❱ 𝗖𝗛. 𝗜𝗜𝗜, 𝗔𝗖𝗧 𝗜𝗜: 𝖤𝖷𝖯𝖫𝖮𝖲𝖨𝖵𝖤 𝖭𝖤𝖶𝖲 ❰

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" BECAUSE ERI L'UNICO LÌ DIETRO- E POI PENSI NON ABBIA NOTATO GLI SGUARDI DI DISGUSTO CHE MI DAI OGNI VOLTA CHE PARLIAMO?! E QUEI TONI COSÌ- COSÌ ARROGANTI! DOVEVO SAPERLO CHE C'ERA QUALCOSA SOTTO SIN DA QUANDO MI DISSI- "

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" Take me on a date,
I deserve a break,
And don't forget the flowers every anniversary! "

Era passato un giorno intero ed era finalmente il momento che tutti - Naomi - aspettavano.
La sera decisiva.
Lo spettacolo decisivo.
Ancora una volta potrà dimostrare all'intero mondo le sue capacità.
La sua recitazione.
La sua empatia.
La sua interpretazione.
La sua passione.
Per lo show.
Per lo spettacolo.
Per il suo amato pubblico.

E quale occasione migliore per cantare fuori tutta la sua eccitazione, se non a poche ore di distanza dalla performance?
Con una mano teneva il copione, scelto accuratamente da se stesso e con l'approvazione - ovviamente hanno approvato - del resto del gruppo principale e Mitsuki, con l'altra una tazza di caffè preparata da Hyosuke con tanto affetto.

" 'Cause if you'll treat me right,
I'll be the perfect wife,
Buying groceries,
Buy-buying what you need! "

Camminava avanti ed indietro del palcoscenico. Se non lo faceva saltellava da una gamba all'altra. Canticchiava più piano e incomprensibile quando aveva puntati gli occhi sul foglio, mentre più forte quando si guardava intorno. Era intuibile cosa stesse facendo adesso. Nonostante conoscesse il testo a memoria, nonostante l'avesse già provato mille e mille volte prima di questa pausa, leggere e rileggere era come un'ossessione, una dipendenza, quale lo rallegrava un sacco.

Ora tutti stavano compiendo altre gesta, come Axel, il quale di tanto in tanto passava sul palcoscenico per facilitarsi il trasporto di alcuni materiali da un alto all'altro. Apparte molteplici commenti riguardo le prove, non aveva prestato molta attenzione a quello che facesse l'altro. Tranne durante il piccolo karaoke.

" You got that 9 to 5
But, baby, so do I
So don't be thinking I'll be home and baking apple pies
I never learned to cook
But I can write a hook "

Ormai fattosi prendere dal ritmo inesistente e le parole del testo, l'albino dalle punte rosa si mise addirittura ad arrotolare i fogli per creare una sorta di microfono immaginario. Unica somiglianza era l'impugnatura.
E durante l'ennesimo giro, il creatore di effetti speciali inconsciamente si mise ad annuire al ritmo della "musica", rallentando il passo.

Una piccola piroetta e salto e si ritrovò d'un tratto il microfono davanti a sé, tenuto da un Naomi in punta di piedi che lx invitava a continuare la canzone.
Rimase per un attimo perplesso e pensono, per poi canticchiare:

" Sing along with me
Sing-sing along with me...? "

" You gotta know how to treat me like a lady "

" Even when I'm acting crazy "

" Tell me everything's alright! "

Finirono per cantare in unisono l'ultimo verso, lasciandosi trasportare del momento e continuando il resto della canzone sul palcoscenico vuoto.

Nonostante credessero nell'assenza di un pubblico dato il vuoto sulle sedie, dietro le quinte c'era qualcuno di decisamente interessato a quella piccola festa, seduta su una delle scatole giganti. Ora era Mitsuki quella a muovere la testa a ritmo, sorridendo dolcemente alla vista della scena tenera di fronte a sé. Era soprattutto felice per Axel, sembratx starsi riprendendo abbastanza in fretta dall'avvenimento. Da una parte era contenta di quest'idea dello spettacolo per dare una nota più positiva e distaccarsi dalla situazione. Dall'altra, però, la vita da attrice era dura. Tutte parole da imparare a memoria e recitarle... Poteva ammettere che fosse simile al racconto, ma, nonostante questo, quelli a guardarla erano milioni e milioni di persone, della sua età se non più, non bambini piccini quali entrano facilmente nel mondo dell'immaginazione.

Le insicurezze e l'imbarazzo si facevano sentire e silenziare ad un proprio ritmo. Dipendeva da quanto riusciva a distrarsi. Questo però non significava che fosse l'unica nervosa. Un po' più lontano da lì, seduta su un'altra scatola con un costume sulle cosce, si trovava Airi intenta a sistemare il tessuto. L'espressione dimostrava pura concentrazione, però finì per pungersi con l'ago.

" ah- "

" tutto bene? "

Domandò l'altra leggermente allarmata.

" sì, sì, mi sono solo distratta un attimo "

" può capitare, dai "

Come reazione scrollò le spalle, senza aggiungere altro e tornare sul vestito, ora con un'aria più tesa e triste.
Rimase a scambiare lo sguardo fra lei e l'altrove, pensando a cosa dire. Koharu le aveva menzionato della loro chiacchierata e di come si fossero lasciate su termini "controversi" ma in qualche modo positivi. Eppure non sembrava cambiata rispetto a prima. La bionda più volte era risultara sbadata, distratta, mai presente a meno che non la si chiamava più e più volte... Non dava nemmeno chissà quali risposte e l'energia era mancata. Tutti l'avevano notato, però nessuno voleva parlerne direttamente per non peggiorare la situazione ulteriormente. Tutti, apparte Mitsuki.

" come sta uscendo il costume? "

" huh? Dici a me? "

Alzò lo sguardo dal vestito.
Annuì.

" bene... Credo "

" credi? "

" ha un po' di buchi, ma nulla di che, insomma "

" mh-mh, chiaro "

Tornò a guardare il tessuto.
Mitsuki tentò nuovamente di conversare.

" quindi... Come mai hai deciso di far parte a questo? "

" come scusa? "

" perché stai facendo parte della recita? "

" oh... Koharu ha detto che sarebbe una buona idea e non volevo dirle di no "

" aw, siete adorabili "

A questo punto si sarebbe aspettata un complimento in risposta, oppure una domanda su il motivo per cui lei era qui. Tirare avanti la conversazione come due amiche farebbero. Eppure nulla fu. Tornò nuovamente a cucire.
La lillà sentì le guance scaldarsi dall'imbarazzo della scena. Stava funzionando, vero? Non sembrava una di quelle persone fastidiose, vero? Non la stava irritando... Vero?

" ... senti- "

Si interrompè a metà dopo che la bionda fece cadere le braccia in modo stanco sulle cosce.

" non mi va di parlarne, okay? Scusa, davvero, non voglio rovinarti l'atmosfera quindi per favore non mi parlare... Scusa "

Da un tono normale passò ad un sempre più insicuro, sussurando le ultime parole.
Mitsuki annuì lentamente, ora guardando le sue stesse mani con sguardo basso. Tirò un sospiro e cercò di tranquilizzarsi. Airi, invece, le diede le spalle per concentrarsi meglio sul costume che avrebbe indossato più tardi.

Rimasero così per alcuni minuti e solo dopo si accorse che il canto di Naomi ed Axel fu cessato da ormai tanto, invece fu sostituito da una terza voce che continuava ad informali di come si sarebbe fatto tardi, c'è molto da fare sulla lista, bisogna essere al passo col programma e che non esigeva alcun errore durante il momento della performance. Successivamente quella voce si avvicinò ad ella e, sopresa, si trattava di Hyosuke.

Il fanciullo aveva in mano una cartella con sopra una lista ed una penna, mentre sulle orecchie delle cuffie con tanto di microfono quale gli davano un'aria nettamente più professionale.

" insomma, ragazze, abbiamo uno spettacolo da fare o sbaglio?! Forza, alzatevi! Facciamo un'altra prova con luci. Airi, a che punto sta il costume? "

" quasi finito... "

" ottimo! Miraccomando: tutto deve essere perfetto! "

" just like me- "

Lo interrompe l'attore con tanto di posa drammatica.

" ... Sì. Dicevo. Questa è un'occasione importante e non permetto un risultato peggiore di 'ottimo'. Nessuno dovrà sbagliare col costume - "

Indicò Airi.

" con le luci- "

Indicò Axel.

" e soprattutto con le battute! "

Indicò con entrambe le mani i due attori, facendo cadere la cartella in un silenzio alquanto forte. Arrosì leggermente e la raccolse, sistemando il ciuffo ed alzando il mento con fare superiore. Mitsuki sentì mancare il fiato ed il cuore in gola per un attimo, prendendo un respiro profondo non appena altri passi si udirono.

Dal fondo della stanza fecero il loro ingresso Sumire e Valeria. La prima aveva con sé il suo amato taccuino, mentre la seconda una scatola piena di cianfrusaglie in mano. Il viso del biondo si illuminò, correndo successivamente nella loro direzione per prendere - tirare via con forza - il materiale di Valeria. Corse nuovamente dietro le quinte e appoggiò il cartone sul primo posto libero trovato.

" cosa c'è lì? "

Corruggò le sopracciglia il creatore di effetti speciali.

" qualche oggetto in più per la scena "

Saltò con un balzo alto la critica di moda sul palco.

" aveva detto che vi servivano ed passavo giusto per l'armadio. Insomma, qualcuno dovrà pur controllare la zona ormai mentre altri se la spassano "

Una punta di acidità e snob marcarono l'ultima frase. Socchiuse gli occhi e non mollò contatto visivo con l'altrx, quale ebbe una reazione simile. Un istante dopo fece:

" altri invece- "

La messicana però se n'era già andata via verso la direzione del regista, non lasciando alcuna possibilità di dibattito.

" oh, ma dai, ti sei dimenticata di molte cose! "

Lamentò l'altro mentre frugava per lo scatolone.

" insomma! Cosa avevo detto? Tutto deve essere perfetto! P-E-R-F- AHI- AHI- OKAY LA SMETTO SCUSA- MOLLAMI DAI- "

Dopo alcuni secondi Valeria lasciò andare le due dita attaccate all'orecchio di Hyosuke, sbuffando irritata. Già da prima non le andava giù la storia dell'incendio, perciò col cavolo che si lasciava sgridare da un perdente come egli. L'altro si coprì la parte del corpo dolente guardando in basso e facendo qualche passo indietro per la sua incolumità.

" passavo di qui per caso, in più io e Sumire abbiamo un discorso. O meglio, Sumire ha un avviso quale ho approvato e già che c'ero l'ho accompagnata "

Spiegò ulteriormente, porgendo una mano all'altra elegante per aiutarla a salire al loro livello.

" grazie mille Valeria, innanzitutto. Dopodiché vorrei specificare che i crediti non vanno solo a me, ma anche a Mitsuki. Infatti l'idea della riunione l'abbiamo avuta insieme ieri "

Indicò l'interessata con un leggero sorriso.

" riunione? For what, my dear? Hopefully not during MY show! It would be a shame if you were the only one to be there while others enjoy the scene of the one and only star of the show! "

" humble as always, I see. No, si troverà direttamente dopo lo spettacolo perché saremmo già tutti riuniti. E discuteremo nuovamente su informazioni per capire meglio la situazione e come uscire da qui dopo il tentativo quasi riuscito "

Axel sentì il cuore stringersi al solo ricordo di quella giornata. Giusto... Se non fosse stato per lxi probabilmente sarebbero usciti adesso... Giusto... Merda...

" quindi dopo lo show si fila tutti in sala computer. Nessuno escluso. Miraccomando tirate tutti qua dentro! Qui da Sumire è tutto, passo la linea allo studio. "

Fece l'occhiolino sorridente, scendendo giù.

" buona fortuna con lo spettacolo! Poco prima e dopo voglio intervistarvi a tutti quanti, perciò non scappate via se ci tenete alla vostra vita! Ciao ciao! "

Prima che tutti potessero chiederle se intedesse seriamente quelle parole, già era troppo lontana per una conversazione. Rimasero in silenzio per poco, però, tornando a chiacchierare di cose organizzative riguardanti stasera.

" mentre i due stanno in scena, voi altri cosa farete? "

Domandò curiosa la castana.

" staremo dietro le quinte, ovvio, dovremmo aprire e chiudere le tende a tempo per poi cambiare alcuni oggetti degli scenari e tutto! E poi- "

Il corvino fu interrotto per l'ennesima volta.

" E POI, IO, vedrò di controllare che tutto vada secondo la scheda perché bisogna avere anche un senso di management, ruolo che riesco a fare bene dopo i capolavori creati "

Batté le dita sulla cartella il biondo.
L'altrx alzò gli occhi al cielo.

" quello che ha detto lui "

" capisco, volete che avvisi tutti nella chat in comune? "

" no, faccio io, nessuno ti ha chiesto niente "

Reagì leggermente acido alla proposta.

