【 1 】𝘛𝘢𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘦𝘯𝘵𝘦

New York City
10 Settembre 2294

<< Non voglio prendere la turbo-rotaia. >> si lamentò Alis.

<< Abbiamo preso l'abbonamento, quindi lo usiamo. >> replicò Anya fermamente.

Alis incrociò le braccia e mise su il suo tipico broncio.
Lei odiava la turbo-rotaia. Preferiva di gran lunga le cabine teletrasporto, ma in quella zona di periferia, l'unico modo per raggiungere il centro di New York era la turbo-rotaia.

Erano le sei e mezza di sera e il cielo era già buio come a notte fonda.
Le luci fredde a neon rischiaravano la stazione semi deserta, rendendola un luogo mistico.
Intorno a loro non c'erano altro che fabbriche silenziose.
Erano nel cuore della zona industriale. Di giorno quelle strade erano piene di macchine e operai che facevano avanti e indietro da ogni impianto. Ora invece sembrava una città fantasma, dove il tempo si era fermato.

La voce gracchiante dell'altoparlante ruppe il silenzio spettrale della stazione.

<< Il treno numero 6347 per Queens Plaza è in arrivo al binario 1. Attenzione: allontanarsi dalla linea bianca. La barriera di sicurezza si disattiverà all'apertura delle porte del treno. >>

Le luci rosse dei paletti magnetici si accesero: segno che la barriera magnetica di sicurezza, che impediva alle persone di attraversare i binari, era attiva.
Il treno si fermò silenziosamente davanti alle ragazze.
Quando le porte si aprirono e le luci rosse si spensero, Anya prese per mano sua sorella minore e salirono sul veicolo.
Appena le porte si richiusero, Anya si alzò la manica del cappotto per vedere l'ora sull'holowatch. 19:40. Erano in ritardo, la cena sarebbe iniziata a breve.

Alis si diresse veloce verso il posto accanto al finestrino. Purtroppo per lei, la maggior parte dei lampioni e dei fari stradali erano spenti in quella zona, quindi tutto quello che riusciva a vedere era il riflesso della sorella maggiore in piedi dietro di lei.

Anya abbassò lo sguardo sul file di colore azzurro chiaro che teneva in mano. La sua mente ritornò a pochi minuti prima quando aveva scambiato venti crediti per quel piccolo quadrato semitrasparente.
Anya trovava quasi triste il fatto che un progetto così grande e così disastroso fosse ora  tutto nelle sue mani. L'unico retaggio del lavoro al quale si erano dedicati decine di scienziati per anni, era racchiuso in un semplice file che sembrava così leggero e pesante allo stesso tempo.

Alis, annoiata, distolse lo sguardo dal finestrino e osservò sua sorella.

<< Ora mi dici che cos'è quello? >> chiese indicando il file.

Anya si guardò attorno: i sedili accanto a loro erano occupati da pochi lavoratori stanchi che tornavano a casa. Anche se probabilmente non si erano neanche accorti della loro presenza, Anya preferì mantenere un basso profilo per evitare di essere riconosciuta. Si mise velocemente in tasca il file e si sedette accanto a Alis.

<< Te l'ho detto; è del materiale che mi serve per l'accademia. È un progetto importante e super segreto, quindi devi promettermi che non dirai niente a papà. >> disse a bassa voce.

<< Perché non devo dirglielo? >> disse Alis senza modulare il tono della sua voce squillante.

<< Perché a lui questo progetto non piace quindi si arrabbierebbe molto se lo venisse a sapere. >> rispose lentamente Anya cercando di convincere la sorella.

Era stata costretta a coinvolgere anche Alis in quello scambio per non far insospettire loro padre. Anya si era offerta di andare a prendere sua sorella minore al doposcuola per poi fare una deviazione veloce verso la zona industriale per effettuare lo scambio e poi tornare a casa in tempo per la cena. Se le avessero chiesto qualcosa sul ritardo avrebbe detto che era andata nella biblioteca della Flotta per prendere in prestito dei file prima di partire per l'Accademia della Flotta Stellare. Era un piano infallibile, la parte difficile era assicurarsi che Alis non aprisse bocca con loro padre.

