Brain Washing (secondo Oc)

Heya heya! Arrivo all'ultimo scusateー ecco qua il secondo be ready ora arrivano anche le altre schede. Come al solito se qualcosa non va basta avvertire. -lacuin  _fuinur_

Nome: Hale.
Di origine britannica, il nome di: "Hale", sembra avere ben due significati. Ovvero quello di: "eroe" e successivamente: "colui al di sopra degli altri". Potrei dire, imitando i suoi modi, che è poco narcistista e per niente eccentrico.

Cognome: Knight.
Il suo cognome significa letteralmente: "cavaliere", Nome: Hale.
Di origine britannica, il nome di: "Hale", sembra avere ben due significati. Ovvero quello di: "eroe" e successivamente: "colui al di sopra degli altri". Potrei dire, imitando i suoi modi, che è poco narcistista e per niente eccentrico.

Cognome: Knight.
Il suo cognome significa letteralmente: "cavaliere", sembra quasi ironico perfettamente in pendant con il suo nome. Come se qualcuno stesse cercando di sabotare la sua permanenza nella scuola obbligatoria, incitando i bulli a dargli un buon trattamento solo per nome e cognome.
Questo cognome non è altro che la prova di aver avuto un parente, probabilmente nel medioevo, che svolgeva quel lavoro.

Età: 27 anni.
Sotto il segno del Toro, nato il primo maggio. La giornata dei lavoratori, conosciuta oggi come una giornata di riposo, l'aspetto come i modi di Hale sembrano esattamente quelli di un uomo rilassato. Bellissima coincidenza, no?

Nazionalità: Scozzese.

Aspetto:


Hale ha un aspetto leggermente particolare, fuori dal comune, chiunque se lo ricorderebbe inconsciamente per più di un paio di minuti. Ha un fisico robusto, spalle larghe, fianchi anche piuttosto larghi, e anche le gambe come le braccia sono abbastanza forti e posseggono spessore. Eppure, i muscoli presenti sul suo corpo non sembrano allenati, non accennano infatti ad un allenamento, più che altro sono presenti per l'attività fisica fatta in passato, quando era più giovane. Come già specificato, Hale va per trent'anni, eppure il suo volto come il suo sguardo, sembrano trasmettere più anni, potrei dire che non se li porta bene come dovrebbe. È alto un metro ed ottantaquattro, anche se le sue spalle, come il suo fisico, lo faccia sembrare leggermente più basso. Ha il collo magro e lungo, più del normale, eppure non è un dettaglio che stona nella sua interezza. Le sue clavicole sono sporgenti e principalmente in vista. Lo sguardo nel suo volto è vuoto, perso, quasi svogliato e mezzo assonnato, sembra infatti avere sempre la testa tra le nuvole. I suoi occhi sono fini e rossi, stretti, dalle pupille piccole, sembra quasi cattivo e crudele, considerando che appena sotto si possono notare i solchi delle occhiaie. Ha la bocca sottile, la pelle pallida, incredibilmente pallida, ma dopotutto è comprensibile essendo nato a nord. Si può notare che le sue sopracciglia siano anche spesse, e forse sono proprio quelle a dargli anche un aura gentile. Sull'orecchio sinistro è possibile notare un orecchino, un ricordo lontano della sua gioventù, così come i suoi capelli. Che cosa afflige la testa dell'uomo? Una chioma grigiastra, rovinata e spelacchiata, quello non è altro il motivo per cui Hale si possa definire strano alla vista. Posso affermare, che come il buco all'orecchio, i suoi capelli sono stati vittima delle sue cosiddette: "cazzate giovanili". Con degli amici, in passato fece una decolorazione con gli amici, ma qualcosa andò storto, e si rovinò solo la chioma. Ora come ora, li porta corti e spettinati, lasciando che i ciuffi vadano come vogliono, l'unica indicazione che prova a mantenere è quella di indirizzare i capelli in due direzioni per lasciare l'occhio sinistro scoperto.