" non mi disturba affatto, per tua informazione, anzi, dato che siete così occupati un po' di collaborazione non fa male. Dico bene, Axel? "

" sì, ma sta di fatto che nessuno te l'ha chiesto comunque. Ora puoi andare. "

" oh, ma come siamo impazienti qui. Pensavo che fossimo in termini più positivi data la festa. Mi sarò sbagliata? "

Portò una mano sul petto, sorpresa.

" no- ecco- insomma- puoi andare adesso? Siamo molto occupati e- e- Naomi deve finire di pulire il caffè versato sulle scarpe "

" my boots are totally fine...? "

Gli fece notare l'attore.
Axel gli strappò la tazza di caffè e glielo versò sugli stivali senza pensarci due volte. L'altro tirò un urletto.

" how- how could you?! They were such lovely children! Why would you do such things?! "

" ops...? "

" I- I just cannot believe it..! I'm shocked! Surprised! Flabbergasted! "

Presto la sua espressione di tramutò in un sorriso imbarazzato e nervoso, tutti i muscoli del corpo si irrigidirono. Una volta che Valeria uscì dal teatro poté tirare un respiro di sollievo. Non cantò vittoria subito perché ora si doveva occupare di pulire la bevanda e far tacere l'albino. In aggiunta poté sentire lo sguardo di disapprovazione da parte di Mitsuki... Merda.

Fu in quel momento che si porse una domanda: "perché ho reagito così... tanto?"

" mi spiace... "

Borbottò a Naomi mentre gli passava uno straccio per pulire. L'altro lo afferrò con forza.

" as you should be "

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Ormai l'ora era giunta.
Era già passato il mezzogiorno e si poteva sentire nell'aria la tensione e freschezza del buio. O almeno, questo lo credevano. Nascosto dietro la grande e rossa tenda, spiava come tutti i spettatori — 8 persone — facevano il loro ingresso e prendevano posto nei posti più vicini ma comodi. Giurava di aver visto Sumire salutarlo con la mano e mostrar i pollici in su. Oh, quanto amava i suoi fans! Oh, quanto avrebbe voluto scendere solo per salutarla e ringraziarla del supporto! Si dovette astenere perché ormai non c'erano scuse per abbandonare il posto! Soprattutto per non rovinare la sorpresa del suo costume: una redingote azzurra e i calzoni e gli stivali gialli.

" dovrebbero esserci tutti. Messaggia Valeria e Yuri di lasciare la guardia e raggiungerci! "

Dietro poteva sentire le voci di Hyosuke ed Axel, coordinatori ed organizzatori principali del pezzo, ripetere mille e più volte cosa c'era nella lista. Controllavano che niente mancasse, che tutto fosse perfetto, che avessero compiuto i loro compiti definitivamente. Luci? Pronte. Musica? Pronta. Costumi? Cuciti e preparati grazie ad Airi.

Attualmente dietro le quinte c'erano solo loro tre perché la sarta ebbe deciso di andarsi a sedere vicino alla badante. Tentò di spiegare la preferenza nel vedere lo spettacolo dagli occhi di un spettatore, piuttosto che dietro il sipario... E che non avesse fatto chissà quanto per meritarsi di rimanere lì con loro.

" dove sta Mitsuki? "

" aveva detto che doveva andare in bagno "

" quanto ci impiega una ragazza ad incipriarsi il naso! Fra poco saremmo al completo e dovremmo cominciare! "

Prese il foglio tenuto fra le mani e lo accartocciò irritato.

" su, su, vado a cercarla io "

Lo calmò il corvino, dirigendosi verso i corridoi del retroscena che conducevano a dei piccoli bagni.
Bussò a quello delle donne.

" hey, Mitsuki, sei lì? Ti stiamo aspettando "

La voce era ovattata per via della barriera, quindi non era sicuro se l'avesse sentita bene.

" uhm? Oh... Arrivo. Dammi qualche minuto per sistemarmi "

Rimase un istante in silenzio. La voce sembrava strana... Come nasale e rotta.

" se ti serve che porti qualcosa basta chiederlo, okay? "

" mh-hm "

" ... va tutto bene? "

" mh-hm... solo un po' nervosetta e- e- "

Cessò di parlare d'un tratto ed un singhiozzo scappò. L'altrx si allarmò.

" ehy, che ti succede? Paura del palcoscenico? "

" no- sto bene- 5 minuti e son fuori da qui- promesso "

Riusciva a percepire le lacrime scendere solo dal tono triste e spaventato dell'altra.

" possiamo parlarne se ti va "

" non voglio essere un disturbo... "

" assolutamente no! È la tua prima recita, giusto? È totalmente normale sentirsi così! "

Mitsuki non rispose.
Axel appoggiò le spalle sulla porta, strisciando giù e sedendosi per terra.

" va tutto bene, okay? È okay essere spaventati ed insicuri all'inizio "

Ancora però non ricevette risposta, soltanto tentativi di nascondere i suoi lamenti.

" sai, pure io ho un po' paura del palco. Non mi ci vedo proprio a recitare "

" non prendermi in giro. Sei un esperto nei effetti speciali "

" no, davvero, sono una frana a memorizzare ed inscenare. Gli effetti speciali arrivano dopo o durante, ma sto sempre nascostx mentre me ne occupo "

Nell'ennesima pausa alzò il capo ed appoggiò il retro di esso sulla parete. Dall'altra parte ascoltava i respiri della lillà. Huh, era pure lei seduta dietro quella porta?

" una volta ho praticamente fatto un casino quando ebbi provato un ruolo in particolare. In qualche modo con me sulla videocamera siamo finiti per accidentalmente eliminare e rifare tutto da capo "

Si lasciò sfuggire un piccolo ridacchiare.

" quale ruolo? "

" quello dell'albero "

Sentì dall'altra parte della barriera qualcuno trattenere una risata, sorpresa da ciò che avesse appena ascoltato.

" sì, insomma, non proprio il migliore dei ruoli. Poi, ugh, quel costume era proprio orribile! Ed avevo pure la faccia colorata di marrone... Sembrava che mi avessero cosparso di nutella... O beh, qualcosa che puzza di più "

Il suo tentativo di farla ridere ebbe successo per la seconda volta di fila.

" tu, invece? Posso sapere quali guai pensi di combinare? "

" uhm... ecco... "

" non dirò niente a nessuno. Promesso "

Prese un respiro profondo prima di iniziare.

" ho paura di dimenticarmi le battute, di impappolarmi mentre parlo, di rovinare il vestito creato da Airi. E se ridessero di me? Non sono un'esperta come Naomi. Non ne sono all'altezza. E poi questo vestito mi fa sembrare troppo... Uh... E se l'acconciatura mi si spettinasse?! E se al posto di parlare scoppiassi davanti a tutti? Mi sento ridicola anche solo a pensarci... Insomma, è imbarazzante! Non so fare nulla di questo. Non dovrei nemmeno essere sul palcoscenico adesso- e- non capisco- perché avete scelto me- faccio schifo- faccio pena in queste cose- non lo capisco- cosa ci vedete di così bello in me- a stento so fare quello che- per voi è normale- che possibilità ho- ho di stare lì davanti- "

" ehy, ehy, ehy, respiri profondi come mi hai insegnato te, okay? "

La interrompè notando il panico escalare. Delle inalazioni lunghe e rumorose provenirono dall'altra parte.

" nulla di tutto quello accadrà, chiaro? Ti sei impegnata un sacco in questi due giorni ed ora puoi dimostrare i frutti del tuo percorso. Sono confidente che lascerai tutti quanti a bocca aperta. Se c'è qualcosa che non va, ricorda che faccio sempre il tifo per te e sarò proprio dietro a supportarti. O, beh, di lato in questo caso "

" davvero non rovinerò tutto? "

" al 100% "

Sentì prima la fanciulla alzarsi, dopodiché la porta aprirsi e si alzò di scatto, girandosi a guardarla.
Indossava un grande vestito bianco dalla gonna pomposa, a mezze maniche ed un ricamo rosa pallido ai limiti. I suoi capelli erano raccolti in una cipolla alta, con addosso una corona di rose rosa in plastica. Gli occhi si presentano lucidi mentre goti e naso arrosati, tuttavia sarebbero scomparsi nel giro di pochi minuti.

Il corvino rimase a guardarla... Uhm... C'erano davvero parole per descrivere quello che stava provando? Il cuore batteva forte, il respiro quasi mancava e sentivae guance diventare lo stesso colore di quelle di Mitsuki. Non era però una sensazione spiacevole che lo faceva sentire fuori di testa... Forse l'ultima parte sì, ma era in modo positivo.

" wow... Cioè- davvero- wow... "

Persino le parole non uscivano dalla bocca.

" sei strepitosa..! Si addice al tuo stile! "

" uhm, g-grazie... Suppongo "

" no, sul serio, non so nemmeno da dove iniziare se non... Wow. Sei perfetta, sul serio! "

Un sorriso timido comparì sulle sue labbra.

" grazie... "

Ripeté, più addolcita di prima.
Portò una delle poche ciocche libere dietro l'orecchio.
E rimanendo su questo tema, un'altra invece scappò dalla cipolla e le andò praticamente in faccia.

" lascia che te la sistemi "

Annuì semplicemente, provando il tocco leggero del più alto toglierle la coroncina, passare la mano delicatamente per portare indietro le ciocche ed infine risistemare le rose sulla sua testa.

" ecco qua "

Nonostante avesse finito il lavoro, rimase a quella distanza strettamente ravvicinata. Portò le sue mani ad accarezzare entrambe le guance dell'altra con un tocco delicato ed attento, come se stesse tenendo della porcellana fra le dita. Senza perdere contatto visivo.

Mitsuki doveva ammettere di amare quei occhi. Uno azzurro e l'altro dorato.  Due colori diversi in due occhi diversi. Ci si poteva perdere ad osservarli ed analizzarli. Trovare le differenza e similitudini. Capire cosa si celasse dietro questi. Azzurro ed giallo. Azzurro come il mare, il cielo. Giallo come la sabbia, il sole.

" ehm ehm "

Un colpo di tosse risvegliò entrambi dal momento. Axel balzò all'indietro tutto rosso in viso, capendo solo ora quanto vicini fossero.
Ad averli interrotti altro non era che il regista biondo, quale adesso batteva il piede sul pavimento furioso.

" interrompo qualcosa? "

" cosa? No- nonono- assolutamente- nulla di che ci stavamo solo- uh- parlando e dando consigli e- uh- ecco- "

" in tre minuti vi voglio sul set, okay? "

Non aveva tempo di ascoltare le loro motivazioni. Semplicemente iniziò ad incamminarsi da dove fosse arrivato. Entrambi annuirono senza fiatare. Una volta uscito dal loro campo visivo lasciarono un respiro enorme.

" quindi... uh... Ci si becca dopo? "

" sì, meglio se vai prima te, Naomi sicuramente starà morendo dalla voglia di iniziare ed ha la prima scena da solo "

Annuì l'altra tenendo saldamente la stampella.
L'altro copiò il gesto più e più volte, non sembrando esser in grado di smettere... Finché non gli venne un'idea. Anche se un po' imbarazzatx a metterla in atto.

Accarezzò nuovamente le guance della fanciulla meravigliosa, avvicinando le sue labbra sulla fronte scoperta per in bacio affettuoso.

" in bocca al lupo. So che non mo deluderai "

Dopo tutto quel coraggio usato, corse subito via a gambe levate per dare inizio allo spettacolo. Mitsuki lo seguì al proprio ritmo, ora decisamente più confidente e tranquilla di prima.

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Il buio avvolse tutti quanti.
Il silenzio pervase la sala.
E Naomi sentiva il cuore battere all'impazzita.
Era ora.
Era il suo momento.
Il suo momento di gloria.
Di importanza.
Finalmente mostrerà al resto di che pasta è fatto.
Finalmente li farà capire con chi hanno a che fare.
Non solo un semplice ragazzo.
Non solo un semplice attore.
Ma la star del futuro.
La celebrità del secolo.

Il buio pungeva, addirittura innervosiva.
Era abituato a questo.
Per quanto spaventosa la cecità fosse, sapeva che sarebbe finito subito.
Era un piccolo ostacolo da affrontare prima dell'inizio di gloria e onore.
Anche se il buio lo odiava, massacrava.
Anche se lo stringeva, soffocava.
L'adrenalina, come da tradizione, era benvenuta nel suo sistema.
L'adrenalina, come da tradizione, che l'avrebbe portato verso la fine senza sbagli.
L'adrenalina, come da tradizione, che lo svegliava nonostante le notti insonne.

" buonasera a tutti quanti. Io, Hyosuke Sekita, ed il mio gruppo di teatro, Naomi Sawyer, Mitsuki Ooda, Airi Sugawara e Axel Bonnet, vogliamo ringraziarvi per questa possibilità ricevuta nel poterci riunire nonostante le avversità. Il pezzo di oggi è una rivisitazione del romanzo epistorale 'I Dolori Del Giovane Werther' di Wolfgang von Goethe. In breve la storia è composta da una serie di lettere scritte da Werther per il suo amico, nelle quali racconta il suo amore per Lotte, promessa sposa ad Albert, e di come lo stesse facendo impazzire. A causa di ciò, il protagonista si suicida. Vi auguriamo una buona visione "

Un raggio di luce lo illuminò.
L'unico illuminato.
Il resto? Buio totale.
Ma non egli.
Il riflettore era su di sé.
L'attenzione era su di sé.
Volevano uno spettacolo mozzafiato? Glielo darà senza batter ciglia.
Perché è lui il governante di questo territorio.

