CAPITOLO #9 : HERMIONE'S POV
Non avevo mai voluto che il venerdì arrivasse prima. Di solito ero un po' triste sapendo che il fine settimana stava arrivando, ma non oggi.Pregai che il venerdì arrivasse il più presto possibile, perché oggi avevo una sorta di 'appuntamento' con Draco .
Una volta che l'orologio segnò le cinque, mi alzai rapidamente dalla mia scrivania,raccolsi le mie cose,afferrai alcuni documenti e li infilai nella borsa. Mi sentivo nervosa mentre lasciavo il mio ufficio perché tra due ore sarò seduta in un tavolo a sorseggiare il tè e a parlare con Draco.
Sapevo che non dovevo essere entusiasta di vederlo,perché lui aveva una relazione e io non sono di certo quel tipo di ragazza che fa lasciare una coppia. Non avevo mai saputo che mi mancava così tanto e rimpiango così tanto quel giorno.
Mentre camminavo per gli uffici del mio dipartimento, sentendomi in colpa per essermi sentita in quel modo, Ron interruppe i miei pensieri.
"Mione!" Ron mi chiamò,correndo per raggiungermi e si diresse verso l'uscita. Non avevo visto Ron per tutta la settimana e mi mancava parlare con Harry e lui allo stesso tempo.
"Ciao Ron" sorrisi mentre uscivamo dal dipartimento e ci dirigevamo verso l'ascensore,in modo da poter raggiungere il piano principale per smaterializzarci, perché al ministro non piaceva che ci smaterializzassimo nei nostri uffici.
"Ti dispiace farmi un favore?"chiese mentre saliva sull'ascensore con me e ci precipitammo al piano principale.
"Certo" dissi mentre l'ascensore si fermava su alcuni piani.
"Ho bisogno che tu compili questi documenti per me. Mi prendo qualche giorno di ferie" disse e io alzai le spalle e lui tirò fuori dalla cartella almeno quattro documenti e me le porse. A volte aiutavo Harry e Ron con il loro lavoro di Auror e facevo il loro lavoro per loro quando erano sommersi, ma di solito li capisco.Quando finivo di compilarli li davo a Harry o a Ron e loro mandavano alcuni Auror per risolvere i casi.
"Certo" gli dissi prendendoli e mettendoli nella mia borsa e lui sorrise."Che cosa farai in queste 'ferie'?" Chiesi mentre scendevamo dall'ascensore.
"Io e Susan andremo in una meritatissima vacanza" disse con un sospiro e io sorrisi. Ron si era da poco sposato con Susan Bones e sapevo che entrambi lavoravano sodo ogni giorno e non si prendevano neanche una pausa.Era stato con Lavanda Brown per un po', ma quella relazione era molto tossica e lui non era felice con lei e nemmeno lei con lui.
"Ottimo!"sorrisi abbracciandolo forte e lui si allontanò e sorrise anche lui."Non sarò in grado di guardarli stasera, ma lo farò sicuramente domani"aggiunsi.
"Va bene" alzò le spalle e sospirò."Bene, è meglio che me ne vada o Susan mi ucciderà se siamo in ritardo"disse.Annuii e lo abbracciai di nuovo.Mi allontanai da lui e mi smaterializzai nel mio appartamento.
Finii davanti al mio appartamento e aprii la porta alla maniera babbana perché la mia padrona di casa non voleva che persone a caso entrino, ma possiamo almeno noi potevamo smaterializzarci per uscire. Entrai e misi tutto quello che avevo tra le braccia sul tavolo della cucina, mi tolsi le scarpe e mi precipitai in camera mia.
Avevo due ore per prepararmi e non avevo idea di cosa indossare. Mi tolsi i miei abiti da lavoro e mi misi davanti al mio armadio mordendomi il labbro per la concentrazione e per pensare a cosa indossare.-Per la barba di Merlino,non ho dei vestiti da mettere!-pensai mentre guardavo l' interno del mio armadio.-Oh, stai zitta,deficiente! Non è un appuntamento-disse la mia coscienza.
Mi sedetti sul lato del mio letto e un'ora e mezza dopo stavo ancora guardando nel mio armadio solo con il reggiseno e le mutande in ricerca di alcuni vestiti da mettere. Perché era così difficile scegliere un outfit? Poi finalmente pensai all'outfit perfetto. Afferrai i vestiti e li indossai velocemente, mi guardai allo specchio e sorrisi soddisfatta del mio capolavoro.
Avevo indossato un paio di jeans neri attillati e un maglioncino rosa che metteva in risalto il mio seno. Erano i miei vestiti babbani e mi sentivo più a mio agio con loro. Guardai l'orologio e rimasi senza fiato. Avevo dieci minuti per sistemarmi.Mi fiondai nel mio bagno, sistemandomi velocemente i capelli e mettendomi un po' di mascara e finalmente mi smaterializzai a Diagon Alley proprio di fronte alla Sala da Tè.Ero in anticipo di cinque minuti.