Carattere: Guardalo attentamente, come lo descriveresti? Forse caldo, una presenza calda, quasi come quella di una persona cara. Però aggiungerei anche qualche altro aggettivo, forse dolce, o probabilmente anche smarrito o perso. Infondo è questo l'effetto che dà Hale, di un uomo per le sue, un po' perso, con la twsta fra le nuvole, uno strambo. Dalle parole dolci e tranquille, i gesti posati ed eleganti, una gentilezza quasi incredibile. Così tanto buono che sembra fare di tutto per soddisfare al meglio il prossimo nelle sue capacità. Forse anche un po' timido, ma pur sempre gentile e pacato.  Hale infatti non alzerebbe la voce neanche per una grave trasgressione, o in faccia ad una persona tanto odiata. Ha molto autocontrollo, oppure davvero non gli importa quello che dicono gli altri. È forte da questo punto di vista. Non si fa abbattere facilmente. Sembra una persona d'oro, no? Trovagli un difetto, quasi come cercare l'ago nel pagliaio. Invece no. Hale, infondo non è così. Non è dolce. Non è buono. È solamente un egoista molto schivo. È determinato, il suo obbiettivo, nel modo più discreto possibile lo raggiungerà sempre, con i suoi modi tranquilli. Non è altro che un manipolatore, è il modo più veloce per ottenere ciò che vuole pensando a quello che fa ed al suo modo di comportarsi. Troppo gentile ma allo stesso tempo crudele. È un ossimoro vivente, una contrapposizione, quale parte di lui è vera e quale una recita? Oppure sono vere entrambe? Ma cosa se fossero false tutte e due ed il suo vero sé è nascosto da qualche parte che neanche lui conosce? Non è forse strano che Hale sia sempre così inumano? Sembra davvero mancare di quei peccati che l'uomo commette spesso, o almeno solo di alcuni. Sicuramente è goloso, goloso di conoscenza ed informazioni. Fin da bambino ha sempre mostrato questo interesse nello scoprire nuove cose, si potrebbe dire che è andato a degenerare se lui non fosse così tranquillo. Lui manca di quell'empatia così tanto diffusa, non capisce chi fa le cose per gli altri, nonostante si presti sempre così disponibile e gentile, lui odia chiunque non sia così egoista. Vuole capire forse se anche i malati possono appartenere a quella categoria di persone da dover odiare, non che lo ammetterebbe mai. Infondo questo suo lato così "oscuro" viene spogliato solo da quel Dio, qualunque esso sia, seppur sempre esiste. Resta forse incerto, incerto su chi è, perché sa già dive sta andando, e quello gli va bene.


Curiosità:

- Tende a toccare spesso l'orecchino presente sul lobo dell'orecchio sinistro, come a giocarci.

- Beve parecchio caffè anche se sembra perennemente sotto effetto di oppiacei ("droga" usata anche negli ospedali per stordire o tranquillizzare, spesso somministrata prima di fare la nestesia).

- Tende a dormire abbracciando il suo cuscino che nella sua infanzia ha anche avuto un nome, quello di: "Nessie". Lo stesso del famigerato mostro del lago, lo ha sempre voluto vedere ci è rimasto quasi male quando ha capito non esistesse.

