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«Chri ti rendi conto di cos'è successo?» esclamo ancora estasiata dalla puntata di ieri.

È da un'ora che faccio avanti ed indietro nella sua stanza, che adesso condivide con Holden e Petit, mentre lui è comodamente sdraiato sul suo letto.

Una parte di me è triste per l'uscita di Martina perché meritava davvero tutto il mondo, ma l'altra è incredibilmente fiera di Mida e del suo percorso, ieri ha spaccato tutto. E poi se a tutti aggiungiamo la dedica televisiva di Holden, il mio livello di felicità aumenta. Non è stata solo la canzone in sé ad avermi stupito ma il fatto che conoscendolo abbia fatto quel gesto davanti a tutti, come per dimostrami che per me andrebbe oltre i suoi limiti.

«Certo che me ne rendo conto! Come mi rendo conto che è da quando siamo tornati in casetta che eviti Holden. Hai paura?» mi prende in giro.

«Paura Chri? Me la sto letteralmente facendo sotto!» ammetto, legandomi i capelli in una coda veloce.

Non sto evitando Joseph con cattiveria ma semplicemente prima voglio mettere in ordine i pensieri nella mia testa.

«Gli hai chiesto una dimostrazione e te l'ha data. Cosa aspetti ora?» mi fa notare Mida, mettendosi seduto a gambe incrociate sul letto.

«Chri io ho troppa paura che lui faccia un passo indietro. Tu capisci che devo mettermi a confronto con una ragazza che lui conosce da 5 anni? Con una ragazza che per tutti questi anni lui ha amato e rincorso?» sbuffo, continuando a camminare «Io in confronto sono niente!»

«Gin che cazzo dici?» mi ammonisce «Ma ti sei vista? Sei una figa da paura, hai un carattere mostruoso e una personalità da vendere.  Holden sarebbe uno scemo a lasciarsi scappare te per una che vuole solo manipolarlo» si stringe nelle spalle, cercando di consolarmi. Io a quel punto, mi siedo al suo fianco stanca di continuare a camminare in quello spazio ristretto.

Vorrei solo capire cosa devo fare per non sbagliare. L'amore è un campo nuovo per me e ho una paura assurda di farmi male in un gioco che non sono in grado di condurre.

«Lo dici solo perché mi vuoi bene Chri» sussurro, accennando un lieve sorriso.

«No, lo dico perché lo penso Gin» replica, serio come non mai. «Probabilmente ti avessi conosciuta fuori ci avrei anche provato» ride di gusto ed io gli tiro una gomitata, sapendo che sta usando del sarcasmo «Ma qui dentro sei diventata la mia piccola sorellina e se Holden prova a farti del male se la vedrà con me; ricordati che sono più alto di lui e posso picchiarlo» scherza ed io alzo gli occhi al cielo, rendendomi conto che alla fine di quest'esperienza lui sarà una delle persone che mi mancherà di più.

Christian non è stato solo un amico qui dentro; è stato un punto di riferimento vero e proprio.
Quando ero triste c'era Mida.
Quando ero felice lui era al mio fianco.
Quando ero arrabbiata lui non mi ha mai lasciata sola.
È una persona a volte difficile da decifrare ma quando entri nel suo cuore, puoi ritenerti fortunata.

«Che c'è?» chiede lui, notando forse il mio silenzio improvviso e miei occhi lucidi.

Lo guardo. «Ti voglio un mondo di bene» ammetto sinceramente, dato che a parole non l'ho mai detto ad alta voce.

Mida sorride. Un sorriso sincero.

«L'amore ti fa bene, ti rende una persona unana» mi prende in giro.

È questo è il bello di noi.

Poi Christian mi stringe tra le sue braccia, lasciandomi un bacio sui capelli. «Anche io te ne voglio, non sai quanto»

Mi lascio cullare da quella serenità e proprio in quel momento, Holden fa il suo ingresso nella stanza.

Io mi stacco da Mida, osservando il ragazzo in piedi davanti a noi e capendo che forse è davvero arrivato il momento di affrontarlo.

Non posso scappare ancora.

«Ho come l'impressione di essere di troppo qui» si schiarisce la voce Christian, alzandosi dal letto ed uscendo dalla camera a passo svelto senza che nessuno dei due dica neanche una parola. Ormai fa sempre così pur di lasciarci soli.

Joseph è proprio qui davanti a me ma dalla sua espressione non sembra arrabbiato, anzi, sta addirittura sorridendo.

«Sei in trappola adesso, non puoi nasconderti come hai fatto negli ultimi giorni» si prende gioco di me, avvicinandosi.

Ed immediatamente io mi sento in estremo imbarazzo. Lo stavo evitando per evitare di sbagliare per l'ennesima volta non perché non volessi la sua vicinanza.

La volevo eccome.

«Posso?» domanda indicando il letto davanti a dove sono seduta io.

«È il tuo letto Jo» sorrido e lui fa la stessa cosa, accomandandosi proprio di fronte a me. Io inizio a torturarmi nervosamente le unghie, mentre lui picchietta il piede ripetutamente contro il pavimento. «Scusami se non sono venuta a parlarti prima è solo che...ho avuto paura» ammetto, essendo consapevole che avrei dovuto iniziare io questo discorso.

«Paura di cosa?» domanda lui dolcemente.

«Di non reggere il confronto con lei» mi sbilancio. Sono sempre stata una persona molto sicura di me stessa e non avrei mai pensato di sentirmi in competizione con un'altra ragazza.

Eppure Holden ha tirato fuori la parte migliore di me, che mi piace tantissimo e che non sapevo di avere.

