17

Trovai subito il locale che mi aveva descritto Fizzarolli , era un edificio un pó kitsch, adornato da insegne luminose e poster che ritraevano , quello che immagino fosse lui , in pose stravaganti.

Entrai e subito fui scortata da quello che sembrava un maggiordomo, ai piani superiori.
All'interno vi era un'atmosfera vivace, una musica rilassante come sottofondo e diversi profumi riempivano le stanze.

Non appena entrai in quello che sembrava un lussuoso salotto, fui subito accolta da una voce che mi colse di sorpresa , facendomi quasi spaventare.

"Eccoti finalmente sei arrivata!"

Fizzarolli si avvicinó con un sorriso smaliante, era alto quasi quanto Blitz, e indossava abiti eccentrici e molto colorati.
Il suo volto era particolarmente pallido, come se ci avesse buttato tutta la boccetta di correttore sopra, forse per coprire qualche cicatrice.

Mentre si avvicinava notai che le sue braccia si muovevano in modo strano, quasi robotico, e facendoci più attenzione mi resi conto che non erano le sue braccia, ma protesi metalliche che sembravano costare quanto un rene.

Cercai di non rendere evidente che le stessi guardando per non sembrare irrispettosa, ma del resto, era esattamente come me lo immaginavo al telefono: Esuberante, eccentrico e con un'aura di sicurezza che metteva quasi a disagio.

"Ozzie, la nostra ospite è arrivata." esclamó voltandosi verso la figura imponente che era seduta dietro una grossa scrivania.
Un uomo alto, dalle spalle larghe, vestito di tutto punto con un completo altrettanto eccentrico e super costoso.

"E la nostra ospite sarebbe?" chiese, con una voce profonda, quasi suadente.

"È t/n , quella povera anima che Blitz ha coinvolto nei suoi casini."

"Hm, capisco" rispose l'uomo alzandosi e rivelandosi in tutta la sua imponenza.
"Piacere di conoscerti, io sono Asmodeous. Vuoi sederti o vuoi qualcosa da bere?" mi chiese, dimostrandosi più gentile di quanto mi aspettassi dal suo aspetto.

"No grazie, sono apposto." risposi con la voce che mi tremava appena. Ero ancora troppo scossa da quella scena che avevo visto poco prima. Il solo pensare a Blitz, mi spezzava il cuore.

Fizz incroció le braccia e sospiró pesantemente, notando il mio stato d'animo.
"Allora, raccontami meglio. Cosa ha combinato quell'idiota?"

Esitai per un attimo, cercando di trovare il modo per raccontarglielo senza piangere, feci un profondo respiro e riuscì a spiegargli come potevo tutto l'accaduto: l'arresto, il bigliettino con il suo numero sopra e la mia preoccupazione a riguardo.
Ma più parlavo, più il suo sguardo si incupiva.

"Quel maledetto coglione." borbottó infine, massaggiandosi le tempie.
"Anni che non si fa sentire e l'unica volta che si decide a contattarmi è perché è nei guai? Un classico di Blitzo d'altronde."

"È Blitz.. la O è muta.." borbottai quasi impulsivamente.

"Come?" chiese, sporgendosi verso di me per sentirmi meglio.

"Senti, capisco che tu sia arrabbiato ma-"

Subito mi interruppe.
"Non sono arrabbiato. Sono deluso. Credevo che avesse smesso con quella merda e invece ha continuato a fare di testa sua per tutto questo tempo." disse amareggiato.

Poi fece una pausa, seguita da un sospiro e un occhiata verso Asmodeus.
"Ma sai una cosa? Non posso lasciare che marcisca lì dentro."

Asmodeus sospiró, intuendo giá cosa stesse per chiedergli.

"Ozzie, amore mio, dolce metà della mia esistenza, hai voglia di esercitare le tue fenomenali doti da avvocato per tirar fuori quel cretino dalla prigione?"

Asmodeus incroció le braccia, guardando Fizz per un lungo momento.
"Sai benissimo che odio infilarmi nei guai delle tue vecchie compagnie." sbuffó, lanciando un'occhiata anche a me.
"Ma posso vedere cosa si può fare a riguardo."

Tirai un sospiro di sollievo, sentendomi come se fossi stata in apnea per tutta la conversazione.
"Grazie davvero.."

Fizz scosse la testa con un sorrisetto.
"No tesoro, è troppo presto per ringraziarci. Blitz ha un talento innato nel rendere le cose più difficili di quanto sembrano."

"Lo so.. ho potuto notarlo." dissi abbassando lo sguardo.

"Eppure mi rende felice vedere che ha ancora qualcuno che tiene così tanto a lui..." mormoró, più per se stesso che per me.

La conversazione non si dilungó troppo, gli spiegai meglio nel dettaglio il suo caso, includendo dettagli che potevano essere molto importanti per la causa, e poi mi congedarono, promettendo di richiamarmi al più presto.

Uscì dall'edificio, ancora devastata, ma con un briciolo di speranza che quell'eccentrica e bizzarra coppia, potesse davvero aiutarmi a rendere Blitz un uomo libero.

Skip time

Tornando a casa, notai una figura fin troppo familiare appoggiata con noncuranza alla ringhiera del portico.

Striker.

Col cappello leggermente abbassato sugli occhi e quel solito sorrisetto accogliente stampato sulla faccia.

