❱ 𝗖𝗛. 𝗜𝗩, 𝗔𝗖𝗧 𝗩: 𝖫𝖮𝖲𝖳 𝖬𝖤𝖬𝖮𝖱𝖨𝖤𝖲 𝖮𝖥 𝖦𝖴𝖨𝖫𝖳 ❰
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" hyo, svegliati! "
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Akihisa era stregato dalla rosa croce sulla foto della vittima.
Ancora incredulo della sua morte che non aveva afferrato di ritrovarsi, per la sua terza volta, poiché si sa già cosa fosse successo nel secondo caso, nella sala del processo.
Questi giorni erano passati fin troppo in fretta.
Dall'odiarsi, alle scuse, alla simpatia con Sumire.
Dal presupposto rapimento, le torture, gli scontri e le rivelazioni sempre più tragiche.
Eppure una parte di sé gli gridava di non rompersi adesso.
Non quando doveva portarle giustizia.
Quei momenti lo portarono anche a riflettere al suo percorso.
Dall'inizio: le prime conoscenze, l'amicizia con Dae-jung, il suo mazzo di carte fidato, la speranza di uscire.
Alla fine: i ricongiungimenti, l'amicizia proprio con quella ragazza immortalata sul quadro, delle cicatrici, la disperazione del proseguito del Killing Game.
Non era arrabbiatx.
O almeno, non era una rabbia famigliare quella che il corpo provasse.
Era solito a sentire la testa bruciare, i denti stringere, i pugni chiudersi mentre sbattevano da qualche parte, o giocavano con uno dei suoi anti-stress.
Questa rabbia invece era più interna, difficile da tirare fuori. Lo sconforto, quale lo bloccava, riempiva l'animo e lo riduceva in polvere. Il cervello tuttavia cercava di ignorarlo. Si creava dunque questo paradosso dove provava ma non provava. Provava tanto da infastidirlo, ma non abbastanza da esplodere.
Era una delle sensazioni peggiori della sua vita.
" dunque "
Ma nulla batteva l'urto che la voce di Venom xlx dava ogni volta che la sentiva.
" non vi annoiate ad ascoltare lo stesso discorso ancora e ancora e ancora? "
Domandò in maniera retorica, ormai già in piedi davanti al suo piccolo trono. Il resto dei sopravvissuti, nervosi, si trovavano a loro volta alle loro postazioni circondati dai quadri dei morti. 8 precisi. 8, proprio il numero di sopravvissuti. 8, la metà di loro era ufficialmente andata all'altro mondo.
" poco importa, adoro ripeterlo! Quindi orecchie bene aperte "
Ridacchiò successivamente, molto più allegra del solito. Era fin troppo inquietante.
" dove vita e morte collassano, dove verità e bugie si intricano, dove nessuno può vincere senza segnare l'altro. Una discussione dopo le investigazioni vi ha sempre salvato fino ad ora, dunque perché non continuare così? Il lavoro di squadra è la parte fondamentale dopottutto. Il vostro scopo è scovare il colpevole dietro l'omicidio di Sumire Hamasaki, la super giornalista liceale, anche se poco mi importa sia morta "
Huh? Questa era nuova.
" anzi, non iniziamo a fare una lista di quanto sia grata nel non doverla più vedere. Non vi rendete conto del palo in culo che fosse "
Il disgusto misto al sollievo congelava il sangue nelle vene. Tutti spalancarono gli occhi a quelle ultime parole, rimasti di stucco.
Non l'aveva veramente detto?
Non ha veramente insultato non solo una persona morta, ma la stessa che è stata più informativa di tutti quanti?
E con quale leggerezza lo diceva, come se si trattasse di un oggetto senza emozioni. Come se fosse veramente il loro nemico.
Haruki la fulminò con lo sguardo a sua volta scioccato e mortificato. Non commentò ulteriormente. Era leggibile in viso quanto avesse voluto farlo.
Questo fu il suo permesso di andare avanti.
" concentrandoci sul processo: esponete le vostre tesi! Date opinioni! Teorie! Domande stupide! Quel che so io! Basta troviate quel maledetto colpevole, così potrò anche stringergli la mano. Non dimentichiamoci delle votazioni anonime. Si gioca di democrazia quindi chi avrà più voti sarà colui cui credete sia il colpevole. La domanda finale sarà 'è stato veramente lui?'. Se sì, congratulazioni, solo egli verrà esecutato. Se no, tutti apparte egli prenderanno il suo posto e potrà finalmente diplomarsi dalla hope's peak academy. Avete domande? "
Per una volta nessuno alzò la mano.
Volevano solo farla zittire per poter pensare in pace. Prima si sedersi la sorvegliante pronunciò l'inizio ufficiale:
" ebbene, che si aprano le danze al quarto processo di classe! "
Il silenzio questa volta molto più arduo, lento, doloroso, come se fossero stati pugnalati da un coltello poco affilato e lasciati sanguinare per il resto dei loro giorni.
Perché?
Perché arrivarono presto alla conclusione di aver perso tutti gli individui migliori quali portavano avanti un processo.
Prima Dae-jung,
dopo Valeria,
ed ora Sumire.
Nessun maestro d'orchestra aveva superato le loro abilità in questa sala. La loro assenza era paragonabile a quella di un genitore che lascia i bambini al supermercato.
Erano persi, disorientati.
Lavoro di squadra sarà pur tornato utile in molti casi. Il suo svantaggio era il doversi affidare a chi più non ci fosse.
E poi nelle loro condizioni attuali? La maggior parte aveva minimo una ferita fisica da qualche parte del loro corpo, per non parlare di quelle spirituali. L'autostima era sotto lo zero.
Akihisa, Shiori, Hyosuke, Naomi, Koharu, Asahi e Axel stavano iniziando a credersi spacciati.
Di questo passo, saranno finiti prima ancora di cominciare.
" cosa diceva il death file? "
Airi, tuttavia, era dell'idea opposta.
Determinata, seria, addirittura fredda.
Un'immagine così contrastante da paralizzarli sul posto.
Colpì tutti questo fattore, forse perché la volta scorsa non aveva proprio aperto bocca. Shiori mandò giù la saliva.
" il luogo del ritrovamento è la serra, la morte si aggira attorno a mezzogiorno e la causa della morte è l'impatto da caduta "
" abbiamo già un punto su cui discutere "
Confusione apparve nei loro visi, il silenzio la incitava a dire di più.
" insomma, credo la domanda sorga spontanea: se Sumire è caduta, da dove allora? "
Oh... Vero.
Sembrava così ovvio stabilire che fosse caduta ed atterrata che non Hisa non ha considerato quanto cruciale potesse essere il luogo da cui è precipitata. Rimaneva parte della scena dell'omicidio dopottutto!
Quale poteva mai essere? Mh...
Tempo di ascoltare le opinioni altrui in un dibattito aperto.
" mi viene spontaneo dire che fosse dall'alto. Ma cosa c'è veramente in alto alla serra? "
Rifletté Koharu.
" che fosse precipitata proprio dal tetto di essa? Spiegherebbe i pezzi di vetro ritrovati "
Osservò invece Shiori.
" come ci dovrebbe essere finita lì? Secondo me ci dovrà essere un luogo ancora più alto cui cadere con fatalità in questa struttura "
Alle parole di Axel, i pezzi del puzzle si connessero.
" sì, hai ragione! "
E discussione si frantumò in mille frammenti, dando a loro la prima ed ufficiale strada su cui discutere.
" che intendi dire? "
Chiese dunque curiosx Asahi.
" c'è un posto dove si può precipitare proprio sopra la serra. Addirittura l'unico posto cui porta fuori nonostante sia in un piano superiore "
E quel posto era proprio...
" il balcone del terzo piano! "
La nuova sezione era l'unica cui finalmente lasciava respirare aria fresca. Akihisa non si era scordato per un sol momento la soddisfazione di poter finalmente vedere l'orizzonte. Tuttavia quel bel ricordo presto si trasformò in qualcosa di più controverso e deformato alla realizzazione che Sumire, pochi giorni dopo, fosse caduta proprio davanti a quella magnifica vista, quale doveva portare pace e non miseria.
Abbassò lo sguardo inconsciamente, si tenne lo stomaco con un braccio sente le farfalle più miserabili al suo interno.
" hai ragione..! Quando avevamo esplorato quel piano, lo stesso cui avevano scovato Hyosuke, c'erano delle piccole gocce di sangue che andavano verso il balcone e- "
Koharu si interuppe, connettendo i puntini. Respirò profondamente.
" c'era un'impronta di una mano sul bordo del balcone! "
Esclamò prima che l'amarezza invase la gola.
Ebbero così la loro prima scoperta: Sumire era caduta dal balcone del terzo piano, perché era l'unico posto accessibile trovandosi direttamente sopra la serra.
Il timore si insidiò in loro man mano che realizzavano una nuova domanda da investigare. Una domanda, quale Akihisa non voleva saperne la risposta.
Sumire era stata gettata o si è gettata?
Airi espose questa tesi con molto nervosismo, divenendo oramai la voce del gruppo.