«Non c'è paragone Gin» scuote la testa, allungando la sua mano per afferrare la mia.

«È facile dirlo ora. Jo, ci sei stato cinque anni, l'hai rincorsa sempre, hai scritto tutte le canzoni che hai per lei, hai sempre scelto lei in passato» gli ricordo, essendo consapevole di poter essere pesante con questo discorso.  «E se una volta fuori da qui, tu tornassi ancora da lei?» chiedo, dando voce ai miei pensieri.

Lui abbassa lo sguardo. «Gin, io non voglio tornare da lei. Né ora, né mai. Tu sei stata capace di fare qualcosa che nessuna ha mai fatto: sei stata in grado di accogliere la mia fragilità in silenzio e pian piano sei entrata nella mia vita per farmi capire che il vecchio Joseph c'è ancora e lo hai tirato fuori, non facendomi mai pesare il mio essere introverso. Sei stata la prima persona con cui ho legato qua dentro, sei diventata mia amica e senza accorgertene mi hai rubato il cuore. Ed io ho bisogno che tu te ne prenda cura perché ho capito che sei l'unica che può farlo davvero. Né Viola, né nessun'altra. Solo tu»

Io deglutisco a vuoto.

«Io ti amo Ginevra» sussurra, alzandosi dal suo letto per mettersi accanto a me. Per la prima volta usa queste parole con me. «Ma non posso obbligarti a fidarti di me; posso però prometterti che se me lo permetterai, non ti spezzerò mai il cuore. E credimi se ti dico che mantengo ogni promessa che faccio, sempre» mi guarda dritta negli occhi, mentre sento il mio cuore accelerare.

La sua mano poi, si posa sulla mia guancia, accarezzandola delicatamente.
Questo è un gesto che lui fa nei miei confronti che mi fa sentire protetta e al sicuro.

«Dai a te stessa la possibilità di farti amare»

E questa frase, mi annienta più del previsto.

«Joseph...» sussurro.

Lui scuote la testa.

«Basta parlare Gin, lo hai detto tu. Poche parole, più fatti» afferma deciso e per la prima volta, lascio perdere la razionalità e mi abbandono completamente al suo tocco.

Chiudo gli occhi.

Devo lasciarmi andare.

Eppure, dopo qualche secondo mi rendo conto che Holden non ha intenzione di baciarmi, mi sta continuando ad accarezzare la guancia.

Apro nuovamente gli occhi, confusa.

«Voglio baciarti anche io Gin, non sai quanto. Ma adesso sarebbe un errore» mi spiega. «Voglio fare qualcosa che poche volte abbiamo fatto qui, se non quella volta che ci siamo addormentati insieme» va avanti, dopodiché lo vedo togliersi le scarpe e sdraiarsi sul letto di Mida. Subito dopo picchietta la mano accanto al suo corpo, facendomi segno di sdraiarmi accanto a lui.

Ed io, non me lo faccio ripetere una seconda volta. Mi stendo al suo fianco, appoggiando la testa sul suo petto mentre lui mi circonda con le braccia, stringendomi forte contro il suo corpo e dandomi tanti piccoli baci sui capelli.

«È bellissimo» sussurra «Non sono mai stato così bene con nessuna. È assurdo l'effetto che mi fai» mi accarezza la schiena mentre io faccio la stessa cosa mettendo la mano sotto la sua felpa ed accarezzando il suo addome.

E proprio in quel momento, la produzione fa partire una canzone ben precisa per rendere quel momento ancora più magico.

L'idea che ci stiano osservando sicuramente mi mette a disagio, ma questa sensazione che mi sta dando il contatto con Holden supera tutto di gran lunga.

Le note di "Tu" di Ultimo ci fanno da sottofondo mentre entrambi chiudiamo gli occhi per rilassarci.

Ascolto ogni singola parola e mi rendo conto che ogni frase, ci rispecchia a pieno.
Sembra scritto per noi.

"Tu, tu mi hai salvato da me"

E qui, stesi sul letto, siamo solo noi: due anime probabilmente incompatibili che non si sono cercate ma si sono trovate e hanno deciso di condividere un qualcosa.

Per la prima volta, posso affermare di essere in pace con me stessa. Holden mi rende serena, mi rende dolce, mi rende diversa ma in positivo. Ed io lo voglio nella mia vita.

La canzone termina ed io sospiro.

«Jo...» sussurro. È arrivato il momento.
«Ti amo anche io»

Aspetto qualche secondo ma non ottengo nessuna risposta. Alzo di poco la testa e mi rendo conto che si è addormentato, finalmente tranquillo di aver finito il suo EP.

Sorrido dolcemente, passando una mano sul suo volto.

L'ho detto ad alta voce, ora devo solo far in modo che lui lo senta.

Perché se lo merita.

________

Volevo aspettare domani per pubblicare questo capitolo perché non mi convinceva al 100% però in attesa della finale di questa sera, ho deciso di caricarlo oggi.

Cosa ne pensate di questo momento tra Ginevra e Holden?

Detto questo, ammetto che mi mancheranno i ragazzi di Amici di quest'anno perché mi hanno portata a riguardare la trasmissione, che l'anno scorso non avevo visto perché personalmente non c'era nessuno che mi facesse particolarmente impazzire. Io segui Amici da quando ero piccolina e pensavo che non averlo visto l'anno scorso mi avrebbe portata a chiudere un cerchio, smettendo di vederlo anche gli anni successivi.
Eppure mi sono affezionata a questi ragazzi ed ammetto che mi mancheranno.

Chiunque vinca, se lo merita con il cuore! E ricordatevi che il vero successo inizia fuori❤️

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