Cap. 2. Scuola
germany pov.
Un altro giorno un altra solfa. Erano più o meno le dieci di mattina e stanco morto come sempre mi continuavo ad addormentare nell'ora di geografia, ma avere America dietro di me che mi lanciava delle palline di carta rigorosamente masticate non era tanto piacevole per dormire. Dato che era anche il mio ex, che avevo lasciato perché era un semi-tossico, i suoi bro gli davano ragione, ingiustamente e quindi dopo un quarto d'ora si unirono alla nazione a strisce, lanciando degli aereoplanini manco fossi le torri gemelle.
Ad un certo punto la mia pressione era talmente alta che avrei voluto girarmi, sfracassare la testa alla nazione, facendola sbattere ripetutamente sul banco finchè la fronte non diventava un budino alle bacche rosse con aggiunta di fragole mature e lasagna fatta in casa dal padre di Italia. Siccome i professori avrebbero chiamato la polizia, mi limitai a chiedere di andare in bagno, cosa che mi disgustava perché solitamente le persone pisciavano dentro il cestino ma questi sono dettagli.
Quando entrai nell'inferno, apparte un disgustoso odore, per sollievo trovai Polonia e Italia che apparentemente saltavano le lezioni.
"Poi quindi quando sono entrato sta qua ha detto -- OH- Ciao germs! " - Mi accolse abbracciandomi Italia con Polonia interrompendo il suo discorso.
"Ciao ragazzi- State saltando le lezioni? " - chiesi alle altre due nazioni.
"Sì. E tu ti unirai a noi, contro o con la tua volontà. " - Mi disse Polonia prendendomi per il braccio e indicandomi un posto vicino al mega lavandino, sporco di schizzi.
E da quel momento iniziammo tutti a lamentarci, compreso io cosa che mi sorprende perché solitamente non mi lamento, ma mi tengo tutto dentro. I minuti passavano anche se sembrava che il tempo si fosse fermato ad ascoltarci; Purtroppo tutte le cose belle finiscono con il pranzo, la mia parte sfavorita della giornata perché beh- nessuno ci tiene tanto a sedersi con me apparte i miei amici per colpa della mia brutta fama con Ame.
La nazione a strisce rosse mi poggiò le mani sul tavolo, mentre lui le sue le metteva sulle mie spalle, stranamente delicato.
"Amore come stai? Tutto bene? Vuoi un caffè? "- Mi disse dolcemente.
"Come mai questo inaspettato cambio di umore Ame.? " - Replicai.
"Perchè io ti amo."
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2 mesi. 3MESI- SCUSATEMI TANTISSIMOOOOOOOO
A MARZO C ERA PURE IL MIO COMPLEANNO- SCUSATEMI VERAMENTE QUESTA VOLTA-
CIAO VI VOGLIO BENE <333333333333333
-autrice disperata
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