(𝘊𝘩1: 5/5) 𝖶𝗈𝗇𝖽𝖾𝗋𝗂𝗇𝗀 𝗐𝗁𝗈 𝖺𝗆 𝖨 𝗋𝖾𝖺𝗅𝗅𝗒.

𝗧𝘄:
Dal momento in cui vi siete iscritti ad una storia a tema Dr probabilmente sapevate già di andare incontro a capitoli contenenti temi come morte, violenza, e sangue.
Tuttavia qui vi avverto che ci saranno altre due cose che non so se potrebbero mettere in una situazione di scomodità alcuni, ovvero che in una parte del capitolo un personaggio dirà (molto implicitamente, non è che lo scriverò direttamente ma si capirà) un'imprecazione, e che in un'altra scena un personaggio tratterrà il vomito.
Per farvi capire quando inizieranno e quando finiranno queste scene, in modo che chi non se la senta possa saltarle, ve lo segnalerò usando due emoji, rispettivamente 👼 e ⚠️, queste.
Detto questo buona lettura :D

. . .

"𝗙𝗶𝗱𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘂𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶 𝗲̀ 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗳𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘂𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗼'."

. . .

La vita è bellissima.

Io l'ho imparato col tempo.

Ogni vita è un dono bellissimo.

Per quanto in certi momenti questa certezza possa vacillare, alla fine si arriva sempre a godere di questo prezioso dono.

Alla fine c'è sempre la possibilità di godere di una pace tanto desiderata, assieme alle persone che meritano di restare al nostro fianco.

Questo 𝗔𝘂𝗿𝗼𝗿𝗮 𝗣𝗼𝗿𝗰𝘂 lo avrebbe mai detto...?

Forse nei suoi primi anni di vita no.

Perchè quale via d'uscita poteva esistere da una vita monotona e priva di affetti?

Non sembrava essercene.

Quando in realtà, esisteva eccome...
Un mondo colorato e allegro, ben differente da quello in cui viveva con i propri genitori...

Il mondo del circo.

Quel mondo che lei fremeva tanto pur di raggiungere.

Quel circo che all'inizio nemmeno immaginava potesse essere proprietà di tutti i suoi nonni, zii, e cugini...

Nonostante si trovasse ad avere le proprie giornate allietate dai propri famigliari, le persone piú vicine a ella intendevano ostacolare questo...

La bambina in quel momento era appena accorsa dinanzi all'altra.

-Leo, mi devi aiutare!- esclamò allarmata.

-Dimmi, che succede!- rispose prontamente l'altra incuriosita.

-Il nonno ha deciso che vuole andarsene da Roma col circo!-

-Ao, ma io questo mica lo sapevo ancora!-

-Come facciamo adesso, potremmo non vederci piú!-

-Ma scusa, se vuoi unisciti a noi no? Facile!-

-Non posso, mamma e papà non me lo permetterebbero mai! Loro vogliono solo che penso a studiare!-

-Ah, ma a questo c'è una soluzione!- esclamò la piú grande con un largo sorriso.

-Che cosa??-
La piú piccola fremeva sempre di piú di sapere come potevano risolvere il problema al piú presto.

-Allora guarda Rorra, noi ti nascondiamo in mezzo a tutte le pecore del circo, e poi ti facciamo uscire solo quando è troppo tardi per tornare indietro, e il gioco è fatto!-
Era incredibile la convinzione con cui la castana spiegava ciò.

-GENIALE!-
Ancora piú grande l'entusiasmo dell'altra.

-Ehhhh, lo so, vero? Può funzionare!-

Non potè funzionare.

Fu questione di non troppo tempo dopo, quando durante la ricerca i genitori della piccola la trovarono in una delle gabbie appartenenti al circo.

Ed ora eccoli là, a trascinare via una bambina piangente.

Il padre tirò un sospiro.

-Ancora... basta piangere, Aurora, cosa pensavi di fare? Pensavi che potevi andartene così?-

-NOO, IO VOGLIO STARE AL CIRCO, NON CON VOI!- protestò lei tra le lacrime.

-Ma il circo dove pensi che ti porti? E la scuola, che fai, la lasci perdere per queste perdite di tempo?- chiese la madre rimanendo impassibile a tale reazione.

-IO VOGLIO STARE COL CIRCO, NON VOGLIO NIENT'ALTRO!-

Continuò poi a piangere mentre fu stavolta la donna a sospirare con rassegnazione.

Quando ad un tratto l'uomo si fermò.

-Allora... se vuole così tanto rinunciare a tutto, lasciamola fare, no?-
Si rivolse all'altra, con un tono che sembrava quasi di sfida.

Sentendo ciò la ragazzina smise di gridare, rimanendo stupita a fissare i due.

-Ma scherzi? E gli studi?-

-Visto che non vuole proprio stare ad ascoltare, questo è l'unico modo per cui può capire che sta facendo tutti questi capricci per niente, e avrà tempo per pentirsene.-

-I-io... Non mi pentirò di niente, voglio solo stare al circo con tutti gli altri!- esclamò Aurora.

-... Vuoi così tanto andare al circo? E allora vallo a dire al nonno, che te ne vai di casa per stare con loro.- cedette la madre con tono gelido, lasciandola anche andare.

Dopo la sorpresa iniziale, che si tramutò presto in meraviglia per essere riuscita nel proprio intento, la ragazzina corse via avviandosi a cercare colui che dirigeva il circo.

-Vai, vai. Tanto cambierai idea.-

Non cambiò idea.

È stato così...
Che si arrivò a dove si è ora...

Ad una vita senza piú alcun contatto con i propri genitori, ma comunque piena di allegria e divertimento assieme alla cugina e a tutti i famigliari...

Oh, se solo questa felicità fosse durata piú a lungo...

. . .

...

Cosa diamine era successo?

Questa domanda continuava a risuonare nella mente di Satsuki mentre continuava a osservare la scena dinanzi ai suoi occhi.

Aveva dinanzi agli occhi il corpo morto di una sua compagna di viaggio.

Si era appena svegliata dopo aver passato solo la prima giornata in quel posto, e ora si era trovata questo.

Come.

Ancora allibita, si voltò verso Aurora M., la quale ora la guardava dalla soglia della porta, ancora tremante.

Esitò un attimo, ma poi si incamminò da lei e tese la mano per darle qualche leggera pacca sulla spalla, ma l'altra fece un passo indietro prima che potesse sfiorarla, così decise di evitare.

-Hey, uh, comprendo il sentimento, ma... dobbiamo avvertire gli altri. Potresti pensarci tu? Piú tempo aspettiamo, piú la possibilità che qualche indizio importante possa sfuggirci aumenta.- le spiegò con tono calmo.

In risposta, l'altra annuì, prima di girarsi e andarsene.

. . .

𝗢𝗿𝗲 08:15.

Fu così che tutti furono avvertiti della scoperta, e si riunirono all'interno della sala relax per scoprire cosa fosse stato ritrovato là.

E chiaramente questa scoperta causò lo sgomento generale, perchè ognuno come Satsuki si chiedeva come potesse essere possibile che ciò fosse accaduto.

Dakthari, dopo lo shock iniziale alla vista del cadavere, accorse davanti ad esso e mise delle dita sul collo della malcapitata in un tentativo di trovare un battito cardiaco da lì, volendo salvarla se fosse stato ancora possibile.

-Mi dispiace... ma ci ho già provato anch'io.- gli disse Satsuki scuotendo leggermente la testa dopo averli visto.

Arrendendosi, il ragazzo si allontanò, tremando leggermente per la tensione.
-Speravo... speravo ancora in un miracolo...- mormorò in risposta a ciò che la ragazza gli aveva detto.

-Quindi è morta...???- chiese d'improvviso Raiden nelle vicinanze, sbalordito.

-Penso proprio di sì...-
Per quanto la risposta fosse ovvia, la biochimica si sentì comunque di rispondere con tatto data la gravità della situazione.

-AHHHH!- gridò a quel punto il set designer per il timore, mettendosi anche le mani tra i capelli.

-N-no, devo... devo andarmene da questo posto, in questo posto c-c'è un assassino...!- mormorò Tristan impaurito, indietreggiando di qualche passo fino a che non si fermò con la schiena al muro.

Un altro urlo poco mascolino rieccheggió in tutta la stanza, stavolta di Ottavio, facendo pure sussultare e/o voltare alcuni: dopodichè tirò per la manica Neffi, impanicato.
-Qualcuno è morto... Qualcuno è morto! Oh, numi, qualcuno è veramente morto! Che facciamo? Che faccio? Non so cosa fare!-

(👼)

Tristan, indietreggiando fino a trovarsi vicino a Ottavio e Neffi, sentì quest'ultima lasciarsi andare ad un'esclamazione in italiano, che quindi non capì.
Era chiaramente anche lei incredula alla vista del cadavere, e oltre alla breve esclamazione iniziale aveva commentato con solo due parole che lui nemmeno capì bene cosa fossero, gli suonarono come qualcosa come... "Ohhhh, bio pane"... o comunque qualcosa di simile, in quella lingua a lui sconosciuta...

(👼)

Vi era poi Leonora, che alla vista della cugina non sembrava aver avuto alcuna reazione, rimanendo immobile dove si trovava.
Infatti, era come se fosse rimasta pietrificata, con gli occhi sbarrati e la bocca semiaperta, senza però avere il coraggio di proferire parola.

Shoko anche era rimasta sotto shock, e dallo sguardo pareva anche un po' arrabbiata.

-Ah... ah... n-no...- mormorò Akari terrorizzata, iniziando anche a lacrimare e singhiozzare con le mani sulla testa.

-Oh, noooo...- commentò Frederikke, senza però cambiare la propria espressione facciale da quella che aveva quotidianamente.

Anche Blair parve rimanere stranamente indifferente alla scena, tra i pochi a riuscire a mantenere il sangue freddo.

(⚠️)

-Ugh...- mormorò Cassandra, trattenendo la nausea e mettendo una mano davanti alla bocca, disgustata.

(⚠️)

Wilhelm era visibilmente sotto shock, e rimase completamente in silenzio.

Shigeo anche inizialmente sembrava non aver avuto alcuna reazione, a parte per il fatto che era sbiancato in viso per lo spavento.

Un altro urlo fu lanciato, stavolta di Rose, e che poco dopo cadde a terra svenuta per l'immenso terrore.

-Oh, santo cielo. Bisogna chiamare qualcuno... C'è nessuno? Un medico, qualcuno?! C'è un corpo inerme, accorrete, per favore!- si agitò Loddy, guardandosi attorno allarmatx.

-Mi cercavate...?- domandò ad un tratto una voce non appartenente a nessuna delle persone del gruppo.

Tutti si voltarono, e videro così Ylil affacciata alla porta, con lo sguardo perso di fronte a se' nell'indifferenza piú totale.

