1.
Qua le giornate sono strane, ma piacevoli nella loro monotonia.
Mi alzo, faccio colazione, e passo il resto della giornata tra: leggere, dipingere, ascoltare musica, e accoccolarmi sul divano con Frisk, il mio adorato gattone grigio.
E poi arriva la sera, e mi preparo per andare a lavorare.
Si, lavoro di notte. Prima che pensiate cose strane: sono la barista di un pub.
Mi piazzo dietro al bancone, verso cocktail e faccio da psicanalista ai tre o quattro uomini divorziati, le ragazze appena mollate e quelli un pรณ emo che vengono a deprimersi al mio bancone.
Vorrei dire che odio i clienti che si sfogano con me, ma la veritร ? Mi diverte.
Ho sempre adorato la psicologia, ma per varie dinamiche non ho mai potuto accedere ad un universitร .
Ma penso che essere la barista di un pub, sia la cosa piรน vicina all'essere una psicologa a cui posso aspirare.
Amo il mio lavoro, amo la mia casa, e forse, in fondo adesso amo anche questo quartiere, a differenza di come la pensavo mesi fa , quando mi ero appena trasferita.
Finalmente sono le 20:00 e posso smettere di procrastinare sul divano.
Mi alzo, do un bacio veloce sulla testa di Frisk e mi dirigo al pub.
Attraverso la strada a pelo di un'auto che stava quasi per investirmi. Tipico. Arrivo comunque sana e salva davanti al locale.
Dentro รจ tutto tranquillo , la mia collega ha giร aperto e si รจ posizionata dietro al bancone.
Non c'รจ ancora nessuno, un classico direi, a quest'ora di martedรฌ , nessuno pensa ad ubriacarsi.. almeno, non in questa cittรก.
"Hey Millie. Scusa per il ritardo." dico, lasciando la mia giacca e saltando dietro al bancone.
"Oh hey [t/n] ! Figurati, non mi ero nemmeno accorta che fossi in ritardo. Qui รจ un mortorio" risponde lei , alzando lo sguardo dal telefono.
Concordo con lei e inizio subito ad anticiparmi del lavoro, riempiendo i contenitori di ghiaccio e tagliando le fette di lime.
Ero giร pronta a passare due ore di noia mortale , quando ,con la coda dell'occhio , noto una figura che mi รจ nuova, entrare nel pub.
ร un ragazzo, probabilmente mio coetaneo. Lo squadro dalla testa ai piedi.
Non รจ altissimo. Piรน alto di me, ovvio, ma a occhio credo sia 1.65, forse qualcosa in meno.
Indossa dei jeans strappati, una maglia rossa e una lunga giacca nera.
Ai polsi, guanti senza dita, che lasciano intravedere dello smalto nero.
Mi sono soffermata cosรฌ a lungo nel suo outfit , che non avevo fatto caso al suo volto.
Un'enorme cicatrice gli attraversa il lato destro del viso, forse un ustione.
Diversi piercing alle orecchie, e un tatuaggio di un simbolo che sembra un cuore sul collo.
I capelli sono castano scuro, palesemente spettinati, con qualche ciuffo bianco sparso qua e lร e qualcuno che gli cadeva sulla fronte.
"Chiudi la bocca che ti entrano le mosche" scherza Millie dandomi una gomitata per farmi risvegliare dallo stato quasi ipnotico in cui mi ero bloccata.
"Chi รจ quello?" chiedo ,indicandolo con la testa,senza smettere di guardarlo.
"Oh merda" sussurra Millie spalancando gli occhi.
"Lo hanno rilasciato."
Alzo un sopracciglio.
"Rilasciato? Vuoi dire che... era in carcere?"
"Sรฌ, e avrebbe fatto meglio a restarci." borbotta, togliendomi la pezza dalle mani.
Lo osservai ancora una volta, facendo mille supposizioni nella mia mente su di lui.
"Smettila di guardarlo cosรฌ, fidati, รจ meglio evitarlo.. Quel tizio porta solo guai."
"Lo conosci?"
"Lo conoscevo." sospirรณ "Fin troppo bene."
"E poi che รจ successo?"
"Ha deciso di rovinare ogni cosa, facendo una scelta sbagliata dopo l'altra.. e diventando un criminale."
