CAPITOLO #23 : HERMIONE'S POV

Passarono alcuni mesi dal nostro solito acceso gioco del Monopoly. Draco e io ci stavamo rilassando in salotto. Io stavo lavorando su alcuni casi mentre Draco leggeva la sezione di Quidditch de 'Il Cavillo'.

"Tesoro..." provò Draco sembrando nervoso. Alzai lo sguardo dai miei documenti e vidi che in realtà era nervoso.

"Cosa c'è che non va?" gli chiesi e lui posò giù Il Cavillo, sospirò e si avvicinò a me.

"V-vorrei farti conoscere i miei genitori." disse piano. Non lo avevo mai visto così nervoso. La sua solita sicurezza e sfrontatezza erano scomparse e furono presto sostituite con qualcosa che raramente vedevo.

La cosa rese nervosa anche me. Non avevo mai incontrato i suoi genitori durante il nostro anno a Hogwarts. Draco non aveva mai voluto che lo facessi perché la guerra era ancora fresca nelle loro menti e suo padre era ancora un evidente sostenitore di Voldemort.

"Veramente?" chiesi posando le mie cose sul tavolo. Non avevo mai pensato di incontrare i suoi genitori. Non ci avevo mai pensato, in realtà. Pensavo che non l'avrei mai fatto, ma volevo che anche lui conosca i miei genitori. Avevo parlato così tanto di lui a loro che vogliono davvero incontrarlo.

"Sì." annuì, facendomi mordere il labbro. Volevo davvero incontrarli. Draco era stato vicino a sua madre ma non menzionava mai suo padre. Dopo aver dato per scontato che non avrei mai incontrato i suoi genitori, di solito pensavo che avrei incontrato solo sua madre. Volevo fare questo per lui. Se davvero lo voleva, lo farò.

"Va bene." sospirai, le sue spalle si rilassarono ed emise un sospiro.

"Veramente?" mi chiese, scrutando il mio viso per vedere se ero seria o no.

Annuii, "Certo, sono i tuoi genitori."

"Ti dispiace se li incontrassimo oggi?" Chiese e poi si morse il labbro, "Voglio dire. So che stai lavorando su dei casi oggi e quelli sono molto più importanti di questo, quindi non importa. Possiamo vederli un'altra volta, se vuoi." divagò scuotendo la testa.

"No, amore. Li incontrerò oggi," dissi mettendo la mia mano sulla sua, "Niente è più importante di te. Se vuoi che li incontri oggi, lo farò." gli assicurai, facendolo sospirare e mi regalò un piccolo sorriso.

"Ti amo Hermione Granger." sospirò baciandomi dolcemente, le sue mani sulla mia vita mi portarono sulle sue ginocchia.

"Anch'io ti amo Draco Malfoy." sorrisi. Ancora nel suo grembo, gli avvolsi le braccia attorno al collo e lui sospirò.

"Devo mandare un gufo ai miei, per dire che arriveremo tra un'ora." gemette. Iniziai a staccarmi da lui, ma la sua mano mi fermò con un sorrisetto.

"Dove pensi di andare, Granger?" chiese. La sua mano era ora appoggiata sulla mia coscia andando su e giù, il suo pollice che disegnava un cerchio immaginario.

"Sto andando a fare la doccia." dissi alzando gli occhi al cielo con un sorriso.

"Verrò a fare la doccia con te." mi sussurrò all'orecchio, facendomi venire i brividi. Mi morsi il labbro inferiore per i pensieri sporchi che mi offuscarono la mente.

"N-non credo. Devi avvisare i tuoi genitori." respirai allontanandomi dal suo tocco inebriante. Mi alzai e indietreggiai da lui, non volendo andare oltre perché se lo facessi non sarei stata in grado di fermare quello che facevo.

"Va bene. Manderò loro un gufo adesso. Tu vai a scegliere il tuo vestito e io tornerò quando avrò finito e potremo fare la doccia." sorrise alzandosi e camminando verso di me. Era come una droga per me e non ne avevo mai abbastanza.

"No, perché altrimenti non avremo il tempo di prepararci." dissi allontanandomi da lui e lui sorrise.