Dopo l'orrore appena visto, nessuno ebbe il coraggio di rivolgerle parola, almeno per i primi istanti dopo che ella ebbe parlato.

Poi, fu Satsuki a prendere coraggio.

-Ylil... Cosa significa questo? Penso che tutti qua ci tengano a sapere cosa sia successo, per cui spero tu possa darci spiegazioni.- le chiese quindi con sguardo serio.

-Non è ovvio...?- domandò lei con un filo di voce, prima di farsi anche lei a sua volta piú seria.

-𝗤𝘂𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗼 𝗵𝗮 𝗰𝗲𝗱𝘂𝘁𝗼, 𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗲̀ 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗮. 𝗘 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝘃𝗼𝗶.-

Quasi tutti i presenti ne erano ormai ben consapevoli, ma questo generò ancora piú trambusto di quanto ce ne fosse all'inizio della scoperta.

-N-non è possibile, chi potrebbe mai-!-
Tra le varie voci che discutevano si udì quella di Akari, che disse ciò ancora in lacrime e impaurita.

-Ah, ma questo non ve lo posso dire io.- rispose semplicemente Ylil.

-Come ho già spiegato, avete la possibilità di investigare in attesa del processo di classe, dove dovrete scoprire assieme chi è l'assassino.-

Dopodichè la ragazza si voltò, ma non del tutto, e finchè poteva rimase con la testa rivolta verso il gruppo.

-Però non siete obbligati: chi non se la sente può andarsene a fare altro, nell'attesa del processo. Io vi consiglierei di sfruttare questo tempo per indagare, però, penso sia piú conveniente.-

-Sì, a proposito di questo...- si fece avanti un'altra voce, stavolta quella di Blair, che parve un attimo pensieroso.

Dopodichè rivolse di nuovo lo sguardo verso Ylil.
-La colazione tra un po' c'è lo stesso, giusto? Già la mattinata è iniziata male per questa storia del processo, spero che tu non voglia anche lasciarci a stomaco vuoto nell'attesa.-

-Sì, la colazione è comunque disponibile per chi andrà nella sala da pranzo.- rispose lei.

A sentire tale affermazione del ragazzo, ci furono diverse reazioni tra gli altri ragazzi presenti: ce ne furono alcuni che parve rimanere alquanto sorpresi e si girarono a guardare a bocca aperta il ragazzo, come per esempio Leonora, altri che si girarono ma per guardarlo male, come Shoko, e altri ancora che sembrarono rimanere indifferenti.

Di tutte queste persone solo alcuni, però, ebbero da obiettare.

-Scusa se te lo chiedo, ma... è questa la tua preoccupazione, dopo tutto quello che si è detto fin'ora?- domandò infatti Neffi, con una nota di perplessità nella voce.

Raiden volle bisbigliare qualcosa alla persona piú vicina a se' in quel momento, ovvero Loddy, eccetto che non bisbigliò per niente e fu ben udibile a tutto.
-Ma tu lo senti questo?? Qualcuno tra di noi ha fatto fuori una poveraccia, e questo sta a pensare alla colazione! Che grande stronzo!!- protestò quindi.

-Tch, non devo dare spiegazioni a nessuno di voi, qualunque cosa sia successa non vuol dire che devo digiunare.- si rivoltò il violinista con freddezza.

-No, in effetti un po' lx capisco... La situazione è grave, sì, ma magari alcuni se vogliono concentrarsi a investigare non ci riescono rimanendo a stomaco vuoto.- disse invece Loddy con tono calmo, in tutta risposta al set designer.

-La scelta è vostra di fare quel che vi sentite in questo tempo... Vi richiamerò quando sarà ora.- continuò Ylil.
-Buona fortuna.-
Dopodichè, si allontanò.

-Ottimo, allora per ora non voglio stare un minuto in piú qua!- disse Blair, a sua volta andandosene da là.

In tutto ciò, Rose era ancora svenuta a terra, per cui Dakthari si era avvicinato a lei per assicurarsi che non si fosse fatta male cadendo.

Neffi osservando la scena si avvicinò, a sua volta seguita da Ottavio, il quale continuava a guardarsi intorno con aria allarmata e confusa.

-Allora... non abbiamo mica un secondo cadavere qua?- domandò la ragazza allx ragazzx, tentando di sdrammatizzare.

-Fortunatamente no, ha solo perso i sensi.- rispose exlx, spostando poi lo sguardo altrove.
-Però... di certo non può rimanere qua per terra... Devo pensare un attimo a cosa fare.-

-Non so se può essere d'aiuto...- iniziò a dire il marchese, attirando l'attenzione degli altri due.
-... Ma nella giornata precedente, mentre vagavo in questo luogo, mi è capitato di vedere che da qualche parte vi era una stanza, dove sopra alla porta, in alto, vi era attaccato un cartello con sopra il simbolo di una croce rossa. Deduco si trattasse di un'infermieria, forse la malcapitata si può portare là...?- suggerì poi.

-E bravo Otto, che hai notato una cosa importante. Certo però che non so quanto in alto poteva stare quel cartello, se sei riuscito a vederlo tu...- commentò la ballerina accennando un sorriso.
A questa presa in giro il ragazzo non si sentì nemmeno di protestare data la situazione critica, e si limitò a sospirare.

-Sì, sarebbe meglio portarla lì, potrei cercare questa infermieria. Mi dispiace di non poter aiutare a investigare...-
L'esperto di malattie rare rivolse lo sguardo di nuovo verso gli altri due.
-Voi, invece? Cosa avete intenzione di fare?-

-Ah, io penso che aiuterò a investigare, qualcuno deve pur farlo.- rispose la castana.

-È un problema per caso se temporeggio prima di unirmi a queste indagini? La vista della salma di quella povera giovine mi sta dando la pelle d'oca.- domandò il ragazzo dai capelli blu.

-Ma no, se non te la senti, non devi per forza stare qua, e...-
Neffi parve pensierosa un attimo, poi ebbe un'idea.
-E allora potresti approfittarne per accompagnare Dakthari a cercare l'infermeria, visto che l'hai vista.-

-In effetti, sarebbe conveniente, così mi mostri dov'è.- aggiunse Dakthari.

-Uhm... Neffi, tu sei sicura di riuscire a rimanere qua sola?- si rivolse il marchese all'altra, con aria incerta.

-Sola? Di certo ci saranno altre persone, non ti devi preoccupare. Se non vuoi rimanere qua non ti devi nemmeno preoccupare per te, tanto sarai impegnato con lui.- rispose lei tranquillamente.

-Ma sì, fuori da qui non avremo nulla da temere, e riusciremo magari a distrarci dalla tragedia di stamattina. Andrà tutto bene, anche perchè noi stiamo andando d'accordo.- concordò xlx ragazzx dai capelli bianchi, al che Ottavio xlx lanciò una breve occhiata.

Fu così che il piú alto si caricò la pittrice priva di sensi tra le braccia per poterla portare in infermeria, alla quale sarebbe stato portato dall'altro, andandosene quindi dalla stanza, mentre la ballerina si avvicinò alle persone rimanenti per poter dare una mano nelle indagini.

Vi era per esempio Satsuki, che era assolutamente intenzionata ad investigare ed era anche pronta ad iniziare.

Guardandosi attorno per capire le intenzioni degli altri, si accorse presto di Aurora M., rimasta in disparte mentre altre persone discutevano tra loro.

Decise così di avvicinarsi a lei.

-Aurora, senti... Tu per caso hai intenzione di rimanere qua con gli altri?-

La creatrice di peluche la guardò un attimo, poi scrisse qualcosa e glielò mostrò.

"No, mi dispiace, non me la sento di stare qua."

-Okay, è perfettamente comprensibile, non fa niente... Spero che tu possa sentirti meglio, lontano da qua. Ci vediamo tra un po'.-

Fu così che anche la ragazza dai capelli bianchi se ne andò dalla sala relax.

Rimasta sola, la biochimica si guardò nuovamente intorno per osservare le persone rimaste, e identificò presto un'altra persona che attirò la sua attenzione.

A qualche metro lontana da lei, vi era Leonora con lo sguardo perso nel vuoto.

A vederla in quello stato provò un po' di compassione, motivo per cui si fece coraggio e andò da lei.

-Uhm, Leonora, scusa il disturbo...- iniziò a dirle appena fu abbastanza vicina, attirando l'attenzione dell'altrx che alzò lo sguardo per guardarla.

-... Ma volevo farti le condoglianze. Mi dispiace davvero per quello che è successo.-

-... È okay.- fu l'unica risposta dell'acrobata.

Vi era una completa differenza dalla persona che Satsuki aveva conosciuto il giorno prima e quella che si ritrovava davanti ora, il che sapeva era perfettamente normale.
Anzi, sarebbe stato strano se invece fosse rimasta la Leonora cordiale e vivace del giorno prima.

-Se posso permettermi di chiederti anche- tu rimarrai qua per le investigazioni? Non ti devi sentire obbligato a rimanere se non vuoi, di certo ci saranno altre persone disposte- -

-Rimango.-

-Okay, va bene. Cercherò di essere di aiuto quanto posso... Specialmente per te, in caso tu abbia bisogno.-

Un'altra persona che sembrava non essersi smossa ancora da quando aveva fatto quella scoperta era Shigeo.

Infatti il ragazzo, proprio come Leonora, ancora era fermo nello stesso punto in cui stava sin da quando aveva messo piede in quella stanza.

Questo, almeno, fino a che proprio come con Leonora, qualcuno non venne a tentare di smuoverlo.

Shoko infatti si avvicinò a lui e, per accertarsi di cosa avesse, provò a richiamarlo sfiorandolo leggermente con un dito.

Subito dopo quel contatto il ragazzo parve essere tornato tra loro, e la sua immediata reazione dopo tutto quello che era successo quella mattina fu una risata nervosa per la tensione.

Questo suscitò una leggera confusione nell'altra, che rimase un attimo a guardarlo, quindi lui decise di provare a comunicarle di stare bene usando il linguaggio dei segni, quando bastava guardare il proprio viso e il linguaggio del suo corpo per intuire che non fosse vero.

Il mimo volle rispondergli allo stesso modo suo, così anzichè scrivere, anche lei usò quel linguaggio per chiedergli se voleva indagare, al che ricevette una risposta affermativa.

Così la ragazza dai capelli rosa assunse uno sguardo piú determinato, e si avviò verso il punto dove si stava riunendo il gruppo di investigazione, dove fin'ora vi erano Satsuki, Leonora, e Neffi, seguita dal mangiafuoco.

Appena abbastanza vicina agli altri tre, scrisse qualcosa e lo mostrò a loro.

"Girls, vi aiutiamo noi a trovare il bastardo!"

Leggendo ciò, gli altre tre ebbero reazioni differenti, l'acrobata rimase indifferente, mentre la ballerina accennò un sorriso con aria soddisfatta.