" insomma, uhm, non voglio sembrare esagerata ma... Non è che si fosse buttata giù? In fondo in questi giorni non è stata bene. Non dico l'abbia fatto sicuro! Voglio solo lasciare tutte le possibilità aperte per... per sicurezza! "
Inchinò leggermente la testa in avanti come se volesse scusarsi di aver proposto qualcosa del genere, tornata la ragazza timida e gentile di un tempo. Circa.
Hisa scosse la testa.
" no! Non è possibile! Non può essersi- cioè- non farebbe mai- quello- "
"Togliersi la vita da sola". Era così orribile pensarci che quelle parole si bloccavano in bocca.
" per favore, Hisa, cerca di- "
" no! Non l'avrebbe fatto! "
" però dobbiamo-! "
" ho detto di no! Fine della storia! "
Non poteva essere vero!
Non avrebbe fatto una cosa del genere!
Gliene avrebbe parlato almeno una volta!
Non si sarebbe tenuta tutto dentro per poi esplodere da sola!
Non era da lei!
Sumire non fa altro che parlare e criticare e lamentare ogni cosa che accadde!
Questa non poteva essere l'eccezione!
Quindi Airi doveva starsene zitta!
Cosa doveva saperne lei, una criminale, di cosa provassero gli altri?!
Strinse i pugni, tremando appena.
" no, Airi, ti stai sbagliando. Sumire deve essere stata spinta "
Shiori intervenì in quel battibecco, già provando un leggero mal di testa alle urla di Akihisa. Si fece un promemoria che probabilmente sarebbe andatx avanti così per la maggior parte del processo.
La bionda sbatté le palpebre.
" ma l'hai vista pure te quella impronta! Era così confusionaria. Sia verso l'interno che l'esterno c'erano segni delle dita. Deve aver scalato la barriera con le sue forze per poi lasciarsi andare! Non si spiega la loro origine altrimenti! "
Cercò di farli ragionare sotto questo punto di vista.
Preoccupazione e genuinità trasmettevano le parole di Airi, fin troppo strana.
Si comportava come il primo giorno.
Ma era strana.
Si comportava come gli ultimi giorni.
Ma era fin troppo strana.
Forse perché avevano scoperto cosa si celasse dietro di ella tempo fa, dava questo senso di falsità. Eppure sembrava sincera.
Era... fin troppo complessa.
Shiori si grattò il mento pensierosa, volendo articolare per bene ma il mal di testa la rallentava assai. Mise due dita sulla tempia.
" il ritrovamento del corpo... "
Borbottò.
" se Sumire si fosse gettata da sola, non sarebbe caduta di schiena. E... "
Piccolo momento.
" i piedi non indicherebbero la direzione del balcone, bensì la parte opposta. "
" come puoi essere così certa? "
Chiese dunque la bionda.
" se si fosse gettata, lo avrebbe fatto cadendo sui suoi piedi o di faccia. Se proprio si voleva uccidere, si sarebbe assicurata di colpire il terreno con la parte del corpo più critica, non la schiena perché le avrebbe fatto ancor più del male! Fidati, ho sentito fin troppe storie agghiaccianti al riguardo da non potermene dimenticare "
Naomi si aggiunse.
" maybe la gravità le ha giocato un brutto scherzo? You know, just like those movimenti trans-transrotatori..? Yes, that thing! "
" non iniziate con la fisica, per favore! Che già gli anni scorsi non sopportavo la professoressa! "
Koharu sbuffò sentendo una lacrimuccia immaginaria scendere da quando le scoppiasse la testa. Insomma, già era complicato giocare a fare i detective!
" no, non c'è bisogno, perché non è quello l'unico valido motivo. Non so se ne avete idea, ma quando una persona si vuole uccidere, gettandosi, è solita togliersi le scarpe, come per entrare all'altro mondo "
Spiegò brevemente la medium.
" e Sumire indossava ancora le sue scarpe. Di calcoli precisi non ce ne facciamo nulla! È chiaro e cristallino che ci sia un colpevole fra di noi! Quello che l'ha spinta giù! "
Tutte le spiegazioni xlx fecero tirare un piccolo sospiro. Era brutto, sì, ma non era così peggio di quanto pensasse. Suona male, ma nemmeno sa come articolare questa sensazione. Portò una mano fra la testa candida per tornare più serio e deciso.
Sumire è stata spinta da qualcuno.
La successiva domanda dettava: chi potrà esser stato?
Prima di quella però un certo regista voleva prendete parola.
Come era conciato al momento? Non nei migliori dei modi. I capelli biondi erano arruffati, neccessitando di una doccia, occhi rosati nella parte bianca, labbra rosse e gonfie, bende che coprivano maggior parte del collo, andatura goffa, cerotto sulla ferita sulla coscia. Erano riusciti a medicarlo a malapena prima dell'annuncio.
" s-s... e... "
Fino a quel momento non era riuscito ad aprire bocca e nessuno ebbe compreso pienamente il perché.
Si bloccò da solo, stranito dall'improvviso cambio di tono involontario. Molto più profondo, molto rauco, molto più basso. Parlare non era stato più difficile di ora a causa di un mal di gola atroce. Stesso argomento valeva per mandare giù la saliva o respirare fin troppo forte. Cosa gli era accaduto?
Il resto non aveva più conoscenza di egli al riguardo.
" tutto apposto? Vuoi qualcosa da bere? "
Volle accertarsi il creatore di effetti speciali.
Scosse la testa, tentando di comunicare quanto potesse.
" da quando ti è andata via la voce? '
Fece spallucce, confuso a sua volta.
" lo diceva mia zia che dormendo senza la copertina la notte ci si ammalava. Guardati adesso! "
Il resto rimase muto, dandogli così una mano nel capirsi meglio.
" dice- vo- non è che- uhm... magari è an-data lì e- uh- è cors-a vi-a per- "
Portò il pugno davanti alla bocca e tossì in malo modo, la gola bruciava così tanto che credeva veramente stesse andando a fuoco, bloccando la sua tesi a metà e non potendo - volendo - mandare avanti quel discorso.
Xlx cartomante cercò di ipotizzare a cosa si riferisse e trovò ogni opzione confusionaria.
Correre? Non stavano parlando di cadere? E dove sarebbe dovuta correre poi? Perché sarebbe dovuta correre prima di esser buttata giù? Come avrebbe fatto a correre? Qualsiasi domanda ponesse, non trovava un filo logico collegante a ciò che fu stato detto fino ad ora. Persino gli altri erano della stessa opinione.
" nel senso- "
Un altro colpo di tosse uscì dalle sue labbra.
" sweet hyo, you should take your time, it's okay if you don't talk for now, you really look awful "
Consigliò l'attore capendo l'impossibilità dell'altro e l'ostacolo che stava ponendo.
" ma- io- "
" vai al punto, hyo "
Suggerì invece Axel, volente di sentire le idee di tutti i presenti.
Una volta ristabilito da solo cercò di schiarirsi la gola dandosi anche piccoli colpetti al suo petto.
" a- "
Niente, non sembrava migliorare.
Tentò ugualmente per la seconda volta.
" perch-é le impro-nte erano si-a fu-o-ri che de-ntro. Quindi- "
Si bloccò, portando una mano in testa.
" quindi? "
Incitò Hisa a continuare.
Eppure Hyo non parlò.
" Hyo? "
" uh- "
Una mano si infilò nel capelli biondi, come se gli facesse male proprio in quel punto e non lo lasciasse parlare.
" dio santo, Hyo svegliati! Siamo nel processo di classe! Non abbiamo tempo da perdere! Cosa intendi dire?! "
Lo rimproverò successivamente.
Di risposta abbassò lo sguardo, questa volta divenendo più muto di un pesce. La frangia nascondeva parte del viso. Ormai si era arreso a farlo rinsavire.
" se intendi che Sumire sia caduta e ritornata al posto di prima, ti sbagli di grosso perché l'ho vista io "
"L'ho vista io cadere giù" se la risparmiò, anche se era fin troppo ovvio oramai. E, santo cielo, quanto volesse cancellare quell'immagine dalla sua mente. Hyosuke lo stava solo irritando ulteriormente nel farxlx pensare a cose risparmiabili per la sua pazienza.
" in più gli altri erano arrivati subito dopo a me, no? O- aspetta, chi era arrivato per primo? "
Axel alzò la mano.
" confermo ciò che hai detto, ti abbiamo raggiunto presto tutti quanti una volta scattato l'annuncio. Sumire non si era mossa di un millimetro. Conta pure che il death file ha messo in chiaro che la causa è proprio l'impatto, ergo sarebbe contraddittorio ipotizzare fosse stata ancora viva dopo di esso "
Riflettè un attimo.
" tuttavia hyosuke magari intende che avesse fatto un certo tragitto prima di arrivare lì? Avrebbe più senso in quel caso perché dovremmo ancora spiegare in che stato era ridotta e la presenza di tutto quel sangue "
Aggiunse Shiori, incrociando le braccia.
" ... Chi di voi ha visto Sumire in questi giorni? Io non potevo perché, uhm, sapete già... "
Abbassò lo sguardo ancora imbarazzata da tutti gli avvenimenti di questi giorni.
E purtroppo nessun altro aprì bocca.
" ... guys? Don't tell me no one has seen her in this past few days! "
Mise una mano davanti alla bocca l'attore.
