Cap. 3 "Mi sembri stanco."
Prima di iniziare uso un nuovo metodo di scrivere:
Una sola virgoletta equivale ai pensieri (es. 'aiuto sono gay')
Due invece quando si parla (es. "Aiuto sono gay" -disse l'autrice disperata)
Ok ciao 💕
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punto di vista di germania.
' il mio cuore iniziò a battere per la paura quando america disse quelle parole. "Perché io ti amo". Quella frase continuava girarmi in testa accompagnata da un malditesta fulminante. Cosa voleva da me ora? Avermi infastidito non era abbastanza? Facendo finta di non conoscermi e imbarazzandomi a scuola nemmeno? E poi cosa cazzo ci trovava in me dopo che ci siamo lasciati?! I miei pensieri erano veloci come un automobile della moto GP e sembrava nessuno potesse fermarli, stavo perfino per piangere, ma per fortuna il mio italiano preferito venne a soccorrermi appena scoprì dov'ero '
"HEY TESTA DI CAZZO LASCIALO IN PACE!" -Urlò Italia insieme ad altre bestemmie e insulti mentre il Vaticano,con l'aiuto di San marino, lo fermavano dal picchiare in qualche modo America.
' Mi alzai anch'io per fermare Italia, vedendo che stava per esplodere. Letteralmente. Mi sentivo anche molto a disagio perché una folla si era creata attorno a noi, mentre parlavano del 'povero America' che stava per venire picchiato dal malvagio Italia proteggendo il suo amichetto. Tutti insieme formavano un accumolo di voci fortissime: Io. Odio. I. Rumori. Forti. Invece adoravo la quiete ma per colpa di un tipo a striscie non me la potevo concedere e neanche potevo mangiare. Poi fortunatamente qualcuno chiamò Canada per fermare il fratello che incitava Italia a picchiarlo se ne aveva il coraggio. '
"Ragazzi! Calmatevi! Che è successo Germania?" -Mi chiese Canada sapendo che America era poco affidabile come fonte.
"Io emh io ero venuto qua per mangiare e tuo fratello ha iniziato a darmi fastidio, dal punto di vista di Italia, che è venuto a, diciamo, soccorrermi. " -Risposi mentre Italia mi abbracciava da dietro mentre io tremavo un po' ancora dal ricordare il modo in cui America si era rivolto a me, così dolcemente.
"Ame di nuovo?"-Canada si rivolse deluso al fratello.
America non rispose, ma semplicemente si accovacciò a prendere gli occhiali da sole che gli erano caduti. per terra.
"Ragazzi per farmi perdonare vi posso invitare alla festa che faccio domenica-! Tanto i nostri non sono a casa." -Disse Canada per fermare il silenzio.
Io misi sù un sorriso finto. Odio i rumori forti, ma non potevo rifiutare la gentilezza del Canadese.
E così eccomi davanti al portone di legno a bussare vestito nel modo più random di sempre. Felpa, pantaloni a tuta e le mie occhiaie come accessorio. Appena la porta si aprì mi ritrovai in una festa semi morta: Gente ubriaca sul pavimento, musica al massimo volume; era peggio di quello che mi aspettavo, inoltre il mio amico malditesta mi accompagnò come ad un galà. Fortunatamente Finlandia ed Estonia si accorsero del mio malessere e mi indicarono una fuga sul balcone. Appena fui lì non feci che notare una nazione più grande di me, Era Russia.
Mentre mi sedevo in un angolo presi il telefono per capire dove diavolo era Italia, Russia prese una sigaretta e la accese.
"Che guardi?"-Mi chiese girandosi a guardarmi.
"O-oh-! Nono niente scusa.."-Risposi, rivolgendo il mio sguardo di nuovo sul telefono.
Lui sussurrò qualcosa sottovoce che io non riuscivo a capire. Probabilmente stava parlando nella sua lingua nativa.
Poi mi resi conto di tremare dal freddo; il russo, che se ne era accorto, mi aiutò a rialzarmi e mi diede la sua giacca.
"Vuoi che ti chiamo un taxi o qualcosa? Mi sembri troppo stanco per tornare a casa da solo. Di notte. " - Mi chiese.
Avendo annuito, lui sbuffò e lasciò cadere la sua sigaretta per lasciare posto al suo telefono per controllare l'ora.
"Dai ti riporto io a casa, sbrighiamoci però" - Disse, calpestando la sigaretta per evitare eventuali scintille.
Nel bel mezzo del tragitto iniziammo a parlare di alcuni interessi, come di quanto entrambi odiavamo i rumori assordanti. Non gli avevo mai parlato così allungo, ma nonostante tutto ci siamo divertiti di più noi due da soli che alla festa.
Poi non mi ricordo tanto perché ero anch'io mezzo ubriaco, ma almeno so che ero tornato a casa sano e salvo.
Ah e che mi buttai sul letto ancora vestito e con il giubbotto di Russia addosso.
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2 capitoli in 2 giorni il mio nuovo record-
<33
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