-Ah, questo è ottimo. Siamo sempre piú persone, di certo possiamo fare un buon lavoro collaborando.- commentò infatti quest'ultima.

-Uhh, sì, è sicuramente ottimo che stiamo diventando sempre di piú, ma...- fece per dire la biochimica, con leggera perplessità.
-... Ma siete sicuri che ve la sentite entrambi di aiutarci? Non vorrei insinuare niente, ma... non mi sembra... di vedere qualcuno molto a suo agio qua dentro.- spiegò poi, riferendosi al ragazzo dietro a Shoko, il quale stava chiaramente morendo dalla tensione.

Quest'ultimo, però, si limitò ad annuire con un sorriso forzato.

-Hey, se volete ci sono anche io.- disse Frederikke dopo aver fatto qualche passo per avvicinarsi.

Vi era Akari, invece, che era ancora in disparte e impaurita per la realizzazione di ciò che era appena successo.

Dopo un po' che rimaneva così senza unirsi alle persone che si stavano riunendo, sentì una voce vicino a lei.

-Akari! Tu che fai, rimani qua o te ne vai?-

Si voltò per vedere che Cassandra si era avvicinata a lei per ponerle quella domanda, nel mentre che la guardava con un sorriso.

Decise quindi di asciugarsi le lacrime e accennare un lieve sorriso prima di rispondere.
-E-ecco... Io rimango qua, aiuto gli altri, tu...?-

-Stavo pensando di fare la stessa cosa! Ma tu sei sicura?- continuò la piú bassa, incuriosita.

-S-sì, certo, devo aiutare...-

-Ahah! Ma guarda che mica sei obbligata, se non vuoi possono pensarci gli altri! Poi non hai nemmeno ancora fatto colazione prima, no?-

-No, però tranquilla, sto bene anche senza- -

-Ma invece è importante che la fai! Prendi me come esempio, io stamattina mi sono svegliata mooolto presto per farla!-

-aH- -
La ballerina di nihon-buyō fece per rispondere ma si senti d'improvviso urtata da dietro.

-vOI, NON PENSERETE MICA DI ANDARVENE PURE VOI? ABBIAMO BISOGNO DI PERSONE!- esclamò Raiden dopo aver dato alla ragazza quella pacca così forte.

-Hey, Raiden, fai con piú calma con loro...- volle dire Loddy avvicinandosi, con premura verso le due ragazze.

-MA COME, come posso essere calmo quando in questo posto c'è un ASSASSINO A PIEDE LIBERO? Ci dobbiamo sbrigare a trovarlo prima che colpisca di nuovo, potrebbe colpire ME!- insistette il set designer con urgenza.

-Beh, allora cosa stiamo ad aspettare, andiamo!- rispose la bugiarda con energia.

Così anche quest'ultima e il castano si avvicinarono agli altri, mentre la bionda rimase un attimo ferma a massaggiarsi la spalla dolorante dopo la botta ricevuta.
-Ohi...- si lamentò a bassa voce.

-È tutto apposto?- le domandò l'avvocato civilista.
-Ah, sì, sì...-
-Te la senti di restare?-
-Sì, sì... assolutamente!-

Xlx biondx accennò un lieve sorriso.
-Ottimo, allora avviciniamoci agli altri.-
-Certo...!- rispose lei a sua volta con un sorriso, prima di avviarsi a loro volta dal gruppo.

Al gruppo si erano ormai unite un bel po' di persone, ma non finiva qua.

Infatti, poco dopo si avvicinarono altre due persone.

-Scusate... ci sono anch'io.- si fece avanti infatti Wilhelm dopo essere giunto davanti agli altri presenti, tenendo lo sguardo basso.

-P-pur'io...- aggiunse timidamente Tristan.

-Okay, allora... mi sembra che siamo tutti, tutti gli altri se ne sono già andati.- osservò ad alta voce Satsuki.

Dopodichè rivolse uno sguardo serio a tutte le persone che aveva davanti.

-Sarebbe meglio se ognuno controlla qualcosa di diverso, in un posto diverso. Siamo tanti, e così possiamo metterci meno tempo a trovare qualcosa di utile.-

"Ognuno scelga dove guardare!" scrisse Shoko.

Un paio di persone decisero immediatamente cosa voler fare, per cui si fecero subito avanti.

-S-se volete io posso controllare nelle sue tasche, se ha qualcosa di utile per le indagini...- propose Tristan, riferendosi al corpo dell'acrobata.

-Io controllo sotto ai cuscini qua!- esclamò Cassandra.

-Io se volete controllo quel quadro.- suggerì Frederikke, riferendosi al quadro sul muro proprio di fronte al cadavere.

-Io vado a vedere... se trovo qualcosa fuori dalla porta.- disse Wilhelm.

Infatti, senza aspettare qualsiasi risposta, quest'ultimo già si incamminò fuori dalla stanza, rimanendo comunque lì vicino.

Mentre gli altri già iniziarono a sparpagliarsi in giro per la stanza ognuno con un incarico diverso, lui si mise a guardarsi intorno alla ricerca di qualcosa che attirasse la sua attenzione.

Infatti, poco dopo soffermò lo sguardo su qualcosa che si trovava per terra, in un angolino alla fine del corridoio vicino alla porta della sala relax.

-Mh? Che cos'è...?-

Si chiese tra se' e se', avvicinandosi per capire di che cosa si trattasse.

Presto si chinò leggermente dinanzi all'oggetto, capendo cosa fosse: una busta blu di plastica.

"Hai trovato qualcosa?"

Quella voce sentita all'improvviso alle sue spalle lo fece sussultare leggermente, poi si girò e notò che si trattava della voce del dispositivo di Shigeo, il quale si era affacciato dalla porta e lo stava guardando con un sorriso.

-Sì... Questa.- rispose il piú grande tornando a guardare la busta e indicandola, al che l'altro rimase a guardarla con curiosità.

-Cosa pensi possa significare... che sta qua...?- aggiunse dopo qualche attimo di silenzio.

"Che qualcuno è stato maleducato a lasciare l'immondizia per terra?"

-Anche... però non so se può anche c'entra qualcosa con quel che è successo...-

. . .

𝗢𝗿𝗲 09:15.

Trascorse quindi un'ora così.

Un'ora esatta, al termine della quale Ylil si rifece viva e fece radunare di nuovo tutti, sia quelli intenti ad analizzare il posto sia quelli che se n'erano andati in altri posti.

Una volta che tutti furono nuovamente assieme, ella fece sì che la seguissero fino ad un punto esatto dell'aereo, dove appena fu abbastanza vicina ad un muro poggiò una mano su di esso rivelando così una porta invisibile.

Tutti ebbero l'obbligo di continuare a seguire la ragazza all'interno della stanza appena rivelata, e la porta si richiuse lentamente da sola appena anche l'ultima persona fu entrata.

Una volta che furono tutti dentro, si scoprì di che tipo di stanza si trattasse: una stanza dalle pareti decorate a quadri bianchi e neri, e dove vi erano presenti solo un tavolo, delle sedie, e una televisione.

Vi era una sedia posizionata vicino al muro, mentre il tavolo era al centro della stanza e attorno ad esso vi erano diciotto sedie, ognuna con sopra intagliato il nome del legittimo proprietario.

Erano tutte ovviamente vuote, in attesa che ognuno le occupasse, a parte quella di Aurora; sulla sua sedia vi era poggiata una sua foto con una cornice, una foto in bianco e nero sbarrata da una X fucsia.

La televisione si trovava sul tavolo, ed era attualmente spenta.

Ognuno prese posto, mentre Ylil si mise alla sedia lontana da tutti.

-Gentili passeggeri, vi ho già accennato alla modalità del processo di classe, ma vi farò comunque un'altra veloce spiegazione.- disse poi.

-Dovete discutere per capire insieme chi sia l'assassino della vostra compagna, e quando avrete la certezza di averlo trovato, inizieranno delle votazioni. Se riuscirete a votare la persona giusta, il colpevole verrà punito.- spiegò poi.

-Punito? In che senso...?- domandò Rose, leggermente preoccupata.

-È molto semplice: se scoperto, al colpevole spetterà un'esecuzione.-

Di nuovo, ecco un'altra cosa che lasciò sbigottiti tutti i presenti.

-Come, un'esecuzione?? Già è morta una persona, non puoi fare una cosa simile ad un'altra. Chi sei tu per decidere una persona si merita una cosa simile? È inammissibile.- protestò poi Dakthari, cercando invano di mantenere la calma davanti a questa scoperta.

-Beh, infatti, al massimo la cosa piú giusta e moralmente corretta sarebbe... non so, magari chiudere l'assassino in qualche parte dell'aereo in attesa che atterriamo da qualche parte, dove poi ci penserà la giustizia a lui.- suggerì Loddy, pensierosx.

-Mi dispiace, ma non funziona così... Le regole del gioco sono queste.-

Aggiunse subito dopo la ragazza:
-Quindi fate attenzione a non sbagliare persona. Avevo già detto che si può uscire da qui facendo l'omicidio perfetto... Se voterete una persona innocente, sarà quest'ultima a ricevere un'esecuzione, mentre il vero colpevole sarà libero di andarsene da qui mentre voi tutti rimarrete qua.-

"Questo è letteralmente ancora piú ingiusto!" protestò Shoko.

-Ma poi che fa l'assassino per andarsene, gli dai il paracadute e si butta di sotto???- chiese Raiden.

-Potete scoprirlo voi stessi, anche se non ve lo consiglierei. Intanto, pensate ad arrivarci, iniziando il processo a partire da ora.-

Sentendo quelle parole, Satsuki si fece coraggio a parlare per tutti.

-Allora, ragazzi... So che la situazione non è delle migliori, e capisco se magari qualcuno ha l'ansia a mille per il momento... Ma cerchiamo di mantenere la calma e parlare assieme per ricostruire quello che è successo.- spiegò quindi.

Continuò subito dopo:
-Durante le investigazioni abbiamo avuto modo di osservare il posto dopo l'accaduto di stamattina, no? Chiunque abbia un'idea, pure se non siete sicuri... dite tutto quello che vi passa per la mente, condividete tutto, lo farò anch'io e ne possiamo parlare.-

-Scusate... e quello?- chiese ad un tratto Ottavio, non venendo capito dagli altri, ma allo stesso tempo indicò un punto preciso per cui tutti poterono intuire a cosa si riferisse.

Aveva infatti appena indicato la televisione sul tavolo, la quale si era appena accesa, mostrando una schermata.

I presenti osservarono con attenzione ciò che stava venendo mostrato loro.

-Ohhh... Questi potrebbero essere importanti...!- commentó Akari meravigliata, leggendo i dati che venivano mostrati.

-Quindi... Qualcuno ha una minima idea da dove partire? Voglio dare la precedenza se qualcuno ha già un'idea da condividere.- spiegò Neffi con un sorriso.

"Io un'impressione già ce l'ho!" scrisse Shoko, mostrando poi ciò che aveva appena scritto.

