OTTO
La puntata è andata bene ed io non potrei che essere più soddisfatta di così. Rudy si è complimentato con me dicendo che ogni settimana miglioro sempre di più e che è fiero del percorso che sto facendo. Ad interrompere il mio entusiasmo è stata però la Pettinelli che ha rimarcato come non trovi nulla in particolare in me ma il pubblico, Zerbi e Lorella mi hanno difesa a spada tratta.
Sono stata contenta anche del fatto che a Luca è stata ridata la maglia ed ammetto di aver provato una strana sensazione quando ad Alex è stato detto che il suo inedito passerà in radio. Siamo entrambi partiti dal nulla e malgrado tutto, non posso che essere contenta per i suoi progressi.
La ciliegina sulla torta durante la puntata è stata messa quando dopo una battuta ironica di Maria, si è scoperta una particolare complicità tra Carola e Luigi, dunque ora posso prendermi gioco del mio amico esattamente come lui ha fatto con me. Proteggerò invece Carola con tutta me stessa, perché lei merita di essere trattata con i guanti bianchi.
«Questa parte non mi piace troppo» commenta Luigi al mio fianco, indicando il ritornello del mio inedito.
Mi sono messa a scrivere ed immediatamente lui mi ha raggiunto, dato che fin dal primo giorno gli ho chiesto un aiuto.
Subito dopo si è aggiunto Luca che sembrava leggermente infastidito dalle risate tra me e Luigi, il che non mi è piaciuto.
Infine, come se non bastasse, sul letto davanti a noi si è aggiunto Alex che si è messo le cuffie per ripassare la sua assegnazione per la prossima puntata.
«Neanche a me» sospiro, tirando una riga sulla frase, iniziando a perdere la pazienza.
Forse non sono fatta per scrivere canzoni.
Non tutti hanno questo dono.
«Secondo me ci stai pensando troppo» continua Luigi «Non pensare alle parole giuste, pensa a quello che ti viene in mente» mi spiega, accarezzandomi il braccio.
«Non deve essere un testo perfetto, deve essere qualcosa di reale» consiglia Luca ed io annuisco, sapendo che hanno ragione.
Ad un certo punto, Luigi si avvicina il più possibile al mio orecchio per non farsi sentire da LDA. «Trova la tua ispirazione, secondo me non è così lontana» sussurra e prima di alzarsi dal materasso, mi fa un cenno con la testa verso Alex. «Luca, lasciamola da sola, magari si concentra meglio» propone al suo amico che annuisce, per poi sporgersi verso di me.
«Se hai bisogno, chiamaci» mi sorride Luca, afferrando il mio volto tra le mani e lasciandomi un bacio sulla fronte.
Nel momento in cui lui scompare dalla visuale, noto che Alex ha guardati di sfuggita e poi si è rimesso a fissare il suo testo.
Forse Luigi ha ragione.
Devo smetterla di essere così razionale mentre scrivo. Devo smetterla di aver paura che Alex possa pensare che quello che scrivo sia dedicato a lui, anche se è così vedendo le frasi sparse che ho scritto sul mio foglio.
«Io mai (X3)
Ti avrei voluto dire
Quelle cose brutte»
Sospiro leggendo la prima frase.
Poi guardo la parte del ritornello, quella che a Luigi non piaceva e la riscrivo di getto senza pensare. La penna sembra avere un proprio controllo ed io mi ritrovo a mettere insieme parole che non pensavo avrei mai potuto trascrivere su un pezzo di carta.
Poi sorrido.
«Fuori piove sempre quando non ci sei
So che quello che fai non sono cazzi miei
Sabato mattina e ti vorrei parlare
Siamo esseri umani, niente di speciale
Maledetti noi
Che non ci capiamo mai »
«Stai scrivendo una canzone?» domanda Alex, risvegliandomi dai miei pensieri. Io di getto sussulto e giro il foglio, nonostante lui sia troppo lontano per leggerlo. «Tranquilla che non ti copio le idee» scherza lui alzando le mani in segno di resa.
«Sei sicuro?» alzo un sopracciglio e nonostante io non abbia fatto riferimento a nulla, lui sembra capire di cosa sto parlando.
«Non è stata una cosa carina, lo so» ammette, parlando del fatto che abbia usato la nostra tradizione con Serena. «Mi dispiace» sussurra poi, alzandosi dal letto di Carola per poi venirsi a sedere vicino a me come se fosse un gesto normalissimo
Io mi stringo nelle spalle, fingendomi indifferente. «Va tutto bene»
«Sicura?» chiede ed io annuisco. Lui però, accenna un lieve sorriso. «Posso farti una confessione?» domanda ancora ed io lo guardo, facendogli intuire di continuare a parlare. «Sono passate quasi tre settimane da quando siamo qui ed a volte ho come l'impressione che tu sia gelosa del rapporto tra me e Serena» asserisce e conoscendolo, percepisco dal suo tono di voce che sembra addirittura contento di questa cosa. Solitamente non avrebbe mai dato voce ai suoi pensieri ma ora sembra aver capito come provocarmi. E forse, il fatto che ci conosciamo così bene, fa si che la sua parte riservata lasci posto al ragazzo socievole che è con gli amici.
