๐ช๐๐๐๐๐๐ 4 ๐๐๐ 3 || ๐พ๐๐ ๐ซ๐๐ ๐๐๐ ๐ณ๐๐ ๐ด๐ ๐ฎ๐?
Tw: gore, menzione del suicidio
โโโโญโโญโโญโโโ
๐พ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐
๐ฌ๐๐๐ ๐๐๐๐
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โโโโญโโญโโญโโโ
9 Dicembre 2030
Ore 3:25
Erano unx di fronte all'altrx, xlx primx aveva un espressione seria sul volto, xlx secondx era freddo, serio -cosa inusuale da come lx avevano conosciutx-, mentre vedeva come l'altrx xlx aveva puntato contro una pistola.
Ma lxi sapeva come fare breccia, trovare il suo punto debole, e non esitรฒ a usarlo.
"Metti giรน l'arma, altrimenti xlx prossimx a morire sarร โโโโโโโ." Quelle parole fecero leggermente abbassare l'arma alxx ragazzx, mentre questx aveva gli occhi spalancati e aveva aperto la bocca in un espressione di puro orrore.
No. No. No.
Voleva essere tutto, ma non la causa del dolore di quella persona, non se lo sarebbe perdonato.
"... โโโโโโโ?" Chiese, perdendo tutto il coraggio che aveva, facendo cadere la pistola.
Poi accadde una cosa per lxi inaspettata.
L'altrx lx stava abbracciando.
E prima che potesse capirlo, potesse scansarlx.
Sentรญ una fitta prenderlx per tutto lo stomaco.
Vedendo come l'altrx avesse piantato il coltello in quella zona.
โโโโญโโญโโญโโโ
8 Dicembre 2030
Ore 15:00
La situazione delle allucinazioni peggiorava di giorno in giorno.
Inizialmente erano cose leggere, solo messaggi passivi-aggressivi da parte delle persone che vedevano, poi le cose peggiorarono radicalmente.
Yuichi iniziava a vedere il suo padre adottivo, Reki, dirgli che si era pentito di averlo adottato e desiderava non averlo mai preso dall'orfanotrofio e che non faceva altro che rovinare tutto. Ryota e Amanda lo videro con gli occhi sgranati e col fiato corto, finchรฉ non tornava alla realtร , e il giorno prima, aveva visto la sua maestra, Genevieve, con uno squarcio dove le si vedevano gli organi interni, gridare che lui l'aveva uccisa, e che era colpa sua se era finita cosรฌ.
Quell'allucinazione fu cosรฌ distruttiva e brutale per il Fire Performer che Ryota dovette dirgli parole di conforto, e accarezzargli di tanto in tanto i capelli per calmarlo.
E con loro orrore, ad Aoi era capitata la stessa cosa, solo che aveva visto la sua defunta madre nelle allucinazioni, e poi suo padre, morto, nella stessa maniera in cui Yuichi vide la sua maestra: con ferite mortali, messaggi carichi di odio che la incolpavano della morte di suo padre. Theo affermรฒ che dopo quelle allucinazioni, Aoi si rifiutava di uscire dalla sua stanza a causa dello shock subito.
Ma nel presente, le cose erano piรน complicate.
Leandro stava facendo di tutto per allontanare Amanda da Venera. Sfruttando il fatto che l'Attrice Teatrale fosse "un'assassina", a detta sua.
Amanda era solo incazzata con lui, non voleva starlo a sentire un secondo di piรน.
Amanda sapeva bene perรฒ, che Venera non l'aveva fatto. Swan l'aveva detto: si stava prendendo la colpa di una cosa che non aveva fatto.
Vide l'altra nel corridoio del primo piano, davanti la stanza dove era morto Dae precisamente.
Che il pensiero della sua morte ancora la tormentava?
"Venera." Amanda decise di chiamarla, ma quest'ultima non si azzardava a guardarla in faccia.
"Seriously, Amanda. Perchรฉ perdi tempo con una papabile assassin-"
"LEANDRO STAI ZITTO CAZZO!"
Leandro corruggรฒ le sopracciglia, sembrando offeso da quelle parole.
Perchรฉ Amanda non voleva dargli retta? Lo stava solo facendo per il suo bene!
"Non ti รจ bastato giร avermi trascinata in questo casino?! Non ti รจ bastato avermi giร rovinato il rapporto con Loiza?! Cosa cazzo vuoi ancora da me?! COSA?" Sbraitรฒ, priva di pazienza, guardandolo con gli occhi pieni di fuoco e tanto odio dentro. Leandro non rispose, era ovvio che che non sapeva cosa dire.
"Io- Io volevo so-"
"Non dire che vuoi proteggermi, Leandro! Mi hai tolto l'unica possibilitร di farmi una vita lรฌ fuori, mi hai tolto l'unica persona della quale mi importava qualcosa qui dentro! E vuoi uscirtene con questa cazzata?! Adesso vuoi pure togliermi Venera?! Che cazzo di problemi ti affligono?!"
Amanda prese dei respiri pesanti, cercando di controllare l'istinto di arrabbiarsi ancora di piรน.
