𝓤𝓷𝓸

30 settembre 2020

Sorseggio lentamente il mio cocktail mentre lo sguardo saetta distrattamente da una parte all'altra della grande sala nella quale mi trovo.
In questo momento tutti gli invitati sono intenti a divertirsi, sembrano essere nel posto giusto al momento giusto e poi ci sono io, che di giusto oggi non ho proprio nulla a cominciare dall'orrendo vestito blu che indosso e che mi ha fatto capire di non potermi fidare di Christian Horner quando si parla di moda.

Sono appoggiata alla parete, cercando in tutti i modi di distogliere l'attenzione da me ma so che per quanto io possa impegnarmi sarà decisamente impossibile.
Doveva essere una semplicissima festa di compleanno ma è evidente che quando a compiere gli anni è Max Verstappen, pilota della scuderia Red Bull, nulla può essere banale o lasciato al caso.

Sospiro rumorosamente appena vedo Sainz avvicinarsi, con un bicchiere di champagne in mano, del mio stesso identico umore. Sà perfettamente che i giornalisti non si perderanno neanche un mio movimento dato che per quanto riguarda il gossip, il mio cognome è in prima pagina associato a quello dell'olandese. Ed infatti mi osservano attentamente, in attesa di una qualsiasi mossa che dia loro una spiegazione valida per capire perché il grande Max, dopo quattro anni di relazione, abbia lasciato mia sorella.
Non pensavo minimamente che a qualcuno importasse conoscere i dettagli della relazione di un pilota nella Formula 1 ma evidentemente, mi sbagliavo di grosso.

«Non balli?» domanda Carlos affiancandomi. Anche lui credo sia stanco di tutti questi giornalisti che continuano a chiedergli come ci si sente ad essere il nuovo pilota Ferrari per la stagione 2021, quando la sua unica intenzione era quella di ubriacarsi come non fa da tempo.

«Non ho il cavaliere» scherzo, strappando una risata anche a lui, dato che sa quanto io odi queste situazioni. Hai tutti gli occhi puntati addosso ed è come se tu fossi obbligato a comportarti come gli altri si aspettano che tu faccia.

«Io invece vedo un paio di ragazzi che muoiono dalla voglia di ballare con te» sussurra teatralmente al mio orecchio, beccandosi un mio leggero pugno sul braccio. Insomma, non incarno l'idea di femminilità in questo momento. «Uno più di tutti» continua, non perdendosi d'animo mentre fissa insistentemente un pilota in particolare.

Lando Norris, per la precisione.
Il ragazzo più dolce, gentile e premuroso che abbia mai conosciuto.
E se vogliamo aggiungere quello che continua ad insinuare Carlos da ormai due anni, anche innamorato di me. Sono convinta però che non sia così e che lui veda in me solo un'ottima amica. Lo spagnolo infatti crede che tra me ed il suo compagno ci sia un grande feeling solamente perché una sera, salutandoci, per sbaglio le nostre labbra si sono sfiorate.

Da lì, Carlos manda avanti la sua teoria.

«Vado a tenergli compagnia dato che tu continui a spezzargli il cuore» mi prende in giro, ricevendo solamente un terzo dito da parte mia che viene prontamente immortalato dalle macchine fotografiche dei giornalisti.

Vorrei sbuffare ma trattengo questa mia esternazione per dedicarla interamente a colui che mi si affianca pochi minuti dopo, vestito alla perfezione, senza però il sorriso che dovrebbe avere per essere il giorno del suo compleanno.
Non mi parla subito ma si limita ad osservare i suoi invitati, o meglio, quelli che il team ha voluto che ci fossero.
Se pensavo che la serata non potesse andare peggio di così, la sua presenza ora mi sta convincendo del contrario.
Perché si, se c'è una cosa che non sopporto più delle feste è proprio Max Emilian Verstappen.