«Non sono gelosa» borbotto gesticolando «Ho visto che si sta creando un bel rapporto tra di voi» gli faccio notare ed Alex annuisce. «Se sei felice, io non ho nessun problema» mi stringo nelle spalle, mentendo spudoratamente.
Alex abbassa lo sguardo. «Sai cos'ho sempre amato di te?» domanda, cogliendomi impreparata. «Il fatto che tu non riuscissi a mentire» sussurra. «Se non ti conoscessi forse ora ci avrei creduto. Ma quando menti fai quella cosa buffa con il naso» ride, toccandomi con l'indice la punta del naso.
Che cosa gli prende?
«Ti stai prendendo troppa confidenza sai?» lo prendo in giro, facendogli intuire il mio tono scherzoso. «E poi scusa, cos'è che farei con il naso?» chiedo.
«Fai così» dice, imitando il mio gesto di arricciare il naso. «Lo fai ogni volta che sei in imbarazzo o che dici qualche bugia» mi spiega sorridendo e facendo comparire la sua meravigliosa fossetta.
«Ma non è vero!» mi difendo.
«Vedi? Lo hai fatto di nuovo!» ride lui e a quel punto io afferro un cuscino per poi colpirlo.
«Ehi!» si lamenta Alex, colpendomi a sua volta.
Entrambi scoppiamo a ridere e ci facciamo cadere all'indietro, ritrovandoci sdraiati uno affianco all'altro sul letto di Luigi.
Fissiamo il soffitto per qualche secondo, in completo silenzio poi lui si volta su un fianco, girandosi verso di me.
«Comunque no, non c'è nulla tra me e Serena» mi confessa a bassa voce, beandomi di quel dolce suono.
«Da come la guardi, tutti pensano di si» gli faccio notare.
«E come la guardo?» sussurra Alex.
A quel punto anche io mi volto verso di lui, trovandomi il suo viso troppo vicino al mio.
Improvvisamente, sembro aver perso l'uso della parola. I suoi occhi sono fissi nei miei, mentre il mio sguardo per un millesimo di secondo cade sulle sue labbra e Alex lo nota.
«Così» sussurro
«Così?» ripete lui ed annuisco.
Alex allora allunga una mano e delicatamente mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Il suo respiro sembra farsi irregolare ed anche il mio non è da meno.
Il suo dito poi scivola lentamente sulla mia bocca, tracciando dolcemente il contorno delle mie labbra.
Conosco Alex, so che non farà il primo passo.
Per questo motivo, sono io che mi sporgo leggermente in avanti e lui non fa nulla per impedirmelo. Accenna solo un amaro sorriso.
«Giu se vuoi ti ho portato il mio-»
Sia io che Alex ci allontaniamo di scatto nel sentire la voce di Luca che però si blocca.
Mi metto velocemente seduta per poi notare gli occhi chiari del ragazzo fissarmi con una strana intensità. «Ti avevo portato il computer per provare a crea qualche base...» sussurra LDA, facendo saettare il suo sguardo da me ad Alex. «Ma vedo che non stavi scrivendo» aggiunge, contraendo la mascella.
«Oh...ehm, si...mi ero presa una pausa» bofonchio qualcosa di confuso, estremamente a disagio. Non capisco perché io senta questo estremo bisogno di giustificarmi con lui, eppure sento che devo farlo.
Luca annuisce, leggermente deluso. «Allora te lo metto qui per dopo» dice posando il PC sul letto di Carola per poi uscire dalla stanza.
Sospiro, passandomi le mani sul volto in maniera nervosa. Non posso credere che mi stia davvero succedendo una cosa del genere.
«Luca!» lo richiamo, alzandomi dal letto.
Prima di uscire dalla camera regalo un ultimo sguardo ad Alex che però, sta fissando le sue mani. So che dovrei parlargli, capire quello che stava per succedere ma una delle persone con cui ho legato di più nella casetta ha visto una scena che non avrebbe mai dovuto vedere.
«Luca aspetta!» esclamo di nuovo inseguendolo e per fortuna, il posto più lontano dove possa andare è il giardino. «Ti vuoi fermare?» chiedo afferrandolo dalla manica della giacca.
«Ti piace ancora vero?» è l'unica cosa che dice, guardandomi negli occhi.
«No! Certo che no!» mento anche a lui, non potendo dirgli la verità. Non in questo momento.
«Pensavo che volessi essere solo sua amica...» sussurra.
«E lo voglio davvero. Hai visto qualcosa che è stato frainteso» spiego, nonostante io teoricamente non dovrei sapere che lui ha una cotta per me; dunque questa sua reazione e tutte le mie giustificazioni non dovrebbero neanche esistere. «Credimi» lo supplico.
«Scusa se ho avuto questa reazione. È solo che-»
«Non dire altro, va tutto bene» lo interrompo, abbracciandolo.
Ma il mio pensiero, è solo su Alex.
Su quella vicinanza.
Su quel quasi bacio.
E sul fatto che il mio cuore fosse fuori controllo.
_______
Naturalmente come inedito di Giulia utilizzerò una canzone già esistente che è "Maledetti noi" di Dile.
Detto questo, #teamAlex o #teamLuca?
Comunque, io mi ero già creata tutta la mia ship su Carola e Luigi e loro mi distruggono tutto dandosi il palo a vicenda🥲
Ps: vi adoro per tutti i vostri commenti❤️
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