Nuovamente la sala fu abbattuta con del silenzio.
Nessuno aveva visto Sumire quel giorno.
Nessuno tranne, beh, il colpevole.
" e ieri? "
Domandò dunque Shiori.
Nessuna risposta.
" l'altro ieri?! "
" solo di mattina presto... "
Akihisa ruppe il silenzio.
" mi svegliai la mattina per fare un giro, stava ancora dormendo sul letto con Axel, e quando tornai non c'era più. Poi le scrissi sul gruppo e disse che volesse rimanere in camera sua "
" oh, invece quando mi fui svegliato io non c'era proprio... Ma confermo la storia dei messaggi, li avete letti tutti, no? "
Disse il corvino più alto.
Annuirono in unisono.
" ecco, allora sapete il resto: si sentiva male per via della morte di suo padre. Non l'ho pressata molto perché, beh dai, non sono unx stronzx! "
" quindi è rimasta in camera sua per tutti quei giorni? Impossibile. Come ha mangiato e bevuto? "
Ipotizzò la medium grattandosi il mento.
" cioè, non so voi, ma io ho sempre degli snack per qualsiasi imprevisto. Metti caso volessi mangiare uno spuntino di mezzanotte ma non avessi sbatti di scendere in cucina? Magari Sumire ha fatto lo stesso! "
Osservò Koharu annuendo alla sua stessa ipotesi.
" solo snacks per tre giorni? Dovrà aver avuto una fabbrica per sfamarsi allora "
Ribatté Asahi.
" mai grande quanto la tua. Mi hai finito la risorsa di orsetti gommosi in meno di cinque minuti "
" stavano lì a prendere polvere lo stesso! Tanto valeva mangiarseli piuttosto che lasciarli andare a male! "
" tornate seri- "
Cercò di intervenire xlx cartomante.
" li hai risucchiati con la stessa fretta che il cambiamento climatico ha spazzato via i panda! Sei un parassita! "
" un parassita?! Mica è colpa mia se non sanno vivere con attenzione! "
" e poi ti sei mangiato tutto tranne quelli all'arancia e limone?! Fai le cose per bene almeno! "
" quei due gusti fanno schifo e tutti lo sanno! "
" bimbi, basta caramelle, ABBIAMO UN CASO DA RISOLVERE! "
Intervenì un'altra volta con voce più alta e ferma.
Perché nessuno stava prendendo tutto questo con serietà, eh?!
I due incrociarono le braccia e guardarono altrove.
" Riassumendo tutto quanto... Sumire era stata buttata giù dal terzo piano e nessuno l'ha vista dalla mattina presto di tre giorni fa. Dove si era andata a cacciare? "
Disse Airi grattandosi una guancia.
Oltre alla stanza, gli indizi sul balcone e la scena del ritrovamento, non avevano altre idee.
Era dunque tempo di cambiare argomento.
" riprendendo cosa avesse detto Hyosuke, c'è effettivamente qualcosa di strano "
Osservò Akihisa, attirando l'attenzione.
" le tracce di sangue dovrebbero segnalare il percorso compiuto di Sumire? Allora chi riesce a spiegare l'impronta di sangue in giardino? "
" dove?! "
Esclamò d'un tratto Koharu, allarmata come pochi.
" se siete andati ad investigare in giardino, sul bordo della fontana c'era una impronta di sangue simile ad una mano. Suppongo quella di Sumire dato il nostro ragionamento precedente. Però viene spontaneo chiedere come ci sia arrivata lì perché, come stabilito prima, è morta all'impatto "
" mh... it must have happened prima di quello allora! Maybe our so-called culprit ha deciso di farle la caccia per la scuola! Oh, poor Sumire..."
Domandò Naomi con la solita drammaticità, quale irritava molti se non tutti oramai.
" dite che l'ha colpita lì, trascinata al piano di sopra, e gettata? "
Propose Koharu, ma fu rifiutata da Shiori.
" non avrebbe senso complicare il proprio piano soprattutto per se stessi. Doverla trascinare fino a sopra con il rischio di essere visti è controproducente quando poteva annegarla lì "
Inconsciamente Asahi deglutì la saliva più forte del dovuto a solo sentire quella parola. "Annegare".
Sumire stava scappando da qualcuno? Davvero? E da chi? Sicuri sia il colpevole? L'ha ferita prima, spiegando l'impronta di sangue, ma non abbastanza, quindi è corsa fino al giardino ed ha avuto l'ennesimo scontro prima di scappare via? Oppure allora l'ha acciuffata? Quanto disperata si sarà sentita a dover correre per la sua vita in quelle condizioni? Senza l'aiuto di nessuno?
No aspetta, se è successo prima... se Sumire ha veramente occupato uno spazio talmente ampio... È impossibile che nessuno altro non l'abbia vista...
Sentiva di starci arrivando piano piano.
C'era una persona.
Una specifica persona.
Quale era molto sospetta perché era l'unica arrivata da un'altra parte rispetto al resto.
Anche quando era andato ad investigare da quelle parti si stava comportando in maniera assai sospettosa.
" Asahi, sai qualcosa, non è vero? "
L'altrx fanciullx spalancò gli occhi.
" perché..? "
" perché eri sospetto quando fui andato a controllare quella zona "
" ehm- "
Non sembrava avere in mente scuse, tantomeno controbattere. Era strano rispetto le volte scorse, quando non mollava l'osso senza essere scoppiato.
" è vero Asahi, eri l'unico arrivato da quella direzione "
Scioccatx alla stessa maniera fu Axel, il secondo dopo Hisa ad essere arrivato sulla scena del crimine e, guarda caso, Asahi fu proprio il terzo, proveniente dal giardino. Fu lì che suonò l'annuncio del cadavere.
Doveva aver visto quell'impronta, per forza.
Se lo negava era tanto audace quanto idiota.
Ma era davvero lxi quello che si celava dietro questo caso?
" ecco- uhm... "
Tanto di quel panico, di quella riluttanza, di quella paura, era visibile in volto. Asahi non era arrabbiato, ma spaventato. Asahi non insultava, se le stava prendendo.
" ... s-sì, ho visto Sumire quello stesso giorno "
Incrociò le braccia al petto.
La pressione lo schiacciava e rendeva minuscolo davanti a tutti.
" solo che... uhm... non ho proprio scuse, eh? "
Il filo tremante che era la sua voce rispecchiava perfettamente il suo stato d'animo: paura di dire la cosa sbagliata.
" perché non l'hai detto subito?! "
Sbottò Akihisa.
Insomma, se fosse davvero innocente, perché non l'ha ammesso sin da subito? Cos'era? Un gioco per egli? Capiva se Sumire non xlx stava simpatico, ma diamine non era il tempo di mettere in ballo le antipatie! Perché non prendeva più seriamente questo cazzo di processo, eh?!
Perché nessuno voleva prendere seriamente questa diamine di faccenda?! Perché era l'unico?!
Quello sguardo infuriato trasmetteva bene il messaggio ed Asahi incosciamente fece un piccolo passo indietro.
" scusate, davvero- non volevo sembrare sospetto- "
" e invece guarda un po'? Sei di nuovo sul filo del rasoio! Come ad ogni singolo altro processo! Ce la fai a non metterti nei guai una volta per tutte?! Perché quando accade il putiferio ci sei sempre te di mezzo, eh?! "
Non si difese.
Ma Koharu era pronta a farlo al posto suo.
" e tu invece cosa pensi di risolvere urlandogli addosso?! "
" oh? L'amichetta del cuore vuole parlare adesso? "
Da una parte era pure la gelosia a parlare al posto suo.
La gelosia verso Asahi, perché lxi aveva ancora un'amica.
La gelosia verso Asahi, perché la sua di amica era andata all'altro mondo.
Quando Asahi si era sempre comportato male, Akihisa ha cercato di supportare tutti.
Eppure le carte non hanno giocato a suo favore.
Il destino faceva proprio schifo.
" sì, problemi? Va bene che non l'ha detto da subito, ma si è scusato! È validissimo il suo ragionamento! E dagli tregua, insomma! Dopo tutto quello che abbiamo passato non puoi mica pensare stiamo bene per questo peso! Avrà solo avuto paura, ma adesso l'ha ammesso, no?! Fine della storia! "
" allora Asahi, se davvero sei così innocente quanto l'altra dice, perché non ci spieghi un po' cosa diamine stavi facendo in giardino con quell'impronta senza avvertire nessuno al riguardo? Cosa cazzo ti ha detto quel cervellino merdoso che ti ritrovi per farti convincere fosse una buona idea tenere tutto questo nascosto dalla resto di noi?!"
Guardò verso il giocatore di scacchi, quale mandò giù la saliva a forza.
" non devi farlo per forza, se non vuoi! "
Ribatté Koharu porgendo il suo sguardo determinato verso di egli a sua volta.
