‡Prologo‡

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‡𝕻𝖗𝖔𝖑𝖔𝖌𝖔‡
«† • 𝖀𝖓𝖆 𝕾𝖕𝖊𝖗𝖆𝖓𝖟𝖆 𝕯𝖎𝖘𝖕𝖊𝖗𝖆𝖙𝖆 • †»

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Tutto era pronto. Finalmente pronto. Nella penombra di quella stanza illuminata dalla luce degli schermi, che altrimenti sarebbe stata completamente buia, una sagoma revisionava il luogo che aveva preparato in precedenza.
Attraverso gli schermi poteva vedere tutte le sale, preparate con la massima cura e attenzione. Accavallò le gambe tra loro, seduta sulla poltrona davanti al pannello di controllo, mentre usava una mano per tenersi il capo, il gomito puntellato sul bracciolo. «Ci siamo, finalmente...» La mano libera andò a cercare quella della figura seduta accanto a sé, che non esitò due volte a intrecciare quelle dita affusolate con le proprie. La seconda figura strinse forte la mano alla prima, e si percepiva che non era rilassata. «Io non so se questa sia davvero la cosa giusta da fare» borbottò poco dopo la seconda, ma la sua voce sembrava ovattata. «Ti prometto che sarà l'ultima volta che uccideremo. Ma questa volta è necessario... Per salvarli. Anche se non lo sanno, ma sono più al sicuro qui che fuori da questa struttura. Dobbiamo compiere l'ultimo sforzo». La prima figura si voltò a guardare la seconda, ricevendo in risposta un sospiro. «Comunque ti conviene toglierla» aggiunse infine. Dopo qualche secondo, la seconda figura riprese a parlare. «Solo... Non essere troppo crudele». Silenzio totale. E poi, la voce del primo figuro riprese a parlare. «Lo sai che, per come lei mi ha fatta, non riuscirò a essere indulgente.». Detto questo, sospirò la seconda ombra, e sospirò anche la prima sagoma, che cambiò posizione delle gambe. Poco dopo si alzò in piedi, portando con sé la seconda sagoma. «Tieni» disse, per poi porgere un disco in metallo. Lo applicarono e lo attivarono, per poi dirigersi verso la porta. «È ora di prepararsi». Aprì la porta, uscirono entrambi i figuri e uno dei due la chiuse a chiave. «Loro sanno tutta la situazione, vero?». «Sì, ne sono al corrente. Non volevo togliere loro i ricordi, altrimenti sarebbe stato troppo difficile salvarli. E poi, vista la nostra natura, che è uguale alla loro, è come se non avessimo mai avuto dei ricordi veri e propri.» La seconda figura annuì, per poi stringere ancora la mano che teneva forte. «È ora di andare a prepararsi... Sono già qui addormentati, dobbiamo solo svegliarli.» La prima si sollevò in punta di piedi, lasciò un bacio sulla guancia del secondo figuro e tornò a terra. Si guardarono ancora negli occhi, una scintilla di preoccupazione in essi, e poi sciolsero le loro mani. In pochi minuti diventarono altre persone. Poi raggiunsero la prima sala, si stesero a terra e chiusero gli occhi. Di lì a poco, si sarebbero svegliati tutti quanti. Per un gioco di omicidi che li avrebbe salvati, letteralmente.

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Giorno a tutti!

Benvenuti a tutti in questa roleplay firmata Csillag e Remény! (Se vi chiedete cosa significhino, non chiedetecelo: abbiamo pescato delle sillabe a caso per comporli-)

Ma comunque!

Come avete potuto intuire, questa role è un po' tanto assurda, ma speriamo comunque che possa piacere

Se volete iscrivervi, commentate qui con: "Affermo di aver letto le regole e sono consapevole che Remény e Csillag potrebbero ammazzare brutalmente il mio pg da un momento all'altro"

Le regole sono nel capitolo dopo

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