"Che cosa?" domandò Aurora M., scrivendo a sua volta.

"Che secondo me l'assassino è tra quelli che dopo il ritrovamento se ne sono andati!"

-Ohh... Da una parte, capisco perchè tu lo possa pensare così, ma dall'altra non so se è sicuro...- rispose Satsuki riflettendo.

"Ma perchè certi son proprio stronzi!"

A Leonora fu come se le fosse cascata la mascella per come spalancò la bocca a leggere il mimo che mostrava questa scritta davanti a tutti, mentre Neffi si lasciò scappare una lieve risata.

-Non la metterei così... Io per esempio, me ne sono andato perchè lei non stava bene e la volevo aiutare... e lui mi ha accompagnato.- si giustificò Dakthari, riferendosi prima a Rose e poi a Ottavio.

-M-mi dispiace, non volevo, so che dovevo aiutare...!- disse invece Rose mortificata, nel mentre che Ottavio osservava la discussione che si stava generando con aria leggermente spaesata.

-Beh, di certo non puoi chiedere scusa per essere svenuta, non è mica colpa tua.- commentò Frederikke.

"Non parlavo di te! Parlavo di altri!" ribattè la ragazza dai capelli rosa.

-Chi sarebbero gli altri...?- domandò Wilhelm.

-Penso di saperlo!- rispose Raiden.

"Non è ovvio? Altri come QUALCUNO che subito dopo che abbiamo trovato morta my girl si stava preoccupando di fare colazione!"

-LO SAPEVO, LO AVEVO GIÀ CAPITO!- esclamò il set designer.

"Yeah, la prima e ultima volta che saremo d'accordo!"

In molti spostarono lo sguardo verso Blair, il quale parve contrariato ad essere accusato così.

-Come, prego? Vuoi ripetere, tesoro? No, sai, credo di non aver capito bene...-
Nonostante il tono delicato con cui rispose, bastava guardarlo in viso per percepire la sua freddezza.

-Scusami, ma io continuo a pensare che questa cosa non c'entri niente con l'accaduto. Ha senso che tu la possa pensare così, non voglio farti credere il contrario, solo che io non la penso allo stesso modo.- intervenne con calma Loddy.

"È anche vero che, dopo quello che abbiamo visto stamattina, penso che sia piú... "normale" provare il voltastomaco e non voler mangiare... O almeno così è stato per me, poi penso non siamo tutti uguali." disse la sua Shigeo.

-Appunto, magari non funzioniamo tutti allo stesso modo, ma il ragazzo che accusate aveva solo bisogno di mangiare prima di venire a dare una mano.- suggerì l'avvocato civilista.

"Ma se in un'ora non si è mai ripresentato, mi vuoi far credere che è stato un'ora a fare colazione?!" ribattè prontamente la ragazza dai capelli rosa.

-Ma sì, infatti, io non c'avevo nessuna intenzione di aiutarvi con questa cosa, a stomaco vuoto o no.- confermò immediatamente il violinista, suscitando la perplessità dei presenti, facendo calare il silenzio nella stanza per qualche secondo.

"GIRL MA CHE MI HAI SERIAMENTE DATO RAGIONE??" scrisse poi Shoko, mentre provava un misto tra incredulità e fastidio.

-Io ci avevo provato ad aiutarti...- mormorò xlx biondx con un sorriso ora piú forzato, mentre rifletteva sui risultati appena ottenuti con i suoi sforzi.

-E quindi, mi vorresti accusare con questo, zuccherino?- chiese il ragazzo, assottigliando lo sguardo verso Shoko.
-È vera la cosa che il fatto che non abbia collaborato non vuol dire mica che sia io il colpevole.-

"Eppure a me sembra piú probabile, per quanto hai fatto questa cosa così menefreghista, così insensibile, così da stronzi insomma!"

-Shoko, scusami... Ma mi permetti di provare a dire una cosa?- domandò ad un tratto Satsuki, al che l'altra si girò a guardarla e annuì.

-È un ragionamento valido il tuo, ma ci ho pensato bene, e... io sto pensando all'esatto contrario.-

-C-che intendi...?- domandò Tristan.

-𝗜𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗺𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗶𝘂́ 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹'𝗮𝘀𝘀𝗮𝘀𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶.-

Qualcuno, anche se non tutti, parve stupito da quell'affermazione da parte della biochimica.

-MA COME! Perchè mai l'assassino dovrebbe aiutare nelle investigazioni dell'omicidio che lui stesso ha commesso, sarebbe come UN SUICIDIO!- obiettò infatti subito Raiden.

-Beh, in effetti mi sembra una mossa un po' da scemi, ahah!- commentò Cassandra.

-Ma guarda, considerando quella che mi sembra l'intelligenza media in questo posto, non mi sorprenderei...- osservò invece Blair.

La ragazza dai capelli verdi non si scompose minimamente e continuò a spiegarsi con sicurezza e serietà.
-Può sembrarvi strano, quindi vi spiegherò il mio punto di vista: una persona che non vuole essere scoperta vorrà cercare di essere il meno sospetto possibile, no? E questo potrebbe comprendere il mostrarsi agli altri disponibile ad aiutare a scoprire l'assassino. Questo è il ragionamento che ho fatto.-

"Ha senso, io sono d'accordo." scrisse Aurora M.

-Neffi, se posso, io vorrei capirci un attimo qualcosa...- disse Ottavio alla ragazza al suo fianco.

-Guarda, in breve, la ragazza ha fatto un ragionamento intelligente, e secondo me grazie a lei siamo sulla strada giusta. Ah, e sta insinuando che l'assassino che stiamo cercando sia falso come i soldi del monopoly.- spiegò tranquillamente Neffi.

-Che cos'è il "monopoly"?-

-Lascia stare, piú tardi ti spiego tutta la faccenda con calma quando abbiamo finito.-

-Ohhh...- mormorò inizialmente Raiden a bassa voce, prima di tornare alla sua solita energia.
-ADESSO SÌ CHE CAPISCO, È GENIALE!-

-raIDEN- - fece per esclamare la biochimica quando subito dopo si ritrovò bloccata da una stretta attorno a se' dal braccio del castano.
-E BRAVA SATSUKI!- continuò lui con un largo sorriso soddisfatto mentre dava anche delle pacche sulla testa della ragazza prima di lasciarla andare e respirare.

"Scusate, ma a parte questo, perchè non passiamo a parlare di indizi che abbiamo trovato per fare dei passi avanti?" propose poi Shigeo.

-Eh, mi sembra di capire che ne abbiamo trovate un paio, io inizierei dicendo che secondo me già il modo in cui è stata trovata è un indizio.- suggerì Frederikke.

-Intendi... Per il fatto che quando la abbiamo trovata, e-era davanti a quel quadro...?- chiese Rose, intimorita.

-Scusate, ma qualcuno può spiegarmi cos'è questa storia del quadro? Non l'ho capita...- ammise Akari.

-Oh, ma è molto semplice!- esclamò Cassandra.
-È da ieri sera a cena che circola questa storia che dice che quel quadro sia qualcosa, tipo, infestato, e addirittura maledetto!- spiegò poi con allegria.

-Infestato...?- ripetè Wilhelm, prima di inclinarsi leggermente in avanti.
-Puoi dirmi di piú... se sai?- domandò poi, sembrando particolarmente interessato.
-... In caso possa essere importante per il caso, ovvio...-

-Beh! La cosa principale è che gira questa voce che se stai troppo tempo a guardare la figura del quadro, morirai!- rispose la bugiarda.

-Ora che ripenso alla causa di morte che c'è scritta, e ricordando com'era, sembrava particolarmente spaventata...- riflettè Loddy.

-Quindi secondo voi mia cugina potrebbe essere morta per quel quadro...?- domandò Leonora.

-Voglio dire! Secondo me non è un'ipotesi da escludere, ci sono un paio di segni che lo fanno pensare!- continuò Cassandra.

-𝗠𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗲𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗰𝘂𝗹𝗼...?- ribattè l'acrobata, stavolta con tono piú serio.

-N-no, io sono d'accordo...- disse timidamente Tristan.
-Ho visto alcune cose per cui penso che c'entra per forza qualcuno di noi con quel che è successo, forse dovremmo continuare...-

-Leonora, capisco quanto sia difficile, ma volevo chiederti se tu hai qualcosa da dire. Se sai qualcosa, che ci possa essere di aiuto a capire che è successo ad Aurora. Per esempio... Sai che ci faceva in giro già alle 7:10?- domandò Satsuki.

Xlx castanx rimase un attimo in silenzio a quella domanda, guardando l'altra.
-Io... no...-
Abbassò lentamente lo sguardo, mentre scuoteva leggermente la testa.
-Non lo so...-

-Stamattina, assieme ad Aurora dovevamo incontrarci con un altro paio di persone, avevamo organizzato una cosa da fare assieme.- intervenne Neffi.

"Ma non era mica alle 7:10! Era molto piú tardi!" spiegò Shoko.

"Magari voleva comunque svegliarsi presto..." ipotizzò Aurora.

-Ah, scusate...- disse ad una certa Wilhelm.
-Avevo trovato una cosa che non so se potrebbe aiutarci...-

Shigeo già sapeva bene di cosa si trattasse, mentre gli altri stettero a vedere mentre il ragazzo prese una cosa da sotto il tavolo e la poggiò sulla propria postazione, in modo che tutti potessero vedere.

Ci fu qualche secondo di silenzio, prima che fu Blair a parlare.

-Una busta di plastica.-

-Sì.-

-Che ci dobbiamo fare.-

-L'ho trovata per terra vicino alla porta... in corridoio.- spiegò il detective del paranormale.

Rimase in silenzio per qualche secondo, poi si decise ad aggiungere.
-Solo che ci ho trovato dentro una cosa.-

Esitò un attimo, ma poi mise una mano nella busta, e ne tirò fuori una 𝗰𝗶𝗼𝗰𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗲𝗹𝗹𝗶.

Satsuki, dopo averla vista, sgranò leggermente gli occhi.
-Un momento... a giudicare dal colore, penso di sapere di chi sono quei capelli...!-

-Ma certo, non c'è nessun altro qui con quella tonalità di colore...- concordò Neffi.

-Eh, e quindi di chi sono...?- chiese il ragazzo dai capelli viola.

-Guardati intorno e trai le tue conclusioni.- gli rispose tranquillamente Frederikke.

-Potete per favore dirmi voi di chi sono...?-

-Ma scusa! Basta che li guardi e capisci di chi sono!- esclamò Raiden.

-Sono daltonico, non vedo i colori...-

-E DILLO PRIMA, NO???-

-I capelli sono della stessa tonalità di quelli di Aurora la vittima. Ci sarebbe anche Ottavio con i capelli dello stesso colore, ma sono molto piú scuri rispetto a quelli.- spiegò Loddy con piú calma.