" sì che deve! Siamo in un processo e ci serve sapere la verità! "
" non constrigendolo! "
" se è l'unico modo, volentieri! "
" sei proprio un rozzo! Vedi di darti una calmata! "
" ma sei te quella che deve stare calma! Io sono calmissimo! "
" tra un po' ti esce il fumo dalle orecchie da quanto sei rosso! Guardati allo specchio! Ci sono altri metodi per chiedere! "
" tipo? Chiedendogli 'per favore, entro 5 giorni lavorativi SE C'È LA FAI'? "
" ... mi ha attaccato "
La voce del giocatore di scacchi interruppe il loro battibecco. Guardava in basso, spaventatx, deluso da se stesso.
" ho fatto un giro per schiarirmi alcune idee e decisi di prendere una boccata d'aria, sedutx alla fontana "
Iniziò a raccontare in dettaglio.
" è arrivata dal nulla, tutta malconcia. Non so, capelli spettinati, la mano insanguinata, insomma non era così differente da come abbiamo ritrovato il suo cadavere "
Già messa male così? Cos'altro sarebbe successo prima di ciò?
" le ho chiesto cosa le fosse successo e se sapesse chi fosse stato "
" e che ti ha risposto? "
Domandò la medium, incuriosita da questa storia.
" ha iniziato a dire cose insensate, non lo so, non c'ho capito niente. Solo continuava a ripetere 'via, via, via'. Mi ero avvicinato per portarla in infermieria, però ha iniziato a gridare ed aggredirmi "
" come? Perché?! Che le avevi fatto?! "
Fu il turno di Hisa.
" n-niente, davvero! Ho cercato di calmarla! Non sembrava affatto lei stessa! Era come se non fosse capace di intendere e volere! Non so se il colpevole le avesse fatto qualcosa prima! "
" e cosa hai fatto dopo? "
" l'ho spinta verso la fontana e son corso via "
" ah così?! L'hai lasciata da sola vedendo che fosse in grave pericolo?! Ma che cazzo ti dice il cervello?! "
Sbatté una mano sulla postazione.
" cosa dovevo fare?! Farmi prendere a botte?! Guarda che ci andava giù pesante! "
" no, però avresti potuto chiamare aiuto e non lasciarla andarsene! Se non fosse stato per te- "
" come potevo sapere che sarebbe morta da lì a breve?! "
Si giustificò l'altrx tenendo una mano stretta alla giacca, sul punto del petto.
" pronto?! Siamo in un Killing Game?! "
" ho cercato di aiutarla! Ero andato in infermieria per prendere delle garze ma quando tornai era scomparsa e- "
" e?! "
" ... l'ho vista schiantare sul tetto della serra "
L'amarezza con cui uscirono quelle parole placarono l'ira dell'albinx.
Se l'ha vista cadere da fuori forse significava...
" no, non sono riuscitx a vedere chi fosse stato... Se n'era andato non appena alzai lo sguardo "
Tutti furono distrutti.
Erano stati avvicinati ad una speranza così brillante e proprio quando stavano per sfiorarla fu portata via dalle parole di Asahi.
Akihisa era ulteriormente delusx.
" come dovrei credere a tutto questo?! Cosa mi dice che tu non stia mentendo come al tuo solito?! In fondo non ci tenevi affatto a lei! Non era mica Koharu! Perché avresti dovuto aiutarla, te, fra tutte le persone, quale poco importa degli altri?! "
Spalancò gli occhi.
Non aveva alcuna difesa.
Non aveva parole da risparmiare.
Solo la fiducia inesistente del gruppo.
Dopo tutto quello che avesse combinato sapeva di non meritarselo.
La gravità lo spingeva sempre più in basso.
Chinò la testa fissando le mani sul pavimento.
Furono tutti in silenzio a quella scena, lasciandolo parlare.
" per favore! Dovete credermi! Non sono io il colpevole! Non c'entro nulla! Ho cercato di aiutarla! Non so perché se n'è corsa via! "
Il resto rimase col fiato sospeso, sorpresi della sua improvvisa mossa.
Sì, questo Asahi è decisamente cambiato rispetto al passato.
Come se fosse un'altra persona.
L'albinx fu a sua volta confusx, non avendo la minima idea di come reagire.
" A-asahi alzati! Non devi pregare nessuno! "
Koharu si avvicinò al giocatore di scacchi.
" invece sì! È l'unico modo che ho per farmi credere! "
" andiamo, non fare così!"
Lo prese per il gomito con entrambe le mani.
" lasciami Koharu! "
" no! "
C'era della familiarità in quella scena per ella.
Come se avesse sua madre davanti ai suoi occhi.
Eccetto non si stava scusando per qualcosa che lei avesse combinato.
Ma per le sue stesse azioni.
" non l'avete detto prima? Asahi è stato il terzo ad arrivare sulla scena ed Axel l'ha visto entrare dal giardino. È impossibile fare un giro partendo da esso, salir su, spingere Sumire, scender giù e ritornare lì se Axel è arrivato poco dopo! "
Si intromise la sarta bionda, osservando un punto particolare.
" potete credere alle sue parole! Non può essere stato lui neanche se lo volesse! C'era troppo poco tempo per fare questo tragitto! "
Era contrastante cosa provasse nei confronti di questa qui.
Doveva essere grato per il salvataggio, certo, ma da parte sua? Di Airi? Neanche per sogno! Non dopo tutto quello che xlx avesse fatto!
Akihisa sbuffò, incrociò le braccia al petto e guardò altrove. Desiderava non essere svenuto in quelle circostanze, così avrebbe visto la verità con i suoi stessi occhi. Eppure non fu così. Doveva accettare questi fatti e basta. Cercava un assassino ed Asahi non lo era secondo la loro logica.
Questo significa una cosa: la storia si infittisce.
Sanno un pezzo di quello che è successo prima: Sumire sarà stata ferita da qualcuno - supponiamo il colpevole - ed è riuscita a correre verso il giardino. Non era apparentemente lucida, forse perché il suo istinto di sopravvivenza ha preso il sopravvento. Si è scontrata con Asahi, caduta nella fontana - spiega mani ferita e vestiti bagnati -, per poi andarsene di nuovo verso il piano superiore. Dopodiché è stata buttata giù dal colpevole.
" cosa è successo prima a Sumire? Come ha fatto a procurarsi quelle ferite? "
Axel era visibilmente frustratx.
" Non me lo spiego proprio... Abbiamo uno spazio temporale così enorme. Tutto le può essere successo nel ridurla in quella stato... Non hai visto qualcosa di particolare? "
Chiese all'altrx corvinx, quale scosse la testa con riluttanza.
" niente cui non c'era sul suo corpo dopo l'impatto... "
" ci tocca analizzare ognuna nei minimi dettagli a questo punto. Sappiamo che son avvenute prima, se scopriamo l'origine potremmo stabilire anche il percorso eseguito per arrivare lì "
Propose Shiori.
Una nuova sezione è stata aperta.
" da dove iniziamo? "
Chiese la badante dei panda.
" un elenco generale sulle sue ferite sarebbe ottimo "
Rispose Airi.
" innanzitutto quelle ferite dietro la schiena, la mano insanguinata, i segni sui polsi. Sono i tre principali. Anche d'aspetto generale è sembrata... Stanca? Debole? Non saprei come descriverlo appropriatamente "
" la schiena è il mistero più facile da svolgere dico bene? Sarà ferita per via dell'impatto. Non scordatevi come era stata ridotta per via dello scorso omicidio... "
Shiori ebbe coraggio di dire.
" ... cosa mi lascia perplessa è se fosse stata ferita prima d'allora ed abbia nascosto eventuali segni "
" c-cosa te lo fa credere? "
Asahi si fece prendere dalla curiosità.
" abbiamo ritrovato molte cose in una sala piena di tubature- "
" dove, scusa? "
Interruppe Hisa.
" la sala piena di tubi "
Ripetè.
" la sala piena di tubi? "
Ripetè Akihisa.
Il cartomante, assieme ad Axel e Asahi, si guardarono confusi su cosa si riferisse. Esisteva una sala del genere? Non credono di averla vista prima d'ora.
" sì, la sala sullo stesso piano del balcone! Quella dalla porta gigante "
" intendi dire quella bloccata dalle catene? "
" ma non c'erano catene..? "
Tutti furono confusi.
" quando io ed Hyosuke eravamo andati ad investigare, sì. E anche qualche ora prima dell'omicidio erano rimaste, vero Axel? "
L'amicx annuì perplesso.
" beh, quando siamo saliti noi erano aperte invece "
La fece sembrare come una giustifica di qualche tipo.
" fatemi tornare al punto: in quella sala c'era una sedia dallo schienale pieno di sangue "
" COSA?! PERCHÉ?! "
Axel gridò al sol pensiero di quella scena.
" magari lo sapessi! Penso che si fosse seduta lì, oppure abbia interagito con quella in qualche maniera. Cioè- è solo un'ipotesi, era l'unica ferita sulla schiena dopotutto "
Scrollò le spalle guardando altrove.
" dev'essere stato uno scontro alquanto violento "
Più andavano avanti a discutere, più la situazione diventava surreale. Sumire aveva combattuto fino all'ultimo... Eppure...
Un blocco alla gola di Akihisa rendeva difficile ingoiare la sua stessa saliva.
" e... quei segni allora? Sui polsi? "
" sono particolari, non c'è che dire "
Andò avanti la corvina, massagiandosi la tempia.