Seduto davanti ad una scrivania, intento a muovere la penna sul foglio. Concentrato, pensieroso. I movimenti si fecero più marcati e veloci, finché non lanciò l'oggetto sul tavolo. Si mise i capelli nelle mani, spettinandoseli.
Si alzò dalla sedia e buttò tutto ciò che fosse presente sulla scrivania — fogli, penne, lettere e gomme — pentendosene subito. Si abbassò e raccolse tutti fogli, aprendoli e leggendoli in silenzio.

Alzò lo sguardo.

" provengo da una buona famiglia, sono dotato di ottima cultura, particolarmente per il disegno e le opere classiche. La mia età si aggira attorno ai ventanni. Oltre a questi non è mai riuscita a passare. Morto per disperazione. Morto per amore. Morto per la mia Lotte. Oh, quante notti insonne ho passato a pensare ad una creatura così fantastica e surreale. Oh, quante notti insonne ho passato a scrivere al mio caro Wilhelm riguardo ogni singolo particolare che possedesse. Ingenuità, responsabilità, intelligenza, anticonformista, matura, amorevole.... Quanto dolore il mio cuore provò. Quanta disperazione dovetti sopportare nel vederla in mano a qualcun altro... Il mio nome è Werther. Non scordatevelo! Così come non dovete scordare di non seguire il mio esempio. Siate uomini! "

Prese in mano una lettera, alzandola in alto per poi mostrarla verso il pubblico.
La lasciò cadere nuovamente ed il riflettore si spense, riaccendedosi subito dopo verso un altro obiettivo: Mitsuki.

" mia madre abbandonò questo mondo miserabile con me ed i miei fratellini al suo interno. Sono la più grande, la più responsabile, ma soprattutto voglio a tutti loro bene. Perciò me ne prendo cura. Vengo descritta come bella, di statura non alta, aggraziata nei lineamenti, scura di capelli e di occhi, resa preziosa da una sensibilità rara. Con Albert mi sono sposata, ma Werther è stato un mio carissimo amico e questo egli non riesce a comprendere. Sempre freddo, sempre fermo. Mentre Werther è un'artista. Un pittore e scrittore come pochi. Un'anima complessa, composta da irrazionalità ed impulsività. Ho come l'impressione di aver già rivissuto questa storia, con un finale diverso, quello ideale per me. O almeno così credo. L'unica lettera che ricevetti dal mio amico mi imponeva di consegnarli le pistole del mio amato. Ed io lo feci. Senza pensare ai suoi motivi finché non fu troppo tardi. Questa volta, invece, ne ritrovai innumerevoli sulla mia postazione di gioielli e pettini, e le lessi una ad una in segreto "

Si incamminò in totale silenzio verso la lettera e la raccolse. Così fece con le altre. Si sedette sulla stesda scrivania quale Naomi aveva iniziato ed iniziò a leggerle.

" 4 maggio 1771 "

Dunque altre luci puntarono contro Naomi, ora dalla parte opposta della fanciulla, con penna e foglio in mano, intento a scrivere. Lesse tutto quello che la sua anima lasciava trasparire, con un tono gioioso e contento di sé:

" Come sono contento di essermene andato via! Dimmi un po' tu, amico caro, se non è strano il cuore dell'uomo. Lasciare te, da cui non potevo separarmi, e rallegrarmene. Mi perdoni, vero? E quegli altri legami! Il destino non è forse andato a cercarseli proprio per mettere scompiglio nel mio cuore? "

Una risata leggera scappò dalle sue labbra, pieno di serenità.

" Per il resto qui mi trovo proprio bene, la solitudine stilla da questi luoghi paradisiaci un balsamo prezioso nel mio cuore, e la stagione della gioventù lo riscalda vigorosamente, facile com'è lui ai brividi. Ogni albero, ogni siepe è un mazzo di fiori, e vorrei trasformarmi in un maggiolino per svolazzare nel mare dei profumi e suggervi tutto il nutrimento necessario "

Lo scenario dietro di loro cambiò e come proiezione vi fu raffigurata una cittadina in campagna.

" La città in sé è brutta, però con tutt'intorno l'indicibile bellezza della natura. Il che convinse il fu conte M. a farsi un giardino. È semplice, e già all'entrata si sente che al progetto non ha posto mano un cuore sensibile che voleva venirci per godervi i propri battiti. Devo dire che ho versato qualche lacrima alla sua memoria nel padiglione che era il suo posticino preferito e che ora è diventato il mio. Ci manca poco che diventi io il padrone del giardino; ci vengo da un paio di giorni soltanto e il giardiniere mi si è già affezionato, e non avrà certo di che pentirsene "

La lillà tirò un sospiro. Mise via il foglio per leggere la data di quello seguente

" 10 maggio 1771 "

Naomi girò il foglio e cominciò l'ennesimo monologo:

" Una serenità incantevole avvolge tutta la mia anima, come una di queste dolci mattine di primavera che mi godo con tutto il cuore. Mi rallegro di vivere da queste parti, che sembrano fatte apposta per anime sole come la mia. Sono così felice, mio carissimo, così assorto che la mia arte ne sta soffrendo. Adesso non potrei mai mettermi a disegnare, eppure non sono mai stato pittore così eccelso come ora "

Questa volta un respiro sconfitto fu la pausa.

" Quando il sole alto si posa sopra il mio bosco e solo qualche raggio s'intrufola all'interno di questo santuario, io me ne sto nell'erba alta accanto al ruscello e, mi rendo conto con stupore delle svariate erbette mai notate prima; oh, potessi mai dare corpo a tutto ciò, potessi soffiare nella carta tutto quanto vive in me così pieno, così palpitante, tanto da diventare lo specchio della mia anima come la mia anima è lo specchio del riflesso infinito di Dio! Ma poi stramazzo, soccombo sotto la violenza della magnificenza di queste visioni "

La carta accortocciata dalla fanciulla, quale si misr a cercare nella miriade di lettere alcune in particolare. Finché non ne vide una dalla data famigliare:

" 16 giugno... 1771 "

Questa volta il tono cambiò. Divenne più emozionale, malinconico quasi. Questa volta mise via il materiale da scrittura. Guardò direttamente il pubblico, con sguardo spento.

" Perché non ti scrivo? Ti chiedi una cosa del genere e saresti quello che sa tutto? Dovresti indovinarlo da te che sto benissimo, cioè... insomma, ho fatto una conoscenza che interessa il mio cuore "

Il petto si gonfiò ed i suoi occhi divennero lucidi. Il tono più entusiasta, felice, innamorato.

" Raccontarti per filo e per segno come ho conosciuto una delle creature più adorabili non è affare da poco. Un angelo! Uffa! Questo lo dice ognuno della sua bella, no? Tuttavia non sono in grado di dirti quanto e perchè sia perfetta; insomma, si è accattivata tutta la mia attenzione. Semplice ma intelligente, gentile ma ferma, calma e piena di vita. Ma sono tutte ciarle insulse queste, non le rendono giustizia. Un'altra volta - no, non un'altra volta - voglio raccontartelo adesso, subito. Se non lo faccio adesso non lo farò mai più. Ho già buttato la penna tre volte, solo per vederla. Non sono stato capace di resisterle. Che gioia infinita è per me vederla circondata da quei simpatici e vispi bambini, dai suoi otto fratelli! "

Ad esser sinceri, questi teatri non erano cose adatte ad Akihisa. Gli unici spettacoli di cui abbia goduto erano sulla strada, all'aperto, dalla mattina presto alla notte tarda, ognuno poteva prender parte senza pagare un biglietto, i posti erano illimitati ma, soprattutto, non c'era bisogno di dover rimanere in un religioso silenzio senza nemmeno poter fare un video! Qui dentro era l'esatto opposto... Lo odiava. Odiava quanto fosse buio e quanto difficile fosse ricordare la larghezza della sala. Si era convinto ad entrare e farne parte solo per questo. Perché era una delle stanze attualmente meno pericolose ma larghe. Aveva notato come in questi giorni i posti più stretti gli portavano un'angoscia immensa. Il cuore si appesantiva e voleva solo andarsene da lì dentro. Non importava se, per esempio, il suo obiettivo era esplorare e capire meglio il sistema dei passaggi segreti. Era psicologicamente impossibile stare là dentro per anche un secondo.

Ehe... Era ridicolx... Spaventato da delle mura. Quale idiota pensa veramente che esse potessero muoversi d'un tratto e chiudersi fino a schiacciarlo? Oppure pensare che l'aria mancasse come se non avesse una porta aperta davanti a sé? Era assolutamente assurdo! Lxi non aveva paura di queste sciocchezze. Perché erano stupide.

" psh- "

Qualcosa gli toccò la spalla, facendo un rumore strano e saltò dalla sedia. Miracolosamente non si lasciò scappare un urlo e, girandosi, si tranquillizzò a vedere la sagoma di Shiori con una mano estesa verso il sedile davanti, il suo.

" che vuoi? "

Parlò ad un volume basso, ma non considerabile sussuro.
Rimase a guardarlo per qualche secondo senza fiatare. Il suo sguardo traspirava pensierosità, come se stesse in combutta di fare qualcosa o meno.

" tieni... non sono riuscita a trovare tutte le perle, ma son la maggior parte... Spero "

Corruggò le sopracciglia, non comprendendo a cosa si riferisse.
Realizzò solo dopo che, tirato fuori da una delle tasche dei pantaloni nuovi, un oggetto familiare gli fu ridato.
Un bracciale con le perle. Era buio per determinarne il colore. Eppure lo riconobbe subito. Arancione. Come ci era riuscita? Non l'avevan rotto davanti ai suoi occhi?! Come era possibile?! Avvicinò la mano per toccarlo. Non poteva crederci... Doveva trattarsi di un sogno..!

" ... non voglio quella merda "

La mano buttò l'accessorio via dalla presa dell'altra.
Con le braccie incrociate si girò verso il palcoscenico, mettendo in chiaro di voler terminare lì la conversazione.
Shiori, d'altro canto, si alzò e raccolse ciò senza pensarci due volte. Lo porse nuovamente all'albino, xlx quale la guardò storto.

" ho detto che non lo voglio "

" prendilo e non rompere "

Questa volta spinse esso con forza verso il suo petto, forzandolo a raccorglielo. L'altro prese esso con due dita.

" ... Che vuoi che ne faccia? "

" quello che fai con il resto dei tuoi gioielli? "

Rispose a tono sarcastico ed ovvio.

" lo dirò un'ultima volta: non lo voglio "

" perché? "

" perché... Ha solo creato problemi. E non ne voglio altrettanti. Quindi, via "

Le fece segno di andarsene. La corvina, però, si sedette nel sedile vicino ad egli. Hisa guardò altrove, non volendo assolutamente osservare la sua espressione pietosa.
Sì, di pieta. Di pena. Pensava non l'avrebbe capito? È da quando è uscito dalla biblioteca che tutti lo guardavano in quella maniera.
'Oh, povero Akihisa! Starà soffrendo molto!', 'perché non siamo più attenti quando arriva?', 'perché non gli diamo tregua?', 'perché non lo trattiamo come un insulso perdente?'.
E sapete cosa dice a quelle persone? Di andare a cagare. Non neccesitava di aiuto. Non neccesitava di qualcuno che lo considerasse debole! Perché non lo era! E di sicuro non aveva bisogno di uno stupido bracciale per rimanere sano di mente!

" vattene, nessuno ti ha chiesto nulla "

" ascolta, non vogliono fare 'sti discorsi emozionali sul perché ho perso tempo per ciò. Doveva finire con un grazie e invece rendi le cose più difficili "

" allora terminiamola qui "

" solo quando prenderai il bracciale "

Strinse le braccia, ora più irritato che mai.

" basta trattarmi da bambino. Cosa pensi? Che non sia in grado di farcela da solo? "

Fortunatamente l'attenzione non fu attirata sui due per via della musica di sottofondo.
Corruggò le sopracciglia Shiori.

" no, cazzone "

L'insulto xlx prese di sorpresa.
Si sarebbe aspettatx qualcosa sulle righe di 'aw, non lo farei mai! Tutti meritano del supporto nei momenti di bisogno! Guarda come faccio la modesta!'.
Invece... Lo tratto di merda.
Di merda, ma normale.
Come avrebbe fatto sempre insomma.
Anche se fosse un insulto, gli portò conforto.
Si mise una mano in faccia.

" sai quanto mi importa di trattati come un bambino. Ho di meglio cui pensare che occuparmi di te ventiquattro ore su ventiquattro. Era solo un favore perché eravate vicini e... Posso comprendere il lutto "

Si lasciò sfuggire un sospiro stanco, sistemandosi i capelli all'indietro.

" uhm... "

" solo... prendilo. Essere emozionali non fa per me... E sei un ragazzo sveglio... E tienilo nascosto ad Asahi che non posso menarlo ogni santa volta per ogni singola cazzata che fa "

Non gli diede tempo di reagire che si alzò, tornandosene verso il fondo.
Hisa rimase perplessx da tutto questo.
Guardò il palco, dopo il bracciale e poi dietro di sé. Palco, bracciale, dietro. Così per un paio di volte, cercando di capire cose fosse successo e come dovesse reagire.