Afferrai la maniglia della porta, inspirai per calmare i nervi, l'aprii ed entrai. Mentre entravo, vidi immediatamente Draco nello stesso punto con due tè davanti a sé e alcuni biscotti. Le farfalle scoppiarono nel mio stomaco quando lo vidi e un piccolo sorriso nacque nel mio viso.
Mi avvicinai al tavolo e lui si alzò, dandomi un rapido abbraccio.Dopo cinque anni profumava ancora di mela verde e vaniglia.
"Ciao"dissi e mi sedetti di fronte a lui."Da quanto tempo sei qui?" Gli chiesi e lui mi passò il mio tè alla pesca e dei biscotti al cioccolato.
"Sono qui da pochi minuti. Il tè e i biscotti sono appena arrivati" sorrise mentre io afferravo il tè che mi scaldava le mani.
"Come stai? Com'è andata la tua giornata e la tua settimana?" Chiese soffiando nel suo tè al limone e sorseggiandolo.
"Sto bene. La mia settimana è stata molto impegnativa, così come la mia giornata"Dissi con un sospiro,pensando alla mia settimana fin troppo impegnativa.
"Davvero? Che cosa è successo?" domandò, inclinando la testa in segno di interesse.
"Tanti casi. Non capisco da dove vengano sinceramente" dissi con una piccola risata e diedi un morso al mio biscotto e continuai a parlare."Harry mi aveva consegnato alcuni casi sui Mangiamorte. Penseresti che dopo quasi sei anni dopo la guerra se ne sarebbero andati tutti o siano ad Azkaban ma non lo so" gemetti e lui ridacchiò.
"Sono così frustranti. Sono come piccoli scarafaggi che non mi lasciano mai in pace cazzo!" Esclamai e lui rise.
"Ricordi quando al terzo anno mi ha chiamato 'scarafaggio'?" chiese, ancora ridendo e facendomi ridere.
"Non ti ho chiamato scarafaggio. Ti ho chiamato un brutto,perfido,schifoso scarafaggio" gli dissi e lui rise ancora di più al ricordo e lo feci anch'io.
"E poi mi hai preso a pugni" disse e io risi più forte.
"Non hai idea di quanto sia stato bello quel pugno" dissi con un sorriso e lui mi aggrottò le sopracciglia con fare ironico.
"Me lo sono meritato" disse ridendo un po'.
"E tu?Com'è andata la tua giornata e la tua settimana?" Gli chiesi e lui sospirò.
"Uguale alla tua" disse con un cipiglio, ma fu presto cambiato con un sorriso.
"Lascia che ti racconti cosa è successo a uno dei miei pazienti!" disse con eccitazione e io appoggiai il mento sulla mano e lo ascoltai mentre parlava. Spiegò come una bambina di dieci anni, appena venuta a conoscenza dei suoi poteri, fece sparire tutte le ossa delle gambe di suo fratello, come quando il professor Allock fece questo al braccio di Harry.Risi al mio ricordo e alla storia di Draco.
"Come vanno le cose tra te e Astoria?" Chiesi e bevvi un po' del mio tè e lui aggrottò le sopracciglia.
"Posso parlarti di qualsiasi cosa, giusto?"mi chiese e io annuii, interessata a quello che aveva da dire.
"Beh, le cose con Astoria non stanno andando bene. Mi fa incazzare tutto il tempo, più del solito" gemette, passandosi la mano tra i bei capelli biondo platino e io aggrottai le sopracciglia.
"Sai perché?" Gli chiesi inclinando la testa e lui sospirò.
"Vuole che le chieda di sposarla"disse alzando gli occhi al cielo e il mio cuore si fermò."Ma onestamente Mione, non voglio sposarla. Non so nemmeno se la amo"continuò. Volevo scoppiare a piangere, ma sapevo di essere forte.
"Beh, se non vuoi sposarla, dille che non sei pronto" dissi e lui si appoggiò allo schienale della sedia, frustrato dalla sua stessa situazione.
"L'ho già fatto, Hermione! Per quattro lunghissimi anni cazzo!" esclamò, facendomi sussultare un po' per il suo tono di voce.
"Bene, allora se non la ami, lasciala. Nessuno vuole stare con una persona che non la ama" dissi e lui chiuse gli occhi, lasciando uscire un sospiro.
"Non posso. Sto con lei da cinque anni. Mi sento a mio agio con le ragazze che non si strusciano su di me"disse. Mi sentivo come se il mio cuore mi fosse stato strappato dal petto da,Draco stesso, e che fosse stato lui a schiacciarlo a mani nude.
"Non so cosa dirti allora" dissi con un sospiro mentre mi si formava un nodo in gola e bevvi il mio tè per calmarmi e sbattei le palpebre per asciugare le lacrime che minacciavano di scendere. Lui gemette,mi guardò e si mise a sedere.
"Mi dispiace, Hermione.Non volevo che quest'uscita riguardasse me e i miei problemi di relazione" disse e io scossi la testa in segno di disaccordo.
