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Fisso assonnata il caffé davanti a me, mentre la testa continua a vagare sulla conversazione avuta con Holden l'altra notte.

Non ho chiuso occhio dopo che è uscito dalla mia stanza quella sera e non ho fatto altro che pensare a quella sua richiesta. Non poteva davvero aspettarsi che io accettassi di far credere a tutti che lui fosse interessato a me, non se poi a starci male è proprio Sarah, la persona più buona che io abbia mai conosciuto.

«Buongiorno» sussurra Joseph entrando in cucina. Tutti ricambiano il saluto, fatta eccezione per me. Anche ieri ho fatto così ma per fortuna avendo avuto lezione tutto il giorno sono riuscita ad evitarlo.

Lui infatti mi guarda ed io mi costringo a spostare la mia attenzione altrove.
Sono arrabbiata con lui; il problema è che in realtà Joseph non ha colpe.

Marisol se ne accorge, forse perché è l'unica che sa dell'attrazione che ho nei confronti di Holden. Tante volte le ho detto che se lui non fosse così distaccato a volte e emotivamente altalenante, probabilmente mi sarei fatta avanti. Ma ora, ora si è aggiunto anche il problema di Sarah.

La ballerina mi fa un cenno per cercare di capire cosa sta succedendo ed io le faccio segno che ne parleremo più tardi.

«Posso rubarti il cucchiaino?» domanda Holden affiancandomi.
Ora è troppo vicino a me.

«Nel cassetto è pieno, ma capisco che tu poi non abbia voglia di lavarlo. Tieni, ho finito» glielo porgo, alzandomi dalla sedia ed andando a posare la tazza nel lavandino dove c'é Sofia addetta alle pulizie della giornata.

Senza aggiungere altro entro in camera e non mi sorprendo nel vedere Marisol subito dietro di me, che si chiude la porta alle spalle.

«Gin, va bene che qui dentro non sei proprio la più dolce ma non sei neanche così acida di solito!» esclama divertita la mia amica «Come mai hai risposto così a Holden?» chiede curiosa, mentre io cerco dei pantaloni e una felpa da mettere al posto del pigiama.

Io sospiro, non sapendo cosa dirle.
Di Sarah lo sanno già troppe persone, non posso metterla in mezzo.
Eppure ho bisogno di confidarmi.

«Se io fossi stata interessata a Petit all'inizio, tu cosa avresti fatto?» domanda e lei aggrotta le sopracciglia, sorpresa dalla mia domanda.

«Oddio non lo so» sorride, sedendosi sul suo letto. «Dipende se fosse piaciuto prima a me o a te» continua.

«Metti in caso che tu avessi scoperto che a me interessava prima ancora che tra di voi scattasse qualcosa» provo cercando di fare la vaga ma Marisol ormai mi conosce troppo bene.

«Ginevra mi stai confondendo! A chi piace Holden?» chiede diretta. Beccata.

Io sospiro sedendomi sul letto di Lucia davanti al suo.

«Se è Sarah lo so, Holden ne ha parlato con Petit e beh...Petit con me» mi precede ed io la guardo, quasi sollevata dal non essere stata io a rivelare quello che la nostra amica prova per Joseph.

A quel punto mi arrendo. «Jo vuole che giri la voce che a lui piaccio io, in modo che Sarah non si illuda di qualcosa che non esiste» ammetto.

Marisol rimane spiazzata.

«Holden? Il nostro Holden vuole fare girare questa voce? Non ci credo!» ride.

Neanche io ci credevo, eppure è così.

«Comunque non capisco perché gli hai risposto di merda povero» aggiunge, come se tutto il resto fosse invece normale.

«Ma solo a me sembra assurda questa cosa?» esclamo «Non voglio che Sarah mi guardi male solo perché Holden non ha le palle di affrontare la situazione, ho quasi 23 anni non posso fare questi giochetti da adolescente, senza offesa » chiarisco, riferendomi al fatto che Marisol abbia solo 17 anni.

