QUARANTA

Finalmente siamo tornati in studio dopo la pausa natalizia per una nuova registrazione.
Mi era mancato tutto questo: l'agitazione prima di un' esibizione, il calore del pubblico ed il sorriso rassicurante di Maria.

«Giulia» mi richiama immediatamente lei, quasi come se mi avesse letto nel pensiero ed io scatto sugli attenti, pronta a scendere in mezzo lo studio. Afferro il microfono con le mani che tremano leggermente ma cercando di trovare conforto nel suo sguardo. «Come stai?»

«Tutto bene, grazie» rispondo imbarazzata e lei ridacchia, scuotendo la testa.

«Scendi pure» mi fa l'occhiolino «E facciamo scendere anche Luigi» aggiunge subito dopo.
Io ed il mio amico ci guardiamo confusi ma senza dire nulla scendiamo uno dietro l'altro quei pochi gradini e ci ritroviamo davanti a tutti i professori, non sapendo perché siamo entrambi qui. «Partiamo da un filmato» conclude la conduttrice, prima che sullo schermo parta un video.

Immediatamente si intravedono la mia figura e quella di Luigi intentd ad improvvisare un ballo in cucina, usando le scope come aste dei microfoni. Io sorrido divertita ed anche il pubblico ride con noi mentre si nota perfettamente la complicità che c'è tra di noi anche solo attraverso delle immagini.

Lui mi fa fare una giravolta, poi improvvisamente diventa serio ed io ricordo perfettamente quel momento. «Pensa a quanto sarebbe figo se io e te scrivessimo insieme una canzone» asserisce.

«Lu, in tutti i miei inediti c'è il tuo zampino» gli faccio notare scherzosamente.

«Si ma intendo proprio una canzone nostra, dove cantiamo entrambi» chiarisce.

Poi c'è un salto temporale che risale a qualche giorno dopo, dove ci siamo io e Luigi sul letto con un foglio davanti mentre buttiamo giù qualche idea.

«Non abbiamo pensato ad una cosa però» dico io ad un certo punto. Lui mi fa segno di parlare. «Chi terrà questa canzone? Nel senso...»

«Si, ho capito cosa intendi» mi interrompe lui «Se la base sarà come abbiamo entrambi deciso, è giusto che la tenga tu. È più nel tuo stile» mi sorride.

Il filmato termina così ed il pubblico applaude, mentre né io né Luigi capiamo bene quello che stia succedendo.

«Perché non ce la fate sentire?» domanda curioso Rudy mentre io spalanco gli occhi.

«Oddio...non l'abbiamo mai provata» mi precede Luigi, grattandosi la nuca.

«C'è sempre una prima volta» ci incoraggia Lorella, con un sorriso sincero.

Io guardo il mio amico e lui si stringe nelle spalle, come se volesse far prendere a me la decisione. Scuoto la testa, non volendo avere la piena responsabilità di un'esibizione pessima. Non abbiamo mai provato la canzone con la base e sarebbe davvero una mossa azzardata provarci durante la registrazione.

«C'è Crytical con la mano alzata» parla Maria, facendomi voltare verso di lui. «Dì pure»

«So che ora Giulia ha paura di sbagliare perché non l'hai mai provata, però io che ho sentito lei e Luigi canticchiarla in camera posso dire che merita di essere ascoltata oggi, perché hanno tirato fuori un capolavoro» lui mi sorride ed io immediatamente mi sento più tranquilla.

Anche se andrà male, ci ho provato.

È questo che Francesco sta cercando di insegnarmi. E gliene sono grata.

«D'accordo, possiamo provarci» annuisco io, pentendomene qualche secondo dopo.
Mentre riporto la mia attenzione su Luigi, i miei occhi si scontrano con quelli di Alex.
È la prima volta che un mio inedito non è direttamente per lui, anche se alcune frasi possono essere riferite a quello che c'era tra di noi, dato che comunque sono parole mie e di Luigi.

Il mio amico mi risveglia dai pensieri ed io mi rendo conto di aver già l'asta davanti.
A quel punto lui mi dà una lieve carezza sulla spalla ed io sospiro.

«Base» pronuncia Maria.

Fa davvero strano l'idea di aver scritto interamente una canzone con Luigi; ciò significa che anche tra tanti anni rimarrà qualcosa di noi due, della nostra amicizia.
Tra anche quindici anni, io avrò sempre una versione delle nostre voci insieme sulla nostra canzone.

«Cercavo un modo per parlare col cuore
Ma non ci sei e mancano le parole
E si sentono sole
Come altre mille persone» inizio io, delicatamente, quasi come se avessi paura si farmi sentire. È davvero strano cantarla davanti a tutti, dato che non pensavo che sarebbe successo così presto. «E non ho voglia di tornare sta sera
Resterò fuori insieme alla luna piena
E insieme a quella bandiera
E non so se vale la pena» continuo ed il pubblico applaude, come segno di apprezzamento.

Mi volto a guardare Luigi e trovo già i suoi occhi su di me, mentre lui mi sorride. «Di rinunciare un altra volta a ciò che mi davi te
Per andare a costruire altri lati di me
Ed ho il coltello tra i denti
Se non ti spengo mi spegni» cantiamo insieme e le nostre voci si uniscono in maniera melodiosa: tutto sembra essere incredibilmente perfetto.

«Ed uscirei stasera ma mi esplode la testa
Questa notte su un foglio è tutto ciò che ci resta
Mi piaci così
Sali in macchina in fretta
E per tutto l'tragitto guardi dalla finestra» andiamo avanti insieme, notando come i professori siano soddisfatti di quello che abbiamo scritto.

