𝘾𝘼𝙈𝙀𝙍𝙊𝙉

Continuo a tenere le mani sopra il bordo del lavabo in cucina.
Rimango in questa posizione non so per quanto, l'acqua scorre limpida e fresca, ma il mio sguardo perso nel vuoto; rimane incollato alla parete che ho di fronte .
La mia mente seguita a pensare a Sue Ellen... a ciò che provo quando le stò vicino e alle sensazioni che mi da'.
« No basta! Smettila adesso Cameron, non puoi e non devi. Forse per lei sarò un passatempo, ma lei per me è molto di più, non voglio confessarle di provare qualcosa che va oltre il sesso.
A una donna come lei non posso far vedere di essere troppo romantico e di pensare a qualcosa di più concreto. Non la conosco ancora bene ma ho come la sensazione che non sia questo che a lei interessa. Forse sarebbe meglio che dopo essersi rimessa completamente vada via da qui e... dalla mia vita.

Inaspettatamente, mentre sono avvolto da questi pensieri, fà ingresso in cucina Sue Ellen; io non appena mi accorgo della sua presenza rimango incantato di quanto sia bella e sexy.
Indossa solo la mia camicia, a piedi scalzi.
Le vado incontro esclamando:
« Sue Ellen, cosa fai? Dopo aver avuto la febbre alta e tre giorni a letto, potresti avere un capogiro»
Lei senza fiatare, appoggia le mani sulle mie spalle per sostenersi mentre in punta di piedi appoggia le sue labbra calde e morbide sulle mie. Questa volta nessun senso di colpa o di vita, si sovrapporrà a farla mia.
Il suo desiderio è solo che i nostri corpi si uniscano in un amplesso di passione, e io la accontenterò.

Silente la sollevo dalle gambe mentre lei le dispone cingendo i miei fianchi.
Mentre la reggo con una mano con l'altra libero il tavolo, la depongo delicatamente su di esso, mi chino sopra di lei continuando a baciarla con passione, le mie labbra cercano voracemente le sue.
Scendo sul suo collo, la sua pelle sembra velluto e freme al tocco delle mie mani, dei miei baci.
Slaccio i bottoni della camicia che ha indosso, facendole scivolare dalle asole lentamente uno alla volta senza distogliere lo sguardo da lei.
Quando ho aperto l'indumento, vengo estasiato dalla visione del suo seno perfetto.
Sfioro i capezzoli freneticamente con le dita e la lingua, inarca la schiena portando la testa all'indietro.
Una corrente elettrica attraversa entrambi, ci pervade tutto il corpo.
I gemiti più intimi emessi dalla sua bocca sensuale ora vogliosa di me, sento che mi brama; mi vuole sentire dentro di sé.
Si solleva dalla posizione sdraiata e si mette seduta, alza la mia maglietta all'altezza dei pettorali, parte da quella zona a darmi piccoli ed eccitanti baci e morsetti fino a scendere giù in basso.
Senza distogliere gli occhi dai miei, armeggia con la cintura di cuoio nera che cinge i miei fianchi, slaccia la fibbia facendo cadere i jeans grigio-fumo, fino alle cosce.
Fa scivolare la sua mano, dai fianchi al basso ventre insinuandosi dentro l'elastico dei miei boxer neri.
Quando sento sfiorare le sue dita affusolate la punta del mio sesso soffocato dalla stoffa dell'intimo, sussulto piacevolmente mentre brividi caldi scendono lungo la schiena.
Lo tira fuori liberandolo da quel calvario, portandoselo alla bocca sento salire il desiderio, muove la lingua sul mio membro sempre più duro.
Gemente e ansante sempre di più con la sensazione di perdere lucidità e di non percepire più il pavimento sotto i piedi.
Mentre sto arrivando al culmine del piacere si scosta lasciando il mio sesso bagnato della sua saliva, si distende sopra il tavolo, divaricando le gambe miagola assertiva:
«Prendimi ...ora! »
Fissandomi con occhi languidi.
Quando sono dentro di lei entrambi emettiamo un gemito all'unisono.
Veniamo insieme la prima volta sul tavolo della cucina per poi ricominciare e finire a letto.
Sudati, ansanti ma soddisfatti ci addormentiamo con lei assopita sul mio petto e i suoi capelli sparsi sul cuscino . "Sono stato felice per quel tempo che ci ha unito, ma non posso azzardare di proporle di restare con me.
Apparirei banale ai suoi occhi e non mi sembra il caso.
Lei mi sorride, mentre vogliosa della mia bocca mi attira a sé.
Si distende gravando sui gomiti, stuzzicandomi col piede sul torace, quel gesto mi fa capire che mi brama... mi desidera e io non disdegno certo l' invito.
Mentre farò l' amore con lei, devo ripetermi che è solo sesso... solo sesso!