6.
Mi feci una doccia calda, e mi misi comoda, pronta per andare a letto.
Non appena uscì dalla doccia, notai Blitz che giocherellava con Frisk.
Sorrisi inevitabilmente, era adorabile. Frisk ovviamente, non Blitz, che sia chiaro, lui adorabile non lo era neanche per sbaglio.
"Oh sei uscita finalmente. Hai qualcosa di comodo da prestarmi? Magari niente di rosa fluo come quella roba che hai addosso." disse, indicandomi con aria critica.
"Oh, che cazzo vuoi dal mio pigiama?" ribattei andando verso l'armadio a cercare qualcosa per lui.
"Puoi farti anche una doccia se v-" Mi bloccai notando che si era giá chiuso in bagno.
"Beh, fa come se fossi a casa tua, immagino." borbottai tra me e me, scegliendo una tuta e una felpa abbastanza larghi, e appoggiandoli sulla maniglia della porta del bagno.
Mi infilai sotto le coperte, e cominciai a cercare distrattamente qualcosa da guardare in tv. Il sonno mi prese lentamente, trascinandomi in quella dolce fase di dormiveglia.
Avevo un criminale dentro casa. Eppure, mi sentivo stranamente tranquilla.
Qualche minuto dopo- o forse un ora, non saprei dirlo- percepii Blitz che si infilava nel letto accanto a me.
Disse qualcosa, ma ero troppo addormentata per capirlo.
Ma posso immaginarlo, probabilmente era qualcosa del tipo:
"Ma che cazzo ti stai guardando?"
La mattina seguente mi svegliai tardi. Notai una figura accanto a me: Blitz, che dormiva profondamente con un cuscino stretto tra le braccia.
Cazzo non l'ho sognato pensai, come se la ragione mi fosse tornata in quell'istante e mi stessi rendendo finalmente conto del casino in cui mi ero cacciata.
E invece non me ne stavo affatto rendendo conto.
Mi alzai stiracchiandomi, e prima di andare in cucina a prepararmi un caffè , lo osservai meglio.
Blitz era...carino, mentre dormiva. Mi rendeva quasi difficile credere che fosse insopportabile da sveglio.
Mentre guardavo la macchinetta del caffè, inevitabilmente mi sentii di nuovo in dovere di includerlo nella mia routine. Decisi di prepararne uno anche per lui e apparecchiai con cura il tavolo per due: Due tazze, qualche biscotto e un pó di succo d'arancia.
Facendo questo, mi resi conto che tutto sommato mi mancava quella
dolce soddisfazione del prendersi cura di qualcuno.
Tornai in camera e lo trovai ancora nella stessa posizione in cui l'avevo lasciato dormire, ma ormai erano le 10. Ehi, non so come fosse abituato prima, ma se voleva continuare a nascondersi in casa mia, DOVEVA stare ai miei orari.
"Blitz." lo chiamai piano, senza ricevere risposta.
"BLITZ." ripetei più forte, ma ancora nessun segno di vita.
Provai a scuoterlo. Emise un verso lamentoso, segno che iniziava a svegliarsi.
Gli diedi qualche schiaffetto leggero sul viso, e finalmente aprì un occhio.
"Dai Blitz, svegliati."
"Mhhm...che cosa c'è?" borbottó con uno sbadiglio.
"Ho preparato la colazione." risposi con entusiasmo.
Mi guardó confuso, con lo sguardo ancora perso tra sogni e realtà. "Hai trovato una vocazione..?"
Scoppiai a ridere, incapace di trattenermi. Era buffo vedere quanto fosse simile a me il fatto che ci mettesse così tanto a riprendersi dal sonno.
"No genio, ho preparato, la colazione." ripetei più lentamente.
Lui si stiracchió, poi si voltó dall'altra parte restando sdraiato, come se volesse ignorarmi.
"Che cosa sei mia madre? Ti sembra il modo di svegliare qualcuno?"
"Anzi che non ti ho svegliato suonando delle pentole, ritieniti fortunato. Ora alza quel culo e vieni di la."
Blitz emise un altro lungo verso di protesta, ma alla fine si mise a sedere guardandomi male,ancora assonnato.
Scoppiai a ridere, i suoi capelli erano un disastro totale.
"Cazzo ti ridi." sbottó lui, il chè mi fece ancora più ridere.
"OH COSA C'È DI COSI DIVERTENTE?" continuava a sbroccare non capendo perché gli stessi ridendo in faccia.
"Nulla" dissi, avvicinandomi per sistemargli i capelli con una mano.
"Eri solo spettinato."
"Smettila di farmi da balia" borbottó, mentre si scansava e se li disordinava di nuovo.
Gli feci cenno col viso di andare verso la cucina, e dopo non molto finalmente, mi segui.
