𝓣𝓻𝓮
9 ottobre 2020
Osservo le qualifiche dallo schermo nei box mentre tutti i meccanici sono in preda all'agitazione. Dopo il secondo posto in Russia le aspettative su di lui anche qui in Germania sono molto alte e non posso negare che la pressione sia del team che mediatica in questi giorni sia stata piuttosto intensa.
Di conseguenza, per avere un briciolo di successo nella gara di domenica, Max dovrebbe partire almeno dalla prima fila perché tutta la scuderia sa che l'olandese quando parte in posizioni peggiori, spesso combina solo guai. E quando combina guai, diventa ingestibile.
«No ma cosa diavolo sta facendo Ocon?» domanda uno dei meccanici al mio fianco, mentre vediamo la Renault di Esteban attaccata alla monoposto di Max.
Il francese sta cercando di effettuare un sorpasso e avendo ormai imparato a conoscerlo, so che ci proverà anche se Verstappen non gli lascerà lo spazio.
Ed è esattamente quello che succede qualche minuto dopo.
La gomma anteriore della macchina di Ocon, tocca quella posteriore di Max ed entrambi finisco fuori pista.
Come immaginavo, il tutto è seguito da una serie di imprecazioni del pilota Red Bull ed ovviamente, la persona che si dovrà sorbire le sue urla paonazze sarò io.
Mi sbatto una mano sulla fronte mentre tutti si girano a guardare me, sapendo che dovrò andare a calmare Max immediatamente. E no, il mio metodo non è consolarlo ma urlare più forte di lui.
Ed incredibilmente funziona alla grande.
«Mi dispiace Elle» sorride consapevole uno dei meccanici ed io sospiro, accogliendo la sua pietà.
Esco dal box a passo deciso ma mi fermo di colpo appena rischio di andare a sbattere contro Charles, il quale si è dovuto ritirare per un problema al motore. Ci guardiamo per qualche secondo fino a quando lui non mi sorride quasi imbarazzato.
Non abbiamo parlato dal compleanno di Max ed io avrei davvero troppe domande da fargli ma questo non è decisamente il momento adatto. Non con un Verstappen che darà di matto tra pochi secondi.
«Scusami Charles ma devo proprio andare prima che quel cretino faccia una delle sue solite pazzie» lo informo ed il monegasco annuisce, passandosi poi una mano tra i capelli bagnati dal sudore.
Aggrotto le sopracciglia nell'istante esatto in cui capisco che c'è dell'altro dato che gli occhi di Leclerc hanno una luminosità diversa. «Va tutto bene?» domando.
Lui rimane in silenzio, poi si schiarisce la voce. «Si insomma, volevo chiederti una cosa» inizia, dondolandosi sui talloni « Che ne diresti di una cena...io e te, martedì sera?» domanda titubante.
Cosa?
Non so bene quale espressione io abbia appena assunto ma a giudicare dal sorriso spento di Charles, sicuramente sembrerò stupida. «Scusami io non-»
«È un'ottima idea» lo interrompo immediatamente, dopo essermi resa conto di essere rimasta spiazzata.
Charles sorride davvero contento mentre io rimango leggermente confusa.
Mi sono persa il momento nel quale quei baci sono diventati, finalmente, qualcosa di più serio. Erano mesi che aspettavo un invito da parte sua ed ero quasi pronta a fare io il primo passo se lui non lo avesse fatto prima della fine della stagione.
«Perfetto!» esclama con parecchia euforia «Allora ci troviamo alle otto davanti casa tua» mi informa ed io annuisco.
Dopodiché si avvicina a me e senza che io possa davvero realizzare, mi lascia un veloce bacio sulle labbra.
Davanti a tutti.
Poi, senza dire altro mi sorpassa.
Rimango immobile non capendo cosa diavolo sia appena successo e riprendo a camminare solamente quando vedo Christian farmi cenno di andare.
Nella testa iniziando a passarmi milioni di domande e non riesco a trovare una spiegazione neanche ad una di esse.
Fino ad una settimana fa, baciarci doveva essere quasi un segreto di Stato, ed ora invece lo ha fatto in presenza di tutti coloro che lavorano qui, spettatori inclusi.
Ogni singolo pensiero però, sfuma immediatamente appena vedo Max urlare conto Esteban, di nuovo.
Gli addetti alla sicurezza si sono messi in mezzo per cercare di mantenere le distanze, ma le parole di Max fuoriescono con una rabbia tale da farmi rabbrividire.
So quanto lui ci tenga a raggiungere la perfezione e quando questo non succede, impazzisce.
«Max basta!» mi intrometto e l'uomo davanti all'olandese, tira un sospiro di sollievo.
Come immaginavo, Verstappen non mi ascolta e continua a sbottare. «Smettila che le telecamere ti stanno riprendendo!» continuo afferrando per una spalla ed obbligandolo a voltarsi nella mia direzione.
