ੈ❀‧₊°↱ imagine dragons
contest: _Eye_of_God_
tema: imagine dragons
eccolo qua! ci ho lavorato moltissimo, questo tema l'ho trovato stupendo perché amo questa band ma anche complesso perché avevo in mente delle idee ma non riuscivo mai a trovare le immagini giuste hahaha
ora, le canzoni e le varie interpretazioni. le interpretazioni sono sempre personali ovviamente!
I: demons. non potevo non inserire questa canzone: credo che rimarrà sempre la mia preferita per i ricordi a cui è legata. ho scelto la foto dell'occhio per il testo della canzone. "when you feel my heat, look into my eyes, it's where my demons hide, it's where my demons hide, don't get too close; it's dark inside, it's where my demons hide, it's where my demons hide". è una canzone che parla d'amore, sì, ma anche di – come dice appunto il titolo – demoni. una persona che non crede di essere più in grado di amare per colpa dei demoni del suo passato che ritornano a tormentarlo, che abitano nel buio dentro di lui e lo fanno sentire una bestia, un mostro. un demone lui stesso. il cantante propone alla persona amata di guardare proprio dentro i suoi occhi e osservare quei demoni che nasconde per vedere se dopo sarà ancora in grado di amarlo, se non ne è rimasta spaventata. vorrei far notare anche gli occhi stessi: sembrano... senza vita, vuoti. sono gli occhi di chi sembra aver sofferto molto.
II: radioactive. un'altra di quelle canzoni a cui sono affezionata. premetto che questa è un'interpretazione un po' personale; comunque ho dato uno sguardo in internet e c'è chi condivide più o meno questa idea. a me questa canzone fa venire in mente una rivoluzione (svariati i riferimenti a questa cosa nel testo), attraverso la propria musica, soprattutto vista come mezzo per esprimere i propri pensieri – talvolta in disaccordo con la maggioranza, con la società, con il "sistema". il cantante inizia ad aprire gli occhi, a "svegliarsi" e a darsi uno sguardo intorno, a capire che lui è ingabbiato in una prigione, dalla quale fatica ad uscire. e si sente come "radioattivo", diverso, visto di mal occhio da chi aveva cercato di tarpargli le ali, in qualche modo. presa coscienza di sé, si pone a capo di questa "rivoluzione", perché ha il potere per farlo – e come una sostanza radioattiva, contamina le persone che lo circondano, e cerca di dare inizio alla sua "nuova era". con la sua musica lui evade dalla "prigione" che gli era stata imposta dalla società.
III: i'll make it up to you. questa canzone è oro. una relazione dura a causa di sbagli commessi (mi piace credere da ambo le parti, perché non è mai colpa di uno solo). e lui che promette che "ogni notte si farà perdonare" e "farà la cosa giusta" anche se lui stesso è "lontano dall'essere un uomo perfetto". un amore alla fine dolce, anche se con la sua punta d'amaro nel mezzo. mi sembrava carino rappresentare questa dolcezza con le mani che stringono i mignoli – mi ricorda tanto il modo in cui i bambini fanno la pace (non so se lo facevate anche voi but i used to do that a lot hahaha) e nulla, mi riportava alla mente una tenera ingenuità e la dolcezza del testo. "your hands are mine, i'll make it up to you, promises are nothing more than fleeting thoughts but you, you are my lifeline"
IV: bleeding out. anche qui, l'interpretazione potrebbe essere diversa da altre perché è la mia personale, e cercando qualche parere in internet alcuni concordavano e altri dicevano cose totalmente diverse – il che mi piace molto, perché le canzoni degli imagine dragons sono molto aperte alle interpretazioni differenti dei fan! comunque, per me questa è quasi una canzone d'amore, non necessariamente romantico. l'io narratore della canzone dice che lui arriverebbe a sanguinare, a dissanguarsi per le persone a cui tiene molto ("i'm bleeding out for you"). in passato potrebbe aver fatto degli errori, commesso dei "peccati" che ora conta e per cui magari si sente colpevole, ma quando sente che la situazione è dura, disperata, lui si fa avanti invece per proteggere le persone che ama e alle quali vuole bene. "when the hour is nigh and hopelessness is sinking in and the wolves all cry to fill the night with hollering, when your eyes are red and emptiness is all you know with the darkness fed i will be your scarecrow." direi che questi versi bene o male parlano da soli. quindi l'immagine che ho scelto rappresenta questo: la volontà di ferirsi al fine di proteggere qualcuno – qualcuno che "cura" quella ferita semplicemente rimanendogli accanto e amandolo o volendogli bene a sua volta.
