𝓒𝓲𝓷𝓺𝓾𝓮

13 ottobre 2020

Non posso credere davvero al fatto che ho rinunciato ad un finale di serata pressoché romantico con Charles per correre in aiuto a Verstappen.
E di conseguenza, non posso credere al fatto che ho davvero rinunciato alle labbra del monegasco per sentire le urla paonazze di mia sorella che mentre riempie il suo borsone con tutte le cose che aveva lasciato qui, non si risparmia anche una serie di insulti nei confronti del suo ex. Non so bene chi l'abbia convinta a presentarsi in questo appartamento ma in questo momento riesco solo ad appoggiarla pienamente in tutto quello che sta dicendo mentre mangio qualche pop corn dalla busta che Max aveva in cucina.

Perché si, sembra di essere una commedia americana.

Per ora Isabelle si è trattenuta.
Gli ha dato solo dello stronzo, dell'egoista dell'egocentrico, dell'apatico, del puttaniere e dell'insopportabile ma credo che la sua testa stia elaborando altri insulti dato che non ha lo sguardo di una persona calma e razionale.

Sbuffo solamente quando dalla camera da letto sento il mio nome ed infatti, in pochi secondi mi ritrovo entrambi davanti a me che sono comodamente sdraiata sul divano in pelle bianco di Max.

Li osservo entrambi e dagli occhi di Isabelle percepisco solamente tano rancore e tanta rabbia per aver capito troppo tardi con che idiota si era messa.

«Elle, dimmi con quante ragazze è stato a letto questo coglione!» esclama, incrociando le braccia al petto.

Guardo Max, il quale è leggermente sconvolto da questa sua reazione tremendamente esagerata dopo due mesi.
Lui ovviamente non sa che Isabelle si è trattenuta per tutte queste settimane solo per esplodere in maniera definitiva.

«Dille che non sono stato con nessuna» replica lui mentre io gli rifilo un'occhiataccia, facendogli intuire che non mentirò a mia sorella per parargli il culo.

«Io non ne voglio sapere di questa storia» alzo le mani in segno di resa «Sono problemi vostri» asserisco «Io sono qui solo per evitare che tu lo uccida» dico subito dopo, parlando con Isabelle.

Lei dopo qualche secondo di silenzio torna all'attacco ed io ricomincio a sorbirmi quella lite. Questa volta con un volume ancora più alto dato che ce li ho esattamente davanti.

«Sai qual è la cosa peggiore di tutto questo? È che a te non frega nulla!» esclama lei «Mi stai trattando come se la nostra fosse stata una storiella estiva cazzo!» sbotta, appoggiando le mani sul suo petto e spingendolo leggermente.

La conosco e so che sta per scoppiare a piangere. «Ti ho amato con tutta me stessa e tu non riesci a portarmi un briciolo di rispetto neanche per poco!» continua lei e sento la sua voce incrinarsi leggermente. Odio quando succede.

Isabelle è decisamente più fragile di me ed uno come Max non se la merita.

«Se non me ne fregasse nulla non avrei ancora la nostra fottuta foto in salotto non credi?!» urla poi Max, facendo cadere tutto nel silenzio più profondo.

Mia sorella guarda la parete dov'è appesa la foto che si erano fatti durante un gran premio, precisamente in Francia.
Si stavano baciando e nel frattempo sorridevano, mostrando la loro felicità.

Isabelle deglutisce a vuoto.

«Avevamo sedici anni quando ci siamo conosciuti ed anche se abbiamo messo fine a quella relazione ormai non più sana, questo non vuol dire che io non ti voglia bene» confessa Max, abbassando il tono della voce mentre io inizio a sentirmi di troppo.

E nonostante Verstappen stesse cercando di far tornare un equilibrio di tranquillità, Isabelle non ne ha nessuna voglia.