-E che ci facevano i suoi capelli in quella busta?- domandò Leonora.

-... Penso di averlo capito.- affermò Dakthari, avendo avuto d'improvviso l'idea.

Aggiunse subito dopo:
-𝗣𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗶𝗮 𝗹'𝗮𝗿𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼.-

-La busta...?- ripetè Akari, sorpresa.

-Sì; dalle condizioni della vittima, sembrava mostrare diversi segni di un soffocamento. È possibile che sia stata utilizzata questa.- spiegò il ragazzo.

-M-ma allora perchè c'era scritto che la causa di morte era arresto cardiaco...?- domandò Rose.

-Ti direi che magari la realizzazione di star venendo uccisa abbia spaventato così tanto la ragazza, che il suo cuore non abbia potuto reggere.- continuò l'esperto di malattie rare.

-A-ah... Devo mostrarvi una cosa...!- esclamò tutto ad un tratto Tristan, attirando l'attenzione dei presenti.

-Mentre controllavamo il corpo... Abbiamo visto che aveva una cosa in mano...- spiegò poi.

-OHH, ORA RICORDO PUR'IO!- esclamò Raiden avendo avuto l'illuminazione.
-𝗤𝗨𝗘𝗚𝗟𝗜 𝗔𝗟𝗧𝗥𝗜 𝗖𝗔𝗣𝗘𝗟𝗟𝗜, 𝗚𝗜𝗨𝗦𝗧𝗢???-

"Ancora?" domandò Aurora.

-S-sì... aveva- -

-L'HO VISTO ANCH'IO! ANZI- ASPETTA- ora che ricordo, mi sa li ho anche presi per portarli qua!- esclamò il set designer interrompendo il borseggiatore, prima di mettersi una mano in tasca.

Dopodichè tirò nuovamente fuori la mano, aprendola e mostrando appunto un'altra ciocca di capelli, stavolta di un colore diverso.

"Ma che ha sto assassino contro i capelli??" chiese Shoko.

-Aurora ce li aveva stretti in una mano...- disse Tristan.

-Beh... Allora a questo punto mi sembra ovvio cosa significhi questo, no?- domandò Satsuki.

-𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝘀𝘀𝗮𝘀𝘀𝗶𝗻𝗼.-

Affermò poi convinta, posando nuovamente lo sguardo su quella ciocca di capelli.

"Questo sì che è un indizio importante..." commentò Shigeo.

-Così possiamo escludere tantissime persone tra i sospettati...!- mormorò Leonora.

-No aspettate, di che colore sono...- chiese Wilhelm.

-𝗥𝗼𝘀𝗮.- rispose Neffi.

-E allora sì che possiamo escludere un bel po' di persone!- esclamò Raiden.

-E ne rimarrebbero ben poche.- mormorò Blair.

Il gruppo si guardò intorno, identificando ben presto uno ad uno le persone che rientravano in quel circolo.

𝗦𝗵𝗼𝗸𝗼 𝗦𝗮𝗶𝘁𝗼𝘂.

𝗔𝗸𝗮𝗿𝗶 𝗔𝗸𝗮𝗺𝗼𝗿𝗶.

𝗙𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗸𝗸𝗲 𝗜𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲𝗻.

𝗖𝗮𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮 𝗡𝗮𝗸𝗮𝗺𝘂𝗿𝗮.

𝗟'𝗮𝘀𝘀𝗮𝘀𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘃𝗮 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲.

Capendo di essere statx presx in causa, ognuno ebbe una reazione diversa: il mimo parve innervosirsi, la ballerina di nihon-buyō divenne ansiosa, xlx fornaix rimase indifferente, e la bugiarda continuò a sorridere con aria spensierata.

-Posso fare una considerazione...?- chiese Leonora.

-Sì, certo.- rispose la biochimica.

-Secondo me non è Shoko.- disse poi l'acrobata.

-Come ne sei già sicuro?- domandò Dakthari.

-Perchè le ho viste che stavano diventando amiche... A Rorra lei piaceva. Non mi sembra proprio possibile che possa essere stata lei a farle questo.- continuò a giustificare la sua idea.

"Ma è ovvio!" scrisse Shoko, concordando immediatamente.

-Voglio dire, non possiamo sapere con certezza se era davvero così, magari può aver finto per far sì che Aurora si fidasse di lei.- ipotizzò Frederikke.

Oh, non lo avesse mai detto.

Dall'espressione che il mimo fece si capì che andò su tutte le furie, e subito si mise a scrivere, e nella stanza si poteva udire il rumore della penna che percorreva in fretta e furia il foglio, prima che lo mostrasse alzandolo bene in modo che si leggesse tutto.

"Ma sei diventatx scemx, cazzo! Già non ha senso che io ammazzi qualcuno, poi una persona con cui stavo andando d'accordo, ma ti sei proprio bevutx il cervello!"

-A parte quest- - fece per rispondere xlx fornaix, ma l'altra battè forte le mani come per richiamare la sua attenzione e forzarlx a leggere ciò che aveva scritto.

-... A parte questo... Non so nemmeno quanto si può parlare di "amicizie" in questa situazione. Dopotutto, ci siamo tutti conosciuti ieri...-

"Perchè non proviamo a vedere se ci sono degli alibi per stamattina?" propose Shigeo.

-Io penso che la maggior parte delle persone a quell'ora se ne stava a dormire come le persone normali...- disse Blair.

-Ci sarà almeno qualcuno di mattiniero qua.- rispose Loddy.

-Hey, questa è l'occasione perfetta per dirvi una cosa importante!- esclamò d'improvviso Cassandra.

Non esitò poi a spiegare:
-Stamattina, poco dopo che ero uscita, mi era sembrato di vedere Aurora andarsene in giro, sì, mi è capitato di vederla passare un attimo, anche se in quel momento non ci avevo fatto troppo caso!-

Il suo sorriso si allargò un poco di piú.
-E volete saperne di piú? Poco dopo che è passata, ho sentito altri passi nella stessa direzione sua!-

-E hai visto chi era?- domandò Dakthari.

-No, perchè non mi sono girata, mi spiace!- rispose lei prontamente.

-Uhm, capito...- rispose Satsuki, rimanendo in silenzio per un attimo con aria pensierosa, prima di tornare a guardare la ragazza.

-𝗠𝗮 𝘁𝘂 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗳𝗮𝗰𝗲𝘃𝗶 𝗶𝗻 𝗴𝗶𝗿𝗼 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼?-

Si decise a domandarle, facendo così sì che molti si voltassero in direzione della ragazza dai capelli rosa.

-Cassandra, non mi avevi detto che avevi già fatto colazione stamattina...?- le ricordò Akari in un tentativo di aiutarla.

-Esatto, brava! Stamattina sono andata mooolto presto a fare colazione, con latte e biscotti!- confermò lei.

-Che caso, che non hai visto la persona che ha seguito Aurora.- commentò Neffi con un sorriso.

-Uhm... Purtroppo come ho già detto non mi sono girata a vedere chi era, ma non per questo dovete pensare che fossi io, carissimi!- spiegò la bugiarda, continuando a giustificarsi.

-Penso di avere un'idea di cosa sia successo.- disse ad un tratto Leonora.

Spostò poi lo sguardo altrove con aria pensierosa.

-Penso che qualcuno debba aver convinto Rorra che avevamo spostato l'appuntamento a piú presto, e che lei ci abbia creduto.-

-M-ma com'è possibile che possa averci creduto...?- domandò Akari.

-Una risposta ce la avrei, ma meglio se non la dico...- disse inizialmente Blair, facendosi piú serio.
-Un'altra possibilità sarebbe che... l'assassino sia talmente bravo a mentire da risultare convincente.-

Cassandra rise nervosamente a quelle parole.
-Non ha assolutamente senso, potrebbe essere stato chiunque.- insistette poi.

-Pensandoci bene, in effetti l'Ultimate avrebbe potuto aiutarti a convincerla ad andare là alle 7 anzichè alle 10...- riflettè Frederikke.

-N-no! Vi sbagliate, il mio talento non fa di me un'assassina!- tentò di continuare a difendersi la ragazza, continuando a sorridere ma ora in modo piú isterico.

-Ammettilo! Confessa e basta!- esclamò Raiden.

Satsuki nel frattempo aveva assunto un'aria di qualcuno che stava riflettendo.

-C-Cassandra, non sei stata tu...?- domandò Akari, visibilmente ansiosa.

-Certo che no, Akari: da quel che hai visto fin'ora mi vedi capace? Almeno tu devi credermi.-

D'improvviso la biochimica sgranò gli occhi, avendo fatto una realizzazione.

-Hey, aspettate un attimo.- disse poi, distraendo tutti dall'accanimento contro Cassandra.

Rimase un attimo in silenzio, una volta che la maggior parte dei presenti si voltò a guardarla.

-... Nessuno aveva menzionato ancora l'orario originale dell'incontro.-

"Quindi?" domandò Aurora, non capendo.

La protagonista spostò poi la testa per guardare Frederikke.

-𝗤𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝘁𝘂 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗶?-

La maggior parte dei presenti rimase stupita quando ebbero la stessa realizzazione della ragazza: qualcuno rimase a bocca aperta, qualcuno si limitò a sgranare gli occhi, e qualcun altro ancora solo a guardare xlx ragazzx.

Quest'ultimx, invece, ancora pareva rimanere impassibile.

-Oh. Sei sicura, che nessuno l'ha detto?-

-Sì, sono abbastanza certa.-

-È strano, eppure io ricordo di averlo sentito, magari tu non ricordi.-

-Io sono sicura che ciò sia stato menzionato solo quando l'incontro è stato accordato.-

-Può capitare di sbagliarsi. Non fa niente se ti sei confusa ora, Satsuki, fin'ora hai fatto un buon lavoro ad aiutare, ma ora te la stai prendendo con la persona sbagliata.- spiegò xlx fornaix con calma.

-E invece ancora non ne ha sbagliata una!- intervenne Neffi sorridendo.
-Perchè me lo ricordo bene anch'io, che l'orario non è mai piú stato menzionato dopo quella volta.-

Gli altri che assistevano erano ormai sempre piú sbigottiti dopo la realizzazione appena avuta.

-... È come penso che sia?- chiese poi Leonora, incredula.

"Credo sia come la penso anche io, e dire che questx stronzx stava cercando di dare la colpa a me!" scrisse Shoko, infuriata.

-A-anche a me...!- mormorò Cassandra, che piano piano stava riacquistando la calma.

-Vorresti darci delle spiegazioni...?- domandò Loddy allx ragazzx.

-Non penso ci sia piú bisogno di spiegazioni: è ormai chiaro quello che è successo.- rispose Dakthari.

-Ugh!- esclamò d'improvviso xlx ragazzx, cambiando forse per la prima volta da quando si trovava lì l'espressione sul suo viso, dando spazio ad una che sembrava piuttosto irritata, lasciando ancora piú di stucco coloro che lx avevano davanti.

