~ In The Journey Towards... ~
~ PRESENTE A: "The City Hunted". ~
Kaia e John arrivarono finalmente alla nave, erano ormai passati tre giorni ed era arrivato il momento di salpare.
Mentre la ragazza si mise a lavorare per scoprire come combinare le rune, il Capitano richiamò la sua ciurma avvisandoli che sarebbero partiti al calar del sole.
L'equipaggio si mise immediatamente all'opera per far ripartire la nave e John insieme a Kaia cercò di trovare una soluzione mentre attendevano il tramonto.
« Jane, qualche idea? » chiese il Capitano ormai disperato.
« C'è qualcosa che manca, guarda » Kaia gli indicò le rune, dovevano essere cinque ma ne avevano solo quattro.
« Ne manca una, forse... no, che idiozia!» disse il Capitano tra sè e sè.
Lasciò la ragazza a studiare le rune e si mise al timone per partire.
Le stelle erano ormai apparse alte e luminose nel cielo e John cominciò a cercare la costellazione a forma di coda di sirena.
La punta della pinna destra, la più lucente della costellazione, li avrebbe condotti alla Cittá Invisibile.
Kaia invece era intenta a svelare il mistero delle rune.
Le spostava da una parte all'altra del tavolo, le posizionava in svariati modi ma nulla sembrava accadere.
« Ci siamo! Dominique, stai al timone, la rotta la sai. Devo aiutare Jane o la strada sarà inutile » riferì John a Dom.
Dom era una sorta di Nostromo nonché il più fedele amico di John.
Sapeva che se mai avesse dovuto trovarsi in difficoltà, Dominique ci sarebbe stato per lui e viceversa.
Dom prese il timone e John si affrettò nel recarsi da Kaia negli alloggi.
« Trovato qualcosa? » chiese John entrando lentamente in camera.
Ma la scena che gli si presentò davanti non era quella che si aspettava.
Kaia ormai stanca si trovava tra le braccia di Morfeo.
John rimase dolcemente colpito da quel viso d'angelo che si era assopito sul tavolo e cercando di non svegliarla le mise una coperta sulle spalle, subito dopo andò verso l'uscita.
La guardò un'ultima volta e pensò "Se l'avessi conosciuta così non avrei mai pensato di trovarmi davanti una leonessa ribelle e so tutto io, sembra quasi dolce..." e concludendo il suo pensiero si chiuse la porta alle spalle.
~ CINQUE ORE DOPO ~
Kaia si sveglió tra le varie pergamene e i libri che aveva preso per tradurre il loro incantesimo.
Si rese conto di essersi addormentata e di aver perso tempo a dormire.
Si accorse poi che era notte fonda e senza fare confusione, accese una candela e continuò il suo studio rannicchiandosi nella coperta che si era trovata sulle spalle.
"Qualcuno si sta ammorbidendo..." pensò lei accennando un sorriso.
Mentre controllava le pergamene per vedere se le fosse sfuggito qualche dettaglio si portò una mano al capo, era stanca e non riusciva a concentrarsi.
Mancava un tassello e lei non riusciva a trovarlo.
Salì in coperta per prendere una boccata d'aria e schiarirsi le idee.
Trovò John al timone che da ore ormai aveva dato il cambio a Dom.
« Capitano! » esclamò Kaia mentre si avvicinava a lui.
« Jane! Anche tu sveglia? » chiese lui mentre sfoggiava il suo più bel sorriso.
In quel momento arrivò anche Dominique che finalmente andò a mettersi al timone.
« Vai a riposare,Capo. » disse l'amico al comandante.
Kaia e John si andarono a sedere a poppa della nave insieme.
Non avevano mai avuto un momento sereno per condividere qualcosa l'uno con l'altro.
« Ti piace il mare? » chiese John a Kaia.
« Non immagini quanto, ma tu come fai a voler ancora navigare per i mari dopo quello che ti è successo da bambino? » chiese lei.
« Non mi ha spaventato, mi ha dato più forza. Mi ha fatto capire che il mare è mio amico. Se avesse voluto uccidermi lo avrebbe fatto, invece mi ha cullato fino a quando non sono stato ritrovato dalla persona che mi ha salvato. » rispose lui.
Kaia restò in silenzio cercando di non oltraggiare il suo dolore, capiva bene il suo rapporto con l'acqua, anche lei aveva un legame speciale con essa.
Notò che lo sguardo di lui si fece triste e si avvicinò a lui per consolarlo. Con una mano gli accarezzò la schiena e con l'altra gli girò il viso fino a guardarlo negli occhi e gli disse
« Sei il pirata più rozzo che abbia mai conosciuto, ma sei anche molto forte, non abbatterti ora che stai compiendo la tua impresa ».
Lui continuò a fissarla negli occhi avvicinandosi al suo viso lentamente, ma poco prima di avvicinarsi alle sue labbra, vide un bagliore blu provenire dalla sua mano.
L'anello della ragazza si era illuminato e in quel momento le tornarono in mente le parole che le disse sua madre quando le consegnò l'anello in dono "Un giorno, saprai cosa farne".
La ragazza scattò in piedi come se le si fosse illuminata una lampadina e corse verso la stanza in cui stava studiando le rune.
Dylan la seguì a ruota e con piacere notarono che più si avvicinavano alle rune, più il bagliore diventava accecante.
L'ultima runa era sempre stata sotto ai loro occhi.
Nel momento in cui riuscirono a sistemarle tutte, si unirono in un'unica gemma e tornarono al posto a loro destinato, al centro dell'anello.
« Sei tu la chiave per entrare alla città fantasma! Eri destinata a salire sulla mia nave! » esclamò John entusiasto.
« Sembra di sì » rispose Kaia dubbiosa.
Iniziarono a frullarle in testa dei pensieri come "Il fato li aveva fatti incontrare per la loro vendetta o per continuare una missione insieme? Cosa c'era in serbo per lei? E che ne era della sua missione?"
E anche questo capitolo è stato pubblicato!
Vi chiedo scusa del ritardo! ❤️
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