In questi anni siamo sempre stati considerati i due cognatini perfetti, quelli che andavano d'accordo solo per delle stupide foto pubblicate su Instagram.
La verità però è totalmente un'altra: le litigate che ci sono tra me ed l'olandese vanno ormai avanti da troppo tempo ma le motivazioni nel corso negli anni sono cambiate.

Inizialmente vedere Max per me era una benedizione, perché essendo una grande appassionata di Formula 1 fin da piccola, seguivo anche le categorie minori e per me lui, Charles Leclerc e Geroge Russell erano le mie piccole cotte segrete.
Poi, quando si è fidanzato con mia sorella mi era sembrato una sorta di segno del destino. Perché al tempo riuscivo a pensare solo al fatto che fossi la cognata di un pilota di Formula 1!

Poi con il tempo, le cose sono cambiate.
Il carattere di Max non andava a braccetto con il mio e abbiamo finito per litigare ogni volta che ci incontravamo e nell'ultimo anno, dopo il mio contratto con la Red Bull, le cose sono solo peggiorate.
Per questo motivo all'inizio avevamo stabilito di parlarci solamente al lavoro ma lui ha deciso di interrompere quel patto per darmi fastidio tutti i santi giorni, con l'appoggio di Christian che vuole che io sia la sua ombra.

Di conseguenza, siamo stati obbligati ad instaurare un legame abbastanza particolare.

«Invece di chiedermi com'è andato il GP in Russia continuano a farmi domande sulla rottura con Isabelle» si lamenta, rubando il mio bicchiere e bevendo come se nulla fosse.

Lo osservo contrariata ma decido di far finta di nulla. «Beh non è colpa mia se sei stato uno stronzo egocentrico» puntualizzo soddisfatta.
Era da settimane che volevo dirglielo ma ho evitato per quieto vivere.

«Simpatica Eleonore» commenta sarcastico, rimanendo ancora al mio fianco. «L'ho fatto-»

«Si, l'ho fatto per lei» lo interrompo, scimmiottando la sua voce. Ormai ho sentito questa frase troppe volte e se non ci credevo all'inizio, dopo quello che è successo meno che meno.
Ovviamente però voglio rimanerne fuori perché non sono affari miei ed Isabelle è abbastanza grande per cavarsela da sola.

«Senti, ero single quando ho baciato quella ragazza» mi ricorda, come se dovesse essere una cosa che gli fa onore.
Prima lascia mia sorella percé dice che vuole dedicarsi al suo lavoro, non vuole trascurare nessuno ma deve concentrarsi su se stesso.
Una settimana dopo, i giornalisti lo hanno beccato a mangiarsi la faccia di una ragazza in una discoteca di Monaco.

Lo guardo alzando un sopracciglio e lui rotea gli occhi, ovviamente in disaccordo.
«Piuttosto che fare la predica a me, perché non pensi al fatto che sei andata a letto con Leclerc?» domanda, con un tono di voce troppo alto per i miei gusti.

Il mio sguardo cade sul monegasco intento a parlare con Pierre Gasly e la serata che abbiamo passato insieme mi torna in mente.

Charles è un ragazzo stupendo, forse uno dei migliore che una come me potesse incontrare. Per non parlare del fatto che è stato il primo a fottermi il cervello prima ancora del corpo.

Delicata come sempre Eleonore penso, mentre mi torna in mente la voce di mia madre che mi ripeteva questa frase ogni singola volta, non capendo dove avesse sbagliato con me.
Isabelle infatti, è sempre stata la figlia perfetta. E se mentre lei era in giro a fare shopping con le amiche, a pensare a fidanzarsi, io ero a riparare qualche motore con mio padre.

«Vuoi farlo sapere anche ai giornalisti?» chiedo retorica e lui si stringe nelle spalle.

Ho già ribadito quanto non lo sopporto?

«Dovreste parlare. Magari non è stata una semplice scopata, tu mi sembri coinvolta» commenta come se io davvero dovessi confidarmi con lui.
Quello che c'è tra me e Charles è un mio problema e se proprio avessi bisogno di un ascoltatore, sicuramente non sceglierei Max.