Ma non aveva tempo da perdere col fratello.
Doveva andare a cercare Venera. Perchรฉ con la discussione di Leandro si era allontanata, perdendola di vista.
<<Non puรฒ essere distante, sarร ancora al primo piano.>> Pensรฒ la ragazza dagli occhi eterocromatici. Finchรฉ dopo un po' la vide in mezzo al corridoio, ferma, immobile.
Venera invece, sembrava aver visto un morto.
"...Mamma?" mormorรฒ la viola, avvicinandosi alla sagoma, il che stranรญ inizialmente Amanda, ma non appena realizzรฒ sgranรฒ gli occhi.
Venera era bel mezzo di una allucinazione.
Vide sua madre, con il corpo pieno di lividi e ferite mortali, e qualche coccio di vetro conficcato qui e la, e del sangue scendere dal lato della testa.
"Ve-Venera... La mia bam-bambina..." mormorรฒ la donna, trattenendo i singhiozzi mentre Venera si avvicinava a lei -o almeno lei credeva.-
Ma piรน provava ad avvicinarsi, piรน sua madre le sembrava essere lontana.
"Vieni qui da me, Venera, staremo di nuovo insieme, felici!" le disse la madre, mentre faceva cenno con le mani alla viola di avvicinarsi. "Vuoi stare con la tua mamma, vero? Vieni qui e dammi un abbraccio." la donna aprรฌ le braccia, pronta ad accoglierla.
Venera avanzรฒ verso la figura, mentre un largo sorriso le si era dipinto in faccia, avanzando sempre di piรน.
Amanda, perรฒ, vide con orrore che davanti a lei c'erano le scale.
Istintivamente, portรฒ entrambe le braccia attorno alla vita della viola, allontanandola dalle scale, mentre Venera sembrava non capire cosa stava succedendo.
Erano vicinissime alle scale.
Un altro passo, e l'Attrice Teatrale sarebbe morta.
"M-Mamma? MAMMA!" Strillรฒ di punto in bianco, non vedendola piรน, portando le mani in avanti, non vedendo piรน la sua figura. "Era un allucinazione, Venera." mormorรฒ piano Amanda, mentre l'altra si sedette impotente nelle scale, guardando giรน. Amanda si sedette accanto a lei, nel caso Venera avesse fatto qualcosa di stupido a causa di un altra allucinazione.
"... Immagino tu abbia visto tua madre." disse Amanda, l'altra annuรฌ, in silenzio.
Venera sentiva gli occhi pizzicarle, e il nodo alla gola farsi sempre piรน stretto.
E prima che potesse rendersene conto, scoppiรฒ a piangere come una bambina, lasciando di stucco persino la blu.
"Mia madre..." disse tra un singhiozzo e l'altro, mentre il mascara le colava giรน dalle guance. "era.. una delle persone piรน buone che io conoscessi, niente in confronto a quel mostro di mio padre..." provo a formulare tra i singhiozzi. Amanda ascoltรฒ in silenzio, annuendo comprensiva. "... Prima che morisse, facevamo un lungo giro in bici, ci divertivamo sempre un sacco... E non vedevamo l'ora che mio fratello potesse unirsi a noi..." continuรฒ, asciugandosi una lacrima col dorso della mano.
"Wow, ti invidio. Devi avere un bel rapporto con tuo fratello." mormorรฒ Amanda, vista la sua attuale situazione il suo rapporto col fratello era ormai problematico.
"Ho tanti fratelli, vado piรน o meno d'accordo con tutti, io e mio fratello Alexis dovevamo andare in Giappone... Prima che Leandro mi strappasse il biglietto." disse Amanda, stringendo le mani in due pugni. Venera annuรฌ apprensiva.
Le due proseguirono a parlare delle loro famiglie, e di quanto meno i ricordi positivi che avessero. Finchรฉ non arrivรฒ l'ora di cena.
Tutti stavano mangiando in silenzio.
Tutto sembrava proseguire bene, finchรฉ non sentirono delle bacchette cadere a terra.
Con terrore, si girarono per capire da dove provenisse il suono, e notarono che Mihkel stava guardando di fronte a sรฉ, spaventato.
Come se avesse visto un fantasma.
"K-Kristopher..." mormorรฒ il Face Painter, sentendo l'occhio pizzicare.
Suo fratello maggiore era di fronte a lui, in condizioni a dir poco tragiche, col sangue colargli su per la fronte, guardando l'altro con forte disprezzo.
"Ti avevo detto di non tornare, PERCHร NON MI HAI DATO ASCOLTO!?" gli urlรฒ contro l'allucinazione. "POTEVI FARE QUALSIASI COSA, CHIAMARE L'AMBULANZA, NON STARE Lร FERMO COME UNO SPAVENTAPASSERI. ร TUTTA COLPA TUA SE SONO MORTO!!" le urla di quella allucinazione diventarono piรน forti, al punto che Mihkel si vide costretto a tapparsi le orecchie, cominciando a piangere incontrollabilmente.
"I-io... Io non-"
"Tu cosa?! Non volevi che questo succedesse?! Ormai รจ troppo tardi per le scuse, Mihkel!"