V: believer. ah, come mi ricordo quando questa canzone era ovunque in tutte le radio! anche qui, si aprono diverse interpretazioni. io penso che qualsiasi interpretazione ci si voglia dare, la morale di questa canzone è che lo si voglia o meno, il dolore riesce a forgiare le persone. anzi, è forse la forza più potente, sotto questo aspetto. (per dolore intendo: qualsiasi tipo di dolore, sia mentale che fisico). il dolore, da qualunque cosa sia causato, non si ferma a comando, ci vuole tempo perché esso sbiadisca e le ferite brucino un po' di meno (anche nel video dice: "i wanna stop. we can't.", ed è una frase che mi ha colpito particolarmente). ma è anche fonte di ispirazione e forza, spinge a rialzarsi ("my life, my love, my drive, it came from... pain"). per quanto brutale e crudele sia, il dolore è quello che ti fa capire che sei ancora vivo, sei ancora presente, umano. e se lo sei, allora puoi ancora rialzarti, e arrivare al tuo obiettivo, per quanto la strada sembri tortuosa e impervia.
VI: thunder. come potevo non metterla, dopotutto? ovviamente, rappresenta una tempesta: nuvole, un fulmine (e voi immaginate di sentire anche il rombo del tuono! ahah). vorrei davvero stare qui a dilungarmi e a spiegare ogni strofa (i could, but i don't know if you want me to), perché onestamente scriverei un altro paragrafo di mille parole e non credo sia il caso (vedrete tra poco cosa intendo...). comunque, la canzone direi che parla di credere in sé stessi ed essere sempre sé stessi, la migliore versione di sé. e crescere, e diventare forti e potenti come un rombo di tuono, anche quando prima si era solo il fulmine che lo precede e la propria luce non era particolarmente luminosa perché circondata dall'oscurità che la soffocava, e durava solo per un secondo. raggiungere il proprio sogno, per quanto sacrifici possa necessitare, e non farsi abbattere da ciò che pensano le persone, che inizialmente ti criticheranno, cercheranno di buttarti giù e farti desistere.
VII: on top of the world. canzone che rappresenta la sensazione di finalmente stare bene, sentirsi come "al settimo cielo" (non so neanche come tradurre l'espressione on top of the world, sono imbarazzante), rappresenta la vita in sé e per sé, con i suoi alti e bassi, i suoi ostacoli e le sue discese. e poi, quando si raggiunge un obiettivo, è così che ci si sente – e per questo ho deciso di rappresentarla con questa immagine.
VIII: whatever it takes. un'altra canzone che amo, forse la mia seconda preferita degli id, ma ho dei sentimenti contrastanti nell'interpretazione di questa canzone, infatti è forse quella per cui ho impiegato di più per trovare la foto giusta e scrivere questo paragrafo. è una canzone che secondo me parla di una "corsa" – da qui l'immagine – ed ora spiegherò cosa intendo nello specifico. nelle prime due strofe il cantante esprime come lui si senta riguardo al mondo e agli altri: forse la fama è arrivata troppo velocemente, e lui non era preparato a ciò che questo avrebbe portato; hanno riposto delle speranze, delle aspettative in lui, si sono fatti una loro idea di come lui possa essere. allo stesso modo, queste persone competono con lui per diventare i migliori, per uscire vittoriosi e raggiungere i propri obiettivi ("everybody waiting for the fall of man, everybody praying for the end of times, everybody hoping they could be the one"). da un lato lui si sente pronto a cercare di soddisfare queste aspettative ("i was born to run, i was born for this"), mentre dall'altro si sente solo troppo pressione e certo di non esserne in grado. la "corsa" qui la intendo come un avvicinarsi al suo obiettivo, in un certo senso anche all'idea che gli altri si son fatti di lui, ma anche come "fuggire" da queste stesse cose, che diventano soffocanti. nel ritornello invece esprime la sua voglia di lottare e dare tutto quello che ha, perché ama l'adrenalina che ne deriva (e di nuovo, la sua