«Non mi sembri nella posizione più adatta per dare consigli sentimentali Verstappen» asserisco, staccandomi dalla parete per poi iniziare a camminare lontana da lui.
Piuttosto che ascoltarlo ancora infatti preferisco soffrire su questi maledetti tacchi.

Charles mi vede passare e distoglie l'attenzione da Gasly per qualche secondo, giusto il tempo di alzare una mano in cenno di saluto.
Ricambio sorridendo leggermente e nonostante abbia davvero voglia di andargli a parlare, tiro dritto dirigendomi verso il tavolo del buffet.

Mentre mangio qualche patatina osservo lo schermo del mio cellulare e mi focalizzo su un messaggio ben preciso, ignorando quelli di mia sorella dove chiede informazioni su Max.

«Sei bellissima»

Leggo nella mia testa.
È di qualche ora fa ma comunque, ha il suo effetto su di me.
Trattengo un sorriso pensando al fatto che anche il monegasco questa sera sia davvero bello, come sempre d'altronde.

Poso nuovamente il telefono nella borsa, continuando a mangiare mentre il DJ cambia canzone e ne mette una in particolare.

«Te la ricordi immagino»

Sussulto, non essendomi resa conto dell'avvicinamento di Charles, poi mi volto a guardarlo dovendo alzare leggermente la testa per avere un contatto diretto con i suoi occhi.

«Ho la memoria corta» lo prendo in giro «Avresti voglia di ricordarmi dove l'ho già sentita?» chiedo e lo sento ridacchiare mentre il mio sguardo cade su Max, ancora nella stessa posizione di quando l'ho lasciato, a guardare nella nostra direzione.
Ha l'espressione soddisfatta e se potessi, gli tirerei uno di questi piatti dritto sui denti, giusto per togliergli dalla faccia quel sorriso perfetto alquanto irritante.

«Elle non funziona fare la stronza con me» ribatte, dandomi una leggera spintonata. «Perché posso essere più stronzo di te se voglio» sussurra al mio orecchio, chinandosi per poter raggiungere la mia altezza.

Leclerc sa perfettamente come provocarmi ed è per questo che non posso mostrarmi vulnerabile, soprattutto per non darla vinta a quell'olandese antipatico.

Non sono coinvolta in questa storia
ripeto nella mia testa, come se davvero io stessi cercando di auto convincermi.

«Allora...» sussurra Charles «Balliamo?» domanda porgendomi la sua mano ed io non posso fare a meno di ridere.

«Non mi sembri così stronzo se mi chiedi di ballare questa canzone» commento ironica tenendo lo sguardo dritto davanti a me, nonostante questo voglia dire osservare Verstappen intento a bere.

«Effettivamente»

Cerco di trattenere un sorriso solamente quando sento la mano di Charles posarsi sul mio fianco, dopodiché mi attira di più a sé. Sa perfettamente che i giornalisti in pochi secondi sposteranno i loro occhi su di noi ma non sembra provocargli troppo disturbo.

Io infatti, ancora non capisco cosa siamo io e lui. Ci siamo baciati tante volte, abbiamo passato una notte insieme, eppure nessuno dei due ha avuto davvero il coraggio di parlarne chiaramente.

«E se andassimo in camera di Max?» sussurra ancora avvicinandosi al mio volto. Mi mordo il labbro inferiore cercando di non guardarlo perché so che incontrando i suoi occhi verdi manderei a quel paese tutto l'autocontrollo che sto cercando di avere. «Puoi anche rilassarti Elle, non mordo» continua, lasciandomi un leggero bacio sulla spalla scoperta.

Prendo un respiro profondo e mi volto verso di lui, sapendo che tanto perderò questa battaglia contro me stessa.
«Andiamo» dico velocemente, come se qualcuno potesse sentirci.

