Villain Academia [II]
-_only-me_-
Eccomi eccomi
Seconda scheda, scusami ancora!
☆ Nome:
聡
Satoru è un tipo di nome particolare. Si possono adattare parecchi modi per scriverlo e come tutti sappiamo, in base a come lo scrivi varia anche il significato. Questo kanji lo traduce come "intelligente", di conseguenza un ipotetico significato è: "colui che impara in fretta". Una sola parola ed hai già un nome ganzo ed alla moda. Nome rigorosamente scelto dalla madre, perchè? Cazzo fammi un'altra domanda, ti pare che lo so? Ovviamente lo so.
Satoru è il primo ed unico figlio che ha avuto, sperava che potesse prendere il suo intelletto, è una donna grandiosa lei dopotutto. Preferiva che suo figlio fosse un piccolo genio come lei, non un fallimento come il padre, ed ha funzionato.
Satoru è quel tipo di ragazzo che si adatta in fretta, un "fast learner", l'apprendimento veloce è ciò che fin'ora gli ha permesso di stare, non solo al passo ma anche tre in più, con un mondo che lo lascerebbe indietro.
☆ Cognome:
極東会
Kyokutō-Kai.
Familiare oppure devo mettere anche il logo? Il cognome lo ha preso dalla madre ed è soltanto, il nome di un clan mafioso giapponese. Non voglio dire che fa parte della Yakuza ma, è sempre stato destinato a farne parte. Già che ci siamo, il clan Kyokutō-Kai esiste già dai primi anni novanta, conta un migliaio di membri, poco più, ed agisce principalmente ad Ikebukuro, area di Tokyo. Quella fantastica donna di sua madre è piuttosto avanti nella gerarchia, si occupa delle entrate, o almeno, di una in particolare. E con cosa fanno soldi dei mafiosi? Mi pare ovvio, con la droga, d'altronde a chi non piace andare sulle nuvole per un poco? Per essere ancora più riassuntivi: è un'imprenditrice.
☆ Età:
17 anni.
8 Agosto. Satoru è letteralmente un ragazzino ma resta ad avere l'età di uno che è stato steccato più volte. Audace dato che a mala pena ha frequentato la scuola. Seguendo l'oroscopo cinese, quello in vigore in Giappone anche, è del segno della Scimmia, acuta, scaltra ed eccentrica. Si narra che le persone di questo segno siano molto portate per gli affari. Se invece dovessimo parlare e fare un paragone con lo zodiaco occidentale, è sotto il segno del Leone. Il mondo stesso ha deciso che dovevi essere un Narciso moderno piccolo tossico.
☆ Genere ed orientamento sessuale:
Maschio cisgender, eteroflessibile non dichiarato. Satoru ha quattordici anni, rigorosamente vergine e con nessun interesse nella ricerca di un partner. Come tutti i ragazzini, presumibilmente normali, si chiude in camera davanti ad un porno, ma carattere o meno è troppo piccolo per essere spigliato in una situazione del genere.
☆ Quirk:
Quirkless.
Avevo detto che il mondo lo avrebbe superato vero? Io non parlo mai a caso, la sfiga di nascere in quella misera percentuale, non hai un potere non sei normale. Oh no, poverino, adesso sarà depresso e si sentirà inutile, ed invece. All'inizio era scioccato, "chissà che quirk ho" si chiedeva più e più volte, chissà in quale modo sarebbe stato speciale, e si è ritrovato ad esserlo ancora di più. Non avere quell'uno distribuito a tutti e partire da zero, è piuttosto spaventoso e destabilizzante. Ma è impossibile per un egocentrico non amarsi.
<<Non ho bisogno di un quirk per essere migliore di tutti voi>>. Piccolo impertinente, mentirei se dicessi che non sta tenendo fede a questa sua piccola promessa.