«Sai cosa?» rilascia una risata amara lei «La relazione hai deciso che non fosse più sana solo perché hai perso la testa per qualche stupida modellina in giro per il mondo. E giustamente non te le puoi scopare se sanno che sei fidanzato» inizia nuovamente lei e quando sto per intervenire, Isabelle mi precede.
«Quindi sa cosa? Sono stata fin troppo male per te. Vaffanculo» conclude afferrando il suo borsone ed uscendo dall'appartamento sbattendo la porta con violenza, senza dire altro.

Max sospira e si passa entrambe le mani sul volto, venendo poi a sedersi accanto a me. Rimaniamo entrambi in silenzio dato che neanche io so come giustificare il comportamento di mia sorella.

Io non tollero il comportamento che ha avuto Max dopo la fine della loro relazione, ma devo anche ammettere che Isabelle quando ci si mette, sa essere davvero pesante.

Verstappen ha sbagliato ma lei non si è mai chiesta davvero perché lui l'avesse lasciata e fosse tornato a divertirsi.

Isabelle avendo un anno in più di lui voleva già fare le cose seriamente, voleva pensare ad una famiglia, ad un matrimonio e ad una vita insieme ma per Max, tutto quello era troppo presto.

«Faceva così ogni volta che litigavamo ti rendi conto?» dice ad un certo punto, appoggiandosi allo schienale.

Mi volto a guardarlo ed annuisco, sapendo perfettamente come si svolgevano le loro discussioni dato che la maggior parte delle volte io ero presente come in questo caso.

«Tu sai che è ancora innamorata di te e lei odia il fatto che tu glielo faccia notare» rispondo, mettendomi anche io più comoda.

Appena sono arrivata mi sono diretta in camera di Max, ho afferrato una sua maglia ed un paio di pantaloncini. Subito dopo mi sono tolta il vestito elegante e ho messo gli indumenti dell'olandese, giusto per non dover star seduta come una principessina.

In fondo per quanto mi fa disperare, prestarmi due vestiti non è nulla.

«Si okay ma deve anche imparare ad affrontare le discussioni senza dare di matto ogni volta» si difende ed io non riesco a credere al fatto che stiamo davvero facendo un discorso serio, seduti sul suo divano, a mezzanotte inoltrata.
«Tipo io e te quando volte litighiamo?» domanda retorico «Eppure non ci comportiamo con lei»

«Certo, perché io ti lascio perdere» replico immediatamente «E poi non puoi paragonare le due cose, io e te non siamo fidanzati» asserisco.

Silenzio.

«Per fortuna» diciamo all'unisono.

Lui si volta a guardarmi ed io faccio la stessa identica cosa, trovandolo con uno stupido sorriso stampato sul volto.

So che non è sincero.

Poi come se quello sguardo fosse stato un segnale, entrambi afferriamo contemporaneamente un cuscino e prima mi colpisce lui, subito dopo io.

«Sai quante persone vorrebbero essere al tuo posto solo potermi stare accanto tutto il giorno?» si pavoneggia, spingendomi leggermente con la spalla.

Alzo gli occhi al cielo, trattenendo una risata.

Questo rapporto particolare tra me e Max è nato per pura casualità.
Prima eravamo amici, poi prima che lui  si è fidanzasse con mia sorella le cose si sono incrinate, precipitando nel baratro più assoluto. L'ho allontanato e quello che diventava giorno dopo giorno, non mi piaceva più.
Poi siamo passati all'odiarci e quando pensavo davvero che non avrei mai più avuto a che fare con lui, è arrivato il contratto con la Red Bull.
Inizialmente dovevo essere l'addetta stampa di Carlos, ma poi c'è stato un cambio di programma.

Ed ora, per quanto io non sopporti Max, so che sono parte integrante della sua vita e senza di me, anche se non lo ammette, si sentirebbe leggermente perso.
E beh io...io non lo so. Forse sarei persa anche io.

«Si certo» bofonchio «Tu ti rendi conto che sono ad un passo dal lavarti anche le mutande?» chiedo e lui annuisce, consapevole.

Poi ridiamo e l'atmosfera che si crea è davvero piacevole.

«Con Charles alla fine avete concluso qualcosa?» domanda ad un certo punto, cambiando totalmente discorso e facendo cambiare anche la mia espressione divertita.