"Va tutto bene. Sono qui anche per parlare e non solo per bere del tè e mangiare dei biscotti all cioccolato"dissi con un sorriso. Speravo che non vedesse nulla attraverso il mio sorriso.
Draco guardò l'orologio e gemette."Devo andare.Ho promesso ad Astoris che l'avrei aiutata a impacchettare qualche regalo per Daphne" disse alzando gli occhi al cielo infastidito.
Entrambi ci alzammo e ci dirigemmo verso la porta.Rimanemmo fuori proprio come l'ultima volta e mi sorrise, il che mi riscaldò assai.
"Venerdì di nuovo alla stessa ora?" mi chiese facendomi annuire. Si avvicinò a me e mi abbracciò forte. Non volevo lasciarlo andare e io non me ne volevo andare, ma dovevo farlo. Si allontanò regalandomi il suo bel sorriso e si smateralizzò.Feci lo stesso subito dopo aver pensato a Draco.
***DRACO'S POV***
Hermione ed io andavamo alla sala da tè da mesi ormai, incontrandoci ogni venerdì alla stessa ora e a volte anche il sabato. Eravamo diventati migliori amici ormai. Le avrei raccontato tutto. Era come ai tempi della scuola, tranne che per il fatto che non avevamo una relazione perché io,un idiota,deficiente,cretino,imbecille e stupido ha paura di rompere con Astoria.
Oggi era giovedì, che era il giorno libero mio e di Hermione e oggi Hermione incontrerà Astoria. Ovviamente non era una mia idea. Non volevo che lei incontrasse Astoria.Era stata un'idea di Astoria. Voleva uscire di più con alcune delle mie amiche ragazze e non le piaceva Pansy, quindi Hermione era la sua prossima opzione migliore.
Mi sedetti nella mia stanza, camminando nervoso su come si sarebbe comportata Astoria. Non volevo che attaccasse Hermione,perché sapevo quanto potesse diventare possessiva e non volevo scegliere di aiutare Hermione o Astoria.-Ma sappiamo tutti che tu avresti scelto Hermione-disse la mia coscienza,che per una volta dimostrò di avere almeno un neurone funzionante.
Suonò il campanello e mi precipitai giù per le scale prima che Astoria potesse aprire la porta. La aprii e Hermione era dinanzi ad essa con indosso i suoi vestiti babbani. Adoravo quando indossava abiti babbani. L'avevo sempre fatto.Anche quando si presentava alla Sala da Tè con dei semlici jeans e un maglioncino.Aveva un aspetto così sorprendente anche se non ci provava.
"Ciao Hermione" dissi, spalancando la porta e chiudendola dietro di lei e abbracciandola. Astoria si schiarì la gola dietro di noi e io mi allontanai. Sentivo il mio viso accaldarsi, ma Hermione sembrava impassibile e rivolse ad Astoria un sorriso smagliante. Tese la mano ad Astoria per stringerla, e lei lo fece con riluttanza.
"Ciao, sono Hermione, ho sentito parlare così tanto di te" disse Hermione e mi guardò con un sorriso gentile. Astoria lanciò a Hermione un'occhiata come per dirle che sapeva già chi fosse. Lo faceva con tutti. Hermione però non sembrò accorgersene. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, non volevo che Hermione mi eliminasse per colpa di Astoria insomma.
"Davvero?" chiese Astoria guardandomi e il mio cuore iniziò a battermi forte nel petto e mi sentii come se stesse per scoppiare.
"Certo!" disse Hermione."Tutte cose buone, ovviamente" disse e io emisi un respiro che non sapevo di trattenere. Astoria sorrise e la guidò in salotto.
Hermione si sedette sul divano e io mi sedetti di fronte a lei con Astoria accanto a me, che teneva le mani in grembo. Mentre parlavamo, Astoria parlava delle vacanze che avevamo fatto in passato e di quanto amasse mia madre e potevo scommettere tutti i miei averi che Hermione si stesse sentendo a disagio.
Potevo benissimo dire che ad Astoria non piaceva Hermione.Anche se non l'aveva detto. Potevo sentire il suo odio verso di lei irradiarsi dal suo corpo.Astoria si era comportata in modo falso nei confronti di Hermione, mentre Hermione si era comportata in modo genuino.
Finalmente era giunto il momento per Hermione di andarsene. Sapevo che non sarebbe potuta rimanere a lungo perché doveva finire alcuni casi nel suo appartamento. Io e Astoria salutammo Hermione e lei si smaterializzò. Una volta che se ne andò, Astoria si precipitò su per le scale. Sapevo che era arrabbiata, Salazar sapeva perchè. La seguii al piano di sopra e la trovai seduta sul letto con le braccia incrociate.
"Che c'è Astoria?" chiesi.
"Non voglio che tu le parla o esca con lei.Mai più" disse cogliendomi alla sprovvista.
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Avvisatemi per ulteriori errori nella traduzione della storia.
Abbracci,
Voldy_e_Silly <33
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