Alcuni iniziarono ad andare nel panico, altri cercarono di riportare il Face Painter con i piedi per terra.
"Mi dispiace... MidispiacemidispiacemidispiacemidispiacemidispiacemidispiacemidispiacemidispiacemidispiacemidispiaceMIDISPIACEMIDISPIACEMIDISPIACE!!" Mihkel iniziรฒ a ripetere quelle parole senza sosta, fermandosi a causa dei singhiozzi.
"What the fuck is wrong with him now?!" esclamรฒ Leandro, scioccato dal cambio d'umore improvviso di Mihkel, che dal parlare attivamente col gruppo a che รจ passato a piangere come un bambino. "Penso stia avendo un allucinazione! L'ho sentito dire un nome prima!" esclamรฒ Jude, mettendosi di fronte al Face Painter, prendendolo per le spalle.
"TI PREGO, NON FARMI DEL MALE, MI DISPIACE!! IO-IO-"
"Mihkel! Qualunque cosa tu stia vedendo o sentendo non รจ reale!" disse Jude, finchรฉ Mihkel non affondรฒ la faccia sul petto della Guardia Carceraria come un bambino. "Sei ancora tra noi, Mihkel?" chiese Remiel, controllando che il bianco stesse bene, in risposta, alzรฒ la testa verso il Buttafuori, annuendo lentamente.
Dopo la cena, Jude il quale decise rimase con Mihkel per assicurarsi tornasse sano e salvo nel dormitorio si fece spiegare la situazione, offrendosi di rimanere con lui per la notte, seppur gli dispiaceva da una parte lasciare da solo Remiel con le sue di allucinazioni. Ma Remiel capรฌ e non disse nulla.
La reazione di Mihkel era abbastanza pesante, e Jude era molto legato al bianco, non voleva passare per egoista.
Sperava solo di riuscire a gestire i suoi di mostri da solo.
โโโโญโโญโโญโโโ
Ryota invece, era da solo nel corridoio, in cerca del bagno per lavarsi la faccia e cambiarsi nel completo da notte.
Le allucinazioni lo stavano stancando, e diventavano sempre piรน aggressive.
"Yo, Ryota!"
Oh.
Ryota si girรฒ, vedendo Leandro dietro di lui, con un enorme sorriso, come se nulla fosse successo.
Come se non avesse rovinato la vita della sorella per un capriccio.
"Tu e Yuichi mi state lasciando solo e parlate solo tra di voi, I don't like that bro." borbottรฒ lui, con un finto tono innocente che fece innervosire Ryota. "And since Amanda hates me now, voglio recuperare il rapporto con voi due!" disse, come se niente fosse.
"Ci pensavi prima di far passare Amanda come la cattiva della situazione." disse inaspettatamente freddo il Coreografo, rifiutandosi di guardare lo Sharper in faccia. "Oh come on, l'ho fatto per pro-" "No, Leandro, non l'hai fatto per proteggerla! Hai agito solo per il tuo personale interesse, senza pensare minimamente al bene di Amanda!" esclamรฒ, ormai spazientito "E fattele pure due domande del perchรฉ ti odia!" esclamรฒ poi, girandosi finalmente a guardarlo, iniziando a gesticolare.
Quell'ultima affermazione non piacque a Leandro. "Please, Ryo! What if-" "Swan ha giร detto che Venera non ha davvero ucciso suo padre, cosa vuoi fare ora? Inventare anche a Venera cazzate su Amanda in modo che si allontani anche lei e isolarla ulteriormente!?" sbottรฒ, ormai privo di pazienza.
"Sai quanto di merda Amanda รจ stata dopo la perdita di Loiza e Gale?! Uh?" quella domanda lasciรฒ Leandro senza parole, ma piรน Ryota si arrabbiava con lui, piรน Leandro iniziava a sua volta ad agitarsi. "Loiza era stata solo una fase, it's been nine days, Ryota! Non puoi dirmi che Amanda sta ancora di merda per una persona che conosceva a malapena!" sbottรฒ Leandro, iniziando a gesticolare a sua volta. "You don't know Amanda like I do, dalle un altro giorno, e si scorderร persino com'รจ fatta!"
Ryota non voleva piรน ascoltarlo, si allontanรฒ, non dando a Leandro il tempo di ribattere.
Ma a metร strada del suo dormitorio vide qualcosa.
Qualcuno.
E Ryota giurรฒ di sentire il suo intero mondo crollargli addosso.
Vi era sua sorella, con un grosso taglio sullo stomaco dove le si vedevano gli organi.
Ryota sentรฌ il fiato mancargli, e il panico farsi strada dentro di lui.
"Ryota..." mormorรฒ aggressiva la sorella, alzando lo sguardo verso di lui, pieno di rabbia. "... Mi hai ucciso, รจ solo colpa tua."
"...Fumie?" mormorรฒ sconvolto nel vedere la sorella in quello stato.
"Ti avevo detto di fare attenzione a quella dannata festa! Guarda cosa hai fatto!" disse alzando la voce. "Ci hai portato qui, tu hai causato tutto questo! Mamma e Papร facevano bene a prendersela con te!" disse piรน forte.