☆ Aspetto:
Alto un metro e settanasei dovreste vederlo senza la maglietta. In compenso dell'assenza di un quirk ha sempre avuto un fisico atletico, ha passato la sua intera infanzia a fare esercizio fisico, non si direbbe ma il ragazzo è iperattivo. Da asiatico doc, il colore della carnagione è proprio di quella tonalità che noi, volgarmente, chiamiamo giallastra, con un sorriso smagliante, se non ha quel ghigno furbo o sguardo incazzato. Capelli ed occhi castani, piuttosto chiari rispetto alla media, baciato dalla fortuna sull'aspetto, è qui che ha messo tutte le mancanze del quirk. Ha le mani ricoperte di graffi, cicatrici e calli, soprattutto sui palmi, tra tutti gli sport che poteva scegliere ha deciso che il parkour era il suo preferito.
☆ Caratteristiche da Villain:
Ed ecco il punto dove l'egocentrismo spicca il volo. In una persona come Satoru poi? Mi dispiace, vi ruberò tanto tanto tempo.
Ma andiamo con ordine.
雷神
Raijin. Il nome scelto dopo una lunga lite con la madre, secondo lei un "World's Supreme King" era esagerato, e come darle torto, dopotutto lei ha sempre ragione, è una donna.
Raijin, nella mitologia giapponese è il Dio del tuono e dei fulmini, difatti la traduzione letterale è: 雷 "tuono" 神 "dio". Non è il motivo qui, quanto il messaggio. Se un ragazzo senza quirk si definisce come una divinità, minore o maggiore che sia, va a mostrare alla società quanto sia irrilevante il possedere o meno un "superpotere". Satoru sta andando, consapevolmente, a distruggere anni ed anni di un sistema basato sul più forte.
Ma perchè proprio il tuono? Per il senso di potenza e paura che immette nei bambini appena nati? Probabilmente è anche un poco per questo, principalmente è per via della sua arma. Essendo un ragazzo quirkless, l'unico modo di tenere testa a quelli che sembrano essere superumani è con un equipaggiamento decente, ma gli piace viaggiare abbastanza leggero. L'unico armamento che non può sostituire è la sua AR15 personalizzata. Una mitragliatrice modificata con proiettili elettrici, hanno più un effetto stordente che letale, a meno che il bersaglio non sia cardiopatico, mi dispiace amico, vita breve. Non si definisce un assassino, quindi poco gli importa di ammazzare qualcuno, anzi, preferirebbe evitare morti vane, ma per sicurezza è possibile notare come si porti comunque una pistola, Glock 17, ed un coltello tanto per stare sicuro. Chi vuole testare la sua mira? È stato addestrato da quella gran donna della madre, vorrei solo ricordarlo.
Adesso passiamo al costume, qualche aspettativa? Sarei curioso, avete poco tempo. Fatto? Pazienza.
Satoru non sacrificherebbe mai il suo stile composto di pantaloni comodi e giacche larghe, quindi si è andato a creare un outfit sia comodo che abbastanza stravagante per farsi riconoscere. Abbiamo dei pantaloni cargo neri, una maglia attillata a collo lungo ed infine una giacca bianca che dà un'atmosfera moderna e quasi cyberpunk. Ha scelto inoltre un elmetto nero con una visiera dal vetro rosso a specchio per coprire il volto. Comodo ed anche singolare, qualcosa che solo lui farebbe, no?
Ed arriviamo anche qui all'ultima parte con le azioni più oscure del nostro piccolo tossichello. Il figlio di una Yakuza avrà la fedina penale nera come il carbone, giusto? Beh sì, così dovrebbe essere. È colpevole solo del giro di droga, e no, non sto parlando di cosa si vende ai propri amici. La madre l'ha fatto lavorare più volte con lei, fino ad affidargli la gestione dell'erba e della cocaina. In compagnia di un uomo più grosso e spaventoso di lui, Satoru andava a stringere accordi e far circolare la merce, prima solo in Ikebukuro sotto sorveglienza della madre, poi in tutta Tokyo, mentre adesso i suoi carichi ed investimenti arrivano come minimo in tutto il Giappone. Giovane e formato, il suo obbiettivo è di invadere e governare i commerci di droga, per poi salire alla vera e propria conquista del mondo dal punto di vista politoco-economico.