<< E io cosa ci guadagno? >> chiese Alis con un sorrisetto stampato sul volto spruzzato di lentiggini, che risaltavano appena sulla sua pelle color caramello.

Anya sospirò. Quella ragazzina aveva appena dieci anni eppure era già più furba di molti adulti.
<< Potrai avere la mia camera quando sarò all'accademia. Affare fatto? >>

Alis si portò un dito al mento facendo finta di pensarci sopra. Poi il suo sorriso si allargò e i suoi occhi ambrati brillarono.
<< Affare fatto. >>

Le due ragazze si strinsero le mani, mentre il treno entrava nella stazione di Queens Plaza.
Sembrava di essere entrati in un'altra dimensione. L'ambiente intorno a loro era completamente bianco e illuminato da luci a neon; brulicante di persone che provenivano da ogni parte della Terra e dello spazio che scomparivano nelle cabine teletrasporto, nei treni o imboccavano i vari corridoi a vetri che conducevano alle vie principali del quartiere. Completamente diverso dalla stazione in cui erano pochi minuti prima.

Appena scesero dal treno si diressero verso la sala delle cabine teletrasporto.
Anya prese per mano sua sorella per farla salire con lei sulla pedana e inserì nel computer la chiave magnetica con le coordinate di casa loro.
Il caldo sibilo del raggio del teletrasporto attraversò i loro corpi per poi dissiparsi un secondo dopo. Appena si materializzarono nella sala teletrasporto privata di casa loro, Anya si avvicinò alla porta per ascoltare le voci ovattate che provenivano dal piano inferiore. Suo padre stava intrattenendo i primi ospiti.

Rylan Locklear era un Ammiraglio famoso che aveva servito la Flotta e la Federazione come capitano e ammiraglio per molti anni. Aveva concluso da poco le trattative con gli Andoriani per la costruzione di una base stellare a metà strada tra il loro pianeta e la Terra, quindi aveva deciso di organizzare una cena con buffet per tutti i più importanti diplomatici, capitani, ingegneri e ambasciatori della Federazione che avevano preso parte al progetto. Anya in quanto sua figlia maggiore aveva sempre gli occhi puntati addosso durante quel genere di celebrazioni, e tutti si aspettavano che avrebbe seguito le orme del padre.
Purtroppo Anya aveva degli interessi diversi.

La sua mano toccò automaticamente la tasca del cappotto per controllare che il file fosse ancora al suo posto; poi si girò verso Alis e si inginocchiò per parlarle.

<< Ok, ricordati il nostro patto. Adesso ci cambiamo, andiamo di sotto, non parliamo più di quello che è successo oggi e tra due giorni la camera grande sarà tutta tua. Se ti chiedono qualcosa, oggi ti sono venuta a prendere al doposcuola e poi siamo andati in biblioteca. Va bene? >>

<< Ti ho già detto che va bene. >> disse Alis roteando gli occhi e superandola per dirigersi in camera sua.
A volte Anya dimenticava il fatto che sua sorella non fosse più una bambina e che ormai capiva le cose al volo.

Appena si richiuse la porta della camera alle sue spalle, Anya ripose il file nella borsa con il suo PADD e si cambiò velocemente indossando il suo vestito rosa antico da cerimonia che le arrivava poco sopra il ginocchio.
Il suo sguardo si fissò per un attimo sulla divisa rossa da cadetto della Flotta appesa all'anta dell'armadio, pronta per essere indossata di lì a pochi giorni.
Frequentare l'Accademia della Flotta Stellare era stato il suo sogno sin da quando se lo ricordava, e finalmente si era realizzato. Sfortunatamente il suo campo di interesse non era visto dalla Federazione di buon occhio, ma lei avrebbe fatto di tutto per sollevarne la reputazione e mostrarne il vero potenziale, e il file di cui era appena entrata in possesso l'avrebbe aiutata.