-Adesso è chiaro quello che è successo, ma solo per un errore minuscolo! Ora vi crederete così bravi per aver capito tutto, ma se non mi fossi traditx da solx con quella semplice frase non ci sareste mai arrivati!- sbottò poi contro i propri compagni di viaggio, adiratx.

-State messi talmente male che pur avendo trovato dei capelli dello stesso colore di quattro persone non vi è minimamente venuto in mente che fossero quattro persone con colori di capelli tutti di sfumature diverse! Oltre a me avete accusato una che ha i capelli piú scuri dei miei, una coi capelli fucsia, e una che è letteralmente per meTÀ BIONDA!- esclamò alla fine per l'esaurimento.

E ancora non aveva finito, aveva ancora altro da dire mentre gli altri rimanevano a guardarlx ormai senza parole.

-Fatevelo dire, che state tutti in croce, tra tutti al massimo si salverà forse solo la ragazzina che se non fosse stato per lei avreste condannato Cassandra al posto mio.-

Incredibilmente Frederikke mostrò un altro cambio di umore, stavolta mostrando un sorriso, un sorriso che trasmetteva un senso di vera e propria cattiveria.

-E sarebbe stato perfetto così: non solo sarei riuscitx a salvarmi dalla bomba, ma mi sarei anche potutx salvare e andarmene da qua senza problemi, grazie anche agli imbecilli come voi.-

Dopo quel momento di shock, Satsuki tornò seria e si fece coraggio a ribattere finalmente per tutti.

-Frederikke, penso proprio che tu non sia nella posizione adatta per offendere così nessuno, dopotutto lo hai detto tu: ti sei letteralmente traditx da solx. A questo punto penso sia meglio tacere.-

-Beh, devo dire però che è stato solo per un errore. Sai per caso tutto quello che avevo preparato prima?-

. . .

𝗜𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮.

𝗢𝗿𝗲 19:10.

Mancava sempre meno all'ora di cena, e Frederikke era intentx ad incamminarsi con calma verso la sala da pranzo.

La avrebbe raggiunta in meno tempo, se non avesse trovato un ostacolo sulla propria via.

Quell'ostacolo, che si ritrovò mentre si incamminava lungo il corridoio, si trattava di niente di meno che Ylil.

Inizialmente rimase impassibile ritrovandosi di fronte alla ragazza, che a sua volta rimaneva con lo sguardo perso nel vuoto davanti a se'.

Trascorse qualche attimo così, e la cosa per una persona normale sarebbe stata quasi imbarazzante.

Fino a che non fu xlx ragazzx a provare a parlare.

-Posso aiutarti?-

-Frederikke Iversen...- mormorò la ragazza, alzando poi lievemente lo sguardo.
-... Ero qui per farti la stessa domanda. C'è qualcosa che posso fare per aiutarti?-

-Uhm, non so nemmeno a cosa potresti riferirti.-

-Io so il modo in cui voi pensate, e so quello che provate.-
Il tono di voce con cui ora xlx stava parlando sembrava trasmettere empatia e comprensività.
-Riesco a capire che tu stai fremendo dal scappare da qui sanx e salvx. È così? È così che sei dispostx a tutto pur di conseguire il tuo obiettivo?-

-Dispostx? Non lo so... Anche se lo fossi?-

-Io posso darti una mano, ma tu poi dovresti saper gestire i miei suggerimenti in modo da poter provare di meritare di uscire da qui.-

-Non so cosa tu voglia fare, ma non mi cambia se vuoi aiutarmi o no.-

-Allora lascia che ti proponga una cosa...-
La ragazza tese una mano in avanti come per farxlx cenno di avvicinarsi.

E così lxi fece, e lei iniziò a sussurrarxlx lievemente qualcosa nell'orecchio, nel mentre che lxi ascoltava attentamente.

Salto temporale a durante la cena, in cui xlx fornaix osservava gli altri che chiacchieravano.

In particolare osservava con curiosità Raiden seduto accanto a lxi, che stava facendo molto chiasso mentre parlava un po' con tutti quelli che gli stavano attorno a quel tavolo.

Dopo un po' che rimase a guardare, decise di iniziare ad agire.

Sfioró quindi leggermente il set designer per attirare la sua attenzione, e così egli si girò.

-Ho sentito prima che parlavi del quadro in sala relax... Ma tu lo sai cos'ho sentito?-

-Che cosa???-

Avvicino così il suo viso all'orecchio dell'altro e lo coprì con una mano, a sua volta sussurrandogli.

Ascoltando la storia, il castano rimase strabiliato.

-OH! MA VOI LA SAPEVATE QUESTA COSA??-

E fu così che si diffuse la voce.

𝗢𝗿𝗲 22:30.

Ormai alcuni a quell'ora se n'erano andati a dormire da un po', alcuni vagavano ancora, mentre altri si stavano per preparare a dormire proprio in quel momento.

Tra cui Aurora, che era appena arrivata davanti alle camere.

Giungendo qui, si guardò intorno per ritrovare la propria stanza, e fu così che notò nelle vicinanze xlx fornaix che sembrava star facendo lo stesso.

-Heyyy!- lx risalutò con un ampio sorriso.

-Ah, ciao. Ho sentito qualcosa riguardo quello che state organizzando, ma non ho capito quando.-

-Hai sentito?? È domani sera, l'orario poi lo decidiamo!-

-Peró ero curiosx di vedere le vostre prove. È alle 7 ma dove?-

-alLE 7??- esclamò la ragazza sbalordita.
-Ma no, ma devi aver sentito male, le facciamo alle 10!-

-Ah, quindi tua cugina non te l'ha detto?- domandò xlx ragazzx inclinando la testa da un lato.
-Li avevo incontrati poco fa e avevano deciso ora che lo volevano fare alle 7, perchè così eravate freschi dal risveglio, possibile che non te l'hanno detto?-

-Che strano, Leo non mi ha detto niente... Deve essersi scordatx! Vabbè, ora non ho voglia di andare a chiederxlx spiegazioni, sono trooooppo stanca... questa giornata è stata dura, molto!- disse lei lasciandosi anche andare a uno sbadiglio.

-Ehh, sì, la penso così anch'io.-

-Beh allora, ci vediamo domani!-

-Ciao.-

𝗢𝗿𝗲 07:00.

E ora eccolx là, in attesa.

Dopo tutte quelle ore, era giuntx oramai all'ultimo step di ciò che aveva organizzato, quello decisivo.

E quindi ora stava là, in corridoio, ogni tanto spostandosi di qualche passo.

E poi, finalmente, sentì degli altri passi, e si girò.

-Anche tu sei già sveglix!- esclamò l'acrobata con entusiasmo appena lx vide.

-Sì, lo avevo già detto che volevo vedere le vostre prove. Allora... piú tardi se ci siete passo?-

-Ma certo! Però... uhhhh...-
La ragazza dai capelli blu abbassò lo sguardo verso una cosa che la stava lasciando un attimo perplessa.
-Perchè hai una busta di plastica?-

-Perchè non mi va di fare colazione con gli altri oggi, quindi me la prendo e me la porto in camera.-

Aurora tornò subito a sorridere.
-Ah, ha perfettamemte senso! Allora, ci vediamooo!-

Detto ciò se ne andò allegramente verso la sala relax, raggiungendola in non molto tempo.

Appena lì dentro, si guardò attorno, notando di come la stanza fosse completamente deserta; il che le sembrava strano, tuttavia decise di rimanere ad aspettare.

Nell'attesa si fece un giro per la stanza osservandola con curiosità, fino a che non arrivò dinanzi al famigerato quadro.

Appena lo vide ne rimase attratta per l'aura misteriosa che lo circondava, così si avvicinò e si mise a osservarlo.

Nel frattempo che era intenta a osservare il dipinto, non fu possibile udire alcun passo, ed essendo girata rispetto alla porta non potè nemmeno vedere xlx ragazzx dai capelli rosa che ora stava dietro di lei, con lo sguardo basso, gli occhi assottigliati e quel sorriso perfido.

Non fece in tempo a rendersi conto di che stava succedendo che in un attimo si ritrovò la busta infilata prima sulla testa e un secondo dopo sull'intera faccia, con quelle mani che stiravano all'indietro la busta e di conseguenda costringendo anche lei a inclinare lievemente la testa.

Allo stesso tempo l'acrobata tentò di protestare ma ne uscì solo qualche lamento mentre si portava le mani verso il collo nel tentativo di togliersi l'involucro di dosso.

Nel frattempo Frederikke si assicurò di non mollare la presa, ma ad una certa Aurora, pur preferendo non voler ferire il proprio aggressore, sfiorò con le mani una ciocca di capelli dell'altrx e, sentendola, la prese in mano con l'intenzione solo di tirargliela leggermente, ma per il panico finì per fare uno scatto brusco e strappargliela.
-Argh!- esclamò lxi per il dolore.

Negli istanti a venire una persona fuori dalla stanza che non potesse vedere la scena avrebbe avuto modo di sentire dei versi che potevano sembrare quelli di una persona a cui sta andando di traverso qualcosa, oppure anche quello di una persona che sta, appunto, soffocando.

E dopo un po', i lamenti e i tentativi di dimenarsi diminuirono sempre di piú lentamente, fino a che xlx ragazzx non si rese conto che reggere da dietro la ragazza si stava facendo sempre piú pesante, fino a che non si decise ad agiarla piano piano per terra.

Appena si rialzò, rimase a guardare la scena dinanzi a se', non vedendo piú alcun movimento da parte dell'altra.

Tornò così a sogghignare, prima di chinarsi nuovamente per rimuovere il sacchetto.

. . .

La successiva persona che si sentì di commentare fu Blair.
-Lo sapevo. Era troppo scontato.- disse inizialmente, incrociando le braccia e guardando male Frederikke.
-Vedete? Avevo ragione! Ragione! Io ho sempre ragione. Sapevo che Frederikke era unx tipx loscx. Sapevo che nascondeva qualcosa.-

-Ecco, come ho già detto voi state tutti in condizioni tragiche, ma tu, Blair, piú di tutti. Non solo sei un idiota come tutti gli altri qua dentro, ma ho anche fatto finta di sopportarti fin'ora, talmente odioso che la mia seconda opzione come vittima eri tu se non avessi avuto altre occasioni!- spiegò lxi continuando a sorridere.

-Allora perchè...- provò a dire Leonora.
-Perchè Rorra?-

-Perchè mi sembrava una vittima facile, e a giudicare da come ci è cascata a tutto, direi che avevo ragione.- rispose xlx colpevole alzando le spalle con tranquillità.

𝗦𝗟𝗔𝗣.

Non fu Leonora ma bensì Shoko a non pensarci due volte a tirarxlx uno schiaffo.

... Ecco, pure davanti a questo oramai a molti stava per cascare la mascella per quanto avevano la bocca spalancata con tutto quello che stava succedendo.