☆ Carattere:
Fastidioso.
È difficile farsi piacere qualcuno di schietto, figurati se aggiungiamo che si comporta da stronzo. Non voglio dire che a primo impatto risulta uno stronzo, perchè lui è uno stronzo. Oltre all'essere un incredibile pezzo di merda è un egoista, al livello: tutto ciò che tocchi è mio, avete presente quando i bambini hanno quella fase merdosa dove qualunque cosa tu prenda è loro, e dovranno ricordartelo. Ecco Satoru è uguale, te lo dice con lo sguardo e se poco poco provi a toccare fisicamente ciò che non devi, potrebbe tirarti un pugno a costo di farsi sentire. Il suo egoismo è tutto quello che lo porta ad andare avanti alla fine, quindi finchè una cosa gli conviene la farà, anche se significa essere un falso di merda, anche se significa essere più opportunisti dell'opportunismo stesso.
Narciso.
Potresti chiamarlo narciso conosce solo se stesso, si ama e si nota. Ma avete mai la sensazione che vi amate tanto e vi atteggiate come padroni del mondo solo perchè siete così insoddisfatti dalla vostra persona che quel complesso d'inferiorità genera un ego fittizio, o meglio, il complesso di Dio? Stiamo entrando nella sfera segreta. Satoru si presenta sempre fatto da una qualche sostanza stupefacente, e con un ego smisurato, tanto che si paragona ad un Dio più e più volte. Quanto folle per un quirkless credersi così tanto sto gran cazzo, non trovate? È adorabile. Ma perchè tutto ciò? Perchè alla fine: si odia.
Non ha un quirk super figo, l'universo gli ha detto di farsi da parte, non è così empatico come le persone normali, sarai figli di una mafiosa e un pezzo di merda di cammello ma non è una scusante alla tua coscienza morta. Lui non è altro che un ragazzino tossicodipendente, eppure se il mondo lo ha preso a schiaffi e con lui ci ha giocato a ping pong, ha trovato questo ego. Non è che ha un forte animo e non si piega, tanto meno il nata principessa cresciuta guerriera angelo bianco dall'anima nera. Ci sono momenti in cui si ferma e si deprime, ma Satoru vuole vivere, e vuole vivere al meglio. Perchè alzarsi al mattino, mettersi davanti ad uno schermo, mangiare quello che ti puoi permettere, dormire quando vuoi, lavorare o fare il minimo del tuo dovere ed andare a dormire non è vivere. Non è vivere se non senti il divertimento salirti come ti sale la botta dopo una canna piena di fumo. E tempo fa lui ha deciso che la sua vita per essere vissuta dev'essere piena di ambizioni. Senza quirk a divenire un villain, magari il migliore al mondo, gestire come la madre i guadagni del suo clan e prenderne anche il comando. <<Voglio conquistare il mondo>> dice a testa alta perchè lui è avido, stronzo, egocentrico e finchè non avrà ciò che vuole non ha intenzione di rallentare.
Ma adesso vediamo qualcosa di più pratico, basta la filosofia.
È davvero una spina nel fianco, il suo linguaggio è composto principalmente da sarcasmo, insulti e fin troppa ironia. Le sue espressioni cariche di sorrisi beffardi, ghigni e quello sguardo pieno di sicurezza, sicurezza fittizia. È un tipo caotico alla fine, ma non stupido, i suoi movimenti carichi di energie e forse aggressivi in una qualche maniera non sono altro che un modo per divertirsi. È sempre fatto sì, ma vi garantisco che si mantiene lucido abbastanza da accorgersi di alcuni dettagli. Stuzzicare le persone, farle incazzare, rischiare di scatenare una rissa e delle volte scatenarla è il suo pane quotidiano. Insomma, è leggermente masochista. Se dobbiamo parlare di quando invece mostra la sua intelligenza, non fa passi falsi o affrettati, è un ragazzo analitico anche se non si direbbe, ma proprio perchè non è stupido non mostrebbe mai di cosa è capace.