Corsi di fretta verso la maniglia della porta.
"Cosa ci fai qui?" chiesi, con voce più fredda di quanto avrebbe dovuto essere.

"Volevo solo fare una chiacchierata." disse con un tono suadente, mentre si avvicinava a me. "Posso entrare?"

"Preferirei di no." risposi secca, stringendo di più la maniglia. Ma lui sorrise, come se se l'aspettasse.

"Va bene va bene" disse alzando le mani in segno di resa e con quel sorriso che non accennava a sparire. "Facciamoci una passeggiata allora. Stai tranquilla, non mordo... A meno che tu lo voglia"

Esitai, ma alla fine accettai. Non potevo permettermi di destare in lui, ulteriori sospetti.. e poi, non mi piaceva come mi guardava fermo lì.

Camminammo lungo il marciapiede in un silenzio rotto solo dal rumore dei nostri passi e dal suo fischiettare.
Arrivammo in una piazzetta deserta, e Striker prese posto in una panchina facendomi cenno di sedermi accanto a lui.

"Allora.." inizió, mettendosi comodo. "Bella serata, no?"

Non risposi. Ero sicura che lui sapesse più di quanto volesse farmi credere.

Infatti poi,
"Sai, Blitz è un vero pezzo di merda." disse con quella calma velenosa che sapeva mettere a disagio chiunque.

"Non ti permetto di parlarne così." ribattei subito, d'impulso, con più forza di quanto mi aspettassi.

Ma lui rise. "Oh ti prego, non essere così prevedibile Miss" si sporse in avanti poggiando un braccio sulla panchina dietro di me.
"Ti ha mai detto perché è davvero nei guai?"

"Non so di che parli." ribattei, con tono fermo, ma lui continuó imperturbabile.

"Non lo sai ,eh? Ovviamente no. Perché Blitz è bravo a nascondere le sue merde."
Fece una pausa, lasciando che le sue parole si insinuassero nella mia mente.
"Sai quante persone ha usato nel corso della sua vita? Non sei speciale piccola, sei solo l'ennesima che ha messo nella sua lista."

Sbattei le palpebre, cercando di non farmi influenzare troppo.
"Non sai di cosa parli." dissi, ma la mia voce tremava.

"Oh lo sono bene invece. Blitz ti ha mai detto la verità? Tutta la verità? O ti ha detto solo quello che volevo sentire, mh? Che brucia dai sensi di colpa, che è tormentato dai demoni del suo passato, che tu sei come lui e che non può permettersi di farti marcire... Tutto questo ti suona familiare, vero?"

Sentì il mio stomaco che si stringeva, e le parole che pensavo non riuscivano a prendere una forma concreta per potergli rispondere. Il mio respiro si accorció, non volevo ascoltarlo. Non dovevo. Ma le sue parole scavavano dentro di me, piantando dubbi.

Ovviamente lui notó il mio silenzio, e sorrise, quasi sadicamente.
"Non dico che tu non gli piaccia... ma insomma, Blitz non è completamente incapace di provare qualcosa .. ma è molto più bravo a usare le persone per i suoi scopi."

Abbassai lo sguardo, mordendomi un labbro per trattenere una qualsiasi risposta.

Allora sentì che si avvicinava verso di me, e improvvisamente il tono della sua voce si fece più morbido.
"Sai... t/n tu meriti di meglio."

Sentii la sua mano che sfiorava delicatamente la mia. Alzai lo sguardo, trovando il suo giá puntato su di me.
"Tu lo sai che mi piaci, vero?"

Mi prese delicatamente per il mento, costringendomi a guardarlo.
Il suo volto era vicino al mio. Troppo vicino per i miei gusti.
Mi sentivo come paralizzata.
Avevo il cervello annebbiato dal suo tono, dal suono della sua voce, dai suoi occhi su di me. Non mi allontanai subito, per un istante una parte di me volle credergli.

"Striker... io-" lo parole mi si strozzavano in gola, non riuscivo a dire nulla.

Lui inclinó leggermente la testa, avvicinandosi ancora di più come se stesse per baciarmi, ma si fermó, e con voce roca disse:
"Ci pensi mai? Come sarebbe stato se avessi dato una possibilità a me, anzichè darla a lui?"

Forse solo in quel momento, tornai alla realtà, finalmente realizzando cosa stava cercando di fare.

Lo allontanai con forza.
"Non provarci."

Striker si rimise in piedi con un sorriso divertito, come se il mio rifiuto fosse stato solo un piccolo contrattempo. "Va bene va bene.. Ma ricorda le mie parole piccola. Quando capirai che quell'idiota ti ha solo usato, mi trovi qui."

Lo guardai allontanarsi, con il cappello abbassato sugli occhi e le mani nelle tasche dei pantaloni.

È vero, le sue parole mi avevano scossa,ma ero certa solo di una cosa: Blitz aveva mille difetti, ma con me è sempre stato sincero.

"No "pensai  "Non posso fidarmi di Striker."

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hello my dearss, spero che la piega che sta prendendo vi piaccia e niente ci si vede al proximo
ve l'avevo detto che non mi ero dimenticata affatto che Striker fosse uno stronzo
forse più avanti spunterà qualche altro grandissimo stronzo ma non spoilero nulla😶‍🌫️

ah e quasi dimenticavo, ecco delle fanart di asmo e fizz uman


+  una bonus  per striker

fonte pinterest✨

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