Il respiro di Ryota divenne sempre piรน irregolare.
Piรน Fumie continuava, piรน le parole gli morivano in gola.
"Ryota." la voce del Fire Performer lo riportรฒ alla realtร .
La voce della sorella era cessata.
Fumie era sparita.
"... Era una allucinazione." mormorรฒ il biondo, non guardando in faccia il rosso. Yuichi annuรฌ soltanto.
"... Ti va di fare qualcosa nella sala svago? Almeno ti rilassi un attimo da quello che hai visto." propose, e il biondo annuรฌ. E giocarono a Memory, giusto per tenersi impegnati. E Ryota non potรฉ negare di aver passato una bella serata col rosso. Quasi si scordรฒ dell'allucinazione.
I due risero per ogni volta che l'altro perdeva. Soprattutto quando il rosso perse contro il biondo per un solo punto.
"Non voglio crederci..." disse sconvolto, mentre il biondo era appena scoppiato a ridere a crepapelle. "Che cazzo ridi?!" gli chiese, inizialmente nervoso, per poi scoppiare a ridere anche lui.
Poi l'attenzione del rosso ricadero sui cuscini.
Un ghigno si dipinse sulla sua faccia.
"Oh dio, Yuichi- dovevi vedere la tua faccia, sembravi-"
SBAM
Ryota rimase sconvolto quando l'altro lo colpรญ in faccia col cuscino, e da quel momento nacque una vera e propria battaglia di cuscini, dove tra confusione e risate, i due si stavano divertendo un mondo, come se il resto fosse passato in secondo piano.
Come se le allucinazioni non fossero mai esistite.
Come se ci fossero solo loro due, il resto era in secondo piano.
"Oddio fermati... Mi fa malissimo lo stomaco-" disse Ryota, scoppiando in una fragorosa risata, che contagiรฒ il rosso.
"Oh dio- non mi divertivo cosรฌ tanto da tempo, grazie Ryo!" disse Yuichi, facendo sorridere il biondo.
Poi si alzarono da terra, ridendo e scherzando sulla serata, stuzzicandosi a vicenda sulle partite di Memory o sulla battaglia di cuscini.
Leandro era lรฌ a guardarli.
Lo stavano escludendo.
Si stavano divertendo senza di lui. E la cosa non gli piacque affatto.
Improvvisamente Leandro sentรฌ qualcosa di nuovo, oltre alla disperazione del fatto che la sorella lo odiasse.
Gelosia.
Non accettava che fossero contenti senza di lui.
Andรฒ via, con la rabbia nel cuore.
Dove oltre le sue parole, si udirono i suoi passi.
โโโโญโโญโโญโโโ
"Finalmente... Posso andare a dormire." mormorรฒ Amanda, ormai con la sua divisa da notte, intenta ad andare nella sua stanza a dormire.
La giornata, era stata stancante, fra le attivitร fatte col gruppo e le varie allucinazioni.
Molte di queste erano riguardo la sua famiglia e i suoi fratelli, essere aggressivi con lei.
Aveva imparato a conoscerle. Ormai sapeva chi erano.
Poi aprรฌ la porta del dormitorio, e il sangue si gelรฒ nelle sue vene.
"Oh, Amanda! Sei tornata!" esclamรฒ una persona, che non era nรฉ Ryota, nรฉ Yuichi e nรฉ un qualsiasi superstite.
Amanda non ci voleva credere... O si rifiutava di farlo.
Che ci faceva Loiza seduta nel suo letto?
Ricordava di averla vista decapitata qualche giorno fa! Non รจ possibile che sia tornata.
Un particolare era che aveva tagli dappertutto, i quali sgorgavano di sangue, e una cucitura sul suo collo, come se servisse a tenere la sua testa unita al resto del suo corpo. "Oh Amanda, non hai idea di quanto tu mi sia mancata!" esclamรฒ fin troppo contenta, alzandosi dal letto come niente fosse, assumendo perรฒ un espressione di dolore. "Fanno solo un po' male, ma niente di chรฉ..."
"Loiza...? Cosa....? Io-" "Oh Amanda, ormai la storia con Leandro รจ acqua passata, ti ho giร perdonata, non c'รจ bisogno di fare quella faccia!" Amanda indietreggiรฒ fino alla scrivania, cadendo tra le sue ginocchia, ancora troppo scioccata per dire qualcosa di senso compiuto.
Loiza si abbassรฒ alla sua altezza, sorridendo come nulla fosse mai successo fra le due. "Non c'รจ bisogno di guardarmi cosรฌ, non sono arrabbiata con te." le parole della rosa sembravano dolci, aveva un ampio sorriso nonostante fosse malandata. "Non mi dici nulla, Amanda? Mi ferisci cosรฌ..." disse, fingendo dispiacere, le pupille di Amanda diventavano sempre piรน piccole, boccheggiando per aria. Improvvisamente il volto della rosa era vicinissimo al suo. "Amanda... Siamo ancora amiche, vero? Non mi odi, vero?"