☆ Backstory:
Otto Agosto, alcune persone morivano mentre altre nascevano, ed ecco qui uno di questi nascituri, Kyokutō-Kai Satoru, a Tokyo da una mafiosa talentuosa ed uno stronzo come padre. Fin da quando era un pargolo i suoi genitori avevano l'abitudine di litigare, un uomo violento aveva come padre, ma picchiereste mai una donna nella yakuza? Ci ha provato non posso negarlo, ma si è ritrovato con la canna di una pistola sotto alla mandibola.
L'equilibrio in casa era precario, Satoru lo sapeva da sempre, ogni volta che la madre non c'era sentiva gli occhi di quel bastardo pronto a riempirlo di botte. Ed aveva sette anni quando il padre cominciò ad alzare le mani, un uomo triste che doveva sfogare la sua frustrazione.
Doveva essere Ottobre, Saturo aveva nove anni, la madre partì per due settimane, non poteva proprio portare via il figlio.
Aveva sentito il padre al telefono quel pomeriggio, sembrava stressato e di pessimo umore, e quel piccolo opportunista sapeva cosa avrebbe affrontato una volta rientrato a casa quell'uomo.
"Non gliela darò vinta" pensava. Non c'era la madre, sarebbe stato pestato.
Si chiuse nello "studio" della madre, nascosto sotto la scrivania.
E restò lì mentre quell'uomo brancolava per la casa.
E ci restò tutta la notte, al mattino successivo si svegliò, ancora lì sotto.
Al padre davvero non importava dove fosse o cosa stesse facendo.
Doveva andare in bagno e quando si avvicinò per uscire dallo studio, lo vide lì.
Occhi pieni di rabbia.
Sguardo privo di comprensione.
Come un mostro nel buio.
L'uomo entrò nella stanza ed alzò un braccio.
Immediata paura.
Gli occhi di Satoru oscillavano in tutta la stanza, ed un momento prima che il braccio di quell'uomo fu abbassato si era chiuso in un armadietto a pochi passi.
Battevano forti le mani di quel vecchio, sulla porta in metallo. Mentre quel ragazzino stava lì, e lì rimase finchè il padre non lasciò la casa.
Provò ad uscire e cercare la madre, ma nulla da fare.
Riuscì solo a raggiungere degli zii che dopo averlo consolato lo rispedirono a casa.
Ma con sua grande sorpresa, la madre tornò prima, e lui era salvo di nuovo. Non si sarebbe mai sognato di alzargli le mani con quella donna presente.
E passarono gli anni, e quei due divorziarono. Satoru ha 15 anni, vive principalmente con la madre ma il giudice vuole che deve passare tutti i weekend dal padre. Ha un fisico formato e sa usare un coltello, non si sognerebbe più di torcergli un solo capello essendo il figlio come la madre. Comincia a gestire quel gruppetto di spacciatori e poi sempre più in grande la madre lo educa ad essere, uno stronzo perfetto.
Ed aveva passato un weekend dal padre, bevendo e fumando fino a tarda notte con qualche conoscente, svenne per strada, o così dissero. Lo portò il padre dentro casa, se l'avessero sfregiato e la madre se ne fosse accorta poteva dire addio alla testa.
Perchè tutto d'un tratto sembrava un santo quell'uomo? Lo faceva davvero incazzare. Si arrese anche a capirlo un giorno.
Aveva finito le medie, e non aveva idea di cosa fare. C'era la mafia ma solo quello?
Non avrebbe mai sputato nel suo piatto se era portato dalla madre, ma avrebbe preferito una cosa più in grande.
Restò a dirigire gli affari della madre per qualche anno finchè l'occasione migliore non gli apparse davanti.
<<Voglio conquistare il mondo>>.
Ed eccolo qui, pronto e senza scrupoli.
☆ Curiosità:
Spero che vi vadano bene, sono solo piccole cose.
Gira con almeno 0.6 grammi di fumo addosso.
Per accendino ha uno zippo vecchio stile, di quelli che si caricano a benzina.
Ha comprato delle mutande di Dragonball, e no, non ha paura di usarle.
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