corsa verso i suoi sogni), la sensazione di rompere le catene che lo imprigionano (beh, quello che dicevo prima, la sua "corsa in fuga"). nella terza strofa invece parla della sua paura di essere un uomo nella media, di come si è per questo sentito infelice. si era aggrappato alle apparenze e per questo aveva desiderato di essere invisibile, perché non si sentiva abbastanza, come espliciterà anche dopo ("always had a fear of being typical, looking at my body feeling miserable, always hanging on to the visual, i wanna be invisible"). continua anche nella quarta strofa con circa lo stesso concetto: il non essersi sentito abbastanza in passato, aver trascorso anni come di "martirio", forse alla ricerca di sé stesso e di una via da percorre per il futuro. e ripete la frase "i was born to run, i was born for this" che indica come ora sia invece pronto a correre verso sempre ciò che desidera. poi, dopo i ritornelli, c'è una parte che non so se si chiama bridge o che (non so granché di teoria musicale...) dove il cantante dice come lui voglia essere originale e di cui andare fiero ("working onto something that i'm proud of, out of the box") ed elenca molte altre cose: dice di essere un apostrofo, un simbolo di elisione "che ti ricorda che c'è di più da vedere" (io lo interpreto semplicemente con il fatto che quando mettiamo l'apostrofo è perché eliminiamo una vocale – in italiano ad esempio l'apostrofo sarebbe "lo" apostrofo, o in inglese can't sarebbe "can not". NON LO SO HAHAHHA), poi dice di essere un prodotto della società, "una catastrofe", perché probabilmente l'industria musicale lo ha influenzato in una certa maniera, in modo che piacesse al pubblico, prima ancora che a sé stesso. dice che oltre la sua facciata, quello che viene mostrato attraverso il suo "personaggio", diciamo così, c'è una persona reale, che è molto più di quello che emerge a prima vista al pubblico. inoltre ci dice come in questo modo, cioè facendo ciò che ama, proseguendo di corsa verso il suo obiettivo, facendo tutto ciò che sarà necessario, riuscirà a morire felice ("and when i am deceased at least i go down to the grave and die happily").
SO CHE QUESTA È LETTERALMENTE UN TRATTATO SULLA CANZONE però avevo bisogno di spiegare quello che intendevo, e spero non ti dispiaccia! mi sono anche un po' divertita a scriverlo.
IX: e per finire, dulcis in fundo, amsterdam. ovviamente questa canzone parla di qualcuno che ha deluso delle persone a lui care ("i′m sorry, mother, i'm sorry, i let you down", "i'm sorry brother, i'm sorry, i let you down" "i′m sorry, lover, i'm sorry, i bring you down") però c'è comunque una nota di speranza nella canzone. Ho pensato che in ogni caso questa foto ci stesse bene – deludere le persone che ami e ti amano fa male, fa piangere, ma non è la fine, perché sai che loro continueranno ad amarti lo stesso – si piange, e poi, ad un certo punto, quando inizia a fare meno male, si smette, ci si asciuga le lacrime, e poi ci si rialza. Io credo sia anche molto diverso dall'occhio che ho scelto per la prima immagine – sono lacrime diverse, le prime per sé stessi, per i propri demoni, mentre queste sono per qualcun altro per cui abbiamo "chiuso gli occhi" e deluso, abbandonato, lasciato andare.
bene, interpretazione finita! che faticaccia! fare questo aesthetic mi ha impiegato una vita. non so neanche se ne sono soddisfatta sinceramente...
brevemente volevo aggiungere che ho scelto dei colori comunque scuri per questo lavoro perché credo che, nonostante il ritmo possa sembrare felice, orecchiabile, giocoso, in realtà i loro testi sono particolarmente profondi, alcuni hanno toni anche cupi e interpretazioni leggermente macabre e disturbanti (? non so se è la parola corretta, francamente). con i tre filtri il risultato è un po' diverso, ma comunque si capisce abbastanza bene che i toni sono piuttosto oscuri.
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