Amanda non sapeva cosa dire.
Amanda non sapeva come agire.
Era paralizzata dalla paura.
"Amanda... Per favore dimmi una qualsiasi cosa!" Il volto dell'altra era ormai contorta in un'espressione di tristezza, stringendo il cuore della Professional Mermaid.
Amanda sentรฌ un nodo farsi piรน stretto alla gola. Bisbigliรฒ solo il suo nome, senza formulare nulla di compiuto.
"Amanda...!"
E poi la fatidica frase arrivรฒ, congelandola sul posto.
"Perchรฉ mi guardi come se fossi morta?"
A quelle parole le lacrime scesero copiosamente dal viso di lei.
Chiuse gli occhi.
Improvvisamente la rosa era scomparsa.
Si alzรฒ piano dal pavimento, prendendo la lettera della rosa e la strinse a sรฉ. Cominciando a piangere come una bambina.
Era morta.
E lei non poteva piรน riportarla indietro. Non importa quanto dolce la sua allucinazione potesse essere con lei.
Oh, aveva cosรฌ tanto da dirle, di come le dispiacesse, di come voleva che le cose andassero diversamente.
Ma ormai non poteva piรน farlo.
E potรฉ soltanto stringere quel pezzo di carta a sรฉ, fino ad addormentarsi.
โโโโญโโญโโญโโโ
Theo stava sciacquando la sua faccia, sentendosi costantemente all'angolo.
Come se tutti ormai sapessero del suo segreto, e che lo avrebbero usato contro di lui.
E per quanto cercasse di negare che non fosse ansioso, dentro stava esplodendo.
E la parte peggiore era che รจ stato Remiel a doverlo indovinare.
Si sentiva una merda per averlo messo con chissร quali allucinazioni a dargli il tormento.
L'Hacker in seguito passรฒ a gettarsi dell'acqua gelata sul viso, guardando il suo riflesso allo specchio, poi si asciugรฒ il volto.
"Hey, Theo."
Theo si girรฒ di scatto, sconvolto, vedendo la figura di Remiel davanti alla porta. L'Hacker salutรฒ semplicemente col gesto della mano, solo per rispetto.
Ma la sua testa aveva altro in mente.
Swan aveva detto a tutti del suo segreto, e aveva paura che il corvino potesse utilizzare questa informazione contro di lui.
"Ascolta, Theo." iniziรฒ il buttafuori, e questo per l'altro corvino era presagio di guai.
Dentro era terrorizzato da ciรฒ che poteva dire l'altro? Non sapeva come Remiel poteva aver preso questa informazione? Con shock? Disgusto? Rancore?
Non lo sapeva, e forse neanche lo voleva scoprire.
Ma le ultime parole dell'altro lo lasciarono di stucco.
"So che รจ strano da sentire, non devi dirmi niente al riguardo se non vuoi, ma sappi che nonostante la ardua situazione attuale puoi sempre contare su di me." disse, forse nel tentativo di dare un po' di aiuto al ragazzo.
Mai si sarebbe aspettato in un Killing Game che qualcuno volesse aiutarlo.
E non sapeva se fidarsi del buttafuori, poichรฉ stava iniziando a farsi possibili scenario -molti di questi per nulla positivi- nella sua mente.
Improvvisamente, Remiel aveva sgranato gli occhi, guardando davanti a sรฉ, scioccato. "...Remiel?" chiese infatti l'hacker, non capendo cosa stesse succedendo.
Remiel si sarebbe aspettato di tutto, ma non che le allucinazioni lo colpissero dritto nei sentimenti.
Aignรฉis era di fronte con un enorme livido violaceo sul collo.
Era rabbiosa, i suoi occhi erano puntati sulla sua figura.
"Mentre tu eri a divertiti mi hai lasciata da sola, SOLA, MENTRE VENIVO STRANGOLATA!" Esclamรฒ alzando la voce alle ultime parole, Remiel iniziรฒ a respirare pesantemente, mentre la ragazza dai capelli bianchi si avvicinรฒ pericolosamente a lui.
"Aignรฉis, io mi-" "Ti dispiace? ร TROPPO TARDI PER LE SCUSE, VUOI CAPIRLO?" Theo, d'altro canto, appena sentรฌ il nome della Cappellaia, capรฌ che Remiel era in una allucinazione, il problema era che non sapeva come comportarsi, e cosa fare in quella situazione.
"PERCHร MI HAI ABBANDONATA? PERCHร MI HAI LASCIATA SOLA?!" piรน parlava, piรน aggressiva questa diventava. Portando Remiel a cadere sulle sue ginocchia sul pavimento del bagno.
Theo si guardava freneticamente attorno, cercando di capire cosa fare per aiutare il buttafuori, ma non sapeva come fare, e la cosa lo mandava in confusione.
<<Non sai mai cosa fare, non sai mai come essere utile al prossimo.>>
Ed ecco che tornarono.
<<Come non sapevi cosa fare per aiutare Dae e Loiza. D'altronde sono morti per colpa tua.>>
...
โโถโฐโฃโฑโทโ โโถโฐโฃโฑโทโ
Theo tornรฒ a casa da scuola in una giornata particolarmente piovosa.