Storia: Nasce, come già specificato, in Scozia a Fort Augustus, paesino vicino il famigerato lago di Loch Ness, Hale non ha mai avuto modo do soddisfare tutti i suoi dubbi. Ripetendomi, lui ha semore amato studiare, anzi più che amato, non gli ha mai dato fastidio quasi gli faceva piacere. Si è anche sempre presentato poi preparato nelle materie scientifiche che umanistische. Essendo figlio unico, i suoi genitori si sono sempre un po' prestati a fargli avere quello che voleva e di cui necessitava, nonostante potessero contare solo sullo stipendio della madre, che faceva la guida turistica, la sua cittadina natale ha sempre avuto il solo peccato di poter andare avanti a turismo. Pensava spesso, molto spesso, sembrava esser diventato il suo passatempo preferito quando era piccolo. Ma non usciva quasi mai, tanto meno sembrava aver bisogno di amici, ma stava pian piano diventando il bambino modello, doveva obbligatoriamente avere anche una vita sociale. Così facendo i suoi genitori avrebbero potuto continuare a vantarsi di lui con altri genitori all'ingresso della scuola, non funziona in questo modo? Tutti riversavano aspettative su quel bambino, tanto che lo stress cominciò a cambiarlo. Più buono. Più gentile. Più tranquillo. "Così piaccio alla gente, no?" questo si chiedeva. Era così che funzionava, no? Ed ogni giorno diventava sempre più dolce, sempre più empatico sempre più umano potrei dire. Tanto che arrivò ad odiarle quelle persone, così buone da cariare i suoi denti, quindi si è sempre odiato in parte da solo. Cominciò a fare svariati sport, come giocare a baseball, oppure a calcio. Il figlio perfetto è anche altetico, no? Circondarsi di persone, dare ad ognuno quello che vogliono, solo per non deludere i suoi amati genitori. E fu così che arrivò ad i suoi 16 anni, basando tutto su riflessioni, circondato da persone, cambiando man mano che lo facevano gli altri. Che data importante, era maggiorenne nel suo paese, e questo vuol dire molto. Qualche giorno dopo uscì, di sera, per festeggiare con gli amici. Quella sera non c'erano nuvole, si potevano ammirare le stelle brillare alte nel cielo, ed il lago pieni di sfumature argentate riflettendo quella bellissima luce nella notte scura. I ragazzi erano felici, correvano, saltavano ed urlavano per le stradine di quel paese. Non si poteva dire che si annoiava, non lo faceva per niente, e più andava la notte più cominciavano le scommesse. <<Scommetto che non riesci a comprare dell'alcol>>. Diceva uno. <<Scommetto che non hai il coraggio di farti un piercing all'orecchio>>. Continuava uno. E fu così che andò lentamente. Prima bevereno poi continuarono a muoversi, ed arrivò quel dannato orecchino. Provarono a casa di qualcuno a fare la tinta ad Hale, con scarsi risultati avendo comprato prodotti sbagliati. Ma chi rimpiangeva quella notte? Ed il giorno successivo si risvegliarono nelle proprie stanze devastati dall'alcol. Hale in particolare. Era piegato in due tenendosi lo stomaco, aveva mangiato anche l'impossibile, la testa appoggiata sul cuscino ed il lobo in fiamme. "Chi diavolo me l'ha fatto fare?". Si chiedeva. Non si erano nemmeno assicurati che fossero tutti tornati a casa la sera prima. Infatti ne mancava uno all'appello. Quando la telefonata dei genitori di quel ragazzo arrivò a casa Hale si era appena alzato per andare a vomitare. I suoi capelli erano grigiastri, ed appena vide il suo riflesso nello specchio quasi volle colpirlo. Udì il suo nome e scese lentamente per rispondere al telefono, non era sorpreso tanto meno spaesato. Non era incuriosito, non era triste, non era qualcosa. Niente di niente. Infondo si scoprì essere quello che gli fece fare quel dannato piercing, e che lo fece bere come un dannato. Attaccò al telefono e tornò al bagno, disinfettando il lobo sinistro di quel povero orecchio. Più tardi quello stesso giorno uscì, andando a cercare l'amico. Lo stavano già dando per disperso. Lo trovò Hale, in riva al lago. Neanche si ricordava il suo nome. Lo pregava di scappare di portarlo via. Hale si accigliò fissandolo, perché mai una richiesta così stupida? Per poco non si mise a ridere quando sentì la risposta. <<Il mostro ci mangerà>>. Pronunciò quelle parole, ed il ragazzo non fece a meno di ridacchiare. <<Ma come, hai paura di Nessie?>>. Domandò lentamente, era ironico. Il mostro marino che doveva abitare nel lego, Nessie, non esisteva, o così si pensava. Non c'erano prove scientifiche, tanto meno fotografiche, era tappa dei turisti. Hale si avvicinò e lo prese per la testa saldamente. Mettendo una mano sulla sua fronte, volendo spingerlo dentro l'acqua più in profondità. Il ragazzo urlò supplicandolo di non farlo, e lui ritirò la mano ridendo di gusto. Lo tirò via, nascondendolo tra la vegetazione sulla riva. Era totalmente cambiato, cosa doveva aver visto? Oppure solo il conoscere la leggenda del mostro con l'alcol l'aveva mandato in crisi? Ma era divertente, come poteva ora lasciarlo andare? Bastò una piccola minaccia: "Se non farai come ti dico ti darò in pasto a Nessie", per tenere quel ragazzo fermo e buono. Ed ogni giorno andava lì, ci parlava e lo manipulava. Tutto quello che diceva sembrava vero ed assoluto, come se fosse il Dio di quel ragazzo. Lì capì quanto insulso un umano poteva essere, bastava dare una certezza, un luogo sicuro, e quella persona sarà sempre dalla tua. Era disgustoso ma interessante allo stesso tempo. Dopo una settimana circa, lo consegnò alla polizia, ed Hale Knight è una brava persona, lui non l'ha rapito, l'ha solo ritrovato.
Cominciò a scegliere i suoi studi, psicologia principalmente insieme alla medicina. Era sul serio quello che voleva fare? Ovviamente, quanto poteva toccare il basso un essere umano? Quando completò gli studi al college, con tanto di laurea, non sapeva dove andare. Come poteva lavorare conoscendo il suo obbiettivo? Fu quasi come un provvedimento divino, puff in un secondo si presentò a lui, l'opportunità di lavorare in quel centro. La colse al volo, perché era quello che voleva, e tutto era così bello per essere vero che ci furono giorni in cui pensò di star sognando.


Oggetto scelto: Il suo orecchino sinistro, non è altro che un punto d'argento, con il quale ha preso l'abitudine di giocare, decise quindi di non toglierlo.

Paziente scelto: Il paziente afflitto da Philophobia. Detta anche filofobia, non è altro che la fobia dell'innamorarsi. Il paziente ha paura quindi nell'amare qualcuno, e questo lo porta ad isolarsi e ad autodistruggersi in sé. Hale si è ritrovato attratto da questa fobia, forse era la migliore da scegliere consederando il suo scopo.

Orientamento sessuale: Pansessuale. Ad Hale sinceramente non importa intraprendere relazioni, non è il suo obbiettivo primario, ma c'è comunque la vaga possibilità. Il suo compagno o compagna però, dovrebbe essere pronto o pronta a gestire il suo lato peggiore, quello del bastardo manipolatore marcio fino al midollo. 

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