"Ecco perché sceglierai il tuo vestito prima, tesoro. Non avremo fretta una volta usciti." disse prendendomi la mano e attirandomi verso di lui. Il suo viso scese fino al mio collo e lo baciò dolcemente. Potevo ubriacarmi dei suoi baci ed era quello che stava succedendo in quel momento.

La sua mano scorreva dolcemente lungo il lato del mio corpo, mentre continuava a baciarmi il collo, e io ero argilla tra le sue mani. Sapeva come farmi arrendere e lui lo aveva appena fatto.
"V-va bene." dissi arrendendomi. Potei sentirlo sorridere contro il mio collo e lui si allontanò. "Vai a scrivere adesso." chiesi, il suo sorrisetto rimase permanente sul suo viso.

"Ma certo tesoro." sorrise, camminando verso il tavolo. Tirò fuori una pergamena e iniziò a scrivere. Mi precipitai su per le scale e nella nostra stanza. Tirai subito fuori un vestito blu a maniche lunghe. Le maniche erano trasparenti e svasate. Le avevo acquistate di recente mentre facevo shopping con Ginny. Non avevo avuto il tempo di cercare le scarpe perché Draco era già nella stanza quando misi il vestito sul letto. Mi portò in bagno con un sorrisetto ancora sulle labbra.

Dopo una lunga doccia, stavamo correndo. Avevo ragione. Come sempre. Fortunatamente avevo scelto il mio vestito prima, Al momento mi stavo truccando il più velocemente possibile. Draco si stava mettendo i pantaloni mentre finivo. Avevo indossato il medaglione e il braccialetto e misi velocemente dei sandali dorati. Avevo finito prima di Draco.

"Dai Draco, faremo tardi!" gemetti mentre camminavamo verso il soggiorno per prendere le nostre bacchette. Draco stava saltando qua e là, cercando di mettersi le scarpe mentre saltellava.

"Ho finito." sospirò, afferrandomi la mano e comparimmo davanti al Malfoy Manor.

"Te l'avevo detto che saremmo arrivati di fretta." gli sibilai mentre ci dirigevamo verso i cancelli.

"Va tutto bene tesoro. Avevamo bisogno entrambi di quella doccia." sorrise. Non riuscivo a trattenere il sorriso dal mio viso, a causa della sua sfacciataggine. Varcammo il cancello e mi si gelò il sangue nelle vene.

Mi guardai intorno lungo il vialetto familiare. Non avrei mai pensato di ritrovarmi qui, soprattutto in queste condizioni. Draco mi strinse la mano rassicurandomi, mentre entravamo nel maniero. Faceva ancora freddo come quando ero arrivata qui la prima volta. La grande porta si chiuse dietro di noi, facendomi sussultare. Tutti i ricordi mi tornarono in mente. Eravamo nell'atrio. Guardai per terra, dove ero sdraiata quando Bellatrix mi torturò. C'erano dei graffi sul pavimento di legno da quando era caduto il lampadario. La paura attraversò il mio corpo e iniziai a tremare.

"Stai bene, Hermione? Possiamo incontrare i miei genitori da qualche altra parte." Sussurrò. Prima che potessi rispondere, una bellissima donna uscì con un caldo sorriso sul viso quando vide Draco.

"Draco, figlio mio." sospirò. Draco lasciò andare la mia mano e abbracciò sua madre. Indossava un abito nero lungo fino al pavimento. Era di pizzo e raso e mi sentivo decisamente poco vestita. I suoi capelli neri erano raccolti a metà rivelando i capelli biondi sotto. Feci un piccolo respiro per calmare i miei nervi mentre Draco si allontanava e mi teneva di nuovo la mano.

"Madre, questa è la mia ragazza, Hermione Granger." disse Draco. Sua madre mi fece un sorriso forzato.

"Salve signora Malfoy." dissi regalandole un sorriso. C'era una certa tensione tra noi. Lei sapeva già chi ero. Mi aveva guardata mentre sua sorella mi torturava.

"Salve signorina Granger." disse annuendomi e guardò Draco.