Di certo sarebbe scandaloso sapere che l'addetta stampa di Max Verstappen, pilota della Red Bull, va a letto con un ferrarista. Un articolo del genere potrebbe far prendere un colpo al cuore sia a Binotto che a Horner.

Charles afferra la mia mano e nessuno sembra prestarci davvero attenzione, tranne una persona che si para davanti a noi nell'esatto instante nel quale stiamo per uscire dal grande salotto.

«Non se ne parla» incrocia le braccia al petto Max «Non scoperete nel mio letto» borbotta subito dopo, per fortuna con uno tono di voce controllato.

«Avrai una stanza degli ospiti no?» chiede Charles facendomi ridacchiare per la sua sfacciataggine.

Verstappen alza gli occhi al cielo. «Si ma il discorso è lo stesso» asserisce sicuro, poi mi guarda e quello stupido sorriso torno ad impossessarsi del suo volto. «Avrai una macchina no?» domanda, con lo stesso tono utilizzato dal monegasco.

Charles mi guarda mentre io sto fissando Max. Avendo passato molti anni insieme, prima ancora della Red Bull, sa perfettamente che odio la macchina per certe cose ed il fatto che lui lo faccia apposta a rimarcarlo mi fa aumentare l'odio nei suoi confronti.

D'altra parte Charles sembra aver intuito che considero la proposta di Max come una pessima idea e da ragazzo rispettoso qual è, non insiste.

«Vorrà dire che ci limiteremo a ballare dai» si stringe nelle spalle il monegasco, sfiorando il mio braccio.
Annuisco e guardo trionfante Verstappen, il quale sicuramente sperava in una mia sceneggiata che avrebbe fatto cambiare idea su di me al bel Charles.

«Fate ciò che volete ma alle undici e mezza mi servi» mi ricorda Max, dato che a quell'ora ci sarà il picco delle interviste prima del taglio della torta.

«Tranquillo che so fare bene il mio lavoro» sorrido fintamente mentre afferro la mano di Charles in un impeto di impulsività. Leclerc però non si stacca ed al contrario, saluta il suo collega per poi trascinarmi al centro della pista.

Noto Sainz guardarci mentre passa il suo ennesimo bicchiere di prosecco da una mano all'altra, anche se molto probabilmente sta perdendo il conto di quanto ha bevuto.

Charles si rende conto del fatto che la mia attenzione è concentrata sul pilota della Mc Laren e non può fare a meno di ridere anche lui. «Credo che Carlos abbia bisogno di qualcuno che lo aiuti a non cadere» mi informa ed io annuisco, continuando ad osservare Sainz.
Qualche secondo dopo lo vediamo perdere l'equilibrio ma per fortuna il mio amico viene tenuto in piedi da Lando.

Vorrei davvero fargli un video per poi prenderlo in giro per il resto della sua vita ma l'unico briciolo di parte razionale che ancora mi funziona, mi fa capire che non sia la cosa giusta da fare.

Con un cenno della testa indico a Charles di seguirmi e lentamente ci avviciniamo ai due piloti della Mc Laren.

«Se Seidl lo vede così è la fine» scherza Norris, riferendosi al loro team principal.

Sto per dire qualcosa ma Carlos mi precede vomitando sul mio vestito blu tutta la sua cena, il suo pranzo, e forse anche la colazione disgustosa dell'hotel.

Lando mi osserva senza parole.
Charles so che vorrebbe ridere.
Mentre io fisso Carlos per qualche secondo, giusto il tempo di realizzare.

Poi chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo: almeno ora avrò la scusa  perfetta per non rimettere mai più questo vestito orrendo.

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Ciao a tutti!✨

È la prima storia che scrivo su un pilota della Formula 1 ed avendo notato che su Max ce ne sono davvero poche, ho voluto tentare con quest'esperienza.

Oggi tra l'altro è anche il suo compleanno e l'idea mi è venuta proprio da un post su Instagram.

Quindi che dire, spero davvero che vi piaccia!

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