moda ( dal tipo di tessuto ' Soleil ')

nome: Esmeralda ( a sinistra ) e Madeleine ( a destra ) Le Noire
• età: 7
• sorelle gemelle di Aramis

Madeleine è una delle due sorelline  minori di Aramis, la quale ha attualmente sette anni. nonostante il suo visino angelico viene soprannominata ' kamikaze '. non è molto socievole con le altre persone, preferisce stare con le sorelle e suo fratello , il quale la considera un angioletto, nonostante a soli sette anni sia un piccolo diavoletto e non è un esagerazione.  si diverte un mondo a fare scherzi e a provocare la gemella, e non si è mai dimostrata avversa all'uso delle mani per colpire qualcuno. non di rado è stata vists risolvere le dispute con un ceffone con le persone che le stavano antipatiche, a volte con sassi o qualsiasi altra cosa possibile. è anche estremamente viziata, solamente da Aramis però, che ama alla follia. è un piccolo maschiaccio. tuttavia, con chi vuole e se non ha la luna storta, sa essere molto dolce.
Esmeralda invece è tutto il contrario della gemella: sempre dolce e gentile con tutti, non alza mai le mani e ama tutto ciò che è rosa e femminile.

bacchetta: legno di biancospino e nucleo di corda di cuore di drago


Gregorovitch, il fabbricante di bacchette, scrisse che dal biancospino si ricava 'una bacchetta insolita e contraddittoria, ricca di paradossi esattamente come l'albero che l'ha generata: i fiori e le foglie hanno poteri curativi, mentre i rami tagliati odorano di morte'. sulle bacchette di biancospino consideriamo la loro natura complessa e intrigante, esattamente come quella di chi è più adatto a possederle. le bacchette di biancospino saranno sì particolarmente efficaci nella magia curativa, ma sono anche versate nelle maledizioni, e ho notato che in generale si sentono più affini a un carattere ricco di contrasti, o con un mago che attraversa un periodo turbolento della sua vita. In ogni caso il biancospino non si domina facilmente e non mi sognerei mai di dare in mano una di queste bacchette a qualcuno che non sia un mago di dimostrato talento, o le conseguenze sarebbero disastrose. vale la pena di ricordare che le bacchette di biancospino hanno una peculiarità: se maneggiate in modo sbagliato, i loro incantesimi possono ritorcersi contro chi li scaglia.

di norma dal nucleo di corda di cuore di drago si ottengono le bacchette più potenti, in grado di realizzare gli incantesimi più spettacolari. Le bacchette di Corde di Cuore di Drago tendono a imparare più velocemente rispetto alle altre. Non sono tra le più fedeli, infatti cambiano facilmente bandiera una volta che il proprietario viene sconfitto. le bacchette di Corde di Cuore di  Drago sono le più facili da convertire alle Arti Oscure. Altro piccolo inconveniente di questa bacchetta è quello di essere molto "lunatica" per questo è la più incline agli incidenti

forse questo il motivo per cui, lo stesso giorno in cui aveva comprato la bacchetta, essa aveva fatto esplodere il vetro di una finestra: Aramis la stava muovendo su e giù con forza, arrabbiato del fatto che non potesse utilizzarla, ed essa sparò una raffica di scintille che mandarono in frantumi un vetro che gli procurò la grossa cicatrice sulle labbra

curiosità:

I . ha un gufo reale di nome Ares

II . nonostante sia un genere musicale diffuso perlopiù in America, Aramis ama alla follia la musica jazz, è una delle poche cose che riesce sempre a tranquillizzarlo quando è arrabbiato. suo padre sa suonare il pianoforte, e gliel'ha insegnato.

III . fa parte della squadra di Quidditch come cacciatore.

IV . sembrerebbe che Aramis preferisca non essere toccato, quindi pacche sulla spalla, strette di mano e abbracci, parrebbe non apprezzarli più di tanto. tutto ciò, però, non potrebbe essere più falso.
certo, all'inizio si comporterà da "schivo" in questo campo, ma credetemi quando vi dico che farebbe di tutto per un abbraccio sincero. solitamente, ricerca calore e affetto solamente con il cuscino, sfruttando il povero oggetto stritolandolo. sotto sotto Aramis possiede un grande e prezioso cuore d'oro che però è semprr a rischio visto che il proprietario tende ad aprirlo troppo facilmente se qualcuno riesce a superare le cinta che si è creato.

V . ama le api frizzole e i cioccocalderoni

orientamento: pansessuale sapioromantico

l'amore è difficile da comprendere e sperimentare, e il giovane nutre delle emozioni contrastanti. ha paura dell'amore, ma non vede l'ora di innamorarsi. ne ha timore perchè teme i rifiuti, la gelosia, il dolore che si prova quando una relazione finisce. al contrario, vorrebbe sicuramente provare cosa significa essere innamorati, innamorati sul serio e non una cottarella passeggera, sentire le farfalle nello stomaco, e soprattutto baciare qualcuno riuscendo a provare qualcosa di diverso dal solito contatto sulla pelle. esatto, non ha mai baciato nessuno con sentimento, è inesperto anche in questo campo, per non parlare del livello successivo.
certo, i suoi compagni sono carini e carine, ma mai nessuno lo colpito al cuore. tuttavia è certo di essere attratto si da maschi , sia da femmine , sia da quant'altro,  gli basta ricevere quelle piccole attenzioni che fanno battere il cuore.  L'intelligenza è una qualità che si deve possedere per riuscire ad attirare la sua attenzione: coloro che che brillano sotto questo aspetto riesce a malapena a sopportarli, non perché si senta più intelligente, semplicemente non riuscirebbe a farsi seguire nella maggior parte dei discorsi. una sua abitudine è preferir socializzare con il genere femminile, col quale trova più facile ridere e scherzare, flirtare anche, senza dover sentire il peso del giudizio altrui. con ragazzi si sente più a disagio. sappiate però che non è mai il tipo da fare la prima mossa quando qualcuno gli interessa.

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