TRENTUNO
Silenzio.
Ecco cosa regna nella casetta dalla fine della puntata. Io per tutto il tempo sono rimasta zitta a fissare la tazza davanti a me mentre mescolo il thé senza fermarmi.
Nonostante sia felice per quello che è successo con Alex, non posso fare a meno di pensare a quello stupido biglietto. Fingo sempre che non m i importi del giudizio degli altri ma poi dentro di me ci penso sempre fin troppo, chiedendomi dove sbaglio.
Cerco sempre di fare la cosa giusta ma poi finisco sempre per fare quella sbagliata visto che i pareri sulla mia persona sono questi.
«Giu ti prego, non posso vederti con questa faccia..» sussurra Luigi, posando una mano sulla mia gamba ma anche in questo caso non dico nulla.
Sento molti sguardi addosso e l'idea che uno di loro abbia potuto scrivere quelle cose mi mette i brividi. Siamo in tanti in questa casetta e come è normale si discute sempre, ma ma avrei pensato che qualcuno tra i miei compagni potesse descrivermi con quegli aggettivi.
«Non pensare a quel biglietto tesoro, è un folle la persona che l'ha scritto» aggiunge Carola, affiancandomi.
«Non è quello che è stato scritto il problema» dico finalmente, sospirando e lasciando cadere il cucchiaino sul tavolo. «Ma che chi lo ha scritto non abbia le palle di dirmelo in faccia. E poi la falsa sarei io» commento, rilasciando un'amara risata.
«Ho sempre accettato le critiche ragazzi ma mi piacerebbe che le persone non avessero la coda di paglia. Perché si sa, qui dentro ci sono simpatie ed antipatie ma finché è un pensiero che ognuno tiene dentro di sé è un conto, ma quando lo scrivi in anonimo su un bigliettino che sai perfettamente che prima o poi verrà letto in puntata, lì si che mi dà fastidio» chiarisco, notando di aver tirato l'attenzione di tutti i presenti. Poco mi importa però, se qualcuno si sente tirato in causa in questo momento non è un mio problema.
«Se domani per esempio Albe mi venisse a dire che un mio comportamento gli ha dato fastidio, mi scuserei, cercherei di rimediare, apprezzerei la sincerità e amici come prima» dico, indicando il cantante solamente perché è il primo che è comparso nella mia visuale. «Ma poi scusatemi» continuo, rivolgendomi a tutti in generale «Voi sapete il significato della parola manipolatrice? Perché io spero vivamente che chi ha scritto quel biglietto abbiamo prima cercato la definizione sul dizionario e che non lo abbia scritto a cazzo, perché è un aggettivo forte»
Nessuno parla, tutti rimangono in silenzio.
«Io sono dell'idea che chi lo ha scritto farebbe più bella figura a dirlo, tanto ormai» interviene Luigi, notando il mutismo selettivo che i nostri compagni hanno preferito.
«Boh raga, posso dire una cosa?» domanda Christian dolcemente ed immediatamente io annuisco. «Questa cosa mi spaventa. A me è sempre sembrato che Giulia andasse d'accordo con tutti, dunque l'idea che qualcuno davanti le abbia fatto la bella faccia e dietro scriva queste cattiverie mi fa dubitare della veridicità dei rapporti che si stanno creando qui dentro»
Io mi trovo immediatamente d'accordo con lui. In questo momento mi fido di davvero poche persone a tal punto che si possono contare sulle dita di una mano.
«Le opinioni sono più che lecite, ma secondo me qui è sfuggita di mano la libertà di dare giudizi sugli altri perché quelle parole erano pura cattiveria» incrocia le braccia al petto Luca ed io vedo Alex annuire, trovandosi d'accordo con il suo compagno di stanza.
«Io sono qui da poco rispetto a voi» si aggiunge Sissi «Ma sinceramente Giulia è una persona davvero meravigliosa e neanche in un universo parallelo le si potrebbe dire che non gliene frega nulla di nessuno» mi sorride lei ed io apprezzo davvero questo suo intervento. Forse la guardavo sempre con degli occhi diversi per il legame che sta costruendo con Alex ma aldilà di questo, lei non mi ha mai fatto nulla.
«Quindi? Qualcuno parla? O siamo tutti bravi a lanciare il sasso e nascondere la mano?» sbuffa ancora Luigi, non allontanandosi da me.
«Giulia» mi richiama Dario «Sicuramente tu hai delle persone di cui ti fidi ciecamente che escluderesti dall'accusa, passami il termine, di aver scritto quel biglietto giusto?» chiede ed io immediatamente annuisco. A questo punto il ballerino mi chiede di fare i nomi e non avendo nulla da tenere segreto, mi espongo.