L'ultima volta che osservò l'accessorio la vista si appannò e una lacrima bagnò la benda sulla mano. Tirò su col naso e asciugò il viso subito con la manica della camicia. Meno male che nessuno fosse seduto vicino ad egli e che la luce non illuminava la faccia. Lo indossò, nascondendolo subito sotto la manica.

Uhm... Supponeva che non tutto è ciò che sembra.
...  E che Shiori fosse la più empatica di tutti nonostante il suo caratteraccio.
Sempre meglio di una certa giornalista cui non si era ancora scusata.
E doveva ammettere di aver apprezzato il gesto.

Dopo tempo lo sguardo dell'attrice si alzò, guardando davanti a sé.

" ci eravamo conosciuti a quella festa, me lo ricordo... Un ricordo molto lontano "

Il suo braccio raggiunse per cogliere dell'aria. Palmo aperto. Dietro di esso, dalla sua visuale, c'era il retroscena coperto dalle tende e, proprio postato lì davanti, vedeva il creatore di effetti speciali che tirava i pollici in su supportivx. Un piccolo sorriso parve sulle sue labbra.

" era venuto a visitarmi una volta, dopo due, poi tre... Finché non arrivò tutti i giorni, non appena avesse tempo, per poter parlare. Ecco come la nostra amicizia nacque. La sua compagnia era... Piacevole, mi capiva come pochi. Però sapevo di non poter affezionarmici in quella maniera. Solo perché Albert non era in città. Non ero così coraggiosa o stupida. "

Il teatro andò avanti all'incirca lo stesso ritmo, tutto nella norma. Werther recitava le lettere imparate a memoria e Lotte dava il suo commento al riguardo, aggiungendo dettagli non pensati prima d'ora. Tutto secondo i piani di Hyosuke, ma soprattutto di Axel, rimastx a guardare tutto dietro le quinte.

Gli sarebbe piaciuto sedersi in prima fila per godersi dello spettacolo al cento percento, tuttavia aveva dei compiti da svolgere durante le scene. Principalmente occuparsi delle luci, usare le corde per aggiustar la posizione, l'interruttore per attivare e disattivarle e cose del genere. Nulla di troppo estremo, ovviamente, altrimenti non si sarebbe aggiudicato il titolo di esperto nei effetti speciali.

Dunque non era nemmeno la prima volta che doveva assistere da quella posizione. Ammetteva che anche da lì c'erano dei vantaggi, perlopiù un senso di gratificazione. Non farsi vedere, perfezionare uno show da dietro le ombre, anche se non si prenderebbe tutti i meriti. Come un supereroe mascherato, pronto a salvare la città di notte. Non chiedeva nulla in cambio se non la salvezza dei suoi cittadini.
Anche se infantile, tale era il suo paragone.

Attualmente non doveva fare granché, quindi  diede un'occhiata in giro, sul pavimento in mezzo ai fili e le corde, controllando se mancasse qualcosa.
Ah! L'acqua! Avrebbe sicuramente dovuto bere dopo tutti gli sforzi fatti. Come aveva fatto a non dimenticarsene?
Uhm... Non poteva esattamente lasciare il teatro. Anche se corresse, era insicuro nel riuscire a far tutto in tempo. Mai dire mai in queste occasioni perché gli imprevisti eran ovunque!
Poteva scrivere ad Hyosuke di farlo, no? Mh... Farlo nella chat dell'intero gruppo non l'avrebbe fatto veder di buon occhio. Doveva mostrarsi un buon capo in fondo! Uh... Oh! Poteva segnarli di farlo con dei gesti, no?

Si affacciò sull'entrata laterale del palco, cercando di attirare l'attenzione del regista, ora intento a guardare la scena dalla parte opposta. Quando egli alzò lo sguardo si mise all'opera.

Prima indicò i due attori sul palco.
Dopo fece segno di bere.
Ed infine con le dita fece gesto delle gambe che correvano, indicando la porta d'uscita.

Il biondo socchiuse gli occhi cercando di decifrare cosa avesse appena fatto.
... Era la lingua dei gesti in francese quella? Oppure stava facendo una sorta di danza tradizionale?
Bah, valli a capire te 'sti europei.

Gli rispose facendo girare l'indice in modo circolare vicino alla sua tempia.
Axel tirò un sospiro esasperato.
Come faceva a non capire gesti così ovvi?

Ci riprovò, ripetendo il gesto di bere più volte. L'altro tirò fuori una bottiglietta piena ed Axel annuì e tirò i pollici in sù.
Successivamente il biondo tirò fuori una cassa piena di bottigliette d'acqua, guardando l'amico storto come per dire "pensavi veramente che me ne sia scordato?".

Un sospiro fu tirato, sollevato.

Ora poteva concentrarsi veramente sullo spettacolo. Erano arrivati quasi alla fine dopotutto. Se non si sbagliava, ora questa era la vigilia di Natale, quando Werther confessò i sentimenti per la musa, la quale lo rifiutò.

E da lì le cose sarebbero dovute escalare.
Solo nella scene però. Non credeva che anche nella vita reale sarebbe successo.

" huh...? Chi è lì? "

Da dietro una tenda stava sbirciando fuori, notando una delle porte d'entrata aperte. La luce dietro la figura ed il buio davanti ad essa creavano un contrasto inusuale, mascherando il volto. Eppure poteva vedere i suoi movimenti. All'inizio credette che stesse lì solo, fissando lo spettacolo. Tuttavia questo al corvino non bastò come osservazione. Perciò lo guardò in modo più intenso, cercando di riconoscere quella sagoma famigliare.
Non era mancato nessuno allo spettacolo però... Vero?
Chi era allora? Venom? Haruki?
No, la figura era troppo spessa per Venom, ma troppo bassa per esser Haruki.

Contò i presenti nella sala.
Ne mancava uno effettivamente...

" ... Asahi? "

Ecco perché quello spessore. Era la giacca enorme che indossava! Cosa ci faceva lì in piedi? Perché non si sedeva e guardava comodx il resto del teatro?

Più lo osservava, più iniziava a notare dettagli che lo preoccupavano.
Aveva le mani in tasca.
Stava lì fermo... Tremando.
Ma soprattutto sembrava avere qualcosa in faccia, mentre le spalle si alzavano di tanto in tanto. Perché si muoveva in tal modo?
Non l'aveva ancora notato?
Perché era così concentrato sul palco?
Perché era arrivato adesso?

Oh...
La realizzazione lo colpì.
Il cuore si appesantì alla sensazione di colpa che lo avvolgeva pian piano.
... Non l'aveva presa male perché aveva formato un NUOVO gruppo con cui inscenare storie, vero?
Allora perché... Perché sembrava così sconfitto e... Abbandonato? Non voleva tirar a cconclusioni affrettate, o peggiorare la colpa, ma quelle che scendevano erano lacrime..? Si poteva sbagliare, si doveva sbagliare.
Quel gruppo è storia antica, andiamo!
Alla fine non durò molto.
Certo, ci aveva fatto bei ricordi però...
Però...

Si strinse le braccia attorno al corpo, memorie distanti e nostalgiche lo colpirono come non avessero mai fatto prima. Era colpa sua. Era stata colpa sua se il gruppo si fosse sciolto. Ed Asahi ne dovette pagare le conseguenze. Come il resto. Mentre egli stava altrove.
I piedi iniziarono a barcollare.
La testa si appesantì.
Come aveva potuto...
Non voleva farlo però. Ci teneva! Ci teneva davvero!
Era davvero il cattivo nella loro storia?
G-guarda che poteva unirsi a loro quando voleva! Nessuno glielo aveva vietato in fondo!
Non... Voleva farlo sembrare come... Come se fosse stato rimpiazzato...
Fallì nel suo intento.

... No. Non si poteva arrendere così.
Non avrebbe voluto lasciarlx con quella misinterpretazione. Gli avrebbe fatto capire. Capire che non l'avrebbe rimpiazzato. Che non avesse voluto dimenticare tutto!

Questa volta non importava se per un caso le luci sarebbero rimaste così, giusto? Era una scena continua, che non si sarebbe fermata presto. E poi erano al finale! La gente sarà sicuramente più concentrata sulle battute che criticare le luci.
E-e poi sarebbe stato per un istante! Quindi non perdeva niente!

Fece per correre, ma lo scatto fu così improvviso che finì per inciampare per terra, in un mucchio di fili e corde.
Ma chi diavolo le aveva messe così scombinate? Prima di oggi stavano apposto! Pavimento pulito ed ordinato. Ora invece erano attorcigliate su se stesse. Non c'era un inizio...

Si alzò scalciando via alcune di esse. Non funzionò molto quindi si dovette alzare e fare il lavoro a mani nude e, proprio quando ne slegò una dal un mucchio messo in bella vista, qualcosa gli afferrò il polso... Una corda.

Il momento seguente ne vide altre iniziare a slegarsi e tornare al proprio posto. Quello dopo ancora sentì qualcosa di stretto attorno al collo che iniziò a tirarlo su come se fosse una piuma. Sbattè su qualcosa di forte.

Di Asahi non ce n'era più traccia ad un urlo lo stordì ulteriormente.

Qualcosa da dietro il collo lo pizzicava, come tentasse di trapassarlo, mentre davanti una corda attorcigliata su di se lo soffocava, violente di tornare al suo posto ma impedita per via dell'altro.

Non respirava, non respirava, non respirava!

Cercò di allentare la presa, ma con una mano era assai difficile. L'altro polso era bloccato in posizione assai scomoda, un po' nella stessa situazione del collo. Davanti soffocava e dietro pizzicava.

Tentò di chiamare aiuto ma l'aria gli mancava in modo così atroce, così dolente.

Pendeva.
Pendeva e tutto il peso lo voleva tirar giù sul solito terreno.
Non poteva però.

Delle urla lo stordirono ancora.
Perché urlavano?! L'avevano visto?!
Perché non venivano a tirarlo giù?!
Vi prego, per favore. Fate qualcosa.
Non possono succedere tutte a lxi!

La vista iniziò ad offuscarsi, limitarsi.
Quanto ci voleva ancora?
Era la sua fine per caso?
La sua vita sarebbe finita così?
Appeso da qualche parte?
Durante uno show?
Quando voleva solo far qualcosa di buono?

Oh cielo, oh dio...
Chi glielo aveva fatto fare di star lì-

Boom.

Cadde a terra in modo alquanto... Violento.
Tutto il corpo provava una sensazione stranissima, come se fosse uno slime che si appicicava sulla superficie.
Dovette registrare le sensazioni una alla volta.

Respirava!
Dopo qualche respiro profondo e rumoroso lo confermava!
Tremava.
Tremava per via dell'impatto.
E faceva male.
Il polso, quello libero, durante la caduta finì sotto la sua schiena ed all'impatto si dovette subire tutto il peso andargli addosso a tal velocità.

" Axel- stai bene?! "

La narratrice lo aiutò ad alzare il busto, ora a terra inginocchiata vicino ad egli.

" ... ahia "

Fu l'unica risposta che riuscì a dare.
O meglio, lamento.
Le parole morivano in gola.
Aveva troppe domande, fin troppe.
Non capiva cosa fosse successo in così poco tempo...

Il resto delle persone erano attorno a lui, o meglio, alcune. Mitsuki, Shiori, Hisa e Valeria stava al suo fianco, perplessi sulla situazione.
In secondo piano, pochi passi più lontani, Airi era praticamente in lacrime, e Koharu cercava di rassicurarla quanto più poteva.

" oh, è colpa mia- non dovevo stare seduta lì! Dovevo rimanere dietro! Non è giusto! "

" shh, ma no, non potevi saperlo! E-e poi stanno tutti bene! Dai, su! "

Ma i pianti non sembravano interrompersi. Non importava quanto ci provasse.

Nello sfondo, ancora più lontano, sul palco proprio, invece, si erano radunati Sumire, Yuri ed Hyo attorno Naomi, il quale era seduto per terra tremante.
Che gli era preso?
Spostò lo sguardo di lato e vide una delle enormi luci, quelle prima appese sopra per illuminare la scena, affiancò all'attore, il quale non distoglieva lo sguardo da essa. La corda che la teneva salda, collegata all'attrezzatura, era giù e molle.

Quando l'attore incrociò lo sguardo con il creatore di effetti speciali, la sua espressione si tramutò da paura a rabbia pura.
Si alzò lentamente, facendosi aiutare dagli altri tre.
Dopo scattò in modo così veloce che neanche registrò si fosse avvicinato prima che gli mise le mani addosso.

