Capitolo 5
Era tutto fuori il suo controllo e, quando durante la lezione Aizawa lo sgridò per la sua distrazione in classe, abbassò la testa afflitto.
Sarebbe stato molto più difficile di qualsiasi prova che aveva affrontato a scuola.
"Tutto bene?" la voce calma e controllata di Tokoyami lo fece sobbalzare sulla sedia mentre si ridestava dai suoi pensieri.
Era strano che il ragazzo misterioso iniziasse una corversazione, a maggior ragione con lui, dato che gli unici con cui aveva un rapporto stretto erano Ojiro e Shouji e di solito preferiva rimanere in disparte.
Aoyama sentì il suo volto arrossirsi mentre annuiva imponendosi calma. "Sto benissimo, non vedi? Oggi brillo più che mai"
Lo sguardo di Tokoyami si restrinse quasi volesse scrutare i meandri del suo cervello.
"Mi sembri molto cupo in questi giorni"
Trasalì mentre percepiva gli sguardi di Mina e Hagakure verso di lui, quasi a captare ogni minimo accenno di conversazione.
Da quanto Tokoyami lo osservava? Aoyama non era riuscito a controllare le sue emozioni?
"Cosa dici mai, mon ami?" ridacchiò nervosamente mentre si accarezzava i capelli distratto. "Ѐ l’intervallo ora, non pensiamo a queste cose brutte, va bene?."
Così dicendo si alzò senza troppe cerimonie uscendo disinvolto dalla classe per fuggire in mensa, lontano dallo sguardo del suo compagno.
Un mese dopo iniziarono i regali.
Il primo era dentro un piccolo involucro di carta arricciata e fissata malamente.
L’aveva trovato nella sua cassetta della posta, senza mittente, una domenica mattina e confuso l’aveva portato nella sua camera prima che qualcuno iniziasse a fargli qualche domanda.
Scartò la carta timoroso mentre si ritrovava tra le mani una piccola scatolina di legno, dall’aspetto misero.
Confuso aprì lentamente la scatola rivelando al suo interno due piccole biglie lucenti: una viola e l’altra celeste, che rotolarono sul suo letto.
Si affrettò ad afferrarle prima che scomparissero sotto al mobile e le fissò attentamente.
Perchè qualcuno doveva regalargli degli oggetti simili? Non era più un bambino ormai, a cosa gli servivano delle biglie?
Dopo averle studiate attentamente si accorse che tra la carta che aveva scartato era imprigionato anche un piccolo bigliettino di carta: ‘Non sono riuscito a trovarne una con lo stesso colore dei tuoi occhi. Ci vediamo stanotte, sotto al lampione?’.
Aoyama fece cadere i piccoli regali, frantumandoli sul pavimento.
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