20.

Mi preparai a fatica ,le mani mi tremavano e il cuore mi martellava nel petto.
Avevo il terrore che qualcosa andasse storto. Ma non potevo permetterlo.
Dovevo dare il massimo per testimoniare a favore di Blitz.


3rd person pov.


"Silenzio in sala, ORDINE!"

Il giudice fece il suo ingresso, la toga perfettamente sistemata e lo sguardo severo di chi sa di avere il potere nelle sue mani.

L'imputato non era ancora entrato in aula, ma la tensione era palpabile tra i banchi della difesa.

''Maledizione, ho i brividi...''

''Hey! Se c'è qualcuno che deve avere i brividi sono io che devo difenderlo... E sono piuttosto sicuro delle mie capacità. Tu, mio amante, mio sole, mio ranocchietto speziato... NON HAI FIDUCIA IN ME?!''

''Si si, Per carità...Ma si tratta di Blitz, hai visto tu stesso la sua fedina penale... E ancora non sappiamo nemmeno chi sarà l'avvocato dell'accusa.''

''Non ha importanza. Chiunque sia quello stronzo, non può competere con me.''

Fizz sospirò. Per quanto si fidasse di Asmodeus , temeva che Blitz fosse un caso troppo complicato persino per lui. E oltretutto non lo vedeva da almeno dieci anni, perciò gli era impossibile non essere nervoso.


Il tribunale si riempì. Giurati, spettatori, forze dell'ordine...e infine, la porta si sbalancò per rivelare l'avvocato dell'accusa.

Il passo sicuro e il sorriso strafottente nel suo volto si fecero subito riconoscere.
''Si si, dopo firmerò i vostri autografi, ma prima lasciatemi vincere questa causa. E non dimenticatevi di non mancare allo spettacolo di domani.''

Fizz e Asmodeus rimasero a bocca aperta.

''Non ci credo....'' Sibilò Asmodeous stringendo i pugni contro il tavolo, mentre Fizz sbiancava ancor più di quanto non fosse già bianco.

Era il suo vecchio manager. L'uomo di successo per cui stravedeva da piccolo e per cui aveva aspirato di lavorare per anni e anni.

Mammon.

Capo di tre aziende.
Regista di successo.
E ora....anche avvocato.

Fizz lo conosceva fin troppo bene. Avendo lavorato per lui anni e anni, sapeva perfettamente quanto fosse un abile manipolatore, narcisista e subdolo. Erano fottuti.

''Non preoccuparti..'' Mormorò Asmodeus cercando di rassicurarlo.
''La nostra difesa è abbastanza solita per stracciarlo''

Asmodeus sembrava sicuro di se, ma i suoi occhi tradivano una punta di nervosismo.

Mammon si voltò verso di loro e sgranò gli occhi nel ritrovarsi davanti due vecchi volti familiari.
''Che mi venga un colpo! Asmodeus in persona! Vecchio mio, come te la passi?...E Fizz... Quanto tempo...''

''Risparmiami queste finte cortesie, Mammon. So benissimo che non puoi sopportarmi e ,credimi, il sentimento è reciproco.''

Mammon sghignazzò con aria di superiorità, senza mostrare un filo di tensione.
''E tu Fizz? Non mi degni neanche di un saluto?''

Asmodeus si intromise subito, non lasciando spazio a Fizz di rispondere.
''Lascialo stare.''

''Oh non sapevo fossi anche il suo avvocato...Non sai è una pessima idea mescolare il lavoro e la vita personale?''

Fizz gli lanciò un'occhiata a metà tra l'irritato e il divertito. ''Ozzie...Lascia stare, posso parlare da solo''
Si volò verso Mammon e,con un sorriso tagliente, disse: '' Fanculo Mammon.''

Lo sguardo dell'altro si fece più freddo.
''Piccolo insolente, sai benissimo che se non fosse stato per me saresti ancora uno stupido orfano disabile''

''Bada a come parli''' righió minaccioso Asmodeus.

Mammon lo guardó con aria divertita.
''O sennò? Mi picchi facendoti cacciare dall'aula?''

Il suono di un martelletto risuonó forte nell'aula.
''ORDINE!''

Il giudice riportó l'attenzione su di sè mentre l'imputato faceva finalmente il suo ingresso.

Tutti si voltarono verso di lui.

