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Cammino avanti ed indietro mentre un occhio cade sul tabellone dei treni davanti a me.
Non posso credere di averlo fatto davvero ma questa mattina appena sono ritornata in hotel, ho prenotato un biglietto di sola andata per Napoli, luogo dove domani Holden avrà un instore.
Sono riuscita a far spostare il mio alla prossima settimana nonostante sia stato davvero impossibile convincere Claudia ma ho cercato di farle capire che Joseph in questo momento ha la priorità.
Soprattutto perché non ho più ricevuto risposta. Sono tante le idee che hanno attraversato la mia mente durante il viaggio da Milano a Roma, ma nessuna di quelle riuscivo davvero a collegarla a Holden.
Una qualsiasi persona, dopo quello che è successo questa notte, avrebbe pensato al peggio. Insomma, una ragazza risponde al telefono del tuo fidanzato, cosa ci potrebbe essere di più palese?
E nonostante io abbia preso in considerazione anche l'ipotesi di un tradimento, non sono riuscita a crederci davvero. Holden non è così, non lo farebbe mai. Credo.
Eppure una spiegazione razionale al perché abbia risposto quella ragazza al cellulare e Joseph non si sia più fatto sentire non ce l'ho.
Dunque è ancora più importante che io riesca a parlagli rimanendo almeno una giornata intera con lui e non solo qualche ora. Abbiamo bisogno di ritrovare il nostro equilibrio che non pensavamo di perdere così facilmente.
Sospiro rumorosamente quando leggo sul tabellone che il mio treno è in ritardo di 15 minuti. Guardo l'orario sullo schermo del mio telefono e proprio in quel momento, ricevo una chiamata da parte della mia manager.
«Ehi Cla'» rispondo, non perdendo di vista gli aggiornamenti dei treni sul grande schermo.
«Ti prego Ginevra dimmi che non sei già a Napoli» mi supplica, con uno strano tono della voce.
«No sono a Roma, sto aspettando la coincidenza» la informo.
Claudia rilascia un sospiro di sollievo mentre io aggrotto le sopracciglia confusa. «So che per te è importante vedere Holden. Ma qui in studio c'è un'opportunità che non puoi perdere Gin» va avanti.
«Spiegati meglio Cla» affermo, iniziando a picchiettare nervosamente le mie unghie sul tessuto dei jeans che indosso.
«Qui c'è Tedua. Vuole un feat con te ma vuole la firma oggi perché poi nel pomeriggio parte per il suo tour. Insomma, o firmi tu o firma Annalisa» dice tutto d'un fiato abbassando la voce, come se non potesse farsi sentire.
Io immediatamente perdo di poco l'equilibrio. Anche perché non capisco se ho sentito bene tutte le parole che ha pronunciato.
Tedua vuole cantare con me.
E sono la sua prima scelta.
La seconda è Annalisa. Non una cantante emergente come la sottoscritta ma Annalisa.
«Io-»
«Gin è la tua carriera. Un featuring con Tedua sai quanta popolarità ti darà? Con Holden parlerai un altro giorno»
Ma io so che non è così semplice.
Conosco Joseph, ne abbiamo bisogno ora.
«Dammi un attimo per pensarci Cla, per favore» sussurro.
«Va bene, ma non pensarci troppo. Tedua rimane fino alle due, non un minuto dopo. Poi richiamami» mi saluta prima di riattaccare.
Io a quel punto mi lascio andare del tutto, sedendomi sulla panchina dietro di me e portandomi vicino il piccolo trolley da viaggio.
Siamo usciti dal programma da meno di un mese e devo già scegliere tra salvare la mia carriera o salvare la mia relazione.
Se non parlo con Holden dopo queste ore insolite di silenzio assoluto, tutto sarà più difficile da aggiustare. O forse sono solo io che egoisticamente voglio una conferma che lui non sia stato in compagnia di nessuna ragazza con secondi fini.
Per questo motivo senza pensarci un attimo in più, in rubrica cerco un nome preciso ed invio la chiamata.
Il telefono squilla, poi lei finalmente risponde.
«Salve, parlo con Monica?» chiedo, nell'imbarazzo più totale.
Joseph mi aveva dato il suo numero per le emergenze e non so se questa effettivamente lo sia.
«Si, mi dica» risponde la donna dall'altra parte.
«Io sono Ginevra, la fidanzata di Holden. Mi dispiace disturbarla ma è da ieri che non risponde al telefono ed ero preoccupata, volevo solo sapere se fosse tutto apposto e se potessi parlarci un attimo»
La sua manager rimane un attimo in silenzio. Poi si schiarisce la voce. «Ah ciao Ginevra, Holden mi ha parlato molto di te! Guarda, lui ieri e oggi ha i giorni di riposo ed io da contratto non posso disturbarlo. Però ti assicuro che sta bene non ti preoccupare» cerca di tranquillizzarmi ma le sue parole peggiorano la situazione.
Se sta bene perché non mi ha risposto?
Perché non ha chiarito il perché di quella voce femminile?
«È una cosa davvero importante, la prego» tento, cercando di convincerla.