"Tuo padre scenderà tra un minuto. Andiamo in salotto, a prendere il tè." disse e insieme andammo in salotto. Draco e io ci sedemmo insieme, mentre sua madre era seduta di fronte a noi. Era stato più che imbarazzante per usare un eufemismo.

"Come state? Ho sentito che voi due siete andati a vivere insieme." disse la signora Malfoy facendo annuire Draco, un sorriso si allargò sul suo volto mentre mi metteva una mano sul ginocchio.

"Stiamo bene, madre e sì, lo abbiamo fatto." disse stringendomi dolcemente il ginocchio, cosa che mi calmò i nervi. Sua madre sorrise vedendo quanto Draco fosse felice e mi guardò con un piccolo sorriso. Intorno a noi calò un silenzio imbarazzante e potei sentire dei passi. Sia Draco che la signora Malfoy si alzarono, facendo alzare me e Lucius entrò, con i suoi capelli color platino, ancora lunghi, e raccolti in una coda di cavallo.

"Padre." disse Draco. La tensione nella stanza era aumentata, così tanto che potevi facilmente tagliarla con le dita.

"Draco." disse Lucius, e si avvicinò a sua moglie. Ci sedemmo tutti e lui doveva ancora riconoscermi. Sapevo che Draco odiava suo padre, ma lui non glielo avrebbe mai potuto dire.

"Padre, questa è Hermione Granger." disse Draco. Lucius mi guardò con uno sguardo freddo negli occhi.

"Signorina Granger, è un piacere conoscerla. Davvero." disse tendendomi la mano. Io la strinsi lentamente e le sue mani erano fredde quanto le mie. Forse anche più fredde.

"Piacere mio, signor Malfoy." dissi. Il tè veniva servito dai loro elfi domestici che sembravano felici di essere lì, ma a dire il vero non sapevo dire se fosse reale o no.

Draco e i suoi genitori chiacchierarono del più e del meno. Lui cercava di includermi nella conversazione ma sua madre respingeva prontamente la cosa.

"Hermione lavora per il Ministero." disse Draco. Chiusi gli occhi e sinceramente non volevo parlare di quello che facevo davanti a suo padre. Visto poi chi era.

"Davvero? Cosa fa?" chiese sua madre come se non fossi nella stanza. Ero un po' contentoa che non mi avesse riconosciuta. Non sapevo davvero di cosa parlare e i suoi genitori mi spaventavano a morte.

"Lavora nel dipartimento di Legge Magica. Lavora a stretto contatto con gli Auror. Non è vero, Hermione?" chiese. Quasi mi soffocai con il tè ma lo coprii subito schiarendomi la gola.

"Sì, certo." dissi. Gli occhi di Lucius si strinsero verso di me, ma sapevo di dover mantenere la mia posizione. Forse era spaventoso, ma potrei sorprenderlo se mi mettesse alla prova.

"È giusto?" mi chiese Lucius, facendomi annuire e prendere un altro sorso di tè.

"E ti piace lavorare con gli auror?" mi chiese la signora Malfoy. Guardai Draco che mi lanciò uno sguardo confuso. Sembrava che stessero cercando di accennare a qualcosa ma né io né Draco riuscivamo a capirlo.

"Sì, signora Malfoy." dissi e lei mi guardò male.

"Sapevi che il tuo amico, Harry Potter, mandò Draco a processo dopo la guerra?" chiese e mi ero decisamente soffocata con il tè.

"S-scusi?" chiesi, appoggiando la tazza da tè sul tavolo e asciugandomi la bocca dal tè che cadde. Sicuramente me lo aspettavo.

"Madre!" esclamò Draco. La sua mano afferrò rapidamente la mia e si alzò.

"Cosa? Le stavo solo chiedendo, dato che sembra che le piaccia così tanto lavorare con loro, dovrebbe sapere che la sua amica ha mandato in tribunale l'uomo che presumibilmente ama in modo che possa essere mandato ad Azkaban." disse innocentemente. Il volto di Draco era diventato rosso di rabbia, mentre emetteva un respiro tremante di pura rabbia.

