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Le lacrime scendono e non hanno nessuna intenzione di fermarsi. Sto osservando Leonardo intento a salutare tutti e non riesco a credere che lui sia davvero stato eliminato. Sto tremando e se non fosse per Luca che mi sta tenendo stretta a sé, molto probabilmente sarei crollata per terra.
Leonardo è stata la mia colonna e l'idea di non poterlo più vedere gironzolare per questa casetta mi distrugge. È un ragazzo stupendo con un talento straordinario e sicuramente non doveva essere uno di quelli eliminati alla seconda puntata. Io però credo in lui e so che fuori da qui spaccherà, dimostrando davvero quanto vale.
«Ehi tesoro, non piangere» mi sorride lui guardandomi mentre avanza verso di me «Guarda che non è un addio, fuori da qui ci rivediamo mh?» propone stringendomi in un abbraccio ed io mi lascio andare all'ennesimo pianto liberatorio. Lui ha già fatto il discorso a tutti e a me ha consegnato una lettera che ho letto mentre lui parlava con Tommaso. Mi ringraziava per quello che avevo fatto, per averlo aiutato nei suoi momenti di sconforto e per essere stata una buon'amica. Ma lui non sa che in realtà sono io a doverlo ringraziare perché senza il suo supporto, io non sarei riuscita a migliorare in questo percorso.
Annuisco contro il suo petto mentre la vista si annebbia sempre di più. «Ti voglio bene Leo, non dimenticarlo mai» sussurro e lui mi stringe ancora di più a sé.
«Ti voglio bene anche io topolina» dice lasciandomi un bacio sui capelli, poi si stacca da me e lentamente asciuga le mie guance con i pollici. «Sentite voi due» continua, indicando Luca ed Alessandro «Prendetevi cura di lei, è un favore che vi chiedo io» aggiunge.
«Te lo prometto» è Alessandro a parlare ed infatti io mi volto lentamente verso di lui che mi sta sorridendo debolmente.
Non abbiamo più parlato tanto da mercoledì, se non durante quei momenti in cui eravamo tutti riuniti insieme in cucina.
Non è arrabbiato, lo percepisco, è semplicemente spaventato da tutta questa situazione. So che vuole un gran bene ad Enula e non vuole farla soffrire, ma così non si rende conto che fa soffrire me.
Leonardo mi posa una mano sulla schiena e delicatamente mi spinge verso Alessandro che circonda le mie spalle con un braccio. «Sai già topolina, sai già» commenta il cantante, facendomi l'occhiolino.
Trattengo un sorriso mentre mi ricordo dell'ultima parte della sua lettera:
Viviti ogni momento come se fosse l'ultimo, non arrenderti, non avere paura di osare e sii te stessa, perché sei meravigliosa.
«Ti va se parliamo un po'?» chiede poi Alessandro ed io mi limito ad annuire, sapendo che Leonardo deve ancora sistemare la sua valigia e quindi resterà in casetta ancora per un'oretta.
Io ed il ballerino usciamo dalla sala per poi dirigersi nel nostro posto speciale: la panchina del giardino.
Lui mi apre la porta in religioso silenzio mentre io vado a sedermi a debita distanza.
Non posso dimenticare che lui abbia baciato Enula, anche se lo vorrei tanto.
«Ti mancherà vero?» domanda poi, accomodandosi vicino a me e riferendosi naturalmente a Leonardo.
«Era la persona con la quale avevo legato di più qui dentro, la persona con la quale potevo piangere, potevo sfogarmi, potevo essere me stessa. Quindi si Ale, mi mancherà davvero tanto» confesso, sentendo un nodo formarsi in gola per l'ennesima volta. Nulla sarà più lo stesso senza di lui, già lo so.
«Bea...» sussurra il ballerino, posando una mano sulla mia gamba «Ci sono qui io per te, sempre»
Rido leggermente, facendogli aggrottare le sopracciglia, poi lo guardo. «A Leo parlavo anche di te» sorrido imbarazzata e lui sposta lo sguardo altrove, sorpreso da questa mia risposta.
Poi sorride anche lui, appoggiandosi completamente allo schienale della panchina.