" dico io, cosa ti dice il cervello?! Stavi tentando di uccidermi e scampartela, non è così?! "

" no- ma che dici- "

" 'no'? Provi a sabotare lo spettacolo facendolo passare per un incidente e quando vieni scoperto la tua risposta è 'no'?! Ci stavo per rimanere stecchito! Ti rendi conto di cosa stavi facendo?! "

" guarda che sono confuso quanto te- "

" confuso su come il piano ti sia rivolto contro?! Te lo spiego io: karma! Hai fatto- non lo so- qualcosa! E- e- "

" Naomi, una cosa alla volta- "

" no- non capisci- perché cerchi di fare la vittima in tutto questo?! Potevo morire. MORIRE! WHY, CAN'T YOU GET IT?! WHY MUST YOU BE SO STUBBORN?! "

" COSA TI FA PENSARE SIA STATO IO?! "

" BECAUSE ERI L'UNICO LÌ DIETRO- E POI PENSI NON ABBIA NOTATO GLI SGUARDI DI DISGUSTO CHE MI DAI OGNI VOLTA CHE PARLIAMO?! E QUEI TONI COSÌ- COSÌ ARROGANTI! DOVEVO SAPERLO CHE C'ERA QUALCOSA SOTTO SIN DA QUANDO MI DISSI- "

" COSA?! COSA MAI TI HO DETTO PER FARTI PENSARE QUALCOSA DEL GENERE?! "

Urlò quanto più potesse, alzandosi sulla punta dei piedi faccia a faccia.
Naomi prese un respiro profondo e piano piano i suoi occhi divennero lucidi. Presto lacrime scesero a fiumi e si coprì gli occhi dall'imbarazzo.

" ... Che fossi solo un tormento! "

Tutti rimasero in silenzio.
Ora sentiva i riflettori puntati addosso... E lo odiava.

" l'ebbi detto proprio la sera prima, quando trovammo il teatro per la prima volta

Perché lo stava facendo passare per cattivo?

" e Hyosuke se n'era andato per qualche minuto "

Perché non poteva sentire la sua versione dei fatti?

" e- e- inizialmente pensavo si trattasse di uno scherzo, so I didn't think much of it! Bu- "

Fu fermato nel suo discorso dalle mani dell'altro che afferarono il colletto del suo costume.

" NON HO MAI DETTO NULLA DEL GENERE! PERCHÉ STAI MENTENDO ADESSO?! "

" YES, YOU DID! STOP DENYING IT! "

" STAI ZITTO, DIAMINE! COSA TI HO FATTO DI COSÌ MALE PER TUTTO QUESTO?! "

Naomi sembrava spaventato, molto più piccolo fra i due. Gli occhi chiedevano pietà.
Axel era furioso, indignato, se avesse perduto la pazienza per un istante sarebbe finito per tirargli un pugno e fargli del male. Faceva male. Tutto faceva male adesso. La testa, il polso, le emozioni.

Naturalmente furono divisi dal gruppo.
Però la storia non finiva lì.

Ed Hyosuke ne rimase sconvolto più di tutti quanti.
C'era qualcosa che puzzava...

___________________________

Anche se con molte proteste da parte dei due litiganti e non solo, il gruppo si era riunito nella sala computer come Sumire voleva... O quasi.

" dove diamine si è andato a cacciare quel cretino di Asahi? "

La domanda colpì tutti a quella realizzazione. Vero, il giocatore di scacchi non si era nemmeno presentato alla recita, ovvio che non sa della riunione che stava accadendo. Anche se un po' controvoglia, la giornalista diede ordini a Shiori ed Hisa, nonché quelli incaricati a sorvegliare la bomba durante tutto questo, di andare a trovarlo mentre quest'ultima e la narratrice cercavano di calmare Naomi per l'ennesima volta, ora tutti e tre seduti sulle sedie disponibili. Particolarità di quella di Sumire era che poteva girare a 360 gradi quante volte voleva.

" you just don't get it! It was scary! Tremendously traumatizing! How could they have done such thing?! "

Prese un fazzoletto in tessuto dalla tasca e di soffio il naso rumorosamente.

" Naomi, tesoro, capisco che sei scosso da tutto questo, davvero, ma prova a tener duro per qualche minuto, okay? È una cosa importante per tutti noi "

Mitsuki teneva stretta la sua mano libera mentre diceva tutto con un tono dolce e comprensivo.

" are you saying my life isn't as important as this, Mitsuki?! I was about to go the way of the dinosaurs, dear! To meet one's maker! My life was at stake! They're the malefactor behind all of this! He should be brought to justice! And arrested! Aren't I right, Sumire? "

Indicò il colpevole trovatosi dall'altra parte della stanza, cercando di non farsi prendere dalla rabbia a furia di sentire quelle spregevoli parole sul suo conto. Vicino a lui c'era Yuri, anche se non parlava, una mano sulla spalla era il suo modo di confortarlo. A fargli compagnia, inoltre, era una borsa del ghiaccio sul polso dolente per alleviare le ripercussioni della botta presa.

" I mean, teoricamente parlando, sì, ma non adesso! Bisogna investigare il caso e- "

" why aren't you doing it?! Why must you all keep me in here?! Just seeing their face is making relive the moment on loop! It's unbearable! Oh, my hearts aches so painfully! Why, dear Lord, why! I've always been a loyal follower of yours! Then why do this to me! "

" e-ehm... magari c'è qualcosa che potremmo fare per te per tenerti occupato o poco su di morale per un po'..? "

Chiese l'altra, continuando a tenere stretta la mano.
Il fanciullo tirò su col naso, calmadosi da solo in poco tempo.

" voglio avere la sedia di Sumire "

" no. "

" why?! "

" perché gira "

" that's why I want it! "

" too bad! You can't! Ask something else! "

Naomi si buttò nelle braccia della narratrice, stringendo le sue attorno al suo corpo esile mentre bagnava il costume con le sue lacrime.

" oh, please- dearest cousin- do something about it! "

" io- io- "

" lasciatemi andare brutti idioti- "

Da dietro le porte si poté sentire una voce familiare tanto quanto odiosa: Asahi. Una volta aperte le porte, Akihisa e Shiori stavano trascinando il fanciullo dalle spalle dentro la stanza.

" ho detto che non voglio avere nulla a che fare con sta discussione di me- perché quello piange? "

Si interrompè vedendo la scena che stava accadendo, venendo spinto dentro l'atmosfera ulteriormente.
Prese l'iniziativa l'altro di alzarsi ed andargli praticamente addosso.

" Asahi, you'll understand me, you won't believe what just happ- "

" no. "

" but- "

" no. "

" please- "

" sto per tirarti un cazzotto "

" si tratta di Axel- "

" dimmi tutto "

" he tried to kill me- "

" okay, mi hai perso, trova una storia più reggibile se dobbiamo percularlo "

" no, I mean it, he tried! "

Il giocatore di scacchi corruggò le sopracciglia, guardando verso la direzione dell'interessato, il quale gli stava dando le spalle. Dopo guardò le altre due iniziò a realizzare l'atmosfera che lo circondava. Spalancò gli occhi.

" ... Ma che siete ser- "

" INSOMMA POTETE TACETE, RAZZA DI GALLINE?! "

A riportare silenzio fu una Sumire molto irritata ed innervosita.

" possiamo rimandare la discussione a dopo, ora si fa come dico io. Ovvero discutiamo quello che abbiamo trovato perché, in questo gruppo, sono sicura che alcuni di voi screanzati voglia uscire da qui e capire di più il prima possibile. Quindi, per gentil cortesia, statevi buoni! "

Prese un bel respiro profondo, tornando ad essere calma in un batter d'occhio.

" ho già spiegato a Shiori di cosa questa riunione tratta e la terrò informata assieme ad Hisa "

" non chiamarmi così "

" ma stai- ugh... Assieme ad Akihisa che staranno a controllare la bomba essendo il loro turno. Il resto starà qui ed aiuterà me e Mitsuki a fare una mappa sulla nostra situazione attuale "

" come hai intenzione di fare questo? "

Chiese Koharu, ancora vicina ad Airi.
La castana, ancora seduta sulla sedia con le ruote che gira, usò le sue gambe per spostarsi indietro e poi verso l'armadietto vicino alla cattedra, con un sorriso di qualcuno cui non aspettava altro che quella domanda. Tirò prima fuori una pila di fogli bianchi e delle penne, dopodiché della carta simile a quella dei giornali e, infine, una sorta di mp3.

" lasciatemi spiegare passo per passo cosa succederà d'ora in poi: l'altro giorno io e Mitsuki abbiamo trovato nei resti della biblioteca dei articoli di giornale su Shini Goro e la Ultimate Future Foundation. Sapete cosa significa tutto questo per me? Investigare più a fondo la faccenda perché, dopo quasi due settimane rinchiusi qui, abbiamo finalmente la possibilità di capire meglio in che guaio ci siamo cacciati e, se Dio ce lo permette, magari uscire da qui "

Si mise a distribuire fogli e penne a tutti i presenti, non alzandosi dalla sedia comoda.

" quindi, adesso noi tutti leggeremo questi articoli assieme e scriveremo sui fogli tre punti importanti. Primo: informazioni utili sul articolo. Secondo: domande che vi sono sorte leggendolo. E terzo: possibili collegamenti sulla nostra situazione e/o su altri articoli "

La lillà si intromise.

" so che alcuni se ne vogliono andare, però dovete capire che questa possibilità è di tutti per comprendere appieno. Soprattutto dopo l'incidente a teatro... E non siamo certi chi sono membri di Shini Goro fra noi "

" in più quest'ultimi saranno sicuramente i prossimi ad attaccare data la pattern di ogni atto violento accaduto fino ad ora, ossia causato o avendo in gioco uno di loro. Non mi sorprenderebbe se il prossimo attacco fosse proprio da parte di uno di loro "

Specificò la castana.
Yuri alzò la mano.

" e cos'è quello? "

Indicò la scatoletta nera.

" oh? Questo? Un registratore vocale. Ne ho trovati un paio sin dal primo giorno che siamo qui e li uso come una sorta di diario vocale. Tuttavia questo è specializzato per queste evenienze e potete usarlo a vostra volta se mi chiedete il permesso. Altre domande? "

Asahi alzò la mano.

" nessuna? Perfetto. Il primo articolo si intitola "Attacco Alla Seishun" e... "

Iniziò a leggere tutti gli articoli, uno ad uno, in modo lento e comprensivo mentre le persone stavano già prendendo i primi appunti.

Axel ci mise più del dovuto a comprendere le parole che dall'altra uscivano per ovvie ragioni. Tentava ugualmente di muovere la penna il più veloce possibile e cercare di ragionarsi su.

Un attacco alle scuole medie? Da parte dei Shini Goro? Quanto si potevano azzardare ancora nel combinare tali cose... A dei ragazzini addirittura più piccoli di loro! Quindi non era nemmeno la loro prima volta che attaccavano una scuola supportiva del sistema Ultimate... E... Quanti erano ancora? 7-10 persone? ... Son più dovuto da quello che Subaru ha raccontato tempo fa. Chi mancava per caso?

" dopo, 'La Speranza Vince Ancora'... "

Il secondo articolo continuava con la tragedia. Kiku Takeda? Un ultimate appartenente al gruppo dei Shini Goro e colpevole di un rapimento? Mh... Ci sarà una pattern dietro? Per caso è il fondatore dei Shini Goro?! D'altro canto gli strinse il cuore a sentire la situazione famigliare cui si ritrovava...

" poi ''Lieto Fine' ma non per sempre' ... "

Rispetto al resto questo era decisamente più dolce, seppur la nota amara dell'abbandono si sentiva. Una persone così importante dimessa ad una così giovane età? Mitsuki gliene aveva parlato tempo fa al riguardo ed ora sapevano almeno che Erika volesse aiutare nel dipartimento di polizia. Una scrittrice che aiutava nelle investigazioni? Aveva tale esperienza? Effettivamente doveva considerare che non fosse una semplice scrittrice... L'articolo sembra più recente rispetro gli altri due. Che stesse cercando di fermare Shini Goro a sua volta?

" ultimo, 'una seconda hope's peak academy'... "

Era totalmente non correlato al resto. Solamente l'annuncio che ci doveva essere una seconda Hope's Peak Academy. Ma se era veramente così... Dove si trovava loro?

Passati alcuni minuti a riflettere da soli sulle domande da fare, Sumire finalmente tirò le carte in tavola.

" partiamo dal principio: in questa sorta di guerra abbiamo due nemici. Il gruppo Shini Goro e l'organizzazione Ultimate Future Foundation, una volente la distruzione dell'altra. Shini Goro vuole distruggere il sistema e governare il Giappone, mentre la UFF vuole semplicemente andare avanti con le loro ideologie e fermare esso. In ordine cronologico abbiamo l'arresto di questo Ultimate Moral Compass, l'attacco alla Seishun, la dimissione dell'ultimate Ultimate Hope ed infine l'avvio alle nuove costruzioni. Domande al riguardo per partire? "

Ognuni espresse la sua e si scoprì che maggior parte dei quesiti erano gli stessi. Quelle più chieste furono:

Ci sono altri membri della Shini Goro?

" ecco, essendoci stato spiegato che i Shini Goro nascosti fra noi siamo pochi, vien naturale chiedere da dove vengano gli altri. La conclusione più plausibile è l'inclusione di Hana ed Haruki nel gruppo. Così il numero ammonta già a 8. Però essendoci di mezzo un certo 'Kiku' c'è da chiedersi se non faccia parte pure lui... Questo significherebbe che sia uscito dal carcere minorile in cui stava "

Rispose prima di riflettere, Mitsuki.