Blitz avanzava lentamente con le mani ammanettate dietro la schiena. Sembrava stanco e aveva lo sguardo spento.
Non era una novità. Al suo ultimo processo non aveva proferito parola e nessuno si aspettava che stavolta fosse diverso.
Eppure stavolta, la quantità di persone presenti in sua difesa era sorprendente.

Asmodeus si era assicurato che fosse vestito in modo impeccabile.
Niente tute da carcerato, niente occhi truccati e niente cose da emo.
Doveva sembrare il più rispettabile possibile.
Potete immaginare quanto fosse scocciato Blitz della cosa.

Il giudice prese la parola.

''Dunque, oggi ci troviamo per giudicare Blitzo Bucko, accusato di... Qualcuno mi ricorda di cosa diavolo è accusato?''

Blitz fece una smorfia infastidita nel sentire il suo nome per intero con tanto di O.
Alzando lo sguardo incroció quello di Fizz e Asmodeus. Fece un piccolo e quasi impecettibile sorriso.
Fizz ricambió alzandogli il dito meglio con un sorrisetto del tipo: "Stronzo, è bello rivederti."

Mammon si alzó in piedi con fare teatrale.
''Signor Giudice Satanasso, mi permetta di illustrarle il tragico e disperato caso che abbiamo dinnanzi. Il signor Bucko è accusato di violazione di proprietà,furto e aggressione a pubblico ufficiale. Ma vorrei sottolineare che questi crimini sono stati commessi mentre l'imputato era giá in libertà vigilata, concessa dopo il suo precedente arresto per omicidio del figlio del nostro adorato sindaco Paimon. Inoltre-''

Asmodeus si alzò di scatto.
''Obiezione! E' compito del cancelliere esporre i fatti. Inoltre, non trovo necessario menzionare a inizio processo i crimini precedenti.''

''Accolta. Mammon, perfavore, non rendere le cose più faticose di quanto non siano già.''

Mammon lanció un'occhiata velenosa ad Asmodeus, che rispose con un sorriso tagliente.

"Molto bene." Il giudice si schiarì la voce. "

''Dunque... Difesa, come intendete dimostrare l'innocenza del vostro cliente?"

Asmodeus si schiarì la voce e si alzò con eleganza.
''Vostro onore..Vorrei soffermarmi non sulle accuse, ma sulla persona che ci troviamo davanti. Un giovane ragazzo vittima di un ambiente disfunzionale , di pressioni sociali, e di una vita segnata e marchiata anche in volto dalle ingiustizie."

''Obiezione! Se iniziassimo a giustificare ogni criminale con un infanzia difficile, avremmo milioni di serial killer a piede libero.''

''Respinta. Continua.''

Asmodeus fece un cenno di inchino.

''La ringrazio Vostro Onore. Non voglio suscitare pietà, ne paragonarlo ad altri criminali. Voglio solo provare la sua innocenza attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto davvero."

Mammon ridacchió.
''Oh andiamo, vogliamo davvero giustificare l'omicidio del figlio del sindaco?''

''Fino a prova contraria, il mio cliente non ha mai ammesso di averlo fatto.''

''L'hanno trovato con il suo corpo tra le mani. Non è una prova sufficente?''

''Non hai mai sentito parlare di persone che vengono incastrate ingiustamente?''

''ORDINE!" Tuonó il giudice "Smettetela di litigare come ragazzini, mi state dando sui nervi.''

Entrambi gli avvocati si scusarono e tornarono ai loro posti.

Il giudice sospiró, massaggiandosi le tempie.
''Che entri il primo testimone dell'accusa.''

Le porte si sbalancarono e ,a testa alta, entrò la stessa figura che Blitz aveva intravisto mentre veniva arrestato per l'omicidio di Stolas.

Un ragazzo dall'aria snob, vestito di tutto punto con un completo bianco e un boa di piume turchesi.
Con lo stesso sguardo gelido di quella sera, lanció un'occhiata verso Blitz.

''Il mio testimone è il signor Andrealphus. Fratello della promessa sposa dell'ormai defunto Stolas Goetia. Ha assistito all'omicidio e ha chiamato le forze dell'ordine''

Il giudice annuì e si rivolse a lui.
''Lei giura di fronte alla corte di dire tutta la verità, nient'altro che la verita?''

"Assolutamente si."