Spalanco gli occhi e solo ora mi ricordo di essermi completamente dimenticata di mandare un messaggio a Leclerc.

Prima di andarsene mi aveva detto di fargli sapere quando fossi tornata nel mio appartamento ed ora sono già passate due ore.

Tiro immediatamente fuori il cellulare dalla borsa appoggiato sul tavolino e mi dispero quando vedo una serie di suoi messaggi.

«È tutto ok?»
«Sei ancora da Max?»
«Immagino di si...»
«Ovviamente lui ha sempre la priorità...»
«Ma non importa. Notte Elle»

Sospiro esasperata, rilasciando qualche lamento confuso che costringe Verstappen ad afferrare il telefono dalle mie mani e a leggere quei messaggi.

Poi come da copione, ridacchia.

«Ahia qualcuno è geloso» commenta «Charles dovrebbe sapere che hai delle priorità» mi prende in giro, ridandomi il cellulare che io osservo con delusione. Avevo una sola cosa fare, mandargli un messaggio, ma non riuscita neanche a fare neanche questo.

Lui notando il mio sguardo assente sbuffa, sottraendomi nuovamente il cellulare e posandolo sul tavolino davanti a noi.

«Ascolta Elle» mi richiama Max, voltandosi verso di me ed io lo guardo, intimandolo a parlare. «Conosco Leclerc da una vita e non è la persona adatta a te. Tu hai bisogno di qualcuno che stia con te in maniera stabile e lui non è pronto, anche se è un bravo ragazzo» mi spiega, quasi come se fosse un vecchio saggio esperto di relazioni mentre la sua voce cambia tonalità quando pronuncia il complimento per il monegasco, facendolo risultare palesemente forzato.

Infatti l'unica cosa che riesco a fare è ridacchiare per poi liquidarlo con un gesto della mano, non volendo fargli pronunciare più il nome di Charles. È stata una serata particolare e l'unica cosa che voglio fare è dormici sopra.

«È arrivato il momento di farti gli affari tuoi» scherzo spingendolo leggermente per poi scuotere la testa ed alzarmi dal divano, pronta per raggiungere il mio appartamento al piano sopra quello di Max.

Lui però, tutto d'un tratto posa la sua mano sul mio sguardo facendomi fermare. Poi, con uno sguardo serio e fissandomi dritta negli occhi pronuncia un:«Se vuoi posso darti lezioni di flirt da non applicare con Charles»

Lo guardo incredula per qualche secondo. Le sue dita sono ancora ancorate alla mia pelle e se non fosse per il ghigno che gli compare poco dopo sul volto, penserei che sia serio.

«Sei proprio un caso perso» scuoto la testa, liberandomi dal suo tocco con poca difficoltà.

Lui stringe nelle spalle. «Ma sono il tuo caso perso preferito, no?»

Alzo gli occhi al cielo, rendendomi però conto della nonchalance con la quale lo ha detto.
Sembra strano, ma pian piano sta facendo progressi.

«Buonanotte Max» mi limito ad ignorarlo, uscendo poi dalla porta di casa sua.

Non faccio neanche in tempo a raggiungere l'ascensore che il mio telefono vibra. In un gesto veloce osservo lo schermo non sorprendendomi del mittente, ovvero Max, ma del contenuto del messaggio.

"E comunque questa sera Charles è stato fortunato. Quel vestito che avevi quando sei arrivata ti stava davvero bene"

———————
Cosa ne pensate del rapporto tra Max ed Elle?

Per adesso sembra tutto tranquillo perché voglio far capire bene il legame che c'è tra i due ma molto presto si capirà cosa li unisce davvero ed Eleonore sarà messa di fronte ad una scelta ben precisa.
Inoltre, questa sarà una storia breve (quindici capitoli circa, a meno che non cambio idea) perchè come ho detto nella trama questa è una storia complicata e come si sa bene, le storie complicate non vanno mai troppo avanti.

Detto questo, se avete voglia, ditemi cosa ne pensate nei commenti!

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