Che rapimento è accaduto tempo fa?

" questo è difficile da rispondere. Si deve trattare del loro primo attacco registrato in modo ufficiale dalle autorità: un rapimento riguardante dei futuri Ultimates - fra parentesi, sono ragazzini quali ancor più prima di noi hanno ricevuto la lettera d'ammissione- Però non si sono mai avuti dettagli precisi... Per ora "

La castana dal caschetto marcò bene quelle ultime due parole, facendo sospettare che stesse nascondendo altro.

Che fine ha fatto Erika Uchimura?

" non si hanno fonti affidabili al riguardo oltre a questo articolo perché, appunto, ha voluto tenere la sua vita privata. Se assumiamo sia veramente entrata nel gruppo investigativo, mi verrebbe da pensare che stia indagando sul caso. Questo Kiku ed Erika sembrano aver avuto all'incirca la stessa età ed ella si riferisce alla Shini Goro come 'serpi della disperazione'. Magari riuscirà a tirarci fuori da qui lei stessa..! "

Sembrò speranzosa a quel pensiero la lillà.

Chi è Yoichi Kanemaru?

" Yoichi Kanemaru è l'attuale unico capo della UFF "

" ho come l'impressione di aver già sentito questo nome, solo con affidiato alcuni altri... In una sorta di gruppo... Non mi viene il nome però "

Osservò Valeria e Sumire scrollò le spalle, cambiando discorso direttamente.

In quale H.P.A. ci troviamo?

" semplice! Nella prima! La struttura è stata abbadonata dopotutto e si sono concentrati sulla costruzione della seconda. Spiegherebbe perché nessuno ci ha scovato e tutte quelle uscite e finestre e uscite bloccate! "

Riassuntato si poteva affermare che Kiku fosse il capo originale dei Shini Goro, il loro primo attacco riguardava un rapimento di futuri Ultimates, venendo arrestato successivamente, è sicuro assumere che Haruki e Venom facciano parte a questo, Erika Uchimura sta investigando sul caso, ed infine tutti loro si trovavano nella prima H.P.A.
Wow... Hanno imparato tante cose nuove.

" ma non è finita! "

Fermò quei pochi momenti di gioia la castana. Strisciò con la sedia nuovamente verso l'armadio e tirò fuori l'ennesimo giornale, sorprendendo Mitsuki addirittura.

" l'ho ritrovato in un altro cassetto rotto. A stento sono riuscita a prenderlo e stavo per mozzarmi le dita nella porticina! "

Spiegò, mostrando a tutti quanti il nuovo tesoro.

" questo però lo reputo più particolare di altri perché si tratta di una sorta di bozza, una copia mai uscita, non ha una data, un titolo od un autore, però ecco, il contenuto che vi farà sorgere più domande di prima. Pronti? "

╔══════════╗

Notizie fresche dell'ultima ora. Una tragedia ha preso atto fra le mura della celebre Hope's Peak Academy. Un gruppo di futuri Ultimates attorno ai 14-15 anni, accompagnato da un già studente all'accademia, Takeda Kiku, Ultimate Moral Compass, e la celebre Kaneko Tai, investitrice e membro della Ultimate Future Foudation, venne intrappolato all'interno della struttura e costretto a prender parte "all'incubo". Dei ragazzi non è concesso saper l'identità. Sfortunatamente Kaneko esalò l'ultimo respiro in quelle circostanze. Testimonianze confermate della polizia dicono che tentò di proteggere i ragazzini da dei proiettili, prendendoli al loro posto come scudo. Inoltre proclamano che il loro rapitore volesse fargli prender parte ad un 'gioco d'uccisioni'. Nonostante l'avanzata età della donna, tutti furono tristi nel doverle dire addio in tale maniera, soprattutto membri della sua famiglia come il figlio ed il nipote. I sopravvissuti son stati soccorsi e salvati dalla polizia, con poche o nessune lesioni, e spediti immediatamente a prendersi le dovute cure. Tutti quanti sono scossi dall'accaduto e si chiedono come una singola persona sia riuscito a fare tutto questo sensa lasciare evidenti tracce. Cosa farà la U.F.F. in futuro? Rivedremmo quei ragazzini rappresentare il Giappone?

[Non so ancora chi sia stato o vogliano incolpare, però ho dei sospetti e spero Nagasawa riesca a fermarli in tempo... Altrimenti prenderò la situazione nelle mie mani. "Tempo di morire"? Gruppo ribelle? Da dove sono usciti questi..?]

╚══════════╝

Koharu pizzicò il ponte del naso con l'indice e pollice, scuotendo la testa debolmente.

" aspetta, aspettate tutti... Cosa significa tutto ciò? "

" se non ho capito male parla di questo 'rapimento' menzionato nell'altro articolo. Tuttavia questa è solo una bozza, eh? Gli appunti alla fine lo fanno capire "

Osservò il giocatore di scacchi con far pensoso.

" un rapimento, gioco d'uccisioni, Takeda Kiku, Kaneko, Tempo di morire... Tutti termini e nomi che già conosciamo. Quanto intricata è veramente questa storia? A proposito, chi è questo 'Nagasawa'? "

Aggiunse alzando lo sguardo verso la giornalista, pure lei intenta a pensare profondamente mentre rileggeva attentamente l'articolo più e più volte.
Nagasawa e Kanemaru... Li ha già sentiti assieme prima d'ora... Che pure egli faccia parte della U.F.F.?

" l'autore è sconosciuto ma sembra avere qualche collegamento alla faccenda, più di un semplice giornalista che ascolta la faccenda dall'esterno, ma ugualmente non ne fa parte in modo diretto... Altrimenti non avrebbe tutte queste domande "

Non l'ha sentitx o stava ignorando apertamente la domanda?
Aprì finalmente la bocca il creatore di effetti speciali.

" Kaneko Tai ha qualche collegamento con Subaru? Insomma, hanno entrambi lo stesso cognome. So che è alquanto comune però non può trattarsi di una semplice coincidenza, vero? "

La lillà annuì.

" ho pensato la stessa cosa. Secondo quello che Sumire lesse, Tai sembra essere una donna anziana con già una famiglia - figlio e nipote. Magari è un parente? Come una nonna. "

" questo significherebbe che Subaru, ex-capo dei Shini Goro, ha stretti collegamenti all'organizzazione... "

Pensò dunque ad alta voce.

" pure Takeda Kiku aveva stretti collegamenti con l'organizzazione ed è stato menzionato una volta qui e durante il suo arresto. È naturale pensare che questo sia il crimine per cui venne carcerato. Quindi questo è il primo atto ufficiale dei Shini Goro. Il che significa che tutto è partito da qui. Ma si dice che sia solo una persona ad averlo causato. Dove arrivano gli altri? "

" non ne ho proprio idea... "

Borbottò Hyosuke, assente da tutto e tutti.

" non vedete la pattern? Ogni membro di Shini Goro ha qualche collegamento con la U.F.F., soprattutto col titolo Ultimate! Anche Dae-jung e Izumi, e sicuramente gli altri, hanno il titolo! "

Fece notare Asahi.

" mi viene da pensare a due cose. La prima: costringere a partecipare ad un gioco di uccisioni, rinchiudere dei - futuri - Ultimates nella Hope's Peak Academy... Non vi suona famigliare? "

" stai dicendo che questo non è il primo Killing Game?! È assurdo! "

Esclamò d'un tratto la badante.

" potrebbe essere però. Solo che la polizia è riuscita a fermare il primo in tempo... Circa "

" allora perché non sono riusciti a trovarci?! "

" perché la gente impara dai propri errori, ovvio. Che ci sia Kiku o un altro dietro. Avranno tentato di dare questo una seconda volta. E suppongo stia funzionando dato il percorso su cui stiamo "

" perché? Perché fare questa cosa non una, ma due volte?! "

Fu più riferito a se stessa, persa, non avendo alcuna idea di come questi si siano spinti a tanto. Solo... Non poteva crederci.

" e quale è la seconda cosa? "

Chiese Sumire interessata al suo ragionamento.

" sempre una pattern ma forse mi sto spingendo troppo. Gli attuali membri di Shini Goro fanno parte in tutto e per tutto dell'attuale Killing Game... Che ha similitudini con l'altro... E dicono che il gruppo è comparso a galla dopo questo, solo uno venne arrestato. Quindi... Il mio punto... Ecco... Se fossero loro il gruppo di ragazzini intrappolati? "

La sala cessò in silenzio.
Asahi rimase a guardare tutti perplesso.

" cosa? "

" ... ma che cazzo- "

Pensò Hyosuke ad alta voce.

" oh, allora, l'ho detto che forse sto saltando troppo qui "

" puoi non avere tutti i torti però... "

Commentò Mitsuki.

" effettivamente questi ragazzi avranno la nostra età, si trattano di ultimates, 'Kaneko' torna come nome sempre e ci sono fin troppe similarità per dire di trattarsi di una coincidenza "

Axel si fermò un attimo.

" ... Ma questo non ha senso. Shini Goro che intrappola Shini Goro per volerli uccidere? "

" combacia la nostra situazione "

" ma- ma- perché farne parte. Perché far parte del gruppo criminale che ti ha intrappolato per farlo ancora? "

La notizia non sembrò proprio assorbire.

" mette in discussione molte delle cose che abbiamo scoperto fino ad ora..! "

" se invece Shini Goro non fosse un semplice gruppo criminale tipico di un libro narrativo... Se invece fosse altro che dei aspiranti dittatori? Si cela fin troppo dietro questa storia "

Sumire incrociò le braccia al petto.

" ... Cos'è veramente 'Shini Goro'? "

Le porte della sala computer si spalancarono, mostrando entrare con passo svelto e sguardo preoccupato Shiori ed Akihisa.

" che succede? State bene? "

La critica domandò, alzandosi dalla sedia.

" nessuno si muova da qui. Nessuno uscirà da qui! "

Esclamò il cartomante, stando davanti all'uscita come un soldatino. Il suo respiro era evidentemente più rumoroso e pesante.

" che succede? Esigo che me lo spiegate subito! "

Ordinò l'altra.

" la bomba... È scomparsa... Qualcuno l'ha rubata! "

L'aria nella stanza diventò irrespirabile.
Troppo densa.
Troppo poca.
Troppo... Surreale.
Nessuno fiatò per i primi istanti.
Nessuno.

" siamo andati fare il turno e inizialmente non c'era nulla di strano... Però- però Shiori giurava di non riuscire a sentire il 'tic' da lontano... E- e- è entrata e- e non c'era più...- "

L'albino prese dei respiri profondi fra una frase e l'altra, mantenendo la calma.

Nessuno ancora reagì.

" ... e sappiamo chi possa essere stato "

Shiori non poteva immaginarsi altro che quella persona per un fatto importante: la sua assenza durante lo spettacolo. Pensava che non l'avrebbe scovato? Pensava che tutti loro fossero degli stupidi?

Gli puntò il dito contro.

E dei singhiozzi rimbombarono per tutta la stanza.

Nonostante stesse fissando un altro sospettato, il pianto di Yuri attirò l'attenzione. L'intero corpo, soprattutto le gambe, tremava senza sosta e sul punto di cedere. Il cuore gli usciva dal petto da quanto forte battesse. I respiri affaticati, veloci e brevi davano la pelle d'oca all'orecchio. Sudore colava coke pochi. Perché si stava comportando così?!

" Yuri..! Yuri, per favore, guardami! "

Come sempre era Mitsuki quella a raggiungerlo durante questi momenti.
Lo faceva sentire stupido.
Stupido e debole.
Perché doveva sempre dipendere da lei?
Perché non riusciva mai a controllarsi?

" respira con me, okay? Niente è ancora perso... Okay? Al mio tre "

Ormai erano seduti entrambi per terra per questa sessione di ripresa del controllo, tuttavia questo non impedì Shiori di avvicinarsi al sospettato, prenderlo per il colletto della giacca gigante che indossava, e praticamente sbatterlo al muro esigendo delle risposte.

" insomma, puoi non causare problemi una volta ogni tanto?! Pensi che questo sia solamente un gioco perverso cui ti puoi divertire come ti pare e piace?! Trovi esilarante mettere a repentaglio la vita altrui per il tuo intrattenimento? "

Asahi spalancò gli occhi, non avendo nemmeno il tempo di rispondere che l'altra mano della medium afferrò a sua volta il colletto, alzandolo sulle punte dei piedi.

" giuro che se non apri bocca in questo istante ti riempo di ceffoni e spacco ogni osso che hai in corpo. Uno ad uno. In un modo così doloroso che a stento riuscirai a reggerti in piedi e cosciente quando uscirai da qui- "

" n-no no, ti prego-! Sono innoce- "

Lo sbattè nuovamente contro la parete ed exlx iniziò a tremare come una foglia ed il volume della voce si fece più nasale e... Spaventatx.

" no- non ne so nulla-! "

Il viso si spostò di lato.
Guancia arrosita e dolente.
Occhi larghi e scioccati.
E la mano di Shiori non sembrava conoscere pietà.
"Ma cosa cazzo ti dice il cervello?!" le avrebbe voluto urlare.
Però quelle parole gli morivano in gola.