" non... non ho idee per quelli "
" come erano? "
" hai presente quando metti un elastico stretto sul polso per troppo tempo e ti lascia il segno? Ecco, quello ma più spesso "
Cercò di descrivere la la badante dei panda.
Qualcosa di stretto ai polsi?
Qualcosa di stretto, forte, ruvido sui suoi polsi?
Koharu prese un sospiro e ci rifletté con la dovuta calma.
" ... oh no "
Fu la prima cosa che uscì dalla sua bocca non appena lo realizzò.
Shiori ed Airi sembravano aver concluso la stessa identica cosa.
" era stata legata..! "
" come?! "
Esclamò l'albino.
Cosa cazzo le era successo, seriamente?!
Cosa diamine era successo a Sumire in tutti questi giorni, mentre loro si deprimevano sulle loro vite?!
" abbiamo ritrovato del nastro adesivo usato in quella stessa stanza, come se qualcuno l'avesse strappato via, anzi, tagliato con un oggetto affilato "
" significa...? "
" che fosse stata legata. Qualcuno l'aveva rapita e rinchiusa lì per tutto questo tempo "
Affermò Airi, ferma e fredda.
" spiegherebbe la sua assenza in quei giorni e la maggior parte delle prove. Il colpevole l'avrà acciuffata, legata lì e lasciata sanguinare lentamente- "
" chissà perché mi suona pressoché famigliare "
Constatò Hana osservando prima la bionda e dopo Asahi.
Si guardarono negli occhi per poi dirigerli altrove dalla tensione formata.
Questo tuttavia non fermò la sarta dalla sua spiegazione.
" -q-quindi avremmo risolto la storia della sedia. I segni sui polsi sono dal nastro adesivo cui era stata impossibililtata dal muoversi. Però un giorno era riuscita a trovare un modo per scappare, è corsa via, ha incontrato Asahi e dalla paura che qualcuno la colpisse ha tirato fuori le zanne prima. Suppongo il colpevole l'abbia raggiunta, corse di nuovo via, verso i piani superiori ed è lì che fu raggiunta ed infine gettata "
Fece una piccola pausa.
" abbiamo ricostruito la prima parte di questo omicidio "
La tensione, la confusione, lo stupore.
Così tante emozioni miste si odoravano nell'aria.
Tutto questo tempo era stata in pericolo e nessuno l'aveva notato..? Quanto... Quanto stupidi potevano essere!
Akihisa era sicuro di essere rosso in viso da quanto infuriato fosse!
Come potevano essere così idioti da non pensarci prima!
Ma con che razza di persone aveva a che fare?!
Ma che razza di persona... era lxi stessx?
" t-ti sbagli... "
Come ha fatto ad essere un tale idiota.
" no... non può essere...! "
Era sicuro di essere bianco in viso da come sentiva mancare.
" perché se è così... io... "
Era veramente così stupido.
" avrei potuto salvarla? "
Le ginocchia tremavano.
Non ci credeva.
Non poteva crederci.
Non voleva crederci.
Credere che tutto potesse essere evitato se solo...
" se solo... avessi insisto ad aprire quella porta... allora... Sumire... "
Sarebbe stata ancora viva.
E nessuno di loro si sarebbe trovato in questo diavolo di processo.
Ed il colpevole avrebbe visto i suoi giorni peggiori.
Oh, una volta che lo avrà scovato sarebbe diventato un sacco da box.
Oh, quanto non aspettava altro di scagliarsi contro di egli dopo tutte quelle cose orribili che le avesse fatto.
Eppure sapere che in parte fosse colpa sua...
" Hisa, non potevi saperlo... "
Cercò di rassicurarlo il creatore di effetti speciali.
" sapere cosa? Che qualcuno fosse in pericolo? In un Killing Game? Seriamente?! "
Sbatté entrambi i pugni sulle mani.
" non prendermi per il culo! Quella porta era sospetta sin dall'inizio! Come cazzo ho fatto a non domandarmi del perché! Perché non l'ho forzata sin da subito! Nessuno di noi sarebbe in pericolo adesso! Nessuno- "
" è andata così adesso, dispiace a tutti, okay? Ma darci la colpa per queste piccole cose non aiuterà a scoprire il colpevole! "
Ribattè il corvino.
" cosa ne vuoi sapere-"
" ti capisco Hisa, più di qualsiasi altra persona quando dentro! "
Mise una mano sul petto.
" ho provato il tuo stesso odio quando è morta Mitsuki! Non facevo altro che pensare quanto idiota fossi per aver avviato quella bomba per sbaglio! "
" ma non eri stato te- "
" ugualmente avrei potuto farci qualcosa! Come controllare meglio non scomparisse! Come assicurarmi che tutti fossero okay! Come non avrei dovuto lasciarla andare nei suoi ultimi momenti! Avrei potuto fare così tante cose per evitare quella situazione, ma ormai è andata così! "
Non rispose.
In quel momento perse la capacità di comunicare.
Ed Axel andò avanti.
" è frustrante, lo capisco! Non c'è sensazione peggiore di sapere di aver perso queste opportunità! Ma incolparti non le porterà giustizia! Perché alla fine non è nemmeno colpa tua se è morta! Ma del colpevole che ha organizzato tutto questo! "
Sembrava aver risucchiato l'energia dell'altrx, due ruoli che si scambiarono inusualmente.
" dimmi Akihisa: sei tu il colpevole?! "
...
Voleva sprofondare, ma la luce del tunnel era più visibile dopo quel discorso.
Lo aveva risvegliatx da quello stato prima che diventasse irrecuperabile.
" no! "
" allora non darti la colpa, intesi?! Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per arrivare alla risposta finale! "
Dovevano ammetterlo, Axel sembrava essere tornato quello di un tempo. Carismatico e determinato.
Ma anche più duro ed aggressivo.
Una muraglia inespugnabile.
Chissà per quanto ancora avrebbe retto senza sgretolarsi per la seconda volta.
Un vento d'aria nuova si alzò. Un vento più speranzoso. Dovevano portare avanti queste investigazioni.
Ed avrebbero scoperto chi si celava dietro.
" Uhm, allora la mano? Insomma, è quella che ha provocato più indizi fino ad ora "
Esitante domandó Koharu.
" aveva un taglio profondo sul palmo e sulla punta di tutte le dita "
Spiegò brevemente Shiori, colei che avesse investigato più a fondo le condizioni del corpo.
" avrà tenuto un mano qualcosa di assai affilato, suppongo "
" tipo del vetro? "
Diede un indizio la castana, ricevendo un cenno di testa.
" quello della serra, no? Magari è caduta- ah no, aspettate "
Interruppe la sua testi.
" non può essere della serra perché il vetro si era rotto dopo... "
Si corresse con fare deluso.
Poi qualcosa cliccò.
" ASPETTATE! "
" che succede? "
Chiese Akihisa, impaziente.
" è stato della ceramica! "
" così importante è questo materiale-"
" era nella sala piena di tubi! "
Prese un respiro profondo.
" per terra era pieno di frammenti di ceramica, alcuni più piccoli di altri. Il più grosso era ricoperto di sangue per la maggior parte. Sono sicura sia delle stesse dimensioni di un palmo! Deve essere stato quello ciò con cui è stata ferita dall'assassino! "
" no, ti sbagli! "
Ad interrompere il suo discorso fu sorprendentemente il giocatore di scacchi stesso.
" ma neanche c'eri! "
Si difese.
" non dico che sia totalmente falso ciò che hai appena detto, ma davvero è stata usata dall'assassino per ferire Sumire? "
" mi stai dicendo si sia ferita da sola? Perché avrebbe dovuto farlo? "
" l'ho vista in che stato era ridotta, non era in grado di pensare lucida. Non si è ferita apposto, bensì di sproposito mentre l'usava sul momento, prima per liberarsi, e dopo come arma di difesa contro il suo aggressore! "
" quindi è stata lei a fargli del male?! Che portento! "
Koharu si fermò, pensandoci su.
" significa possiamo capire chi sia stato in base alle ferite?! Forza, chi ha delle ferite aperte di recente?! "
" definisci 'recente', siam tutti un po' messi male... "
Borbottò Asahi.
Sumire era riuscita davvero a ferire il suo aggressore per poi scappare via? Per quale motivo oltre a difendersi? Mh... Dove avrebbe potuto ferire egli pur di assicurarsi una via d'uscita? In un punto quale si sarebbe assicurata non le starebbe al passo.
... Una gamba.
Akihisa spalancò gli occhi.
C'era solo una persona che presentava una ferita simile ad un taglio.
Gli puntò il dito contro.
Contro Hyosuke Sekita, ancora perso nei suoi pensieri.
Oramai era palese e tutti capirono il perché di quel gesto.
Tutti, tranne l'indirizzato stesso perché neanche stava ascoltando.
Ancora con quel viso fissante il pavimento.
" Hyosuke?! "
Fece un piccolo balzo all'essere chiamato in maniera così aggressiva.
" che- c'è? "
" sei sospetto "
Vi fu un momento di silenzio.
" ... perché? "
Fu lì che sbroccò malamente.
Come se un clic accesse il motore.
Morse l'interno delle guance pur dal resistere.