«Ascolta Gin, Holden con te ha un rapporto particolare e lo sappiamo tutti. Se ti ha chiesto una cosa del genere, per com'è fatto lui, sicuramente ha le sue motivazioni non pensi?» prova a convincermi ma io sono irremovibile.

Sarah ha 18 anni e nonostante io ne abbia solo quattro in più, mi ricordo perfettamente come ragionavo alla sua età e quante cose sono cambiate crescendo.

Adesso se mai scoprisse che interesso a Holden, non la prenderebbe bene e il mio rapporto con lei si rovinerebbe.
A 18 anni fai fatica ad essere amica con la ragazza che interessa al ragazzo per cui ti sei presa una cotta importante.

«Ginevra posso parlati?»

Ad interrompere la mia conversazione con Marisol è la voce di Joseph.
Alzo lo sguardo e lo trovo sull'uscio della porta, che non riesce a reggere il contatto.
Quello che diceva Gaia è vero, cerca sempre un chiarimento con me.

Marisol non proferisce parola, si limita solo a farmi un veloce occhiolino e ad uscire velocemente dalla stanza quasi in punta di piedi.

Rimanere da sola con lui è sempre imprevedibile.

«Volevo scusarmi con te. Mi dispiace se quello che ti ho detto l'altro ieri ti ha dato fastidio» inizia lui, facendo un passo verso di me.

Io rimango in silenzio.

«Devo parlare con Sarah, ne sono consapevole» continua, sedendosi su letto accanto a me.

«Non si merita di stare male perché le hai rifilato una cazzata Jo» aggiungo io, voltandomi verso di lui.

Da quando siamo entrati ad Amici, Holden è l'unico che con il suo sguardo ipnotico ogni tanto riesce ad imbarazzarmi.

«Ginevra...» sussurra «Quello che ho detto l'altro ieri...»

«Lo so Jo, lo so. Non ti preoccupare. Ho capito che non lo pensavi» lo interrompo e lui annuisce, abbassando lo sguardo ed iniziando a giocherellare con l'anello che porta al dito.

«Già» è l'unica cosa che dice dopo qualche secondo.

«Ti chiedo scusa anche io per come ti ho risposto prima in cucina. Da vera cafona» accenno un sorriso, notando che lui continua a non guardarmi.

Silenzio.

Improvvisamente la porta si spalanca, rivelando la figura di Giovanni a petto nudo.

«Allora Gin, avete chiarito qualsiasi cosa dovevate chiarire e vai a mangiare sushi con Holden mercoledì?» chiede euforico mentre io guardo il cantante confusa.

Joseph sembra nuovamente in imbarazzo e istintivamente si passa una mano sul volto, non sapendo dove guardare. Io accenno un sorriso confuso a Giovanni, non capendo bene cosa stia succedendo.

«Niente è che ho vinto la prova tim ed in palio c'era una cena a base di sushi e volevo chiederti se...si insomma, se volessi venirci con me ma Giovanni mi ha rovinato l'invito» parla velocemente Holden, quasi come se dovesse giustificarsi.

Il ballerino di latino si rende conto di essersi intromesso nella conversazione ed infatti dopo avermi regalato una delle sue espressioni buffe, esce immediatamente dalla stanza andando sicuramente a raccontare della sua figuraccia a Nicholas.

«Holden non mi devi invitare per scusarti, è tutto apposto» cerco di tranquillizzarlo e finalmente torna a guardarmi.

«No Gin, non ti ho invitata per quello. Ma perché ho bisogno di godermi una cena con una persona di cui apprezzo la compagnia e tu sei senza dubbio l'unica in questo momento»  azzarda, facendomi mancare il respiro per qualche secondo.

Cosa mi sta succedendo?
È soprattutto cosa sta succedendo a lui.

«Jo non è una buon'idea»

«Per favore, non rifiutare»

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Capitolo di passaggio! Cosa ne pensate?

Grazie a tutti coloro che stanno leggendo questa storia ❤️

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