Quando vide la colazione apparecchiata, si fermo fissando il tavolo con un sopracciglio alzato.
"Ti ci vedo come casalinga disperata, fai sembrare credibile la scena." commentó sedendosi, e afferrando come prima cosa la tazza di caffè.
"Devo ridere?" risposi sarcastica versandomi del succo in un bicchiere.
"Nah."
"Non mi chiedi di assaggiarlo per te stavolta? Che ne sai se ti ci ho messo dentro qualcosa." dissi guardandolo con aria di sfida.
Lui, che stava sorseggiando tranquillo, si fermó di scatto allontanando il volto dalla tazza e scrutandola all'interno.
"Sto scherzando razza di idiota." risi prendendolo in giro.
Lui mi lanció un occhiataccia e addentó un biscotto, poi si fermó, fissandolo come se fosse appena stato tradito.
"Che diavolo è questo? È duro come un mattone."
"Non so di cosa parli, sono ottimi."
"Cosa sono, biscotti per cani?"
"Senti, li mangio ogni mattina e sono ancora viva, se non ti piacciono non mangiarli."
Blitz addentó di nuovo quello che aveva tra le mani, facendo una smorfia esagerata.
"No hai ragione, sono perfetti.. per rompersi i denti."
Alzai gli occhi al cielo, sorseggiando il mio caffè. "Dovresti essere grato,sai? Non tutti ti preparerebbero la colazione.. o meglio non tutti ti tollererebbero per più di cinque minuti."
"Grato? Oh certo, grazie mille per il caffè acquoso e i biscotti per cani. Ora posso affrontare la giornata sapendo di aver rischiato un'intossicazione alimentare."
"Sei assurdo lo sai? Sei l'unico criminale al mondo che si lamenta di chi lo ospita invece di preoccuparsi di essere catturato."
Blitz sorrise, con aria di sfida, appoggiandosi allo schienale della sedia.
"Sai qual è il bello? Che tu continui a tenermi qui. Forse sotto sotto ti piace questa compagnia indesiderata. Che c'è, lady ciclo si sentiva sola?"
"Si, assolutamente, adoro avere come ospite un parassita che si lamenta per ogni cosa e ruba il mio spazio vitale."
"Eppure non mi hai ancora buttato fuori."
Lo fissai per un attimo, cercando di capire se fosse più fastidioso quando parlava o quando aveva quel sorrisetto compiaciuto.
Alla fine scossi la testa, cercando di cambiare argomento.
"Comunque.. quali sono i tuoi piani per oggi? A parte lamentarti."
Blitz prese un altro di quei biscotti che tanto ripudiava e rispose con nonchalance "Pensavo di fare un pisolino sul divano e guardare la tv. Sai, cose utili."
"Nessun vecchietto da rapinare, o bambino a cui vendere droga?" risposi acida.
"Giornata libera, sai, non tutti lavorano come te, alcuni hanno una carriera più interessante che concede giornate libere come questa."
"Interessante? Certo, rubare e scappare come un cane randagio è proprio il sogno di tutti."
"Parla quella che versa drink annacquati a gente troppo ubriaca per accorgersene."
Lo guardai offesa, alzandomi dalla sedia e prendendo le tazze vuote.
"Sai cosa? Potresti provare a essere meno te stesso, così giusto per vedere se riesci almeno a fingere di essere sopportabile."
Si alzó anche lui, seguendomi verso il lavandino. "E tu potresti provare a essere meno acida, magari scopri che hai anche una personalità sotto tutto questo sarcasmo."
Mi girai per rispondergli, ma inciampai leggermente nel tappeto.
Blitz mi afferró per un braccio, evitando che finissi contro un mobile.
Finì tra le sue braccia.
"Occhio, non voglio essere accusato anche di omicidio." sussurró con un mezzo sorriso.
Mi ripresi scuotendo la testa e allontanandomi, ringraziandolo con una smorfia.
"Grazie eroe, ora se non ti dispiace, ho una vita normale da vivere. Tu torna a fare.. quello che fai di solito."
Blitz si appoggió al bancone, osservandomi mentre lavavo le tazze.
"Mh interessante, quindi la tua vita normale gira attorno al lavare bicchieri anche fuori dal lavoro."
Mi voltai , esasperata, spruzzandogli dell'acqua addosso.
Lui si scansó rapido ridendo.
Era l'essere più fastidioso che avessi mai conosciuto, eppure, non avevo la minima voglia di buttarlo fuori.
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vi sta piacendo questo rapporto un pó ostile un pó così :3 ? ✨
godetevi i capitoli carini e chill finchè durano perché se mi conoscete , sapete che se non ci metto del dramma in mezzo non sono io
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