" Sono scioccato quanto voi-! "

Bam.
Un altro schiaffio percorse sul suo viso, questa volta sulla guancia opposta.

" lo giuro su tutto quello che vuoi- davvero- "

Ad ogni colpo il dolore diventava più insopportabile.
Era come perdere tatto sulla superficie ma sentire un calore pungente addentrarsi nella carne.

" ti prego- d-devi credermi! "

Persino la mascella iniziava a fargli male, le parole diventavano più difficile da pronunciare ad ogni cambio di testa.
Non importava quanto si ribellava.
Riusciva a contrastarlo in un modo o nell'altro.
Riusciva sempre ad essergli superiore.

" stai- ferma- ti prego- "

" ne ho abbastanza delle tue scuse! "

Il palmo si alzò ancora una volta all'altezza del viso ma, rispetto a prima, si chiuse in un pugno.
Ora si era stancata.
Non voleva dirlo con le buone?
Allora cambierà idea con le cattive.

" BASTA- INSOMMA- SMETTETELA- QUESTO NON È MODO- SHIORI LEVATI IMMEDIATAMENTE DA ASAHI- IN QUESTO ISTANTE! "

La voce di Valeria bloccò l'atto, buttandosi in mezzo ai due e spingendo la corvina lontano dalla sua vittima. Asahi caddè a terra, con capo basso, guance arrosite e mani tremanti che coprivano il volto in cerca di protezione.

Questa però non si arrese e tentò di buttarsi nuovamente, venendo bloccata dalla critica.

" smettila! Questo è anche abbastanza! Cosa pensi di ottenere trattandolo così?! "

" levati subito dalle scatole, Pinocchio! Non vedi che sto cercando di salvarci! "

" non è modo questo! Prendi qualche respiro e conta fino a 10 o- non lo so! Basta così, però! Non devi torturarlo in tale maniera. Guarda in che razza di condizioni l'hai messo! "

" la questione è semplice: è stato lui ma non vuole dirci dove l'ha ficcata! Cos'hai intenzione di fare? Chiedergli 'per favore'? Fargli da lecchina? Scordatelo! La faccenda si risolve qua e adesso prima che sia troppo tardi! "

Tentò di spingersi oltre, venendo un'altra volta respinta. Valeria strinse i pugni.

" ci penserò io, okay?! "

" non sei affatto affidabile! "

" guardarti attorno! Stai menando un sedicenne per una tua supposizione! Sei tu quella irresponsabile! Lascia che gestisca io la questione stavolta! "

Aprì le braccia per indicarle l'atmosfera circostanze.
Tutti, nessuno escluso, erano rimasti dietro di ella con uno sguardo spaventato e, certi individui, addirittura con le lacrime agli occhi e bocche aperte.
Fu come un passo nel riprendere controllo in se stessa.
Aprì il pugno e fissò il palmo con umo sguardo così... Malinconico, deluso e spaventato. Spaventata da sé.

" io... "

... Perché l'ho fatto?

" dovresti vergognarti! "

Sentì le orecchie fischiare e la testa iniziò a farle male. Si portò la stessa mano sulla tempia. Dopodiché rimase immobile come il resto di quelli che stava dando le spalle.
Valeria, invece, aiutò Asahi ad alzarsi e lo portò fuori dalla stanza mentre lo trascinava dal braccio.
Senza fiatare.
Senza parola.

Tutti uscirono man mano dalla stanza, allarmati, lenti, lasciando la medium là dentro a pensare. L'ultimo ad uscire fu Hisa che, a sua discolpa, voleva cercare di parlarle ma la paura fu il sentimento più contrastante. Una domanda minacciava la sua mente:

Perché aveva esagerato così?

___________________________

Ennesima notte.
Ennesima notte che stava sveglio.
Ennesima notte che fallisce di farlo dormire in modo consono.
Non importava quanto si girava.
Non importava la posizione.
Il letto era praticamente la cosa più scomoda al mondo su cui sdrairsi.
Forse ad un pezzo riuscì veramente a chiudere occhio, ma lo riaprì subito per il più minuscolo dei rumori.

Da quando era comparsa la bomba che si trovava in questo scenario ogni sera.
Pensò di averlo superato poiché la mente fu occupata con le prove dello spettacolo.
Invece no. Ora era addirittura peggiorato.
In più ci ricavo un polso fasciato!
Dove stava?
Perché l'aveva presa?
Chi è veramente stato?
Quali dovevano essere le sue prossime mosse?
E se fosse stata la stessa persona che lo avesse rapito?!
E se volesse provarci di nuovo?!
Più volte si alzò e controllò la camera da cima a fondo, mettendola a soqquadro come se fosse passato un uragano, ma nulla fu trovato.
Si sdraiava e oplà.
Il circolo continuava da capo.
Per tutta la notte.

Come se ci mancasse, riportava altri sintomi fastidiosi. Più volte si sentiva debole, aveva un mal di testa assurdo quando si concentrava troppo e la nausea veniva ed andava quando voleva. Quel fastidio allo stomaco lo stava torturando.

Quella mattina anche solo guardarsi allo specchio lx faceva dubitare di uscire fuori. Ormai le occhiaie si vedevano facilmente e la sua espressione rilassata mostrava quanto sfinito fosse. Tuttavia tornare a letto era stupido. Aveva altro da fare. Magari questa volta, con molta attività fisica, sarebbe riuscitx a prendere così tante ore che si sarebbe rigenerato al 100%!
... Vero?

La routine doveva essere la solita.
Alzarsi, preparsi, vestirsi ed uscire a fare colazione.
Con tutta la calma del mondo.
Non doveva mettersi pressione.
Aveva tuuuutta la giornata per far ciò.
Bastava rimanere composti.
Calmi.
Tranquilli.

Aprì la porta della sala da pranzo e si ritrovò l'unico soggetto che poteva distruggere i suoi obbiettivi di quiete, seduto vicino al suo posto con una tazza di latte e delle ciambelle coperte di cioccolato.

Si scambiarono dei sguardi silenziosi ed imbarazzanti, ma, per qualche motivo, Axel non poté proprio contenersi nel vederlo così... Felice e spensierato come se l'accaduto di ieri non fosse successo.

" bonjour, vedo che ti sei messo comodo "

Iniziò con un tono sacrastico.

" ci mancherebbe un cuscino su cui sedermi per esserlo, ad esser sinceri "

Controbattè con altrettanta ironia ed un piccolo ghigno.
Il corvino incrociò le braccia al petto e si addentrò nel territorio.

" come mai tutto solo? "

" boh, fai te, dopo esser stato accusato di avere una bomba nessuno mi vuole fra i paraggi. Mi sorprende non te ne sia andato "

Stava per dare un morso ad uno dei dolci quando la mano del creatore di effetti speciali batté forte sul tavolo, facendolo saltare dalla sorpresa.

" che credi di star facendo, insomma?! "

Non lx capiva. Era statx accusatx così e non stava cercando di rimediare? Dimostrare la sua innocenza? Allora deve esser assolutamente stato egli! Perché? Perché l'avrebbe fatto?

" ... Colazione? "

Rispose con tono ovvio, come se l'altrx fosse cieco.

" no- dico- adesso! Perché sei qui?! "

" perché... Ho fame... Ed è qui che la gente viene a mangiare? "

Corruggò le sopracciglia, contemplando se doversi preoccupare della stupidità di quei quesiti oppure ridergli in faccia al riguardo. Axel si mise una mano in faccia, non riuscendo a trovare le parole.

" vuoi una ciambella? "

Lo guardò per un istante.

" s- "

" AH! Come se te le dassi sul serio! "

Allontanò il piatto dal fanciullo e gli rise in faccia.
Rimase fermo sbalordito da ciò che avesse appena assistito.

" sono al cioccolato e, soprattutto, mie! "

Ancora rimase impalato.

" chi cerca trova, chi perde piange! "

Aggiunse ancora una volta, volendo scaturire una reazione dall'altro.
Egli però semplicemente si incamminò per la cucina.
Questo non gli piacque.

" hey! Neanche a te va di parlarmi adesso? Sei così occupato con il tuo nuovo gruppo teatrale che non hai tempo per gli altri? "

" oh, andiamo, sai benissimo che non è quello che sembra "

" a me pare di sì, invece "

" mi sembra che un certo qualcuno abbia rubato qualcosa e se l'è svignata perché Dio sa solo come Valeria ti ha lasciato intero dopo questo "

" l'ho detto: non sono stato io! "

" a me pare di sì, invece "

Gli rispose con lo stesso identico tono che usò prima.

" palla di lardo "

" sfigato che non esce mai di casa "

" palette rotta! "

" capigliatura storta! "

" I MIEI CAPELLI SONO BELLISSIMI! "

Esclamò Asahi, puntandogli il dito contro profondamente offeso.

" magari se andassi da un parrucchiere ti darei ragione "

" ma se costano un casino! "

" di sicuro non costano più degli anni di vita spesi ad uno stupido gioco da tavolo cui nessuno frega! "

" allora, se vuoi fare a botte, dillo e basta "

" ora vedo perché nessuno ti parla "

" ah sì? E sai cosa? Meglio per me. Almeno non devo sorbirmi commenti stupidi ed inutili come i tuoi. Ci voleva così tanto a lasciarmi in pace in questa struttura? "

Corruggò le sopracciglia.

" quindi sei stato te? "

" ovvio che no! "

" perché sei qui a 'goderti' della solitudine piuttosto che provare la tua innocenza? "

" perché... Uh... "

Si fece prendere alla sprovvista, pensoso, come se nascondesse qualcosa.

" pff- e cosa dovrei dire? Mi crederesti se lo facessi? "

" no, effettivamente avrei molte difficoltà a farl- sì, idiota, se hai delle prove come dovrei non creder ad un vecchio amico? "

Rimase nuovamente in silenzio.

" vecchio... Amico? "

" ... Cioè, abbiamo fatto pace... Suppongo... Però, ecco, il tuo comportamento è- "

Fu interrotto da una cosa che non pensò mai di dover sentire in quel discorso.
Una risata. Quella di Asahi.

" oh, ma per favore! Non ci parliamo da 5 anni dopo che tu dovesti andare cOsÌ tAnTo Di FrEtTa in Francia da non poter nemmeno venirmi a salutare! Ed ora siamo chiusi in sta gabbia di pazzi con un pistolero, una psicopatica ed un gruppo di adolescenti tiranni che si credono dei villains dei fumetti! E ti ostini ancora con la storiella dell'amicizia? "

" ho avuto le mie ragioni- "

" guarda, già che ci siamo, perché non me le dici allora? Le tue COSÌ importanti ragioni per levare le tende e lasciarmi da solo tutti questi anni "

Accavallò le gambe ed unì le mani, pronto ad un racconto.
Axel strinse i pugni irritato.

" non sono affari tuoi! Perché devi sapere della mia vita? "

" perché ne ho fatto parte per taaanto tempo e, wow, eravamo amici ai tempi! E sai cosa fanno gli amici? Si confidano! Non si lasciano dal nulla, senza spiegazione, a soffrire per conto loro mentre l'altro scappa via in un altro continente "

" non ti devo alcuna spiegazione! Ti ho già chiesto scusa ed ho provato a restaurare il rapporto- ma non sembri proprio voler saperne! "

" questo perché ti ostini così tanto ad ignorare l'elefante nella stanza! Vuoi far finta che- che nulla sia successo! Sin dal primo giorno qui- 'hey, Asahi, scusa se ho tagliato contatti e mi sono trasferito in un altro paese, sono proprio uno stronzo e spero tu mi possa perdonare'. Invece no! Hai dovuto per forza aspettare che io ci crepassi per volermene parlare! Prima era solo un 'cOlLabOrIaMo PeR uScIrE, dImEnTiCaTi Di TuTtO'. Tanto avevi la giustifica del avermi salvato la vita! Mica potevo dirti di lasciarmi in pace "

" ma- io- "

Lo prese in giro.

" 'mA- iO-' "

Strinse il pugno.
I suoi occhi colorati un modo diverso non ci video più.
Sbatte entrambe le mani sul tavolo, inclinando il petto in avanti.
Non lo riusciva più a sopportare.

" e te invece?! Il primo giorno ti ho riconosciuto e prima cosa che fai è letteralmente far finta di non esserci mai visti prima! E- e- mi hai ignorato tutto il tempo! Come avrei potuto avere un confronto diretto se non sei tu che lo volevi? "

" oh, e taci una buona volta! "

" oh no, bello mio, 'taci' lo dici a tua madre d'ora in poi. Ti ho sopportato per più di due settimane dentro questa fogna, ho fatto del mio meglio — davvero — per farti capire quanto ci tenessi alla nostra relazione. Ed è così che mi ripaghi?! Spalandoli merda addosso?! Sai una cosa? Non te l'avresti presa così male se non fossi stato attaccato a me ventiquattro ore su ventiquattro da quando ci conoscevamo! Non ti saresti sentito solo se avessi provato a farteli veramente degli amici in vita tua! Ma no, quando mai Asahi fa qualcosa di male, dico bene? Sono io! Sono io il problema! Lo son sempre stato! Vuoi sapere un'altra cosa? La chiudo qui! Adesso! Non ti darò più fastidio! Non proverò più ad esserti amico, soprattutto se le tue idee di 'perdono' sono prendermi per il culo, facendo finta di voler migliorare. Buona fortuna a non farti ammazzare, perché, fidati, hai appena perso l'unica persona che voleva crederti nonostante il puttanaio che hai creato sin prima del secondo processo! "

Prese un respiro profondo.
Si buttò sul tavolo, avvicinando le braccia sul piatto.
Afferrò le ciambelle e le stritolò una com entrambe le mani, rendendole poltiglia. Prima la prima.