Sbatté una mano sulla sua faccia, prendendo pochi sospiri profondi.
Conta fino a dieci, si ripeteva.
Uno...
Due...
Tre...
Qua- no, vaffanculo.
" MA CI STAVI ASCOLTANDO O MENO, PEZZO DI MERDA?! "
Fece l'ennesimo passo indietro spaventato, inciampando giù dal podio e fortunatamente non cadde per terra.
" su cosa- "
" SEI STATO TE, NON È VERO?! "
Akihisa invece portò entrambi i palmi sulla superficie di fronte ad egli, il petto quasi sfiorò essa. Da lì a breve era sicuro di saltare sopra e corrergli incontro.
" huh?! "
" VUOI ATTIVARE QUEL CRICETO SULLA RUOTA DI MERDA CHE CHIAMI CERVELLO, CAZZO?! "
" ma- "
" SVEGLIATI, IDIOTA! STAI ANCORA DORMENDO O QUELLA BOTTA ALLA TESTA TI HA FATTO CALARE IL QUOZIENTE INTELLETTIVO A -10?! "
" Hyo, svegliati! "
Hyosuke mise una mano sulla testa sentendo quella vocina ripetere la stessa identica frase dall'inizio del processo. Era paragonabile ad un piccolo ronzio, fastidioso, doloroso, confusionario. Non capiva cosa volesse, né chi fosse.
" non c'è bisogno di urlare, dagli tregua "
Cercò di difendere Koharu.
" dargli tregua? Ti sembra normale prendere la morte di una persona così poco seriamente?! Stiamo parlando da un'ora di come possa essere finita in quello stato e l'unica persona che ha remotamente qualcosa a che fare nemmeno ascolta?! E vi aspettate che stia calmo?! "
" era comunque ferito! "
" perché Sumire l'ha ferito e lui l'ha ammazzata! "
Silenzio calò.
" dai, ragazzi, ha letteralmente una ferita sulla coscia. Quanto palese deve ancora essere che non è stato lui?! Volete che prenda un pennarello che gli scrivi in faccia 'colpevole'?! "
" no! No-n l'ho fat-to! "
Cercò di difendersi.
" allora perché non ci spieghi come ti sei procurato quella ferita? Anzi, ancora meglio, come mi spieghi quella botta casuale in testa e quel tubo mezzo ammaccato? Anzi, ancora ancora meglio, cosa ci facevi in quella stanza in generale?! Ti eri ritrovato lì per puro caso?! "
" Akihisa vedi di darti una calmata! "
Rimproverò Shiori severa ed incavolata come pochi. Non era un fuoco ardente come il più basso, piuttosto una regina delle nevi.
Hisa fece per dire qualcosa.
" ma- "
" no! Prendi qualche respiro e torna a parlare come una persona per bene. Non attaccarlo, chiaro? "
Aprì la bocca nuovamente.
Niente uscì.
Guardò altrove sbuffando.
Prese qualche respiro, chiudendo i suoi occhi azzurri.
Inspira ed espira Hisa, inspira ed espira.
Torna ad usare il cervello.
" ... va bene "
Il sangue bolliva nelle vene, ma la lucidità riusciva a contrastarlo.
" scusate... "
Borbottò successivamente in un tono alto abbastanza da farsi sentire ma basso altrettanto da non esser risposto.
Ritornarono al focus della discussione: Hyosuke.
Ancora visibilmente confuso e nervoso.
" Hyosuke, abbiamo ragione di credere tu c'entri qualcosa con l'omicidio. Abbiamo stabilito Sumire avesse attaccato il suo aggressore con qualcosa di affilato e sei l'unico che si trovava sulla scena dove ella fosse stata rinchiusa, e, più importante, hai un taglio sulla coscia molto simile a quello che aveva sulla sua mano "
Spiegò brevemente la sarta, cercando di fare contatto visivo con egli. Per quanto ci provasse, Hyosuke non era certo di riuscire a concentrarsi su qualsiasi avesse davanti. Si chiedeva 'perché lui', nonostante avesse la risposta. Le parole entravano da un orecchio ed uscivano.
" non- non ho fat-to- niente- "
La gola a pezzi non aiutava ad essere convincente. Si sforzava troppo per poco.
" perché hai quelle ferite allora? "
Chiese dunque la medium.
Scosse la testa, non sapendo come rispondere.
Portò una mano sul capo, proprio su quel bernoccolo spuntato dopo il suo ritrovamento.
Strinse i denti e le palpebre.
Pulsava e allo stesso tempo trapanava lo scheletro.
Come... Quando...
" cosa ci facevi lì in primo luogo? "
Corruggò la fronte.
Cosa... Cosa ci faceva lì?
Questa botta non stava affatto aiutando il suo ragionamento.
Sapeva che ci fosse stato, ovvio, altrimenti non si sarebbe risvegliato lì.
Ma perché?
Uh...
" non- non son-o sta-to io..? "
" a fare cosa? "
" qualsi-asi cosa di cu-i parl-ate "
L'intero gruppo diveniva sempre più perplesso a quelle parole.
Hisa riprese la parola.
" ve l'ho detto che si deve dare una svegliata o non ve l'ho detto che si deve dare una svegliata? Hyo, svegliati! "
" Hyo, svegliati! "
" ci senti o no? "
" riesci a sentirmi?! "
Il biondo si tenne le mani in testa, cercando di resistere a quel dolore improponobile.
Era se una mazza cercasse di aprirlo come una piñata.
Era più pesante del cemento stesso.
Ed era sempre più stordito, sempre più distaccato dal discorso.
Voleva capire cosa era di così familiare in quelle parole.
Era come se fossero importanti.
Ma perché?
Non avevano senso!
Nessuno gliele stava dicendo in quella maniera!
Nessuno dei presenti qui!
Allora perché era così preoccupata?!
" a-ha... "
La smorfia tratteneva lacrime.
Era così, ma così doloroso.
Pensare e non pensare allo stesso tempo.
Era pieno di pensieri, eppure il nulla cosmico regnava nella mente.
" non- non so-no sta-to io! "
Urlò.
Si fa per dire "urlò", era più simile ad uno starnazzo di qualche animale sul punto di morte.
" ti senti bene? Ti vuoi sedere un attimo? "
Axel, come il resto, si stava sempre più preoccupando. Erano confusi tanto quanto il regista, quale scosse la testa.
" n-no- non s-ono sta-a-to- "
" stiamo facendo solo giri qui, non possiamo proprio credergli se non ci dà una spiegazione valida... "
Hisa incrociò le braccia al petto, scettico di tutta quella sceneggiata.
" sweet hyo, try to think more about it! Non può essere la tua unica scusa! I'm sure! "
Persino Naomi si dimostrava preoccupato per la sua incolumità.
" a meno che non stia mentendo solo per farci provare pena "
Aggiunse xlx cartomante non-curante.
" insomma, Hyosuke non è scemo, tantomeno è la sua prima volta ad un processo. Sa come funziona e sa che questo non basta a scagionarlo! Quindi, Hyo, sei colpevole finché non dimostri il contrario! Perché ti trovavi lì?! Eh?! Perché Sumire ti ha attaccato?! "
Il retrogusto di rabbia lasciava una siccità nelle gole di tutti.
Akihisa aveva un punto molto valido: non era abbastanza per scagionarlo. Finché non parlava, dovevano contarlo colpevole. Se lo contavano colpevole, tanto valeva votarlo come egli.
" Hyo, con calma, ce la puoi fare "
Cercò di incoraggiarlo Koharu.
" secondo me invece si dovrebbe sbrigare, non abbiamo tutto il giorno per aspettarlo. Sputa il rospo, Hyo "
Constatò invece Asahi.
E partì una reazione a catena.
"Hyo, fai questo".
"Hyo, fai quello".
"Hyo, pensa".
"Hyo, muoviti".
"Hyo, ti prego, ti scongiuro, dì qualcosa di sensato".
"Hyo. ".
"Hyo! ".
" HYO! ".
" non lo-o rico-rdo! "
Esclamò d'un tratto, lasciando tutti a bocca aperta.
" no-no lo so! Non- lo- so! "
Continuava a ripetere e ripetere.
" non- non- no-n- "
Cosa volevano?
Non aveva fatto niente!
Perché era sospetto?
Non aveva fatto niente!
Cosa sapevano che lui non sapeva?
Non aveva fatto niente!
Niente di niente di niente di niente!
Hyosuke non aveva fatto nulla!
Perché non si ricordava di aver fatto qualcosa!
Perché mancavano così tanti pezzi del puzzle?!
Cosa cazzo gli stava succedendo?!
" ... okay, non si sta proprio tirando fuori da questa merda "
Ammise il giocatore di scacchi, non prendendo seriamente la "scoperta". Insomma, che giustifica stupida era "non lo so". Capiva se fosse stato per qualcosa di insensato, ma un omicidio? Come ti fai a scordare di aver rapito e rincorso qualcuno per poi buttarlo alla sua morte?!
" ci stai prendendo per il culo?! "
Quella rabbia funesta tornava pericolosamente nell'animo di Akihisa per le stesse motivazioni.
Non era l'unico però.
Persino Hyo iniziò a dimostrarsi irritato, come non mai.
