1. il piano

stavo fumando una sigaretta, seduto sull'erba verde e con la schiena appoggiata contro la corteccia secca di un albero. ho commesso lo stupido errore di non spegnere la sigaretta e di gettarla, ancora accesa, sull'erba molto vicino alla corteccia secca. errore ancora più stupido è stato quello di addormentarmi sotto il sole cocente, perché ho passato tutta la notte a chiacchierare con hoseok, sistemando il piano alla perfezione, non chiudendo occhio fino a che non l'avessi imparato a memoria. non potevamo permetterci di sbagliare, soprattutto io.

in ogni caso, se non fosse stato per quei due piccoli stupidi errori, probabilmente sarei ancora vivo, ma non è così. un incendio è scoppiato nel prato di casa mia e il mio corpo è stato ritrovato carbonizzato contro l'albero. si sono impegnati tutti per salvare quello che era rimasto del mio cadavere, irriconoscibile a causa di tutte le bruciature presenti su di esso. la mia faccia era completamente andata, non avevo più un volto. tutto quanto di me era semplicemente bruciato fino all'osso.

non c'è stato modo per il medico legale di stabilire con certezza chi fossi, ma tutti sapevano che ero io, jeon jungkook. è stata ritrovata una sigaretta, stessa marca che ero solito fumare, e alcune tracce di DNA vennero analizzate e comparate con quelle trovate sul mio pettine.

tutto era perfetto, il mio piano si stava attuando nel modo più liscio possibile, senza dubbi né incertezze su quello che effettivamente fosse successo. devo ammettere che lo stavo pianificando da oltre un anno, esattamente da quando – dopo aver fatto di tutto per riconquistarlo – taehyung non ne ha voluto più sapere di me. lui, insieme a jimin, era la mia vita e ora entrambi saranno la mia morte. entrambi sono stati i ragazzi che più ho amato e per colpa mia li ho persi.

sono uno psicopatico, lo so, lo ammetto; d'altronde, come ha sottolineato hoseok, solo io sono così pazzo da poter organizzare una cosa del genere. è da malati e dovrei farmi aiutare, probabilmente finire davvero in un manicomio per ricevere delle cure, ma lì non avrei più la possibilità di stare con quei due ragazzi che mi fanno ancora battere il cuore.

conobbi jimin tre anni fa, fu un amore scoppiato a prima vista, un fulmine a ciel sereno, qualcosa che non ti aspetteresti mai e in cui faresti fatica a credere per i primi giorni, mesi... la nostra relazione durò due anni, andammo a vivere insieme dieci mesi dopo, praticamente subito, ma a me non importava delle "tempistiche": lo amavo come nient'altro al mondo.

tuttavia, dopo quattro mesi di convivenza incontrai un ragazzo in un pub e appena lo vidi capii che eravamo perfetti per stare insieme. i suoi lineamenti mi riportarono ad attribuirgli un'ascendenza greca, letteralmente, anche se forse pure gli dei ci avevano messo lo zampino. e poi la sua dolcezza era unica.

finsi di essere libero da relazioni per conoscerlo meglio, prima o poi gli avrei spiegato tutto e lo feci. ma quella sera non ero "il ragazzo di jimin"; ero semplicemente jeon jungkook, lo stesso che sarei oggi se fossi vivo.

il ragazzo con origini divine, taehyung, credette alla mia storiella del ragazzo single in cerca di una relazione e iniziammo a frequentarci sempre di più. in tutto questo flusso di cambiamenti, trovai sempre e comunque il modo di coltivare la mia relazione con jimin, ma mi accorsi presto che non potevo fare a meno di nessuno dei due.

vivevo una doppia vita, tenendo l'altra metà di me all'oscuro da entrambi. jimin non sapeva dei miei costanti tradimenti, e taehyung non sapeva del mio fidanzamento. mi chiedeva continuamente il motivo per cui non proponessi mai casa mia come luogo d'incontro e ogni volta rispondevo che vivevo con la mia famiglia. ripensandoci non credo fosse convinto della mia spiegazione, anche perché se no non avrebbe continuato a pormi sempre la stessa domanda. tuttavia non ho mai cambiato la mia versione dei fatti e ho inventato bugie su bugie per tenerlo stretto a me.

la mia coscienza era assolutamente priva di sensi di colpa, ma la situazione generale, continuata per settimane, iniziava a starmi stretta. non volevo più che i due amori della mia vita fossero un segreto l'uno per l'altro e, di conseguenza, anche per tutti quanti. non potevo sfoggiarli per paura che venissero a conoscenza della mia doppia vita, ma questa storia mi stava stufando. dovevo farla finita, volevo farla finita.

ed ecco perché una sera portai taehyung a casa. finsi – ancora bugie – che i miei fossero fuori per lavoro in modo da avere la casa libera e, quando tornò jimin, li presentai, spiegando al mio fidanzato chi fosse il ragazzo portato a casa e a quest'ultimo chi fosse il biondo dagli occhi scuri resi azzurri dalle lenti a contatto colorate.

le reazioni di entrambi furono simili sotto molti aspetti: rabbia, delusione, incredulità, sfiducia, tristezza... ma dai loro volti e dai loro gesti intuii che quello più rimasto più ferito dal mio comportamento fu taehyung. d'altronde era con lui che avevo la relazione clandestina, ufficialmente jimin era il mio fidanzato. a taehyung avevo raccontato un sacco di bugie per conquistarlo, cosa che invece non avevo mai fatto con jimin. le uniche menzogne che mi avrebbero portato a perdere la fiducia del mio ragazzo riguardavano taehyung, non l'amore che provavo per lui.

anche taehyung lo amavo, e lo amo tutt'ora, ma con lui avevo finto parecchio. mi ero completamente creato una nuova identità, del tutto diversa dal vero jeon jungkook. non avevo mai mentito sui miei sentimenti, davvero lo amavo, ma lui si era innamorato di una bugia, un fantasma che possedeva un corpo, ma totalmente privo di anima.

questo è il modo in cui taehyung e jimin si incontrarono. erano due stelle, due astri che, nel preciso istante in cui collisero, crearono una catastrofe. fui io a crearla in realtà, con il mio comportamento assurdo, pazzo. fui io a distruggere tutto, io e l'amore che mi hanno fatto sentire.

c'è gente che pensa che sia da pazzi amare due persone insieme, che sia anormale e sbagliato. io, che conosco la vera pazzia – essendone un esempio eclatante –, dico che l'amore che sento per quei due ragazzi dagli occhi chiari e dal cuore d'oro è il sentimento più sano che abbia mai provato in tutta la mia vita.

🫐 𝖘𝖕𝖆𝖟𝖎𝖔 𝖆𝖚𝖙𝖗𝖎𝖈𝖊 🫐

questo capitolo è corto rispetto a quelli che sono solita scrivere, ma è talmente pieno di riflessioni che lo amo comunque tantissimo. proprio vero che la lunghezza di un testo non ne determina la "bellezza" ✊🏻💖

hope u enjoyed 😊

littlesnake_03 🎈

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