" Tu, Asahi Fujikawa... "

Dopo la seconda.

" ... Sei il più grande stronzo ed ipocrita che ci sia "

Poi prese il latte e lo versò sui rimanenti dei dolci.

" e in momenti come questi mi fai pentire di averti salvato da quella piscina "

Sbatté il bicchiere vuoto sul tavolo.

" perché è da lì che le cose sono escalate! "

Sbraitò, avvicinando la sua faccia a quella dell'altro, quale rimase con occhi scioccati, corpo rigido e sudore freddo, a guardare la scena.

Axel si alzò da quella posizione e si diresse verso la porta. La testa girava, girava un sacco. Cosa gli era preso adesso? Si era fatto sopraffare così tanto dalle emozioni che il suo corpo ne risentiva? Pure la sensazione di nausea si fece sentire, anche se a malapena. Chissene, chissene di tutto quanto! Se ne sarebbe tornatx in camera. Al diavolo i piani di oggi. Preferisce tornarsene nel suo loop di paranoia che vedere quello stupido un'altra volta.

Improvvisamente sentì un peso enorme andargli sulle spalle e tirargli i capelli.

" come ti permetti?! Come cazzo ti permetti?! "

La voce di Asahi non ripeteva altro.
Solo quelle parole. Urlate. Mentre cercava di menarlo e farlo cadere a terra con tutte le sue forze.
Axel tentò di liberarsi ma sembrò inutile scuoterlo via. Non mollava l'osso e, anzi, più si muoveva e poi le braccia che aveva attorcigliato intorno al collo si stringevano.
Dal panico, dall'istinto di sopravvivenza, fece la prima cosa che la sua mente gli disse.

Si spostò verso una delle pareti, girando le spalle a quest'ultimo, ancora in preda al panico e la schiena e faccia in dolore.
Quando fu colpito un pumto critico, si buttò all'indietro ed il capo del giocatore di scacchi prese una bella botta in testa. Pesante abbastanza da fargli mollare la presa e cadere sulle sue ginocchia, mani e braccia nei capelli che cercavano di nascondere la testa, come se volesse prottegersela.

I loro respiri affanoso.
I loro cuori in gola.
Sudore colava giù dalle fronti.
La paura ed il terrore che uno aveva inflitto all'altro era immensa che quasi non riuscirono a parlare.

Axel rimase fermx, a guardare l'altrx che tremava e sembrava sul punto di piangere.

" Asahi, stai- "

" vattene via! Vai! Razza di incapace! Vai a farti fottere! Vaffanculo! "

Esclamò alla fine l'altrx, di nuovo con tono nasale, rotto.
Non se lo fece ripetere due volte.
Chissene se stava malridotto.
Se l'era cercata.
Uscì dalla stanza a passo svelto.
Presto i suoi occhi divennero lucidi.
Era patetico? Piangere per questo? Per una persona del genere? Per un'amicizia del genere? Era da pazzi!
D'altronde questo posto lo stava facendo uscire fuori di senno.

___________________________

" giorno 16, caro diario, mi piace fare queste introduzioni. Sono molto più... Da film. Almeno danno l'idea di star parlando come un agente segreto, oppure qualcuno perduto su un'isola abbandonata e sta raccontando le sue ultime volontà. Direi che la seconda mi si addice maggiormente "

Prima di iniziare controllò che nessuno fosse presente nella sala armadio.
Ormai che aveva detto del suo piccolo "segreto", ossia i registratori vocali, non doveva preoccuparsene. Tuttavia la privacy da ragazza adolescente, non una fan sfegatata del giornalismo, voleva mantenerla. Ecco perché quando stava fuori da camera sua tentava di isolarsi per qualche minuto, dando alcuni suoi pensieri od aggiornamenti.

" questi giorni sono stati wild. E lo dico io che nemmeno ero vittima di essi. Prima scopriamo il gruppetto tenta di tirarci fuori, fallendo, dopo Axel viene rapito e attaccato ad una bomba. Con Mitsuki ho scoperto le informazioni — sono sull'altro diario — e ne avevamo discusso dopo il teatro... Quale doveva essere qualcosa di più tranquillo ma non fu così verso la fine perché sia Axel che Naomi rischiarono di rimanerci secchi. Per giunta Naomi dice che Axel l'abbia fatto apposta. E, sorpresa, la bomba è scomparsa! Yuuhu! Ed ovviamente Asahi è quello più sospetto. Insomma, nemmeno era presente allo show. Questo non è una sorpresa però "

Fece una pausa, pensando sul fatto della bomba.

" mi chiedo dove sia finita e chi l'abbia nascosta, ma anche quando sia effettivamente sparita. Cioè, di sicuro prima della fine dello spettacolo. E prima ancora di questo Valeria e Yuri erano di guardia. Quindi se uno avesse provato a far qualcosa, l'altra l'avrà sicuramente visto e l'avrebbe riferito a tutti... Mh... Questo lascia il buco durante l'evento. E l'unico non presente era Asahi, come già detto. Dove potrebbe averla messa? Perché rubarla? Un vecchio saggio mi direbbe qualcosa fra le righe di 'pensa come lui farebbe' ma come pensano veramente i giocatori di scacchi? Sempre strategici e razionali, no? "

Passò ad un altro argomento.

" so che questo non è proprio il diario adatto per le teorie e che probabilmente debba chiudere qui. Ma ci sono molte cose riguardo il rapimento che mi lasciano perplessa "

Iniziò a girare per la stanza, non interrompendosi mai una volta.
Persa nel suo mondo.
A parlare e parlare e parlare.

" da quel che ho capito Axel si sentì male poco prima che fosse lasciato da solo in cucina. Quindi quando si è alzato per dirigersi non so dove ed è svenuto... Così. Già questo mi rende sospettosa. Perché è svenuto? Dovrei chiedere più dettagli sui suoi sintomi. Non aveva mangiato? Ha qualche patologia cui non ha menzionato? Uso di sostanze illegali? In quel caso, chi è stato e come aveva fatto a fargli assumere tale roba? Via orale? Gas? Siringa? Durante tutto questo, poi, il gruppetto delle meraviglie era andato a rapire Haruki. Quindi tutti assieme hanno un alibi? Già questo tira nomi fuori dalla lista. Quando si svegliò era stato legato alla bomba e qua la domanda sorge spontanea: dove è uscita la bomba? Non avevamo visto nulla del genere prima e niente sembrava poter entrare od uscire dalla struttura... A meno che non stiano collaborando con Hana e Haruki. Ancora una volta Shini Goro colpisce! Questi non ce la fanno proprio a starsene fermi, eh? "

Tirò un sospiro sconfitta.

" tre andati e tre mancano. Subaru aveva detto che se tutti loro morivano allora il killing game sarebbe finito. Per un po' di tempo presi in considerazione quell'offerta. Non sarebbe così male andarsene e, teoricamente parlando, non mi sentirei così in colpa perché sono degli esseri spregevoli! Li odio! Dal primo all'ultimo! Rinuncio per ora perché non ho idea di chi possa essere e non voglio un innocente sulla coscienza... Ed anche perché non bisogna prendere troppo seriamente le parole di un pazzo. E comunque Hana sarebbe ancora viva e mozzerebbe le teste al resto. Però, hey, su con la vita! Non è ancora successo! "

Un ridacchio uscì dalla bocca dopo.
Più che trovarsi spiritosa per l'affermazione appena fatta, rideva per quanto ridicola si sentisse nell'averlo detto. Ignorò completamente i suoi dintorni.

" sai cosa ho trovato durante le mie investigazioni lì? Ah sì, ho investigato la sala d'ipnosi per un po'. Sorpresa! Mica lascio andare un caso così facilmente. Comunque, la sedia cui fu legato era per terra con del nastro adesivo usato affianco. E... Riguardo quello. Potrei starmi facendo delle paranoie, però era uguale a quello usato per legare Haruki.  Tale e uguale. Grigio con fili metallici all'interno per renderlo saldo. Questo però significherebbe che uno del gruppo l'abbia usato, e che qualcuno non avesse un alibi. Nessuno mi ha confermato tale cosa. Anzi, mi hanno detto che le ultime ad arrivare erano state Koharu e Shiori. E che erano state più lente del solito. Quindi può trattarsi di una coincidenza? Insomma, non abbiamo del materiale chissà quanto diverso qua dentro... Però effettivamente Hisa si è unito al resto dopo e non faceva parte del piano originale. E non ha un alibi. Huh... "

Spostò lo sguardo a guardò dentro uno degli armadi, aprendo la porta di uno e sfogliando i vari capi all'interno.

" dalla festa che non mi parla più. O, se lo fa, mi insulta. Ed ovviamente gli rispondo a tono! Però, uhm, come dire... Mi spiace per lui. In fondo Dae-jung era suo amico e non deve esser facile accettare che una persona, cui ti fidavi tanto, altro non era che un traditore che ti lascerebbe soffrire per i suoi scopi piuttosto che fare la cosa giusta- come sai ormai capisco il sentimento pienamente per via di mio padre... Ancora non posso credere di essermi fatta ingannare da lui. Okay, Izumi era sospettoso ma quello non è novità, ma Dae-jung non me lo sarei mai immaginata... Puro criminale, ovvio che sia bravo a recitare. Eppure... Tutte quelle piccole interviste che gli avevo fatto... Come ho fatto a non notarlo? "

Strinse la presa tirando fuori un vestito, osservandolo da cima a fondo. Come una fanciulla al centro commerciale al telefono con l'amica. Certo che le mancavano proprio quei giorni così spensierati...

" vorrei chiedergli scusa, ma in qualche modo ho paura. Non lo so. Non sono mai stata la tipa da ammettere le mie colpe perché solitamente finisco per odiare la persona con cui litigo e, più che una discussione, quando so di esser nel torto non voglio far altro che irritare l'altro ancor di più. Questo caso invece sono diventata... soft. E lo odio, ugh! Perché deve esser così difficile! "

Si guardò ad uno degli specchi dello sgabuzzino, da lontano, senza entrare.

" però! Questa gonna rosa non mi sta niente male. Sai che quasi quasi mi cambio e me la tengo. Magari dovrei pure tirarmi su i capelli "

Fece cadere il capo ed iniziò a giocare con la sua chioma, tirando una parte in una coda verso l'alto.

" dovrei farli così? Oppure solo una coda parziale? Oppure una cipolla? Mh... Già che ci siamo sai che degli orecchini neri grandi farebbero un bel lavoro. Però qui non ce ne sono! Ugh, in momenti come questi lo shopping terapeutico non sarebbe così male! "

Lasciò cadere di nuovo i capelli castani sulle sue spalle.
Abbassò il braccio e dietro di lei vide qualcosa.
Qualcuno.
Era una chioma bionda lunga famigliare, lo sguardo nascosto da quanto basso il capo fosse.
Non era quello ciò che la spaventò.
Ciò che la bloccò sul posto fu il coltello in mano che teneva.
Delle forbici affilatissime.
Fu lì che Sumire si pentì di aver lasciato tante informazioni al pubblico, renendola un obbiettivo di... Non era ovvio di chi parlasse? Chi erano i cattivi nella storia?! Diamine! L'aveva sentita tutto questo tempo?! Come aveva potuto distrarsi?!

Rimasero così per quanto?
Troppo poco per la castana, sicuro.
Quando alzò l'arma in alto, ella girò il capo e vide chi veramente fosse la persona, in lacrime, goti e naso arrosati, occhi lucidi e naso che colava. Insomma, una catastrofe.
Le parole le morirono in gola.
Erano rimaste ferme così.
Con l'altra che piangeva e lamentava parole come "mi spiace", "devo farlo", "perdonami".
Era... Irriconoscibile.
Non poteva essere la stessa persona che incontrò il primo giorno, vero?!
Lei... Non poteva essere lei un altro membro dri Shini Goro?!
Anche respirare diventò un'impresa.
Cosa doveva fare? Muoversi? Diamine, ovvio che sì.

Cercò di fare qualche passo indietro prima di correre di lato, ma la bionda la precedette.

" scusa Sumire "

Si buttò ed affondò il colpo.

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Yooo! Nuovo capitolo appena sfornato!

E come sempre il drama non manca ✨✨
Also Sumire ormai è la mia lore girl con Mitsuki ma shsh.

On the bright side tho, vi annuncio che molto probabilmente questo intero capitolo avrà un atto in più rispetto a quelli precedenti, ossia 5. Questo è perché ho TANTA storia ancora da aggiungere.

Spero come al solito che il capitolo vi sia piaciuto!
Chiedo scusa per eventuali errori grammaticali e ortogtafici ma la maggior parte delle volte non ho voglia di rileggere e correggerli.
We die like men /j.

E, niente, ci vediamo nel prossimo capitolo!

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