Ed era uno dei giorni dopo l'incidente. Alcuni suoi compagni iniziarono ad essere gentili con lui, chiedendogli come stava, o se avesse bisogno di qualcosa, e chi invece lo catologรฒ come "quello fuori di testa.".
C'era tre categorie: chi lo guardava preoccupato, chi lo guardava come se avessero visto una sorta di creatura mistica, e chi... Lo fissava e basta.
"Ma- hai di nuovo scordato l'ombrello, Theory?! Guarda che lago stai facendo a terra!" esclamรฒ la madre, indicando l'enorme pozza che si stava formando sotto i suoi piedi. Mentre il ragazzo gocciolava da testa a piedi. "Avevo appena pulito il pavimento! Possibile che non ne combini una giusta?!" esclamรฒ poi, gesticolando come una pazza.
Suo padre? Ascoltava e basta, completamente disinteressato. Mentre sua madre continuava a lamentarsi di avere un figlio pasticcione e drammatico, e di quanto fosse ingiusta la vita nei suoi confronti per ciรฒ.
Qualcosa in Theo si ruppe in quel momento.
Anni di rabbia repressa vennero liberati.
"Stai zitta." mormorรฒ, e attirรฒ l'attenzione dei due adulti, e facendo infuriare la madre. "Come, prego?" ringhiรฒ la donna, guardandolo con rabbia. "Stai zitta. Ti rendi sempre la vittima di qualsiasi situazione! Il mondo non gira tutto attorno a te e i tuoi capricci! Ti ho giร dimostrato che non sto bene, cos'altro vuoi da me!?" gli urlรฒ contro, mentre lo sguardo della donna si incupรฌ. "Non voglio piรน viverla questa vita! Odio tutto questo! Vorrei morire! Vorrei non esserci piรน! Desidero essere morto!" buttรฒ tutto d'un fiato, alzando lo sguardo verso la madre.
Lei era furiosa.
E le parole che disse dopo lo scossero.
"Perchรฉ non riprovi a ucciderti? Toglieresti un peso a tutti."
Theo sgranรฒ gli occhi a quelle parole, tanto da spostare lo sguardo su suo padre, sperando di avere almeno il suo appoggio.
Oh, quanto si era sbagliato.
Lui scosse la testa, biascicando un "Chiudiamo qui il discorso." e lรฌ capรฌ che non aveva nemmeno l'appoggio di suo padre.
Ed รจ stata l'ultima volta che parlรฒ coi suoi genitori.
โโถโฐโฃโฑโทโ โโถโฐโฃโฑโทโ
<<No.>> Theo riuscรฌ a mettere a tacere le voci nella sua testa.
Aveva promesso che non sarebbe stato come i suoi genitori.
Aveva promesso di aiutare chi era nel giusto e chi era in difficoltร e chi aveva bisogno di aiuto, e in quel momento, Remiel gli pareva avere bisogno di lui, ora piรน che mai.
Si sedette allo stesso livello del corvino. "Remiel." provรฒ a chiamarlo. E notรฒ che si girรฒ nella sua direzione, con gli occhi spalancati.
La sua attenzione perรฒ erano fra l'hacker e una rabbiosa Aignรฉis, che non faceva altro che urlargli contro.
"... Come faccio a capirle che non era mia-"
"Non รจ reale, Remiel."
Disse quelle parole, sperando di far capire all'altro che lottare con un'allucinazione era inutile. "Stai lottando con una cosa finta. Remiel." gli disse come stavano le cose.
Per l'hacker non aveva senso che Remiel si rovinasse l'esistenza ulteriormente per una finzione nella sua mente. Si alzรฒ e porse l'altro la mano. "Andiamocene. Lasciamola lรฌ dov'รฉ." gli propose calmo.
Remiel alternรฒ dal guardare l'allucinazione di Aignรฉis, guardarlo con odio, e poi a Theo, che aspettava che l'altro gli dava la mano per alzarsi.
Il buttafuori prese la mano dell'hacker, mentre lui lo aiutรฒ a rimettersi in piedi. "Ottima scelta." gli disse, accenando un piccolo sorriso, e cosรฌ i due uscirono dal bagno. Lasciando l'allucinazione della ragazza dai capelli bianchi alle loro spalle.
"Va un po' meglio?" gli chiese, lasciando la presa sulla mano dell'altro -anche se non gli dispiaceva in fondo.- il corvino annuรฌ soltanto, rivolgendo il suo sguardo su Theo. "Se ti senti puoi aprirti con me. Voglio aiutarti come tu hai fatto con me."
"Mi sembra genuinamente interessato a te, dovresti cogliere la palla al balzo." non appena il buttafuori si allontanรฒ, Aoi apparรญ dal nulla, guardando l'altro con un sorrisetto. "Si era preoccupato per te quando avevi deciso di saltare i pasti, secondo me dovresti considerare la sua proposta, ti farร bene, Theo." gli disse. "... Come ti senti?" Theo decise di cambiare argomento. "Un po' meglio, sono solo un po' scossa... E confusa." disse soltanto, guardando il pavimento, annuรฌ soltanto.