«La sua camera d'albergo è vicino alla mia, sento rumore dunque penso sia qui. Ma violo una clausola se vado a bussargli»
Io a quel punto mi arrendo.
Forse è un segno del destino che io non debba parlargli. Forse non devo scoprire altro.
«Ma se è davvero così importante posso prendermene la responsabilità. Aspetta un attimo» mi dice poi. Sento una porta aprirsi e poi richiudersi.
Holden aveva ragione su di lei, è davvero una bella persona.
Rimango in attesa per dei minuti che sembrano interminabili mentre dall'altra parte non sento più nulla, segno che mi ha messa in modalità muto.
Chiudo gli occhi, notando che tra trenta minuti il mio treno sarà qui.
Se vado a Napoli, perdo l'occasione con Tedua.
Se torno a Milano, perdo la mia occasione con Holden.
Poi finalmente inizio a sentire nuovamente qualche rumore. «Gin-»
«Jospeh ma mi vuoi spiegare che fine avevi fatto!» lo interrompo bruscamente appena sento la sua voce.
«Io-»
«Io un cazzo. Ti sei comportato come un bambino lo capisci? Ed io come una scema ho passato la notte preoccupata per te e ho addirittura preso un treno per venire da te a Napoli. E tu cosa stai facendo? Sei bellamente sdraiato nella tua camera a fissare il soffitto senza neanche pensare minimamente a come io potessi sentirmi dopo che una ragazza ha risposto al tuo telefono mentre eri in discoteca» mi sfogo, ignorando tutto coloro che mi stanno guardando in stazione.
«Lo so ma-»
«Quindi saresti pregato di spiegare cosa diavolo è successo!» esclamo ancora, a gran voce.
«Eh Gin se mi fai parlare!» sbotta lui in risposta.
A quel punto mi sistemo comodamente sulla panchina. «Ah no Joseph, non fare l'arrabbiato con me perché l'unica che ha il diritto di essere incazzata sono io!» ribatto.
A quel punto sento Holden rilasciare una lieve risata. E so che può essere qualcosa di superficiale, ma quel suono mi addolcisce immediatamente.
«Ho perso il telefono in discoteca ieri Gin, lo so sono un cretino, ma è andata così. Purtroppo non so i numeri di nessuno a memoria e stavo cercando di capire come recuperarlo» spiega rilasciando un sospiro. «Scusami se ti ho fatta preoccupare» sussurra.
«Anche quando avevi ancora il telefono non hai risposto alla mia chiamata. Hai detto che dovevi distrarti, come pensi che io mi possa essere sentita? Ero in un pub con Mida e Villabanks, ti ho chiamato per sentire la tua voce e tu mi dici che sei a ballare e vuoi distrarti. Mi hai fatto male Jo» ammetto, con la voce che trema leggermente.
Lui rimane in silenzio, poi parla.
«Stai davvero venendo qui a Napoli?» domanda dolcemente.
Io abbasso lo sguardo, anche se lui non può vedermi.
«Era la mia intenzione, si» lo informo «Ma prima Claudia mi ha chiamata, ho esattamente due ore e mezza per tornare a Milano e firmare una collaborazione con Tedua» gli spiego.
«Cazzo Gin, con Tedua!» urla lui entusiasta dall'altra parte del telefono.
«Ho fatto spostare gli instore per venire da te, poi non avrò altri momenti liberi»
«Va bene ma si parla di Tedua!» ribatte lui, forse più felice di me.
«Si parla anche di noi Jo» prendo un respiro profondo, notando che adesso mancano 10 minuti all'arrivo del treno e 5 minuti per la partenza di un Fracciarossa che da Roma torna a Milano.
Devo decidere in fretta.
«Noi siamo sempre qui Gin» cerca di incoraggiarmi lui.
«Io non posso sopportare che tu ti faccia mille paranoie per la mia vicinanza con Mida. Ma non ho nessuna intenzione neanche di rinunciare al mio migliore amico» chiarisco.
Holden si schiarisce la voce. «Vai a firmare con Tedua Ginevra» è l'unica cosa che dice.
«Ma hai sentito quello che ho detto?» sbuffo.
«Si Gin ma non voglio parlarne per telefono. Dopo l'instore di domani ti raggiungo io, con calma e parliamo va bene?»
Io sorrido amaramente poi sto rispondere ma immediatamente mi blocco.
«Jo ti ho portato quella cosa che mi hai chiesto» sento dall'altra parte del telefono una voce femminile che non mi è nuova.
Ed infatti in pochi secondi la collego a quella che ha risposto ieri sera al cellulare di Holden.
Joseph rimane in silenzio.
«Sai cosa ti dico? Vaffanculo. Torno a Milano e firmo con Tedua. Mi hai rotto i coglioni»
E riattacco.
Scoppiando poi a piangere.
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Secondo voi cosa starà combinando il nostro Holden? Mi piacerebbe sapere le vostre idee😂
Scusate per eventuali errori di battitura ma non ho avuto il tempo di rileggere
Grazie per il supporto❤️
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