"È stata una fortunata che siamo stati graziati. Che buona amico che è dopo che sua madre ha mentito al Signore Oscuro dicendogli che era morto. Draco gli ha persino dato la sua bacchetta magica! E ha pure avuto l'audacia di mandare Draco in tribunale!" disse Lucius. Non mi ero mai sentita così imbarazzata e piccola in vita mia. Sapevo di tutto questo e Draco sapeva che io anche lo sapevo.

Mi sentii in colpa per il fatto che Harry lo avesse fatto. Anche se era stato prima che io e Draco ci mettessimo insieme, gli avevo detto che era sbagliato e lui aveva ritirato immediatamente le accuse.

"Tesoro, torna a casa. Ci vediamo lì tra un po'." disse Draco in un modo pericolosamente calmo e non gli feci domande. Mi baciò velocemente sulla guancia e mi materializzai a casa.

**DRACO'S POV**

Hermione se n'era andata senza fare domande. Ero più che arrabbiato. Ero livido.

"Come osate?!" chiesi alzando la voce con rabbia.

"Draco, per favore, non prendertela con noi. Pensi davvero che sarei stata d'accordo se portassi a casa una Nata Babbana?" chiese mia madre facendomi ridere.

"Sinceramente non mi interessa se a te sta bene o no. Da mio padre lo aspettavo, ma da te? Madre, per favore." scattai lanciandole un'occhiataccia, facendola sprofondare sul suo posto.

"Hai fatto alcune cose discutibili, Draco. Cose che non sopportiamo ma che facciamo comunque perché ti amiamo. Ma questo, questo è qualcosa che non possiamo accettare." disse mio padre facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Cos'altro non hai sopportato?" chiesi incrociando le braccia.

"Beh, per prima cosa tu lavori come guaritore. Sei un Malfoy, non hai bisogno di lavorare. Inoltre vivi da solo." continuò mio padre.

"Ne ho avuto abbastanza di voi, davvero. Non starò seduto con le mani in mano mentre fate i prepotenti con la mia ragazza." dissi e mia madre sospirò.

"Vogliamo solo ciò che è meglio per te, Draco." disse e io scossi la testa.

"Sì, beh, quello che pensi sia meglio per me, non è vero." dissi.

"Sappiamo di aver incasinato tutto Draco, ma questa volta siamo seri. Non approviamo né sopportiamo questa cosa." disse mia madre e io scossi la testa.

"Beh, non mi interessa. La amo e la sposerò, che tu lo sopporti o no." dissi fissandoli entrambi e guardai mia madre dritta negli occhi. "Ti consiglio di comportarti da madre, altrimenti non vedrai i tuoi nipoti. Mai." I suoi occhi si spalancarono e le lacrime iniziarono a formarsi. Con ciò tornai a casa.

Hermione venne velocemente da me con un abbraccio e io sospirai mentre la stringevo forte mettendo la mano sulla sua nuca, tutta la mia rabbia svanendo. Si allontanò guardandomi, con la mia mano ancora appoggiata sulla sua nuca. I suoi occhi erano preoccupati mentre guardavano il mio viso in cerca di risposte.

Sospirai. "Mi dispiace tanto, Hermione. Pensavo che sarebbe andata molto meglio di così. Sapevo che non avrei dovuto farti incontrare." scosse la testa zittendomi in modo rassicurante, mi prese la mano e ci sedemmo sul divano.

"Va tutto bene amore mio. Sono felice di averli incontrati. Mi sarei pentita di non averli incontrati più tardi." disse tenendomi la mano e strofinandomi il pollice sulle nocche.

"Mi dispiace tanto di averti messo in una situazione scomoda. Sapevo che non avrei dovuto portarti lì, soprattutto dopo quello che è successo." dissi sentendomi ancora in colpa e lei scosse la testa.

"Va tutto bene, Draco." sussurrò appoggiando la testa sulla mia spalla e sentii un soffio del suo profumo, che sembrava sempre calmarmi.

"Ti amo." sospirai e lei mi baciò la spalla, guardandomi.

"Adoro incontrare genitori." disse Hermione facendomi ridere un po', e la baciai ancora.