Si pettinò velocemente i capelli crespi di un colore indefinito tra il biondo e il castano cercando di dar loro una forma e raggiunse il padre e gli invitati al piano di sotto.
Anya non era il tipo di persona che si trovava a suo agio in mezzo a figure importanti e pezzi grossi della Federazione, ma si rendeva conto che l'apparenza giocava un ruolo fondamentale nelle relazioni interpersonali, soprattutto in ambito lavorativo; era una delle prime cose che le aveva insegnato suo padre.
Appena arrivò in soggiorno vide Alis davanti al buffet intenta a riempirsi il piatto di tartine; Vera era accanto a lei e stava cercando di non farla esagerare.
Vera Dallas era l'assistente personale dell'Ammiraglio Locklear e oltre ad aiutarlo con le relazioni diplomatiche e a organizzare i suoi impegni, si prendeva cura di Anya e Alis quando il padre non c'era. Per sua sorella Vera era quasi come una madre; Anya invece aveva trovato difficoltà a legare con lei in quel modo, per lei era al pari di una buona amica. Riconosceva che Vera per Alis era molto importante perché era l'unica figura materna che aveva; e presto Anya se ne sarebbe andata di casa, quindi la sua presenza era indispensabile affinché non si sentisse sola.
Anya non era sicura di quale tipo di rapporto ci fosse tra Vera e suo padre; trascorrevano la maggior parte del tempo insieme e sembravano molto intimi, ma non li aveva mai visti parlare di altro se non di lavoro. Effettivamente Rylan non era il tipo di persona che entrava velocemente in confidenza.

Rylan Locklear era celibe e non aveva mai avuto fiducia nel matrimonio tanto da decidere di non sposarsi e di adottare delle bambine per avere delle eredi. Anya era stata la prima ad essere adottata, e successivamente entrò a far parte della famiglia anche Alis.
Anya si era chiesta spesso che cosa avesse spinto il padre ad adottare loro due, se avessero qualcosa di speciale o era stato semplicemente il caso.
Anya gli aveva chiesto più volte chi erano i suoi genitori naturali ma lui si era sempre limitato a dire che non gli era stato concesso sapere chi fossero.
Le piaceva pensare che era stata scelta per uno scopo, a prescindere da chi era prima o perché fosse rimasta senza genitori biologici, le era stata data una seconda opportunità e non l'avrebbe sprecata.

<< Anya, finalmente sei arrivata. >> sentì la voce di suo padre alle sue spalle.

Rylan stava indossando la sua uniforme rossa da Ammiraglio della Flotta Stellare. Il distintivo della Flotta, appuntato sul petto, era lucidato alla perfezione e rifletteva la luce del lampadario. I suoi capelli sale e pepe erano pettinati all'indietro e la sua barba era perfettamente curata.
Accanto a lui si ergeva massiccio come una montagna, un uomo robusto dalla lunga barba ramata e i capelli cortissimi. Dai galloni sulla manica della sua uniforme Anya capì che era un Commodoro.

<< Anya, questo è il Commodoro Thomas Cartan, insegna relazioni e cooperazione interplanetaria all'Accademia della Flotta. Commodoro, questa è mia figlia Anya. >> disse Rylan con il suo solito sorriso da diplomatico.

Il Commodoro bevve un sorso di spumante trill dal calice, che sembrava piccolo e fragile tra le sue dita tozze.

<< È un piacere fare finalmente la tua conoscenza, signorina Locklear. >> disse senza far trapelare nessuna emozione attraverso la fitta barba.

<< Piacere mio, Commodoro. >> disse Anya con un sorriso neutro simile a quello del padre.

<< Sarà felice di sapere che Anya a breve comincerà gli studi all'Accademia della Flotta Stellare, proprio come me alla sua età. >> disse Rylan con orgoglio.