«Alex, Luigi, Carola, Luca e Tommaso» pronuncio senza pensarci un secondo di più.
Una persona falsa avrebbe fatto la finta buonista dicendo che in realtà si fidava di tutti ma dato che qui si parla di non avere la coda di paglia, voglio dimostrare a chi ha scritto quel biglietto che si è sbagliato di grosso sul mio conto.
«Perfetto, dunque secondo me ognuno di noi rimasti fuori potrebbe dire perché non avrebbe mai scritto quel biglietto in maniera argomentata e vediamo» si stringe nelle spalle lui.
«Guarda Dario, io ti ringrazio ma-»
«Scusate se mi intrometto» mi interrompe Elena, alzando la mano. «Io non conosco le dinamiche della casetta quindi magari sto per dire una cosa fuori luogo. Ma non capisco una cosa...se è un biglietto anonimo, perché si sta creando tutto questo casino?» domanda dolcemente ed io non percepisco nessuna arroganza nel suo tono della voce.
Effettivamente ha ragione come parere esterno, ma qui si tratta di capire perché una persona con la quale ho vissuto sotto lo stesso tetto per due mesi abbia usato quella cattiveria nei miei confronti.
«Perché dare della falsa, insipida, manipolatrice e menefreghista ad una persona con cui fino a ieri hai riso e scherzato, dato che non ci sono state litigate serie, è preoccupante. E sarebbe carino scoprire chi ha delle doti attoriali così pazzesche da fare una doppia faccia perfetta» interviene Alex, prima che io possa aprire bocca per risponderle.
Elena annuisce comprensiva mentre io prendo un respiro profondo.
«Se a qualcuno viene voglia di tirare fuori le palle, io sono nella mia stanza» pronuncio a denti stretti, prima di incamminarmi.
Sto per entrare in camera ma sento qualcuno afferrarmi dal polso per farmi fermare e riconoscerei quel tocco tra mille. Mi giro ed infatti vedo Alex, che sembra leggermente preoccupato. «Stai bene?» sussurra.
Io annuisco solamente.
Vorrei dirgli che non sto bene e vorrei davvero chiedergli di venire con me per tenermi compagnia in camera ma i miei pensieri vengono interrotti da una voce.
«Buongiorno ragazzi»
Una voce familiare.
Sposto il mio sguardo da Alex alla porta d'ingresso ed i miei occhi si scontrano con quelli verdi del professore.
«Io sono Matteo, il nuovo vocal coach» si presenta lui in maniera davvero dolce, salutando tutti con la mano.
Nel giro di pochi secondi, Sissi è al mio fianco. «Non scherzavi quando dicevi che fosse un Dio greco» commenta, facendomi ridere leggermente per la prima volta da dopo la puntata.
«Giulia tu hai lezione ora?» mi domanda Matteo ed io scuoto la testa. «Allora se il piano in sala è libero la produzione mi ha detto che possiamo stare qui, almeno ne approfitto» mi dice ed io annuisco.
Noto Alex alzare gli occhi al cielo mentre gli dà le spalle e Lugi invece ridacchia divertito.
«Perfetto allora andiamo» mi fa cenno Matteo, attraversando la cucina per dirigersi nella sala con le scalinate. Appena il vocal coach passa davanti a noi, Alex mi stampa un bacio sulla guancia. Io gli sorrido, dopodiché seguo il mio professore.
Non ho neanche il tempo di sedermi al piano, che Matteo mi fa una domanda ben precisa. «C'è qualcosa tra te ed Alex?» chiede malizioso, in modo ammiccante.
«È una storia lunga...» ammetto, imbarazzata.
«Ma la risposta alla mia domanda non lo è» mi sorride ed io sono quasi sicura di essere arrossita.
Vuole o un si o un no, questo mi è chiaro.
«C'è qualcosa...» ammetto, non dandogli la soddisfazione di avere una risposta chiara. Non mi è mai piaciuto parlare delle mie cose private con così tanta facilità.
Matteo sorride di nuovo ma questa volta è un sorriso diverso, quasi come se avesse accolto la mia provocazione.
«Tornando a noi...» si schiarisce la voce «Il tuo problema dicevamo è la respirazione. Come te la cavi con l'attività fisica?» domanda ed io per poco non scoppio a ridergli in faccia.
«Un disastro» confesso.
«Ottimo. Allora inizia con 25 flessioni» incrocia le braccia al petto, sedendosi sulle scalinate. Io lo guardo, cercando di capire se sia serio o meno ma dalla sua espressione noto che non sta minimamente scherzando.
