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«Ale...» sussurro, scuotendolo leggermente. «Ale» riprovo, cercando in tutti i modi di non fare troppo rumore. «Ale svegliati» continuo ed è nell'esatto istante in cui poso una mano sulla sua schiena che il ballerino inizia a mugolare qualcosa di incomprensibile, muovendosi poco delicatamente nel letto.

«Beatrice, che cazzo di ore sono?» si lamenta, sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.

«Le quattro» rispondo a bassa voce, non volendo svegliare anche i suoi compagni di stanza.

«E che cosa ci fai alle quattro del mattino qui?» chiede, voltandosi nella mia direzione, ancora con la testa appoggiata sul cuscino.

«Volevo parlarti» ammetto, molto vicina al suo volto. Anche se è buio noto che aggrotta le sopracciglia, visibilmente confuso dopodiché sbadiglia una seconda volta e si alza dal letto, dirigendosi a passo lento in cucina, mentre io lo seguo in religioso silenzio.

«Spero sia qualcosa di importante almeno» mugola, appoggiandosi al ripiano dove di solito Leonardo taglia le verdure.

Mi stringo nella mia felpa rossa e mi posiziono davanti a lui, con il cuore a mille. «Negli ultimi quattro giorni non ho fatto altro che pensare a quello che mi hai detto sabato» inizio, poco sicura di quello che sto per dire.

Alessandro si passa una mano tra i capelli e sospira, facendomi rendere conto di come sia ancora più sexy appena sveglio.

«Bea è tutto okay» mi interrompe, senza neanche darmi il tempo di parlare «Io e te siamo amici, quello che ho detto quella sera non ha importanza» continua ed un nodo mi si forma in gola ma questa volta non scapperò, voglio affrontare la situazione.

Faccio un passo verso di lui. «Non puoi ritirare tutto come se fosse una cosa da nulla Alessandro» gli faccio notare, con molta calma. Non sono arrabbiata, voglio solo trovare delle risposte.

«Non sto ritirando nulla» precisa «Voglio solo che non ci siano problemi tra di noi» aggiunge, appoggiandosi al bancone. «Non devi sentirti obbligata a dirmi delle belle cose, per me possiamo far finta di nulla»

«Dio Ale, non ti avrei svegliato alle quattro del mattino per dirti delle cazzate» gli faccio notare «È ovvio che quello che mi hai detto mi abbia destabilizzata ma devi sapere che io non ho fatto altro che pensarci con un sorriso da ebete stampato in faccia per tutto il tempo» ammetto, avvicinandomi ancora a lui.

«Che vuoi dire?» domanda, insicuro.

Gli sorrido, poi appoggio le mie mani sulle sue spalle. «Io pensavo che tu lo avessi capito» sussurro «Alessandro, pensavo fosse ovvio che...» blocco, poi prendo un respiro profondo «Che mi piaci anche tu» dico velocemente, quasi come se potessi pentirmene. Lui rimane fermo ed io, molto lentamente, mi sporgo in avanti, non sapendo da dove io abbia tirato fuori questo coraggio.
Chiudo gli occhi, aspettando che le nostre labbra si incontrino ed il mio cuore inizia a battere più forte quando lui posa le mani sui miei fianchi.

«No Bea aspetta» mi ferma, a pochi millimetri dal suo viso. Lo guardo dritto negli occhi e lui fa la stessa cosa, ma noto nel suo sguardo qualcosa di diverso.

«Io pensavo che-» mi blocco «Si insomma, credevo lo volessi anche tu» farfuglio impanicata, in preda all'imbarazzo più totale.

«Io non pensavo tu ricambiassi» mi spiega, non mollando la presa.

«Ma ti ho appena detto che mi piaci»

«Lo so ma...» sospira frustrato, non riuscendo più a reggere un contatto visivo con me

«Ma cosa?!» sbotto ma lui rimane in silenzio, quasi come se avesse paura «Ale che-»

«Lunedì ho baciato Enula» confessa, senza farmi finire la frase, al che io rimango immobile sperando di aver sentito male.