Mi sembra di essere tornata ai tempi di quando lui aveva appena messo piede della Formula 1 e si comportava in maniera davvero scorretta con tutti senza voler sentire ragioni.
«Questo coglione mi ha rovinato la gara di domani» urla indicando Ocon, il quale è veramente mortificato.
Sono errori che non dovrebbero capitare è vero, ma Max deve imparare a mantenere il controllo e non perdere la pazienza.
«Si ma questo non è un buon motivo per fare il pazzo» inizio «Quindi ora io e te ce ne torniamo nel box prima che sia io a prenderti a sberle» sorrido fintamente poi torno seria, facendo un segno con la testa a Max ed indicandogli la strada che porta dai meccanici.
Lui come sempre, prova ad essere irremovibile ed incrocia le braccia al petto pensando davvero di avere qualche potere su di me.
«Max» lo richiamo «Non costringermi a farti trascinare per tutto il paddock da Jos» dico, mettendo in mezzo suo padre e questo sembra bastare per fargli cambiare idea e mettersi a camminare.
Alle nostre spalle sento Esteban ridacchiare e Max fa per voltarsi e tornare da lui, ma io lo blocco afferrandolo per il polso mentre scuoto la testa decisa.
È ovvio che Ocon non conosca l'autorità di Jos, altrimenti riderebbe ben poco.
«Non ti sopporto» borbotta.
«La cosa è reciproca, tranquillo» rispondo immediatamente mentre lui si mette sulla testa il cappellino che gli ho portato ed io afferro il suo casco.
I giornalisti si avvicinano immediatamente ed io faccio di tutto pur di tenerli lontani.
Max spesso non è gentile con loro neanche quando è al settimo cielo, figuriamoci ora.
Per fortuna non insistono ed io ringrazio il cielo per avermi risparmiato almeno questa lotta, anche se sento alcune battutine non piacevoli come "non si vergogna a stare con l'ex di sua sorella?"
Per tutti io e Max siamo la coppia eterna, dato che stiamo insieme ventiquattro ore su ventiquattro, sia quando ci sono le gare sia durante le pause.
E purtroppo, c'è anche chi ha insinuato che lui abbia lasciato Isabelle per un presunto tradimento con la sottoscritta.
Di conseguenza, sentire determinate allusioni mi manda in bestia.
«Non ne vale la pena» mi blocca Max afferrandomi per un polso, sapendo che sarei tornata indietro per dirne quattro a quell'uomo.
Per un primo momento mi fermo ad osservare la sua mano fredda stringere ancora la mia pelle e solamente quando anche lui si rende conto di come quel contatto sia durato più del previsto, si allontana per poi abbassarsi la cerniera della tuta in modo impacciato.
Poi io mi limito ad annuire, per la prima volta d'accordo con la sua affermazione.
Appena torniamo ai box, Christian raggiunge il suo protetto mentre io vado a sedermi sulla prima sedia che trovo davanti, ancora confusa per il gesto di Charles.
Tiro fuori il telefono per ringraziarlo ancora dell'invito, dato che si troverà nel suo motorhome, ma mi blocco appena vedo dei suoi messaggi di questa mattina che ancora non avevo visto
«Dopo quel discorso che abbiamo fatto,
ti ho pensata molto e hai ragione»
Leggo il primo nella mia mente.
«Martedì dopo il rientro sei libera?
Vorrei stare un po' con te»
Sorrido al secondo.
Poi sussulto quando sento una mano posarsi sullo schienale nella mia sedia.
«È Leclerc vero?» domanda Max ed io non mi ero neanche accorta che la conversazione con Horner fosse già finita.
«Quindi la scopata sta diventando qualcosa di serio eh» mi prende in giro.
«E bravo il principino che non se ne fa scappare una. Avrà già aggiunto il tuo nome alla lista» mi provoca per poi allontanarsi e se il suo obiettivo era quello di infastidirmi, ci è riuscito perfettamente.
So che Charles ha avuto tante frequentazioni dopo la rottura con la sua vecchia fidanzata ma io ho sempre fatto finta che non mi interessasse perché quello che c'era tra me ed il monegasco era puro passatempo.
Poi siamo finiti a letto ed è vero che qualcosa è cambiato.
Negare che Charles mi piaccia sarebbe inutile e con il fatto che abbiamo un appuntamento, peggiora le cose.
E Max non fa nulla per evitarmi inutili paranoie nella testa.
Anzi, sembra volerle fare aumentare.
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Come avrete notato ci sono anche date future di conseguenza, quasi tutto ciò che leggerete sarà frutto della mia immaginazione.
Detto questo, domanda di rito...
Da quello che avete letto per adesso siete più team Charles o team Max?
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