⠀⠀| ✧ 𝟭.𝟭 𝖯𝖫𝖮𝖳






































【 𝖊𝖙𝖍𝖊𝖗𝖊𝖆𝖑 𝖇𝖆𝖑𝖆𝖓𝖈𝖊 】





































by UnaStranieraSulWeb





































Il terrenno era secco, crepato, morto. Morto, come ogni prottettore che metteva passo in quella prigione.
Morto, come tutti i caduti in battaglia.
Morto, come le speranze di chi ancora rimaneva in piedi.

Si guardava davanti a sè, esausto, disperato, ma ben cosciente di dover resistere ancora per un po', finchè non sarebbe stato l'altro a cedere.
Si pulì quella goccia di sangue vicino sul labbro con la camicia rovinata, nascosta sotto l'oramai rovinata armatura.
Strinse l'arma fra i suoi palmi callosi e sporchi di sabbia da quante volte fosse caduto, rialzandosi tuttavia a pari numero.

Nelle stesse condizioni era la persona davanti a sè.
Una persona speciale.
Un amico.
O forse vecchio amico?

Era pressochè la stessa persona conosciuta il loro primo giorno.
Tranne per quei occhi spenti, arresi.
Non lo riconosceva più.
Ridotto in quel modo pietoso. Come lui.
Pieno di ferite ancora fresche. Come lui.
Sporco e massacrato da quei sforzi. Come lui.
Rimasto uno dei pochi ancora in piedi. Come lui.
Un uomo. Come lui.

Si chiedeva perchè sia dovuto arrivare a tanto.
Si chiedeva come siano arrivati a tanto.
Si chiedeva se ci fosse ancora una speranza.
Una luce dentro il suo cuore.

" cosa ci è successo? non dovevamo proteggere tutto insieme?! "

La figura alzò il busto da terra usando come appoggio la propria chiave. Aveva una ferita aperta proprio al bordo della fronte, quel liquido rosso scendeva lentamente, macchiandolo di tutti i peccati commessi in quell'arena, ricordandogli di ogni vita strappata e mandata al piano superiore.

Guardò l'amico, ridendo della sua ingenuità. Lo conosceva eppure dopo tutti questi anni era come di sentire per la prima volta la sua volontà e stupido bene. Alzò le braccia indicando l'ambiente circostante.

Morto.
Ogni chiave decede con il suo proprietario, rimanendo conficcata nel terreno.
Ogni chiave formava un campo difficile da oltrepassare. Formava il campo della loro ultima battaglia.

" non ti è ancora chiaro? cerco di vivere, come te, come il resto. e ne stiamo uscendo vincenti "

" e veramente questo ciò che volevi?! "

Abbassò le braccia, tirando un sospiro pieno di stanchezza sia fisica che emotiva.

" ... no, non lo è, mai l'è stato. ma cosa ci posso fare? ormai è troppo tardi per tornare indietro "

L'arresa, l'assenza di emozioni nella sua voce vibravano nel cervello dell'altro, portando brividi comparabili ai più gelidi dei venti invernali.

" non ci è permesso avere il nostro finale felice, solo perchè non apparteniamo a nessuna delle due parti. possiamo solo combattere fino allo sfinimento. in cambio non riceveremo mai nulla. che senso ha la nostra esistenza, se non possiamo avere un briciolo di gioia? "

Fece dei passi in avanti con l'arma abbassata.
Era debole.
Era il momento.
Un colpo e l'avrebbe steso.

Eppure non si mosse di un millimetro.

" siamo tutto ma allo stesso tempo niente. siamo sia luce che oscurità. siamo l'equilibrio "

" proprio per questo- "

" ti pare equilibrato tutto ciò? ti pare giusto? "

Non rispose, dando dunque un'occhiata al resto dei suoi dintorni.
No, non lo era.
Non era giusto dovessero affrontare questo solo per una particolarità nei loro cuori.
Però era quello il loro compito!
Allora come- come sono arrivati a questo punto della tragedia..?

" dobbiamo- "

Il primo venne interrotto a metà, trovandosi la punta della chiave altrui mirata verso di sè.
Verso il suo cuore.

" fermarci? e dai, non dirmi che ti stai tirando indietro all'ultimo? hai paura della sconfitta? proprio come la nostra prima sfida? "

La sbruffaggine stonava assai con il resto della situazione passata fino ad ora.
Conosceva quel tono fin troppo bene.
Appariva ogni momento prima di una loro sfida, allenamento, combattimento... tutta la competizione che si mettevano alle spalle era ciò che li avesse spronati a migliorare in questi decenni. Sentirla qui mandava il messaggio chiaro e forte.

Questa era la loro ultima battaglia.

Solo uno ne uscirà vivo.

Rimasto a soffrire un destino infelice e travagliato.

In principio c'erano luce ed oscurità.
In principio ogni mondo viveva con il resto in una terra sola.

Questa pace si ruppe, sgretolando essi nel punto d'incontro dei due piani: lo Zion e il Gehenna.

Ora ogni fiaba conosciuta dall'uomo vive in questa connessione, nel bene o nel male.

L'equilibrio è lo stato di quiete di un corpo, dove due o più parti, contraponendosi, si eliminano.

Per mantenerlo ci vuole sia un dono alla nascita che forza e dedizione.

Come un famoso detto recita: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità".

I dieci guardiani del bilancio saranno in grado di portare a termine la ragione della loro esistenza?

✗ ┊ 𝗧𝗔𝗚𝗦

-nxptune_ (colpa tua se questa storia esiste in primo luogo)
VivyRal
-wallflowxr
-winterhunter
-lycxris

✗ ┊ 𝗔𝗡𝗚𝗢𝗟𝗢 𝗔𝗨𝗧𝗥𝗜𝗖𝗘

Mi sto sparando nelle ginocchia? Assolutamente.
Ma volevo da tanto portare questo progetto su wattpad.
Quindi eccoci qui!!

Vi dò il benvenuto alla mia prima storia ad oc basata su uno dei miei comfort games: Kingdom Hearts.
Nella descrizione ho già dato i rispettivi crediti agli autori e bla bla.

Ho così tanto ma allo stesso tempo così poco da scrivere, non so come spiegarlo AHAHAHAHAHA

Spero la trama, o trame se volete dividere il poemone da quelle cinque righe messe in croce, vi abbia intrigato!

Il modulo d'iscrizione verrà pubblicato domani pomeriggio, quindi occhi aperti guys se siete interessati a partecipare.

Al momento sto leggermente tremando per qualche motivo. Essendo la mia prima storia seria che non segue una pattern precisa pre-installata come Danganronpa o altri fandom, ho molta paura di quello che ne uscirà fuori.
Prego per me, I guess. Spero di fare un buon lavoro, dato che mi dovrò alternare con l'altra mia storia nella scrittura.

Eee altro da dire d'importante non mi viene in mente.

Adios.





































- 𝕰𝖑𝖎𝖟𝖆

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top