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INT. SALA DA BALLO DEL PALAZZO REALE - NOTTE
Christian si avvicina a Malie, da sola in un angolo.
CHRISTIAN: Malie... Dobbiamo parlare.
MALIE (Annoiata): Lord Ide... Muriel eΜ una mia amica.
CHRISTIAN: Lo so. Ma io non sono piuΜ interessato a lei. Io voglio te.
MALIE: Ne abbiamo giaΜ parlato. Io non voglio ferire Muriel.
CHRISTIAN: Dovevi pensarci prima.
MALIE: Senta... Quello che eΜ successo tra noi non si ripeteraΜ. Se ne faccia una ragione.
CHRISTIAN: Ma io non voglio lasciar stare. Io voglio lasciare Muriel e impegnarmi con te.
MALIE: Non la lasceraΜ. Alla sua famiglia fa comodo che sposi Muriel. EΜ anche cugina di quarto grado dei fratelli Stafford.
CHRISTIAN: Lo so, ma le cose cambieranno, se mi manderai un segnale.
MALIE: Io non posso farlo, Lord Ide. EΜ sbagliato...
CHRISTIAN (Un poΜ arrabbiato): Sai qual eΜ il tuo problema? Scegli le cose che ti convengono, non quelle che vuoi. Io ti ho dato la mia parola. Ti ho dato la mia completa disponibilitaΜ. Ma se non mi vuoi, tanto vale che rimanga con lei.
MALIE (Con un'espressione triste sul volto): Io non so cosa dire...
Christian e Malie rimangono in silenzio per qualche secondo. Lei sembra davvero triste, lui la guarda in modo freddo.
Ad un certo punto Muriel si avvicina a Christian e lo prende per il braccio.
MURIEL: Christian, vieni a ballare con me.
MALIE (Un poΜ gelosa, ma cerca di nasconderlo): Vai a ballare con Muriel?
CHRISTIAN: Certo che ci vado.
Christian le lancia un sorriso sprezzante e va a ballare con Muriel. Malie rimane a guardarli. Poi Christian vede il re in fondo alla sala.
CHRISTIAN: Scusa, bellezza, devo lasciarti da sola di nuovo. Ho dei doveri reali.
Christian bacia Muriel. Poi guarda Malie, che lo sta ancora guardando, un'espressione cupa sul volto. Poi Christian si avvicina al re.
CHRISTIAN: Sua maestaΜ...
Christian fa un accenno di inchino.
CHRISTIAN (CONT'D): Ha ricevuto i biglietti per le partite di polo?
TYBALT: Si. Ho apprezzato il gesto.
Christian annuisce.
CHRISTIAN: Come le ho scritto, puoΜ anche venire quando vuole alle nostre partite di polo e puoΜ giocare se le va. Saremo felici di averla in squadra. Ovviamente scegliamo con cura le persone da invitare. Di certo non invitiamo il popolo. A proposito, sono pienamente d'accordo con lei riguardo l'editto.
TYBALT: Davvero? Almeno qualcuno che eΜ d'accordo... Mio zio Fred, che poi eΜ il mio consigliere reale... Lui e Althea, mi hanno letteralmente insultato.
CHRISTIAN: Non capiscono. Io l'ho trovata, invece, un'idea geniale. Credo, infatti, che i nobili debbano rimanere nobili e i poveri debbano rimanere poveri. Loro sono tanti parassiti. Non portano avanti la societaΜ. Noi si. Chi merita di andare avanti e di sopravvivere siamo noi. Sa, a volte io e i miei amici siamo amici (fa un gesto delle virgolette con le dita, mentre pronuncia la parola amici) di Knut. Ma solo percheΜ cosiΜ beviamo e non paghiamo. EΜ un'amicizia conveniente, ma lui non eΜ uno di noi. Ad ogni modo... Spero che saremo amici da ora in poi.
TYBALT: Ma certo. Amici.
In quel momento sopraggiunge Rohesia.
ROHESIA (Rivolgendosi a Tybalt): Scusa, Tybalt, hai per caso visto tua sorella in giro?
TYBALT: No...
ROHESIA: Giustamente prima fa organizzare il ballo, poi sparisce. Questo eΜ il ringraziamento per tutto quello che facciamo per lei.Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β
CHRISTIAN: Io vado...
Christian esce di scena.
TYBALT: Madre, stavo parlando con un nobile. Stavo parlando dell'editto.
ROHESIA (Continua ad alzare la voce): Non mi interessa. La prossima volta che organizzerete balli tu e tua sorella non contate su di me. E, santo cielo, trovala.
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