QUARANTASEI
Sto ascoltando Luigi parlare da almeno quaranta minuti e per quanto io adori ascoltarlo, in questo momento l'unica cosa che vorrei fare è andare a pranzare dopo una lezione intensa.
Lui però non ha nessuna intenzione di farmi passare e mi tiene rinchiusa nella mia stanza da quando sono entrata.
«Ma poi non sai cos'è successo dopo. Stavo andando a registrare l'inedito quando-»
«Lu» lo interrompo, passandomi una mano sul volto. «Io ti voglio bene, lo sai, ma ora ho fame» mi lamento. Lui mi guarda, subito dopo osserva l'orario sul suo smart watch al polso che segna le 13.45. Poi sorride in maniera impercettibile.
«Hai ragione scusa, mi sono fatto prendere dai miei racconti» mi fa l'occhiolino alzandosi dal letto.
Io rimango leggermente perplessa per la facilità con la quale sono riuscita a farlo smettere; se ci avessi pensato mezz'ora fa forse sarebbe stato meglio.
A quel punto io non aggiungo altro e mi alzo, continuando a guardarlo in maniera strana.
Luigi però non smette di sorridere.
Vorrei davvero chiedergli cosa gli prende ma ho paura poi di non avere scampo, quindi mi limito a rimanere in silenzio e a dirigermi verso la cucina ed il salotto.
Proprio mentre metto piede in quella stanza però, sussulto per lo spavento quando tutti i miei compagni mi si parano davanti urlando un:"Tanti auguri!"
Mi porto una mano sul petto sorridendo, non aspettandomi addirittura una festa.
Questa mattina tutti mi hanno fatto gli auguri ma non pensavo che sprecassero il loro tempo libero per addobbare la casetta.
«Grazie mille ragazzi» esclamo emozionata, guardando tutti mentre Carola mi abbraccia, seguita da Luca, Christian, Alice e Sissi.
Il mio sguardo però è fermo su una persona che mi sta osservando un sorriso davvero dolce sul volto.
«È stata un'idea sua» ci tiene a precisare Mattia, indicando proprio Alex.
Il diretto interessato si avvicina a me e per non creare momenti imbarazzanti, si limita a lasciarmi un bacio sulla guancia e ad accarezzarmi i capelli. «Auguri Giu»
Io gli sorrido mentre la sua voce così calda mi provoca brividi in tutto il corpo.
Decido di ignorare quella sensazione e divertirmi, mentre la produzione fa partire la musica per ballare.
Faccio un brindisi ringraziando ancora tutti, poi iniziamo a scatenarci mangiando tutto quello che hanno preparato in quell'ora.
Mi sento felice, nonostante sia il primo compleanno senza Michele. Non credevo che avrei davvero potuto sorridere in un giorno come questo, eppure credo sia merito di mio fratello se sono riuscita a circondarmi di persone così fantastiche. Lui avrebbe voluto vedermi così il giorno dei miei vent'anni.
«Giulia» mi richiama Alex, mentre sto parlando con Alice e Dario. Mi volto verso di lui e noto il suo sguardo imbarazzato «Questo è per te» sussurra al mio orecchio, porgendomi un pacchetto azzurro.
Aggrotto le sopracciglia confusa, afferrando quel regalo. Pian piano i due ballerini si allontanano da noi, lasciandoci il nostro spazio mentre io inizio a spacchettare con le mani che tremano leggermente. «Non dovevi» dico dolcemente, mentre apro quella scatolina e quando vedo il contenuto al suo interno, trattengo il respiro per qualche secondo.
Afferro quella collana tra le dita ed immediatamente il mio sguardo saetta su quella che lui porta al collo: è la stessa.
«Com'è possibile?» domando del tutto sorpresa. La sua collana l'abbiamo presa ad un mercatino, le probabilità che ne esistessero di identiche dopo un paio di anni sono pari a zero.
«Segreti del mestiere» mi fa l'occhiolino. «Ti piace?» chiede poi.
Io annuisco e lui afferra quel gioiello dalle mie mani per poi posizionarsi dietro di me ed agganciarmela. Poi posa le sue dita sui miei fianchi e mi deposita un dolce bacio sul collo.
Mi faccio cullare da quel tocco delicato fino a quando i miei occhi non incontrano quelli di Francesco, intento a parlare con Christian vicino alla porta di entrata.
Quel contatto visivo dura qualche secondo ma è abbastanza per farmi capire che amoreggiare con Alex davanti a lui non è un'ottima idea.
«Andiamo di là?» domando a disagio. Alex immediatamente capisce il motivo di questa mia richiesta ma decide di non controbattere ed assecondarmi. Afferra semplicemente la mia mano per poi dirigersi verso la mia camera. Mi volto verso di lui sorridendo, pronta a ringraziarlo ma non ho il tempo di dire nulla che mi ritrovo con la schiena contro il muro dopo che Alex mi ha fatto fare una giravolta.
«Sai, mi piace vederti felice» sussurra lui, facendo sfiorare le punte dei nostri nasi. «Sei proprio bella» aggiunge, facendomi arrossire.
«Quanti complimenti Alessandro, cosa vuoi in cambio?» lo prendo in giro, portando le braccio intorno al suo collo mentre lui mi afferra per i fianchi.