«Tu...tu l'hai baciata?» Balbetto, facendo un passo indietro, mentre lui è costretto a lasciarmi andare.

Annuisce. «Credevo che tu non provassi nulla per me, poi mi avevi detto che mi avresti appoggiato se ci avessi provato con lei ed io pensavo fosse un buon modo per toglierti dalla mia testa» si passa entrambe le mani sul volto, prendendo dei respiri profondi.

Io d'altro canto, non so davvero cosa dire.

Non è reale.

«Bea ti prego, non restare in silenzio» sussurra e percepisco che stia male per questa situazione.

«Io...non lo so, non so cosa dirti» farfuglio, deglutendo a vuoto mentre cerco di recuperare le distanze.

«Dimmi qualsiasi cosa» mi supplica, avvicinandosi a me, ma io lo spingo leggermente all'indietro per allontanarlo.

«Per favore Ale, non ti avvicinare» sussurro, sentendo il mio cuore spezzarsi «Tu capisci che non puoi sabato dirmi che ti piaccio e due giorni dopo baciare Enula? Non segue nessun filo logico» esclamo, rendendomi conto solo dopo di aver alzato troppo il tono della voce.

«Se per questo tu potevi dirmi subito che ti piacevo!» sbotta anche lui, come se la colpa fosse davvero mia. Sta scherzando?

«Ma se lo avevano capito tutti qui! Tutti tranne te!» urlo.

Alessandro sta per rispondere ma si blocca di colpo quando la luce in cucina si accende.

Leonardo entra sbadigliando e fa passare ripetutamente lo sguardo da me al ballerino.
«Ragazzi è tutto ok? Vi si sente urlare dalla camera» ci informa appoggiandosi alla parete.

«Si va tutto bene. Buonanotte» replica Alessandro freddamente e senza rivolgermi neanche un ultimo sguardo se ne va, sorpassando Leonardo in religioso silenzio.

«Che diavolo è successo?» chiede il cantante, iniziando a camminare verso di me.

«Ma non lo so!» esclamo esausta «Dopo la puntata sabato sera mi ha detto che gli piacevo» inizio, facendo comparire sul volto di Leonardo un'espressione incredula. Nonostante questo sembra felice ma non gli dò il tempo di esaltarsi che continuo a parlare. «Io oggi gli ho detto che provo anche io qualcosa ma lui mi ha detto che due giorni fa ha baciato Enula. Capisci che è successo tutto talmente in fretta che neanche io ho ben chiara la situazione?» Sbuffo gesticolando.

«Beh ma magari l'ha baciata per non pensare a te» commenta Leonardo, stringendosi nelle spalle come se fosse del tutto normale.

«Ah allora dovrei ringraziarlo!» ribatto ironica, incrociando le braccia al petto.

«No, dovresti ripagarlo con la stessa moneta» suggerisce mentre io lo osservo confusa «Non dico baciare qualcuno eh, ma magari farlo ingelosire in modo che lui capisca cosa vuole veramente» spiega meglio, facendomi uno dei suoi soliti sorrisetti ammiccanti.

«E con chi dovrei farlo ingelosire? Luca, Sangio, Sam e Deddy sono occupati, rimangono fuori Tancredi e Raffaele» gli faccio presente.

«Tancredi è simpatico. E poi è della sua squadra, sarebbe un doppio colpo basso» ride allora, facendomi l'occhiolino.

Io invece alzo gli occhi al cielo, non riuscendo a non sorridere. «Come farei senza di te Leo?» domando retorica, mentre mi alzo sulle punte per abbracciarlo.

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Allora, i due si sono confessati i loro sentimenti ma qualcosa è andato storto.

Beatrice riuscirà a fare ingelosire Alessandro?

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