<< Ah, molto bene signorina, e dimmi, hai intenzione di diventare un capitano di successo come tuo padre? >> chiese il Commodoro.

La maggior parte dei colleghi e conoscenti di suo padre si aspettava che Anya volesse diventare come lui; come se la sua esistenza fosse finalizzata a diventare una sua copia. Tutti sapevano che Anya e Alis erano state adottate per essere le sue eredi, ma nessuno poteva scegliere i loro interessi.
La diplomazia e il comando non erano fatti per Anya.

<< A dire il vero pensavo di specializzarmi nel campo della terraformazione, lo considero uno studio molto sottovalutato che potrebbe tornare utile alla Flotta in futuro. >> disse Anya con un sorriso orgoglioso.

Sentì suo padre irrigidirsi accanto a lei.

Gli occhi del Commodoro si accesero per un attimo e il suo tono cambiò di botto. La sua apatia si era trasformata in interesse.

<< Oh, davvero una scelta interessante. Speriamo che vada bene, non vogliamo una replica di Genesis. >>

<< Ci mancherebbe altro. È da anni che mi dedico allo studio della materia; per non ripetere gli stessi errori di Genesis. >>

<< Ma davvero? È notevole. >>

<< È il minimo. >>

Tra loro tre cadde per un attimo un silenzio insolito. Il campo di studi di Anya era sempre stato causa di gelo e disagio, ma non in quel momento; il Commodoro continuava a fissarla interessato, come se quella ragazza avesse improvvisamente catturato la sua attenzione.

<< Molto bene, allora. Ci vediamo a San Francisco. >> disse infine il Commodoro congedandosi con un sorriso.

Anya lo seguì con lo sguardo mentre si allontanava. Lui era l'unico adulto che aveva davvero mostrato interesse e non aveva cercato in tutti i modi di cambiare argomento. Forse il commodoro la pensava come lei sulla terraformazione.

<< Anya, posso parlarti un attimo? >> disse Rylan all'orecchio della figlia.

Il padre le aveva ripetuto molte volte di cercare di parlare il meno possibile della terraformazione e soprattutto del progetto Genesis, ma ormai Anya sarebbe andata all'Accademia per approfondire esattamente quell'argomento quindi non era più possibile mantenerlo nascosto.

Lasciarono il soggiorno e si diressero verso il terrazzo del piano di sopra.
Casa loro era un attico spazioso all'ultimo piano della Steinway Tower nel centro di Manhattan. Al piano inferiore erano presenti la sala pranzo con i replicatori di cibo e l'ampio salone che si apriva su una grande vetrata che, oltre ad essere una finestra sulla città, poteva essere utilizzata come schermo interattivo. Al piano di sopra erano presenti le camere da letto, i bagni, la sala teletrasporto, lo studio del padre (il quale era chiuso a chiave per la maggior parte del tempo) e il terrazzo con gli attracchi per le navette. Dal terrazzo si potevano ammirare le luci delle strade, palazzi e grattacieli circostanti che venivano bruscamente interrotti dalla fitta vegetazione rigogliosa del Central Park che si estendeva a perdita d'occhio. Anya aveva sempre adorato quel panorama; peccato che in quel momento non poteva goderselo.

<< Ti avevo detto di non parlare così apertamente della terraformazione. È un tasto dolente per la Federazione e non dovresti prenderlo così alla leggera. >> disse Rylan con tono severo.

<< Un attimo, io ho semplicemente risposto ad una domanda; e so benissimo cosa significa per la Federazione, appunto per questo ho sottolineato il fatto che l'ho studiata approfonditamente, per non ripetere gli stessi errori di Genesis. >> disse Anya tutto d'un fiato.

Suo padre sospirò profondamente. Avevano già avuto quella conversazione tante volte.