Sul suo volto compare un sorrisetto malizioso ed io non posso fare a meno di farmi contagiare da quello sguardo. «Scemo» rido, colpendolo delicatamente sulla spalla.
«Chi ce lo impedisce?» mi prende in giro, volendo provocarmi.
«Le telecamere, la produzione, milioni di italiani che ci guardano. Può bastare?» replico, mordendomi il labbro inferiore.
«Da quando ci impediscono di baciarci?» si stringe nelle spalle ed io immediatamente intuisco che stavamo parlando di due cose diverse.
Alex infatti scoppia a ridere. «Dovresti vedere la tua faccia» continua. «A cosa pensavi tu?» domanda non smettendo di prendersi gioco di me.
«A niente» alzo gli occhi al cielo, decisamente in imbarazzo.
L'ultima volta che io ed Alex abbiamo condiviso un momento intimo è stato a maggio, di conseguenza non abbiamo mai più parlato di determinati argomenti e nonostante ora ci stiamo scherzando su, so che prima o poi dovremo parlarne.
Alex continua a ridere mentre i nostri volti si sfiorano in maniera impercettibile, poi lui diventa improvvisamente serio e sospira.
«Voglio baciarti davvero Giu» inizia «Ma voglio che il desiderio ci sia anche da parte tua. Se ancora ogni tanto sei con la testa di là, posso aspettare» sussurra e so perfettamente che si riferisce alla storia di Francesco.
Deglutisco a vuoto mentre il suo corpo preme leggermente contro il mio. «Tu mi aspetti sempre Ale, io invece non l'ho mai fatto e mi sento davvero in colpa per questo» abbasso lo sguardo ma immediatamente Alex afferra il mio mento tra le dita e mi costringe a guardarlo.
«Non oggi» scuote la testa «Oggi non ti voglio vedere triste. Intesi?» domanda retorico.
Io annuisco.
Alex mi accarezza la guancia ed il mio sguardo cade sulle sue labbra, così vicine ma nello stesso tempo così lontane.
Questa volta un bacio è qualcosa di davvero importante. Questa voglio voglio che significhi un nuovo inizio.
Mancano poche puntate al serale, tutto può cambiare in un battito di ciglia ed io non voglio rischiare di andare a casa senza aver fatto chiarezza con lui.
So che ci sono stati momenti migliori per parlare della nostra rottura; forse il giorno del mio compleanno è totalmente fuori luogo ma se vogliamo di nuovo partire da zero, è giusto parlargli una volta per tutte.
«Posso almeno chiederti scusa?» domando, dopo qualche minuto di silenzio.
«Scusa per?» replica lui.
Io sospiro. «Per averti detto quelle cose a giugno» ammetto.
Alex rimane leggermente sorpreso dalle mie parole. «Giulia, non dirmi che stai ancora a pensare a quello. È passato ormai, stai tranquilla»
Ma io scuoto la testa. «Non ti ho mai chiesto realmente scusa e ho bisogno di farlo se voglio ricominciare davvero»
«Scuse accettate, ora non pensarci più » parla velocemente, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Voglio che tu sappia che se ho detto determinate cose è stato solo per-»
«Giulia» mi interrompe «Va bene così, dico davvero. Dopo un po' di tempo ho capito perché avessi detto quelle cose, eri distrutta e...pensavi che allontanarmi mi avrebbe protetto da te» sussurra, mentre il suo respiro solletica le mie labbra. «Avevi paura che se qualcuno ti fosse rimasto accanto, gli avresti solo fatto del male e hai preferito allontanare chiunque. Ad oggi lo capisco e so che anche che non lo avresti fatto se non mi avessi amato» continua. «Però ti prego, ora non parliamone più. Lasciamoci quello che è successo alle spalle e proviamo a vivere il presente. Che ne dici?»
A quel punto sorrido. «Io devo ancora capire cos'ho fatto nella vita per meritarmi una persona meravigliosa come te» ammetto.
Alex si avvicina ancora di più. «Mi hai amato quando più ne avevo bisogno»
Io chiudo gli occhi.
«Ti amo ancora adesso» mi lascio sfuggire.
Lui sorride. «Ed io ho ancora bisogno di te»
Sento le sue labbra sfiorare le mie ma proprio in quel momento, qualcuno ci interrompere bussando contro la parete dato che la porta è aperta. Immediatamente io ed Alex ci voltiamo, sbuffando quando vediamo Luigi intendo ad osservarci.
«Piccioncini, invece di accoppiarvi contro il muro venite di là, che Giulia deve soffiare le candeline!» ci informa scherzosamente, facendomi poi segno di andare in cucina.
«È assurdo, in questa casa hanno un radar per interromperci ogni fottuta volta!» si lamenta Alex, passandosi una mano tra i capelli.
Io mi limito a ridere ed annuire, mentre lui afferra la mia mano e deposita un piccolo bacio sul dorso di essa.
È un nuovo inizio?
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CIOÈ SCUSATE IO MI SONO ASSENTATA PER QUALCHE GIORNO E QUESTA STORIA ARRIVA A 202 MILA VISUALIZZAZIONI?
QUANDO È SUCCESSO?
IO SOTTO SHOCK
Detto questo, cosa ne pensate di questo capitolo e di questo dialogo tra Giulia ed Alex?
Comunque io tristissima per l'uscita di Cosmary, mi dispiace sia per lei che per Alex; erano davvero belli insieme
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