"Suvvia รจ un nostro coetaneo, che puรฒ aver mai fatto di cosรฌ grave?" le chiedo appoggiandomi col gomito al bancone senza perderlo di vista.
"Beh, ha letteralmente mandato suo padre in ospedale tra le altre cose, ma niente di grave." risponde sarcastica.
Alzรณ un sopracciglio, quasi non sorpresa che qualcuno potesse far del male al proprio genitore. "Beh.. avrร avuto un motivo per farlo, immagino."
"Motivo o no, รจ meglio stargli lontano."
"Mh."
"Vado a prendere dell'altro gin in magazzino, ho appena notato che siamo a secco."
"Ok, ci penso io qua."
La osservo prendere la giacca e andare via, mentre penso a quanto mi ha detto su quello strano ragazzo.
ร vero, dalla descrizione di Millie, รจ DECISAMENTE meglio tenere le distanze da lui.
Sono fuggita dalla mia vecchia cittร per liberarmi delle compagnie tossiche, non posso mica andarmene a cercare altre di proposito.
Per quanto sia attraente, seguirรณ il consiglio di Millie. Gli starรณ lontan-
"Gin. Tre bicchieri."
Una voce piatta, interrompe i miei pensieri. ร lui.
Alzo lo sguardo e me lo ritrovo davanti.
"C-come? Non ho capito."
"Gin. Tre bicchieri." ripete lui , posando i soldi sul bancone.
Lo guardo fisso, notando della matita nera nei suoi occhi , messa parecchio male, ma che rende il suo sguardo ancora piรน profondo.
"Devo ripetertelo o cosa?" chiede, stavolta piรน sgarbato, facendomi sentire in imbarazzo , dato che mi ero letteralmente imbambolata a guardarlo.
"Ah no si, scusa .. ehm, in questo momento siamo a corto di gin, la mia collega รจ andata a prenderlo."
balbetto un pรณ mentre gli parlo.
Ma guarda un pรณ te se tra tutti gli alcolici che abbiamo questo doveva venirmi a chiedere proprio il gin.
Lui alza un sopracciglio.
"Certo, se lo scola tutto Millie quando nessuno la vede.." borbotta tra se e se. Affermazione che mi fa intuire che si conoscevano davvero bene.
"Allora fammi quello verde in alto?"
Mi giro per vedere cosa stesse indicando.
"Quello รจ assenzio"
"Perfetto. Tre bicchieri."
Rimango interdetta. Ha appena detto: Tre bicchieri di assenzio? O รจ pazzo, o ha un fegato d'acciaio.
"Sei sicuro? ร pesante ..." provo a dissuaderlo mentre cerco di prendere la bottiglia dallo scaffale alto, rischiando per poco di farmela cadere addosso.
Giuro di averlo sentito ridere alle mie spalle in quel frangente.
"Saranno cazzi miei, non credi?" risponde con tono acido , incrociando le braccia sul bancone.
"Brutta giornata?" gli chiedo mentre lo servo, ormai abituata a psicanalizzare i miei clienti e a tirargli su il morale.
Ma evidentemente con lui non funziona il mio sorriso da: "Ascolterรณ volentieri la giornata di merda che hai avuto!".
"Come tutte le altre." risponde schietto, prendendo i suoi bicchieri e tornandosene al tavolo in fondo alla sala.
Rimango perplessa. C'รจ qualcosa in lui. Non solo il suo aspetto, ma qualcosa nei suoi occhi. Sono carichi di sofferenza, come se stesse combattendo contro un enorme nude nera.
Chiamatela come volete: sindrome da crocerossina, masochismo o semplice follia, non mi importa. Io devo scoprire chi รจ quel ragazzo e che backstory nasconde dietro quell'aria da apatico.
โโโโโโโโโโโโโโโ
Boh io continuo a non decidere se voglio scrivere al presente o al passato.. vabbe, spero vi piaccia questo inizioโจ
ho abbastanza capitoli giรก pronti che non vedo l'ora di postare, giuro rispetto al quinto questi iniziali mi sembrano tutti morti AAAGH niente ve ne troverete altri a breve, รจ palese conoscendomi.
Bแบกn ฤang ฤแปc truyแปn trรชn: AzTruyen.Top