~ The Guardian Of The Five Runes ~

L'aveva osservata a lungo, d'altronde non c'era nient'altro da fare in mezzo a tutto quel verde.
La osservò.
E ancora.
E ancora.
Finché finalmente la ragazza iniziò a muoversi.
Si stava agitando ma dormiva ancora.
Stava sognando e dalla sua espressione triste capì che si trattava di un incubo.
Si avvicinò a lei delicatamente e iniziò a chiamarla ripetutamente.
« Jane! » disse una volta « Jane svegliati. » ripeté lui e con la mano la scuoteva delicatamente.
Jane aprì gli occhi lentamente e mentre si stiracchiava con lo sguardo cercava di capire da dove arrivasse quel tepore che le scaldava il corpo.
Si mise seduta a gambe incrociate. Aveva lo sguardo ancora assonnato e disorientato quando notò con sorpresa che John era riuscito ad accendere il fuoco.
« Allora non fai così pena come pirata » lo stuzzicò.
« Come fai a parlare dato che ti sei appena svegliata? » rispose lui.
« Dobbiamo ripartire. » affermò la ragazza mentre spegneva il fuoco e recuperava le sue cose.
Poi riaprì la mappa per cercare di individuare la direzione.
« Non manca molto, la nostra meta è subito dopo il ponte» disse Kaia.
Lui sbuffò, era stufo di camminare.
« Quando arriviamo? »
« Non iniziare! » lo zittì immediatamente.
Camminarono finché non arrivarono ad un ponte.
Era ricoperto da edera, John le si pose davanti « Vado prima io. Se è sicuro ti faccio un fischio ». Disse.
« Ah Ah, contaci». Lo superò lei iniziando ad attraversare il ponte.
Lui scosse la testa "dura come il mio vascello!" Pensó.
Sorpassarono il ponte e si trovarono di fronte ad un bellissimo spettacolo. Il sole rifletteva sul mare che sembrava brillare illuminando l'orizzonte e l'erba verde e sgargiante ricopriva l'immenso campo pieno di fiori colorati.
Un panorama che lasciava tutti senza fiato.
« Se c'era qualcosa qua, è sicuramente stata già sconfitta». Disse il Capitano con aria saccente.
« Guarda! » Esclamò lui indicando qualcosa che luccicava in mezzo al verde « Sono sicuramente le rune! Andiamo » concluse.
A Kaia non quadró la situazione, era stato fin troppo facile.
Se il guardiano fosse stato sconfitto, allora le rune non dovrebbero più essere lì.
Lo guardava incamminarsi verso di esse... "una trappola!" Pensò.
« Fermati! È una trappola! Non... » non riuscì a finire la frase che la terra iniziò a tremare.
Il paesaggio scomparve, lasciando il posto ad una caverna piena di rocce.
Le rune si trovavano al centro di essa incatastate all'interno di una scultura con la forma del muso di un cavallo.
Kaia collegò tutto, si ricordò dell'anima disperata ed oscura del famoso cavallo alato che vagava alla ricerca del suo salvatore.
Glielo raccontò sua mamma quando era piccola.
I due si ritrovarono divisi, Kaia da un lato della grotta e Dylan dall'altro.
« Hai un piano? » urlò lui.
« So chi è il guardiano, è un... » disse Kaia finché non venne interrotta da una gigantesca figura nera che si piazzò tra loro.
Completamente nero, scheletrico. Le sue ali ormai non avevano più neanche una piuma. L'unica cosa che gli restava erano le redini.
Gli occhi rossi cercarono Dylan, lo sentiva respirare.
Il ragazzo si nascose dietro ad una roccia, aspettando il momento giusto per attaccare.
Kaia cercò di aiutarlo chiamando l'equino, facendo da esca. E nel momento in cui questo si voltò John gli saltò in groppa e iniziò ad accoltellarlo.
Una, due, tre coltellate.
Il cavallo sembrava non farsi un graffio.
Kaia cercò di escogitare un piano mentre i due combattevano senza nessun risultato.
Dylan veniva scaraventato da una parete all'altra. Il sangue iniziava a scorrergli sul viso.
Era sdraiato a terra, il cavallo su di lui stava per sferrargli il colpo di grazia con il suo zoccolo di ferro.
Kaia lo guardò, in preda al panico cercò una soluzione e guardando il Capitano, vide il pugnale sbucare fuori dall'impermeabile.

Le tornarono in mente le frasi della vecchietta e la storia che le raccontava sua madre.
"Attenti al morso" disse l'anziana signora.
"L'anima di Pegaso vaga alla ricerca del salvatore.
Diventò Dark Pegaso a causa della disperazione e della maledizione di uno stregone che gli fece apparire un morso d'argento e delle redini nere come il suo corpo, così da poterlo comandare e obbligarlo ad uccidere chiunque provi a prendere il suo tesoro.
Si dice che ancora oggi stia custodendo qualcosa, e che Dark Pegaso stia ancora aspettando colui che andrà a salvarlo." Raccontava sua madre.

Kaia sentì i pensieri scorrere nella sue mente come un fiume in piena, e si ricordò del momento in cui la vecchietta gli consegnò il pugnale.
Non ci mise molto a collegare tutto.
Più veloce che poteva corse dal pirata e con un abile movimento gli tolse il pugnali dalla giacca.
Saltò su una roccia per aiutarsi a salire sul dorso dello stallone e con un gesto deciso gli tagliò le redini, facendo finalmente cadere il morso del cavallo per terra.

Scese da Pegaso mentre quest'ultimo ancora si sgranchiva la mascella.
All'improvviso una luce accecante iniziò ad uscire dal suo corpo.
I due si coprirono gli occhi e quando li aprirono si trovarono davanti un fantastico destriero bianco con delle ali immense, completamente ricoperte da piume.

Pegaso si staccò delicatamente un piuma da queste e la diede in dono a Kaia.
« Questo è per ringraziarti ragazza dal cuore puro. Mi hai liberato dalla maledizione ed in cambio ti dono la chiave per aprire la roccia contenente le rune che cerchi ».
E con un battito di ali se ne voló in alto, scomparendo tra le nuvole.

Ci ho messo un po' a scrivere questo capitolo, ma in questo periodo ho meno tempo di quello che pensavo.
Al prossimo capitolo lettori. 🖤

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