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Mono no awareʼ
fantasy, horror, drammatico, paranormale.

Quando ho letto il tema non ho potuto trattenermi dal ricordare questa vecchia storia. Una storia mai pubblicata di cui non ho mai parlato a nessuno, che mi ha accompagnato fin da quando ero piccola (ovviamente in modo più astratto in quanto non conoscevo determinate credenze della cultura giapponese). Probabilmente per questo è una storia ancora un po' sfocata e senza dettagli specifici, non l'ho mai affrontata nei particolari perché sempre vista come cosa mia personale.

In realtà una volta ho provato a crearci un oc, ma diciamo che la cosa non è andata a buon fine.

Iniziamo comunque a parlare della storia in sé, partendo proprio dal titolo. Il termine “mono no aware” è ovviamente giapponese, il suo significato è intraducibile in qualsiasi altra lingua, ma potrebbe essere definito come una tristezza o disperazione alla precarietà delle cose. Precaria è la mente di Chiharu, la protagonista del racconto, mente che sprofonda man mano che la trama avanza in uno spiraglio di pazzia.

La storia si ambienta in un paesino rurale del Giappone, intorno al 1970, insomma immaginatevi un'ambientazione da studio ghibli. Aggiungete toni più scuri et voilà. Sono abbastanza sicura che avessi anche trovato un villaggio reale a super infestato in cui collocare la storia, ma purtroppo non riesco a trovarne il nome.

Comunque, in questo villaggio sperduto tra i monti giapponesi vive una piccola comunità di cui Chiharu fa parte. Ella viveva lì con il padre, la madre e il fratellino di qualche mese. Non mi dilungherò troppo: in una notte di temporale il padre esce di casa armato per controllare perché i cani di famiglia continuino ad abbaiare come dannati, ad un certo punto si sente un rumore di sparo e l'uomo non rientra in casa. Pochi giorni dopo viene ritrovato sulla sponda di un ruscello svuotato degli organi interni. Immaginate il panico che potrebbe scaturire da questo avvenimento. Il villaggio si allerta e la famiglia va in lutto.

Chiharu, protagonista assoluta, è colei dai cui occhi si vede lo svolgersi della vicenda. Sarà tramite lei che si vedrà la madre cadere in depressione, gli abitanti del villaggio allontanarli perché visti come una famiglia maledetta e tutte queste sventure. Fatto sta che avvenimenti strani iniziano ad avvenire intorno alla casa. Rumori di artigli contro porte e finestre, strane impronte nel terreno, cani che scompaiono. Solo che tutti evitano le due donne e il bambino, non porgendo loro aiuto e evitando anche di ascoltarle per paura di venire coinvolti. Una notte, dal nulla, il fratellino di Chiharu sparisce, nella sua culla viene trovata solo una pozza di sangue.

La madre di Chiharu viene arrestata per questo. La donna, ritrovata in un angolo nella camera del bambino, viene ritenuta la responsabile dell'omicidio del figlio, causata secondo gli inquirenti dalla depressione post morte del marito. Viene portata in un centro psichiatrico, quasi con sua grande gioia. Prima di andarsene sussurra alla figlia solo poche parole, ovvero «tieniti stretto il fegato».

Queste sembrerebbero parole di una pazza per tutti, ma non per Chiharu. Qui inizierà una parte più "gialla" della storia, ovvero la ragazza inizia a cercare indizi su cosa sia effettivamente successo al fratellino e al padre. Insomma cerca cerca, la faccio breve, scopre che gli yokai esistono e che la sua famiglia è preda di un kappa. La versione più cruenta.

Da qui inizierà una specie di inseguimento, lei che cerca di svelare la verità e il kappa che la tallona per ammazzarla. Come finisce la storia? Ovviamente nessuno le crede (o per meglio dire, nel villaggio dove già si sapeva cosa stava effettivamente succedendo fanno finta di prenderla per pazza per non venire coinvolti) e quindi la ragazza sprofonda in una spirale di solitudine, isolamento, ossessione e pazzia, impossibilitata dal kappa a lasciare la casa.

Ci sarebbero molte altre cose di cui parlare in quanto la storia avrebbe affrontato anche altri tipi di yokai, interazioni con forze dell'ordine e cose così, ma per farla breve è tutto qui. Non faccio spoiler specifici sul finale né nulla perché chissà, magari un giorno-

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