«Perdona la mia sfacciataggine ma cosa c'entrano le flessioni con il mio modo di cantare?» chiedo, leggermente confusa.
«Devi imparare a gestire il tuo corpo. Dai, inizia pure» mi incita, indicandomi il pavimento.
Io lo guardo ancora incredula, poi sospirò pesantemente. «Non credo di aver mai fatto una flessione in tutta la mia vita» borbotto, mettendomi in ginocchio sulle piastrelle per poi mettermi in posizione.
«Vuoi un aiuto?» mi provoca Matteo.
«No grazie, ce la faccio» ribatto sarcastica.
La verità è che dopo aver fatto due piegamenti, sono già distrutta. Lo guardo dal basso, notando che lui si è alzato dalle scalinate ed è in piedi davanti a me.
«Le mani devi metterle qui» mi indica un punto con il piede, dopodiché si flette sulle ginocchia per abbassarsi alla mia altezza. «Qui...» afferra le mie dita e le posizioni correttamente.
Io lo guardo ed è decisamente troppo vicino al mio volto per essere una lezione di canto.
«Okay, ho capito» dico velocemente, recuperando un po' le distanze.
Matteo sembra rendersi conto della situazione, perché si schiarisce nuovamente la voce e si rimette in piedi.
Proprio in quel momento, vedo dallo specchio che Alex è sull'uscio della porta, chissà da quanto tempo.
Lo osservo attentamente, ma lui ha un'espressione dipinta sul volto che raramente ho visto su di lui.
«Posso passare per raggiungere la mia camera o disturbo la lezione?» commenta ironico, alzando un sopracciglio.
«Certo che puoi passare» risponde gentilmente il prof «Anzi, se vuoi puoi unirti e farle anche tu le flessioni» lo invita Matteo.
Alex mi guarda, poi torna con gli occhi su di lui.
«Non vorrei mai rovinare quest'atmosfera» alza le mani in segno di resa «Ma la rin...ti ringrazio per la proposta» asserisce, per niente sincero.
Io allora abbasso lo sguardo, accennando un piccolo sorriso soddisfatto.
Una parte di me è infastidita da questo suo comportamento, ma all'altra piace questo Alex...geloso.
Lui e Matteo si lanciano qualche occhiata di troppo ed io mi rendo conto di non poter rimanere a fare la bella spettatrice.
«Allora faccio queste flessioni» mi schiarisco la voce, riportando l'attenzione del professore su di me.
Inizio con i piegamenti ma quando sento una mano sulla mia schiena, mi blocco di colpo.
«Devi andare un pochino più giù» mi intima Matteo, spingendo verso il basso il mio corpo.
Quel tocco non fa trasparire malizia e non mi mette a disagio, mi preoccupa solo quello che possa pensare Alex.
«È un modo alternativo per fare lezione con una cantante?» domanda infatti quest'ultimo e percepisco il tono provocatorio. Solitamente Alex è un ragazzo estremamente educato, soprattutto con i professori, ma ora sembra non ragionare lucidamente.
«Cosa intendi dire?» ribatte Matteo, allontanandosi da me ma mantenendo comunque un tono pacato.
È in quell'istante che nel mio campo visivo compare anche Sissi.
«Che in tre mesi di lezione non c'è mai stata una professoressa che abbia cercato questo contatto fisico con me» replica Alex, incrociando le braccia al petto.
«Stai per caso mettendo in dubbio la mia professionalità?» chiede incredulo Matteo.
A quel punto, Sissi afferra Alex dalla manica della felpa nera. «Ora basta, torniamo in cucina» gli sussurra.
Alex mi guarda ed io faccio la stessa cosa.
Poi in religioso silenzio, si allontana con lei.
Sissi ha questo strano potere di farlo ragionare e di calmarlo, l'ho notato anche in altre occasioni.
Dunque mi chiedo, perché lui può avere questo rapporto così stretto con lei mentre io non posso avere un'interazione con qualcuno?
«Forse non è il caso di continuare» asserisce Matteo, sospirando.
Io osservo Alex e Sissi parlare, mentre sono uno di fronte all'altro e lei è appoggiata al bancone.
«E invece si, continuiamo pure» annuisco.
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Avete qualche sospetto su chi abbia potuto scrivere il biglietto?
Cosa ne pensate del rapporto tra Sissi e Alex?
E di quello che si sta creando tra Giulia e Matteo?
Mi scuso se non ho risposto ai commenti ma avevo giusto dieci minuti di tempo oggi e ho dovuto scegliere tra aggiornare o rispondere, quindi scusateee❤️
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