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Kageyama si immobilizzò sul posto. Se prima era confuso, ora lo era il doppio. Che ci fa Kiyoko qui?

«Hinata-kun, lo conosci?», la ragazza, nel vedere assenza totale di una qualche reazione nel corvino, si rivolse al rosso. Questo annuì, tenendo ancora per un braccio l'altro.

«Oh, diciamo di sì. Tu come fai a conoscerlo?», la ragazza tornò a guardare il più alto, che nel mentre sembrava ancora intento a processare le nuove informazioni. «È il mio match. Qualche giorno fa mi è arrivata la quinta lettera.», spiegò tranquilla e Kageyama sbarrò gli occhi.

«Ma tu-», provò a parlare, ma venne subito interrotto.

«Sai, non pensavo di rivederti, specialmente qui, ma mi fa piacere sapere che anche tu hai deciso di unirti a noi.», un sorriso sincero e gentile si formò sul suo volto candido, e il corvino non potè fare altro che fissarla stranito in silenzio mentre procedeva anche lei verso l'interno dell'appartamento.

Deciso di unirsi a loro? Di cosa parla?

Hinata lo guardò non appena Kiyoko li lasciò nuovamente soli, sbuffando una risata.

«Non stai proprio capendo nulla, eh? Ti chiami Kageyama, quindi? Fa un po' schifo come nome, senza offesa.», lo prese in giro, e Kageyama lo fulminò con lo sguardo prima di dargli un pugno lieve - si fa per dire - sulla testa. «Taci, brutto idiota! Piuttosto che sparare stronzate, spiegami che diavolo sta succedendo! Perchè cazzo Kiyoko è qui? Come fai a conoscerla?»

Il rosso si massaggiò il punto colpito, lamentandosi seccato. «Ahi! Certo che sei impaziente. Vieni dentro, ti ho detto! Ti spiegheremo tutto.», gli ribadì il concetto Hinata, pestandogli un piede per ricambiare il dispetto dell'altro.

Kageyama lo insultò, ma si decise a seguirlo verso la fine del corridoio dell'alloggio, verso quella che sembrava essere una sala non troppo grande che ospitava più persone che parlavano e ridevano.

Il corvino si fermò all'entrata di questa, attirando l'attenzione di tutti i presenti, che in pochi attimi si ammutolirono. Oltre al tizio muscoloso con la pistola e l'altro dai capelli neri che era insieme a lui, c'erano altri due ragazzi che non aveva mai visto seduti su un divano abbastanza rovinato, che lo guardavano dubbiosi.

«Tanaka-senpai e Nishinoya-senpai! Da quanto tempo!», Hinata fece un balzo per superare il corvino ed entrare in sala, riuscendo a far scattare i due che Kageyama non aveva mai visto in piedi. «Hinata-kun! Ci hai chiamato senpai!», urlarono in sincronia, entusiasti, correndo verso il più piccolo per abbracciarlo.

Kageyama, sempre più confuso, notò solo in quel momento Kiyoko ridere di gusto mentre si sistemava meglio il cuscino dietro la schiena, sedendosi sul divano. Dove diavolo sono finito?

«Ho pensato di portarvi un nuovo membro! Si chiama Kageyama, è bravo a picchiare e non ha amici, è perfetto!», Hinata, dopo gli abbracci e i saluti con i due vecchi amici, indicò ai presenti il corvino. Kageyama voleva quasi insultarlo per quella presentazione pietosa, ma prima che potesse anche solo parlare, si sentì addocchiare da uno sguardo improvvisamente serio e freddo. Si ritrovò in un lampo davanti uno dei due sconosciuti.

«Kageyama, hai detto? Quel Kageyama?», urlò quasi su di giri il rasato, rivolgendosi a Kiyoko. Lei annuì. «Già, il mio match. Ma Tanaka, evita, per favore. Non causargli problemi.», il ragazzo sembrò ammutolirsi allo sguardo freddo e minaccioso della ragazza e tornò a guardare in modo sospetto il corvino.

«Certo, amore. Ti tengo d'occhio, bello. Stalle alla larga.», sussurrò verso Kageyama, mettendolo in guardia. Questo lo guardò confuso, collegando le cose solo in un secondo momento: lui doveva essere il vero ragazzo di Kiyoko: Tanaka.

«Beh, sembra far paura in effetti. Guarda quelle sopracciglia! Sono sempre accigliate, fanno spavento!», Kageyama addocchiò l'altro ragazzo dai capelli scuri pettinati verso l'alto, notando un solo ciuffo decolorato a ricadergli sulla fronte.

Questo sobbalzò nel vedere che il corvino lo stava guardando, avvicinandosi istintivamente maggiormente al rosso con cui stava parlando. «Beh, sì, fa davvero paura. Ottima scelta, Shoyo! Sembra perfetto!», sorrise poi con un ghigno, venendo assecondato da Hinata.

«Io mi chiamo Nishinoya Yuu e sono in questa squadra da quasi due anni ormai! Piacere di conoscerti, Kageyama!», si presentò lo sconosciuto alto quanto quello rosso, forse addirittura di meno. Il corvino non ci fece nemmeno caso, ma il moro aveva continuato a studiarlo con attenzione scrupolosa.

D'altronde, era sempre stato bravo a notare cose che gli altri non riuscivano a captare a prima vista.

Il corvino assistette in silenzio a tutte le presentazioni, riuscendo però a dimenticarsi dei loro nomi dopo pochi secondi.

E mentre gaurdava quegli estranei ridere tra loro e rivolgersi a lui con tranquillità, si chiese cosa diavolo ci facesse lui là, a quell'ora, quando solitamente si sarebbe trovato in un parco ad allenarsi.

Ancora confuso, non immaginava in cosa si stava immischiando.

Hinata, con un sorriso in faccia, gli lanciò un'occhiata senza farsi notare. Sarà adatto?, continuava a domandarsi.

Eppure, a pelle, continuava a percepire quella strana sensazione di familiarità che lo legava a quello strano ragazzo. Non gli era mai successo di far entrare nel loro circolo un totale estraneo in così poco tempo, eppure quel corvino gli dava l'impressione di essere diverso.

Ne era sicuro.
Ed era pronto a rischiare.

Si era sempre fidato del suo istinto, anche a discapito della sua ragione. Era il suo motto di vita, dopo tutto.

Non poteva tirarsi indietro.

Sorrise maggiormente quando gli occhi blu dell'altro lo trafissero. Sarà divertente, pensò.


HEY HEY HEEY
im here again ma giuro che aggiorno anche losing you SIGH spero come sempre che stiate tuttx bene! buona serata/giornata!

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