Xlx fornaix spostò un attimo lo sguardo di lato portandosi una mano sulla guancia colpita, mentre il mimo tornò indietro di qualche passo senza staccarxlx un attimo di dosso lo sguardo adirato.

Poco dopo si rigirò a guardarla con la stessa espressione di prima.
-Tu invece eri la terza opzione.- le disse poi.

Shigeo accennò un sorriso calmo come quello che aveva normalmente, spense momentaneamente il proprio dispositivo e usò invece il tablet per scrivere qualcosa che poi mostrò, continuando a sorridere tranquillamente.

"Ti spezzo le braccia se non la smetti :D"

-Adesso basta veramente, tanto ormai è finita. Non c'è bisogno di continuare a prendersela con gli altri.- intervenne anche Dakthari a difesa dei propri compagni.

-Come ultima cosa volevo dire che volevo tornare a casa vivx perchè a casa c'era bisogno di me, ma ora non posso piú. Non so come andrà adesso.-

. . .

C'è sempre la possibilità di avere una vita bella.

Pure quando non sembra esserci prospettiva di vita migliore, si può sempre vedere la luce in fondo al tunnel.

Questo magari 𝗙𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗸𝗸𝗲 𝗜𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲𝗻 non lo poteva immaginare.

La vita di un bambino rimasto orfano in tenera età...

E affidato ad una zia paterna sola e infelice...

... Può mai migliorare?

Nel corso dei primi anni della propria vita un ragazzino che aiutava la zia nel grande impegno di gestire la propria pasticceria.

E che nel tempo imparò a nascondere i propri sentimenti e i propri pensieri per l'idea di causare altrimenti alla donna piú preoccupazioni di quante ne avesse già.

E poi?

Un giorno a casa, cosa può cambiare.

-Frederikke, vieni un attimo in camera tua...-

Dopo aver sentito quella richiesta dall'altra parte della casa, il ragazzino si incamminò verso la fonte della voce.

Una volta fermatosi dinanzi alla porta della camera, vide l'altra a qualche metro di distanza girata da un lato.

-Eccomi, zia Birgit, che succede?-

-C'è qualcosa di cui vuoi parlarmi?-

Egli rimase in silenzio per un attimo.
-No, non penso.-

-Stavo mettendo a posto i tuoi cassetti, e ho trovato una gonna.-

-Oh.-
Il fornaio sbattè un attimo le palpebre, dopo aver avuto la realizzazione della scoperta.
-No ma è che avevo perso una scommessa a scuola e quindi- - fece subito per giustificarsi.

-Lo sai che non mi devi nascondere le cose.-
Per quanto il tono di voce della zia potesse suonare severo, quando si voltò il suo viso esprimeva un senso di premura.

-Anche perchè non vedo perchè me lo dovresti nascondere. Ho notato anche in questi giorni che è da un po' che non ti fai tagliare i capelli.-

-Noo, ma quello è perchè- -

-Vuoi che ci facciamo qualcosa in questi giorni? Che ci vuoi fare, qualche acconciatura o colore?-

Il giovane rimase un attimo interdetto non aspettandosi quella proposta, ma poi tornò alla stessa solita espressione.
-Okay, va bene.-

Da quel giorno la vita trascorse così, sempre tranquillamente anche dopo il cambiamento che fece pian piano con l'aiuto della zia...

Ah, che responsabilità fu anche quando la zia si ammalò e xlx ragazzx dovette iniziare a gestire la pasticceria da solx, con poi quell'altro incidente di percorso che ci fu...

... Fino a, qualche altro anno dopo.

Quando quel giorno xlx fornaix si avvicinò alla donna seduta sulla poltrona, visibilmente indebolita.

Appena dinanzi a lei, le fece vedere di avere una lettera tra le mani, poi mostrandogliela.

-Zia Birgit, stamattina è arrivata questa...-

-Un invito a una vacanza. E tu vacci, no?-

-Ma non ci voglio andare.-

-Sì che vi vuoi andare, non mentirmi. Lo so che ci vuoi andare, ma non devi pensare a me.-

-E che faccio, scusa, ti lascio qua da sola mentre parto?-

-Tu di me non ti devi preoccupare, devi pensare a goderti la tua vacanza che ti meriti di averne una. Quanto dura?-

-Una settimana.-

-E allora per una settimana chiudo la pasticceria, vado in ferie.-

-... Se sei convinta.-

. . .

-Beh, immagino che su questo avete ragione: ormai è finita e quindi non ci devo piú pensare, tanto che ci posso fare oramai.-

Mostrò un sorriso piú ampio.
-Sarò curiosx di vedere cosa siete capaci di fare adesso, considerando che alcuni di voi sono impediti anche a cucinare. Buona fortuna a sopravvivere qua dentro da soli!-

-AOO ANCORA NON HAI FINITO, ANCORA DEVI SCASSARE IL CA- - sbottò d'improvviso Raiden ormai spazientito.

-Avanza ancora del tempo, ma volete passare adesso alle votazioni?- domandò Ylil.

"Sì finiamo presto vi prego." scrisse Aurora M.

Dal tavolo si aprirono degli spazi davanti ai posti di ognuno, e si richiusero dopo che furono posizionati sul tavolo da lì sotto de tablet, ognuno mostrante uno schermo dove si vedevano delle immagini raffiguranti tutti i partecipanti.

-Potete votare.-

Ognuno prese il proprio tablet e votò e, quando tutti ebbero finito, ci fu un attimo di silenzio.

Prima che Ylil parlasse di nuovo.

-I risultati dimostrano che sono stati emessi esattamente 𝘂𝗻 𝘃𝗼𝘁𝗼 per Blair Turner, e 𝘀𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗶 per Frederikke Iversen.-

Il violinista sentendo ciò si girò subito a guardare irritato l'assassinx, xlx quale per tutta risposta gli mostrò un sorriso dall'aria amichevole e alzò le spalle.

-Ci tengo a farvi sapere che chiunque riceva un'esecuzione ha la possibilità di un'ultima occasione per essere risparmiato dimostrando di meritarsi una seconda chance, ma non sarò facile.- spiegò poi la ragazza, al che tutti, compresx xlx fornaix, sembrarono incuriositi.

-Ho preparato una punizione speciale per 𝗙𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗸𝗸𝗲 𝗜𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲𝗻, l'𝗨𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮𝘁𝗲 𝗕𝗮𝗸𝗲𝗿.-

Detto ciò Ylil tirò fuori un telecomando con un solo pulsante, e lo premette.

Sullo schermo venne proiettata una breve scena che sembrava essere uscita da un videogioco: si vedeva una piccola figura fatta di pixel con le somiglianze dellx ragazzx dai capelli rosa, xlx quale rimaneva fermx mentre guardava alla propria sinistra, quando da lì arrivò una figura dalle somiglianze della ragazza dai capelli grigi, la quale xlx passò davanti e se ne andò poi trascinandolx per terra mentre lxi gridava, e vi era una scritta.

𝗚𝗮𝗺𝗲 𝗼𝘃𝗲𝗿!
𝗙𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗸𝗸𝗲 𝗵𝗮𝘀 𝗯𝗲𝗲𝗻 𝗳𝗼𝘂𝗻𝗱 𝗴𝘂𝗶𝗹𝘁𝘆.
𝗧𝗶𝗺𝗲 𝗳𝗼𝗿 𝗽𝘂𝗻𝗶𝘀𝗵𝗺𝗲𝗻𝘁!

. . .

Frederikke rimase a guardarsi intorno cercando di capire cosa stava per succedere.

Nel frattempo, vi erano stati d'animo contrastanti fra i presenti: qualcuno era preoccupato, qualcuno incuriosito, qualcun altro ancora arrabbiato.

D'improvviso, si aprì uno spazio dal muro e da lì spuntò un gancio a tutta velocità che, appena fu abbastanza vicino, si chiuse attorno al collo dellx colpevole e lx trascinò via con la stessa velocità, mentre lxi non ebbe tempo e modo di protestare e potendo solo spalancare gli occhi e mettere le mani sul gancio.

Una volta che sparì dentro al muro che si richiuse subito dopo, lo schermo cambiò e gli altri poterono vedere da lì cosa stava per succedere.

"𝗨𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮𝘁𝗲 𝗕𝗮𝗸𝗲𝗿'𝘀 𝗘𝘅𝗲𝗰𝘂𝘁𝗶𝗼𝗻:
𝗛𝗲𝗹𝗹'𝘀 𝗕𝗮𝗸𝗲𝗿𝘆"

Si ritrovò catapultatx in tutt'un altro posto, e appena fu liberx si guardò attorno per capire dove si trovasse: quella che sembrava essere una cucina.

Vi erano varie cose, come un tavolo di metallo con sopra poggiati vari ingredienti come uova, latte, ecc.

Sentì d'improvviso una voce che sembrava provenire da un altoparlante, e sempre la voce di Ylil.

-Prendi una ciotola.-

Ah, già aveva capito, doveva seguire una ricetta, ma era una stronzata, che ci voleva per lxi a fare questo?

Decise quindi tranquillamente di seguire le istruzioni.

-Prendi le uova e aprile.-

E così fece.

-Versa il contenuto nella ciotola.-

E continuò così.

-Aggiungi zucchero.-

Era passato molto meno tempo dalla richiesta precedente e già ne era arrivata un'altra molto rapidamente.

-Mescola il tutto, poi aggiungi la farina e mescola di nuovo.-

Xlx ragazzx iniziava a sentirsi messx un po' troppo di fretta, ma continuò con i propri tempi.

-Aggiungi estratto di vaniglia mescola prendi il cioccolato e spezzalo poi aggiungilo e mescola di nuovo crea un impasto- -

Oh, ma che era?!

A sentire tutto insieme a quella velocità sembrò arrabbiarsi, dato che poteva fare tutto ad una velocità umana.

Comunque, si prese il suo tempo e fece tutto ció che xlx era stato richiesto, finendo per creare un impasto con dentro dei pezzi di cioccolato.

-Metti l'impasto in una teglia da cuocere in forno.-

Mise quindi il tutto in una teglia trovata sempre sul tavolo, e si diresse verso il forno.

Rimase molto sorpresx a vederlo, dato che era dotato di una porta molto alta, con solo un finestrino trasparente in alto.
Doveva essere uno di quei forni con piú spartimenti, per cucinare piú cose contemporaneamente...

Aprendolo, però, si rese conto che non vi erano spartimenti, ma era tutto un unico spazio.

Osservando questo aggeggio così strano, non si era accortx però della figura che era appena giunta alle sue spalle: vi era ora quella che sembrava essere un sosia di Ylil, con peró delle differenze, come il fatto che aveva una parrucca uguale ai capelli di Frederikke, aveva un sorriso sul viso e indossava un grembiulino rosa sopra ai propri abiti.