"Ti va di guardare quei noiosissimi programmi TV? Ho bisogno di qualcuno con cui commentarli!" propose la Criminologa, lui accettรฒ, seppur riluttante, non volendo piรน guardare quei programmi, non che avesse molto da fare in realtร . Ma avrebbe ascoltato soltanto le lagne dell'altra su quegli show visti e rivisti.
โโโโญโโญโโญโโโ
9 Dicembre 2030
Ore 8:40
"Hey Amanda, Yuichi, non vi sentite pure voi come se vi stanno venendo le vertigini...?" chiese Ryota non appena aprรฌ gli occhi.
Vide tutto sfocato, e il mondo attorno a lui girare.
Amanda mugulรฒ qualcosa sul come le girasse la testa e non si sentiva nemmeno di alzarsi dal letto.
Da parte del rosso nessuna risposta, forse dormiva ancora.
Ryota poi mise fuoco l'ambiente di fronte a lui, sbattendo piรน volte le palpebre.
"Buongiorno miei piccoli raggi di sole! Dormito bene stanotte?" la voce di Swan erruppe nella stanza, facendo rizzare le spalle del Coreografo, mentre la Professional Mermaid si mise a sedere nel letto.
"Se vi sentite storditi non preoccupatevi, l'antidoto ha fatto effetto, quindi potete vivere un altro giorno... Forse."
... Antidoto?
Un orribile brivido colpรญ la schiena di Ryota mentre si girรฒ dall'altra parte del letto.
Yuichi non c'era.
Ryota andรฒ nel panico. "YUICHI?!" Amanda si girรฒ di scatto in direzione del biondo, perdendo il colorito dal suo viso. "DOBBIAMO CERCARLO AMANDA, VELOCE!" esclamรฒ Ryota, uscendo come una tempesta dalla sua stanza, mentre Amanda lo seguรฌ a ruota.
Lo cercarono in tutto il posto, senza risultati.
"Che gli รจ successo?! Non puรฒ essersi allontanato senza preavviso" disse Ryota, continuando le ricerche del rosso.
Perรฒ non avevano ancora controllato un posto.
Il giardino.
I due corsero fuori, ma anche, non sembrava esserci neanche l'ombra di Yuichi, piรน si guardavano intorno, piรน la paura cresceva.
"Dove diamine si รจ cacciato Yuichi?! Non puรฒ essere scomparso, non- non puรฒ-"
โโถโฐโฃโฑโทโ โโถโฐโฃโฑโทโ
THUMP!
Il rumore di qualcosa cadere sulle foglie catturรฒ l'attenzione dei due, Amanda fu la prima a girarsi, cacciando un grido strozzato non appena lo fece.
Ryota seguรฌ il suo esempio, e ciรฒ che vide lo pietrificรฒ sul posto.
Su un cespuglio, dove le foglie si tinsero di un rosso cremisi intenso, giaceva senza vita il cadavere di Yuichi Matsuda, aveva un taglio enorme al collo, il quale perdeva sangue, cosรฌ come l'angolo della sua bocca, che sembrava stesse boccheggiando per aria. Mentre i suoi occhi erano spalancati, spaventati.
Ryota non voleva crederci, fissando in totale silenzio il corpo del rosso, poi perรฒ si avvicinรฒ, mentre Amanda dovette girare la testa, cercando di trattenere le lacrime. "Yuichi...? Tutto- Tutto apposto...?"
Nessuna risposta.
Fino a ieri stava bene! Perchรฉ era successo? Come era successo?
Le ginocchia gli cedettero, le lacrime scesero dal suo viso. "Non c'รจ la faccio piรน." mormorรฒ tra i singhiozzi.
Allo stesso tempo, Leandro apparรญ dal nulla, avendo sentito l'urlo della sorella, alla vista del cadavere del rosso cadrebbe sulle sue ginocchia, con le lenti degli occhiali da sole appannate e il naso gocciolante.
Iniziรฒ a scuotere la testa, come se servisse a scacciare quell'immagine dalla sua testa.
Avrebbe tanto voluto il conforto della sorella, ma lei nemmeno voleva avere piรน nulla a che fare con lui.
"Sono stati ritrovati due cadaveri! avrete un tempo limite per investigare, e poi il Class Trial avrร inizio!"
Ryota appena sentรฌ l'annuncio alzรฒ lo sguardo, sgranando gli occhi.
Due?
Se uno era Yuichi, chi era l'altro?
Un urlo di Clementina attirรฒ l'attenzione dei tre all'esterno, chiedendosi cosa stesse succedendo.
Ryota andรฒ a controllare, lasciando da soli i fratelli, genuinamente preoccupato per Clementina.
Provenivano dal primo piano.
Ryota non solo trovรฒ l'Erpetologo visibilmente scosso, ma non era da solo.
Vi erano pure Delilah e Mihkel, il secondo con le mani, mentre il ragazzo dai capelli arancioni mormorรฒ un "... Devo uscire un attimo."
Perchรฉ quelle reazioni?