''Allora prego, ci esponga i fatti.''

Andrealphus si sistemó la cravatta e inizió a parlare con un tono impostato.
''Io ero lì. Stavo girando tranquillamente per i corridoi ad ammirare le opere d'arte appese ai muri, quando ho sentito un tremendo boato provenire dalla stanza del mio caro cognato. Delle urla. Una violenta lite. Mi sono subito allarmato e ,senza pensarci due volte , sono corso a telefonare alla polizia. Poi sono tornato indietro, con uno dei miei tacchi in caso dovessi difendermi. E poco prima di aprire la porta ho sentito Stolas urlare dal dolore. Ho spalancato la porta e l'ho visto..."

Fece una pausa teatrale con gli occhi lucidi da una finta commozione.
"Blitzo era lì, con gli occhi rossi dalla rabbia, mentre impugnava il coltello conficcato nel petto di Stolas..."

Il silenzio in aula fu rotto da una voce secca e carica di incredulità.
''Ma. Che. Cazzo.''

Tutti si voltarono. Per la prima volta da quando era stato accusato, Blitz aveva parlato in aula, generanso uno stupore generale.

''Quante cazzate stai dicendo?'' ringhió stringendo i pugni.

Il giudice lo osservó con un sopracciglio alzato.
"Oh, allora parli?."

''Questo stronzo sta dicendo un mucchio di cazzate.''

''Ciccio, per quanto la tua opinione sia illuminante, non puoi interrompere l'accusa." sbuffó in giudice. "Sta zitto finche non sarai interpellato. Cosi facciamo le cose in fretta e posso andare a cenare.''

Blitz serró i denti, mentre Andrealphus si ricomponeva e continuava con un finto tremolio nella voce.
''...Dicevo..Per fortuna gli agenti sono arrivati in tempo. Altrimenti da come mi guardava, il prossimo sarei stato io.''

Mammon, si alzò con espressione soddisfatta.
''Dunque, lei afferma di aver visto Blitzo impugnare il coltello nel petto di Stolas.''

''Si''

''E cos'ha provato in quel momento?''

Andrealphus abbassó lo sguardo e le lacrime iniziarono a rigargli il volto.
''Io...pensavo solo alla mia povera sorella... che era appena stata privata del suo grande amore...Loro due si amavano sa..? e lei è... ancora distrutta.''

Blizt lo fissava a bocca aperta chiedendosi come potesse essere naturalmente così falso.

Asmoudeus intervenne con voce ferma.
''Lei sta affermando di aver visto della 'rabbia rossa' negli occhi di Blitz. Eppure, quando è stato arrestato era in evidente stato di shock emotivo... Un cambio un pò troppo repentino, non trova?''

''Non si aspettava di venir beccato, è ovvio. Il bastardo.''

''E mi dica signor Andrealphus...Secondo lei, che motivo avrebbe avuto il mio cliente di uccidere il figlio del sindaco?''

''E io che diavolo ne posso sapere di cosa passa nella testa di quel criminale?! Invidia? Fame di potere? Chi diavolo può saperlo, se lui non parla?''

Asmodeus si voltó verso il giudice.
''Appunto. Vostro onore, posso chiederle di dare la parola al mio imputato?''

Il giudice sospiró.
''Beh, se finalmente h deciso di parlare perchè no?''

''Blitz... Posso chiederti cos'era Stolas per te?''

Blitz sentì una morsa al petto. Voleva urlare e spaccare tutto, accusare il vero colpevole, ma sapeva che sarebbe stato inutile. Doveva giocarsela bene.

''Io...'' La sua voce tremava, le sue mani anche, ma non poteva restare zitto di nuovo. Stolas meritava giustizia.
''Stolas e io... eravamo amanti.''

L'aula esplose in un brusio di shock.

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Non io che mi sono messa a guardarmi forum e dei processi reali per cercare di fare le cose quanto più real possibile💀
Posso fare giurisprudenza dopo oggi.
Ho dovuto interromperlo così perché stava venendo esageratamente lungo e cazzo, credo che durerà anche più di due capitoli sto processo, spero di non renderlo noioso AAAA.

Non ho letteralmente trovato nulla con Mammon umano- quindi niente immaginatelo come uno di quegli avvocati cattivi dei film , grassone,con la faccia da stronzo malvagio e con un completo verde...

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