" come puoi non ricordatelo! Pensaci di più! "
Fu il turno di Koharu.
" andiamo, hyo, puoi fare di meglio! "
Quelle parole erano il suo carburante, quello schifo dava sempre più voglia di- di- esplodere in mille pezzi!
Non era colpevole perché non l'ha fatto!
Non l'ha fatto perché non era colpevole!
Quanto ci voleva a fargli entrare questo concetto nelle loro menti?!
" no-n so-no st-ato io! "
" cosa ci facevi lì allora?! "
Il battibecco fu messo in mano all'albino.
" m-mi er-o sveg-gliato lì! Basta! "
" come "basta"?! Non basta invece! Come ci sei arrivato?! "
" no-n son-o aff-ari tuoi! "
" invece sì perché dobbiamo capire cosa le hai fatto! "
" nie-nte! Non- ho- fatt-o nulla! "
" ne hai le prove?! "
" dov-re-i chie-der-vi la ste-ss cos-a! "
" le abbiamo appena spiegate. Eri lì ed hai quelle ferite! Se non ne sai niente te, chi altro dovrebbe?! "
Fece notare puntandogli il dito contro.
La frustrazione fra i due cresceva sempre di più.
" pe-rchè av-rei do-vuto far-lo?! "
" ... perché? "
Voleva il motivo dietro queste sue sudette azioni?
Non le sapeva lui stesso?
Doveva rendergli ovvio pure quello?
Perché avrebbe dovuto, perché...
Cosa avrebbe mai dovuto nascondere Hyosuke da tutti, quale Sumire sapeva.
Una cosa da uccidere qualcuno addirittura.
Qualcosa di così importante che darebbe un grande impatto nel gruppo.
E quella cosa era proprio...
" perché sei un membro dei Shini Goro, non è vero?! "
Quando quelle parole lasciarono la sua bocca volarono nella sala portandosi dietro sorpresa da parte di tutti.
" è inutile nasconderlo, no? Ammettilo ormai! Non ha senso startene lì impalato! "
Fece per rispondere, ma si bloccò malamente.
" forza! Parla adesso dato che volevi andarmi così tanto contro! "
Nulla.
" Airi, almeno tu sii utile, Hyosuke è uno dei tuoi, non è così? "
Nemmeno Airi disse qualcosa.
Guardò in basso tenendosi le braccia.
" andiamo, che cazzo vi costa ammetterlo oramai!?! "
Era ovvio.
Era fin troppo ovvio.
Era stupido.
Era fin troppo stupido.
A questo punto il silenzio era la loro conferma.
Chi tace accosente.
Questo era il motivo di Hyosuke.
E non lo stava negando.
" perché non ricapitolo la situazione allora? Così ti entra in quella zucca che ti ritrovi! "
Sumire sapeva del suo segreto, in un modo o nell'altro. Ecco perché la catturò e rinchiuse da qualche parte. Per evitare lo disse ad altri. Solo lui sa cosa le avesse fatto in quei giorni. Uno di essi, tuttavia, Sumire riuscì a liberarsi con quel pezzo di ceramica ritrovato. Hyosuke si trovava lì ai tempi e ne approfittò per attaccarlo, ferendo la sua gamba. Dopodiché afferrò quel tubo e glielo diede in testa per stordirlo. Sumire dunque scappò e Hyosuke le diede la caccia. Finì in giardino, dove stava Asahi, ma dal panico lo vide come un'altra minaccia e lo attaccò. Lasciata da sola dopo la fuga di lxi, Hyosuke l'avrà raggiunta e sarà tornata su per nascondersi. Purtroppo la raggiunse in tempo e, come mossa finale, la gettò da quel balcone.
" come spieghiamo come sia finito in quella stanza nuovamente? "
Chiese dubbiosa Koharu.
" avrà pensato che sembrare a sua volta la vittima ci avrebbe portato a provare pena ed escluderlo.... Il che significa stia fingendo quel mal di gola anche adesso"
Rispose Shiori, fissando il diretto interessato in male così intensa da pietrificare chiunque.
" tenete pure conto che nemmeno lui si è fatto vedere in questi giorni. Lo stesso tempo di Sumire circa. Più ovvio di così... "
Aggiunse successivamente.
Oramai tutti quanti erano convinti di questa tesi.
Hyosuke Sekita era il colpevole.
Non importava quanto ci provasse.
Non importava quanto urlasse, difendesse, giustificasse.
Tutte quelle prove erano contro di egli.
Eppure era certo! Doveva esserne certo! Le sue memorie non lo stavano ingannando in quel momento! Andiamo!
Non avrebbe mai fatto qualcosa del genere a Sumire!
Soprattutto a Sumire!
Perché Sumire...
Sumire...
Huh...
Perché ci teneva così tanto adesso? Non gli è mai stata così vicina come altri dopotutto.
Perché si stava comportando come se fosse in debito?
Come se... avesse dimenticato qualcosa di importante su di lei?
Cosa... Cosa le aveva fatto?
SBAM!
Con quale forza era riuscita a tirare quel tubo in testa? Ridotta in quella maniera poi?
Anzi, fategli riformulare.
Con quale forza era riuscita a mettere in atto tutto quel piano? Ridotta in quella maniera poi?
Era tutto passato fin troppo in fretta.
Una parola tira l'altra.
Un silenzio dietro l'altro.
E dal nulla gli è saltata addosso con quel pezzo di ceramica affilato, proveniente dalla tazza rotta in precedenza.
Si ricordava ancora il cuore fermarsi alla realizzazione.
Abbassò lo sguardo e si ritrovò quell'oggetto conficcato nella sua coscia, facendo sanguinare sia lui che lei a più non posso.
Si ricordava ancora l'animo lasciare il corpo alla realizzazione.
Alzò lo sguardo e si ritrovò la giornalista con quel tubo su entrambe le mani.
E SBAM!
Il nero più totale ne susseguì.
" ugh... "
Si risvegliò poco dopo, sdraiato sul pavimento. Lo stesso pavimento di quella cupa stanza. Lo stesso schifoso, lurido, disgustoso pavimento di quella nauseabonda, spaventosa stanza.
Cosa... Cosa gli era successo?
Portò una mano sulla testa.
Ahia... Da dove era spuntato quel bernoccolo enorme?
Cosa ci stava facendo lì in primo luogo?
Qualcosa... Qualcosa di importante...
La sensazione di preoccupazione che lo aveva invaso... Era tutto un casino...
Il ritmo del polso accelerato non aiutava affatto a pensare lucidamente.
Spostò lo sguardo in cerca di risposte.
" che... "
Borbottò alla vista di due oggetti inusuali: un tubo ed un frammento di una tazza. Entrambi ricoperti di sangue.
Fu lì che il suo cervello fece "clic".
Alzò il busto in cerca della giornalista.
Si imbatté solo nel resto dei frammenti per terra e la sedia... Rossa... E vuota...
Oh no...
Oh no.
Oh no no no no no-
No!
Sarebbe diventato presto carne da macello!
Dove è finita?!
Dove è scappata?!
Doveva ritrovarla prima che fosse troppo tardi.
Prima che qualcuno la vedesse-
" AH-! "
Come mise del peso sulle gambe, cadde sulle ginocchia provando uno strappo sulla parte superiore.
Abbassó lo sguardo, scioccato.
Anche la coscia presentava un taglio.
Profondo.
Pieno di sangue fino all'orlo.
Sporcava i pantaloni senza pietà.
Senza indugio.
Come se i suoi stessi peccati lo stessero marchiando.
Diamine!
Come- da quanto tempo era svenuto?!
Era già troppo tardi per riparare tutto?!
Come avrebbe dovuto correre in quelle circostanze?!
Si buttò per terra, disperato.
Già si rideva in faccia.
Ah, ahah.
Era la sua fine non è vero?
Presto sarebbe diventato il target di tutti.
Nessuno lo avrebbe poi voluto al suo fianco.
Presto Hyosuke sarebbe diventato solo.
Come un cane.
...
No, non lo voleva.
Tutto, ma non esser isolato dal resto.
Tutto, ma non avere nessuno.
Si alzò, lentamente, sopportando il dolore quanto potesse.
Si tenne alle pareti del muro come sostegno alla gamba.
Camminò fuori, non curandosi di nascondere niente all'interno di quell'inferno.
Il contrasto dell'intesità della luce lo accecava.
Come se fra il corridoio e quella stanza vi fosse una barriera spessa.
Come se quella barriera dividesse la terra all'inferno.
La luce dall'oscurità.
Il bene dal male.
La salvezza dalla dannazione.
La speranza dalla disperazione.
Wow...
Chissà se Sumire rimase impressionata quanto egli.
In fondo, non vedeva una luce così potente da qualche giorno oramai.
Forse, aveva ancora una speranza nell'acciuffarla e riportarla lì, per quanto sapesse la cattiveria delle sue azioni.
Forza!
Fece dei passi.
Ancora!
Ne fece altri.
Non era finito finché non era lui stesso a stabilirlo!
Non era finito finché non avrà ritrovato Sumire!
Doveva farlo, a costo della sua stessa vita!
Piccoli passi, zoppicanti, irregolari, pesanti, facevano eco per la stanza.