Sul muro, vi era un enorme macchia di sangue, cosรฌ come sul pavimento, seduto sul muro, vi era senza vita Jude Phillips Alberich, aveva un coltello piantato sullo stomaco, e come se non bastasse, aveva un buco in fronte, dal quale era uscito del sangue, ormai secco.
Una sola emozione pervase il cuore del Face Painter: panico.
Le sue mani tremavano, mentre il suo respiro divenne irregolare, e il suo povero cuore sembrava martellare fuori dal petto. "Oh no... No, no, no..." Disse il ragazzo dai capelli bianchi con voce tremante e soffocata.
<<Questo รจ un incubo, vero? Una sorta di brutto sogno, si... Adesso Jude si sveglierร , ora si sveglierร -ora-ora->>
Il ragazzo stava completamente perdendo la concezione della realtร . "Non posso farcela... Non posso... non posso..." riprese a parlare, la sua voce era ormai un lamento disperato.
Poi notรฒ qualcosa scintillare nel polso della Guardia Carceraria.
Un bracciale.
Piรน precisamente, quello che gli realizzรฒ lui quando fece quella creazione col gelato.
Notando questo dettaglio, da prima scoppiรฒ in un aspra risata, poi scoppiรฒ a piangere.
Aveva avuto la prova che gli esseri umani erano esseri spregevoli. Cattivi. Senza cuore.
E l'omicidio di Jude era solo l'ennesima conferma.
Delilah sentรฌ qualcosa dentro di lei sgretolarsi.
Non sapeva come descrivere ciรฒ, era strano per lei provare tristezza, seppur per lei la morte di Jude significasse altro, che non avrebbe mai detto apertamente. Era basita, ma cercando di rimanere composta.
Si offrรฌ di consolare Mihkel e Clementina, i quali non erano nelle condizioni emotive per investigare.
Ryota decise di aprire i Dead File. Sperando di scoprire qualcosa.
โโถโฐโฃโฑโทโ โโถโฐโฃโฑโทโ
Nome vittima: Yuichi Matsuda
Ora del decesso: intorno alle 3:20 di notte.
Causa del decesso: emorragia
Extra: taglio alla gola, il suo corpo รจ stato gettato in seguito dalla finestra.
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โโถโฐโฃโฑโทโ โโถโฐโฃโฑโทโ
Nome vittima: Jude Phillips Alberich
Ora del decesso: intorno alle 3:45 di notte.
Causa del decesso: emorragia
Extra: taglio allo stomaco, colpo di pistola alla testa.
โโถโฐโฃโฑโทโ โโถโฐโฃโฑโทโ
La prima cosa che Ryota si accorse era che vi era una scia di sangue che conduceva alla finestra. Ryota si affacciรฒ, notando che si vedeva chiaramente il cadavere di Yuichi di sotto.
"Quindi Yuichi era giร morto quando รจ stato gettato giรน dalla finestra..." Mormorรฒ Ryota, ma un altro dettaglio lo colpรญ.
Delle macchioline di sangue, decisamente piรน fresche comparate alla traccia alla finestra e alla macchia al muro.
Quindi l'assassino era ferito.
"Jude deve aver sgamato l'assassino di Yuichi, e per evitare che disse qualcosa รจ stato ucciso." Aoi pronunciรฒ quelle parole seccata, mentre Ryota si girรฒ nella sua direzione.
Remiel, seppur ancora scosso e sconvolto dalla morte del castano, notรฒ qualcosa.
"ร l'E-Tab di Jude..." mormorรฒ, prendendolo dal suolo, ma ormai non c'era piรน niente da fare, era rotto, ed era come se qualcuno gli avesse pugnalato contro un coltello. "Che Jude stesse cercando di chiamare aiuto ma l'assassino gli ha distrutto l'E-Tab?" si chiese serio, mostrando ciรฒ che aveva trovato.
"ร chiaro che Jude deve aver scoperto qualcosa, e l'assassino ha pensato di farlo tacere per sempre." disse Aoi, perรฒ l'annuncio della fine delle investigazioni riecheggiรฒ.
Segno che dovevano entrare nella stanza del Trial.
L'ascensore era sempre piรน spazioso e silenzioso, dove l'unica cosa udibile erano i singhiozzi di Mihkel.
"Spero siate pronti." iniziรฒ Swan, mentre prese posto al suo trono, seguita da sempre dal ragazzo dai capelli rosa, lanciando perรฒ delle occhiate preoccupate al resto dei partecipanti in vita
Oltre ai quadri di Melody, Rei, Aignรฉis, Dae, Loiza e Gale, si aggiunsero anche i quadri di Yuichi e Jude, giusto per ricordare che non c'erano piรน.
"Spero siate carichi." continuรฒ Swan mentre il resto dei partecipanti sembrava teso e preoccupato.
Ancora una volta, vi era stato un doppio omicidio, e dovevano risolverlo.
"Che il processo di classe abbia inizio."
โโโโญโโญโโญโโโ
E ci stiamo avvicinando anche alla fine di questo atto, yey :DD
Mi dispiace per Yuichi e Jude :')
E ci vediamo col tribal
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