"Allora. Quando potrò conoscere i tuoi genitori?" chiesi.

"Oh no. Penso che abbiamo avuto abbastanza genitori per oggi." disse scuotendo la testa, facendomi accigliare.

"Dai tesoro, è quasi ora di cena. Possiamo cenare con loro." implorai facendole mordere il labbro.

"Bene." gemette esasperata facendomi sorridere e baciare le sue labbra imbronciate. "Andiamo." disse alzandosi.

La tenni stretta e ci materializzammo alla porta d'ingresso della casa dei suoi genitori. Hermione aprì la porta e potei sentire il profumo del cibo delizioso in tutta la casa. Sentii i piatti tintinnare e un parlare attutito mentre entravo.

Chiusi la porta dietro di me, assicurandomi di chiuderla a chiave e la testa di una donna sbucò da dietro il muro, i suoi occhi illuminati.

"Oh Hermione!" esclamò arrivando da dietro il muro. Un asciugamano era drappeggiato sulla sua spalla mentre abbracciava Hermione.

"Oh! John, vieni. Hermione è qui!" sua madre chiamò suo padre. Un uomo alto entrò con un sorriso affettuoso sul viso e abbracciò anche Hermione.

"Mamma, papà, questo è Draco. Il mio ragazzo." Hermione sorrise tenendomi la mano. Non ero mai stato così nervosa in vita mia. Pensavo che questo superasse il sesto anno, quando dovevo uccidere Silente.

"Ciao, Draco. Ho sentito tanto parlare di te." Sua madre sorrise abbracciandomi calorosamente.

"Così come lei, signora Granger." Ho sorriso mentre si allontanava." Oh, per favore chiamami Jane." sorrise. Tesi la mano a suo padre e lui me la strinse.

"Piacere di conoscerla, signor Granger." dissi e lui sorrise.

"Anche per me e per favore, chiamami John." sorrise.

Entrambi i suoi genitori erano così cordiali e amichevoli. Hermione somigliava più a sua madre, tranne per il fatto che sua madre aveva i capelli chiari e il padre aveva gli occhi chiari. La signora Granger ci portò al tavolo della cucina e preparò i nostri piatti. Aveva riempito il piatto mio e di Hermione con gli spaghetti che erano assolutamente deliziosi. Avrei dovuto dire a Sugar di prepararli.

Dopo cena, io e il signor Granger ci sedemmo in salotto a parlare di Quidditch, mentre Hermione e sua madre erano in cucina a chiacchierare.

"Ho sentito molto parlare di te, Draco." disse il signor Granger guardandomi e sapevo esattamente di cosa stava parlando.

"Veramente?" gli chiesi e lui annuì.

"Hai infastidito Hermione durante la scuola." disse accigliandosi e lo feci anch'io.

"Lo so, e me ne pento davvero. Le chiedo scusa ogni santo giorno." dissi sentendomi davvero in colpa. I suoi occhi si addolcirono quando notò il mio senso di colpa.

"La ami davvero?" Mi chiese con gli occhi che guizzavano verso l'ingresso della cucina.

"Sì, signore." dissi con un sorriso, "Posso, ehm, chiederle una cosa?"

"Certo. Qualsiasi cosa." Lui annuì e io sospirai.

"Voglio sposare Hermione. E so che i ragazzi babbani di solito chiedono la loro benedizione al padre, e so quanto significherebbe per Hermione se io avessi la sua benedizione." dissi, e un'espressione scioccata gli attraversò il viso, ma fu presto sostituita da un sorriso.

"Non ci sarebbe niente di male. Hai la mia benedizione." disse facendomi sorridere.

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NOTE DELL'AUTRICE (emiliaclark99)

Sìì! Alla fine ho fatto un capitolo lungo. Spero che vi sia piaciuto quando Hermione ha incontrato i genitori di Draco. Spero anche che vi sia piaciuto quando Draco ha incontrato i genitori di Hermione. Ci sono altri 5 capitoli rimasti con un epilogo quindi finirà presto. Mi dispiace! :(((

Tutto l'amore -EC

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