Finché non vennero interrotti da altri.
Più svelti, impauriti, disperati.
Salivano le scale.
Oh no...
E se qualcuno lo avesse visto in quella maniera?!
Come avrebbe dovuto spiegare tutto quanto?!
La stanza, le ferite, la paura... C'erano fin troppe cose da tenere a mente. Fin troppe confusioni da essere risolte in una chiacchierata.
Di quel passo Sumire se ne sarebbe scappata!
Non importa! Non avrebbe parlato a quella persona! L'avrebbe ignorata e basta! Aveva altro a cui pensare che fermarsi a parlare!
Tentò uno scatto e il freddo vento della giornata, quale passava attraverso il balcone dalle porte spalancate, lo rabbrividirono.
I passi diminuivano la distanza ed il destino era oramai segnato.
Finché...
" Su-sumire? "
Quella a risalire le scale fu proprio la castana che stava ricercando disperatamente.
Non comprendeva, cosa ci faceva lì?
Perché era tornata?
Che sensi aveva ritornare al punto di partenza?
Oppure c'era dell'altro che aveva mancato?
I suoi capelli, i suoi vestiti... Era bagnati. Lo sguardo pieno di shock dimostrava che vi fosse stata un'altra turbolenza di qualche tipo. Dove? Perché? Con chi? Qualcuno l'aveva quindi vista?!
Gli occhi castani lucidi facevano così pena.
Hyosuke non poteva non sentirsi in colpa per tutto quello che le avesse fatto e lasciato fare.
Esitò.
Quelle occhiaie, quell'aria magrolina...
Quello sguardo perso, quelle iridi vuote.
Era come vedersi allo specchio.
Proprio quel faditico giorno.
Il giorno in cui Subaru sparò quel colpo davanti ad egli.
Come... Come aveva potuto..?
Cosa... Gli era preso?
Era davvero così importante tenerlo nascosto..?
...
Aveva ancora un'altra cosa da perdere.
Si buttò sulla ragazza, rimasta immobile a guardarlo alla stessa maniera.
La prese per i gomiti, volendola tirare verso quell'inferno.
" NO-! "
Sì, invece.
" LASCIA-MI-! "
Non la lasciò.
Aveva ancora un'altra cosa da perdere.
E nessuno gliela avrebbe portata via.
Nemmeno Sumire.
Non importava quanto si dimenava.
Non importava quanto urlava.
Non importava quanti pugni gli tirasse.
Per nulla al mondo avrebbe arresso l'ultima fonte di sicurezza che aveva in questo putiferio, quale neanche voleva starci in primo luogo.
Sumire riuscì a liberare un braccio e tirò un pugno sulla coscia, sullo strappo.
Come il primo scontro, Hyosuke si piegò in due dal dolore.
Sumire tirò il secondo pugno sulla testa, sulla botta.
Come il primo incontro, Hyosuke rimase stordito.
Infine lì spinse di lato.
Al lato di quel balcone.
Le porte spalancate non furono lì a prenderlo.
I passi all'indietro aumentavano sempre più la distanza verso la fanciulla, ma diminuivano quella del bordo.
Una volta arrivato pericolosamente vicino sbatté contro la parete di sicurezza.
Ma non fu abbastanza poiché mise male il peso sulle gambe.
E cadde all'indietro verso la sua morte.
" ah-! "
Per qualche miracolo, riuscì ad aggrapparsi al bordo con una mano.
Tentò di usare pure l'altra, ma faceva male.
Dondolava come una decorazione natalizia sull'albero.
Oscillava per via del vento.
Di questo passo, la sua forza non sarebbe bastata a risalire.
Anzi, fatemi riformulare, non ne aveva abbastanza per tirarsi su.
Stava dunque prolungando l'inevitabile.
Presto, si sarebbe visto spiaccicato per terra.
Con mille e più rimorsi.
Con mille e più colpe.
Con mille e più scuse.
La testa faceva male.
La mano stava per cedere.
Nel suo raggio di vista si vedevano solo dei piccoli puntini neri che si moltiplicavano sui bordi.
Era... Fin troppo stanco... Per questo...
Voleva... Tornare... Sul suo letto...
A casa sua...
Dai suoi genitori...
Ed il suo cagnolino...
Gli mancava.
Oh, quanto gli mancava.
Era da fin troppo tempo che non giocava con lui.
Chissà come stava.
Di sicuro in una posizione migliore della sua.
Se solo... avesse potuto rivederlo un'ultima volta.
La mano lasciò la presa.
Il cuore andò in gola.
Eppure non cadde.
Qualcos'altro, anzi, qualcun'altro aveva afferrato il suo polso cercando di tirarlo su in tutti i modi.
" hyo! "
Una voce urlò.
Una voce familiare.
Sumire?
" affera la mia mano! "
Era così vuota, rotta, sul punto di crollare.
" riesci a sentirmi?! "
Certo, eppure non processava cosa stesse comunicando.
" per favore! "
Quelle suppliche...
" hyo, svegliati! Per favore! Ti devi svegliare! Non- non posso- "
Sentì il palmo allentare la presa ad ogni secondo.
Proprio sul più bello, proprio quando la speranza stava per baciargli il viso, gli stava venendo portata via. Ancora. Ci era così tanto abituato che ormai non si sorprendeva. Lui? Fortunato? Neanche fra cent'anni.
Eppure la fanciulla non aveva intenzione di lasciarlo cadere verso il suo segnato destino.
Prese il polso con l'altra mano, lo strinse.
Niente, e dice niente, al mondo sarebbe stato in grado di convincerla di altro.
Come se la sua di vita ci dipendesse.
Heh... Da una parte era ovvio.
Insomma, se fosse morto sarebbe scattato il processo di classe, di cui ella sarebbe la colpevole.
Era naturale che non lo volesse.
" hyo, svegliati cazzo! "
Basta chiamarlo.
Basta sembrare così preoccupata quando non lo fosse.
" per favore! L'altra mano! "
Tanto lo sapeva chi fosse.
Un membro degli Shini Goro.
Lei, più di tutti in questa struttura, lo odiava.
Perché era un criminale, un vile, una creatura disgustosa.
Se non fosse stato per le regole del Killing Game, l'avrebbe lasciato andare.
" non importa! Che sei uno di loro! "
Huh?
" voglio uscire! Uscire con tutti! "
Che stava dicendo?
Lei?
All'improvviso se ne curava?
Perché?
" voglio! Voglio salvarci! Nessuno escluso! Nemmeno te! "
Davvero?
" per favore! Ti scongiuro! L'altra mano! "
Fu come aprirgli un mondo.
Voleva salvarlo? Nonostante fosse un membro degli Shini Goro?
" hyo, svegliati! "
All'improvviso si ricordò dove si trovasse.
Si guardò attorno.
Non c'era il pavimento sotto.
Solo la punta vetrata della serra.
Oh cazzo, oh cazzo oh cazzo-
Stava per morire, stava per morire, stava per morire!
Alzò l'altra mano per raggiungerla.
Sumire aveva mezzo busto esposto oltre al bordo. Tentava in tutti i modi di tirarsi indietro.
" andiamo! "
La afferrò.
Afferrò le sue mani.
Con un supporto del genere sarebbe riuscito ad uscirne! Sì! Sarebbe vivo!
... Ma cosa sarebbe successo dopo?
Sumire se ne sarebbe corsa?
Il segreto verrà rivelato?
Tutti quanti lo avrebbero abbandonato, persino quella più cara.
Non se lo poteva permettere.
Anche a costo della sua vita.
Non fece nulla, anzi, iniziò a tirarla verso di sé. Ed il peso si fece sempre di più, sempre di più. Le braccia di Sumire stavano per rompersi.
Allo stremo, alla fine, fu trascinata giù con l'altro.
Verso la loro morte.
... No.
No, no, no, no-
Aspetta- come- quando- perché-
Cos'era stato?!
Un sogno?! Allucinazione?!
Cosa- cosa aveva appena ricordato?!
Perché se lo era ricordato?!
A stento sentiva le voci altrui, come se lo stessero ancora interpellando.
Qualcuno commentò addirittura quanto pallida la sua faccia fosse.
La bocca si aprì leggermente.
Guardò in basso.
Guardò le sue mani.
Le stesse mani cui si stavano aggrappando all'altra sul punto di morte.
Le stesse mani che Sumire avesse afferato prima di...
Prima di...
" ... l'ho fatto veramente..? "
Non si poteva fidare nemmeno di se stesso.
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Buona giornata a tutti quanti!
Anche questo mese ho fatto in tempo a pubblicare, phew. Spero solo di non avervi fatto aspettare troppo!
E perdonate se ho scritto meno del solito, cercherò di rifarmi nei prossimi capitoli ‼️‼️
Per questo semestre ho finito le verifiche, quindi avrò più tempo per dedicarmi a questa storia, yippie.
Da voi come va invece? Suppongo siate ai goccioli 🫂🫂
Vi mando tanti abbraccini e cuoricini e buona fortuna con tutto quanto!
Come al solito mi scuso per gli errori grammaticali.
E ci vediamo all'ultimo atto di questo capitolo!
— 𝕰𝖑𝖎𝖟𝖆
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