Luigi poi canta la sua parte, nonostante non si addica proprio al suo genere ma come aveva già detto lui, l'abbiamo adattata al mio stile.
Mentre lui continua, io inizio a battere il piede a tempo a ritmo di musica mentre senza neanche rendermene conto, mi volto leggermente verso i miei compagni.

E guardo entrambi.
Prima Francesco, poi Alex.
Sono tutti e due presi dalla parte di Luigi mentre io sospiro, tornando poi a guardare davanti a me per terminare la canzone con il ritornello insieme.

Il pubblico applaude, i professori anche e Luigi mi mette un braccio intorno alle spalle, dandomi un bacio sui capelli come per farmi capire che è andato tutto bene.

«Cosa ne pensate?» domanda Maria ai nostri insegnanti di canto.

«Io sono davvero soddisfatto di questo lavoro» annuisce Rudy ed io percepisco questo complimento come una sorta di ripensamento da parte sua. Nelle ultime puntate avevo notato il suo sguardo su di me, come si fosse pentito di avermi eliminata e di avermi, in un certo senso, ceduta alla Cuccarini. «E ho notato che questa cosa dei duetti funziona veramente bene e Giulia sia quando ha cantato con Luca ed Alex che ora ha dimostrato di adattarsi perfetta a tutti, complimenti» mi sorride ed io lo ringrazio. «Ne approfitto dunque per proporre un compito. Ognuno di noi assegnerà ai propri allievi un duetto con un compagno avente lo stesso professore ed uno con un cantante di un altro insegnante. Cosa ne pensate? » chiede lui alle sue colleghe.

Sia Lorella che Anna sembrano essere d'accordo. «Credo sia davvero una bella idea, soprattutto perché imparerebbero a lavorare insieme. Io ci sto» annuisce la mia professoressa.

«Per la prima volta mi trovo d'accordo con Rudy, credo che sarebbe davvero interessante» si accoda la Pettinelli.

«E se le coppie fossero estratte con dei bigliettini invece che scelte da voi?» interviene la De Filippi ed i tre professori si trovano d'accordo. Mentre vediamo Piero preparare in foglietti, la conduttrice si rivolge ai miei compagni. «Vediamo un po'...Alex cosa ne pensi di questa canzone scritta da Luigi e Giulia?» domanda a lui, naturalmente facendolo apposta. Maria sa tutto di tutti sempre, dunque non fa mai domande a caso.

«Mi è piaciuta» risponde, quasi con neutralità.

Che gran casino.

Prima che Maria aggiunga altro, Piero entra con i bigliettini con i nostri nomi e li mette davanti ai tre professori di canto. Ci sono tre vassoi diversi, segno che i nostri nomi siano stati divisi in base al nostro insegnante.

«Allora, pesco due dei miei e poi uno dei miei ed uno di Lorella» ridacchia Zerbi, essendo soddisfatto che la sua richiesta sia stata ascoltata. «Dei miei canteranno insieme Rea e Luigi» legge i foglietti, poi ne pesca un altro dei suoi ed uno della Cuccarini. «Poi...LDA e Sissi» sembra essere molto contento di questo, perché fa un occhiolino ai suoi, poi rimette i bigliettini al suo posto dato che ognuno di noi a quando pare potrà fare più di un duetto.

«Tocca a me!» dice poi Lorella, pescando dal suo vassoio. Prego con tutta me stessa che, nel caso uscissi io, l'altro nome sia quello di Aisha o Sissi. Naturalmente però, appena vedo l'espressione che si forma sul volto della mia professoressa, capisco che la sfortuna mi rema contro. «Giulia ed Alex» lei sembra felice, io vorrei sprofondare. «Poi...Aisha e Albe» dice, molto contenta.

Se fossi da sola, ora urlerei ma essendo ancora al centro dello studio devo rimanere immobile. Vorrei cercare Luigi con lo sguardo, ma in questo momento non ne ho le forze.

I professori continuano a pescare bigliettini e dopo che la Pettinelli ha spiegato che avendo solo Crytical ed Albe in squadra loro fossero obbligati a fare i duetti insieme, le altre coppie sono state: Nicol-Alex, Nicol-Rea, LDA-Luigi.

«Okay mi manca l'ultimo» ci informa Anna «Crytical e...» pesca il secondo bigliettino. «Giulia!» annuncia euforica.

Non ci credo.
È palesemente fatto apposta, altrimenti non me lo spiego.
Un duetto con Alex è qualcosa di assurdo; ma un duetto con lui ed uno con Francesco è ancora peggio. Dovrò lavorare tutta la settimana con entrambi, sembra una stupida barzelletta.

«Spero siate contenti» sorride Maria, poi mi guarda e sembra che un po' le dispiaccia. «Ora continuiamo con la puntata»

Io però vado a sedermi al mio posto con l'umore a terra.

Saranno sette giorni eterni.

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Eccomi! Volevo dirvi che se avete voglia potete andarvi ad ascoltare la canzone che ho usato come inedito di Giulia, si chiama "'mi piaci così" di LAMETTE e Tamì

Detto questo, la nostra Giulietta ora è nei casini con questo compito assegnato da Rudy, come andrà a finire secondo voi?

COMUNQUE RAGA

Io arrivo sempre in ritardo su tutto.
Ho scoperto oggi che Francesco è del 2004, sono sotto shock.

Va beh, facciamo finta di niente AHAH

Grazie per le 160mila visualizzazioni

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