Xlx ragazzx sgranò gli occhi quando d'improvviso si sentì spintx da dietro dalla figura, la quale subito dopo, prima che l'altrx potesse rendersi conto di quel che stava succedendo chiuse in immediato lo sportello.

Dopodichè si voltò verso l'obiettivo che veniva mostrato dallo schermo e, con lo stesso sorriso, alzò il pollice della mano in segno di successo, e rimase così per qualche secondo nel mentre che dalla stanza si sentì provenire una musichetta che ricordava quelle che si sentivano nei videogiochi in caso di vittoria.

In questa scena dall'atmosfera apparentemente così allegra si poteva intravedere un piccolo dettaglio, ovvero che lo sportello si smuoveva leggermente come se stesse venendo toccato, e in effetti si sentiva lievemente in sottofondo alla musica un paio di "tump" generati da qualcosa che sbatteva contro la porta, fino a che sul vetro trasparente non si vide poggiarsi una mano gravemente ustionata, che subito dopo pian piano strusciò verso il basso, lasciando una scia di sangue dietro di se'.

. . .

Dopo il termine, lo schermo si spense, e nella stanza calò il silenzio piú totale.

Nesuno osava fiatare, ma bastava guardare ciascuno in faccia per percepire gli stati d'animo, che era lo stesso per la maggior parte.

Satsuki manteneva uno sguardo serio, ma si poteva vedere comunque la sua tensione e il nervosismo.

Aurora M. aveva lo sguardo basso con gli occhi spalancati e la bocca serrata.

Ottavio aveva lo sguardo fisso sullo schermo ormai spento, che continuava a guardare ancora incredulo.

Tristan aveva un'aria a dir poco angosciata mentre si teneva le mani sulla testa.

Dakthari aveva abbassato la testa mentre aveva una mano sulla fronte, e nel nervosismo sembrava star anche riflettendo.

Leonora sembrava disorientatx mentre aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Shoko oltre ad essere disgustata era ancora parecchio arrabbiata, il che era soltanto aumentato di recente.

Raiden era invece sbalordito, il che si capiva dagli occhi che tra un po' sembravano sul punto di uscire dalle orbite e la bocca spalancata.

Akari stava lacrimando silenziosamente ormai da un po' per l'immensa paura.

Neffi tentava di nascondere la tensione dietro ad un'aria pensierosa con cui guardava altrove, ma era comunque ben percepibile.

Blair era un altro che sembrava ancora arrabbiato, il che si poteva intuire dallo sguardo truce con cui guardava in basso.

Cassandra era devastata quanto gli altri e sembrava stare sull'orlo dell'isteria per il modo in cui sorrideva mentre si era portata le mani vicino al viso.

Shigeo aveva gli occhi lucidi ed era anch'egli sconvolto.

Rose prima della fine dell'esecuzione si era coperta il viso con le mani per non guardare, e così era rimasta ancora per nascondere le lacrime.

Wilhelm anche era sotto shock esattamente come gli altri.

Loddy si teneva una mano davanti alla bocca, impauritx per la scena appena vista.

Dopo qualche istante passato così, in cui il tempo sembrava essersi fermato, fu Ylil a riprendere la parola nuovamente.

-Congratulazioni per aver terminato con successo il vostro primo processo. Seguitemi, così che possiate uscire da questa stanza.-

-A-aspetta.- disse all'improvviso Dakthari.
-Dopo quello che è successo... non c'è piú la cosa della bomba, giusto?-

-Certo, avete rispettato il movente quindi non avete di cui preoccuparvi ora: la bomba è già stata disattivata e rimossa.-
Detto ciò la ragazza si mise in piedi.
-Ora potete seguirmi.-

Così il gruppo dovette seguirla fino a fuori dalla stanza e, una volta che furono usciti tutti, la porta si richiuse lentamente da sola tornando nuovamente mimetizzata nel muro.

Ora erano liberi di fare quel che volevano senza la paura di essere fatti saltare in aria o comunque uccisi da un momento all'altro...

... Tuttavia ovviamente l'umore era sotto alle scarpe a tutti.

Letteralmente una loro compagna di viaggio era appena stata uccisa da unx di loro che a sua volta era statx appena brutalmente uccisx davanti ai loro occhi.

E loro non avevano potuto fare niente, non potevano fare niente.

Non c'era via d'uscita da quell'aereo, e adesso?
Sarebbero rimasti lì per l'eternità o avrebbero dovuto aspettare che qualcun altro venisse fatto fuori?

Appena ebbero il via libera quasi tutti se ne andarono ognuno in posti diversi, il piú lontano possibile da lì.

Satsuki invece, si guardò intorno, e vide Aurora che ancora era lì che sai guardava attorno mentre sembrava all'erta, e che persino tremava leggermente.

Decise quindi di provare ad aiutarla.
-Uhm, Aurora, c'è... qualcosa che vorresti fare per adesso, qualche posto dove preferisci andare? Perchè se vuoi ti posso accompagnare io.- le propose poi.

L'altra la guardò un attimo, poi scrisse qualcosa.

"Voglio solo tornare in camera."

-Ah, che coincidenza, sai che stavo pensando di fare la stessa cosa io...? Beh... allora andiamo.-

Fu così che anche le due se ne andarono, in direzione delle camere.

Una volta arrivate lì, continuarono a percorrere il corridoio per raggiungere le loro stanze.

Nel frattempo, mentre Aurora non smetteva un attimo di guardarsi attorno, Satsuki rifletteva.

... Wow, quindi tutto questo era vero.

Due persone erano appena state uccise per davvero.

Al pensiero di questo, si chiedeva...

... Come avrebbero potuto fare, adesso che avevano avuto la conferma vera e propria che la faccenda era grave?

Si poteva evitare che succedesse ancora?

C'era qualcosa che si poteva fare?

C'era qualcosa che lei poteva fare?

Madonna, sperava che non per forza doveva solo lei, era una responsabilità troppo grande.

Ma magari...

Si distrasse dai suoi pensieri mentre passavano accanto a quelle porte vuote presenti in quel corridoio, e la biochimica si girò a guardare in direzione di alcune di esse.

Mentre la creatrice di peluche le ignorò completamente, l'altra le guardò un attimo e le capitò di notare qualcosa che le fece corrugare la sopracciglia in perplessità.

Si fermò anche un attimo e restrinse gli occhi in modo da aguzzare la vista e capire meglio che aveva visto.

In quella stanza, nel buio e vuoto piú totale, le sembrava di vedere qualcosa dotato di colore...
... Cioè, qualcuno, presto si rese conto che era qualcuno.

Avvolta nelle tenebre vedeva infatti una persona, non riuscì a vederla chiaramente in viso ma riuscì a vedere i suoi capelli, i suoi abiti, e a giudicare da quelli, le sembrava che ciò che avesse davanti agli occhi fosse...

... 𝗙𝗼𝘀𝘀𝗲 𝘂𝗴𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗮 𝗹𝗲𝗶.

...

Ma che caz-

Appena si rese conto di ciò, fu confusa ma allo stesso tempo ne rimase turbata, in parte pure per tutto quel che aveva visto fin'ora.

Sentì però presto che anche i passi di Aurora erano cessati, così si rigirò a guardarla e vide che lei a sua volta la stava guardando mentre le mostrava una nuova scritta con aria sempre più ansiosa.

"Che stai facendo, non dovevamo andare? Per favore, andiamo."

... Okay, Satsuki, qualsiasi cosa tu abbia visto, è di certo solo un brutto scherzo di quel posto fatto apposta per spaventarti e/o confonderti.
Ignorarlo è la migliore delle opzioni.

Almeno questo fu quello che lei pensò.

-Uhm, niente, eccomi, adesso arrivo.-

Sfortunatamente la perplessità ebbe la meglio su di lei e si voltò a dare un'altra veloce occhiata, e si fermò per qualche secondo dato che ebbe l'impressione che quella strana figura fosse pochissimo piú vicina rispetto a prima.

Ma proprio pochissimo, era sempre comunque abbastanza lontana.

Decise di rigirarsi di nuovo.
-Scusami, gli eventi di stamattina devono avermi un po' dato alla testa. Dovrei riposar- - si interruppe leggendo la nuova scritta dell'altra.

"𝗛𝗼 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼."

-... Erm... hai ragione, scusa. Andiamo.-

. . .

Di certo almeno per quella giornata, nessuno avrebbe piú messo piede nella sala relax.

Proprio perchè nessuno ci sarebbe piú entrato, nessuno avrebbe visto che il cadavere al suo interno era stato rimosso.

Ma pure se avessero visto che non c'era piú, nessuno si sarebbe minimamente sognato di rientrare là dopo i trascorsi.

Nessuno inteso tra i partecipanti del killing game.

Perchè invece Ylil era lì.

Si trovava ora comodamente seduta su un cuscinetto, e reggeva tra le mani il libro de "Lo Straniero" trovato da Rose il giorno prima: solo che non potendolo vedere, lo stava reggendo aperto all'incontrario.

Ah, quel libro, che coincidenza che fosse stato trovato proprio in quei giorni, la storia che aveva sentito spiegata le ricordava proprio la natura dellx fornaix.

Dopo aver considerato ciò, richiuse il libro e lo poggiò via, tenendo poi lo sguardo dinanzi a se', rivolto verso ciò che c'era sul muro opposto.

Pur non vedendolo, sapeva che fosse lì.

-Lo sai, non sempre le cose che dico a loro sono vere.- si mise a spiegargli.

-Capita che dico loro cose incorrette, perchè non tutto può essere scoperto subito. Anzi, certe cose non vorrei si sapessero mai.-

Procedette a parlare, fondamentalmente da sola, perchè oltre a se' stessa l'unico suo interlocutore era quel quadro.

-Per quanto vorrei fosse la verità, ho mentito loro sul fatto che non so chi tu sia.-

Spostò la testa altrove, lontana da quella figura dai lunghi capelli celesti dipinta.

-Non solo so chi sei, ma non sono nemmeno sicura di come mi dovrei definire io per te. Magari si può dire, in un certo senso, che io mi debba considerare...-

Rivolse di nuovo lo sguardo in avanti.

-... La tua "sorellina"?-

. . .

. . .

BUONGIORNOH :D
MAMMA MIA
Finalmente ho finito questo capitolo.
Inizialmente per il trial non sapevo proprio dove mettere le mani ma appena ho capito come fare sono andata spedita.
E vi dirò che questo capitolo, morti a parte, è stato molto divertente da scrivere :DDD
Spero abbia fatto divertire pure voi e che allo stesso tempo vi abbia fatto domandare che stia succedendo con la trama di questa storia.
E niente spero che questo capitolo vi sia piaciuto :DD
P.s.: quasi dimenticavo, se vi accorgete che quando vengono spiegate le backstory dei vostri oc vengono tralasciati fatti importanti, vuol dire che verranno riportati in futuro per altre occasioni.
:D

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