<< Anche solo menzionare il fatto che la stai studiando è un argomento scomodo. La Federazione non vuole che si facciano esperimenti sulla terraformazione per evitare che riaccada di nuovo un disastro come quello di Genesis. >>

<< Non accadrà; non sarò una replica di Carol Marcus. >> replicò Anya irremovibile.

<< Lo spero vivamente, Anya. Ti devo chiedere però di cercare di trovare un altro corso di studi. >>

<< Cosa? Padre, io non- >>

<< Non sto dicendo che devi per forza cambiare campo di studi; vorrei semplicemente che non ti dedicassi esclusivamente alla terraformazione ma che tenessi la mente aperta per altri studi meno... rischiosi. >> disse Rylan interrompendo la figlia.
Sapeva quanto diventava testarda quando si mettevano in discussione le sue convinzioni.

<< Intendi dire che preferiresti che io fossi un ingegnere o un membro della sicurezza intercambiabile piuttosto che studiare la terraformazione? >>

Anya non riusciva a capire se al padre stesse più a cuore la sua salute o quello che le persone pensavano di lei.

<< Preferisco che tu scelga un corso di studi che non ti faccia rischiare di finire davanti alla corte marziale o peggio! >> disse il padre alzando la voce.

Rylan si strinse il ponte del naso con le dita, chiudendo gli occhi, e le rughe sulla sua fronte si accentuarono; sinonimo del fatto che la testardaggine di Anya stava andando troppo oltre. Lei però non voleva cedere quindi preferì non dire nulla.

<< Promettimi soltanto che proverai a interessarti anche ad altri campi. Se anche dopo questa ricerca rimarrai convinta di continuare gli studi sulla terraformazione, io non ti fermerò. >> disse Rylan con un tono più calmo.

Lei era perfettamente a conoscenza di tutti i pregiudizi e i dubbi riguardanti il campo della terraformazione; tutti nati a causa del disastro di Genesis. Purtroppo anche l'Ammiraglio era stato vittima di quei pregiudizi, ma non poteva biasimarlo, in fondo lui voleva solo il suo bene. Quel disastro aveva provocato anche dei morti, oltre alla distruzione di un intero pianeta e l'aver sfiorato una guerra con il popolo bellicoso dei Klingon, ma quelle erano state tutte conseguenze del fatto che quel progetto non era stato abbastanza segreto e riservato come avrebbe dovuto essere, attirando troppe attenzioni indesiderate. Non sarebbe successo ad Anya, sarebbe stata molto più discreta.

<< Va bene. >> accettò Anya alla fine.

<< Grazie, Anya. >> disse sospirando e accarezzandole una spalla.
<< Ora scusami ma devo ritornare di sotto. >>

Rylan le passò accanto senza aspettare una risposta.
Anya rimase per qualche minuto in terrazzo ad osservare la notturna New York, immersa nei suoi pensieri.

Anche se aveva accettato le condizioni del padre, lei non avrebbe mai mollato la terraformazione. A differenza della maggior parte degli scienziati della Federazione, non si sarebbe fermata al fallimento del progetto Genesis.
Ripensò al file che ora era nascosto nella sua borsa. Aveva preso quel file dalle mani di uno degli scienziati che aveva lavorato in prima persona al progetto Genesis. Sembrava felice di essersene disfatto, come se Anya fosse l'ultima rimasta ad interessarsene.
Aveva dedicato anni al suo studio senza trovare mai abbastanza informazioni per avere un quadro completo. Dopo la detonazione del dispositivo Genesis, la Flotta Stellare aveva classificato tutte le informazioni riguardanti esso e per accedervi dagli archivi pubblici serviva un'autorizzazione di grado oro 1, quindi quel file era fondamentale poiché conteneva i dati originali e la programmazione del progetto senza limitazioni o censure.
Una volta arrivata all'Accademia avrebbe studiato quel file integrandolo anche con gli archivi della Federazione per dare giustizia a quello che, secondo lei, poteva essere una grande risorsa per la Flotta Stellare.

Avrebbe sfidato e aiutato la Federazione allo stesso tempo.

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