«Possiamo parlarne lo stesso» si stringe nelle spalle «Sempre se vuoi» aggiunge immediatamente.
Sto per rispondergli ma improvvisamente la porta della casetta si apre, rilevando la figura di Tancredi che ci scruta attentamente, poi mi fa l'occhiolino ed io immediatamente capisco che di mezzo ci sia lo zampino di Leonardo.
«Bea ti devo parlare...» inizia il cantante di Las Vegas.
«Non puoi tornare dopo?» chiede Alessandro con la dolcezza che lo contraddistingue «Stavamo parlando noi» puntualizza ed io vorrei davvero sorridere.
Al che decido di stare al gioco di Tancredi, volendo rendere Leonardo fiero di me.
«Ale ascolta, hai voglia di lasciarci soli? Io e te possiamo parlare un'altra volta» intervengo.
Alessandro mi guarda incredulo, rimanendo in silenzio per qualche secondo, poi riscuote. «Ah okay...come preferisci» sussurra e percepisco nel suo tono di voce un velo di delusione. Mi si stringe il cuore e vorrei rincorrerlo per abbracciarlo, dicendo che scherzavo ma ormai lui è già rientrato in casetta.
«Povero Ale, mi ha fatto pena» commenta Tancredi, sedendosi vicino a me «Però Leo mi ha detto che Alessandro deve capire cosa vuole davvero e questo è l'unico modo. Vedere qualcun'altro interessato a te potrebbe farlo svegliare non credi?» domanda.
«Si assolutamente, ma non voglio fargli del male. Ci piacciamo, questo ormai lo sappiamo, ma ha baciato Enula e bisogna tenerlo in considerazione» gli spiego, iniziando a giocherellare con il mio elastico nero.
«E tu bacia me» risponde Tancredi ironico, sporgendosi verso di me in modo teatrale mentre io scoppio a ridere, afferrando il suo volto tra le mani e lasciandogli un bacio sulla guancia.
Alessandro
Osservo Tancredi e Beatrice dalla vetrata della casetta e non posso negare che vederli così vicini mi infastidisca, soprattutto perché con lui la vedo ridere sinceramente, cosa che con me non fa da troppo tempo.
Beatrice è una ragazza preziosa ed io sono stato così stupido a farmela scappare.
Non avrei dovuto baciare Enula, lo so, ma quel giorno sembrava la cosa giusta da fare.
Avevo confessato i miei sentimenti a Beatrice e lei non aveva risposto, come avrei dovuto reagire? Baciare una ragazza che aveva ammesso di provare qualcosa per me sembrava il modo meno doloroso per non pensare agli occhi e al sorriso della ballerina.
«Se lo sguardo potesse uccidere, Tancredi sarebbe già morto» commenta Luca, dandomi una pacca sulla spalla mentre addenta una mela. «Sono belli però» commenta ancora, masticando.
«Non sei simpatico» replico, incrociando le braccia al petto.
Lui si stringe nelle spalle. «La fate troppo difficile voi due» dice, riferendosi a me e Beatrice. «Cazzo, lei ti viene dietro da gennaio e tu sei cotto di lei più o meno dallo stesso tempo. Cosa c'è di complicato?» continua.
«Luca, ho baciato Enula. Si, sono un coglione ma l'ho fatto e non posso pretendere che Beatrice faccia finta di niente» ammetto, passandosi una mano tra i capelli.
«Uh, questo sì che complica tutto» annuisce Luca, rivendo da parte mia un'occhiataccia. «A parte gli scherzi bro, parla con Enula...è una ragazza intelligente, capirà sicuramente» mi suggerisce.
Mi limito ad annuire mentre riporto la mia attenzione sui due ancora seduti sulla panchina. Tancredi ora la sta abbracciando e sta giocherellando con i suoi lunghi capelli neri. Questo è davvero troppo.
Avanzo di scatto, pronto per uscire e raggiungerli ma Luca si para immediatamente davanti a me, impedendomi di fare un passo.
«Prima risolvi con Enula, poi ti dedichi a Bea» mi ricorda ed io mi arrendo.
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Cosa ne pensate della storia?
E dell'uscita di Enula? Io davvero non me lo aspettavo, ormai sono tre sabati di fila che escono persone che a me piacevano
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